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Autore: gojira2000    15/08/2017    1 recensioni
[Godzilla]
Anche i dinosauri, come l'uomo, hanno un dio, un dio che non distrusse ma contribuì all'estinzione dei suoi "veneratori" per così dire.
Infatti, lui cercò solo di evitare questa catastrofe e salvare tutti gli abitanti preistorici del nostro pianeta e la vera causa venne sempre dallo spazio.
Il famoso asteroide però, sembrava essere qualcosa di vivo e malvagio che si spostava di pianeta in pianeta per privarvi di tutte le cose viventi di cui si potesse nutrire.
E fu da quel momento che la battaglia dei giganti ebbe inizio.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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65 milioni di anni fa.
Continente nord-americano, Golfo del Messico.
Tempo rimanente all'impatto sulla terra: 10 ore e mezza.

Siamo nel cretaceo superiore, più precisamente nel Maastrichtiano, un' era dove i fiori facevano per la prima volta la loro comparsa e, con loro, anche gli insetti impollinatori come farfalle e api, un'era dove finalmente i continenti si sono staccati l'una dall'altro ma non ancora completamente formati come li conosciamo oggi e un'era dove, seppur doloroso per molti di noi da ammettere, i dinosauri vissero i loro ultimi momenti di gloria come dominatori incontrastati della terra.
Il motivo fu un gigantesco corpo celeste proveniente dalle profondità dello spazio.
Era impossibile fermare un cataclisma del genere, come sempre del resto.
Ci volle un miracolo per tutto questo, ma purtroppo non fu così...oppure fu così?
Ma andiamo con ordine.
Fu una giornata qualunque del cretaceo, con pteranodonti e quetzalcoatlus che volavano sereni in cerca di cibo nelle foreste incontaminate di conifere del Messico, i grandi sauropodi dal collo lungo camminavano con passi pesanti nelle praterie erbose dove potevano saziarsi, anche se mai abbastanza visto la loro mole, delle gustose foglie degli alberi.
I grandi carnivori super-predatori come il t-rex, invece, si aggiravano furtivi in cerca della prossima preda da divorare o ingoiare viva in un sol boccone.
Insomma, tutto andava per il verso giusto, il cerchio della vita faceva correttamente il suo lavoro e tutti gli esseri viventi ne erano grati, soprattutto un giovane triceratops di colore marrone scuro che con la sua famiglia composta da madre, padre e da 3 sorelle più piccole dalla colorazione leggermente più chiara del fratello, viveva nelle grandi praterie erbose indisturbati.
Questo esemplaredi nome Derek era giocoso e pieno di energie nel corpo e si metteva spesso nei guai con le sue sorelle e altri suoi simili con cui passava il tempo assieme.
In quel fatidico giorno, Derek era ad abbeverarsi ad una delle tanti pozze d'acqua delle praterie insieme alle sue sorelle che nel mentre bevevano capitava che litigassero per qualche stupido motivo, ma quello...era il carattere dei triceratops.
Si capiva fin da subito che Derek era il più "responsabile" tra i cuccioli, ma quando vedeva una graziosa cucciola della sua età dello stesso colore di Derek di nome Fuli perdeva la testa.
Era completamente pazzo di lei e, guarda caso, si trovava proprio dall'altra parte della pozza.
Quando la vide andò subito da lei a salutarla e lei ricambiò scodinzolando allegra nel rivedere il suo amico e subito dopo giocarono a rincorrersi intorno alla pozza, anche se capitava a volte che giocando colpissero la caviglia di qualche altro dinosauro facendolo infuriare dal dolore.
I genitori del piccolo erano felici nel vederlo divertirsi assieme alla sua amica e gli facevano ricordare i bei momenti passati insieme quando anche loro erano solo dei cuccioli indifesi.
I cuccioli però, si stavano allontanando forse un pò troppo dalle loro famiglie e senza accorgersene si ritrovarono dentro ad una landa desolata, circondata da conifere, che sembrava non avere nessuna via d'uscita.
I due giovani triceratops si guardarono per poco tempo per poi cercare una via d'uscita senza però alcun successo, ma non sapevano cosa gli aspettava, qualcosa di terribile stava per accadere in quel momento.
Poco dopo sentirono dei passi pesanti e rumoroso che accelleravano piano piano dietro di loro, si girarono di scatto e videro un enorme Tirannosauro femmina di colore bianco e occhi rossi che stava correndo verso di loro con la bava alla bocca per via dell'enorme fame che aveva.
Derek e Fuli si misero a correre verso la foresta di conifere e, dal panico, presero ognuno una strada differente, perdendosi molto facilmente e fortuna voleva che il predatore inseguisse proprio Fuli che si nascose dentro a un tronco d'albero marcio sperando che il t-rex avrebbe smesso di cercarla, ma fu tutto inutile.
Il super-predatore iniziò a distruggere il tronco con le sue possenti mandibole, anche se in maniera disgustata. Ma per fortuna la piccola Fuli riuscì a fuggire in tempo.
L'ineguimento continuò fino a quando Fuli non si nascose dentro ad un buco molto profondo e li il tirannosaro uniziò a scavare con le sue piccole ma molto forti zampe anteriori.
Allora, la piccola iniziò a muggire spaventata sperando che Derek venga a soccorerla e così fu. Il t-rex smese di scavare e si mise a rincorrere l'altro cucciolo che, nel mentre, gli stava urlando contro e diede l'opportunità a Fuli di scappare.
In seguito, ai due piccoli venne un idea, si misero ad urlare insieme contro il predatore a destra e a sinistra per confondergli le idee e, sfruttando l'occasione buona si diedero alla fuga.
Il t-rex, notando poi di aver perso le tracce dei cuccioli, si mise a ruggire in segno di rabbia e che dovrà soffrire la fame ancora un pò.
I due piccoli invece erano sollevati del fatto che potessero vivere un altro giorno, l'unico problema è che si erano persi nuovamente sta volta nel bel mezzo della foresta e sarebbe stato ben più difficile trovare la strada di casa.
Poco dopo la terra sotto alle loro zampe iniziò a tremare con enorme forza per un breve tempo disturbando uno stormo di uccelli e qualche piccolo dinosauro che si dirigevano spaventati dalla parte opposta a quella dei due cuccioli per poi terminare come se non fosse successo nulla e Derek e Fuli non ci fecero molto caso pensando che fosse un terremoto passeggero e continuarono il cammino verso casa.
Camminarono per molto tempo iniziando a stancarsi, con le gambe che gli facevano molto male e pensando di non trovare più le loro famiglie iniziare ad urlare nella speranza che qualcuno della loro specie fosse venuto in loro soccorso. Ma sentendo che la femmina di t- rex era ancora nei paraggi si misero a correre nuovamente fino a quando non trovarono un'altra pianura ma con quello che sembrava un masso dalle dimensioni titaniche e dalla forma allungata con degli spuntoni posti sopra di essa.
I giovani triceratopi ne rimasero incantati da così tanta mastodonticità, era la prima volta che vedevano una cosa di quelle dimensioni, era talmente enorme che i due piccoli erano dei ridicoli insetti a confronto, così dalla curiosità si avvicinarono per analizzare meglio l'enorme roccia e videro che sembrava avesse come una spessa pelle di coccodrillo.
Ma come era possibile?
La pelle di coccodrillo ce l'hanno solo i coccodrillo è ovvio!
I cuccioli erano confusi, come poteva avere una roccia di quelle dimensioni avere una pelle talmente spessa da fargli da corazza.
Ma poi ecco che sentirono di nuovo i passi del t-rex che si avvicinava sempre di più e poco dopo spuntò fuori dal bosco per poi andare alla carica contro i due piccoli a bocca aperta.
Derek e Fuli questa volta non ebbero scampo e terrorizzati aspettavano ad occhi chiusi la loro ora.
Ma all'improvviso successe l'inimmaginabile.
Qualcosa sopra le teste dei dinosauri si era alzato all'improvviso e la femmina di t-rex notò, immobile e terrorizzata, che si trattava proprio del masso mastodontico che ad un certo punto aprì un occhio che la fissò subito e quindi se ne scappò via da dove era arrivata.
Anche i cuccioli erano confusi, non sapevano spiegare quello che era appena accaduto, erano dei piccoli ed indifesi cuccioli di triceratops, come potevano mettere in fuga un tirannosauro femmina.
Qualche secondo dopo sentirono una ventata d'aria che assomigliava molto a una sbuffata accompagnata da un suono al quanto strano, si girarono e saltarono dallo spavento nel vedere che quel masso non era un masso qualunque, anzi non era neanche un masso.
   
 
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