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Autore: lunahervndale    15/08/2017    3 recensioni
Dico la verità, ho sempre avuto questa rabbia repressa che mi portava ad odiare ogni singola cosa esistente a questo mondo.
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai Jimin? Mi è sempre dispiaciuto dirti come stavo, per non darti altro peso. Ogni tanto, alle tue domande sul mio umore, ti accennavo un sorriso con un "sto bene, ho l'animo felice grazie a te". E d'altronde, era vero. Era vero il fatto che il mio animo, quando stavo con te, era felice. Questa felicità d'altro canto, svaniva appena tornavo a casa e mi rinchiudevo nella camera. Le tende per non far filtrare la luce nella stanza, la piccola lampadina accesa sul mobiletto affianco al mio letto, ed io a terra a pensare. Effettivamente non so neanche io del perché stavo per terra, forse perché era più freddo e duro rispetto alle morbide lenzuola sul materasso. Quel comodo materasso, che la mattina mi fermava per andare a scuola. Ogni tanto quasi ti arrabbiavi quando non mi svegliavo per andarci, forse ti preoccupavi delle troppe assenze, cosa che a me non importava affatto. Più volte ti sei domandato perché non andavo a scuola, o quando ci andavo avevo quasi l'orario fisso di ritornare a casa prima. Forse ho fatto uno sbaglio a non dirti mai niente di come stavo realmente, di tutto quello che provassi in un solo istante, delle emozioni represse. E sai un'altra cosa? Non me ne pento. Non ho mai voluto mostrarti della mia vera essenza, so che hai conosciuto una buona parte di Min Yoongi, ma non ho mai voluto mostrarti quella brutta. Vedresti di quella ’brutta parte’ soltanto i pregi, perché così sei fatto. Sei talmente buono dentro, talmente tanto che faresti ricredere anche me, su me stesso. Ma non voglio, tu non devi vedermi per chi sono. Quando la sera ritorno nel mio solito bar dietro l'angolo, e non è soltanto una metafora, mi ubriaco con l'intenzione di ritornare come ero un tempo. Il barista ormai ha imparato a conoscermi, divertente, non credi? Mi prometto ’è solo l'ultimo, non voglio deludere il mio mochi’, ma poi ci prendo un'altra volta la mano, e con l'ultimo ne diventano sempre di più. Questa è una delle tante cose che non riesco a fermare di me stesso. ’Potrei fare di meglio’, mi dico. ’Posso migliorare, lo so’, ripeto. Ma come faccio a migliorare, a rendermi migliore, quando non ci provo nemmeno? È tutto insensato, trovo il mondo soltanto come un ammasso di odio e infantilità, dove ogni cosa che viene detta, può essere cambiata a favore di chi sa soltanto fare del male. Ci sono persone davvero cattive, Jimin. Tra quelle persone, per fortuna, tu non sei tra quelle, ringraziando davvero i tuoi genitori per averti cresciuto così bene, e avermi dato l'opportunità di conoscere che magnifico ragazzo sei. Col passare del tempo, ho cominciato a sentire questa cosa nel petto, crescere sempre di più. Sai quella sensazione che senti proprio tra i polmoni, come un'aria calda e intensa, fermarti il battito cardiaco? Quell'aria, che ti fa sentire quasi come se fossi sott'acqua, un peso o macigno proprio sopra al petto. Ecco, questa sensazione, soffocante e terribile, mi fa sentire come se fossi in costante traballo tra la realtà e i miei pensieri. Hai sempre saputo della mia paura del mare, e questo sentimento mi fa sentire come se ci fossi immerso costantemente. Non tocco i piedi, galleggio soltanto. La realtà è fusa con una delle mie tante paure terribili. E non si tratta del mare, anche, ma con qualcosa di peggio. Affondare tra tutto ciò di cui ho paura, ed è questa la domanda: di cosa ho paura esattamente? Una delle tante domande che mi sono posto spesso negli ultimi tempi. Non lo so Jimin, ci sono tante cose che mi chiedo, di cui ho l'ansia, così tante che è più facile parlare di cosa _non_ ho paura. Forse ho paura di vivere, di sbagliare in qualcosa, di farmi odiare soltanto dalle persone, di perdere l'unica persona che mi è rimasta vicino. Ti dico sempre che non ho voglia di vivere, e in parte è vero. Sono stanco di fare la stessa vita, la stessa routine, le stesse persone. Le stesse persone che faccio finta di farmele piacere, soltanto per vederti sorridere nel tuo intento di rendermi felice. Ma devi sapere che non le ho mai sopportate, sono stato un po' cattivo lo ammetto, ma non mi andava di vederti rattristito a causa mia. Hai tentato di rendermi in qualche possibile modo felice, dai gesti ai regali o alle parole, sei stata l'unica persona che ci ha mai provato. Mi hai continuamente difeso dalle cattiverie che mi ha donato questo mondo, dalle frasi pungenti che tagliavano ogni strato la mia anima ormai piena di altre molte ferite. E mi domandavo, come un ragazzo così puro e innocente, quasi una femminuccia, potesse essere così forte. Ti ho sempre ammirato, ma tu continuavi a ripetere che qui quello duro ero io, tutti lo pensavano. ’Palla d'odio’, infondo era vero. Ma non tutti sapevano cosa c'era dietro questa ’Palla d'odio’. C'era solamente un ragazzo di malapena 24 anni, a condurre una vita non poco gioiosa. Sono sempre stato incomprensibile, non sono un tipo da molte parole, e tutti hanno sempre trovato poco facile capirmi, ma ovviamente te non eri compreso da quel ’tutti’. Ti domandavi del come mai c'era gente che mi odiava, del perché potessero dire tutte queste cose brutte sul mio conto, per te ero come un angelo puro. Dico la verità, ho sempre avuto questa rabbia repressa che mi portava ad odiare ogni singola cosa esistente a questo mondo. Una delle cose che odio? In questo momento mi viene da dire spontaneamente Donald Trump. ’Cosa c'entra con questo?’, non lo so nemmeno io. Mi fa arrabbiare questo fatto che le persone si lamentano continuamente di tutto, con cattiveria, come se loro fossero i primi in questo mondo. Io non sono il primo in questo mondo, nemmeno tu lo sei, o nemmeno il tuo cane che tu consideri ’il primo nel mio cuore dopo di te, Yoongi’ . Ma di certo per me sei il primo nel _mio_ di mondo, la mia realtà surreale. Quella dove scappo per fuggire dai miei pensieri brutti. Ho notato che più passa il tempo e più queste emozioni represse crescono sempre di più, cerco di non pensarci, ma la notte arrivano all'improvviso, come una palla tirata velocemente e ti arriva di colpo in faccia, fa male. Ma in tutto questo, ho sempre usato il sarcasmo per nascondere il mio dolore interiore, forse per questo nessuno mi ha mai notato. Sono stanco di vivere in una persona che non sono, di non sapere come sono fatto realmente, se quello che sono per adesso è giusto, ma sento di non appartenermi. ’E se tutto quello in cui vivessi è solo frutto della mia realtà immaginaria?’ Quasi improbabile, il dolore è reale, la rabbia è reale, quello che provo è sfortunatamente reale. Il dolore si sta trasformando in rabbia, è quella rabbia che provo in ogni momento, inspiegabilmente si trasforma in un'altra volta dolore, ed è lì che mi viene quasi il dubbio di essere bipolare. Mi è stato detto più volte ’Vai da uno psicologo, potrebbe aiutarti’. Cosa potrebbe aiutarmi in realtà? È sicuro che questa è solo una cosa passeggera? E se peggiorasse? Sono le solite domande che mi passano nella mente per rovinarmela un po' di più. Non ti ho detto tutto, sai Jimin? Questo non è nulla di come mi sento realmente, tu in questo momento capiresti però. Capiresti come mi sento ogni momento in cui respiro. Mi dici che non fa niente, che non fa niente reprimere i sentimenti, che mi accetti così come sono, anche se non riesco a parlare. È frustante sentirsi così, con l'impotenza di non riuscire a fare una cosa, non portare mai a termine nulla. Continuo a procrastinare finché non mi sbriciolo e di me rimane solo l'ansia. Ti sei mai sentito in questo modo? Spero di no, non ti meriti nessun tipo di male. Un giorno lessi una storia ambientata nell'800, di un angelo che non poteva amare la sua persona per via di una maledizione. ”Io ti maledico. Tutti quelli che ti amano moriranno. L'amore per te sarà la loro rovina.” Così è stampato dietro la copertina del libro, non pensi sia ingiusto? Lo penseresti sicuramente. Farsi odiare da tutti, persino dalla persona a cui tieni di più in questo mondo, soltanto per colpa di una stupida maledizione. Ho preso in ammirazione il protagonista di questa storia, mi sono ritrovato a pieno nel suo carattere, invece tu assomigli un po' alla ragazza di cui è tanto innamorato, non pensi ci ritraggano un po'? Soltanto che loro hanno avuto un lieto fine, non penso che io l'avrò mai. Perché sono fatto così, non riesco a vedere il lato positivo, non esiste, questa è la realtà in cui viviamo. Tu invece riesci a trovare il lato positivo, in ogni cosa che accade, anche la più brutta. Non ti si può dire nulla che cominci a narrare le tue fantasie più strambe, mi fai ridere, forse lo fai proprio per me. Per questo tengo tanto a te, Park Jimin. Sei l'unica persona che riesce a darmi un motivo per cui alzarmi dal letto e affrontare un'altra giornata, che finirà sicuramente di merda. Ma come ogni giornata che finisce di merda, ci sei tu con uno scatolone di pizza e un DVD di quei film che tanto ami, se non sbaglio è sulla fantascienza giusto? Mi perdo sempre a metà. Sto mentendo, te ne sei accorto? Sì, non lo guardo, lo ammetto. È colpa mia, ho tanti pensieri che mi frugano nella mente, che non ho nemmeno la voglia di guardare un film. È che mi piace soltanto passare del tempo insieme a te, solo con te, senza nessun altro che rovini l'istante di pace dei nostri momenti. Non ho mai creduto nell'amore a prima vista, come fai tu. Anzi, non ho mai creduto nell'amore, ho sempre trovato questa cosa come una scusa per stare insieme ad una persona, e poi abbandonarla appena se ne trova un'altra migliore. Mi chiedo come mai tu non l'abbia ancora fatto, abbandonarmi, intendo. Ma te ne sono eternamente grato. Perché tu, Park Jimin, mi hai insegnato cosa significa veramente aver paura di perdere una persona, credere e fidarti di questo essere vivente che ti ha stravolto l'intera vita quotidiana, e sai quanto odio quando qualcuno infastidisce la mia routine, non lo sopporto, eppure non riesco mai a trovarti infastidente. Cosa ne hai fatto del vecchio Min Yoongi? Perché sono diventato così smielato? Fanculo. Vorrei imparare ad odiarti, solo per provare questa sensazione di essere riuscito finalmente in qualcosa, ma mi sembra tutto così fottutamente impossibile. Hai fatto di me una persona instabile emotivamente, da essere quasi dipendente, sembra un'amore malato visto da questa prospettiva, ma credimi, non lo è affatto. Non so esattamente quando mi sono reso conto di amarti, ma ti ricordi quando mi hai portato in campeggio la notte di San Lorenzo? Ti chiesi se potessimo allontanarci dai tuoi amici, più vicino al lago, perché dovevo dirti una cosa. Non so perché rimasi immobile tutto il tempo, alla fine ti ho abbracciato solamente. È stato uno dei nostri ricordi più belli. Siamo rimasti tutta la notte abbracciati sopra un telo sull'erba, per guardare le stelle, non ne avevo mai visto una in vita mia. Grazie per quel momento, non pensavo di vivere un'esperienza così bella, e soprattutto, con una persona come te. Forse non mi crederai, ma oltre ai sentimenti cattivi, ne sto provando anche di buoni, e probabilmente questo è merito tuo. E grazie anche per avermi accolto nella tua vita, e avermi reso una persona amata. Mi hai accolto nella tua vita come si accolgono le occasioni più belle, come quelle che ti capitano spesso, come se fossi veramente speciale. Sì, mi sono sentito anche speciale a causa tua, e mi chiedo, come fai? Ti ho guardato spesso come abbiamo guardato le stelle cadenti di San Lorenzo, e non ti ho detto nemmeno il desiderio che ho espresso. Ho desiderato che in un futuro lontano, se dovessi mai venire a mancare, tu trovassi una persona migliore di me, che ti sappia rendere felice, cosa che non ho saputo fare io purtroppo. Invece tu hai saputo rendere ogni singolo nostro momento memorabile, reso meraviglioso e speciale, ho portato tutte le nostre esperienze nel cuore, strette come una bambina affezionata al suo peluche. Non so in che modo ripagarti per tutto questo, non ne sono in grado, e non penso che la mia esistenza basti. Mi sento tremendamente in colpa per averti fatto sprecare del tempo prezioso per me. Tu meriti fin troppo, meriti una persona che sappia prendersi cura di te, che ti dia tutto l'amore e le attenzioni di cui hai bisogno. Mi dispiace deluderti, ripetere ogni giorno lo stesso sbaglio, sentirmi in questo modo. Non pensavo di provare tutti questi sentimenti, sia nello stato d'animo, e sia in amore, non pensavo neanche di arrivare fino a questo punto, essere questo tipo di persona. Ma ti amo, Jimin. Mi fai sentire in questo modo del cazzo, e mi arrabbio, perché so di non meritarti. Sono un malato cronico, e mi sento così in colpa di darti questo peso. Ti stai domandando del perché di questa lettera, vero? Non penso sia una lettera d'addio, non lo so nemmeno io cosa è. Spero tu trova una persona che sappia darti tutto quello che non ho saputo darti io. Una persona centomila volte migliore di me, te l'ho ripetuto mille volte. Ti ho amato, e ti amo, con tutto le forze e quello che ho dentro, che mi fa sentire in questo modo quando ti vedo o quando sono insieme a te. Grazie per avermi fatto provare tutte queste emozioni. Sei una persona migliore di quello che credi, ricordalo. Forse ci rincontreremo in un'altra realtà. Tuo per sempre, Yoongi.
   
 
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