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Autore: _Son Hikaru    17/08/2017    3 recensioni
Dal testo:
"Poco importava se Frodo non era affatto quel tipo di persona, lui era più che certo sarebbe andata a finire così.
“Sam” lo chiamò d’improvviso Frodo voltandosi verso di lui con fare preoccupato. Erano già parecchi minuti che non udiva più dietro di sé il ritmico ticchettio delle pentole che Sam aveva portato con sé..."
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Frodo, Sam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nostalgia
 
 
Sospirando piano per non farsi sentire da Frodo, che camminava tranquillo davanti a lui, Sam arrestò la propria avanzata puntando poi lo sguardo sui propri piedi e sulla distesa erbosa che segnava i confini della Contea.
Oltre quel confine Sam non c’era mai stato, e il pensiero che ora gli mancassero pochi passi per superarlo gli metteva addosso una grande agitazione, come se d’improvviso tutto il coraggio che lo aveva portato ad accettare “l’invito” di Gandalf a prendere parte a quel viaggio l’avesse di colpo abbandonato.
In realtà, ora che ci rifletteva meglio, nel momento in cui si era dato disponibile per accompagnare Frodo, non aveva neppure pensato a quanto sarebbe potuta essere dura per lui, che non aveva mai neanche contemplato l’idea di lasciare la Contea, andarsene senza sapere quando sarebbe potuto ritornare. Se ne rendeva conto solo ora, a causa della grande nostalgia che provava di quelle che erano le sue mansioni quotidiane, e che non compiva da giorni, di quanto in realtà amasse la vita nella Contea.
Era ovvio comunque che non avesse mai riflettuto su quanto gli piacesse la sua vita, visto che non aveva mai desiderato altro che vivere lì e fare ciò che faceva.
Per Frodo, invece, pareva essere tutto completamente diverso. Non si lamentava mai né della fatica che era camminare per così tante ore di fila al giorno, e per giunta sotto al sole, né tanto meno della scomodità della terra sulla quale erano costretti a dormire ogni notte. E pareva addirittura non provare la benché minima nostalgia della Contea.
Forse però, pensò lanciandogli una rapida occhiata, era più giusto il suo comportamento, perché lasciarsi bloccare in quel modo dalla nostalgia in una situazione delicata come la loro era davvero quanto di più ridicolo avesse fatto in vita sua. E non osava neppure immaginare che cosa avrebbe pensato Frodo se glielo avesse confessato; probabilmente sarebbe scoppiato in una fragorosa risata e avrebbe continuato a prenderlo in giro fino alla fine dei suoi giorni. Poco importava se Frodo non era affatto quel tipo di persona, lui era più che certo sarebbe andata a finire così.
“Sam” lo chiamò d’improvviso Frodo voltandosi verso di lui con fare preoccupato. Erano già parecchi minuti che non udiva più dietro di sé il ritmico ticchettio delle pentole che Sam aveva portato con sé, e subito nella sua mente si era insinuato lo spiacevole pensiero che forse Sam avesse deciso di lasciarlo e non proseguire più quel viaggio.
Nonostante il dispiacere che gli avrebbe provocato vedere Sam tornare indietro senza di lui, Frodo non se la sentiva affatto di biasimarlo per quella sua scelta, in fondo lo aveva seguito solo perché bruscamente costretto da Gandalf.
“Va tutto bene Sam?” gli chiese ancora notando che non accennava a rispondergli.
Colto di sorpresa da quella domanda, ma soprattutto per la vergogna di ciò che avrebbe pensato di lui, Sam saltò sul posto biascicando a mezza voce un semplice “Sì” che servì solo ad accrescere la preoccupazione di Frodo, che ora era più che certo che in lui ci fosse qualcosa di strano.
“Non si direbbe” riprese Frodo “Sono già un paio di minuti che sei fermo lì. Sei stanco forse?” domandò infine con apprensione
“No… è solo che” iniziò a farfugliare Sam alzando finalmente lo sguardo.
“Vuoi tornare a casa?” chiese allora Frodo, incapace ormai di tenere quel pensiero per sé, aveva bisogno di una risposta, e se questa fosse stata positiva allora lo avrebbe lasciato andare, perché l’idea di costringere un suo amico a fare qualcosa che non voleva non gli piaceva affatto.
“No!” esclamò Sam come indignato “Assolutamente!”
“E allora cosa c’è?” chiese ancora Frodo guardandolo negli occhi.
In quel momento, quando per un breve attimo i loro sguardi si incrociarono, Sam avvertì una strana stretta al cuore, proprio come se in qualche modo con quello sguardo, Frodo stesse disperatamente cercando di fargli capire che di lui poteva fidarsi, che poteva confidargli qualsiasi cosa perché loro due erano amici.
Confortato più che mai da quel pensiero, Sam trasse un respiro profondo e finalmente disse:
 “Se faccio un altro passo non sarò mai stato tanto lontano da casa mia. Sapevo bene, quando ho accettato la proposta di Gandalf, che ci saremmo dovuti allontanare molto dalla Contea, ma ora mi sembra di aver perso tutto il coraggio. E non posso nascondere di invidiarvi, perché per voi è stato molto più semplice”
A quelle parole Frodo non poté trattenersi dal sorridere, un po’ perché in fondo si sentiva meglio ora che sapeva che non l’avrebbe abbandonato, e un po’ perché in quel momento era in qualche modo intenerito dal discorso di Sam. Gli si avvicinò piano e mettendogli una mano sulla spalla, fissando lo sguardo nel suo, disse:
“Anche io non sono mai stato tanto lontano da casa, e ammetto che mi manca un po’, ma se ho avuto il coraggio di andare avanti è perché sapevo di non essere solo. Anche tu non sei solo. Puoi farcela” lo incitò lui facendogli segno con il capo di provare finalmente a muovere quel passo.
Convinto dalle sue parole, così cariche di fiducia nei suoi confronti Sam si sentì in grado di fare qualsiasi cosa. Trasse l’ennesimo respiro profondo e finalmente, anche se con piede leggermente tremante per la tensione, oltrepassò quel confine.
 
 
 
Angolino autrice <3
Salve a tutti, non pubblico qualcosa sul signore degli anelli da una vita e ammetto di essere parecchio emozionata e agitata. A dire la verità non ho moltissimo da dire su questa storia, perché ho semplicemente approfondito una scena del primo film che mi è sempre piaciuta parecchio. Io mi sono sempre sentita un po’ simile a Sam, in questa situazione. Anche io non mi sono mai allontanata tanto da casa mia e dalla mia città e ogni tanto quando parlo del momento in cui andrò a vivere da sola mi sento un po’ malinconica perché penso a tutti i ricordi che ho collezionato nella mia casa… sono una tipa molto nostalgica lo so. Non sono certa di essere riuscita ad esprimerlo appieno in questa storia, ammetto che cono la scrittura ultimamente non è un bellissimo periodo, ma spero comunque che vi possa piacere.
Se avete delle critiche fatemele pure, ma vi prego abbiate tatto perché ho un cuore sensibile e potrei restarci male se siete troppo brutali.
Grazie a tutti coloro che sono arrivati alla fine di questa storia
Hika<3
 
 
 
  
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