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Senza segreti

Non era da Ymir proporre, o meglio dire, decidere di fare quel tipo di cose, solitamente preferiva starsene a casa insieme a lei. Tuttavia a Historia non dispiaceva stare in sua compagnia, d'altronde erano migliori amiche. E poi, amava i cavalli. Quindi perché rifiutare?
La sera, dunque, dopo una faticosa giornata di duro lavoro, le due ragazze per rilassarsi andarono a fare una passeggiata per il piccolo bosco. Ymir la aiutò a montare sul suo cavallo, per Historia non era la prima volta ma era visibilmente felice, amava gli animali.

“Y-ymir si sta mettendo dietro.. di me!? I nostri corpi saranno così.. vicini..”

Pensó tra sè e sè, arrossendo lievemente.

«Ymir..»

«Che c'è? Non vuoi che stia con te? È pericoloso. Prendi le redini.»

Rispose prontamente giustificando la sua azione. Non aveva messo finimenti tranne le redini, ma poteva permettersi di farlo, conosceva molto bene il suo cavallo. Strinse delicatamente i fianchi del cavallo con i muscoli dei polpacci, in modo da farlo muovere in avanti. Historia fece come le era stato detto e prese le redini.

«Hai paura?»

Le sussurrò all’orecchio, spostandole di lato una ciocca di capelli dorati. Ymir percepì il corpo di Historia rabbrividire al suo bisbiglio. Lei scosse lievemente la testa rispondendo negativamente alla sua domanda. La mora approfittò dell’occasione singolare per fare qualcosa che avrebbe sempre voluto fare, una delle cose che ogni volta osserva la sua migliore amica, nomina che poi lei non considerava affatto, si reprimeva di fare. La più piccola, si lasciò sfuggire un sospiro di stupore sgranando gli occhi per la sorpresa, una piacevole sorpresa. Imprevedibilmente le lasciò spazio mettendo la testa di lato senza interrompere l’insinuante tortura. Posò le sue carnose labbra sulla parte posteriore del collo, sulla pelle candida di Historia, lasciandole un leggero bacio umido che poi si mutò nel giro di qualche secondo in un livido violaceo. Ymir aveva succhiato il suo lembo di pelle con la forza sufficiente per romperle i capillari appena sotto pelle, ma non così forte da causarle dolore.

«y-ymir..»

«Ferma il cavallo»

Historia tirò le redini verso di sè fermando il cavallo, per poi voltarsi appena verso la sua migliore amica, strofinando la mano sul segno che le era stato lasciato. Inevitabilmente le gote della bionda si infiammarono ritrovandosi a pochi centimetri il viso di Ymir, un viso di quella bellezza particolare che ormai le era troppo familiare. I loro corpi erano appena illuminati dalla luce lunare, poiché la penombra presente nel bosco era predominante. Historia prese coraggio, quel coraggio che solamente Ymir riusciva a tirarle fuori. Posò educatamente una mano sulla guancia di Ymir, poi sui suoi capelli e timidamente la baciò, sussurrando contro le sue labbra un impacciato “ti amo”. Le labbra si schiusero, gli occhi di entrambe erano chiusi. Dal bacio innocente e esitante si trasformò in un bacio più adulto. Le loro lingue si studiarono a vicenda accarezzandosi dolcemente, si stavano baciando come se non desiderassero altro. Erano movimenti circolari che variavano dall’essere orari e antiorari. La bionda prima di staccarsi da quel primo contatto, catturò con i denti il labbro inferiore di Ymir, sorridendo successivamente di cuore. Si era persa per l’ennesima volta nei suoi occhi color caramello. Tutte e due, poco dopo, allusero alle parole dichiarate da Historia.

«Wow Historia, non avrei mai detto che tu fossi così diretta..!»

«Beh, le migliori amiche non hanno segreti, giusto?»

Ymir fece schioccare la lingua sul palato creando un sonoro “Tsk” come per dire “non ho bisogno di queste frivolezze ma..”