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Autore: _Fantasy    18/08/2017    0 recensioni
Clara, la protagonista, avrebbe fatto di tutto per il suo migliore amico e provava anche qualcosa che andava ben oltre alla semplice amicizia. La sua amicizia con il ragazzo era così importante che avrebbe fatto ogni cosa che le chiedeva. Dopo che aveva fatto l'ultima richiesta da parte di lui, Matteo, il ragazzo, ha fatto un gesto che l'ha fatta andare su tutte le furie.
(Tratto dalla storia)
-Sono stata una stupida a fidarmi di te, come hai potuto farlo?!- Urlò Clara che uscì di corsa in corridoio facendo svolazzare (?) i suoi capelli biondo platino.
-Si, sei stata una sciocca a credere a quello che ti dicevo. Pensavi veramente che fossi la mi migliore amica e che mi fidassi di te? Che ingenua -
VI interessa la storia? Apritela e leggetela, spero che vi piaccia. Per favore siate clementi è la mia prima storia, accetto consigli e critiche.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A mai più Una ragazza indossava il suo pigiama ed era pronta ad andare a dormire ma la vibrazione del suo cellulare attirò la sua attenzione. Prese il cellulare dal comodino e si stese sul letto leggendo il messaggio che le era appena arrivato. Il messaggio era da parte di Matteo e diceva:
"Ehy, ti vorrei chiedere un favore. Devo aiutare un mio amico a scrivere una lettera d'amore per la ragazza che le piace, vorrei che tu scrivessi una lettera d'amore non per finta ma come se stessi scrivendo una lettera per il ragazzo che ti piace. Se riesci portamela sul retro della scuola alla fine delle lezioni. Buonanotte Clara."
Dopo che Clara lesse il messaggio si alzò e si sedette davanti alla scrivania pronta a scrivere una lettera d'amore come se la stesse scrivendo per Matteo. Dopo una mezz'oretta aveva ormai finito di scriverla e stava rileggendo per correggere eventuali errori di ortografia per poi andare a letto. La sua lettera era:

Perdonami se non te lo sto dicendo di persona ma non ho il coraggio per farlo. Forse avrai capito di cosa si tratta forse no. Sarò diretta, mi piaci, ma non è una semplice cotta adolescenziale, sono innamorata di te. Visto che ci conosciamo da tanto tempo penso che non accetterai i miei sentimenti quindi mi accontenterei di stare accanto a te come amica. Ovviamente sarei felice di essere la tua ragazza ma se non fosse possibile mi accontenterei di essere un' amica.
Clara

Nel frattempo a casa di Matteo...

-Ehy amico, non sei troppo cattivo con lei? Dopotutto è così gentile con te, ti invidio- Disse uno che mise un braccio intorno alle spalle di Matteo amichevolmente
-lo pensi davvero? A me non piace per niente, il suo unico pregio sono i suoi capelli- Disse un altro che aveva ascoltato il piano di Matteo
-Matteo, visto che non ti interessa, posso provarci con lei?- Disse ancora qualcuno
-Fai pure- Disse Matteo. Erano in tutto in cinque ed erano disposti a formare un piccolo cerchio e avevano ascoltato quello che sarebbe successo due giorni dopo.

Il giorno dopo, alla fine delle lezioni

Clara si stava dirigendo verso il retro della scuola con una busta che conteneva la lettera che aveva scritto la sera precedente. Appena vide Matteo gli consegnò subito la lettera.
-Ecco la lettera, come avevi chiesto- Gliela porse
-Grazie Clara, sei sempre così affidabile- La prese per poi andarsene. Clara invece, resto per qualche minuto lo spazio davanti lei che prima era occupato da Matteo. Una telefonata la fece ritornare alla realtà. Rispose senza vedere chi fosse
-Pronto?-
-Clara, finalmente cercavo di contattarti da tanto tempo- "Cazzo, non mi sono accorta di aver risposta alla zia"
-Scusa zia ma sono stata occupata-
-Fa niente, stai bene? Sei sicura di non voler venire a vivere da me? Non è sicuro per una semplice ragazza vivere da sola- Disse con voce preoccupata "Come se fossi veramente preoccupata, non sono così stupida da non capire di essere solo un peso" pensò Clara mentre la ascoltava
-Si si, non c'è problema zia. Non ti devi preoccupare me la caverò- Fece una risata un po' forzata alla fine della frase
-D'accordo ma se hai bisogno non esitare a chiamarmi- Detto questo chiuse la chiamata e Clara ritornò a casa.

Il giorno dopo ancora, prima dell'inizio delle lezioni

Clara era appena arrivata a scuola e alcuni ragazzi la fissavano e mormoravano cose tipo:
-Guarda è lei che ...- Clara non riusciva a capire cosa aveva fatto, quando vide che c'era della gente vicino alla bacheca si avvicinò e vide delle fotocopie appese, lesse la prima riga e capì che si trattava della lettera che aveva scritto per la richiesta di Matteo. Andò di corsa in classe per evitare che qualcuno la vedesse, purtroppo in classe c'erano Matteo e i suoi quattro amici che erano a conoscenza di tutto
-Come hai potuto, io mi fidavo di te!- Urlò Clara in preda alla rabbia
-Ah si? Io invece non mi fidavo per niente di te- Fece una risata come per prendere in giro la ragazza
-Sono stata una stupida a fidarmi di te, come hai potuto farlo?!- Urlò Clara che uscì di corsa in corridoio facendo svolazzare (?) i suoi capelli biondo platino.
-Si, sei stata una sciocca a credere a quello che ti dicevo. Pensavi veramente che fossi la mia migliore amica e che mi fidassi di te? Che ingenua- uscì dalla stessa classe Matteo con un sorriso derisorio stampato in volto.
-Pensavo di potermi fidare di te, invece...Sai cosa ho dovuto passare ma nonostante tutto... tu...- Clara iniziò a versare calde lacrime amare "no, non devo piangere, lui non si merita neanche questo dopo quello che ha fatto" si asciugò le lacrime con la manica della camicia che indossava.
-Ti prego non metterti a piangere, diventeresti ancor più brutta- Disse Matteo con un tono ironico sempre con lo stesso sorrisino stampato in faccia
-Non che tu sia meglio di me- Mormorò Clara mentre teneva la testa bassa.
-Cosa hai detto? Non ti ho sentito, dai dii di nuovo quello che hai detto prima- Il ragazzo tese le orecchie per sentire chiaramente quello che Clara stava per dire
-ho solo detto che sei uno stronzo- Alzò un po' la voce per farsi sentire chiaramente
-Ma come ti permetti?! Qui l'unica stronza sei tu!- Prese i capelli biondo platino di lei -I tuoi capelli son l'unica cosa bella di te- Impugnò nella mano libera un paio di forbici. In quel momento uno degli amici di Matteo che erano stati in disparte a godersi la scena si fece avanti e prese la mano che impugnavano le forbici.
-Adesso basta Matteo, così stai esagerando- disse il ragazzo con tono serio per poi prendere le forbici e lanciarle lontano
-Giacomo, ti sei schierato dalla sua parte ora? Cos'è, la vuoi difendere per poi portartela a letto?- Si liberò dalla presa non particolarmente ferrea di Giacomo
-Anche se fosse? Sicuramente sono meglio di te- Sbottò un po' alterato per quello che aveva detto.
-Grazie Giacomo, ti sono riconoscente, ora però... devo andare. Sayonara*.-
-Aspetta, dove stai andando?-Non lo sentì poiché stava già correndo verso casa sua, prese una valigia e mise tutti i suoi oggetti dentro, in quel momento qualcuno era appena entrato in casa.
-Clara, dove sei?- Riconosceva quella voce, era quella di sua zia. Prese la valigia e scese le scale.
-Sono qua zia-
-Cara, dove stai andando? Perché prendi anche la valigia?- Disse preoccupata mentre la guardava.
-Non lo so, ma l'unica cosa che so è che non tornerò per un bel po' qua- Disse per poi uscire di casa lasciando spiazzata sua zia. Andò in direzione della stazione, non sapeva dove andare ma non voleva stare un secondo in più in quella città, così prese un biglietto per Perugia (lei si trovava ad Ancona) Qualcuno però l'aveva seguita, difatti quando uscì un secondo dalla stazione visto che mancava ancora un po' di tempo prima che il suo treno partisse, qualcuno le afferrò il polso, d'istinto cercò di liberarsi poi quando quella persona parlò si calmò un po'.
-Clara, io sono, Giacomo. Stai calma- Disse stringendo un po' la presa per paura che scappasse -Dove stai andando?- continuò senza lasciare la presa.
-Me ne vado da questo posto- Alzò un po' la voce, per fortuna non c'era nessuno visto che erano in una strada secondaria che quasi nessuno usava
-Vengo con te- Disse sicuro di sè
-No, ho bisogno di stare da sola- Cercò di liberarsi fallendo, non provò a ribellarsi ancora capendo di non avere abbastanza forza.
-Ti aspetterò ogni anno,davanti alla scuola, il giorno di Natale, ti dirò una cosa-
-Perché, perché mi hai difesa? Potevi goderti lo spettacolo come tutti gli altri e non avresti una vita infernale ora- Tenne il capo basso per evitare di mostrargli le lacrime che per troppo tempo aveva trattenuto.
-Te lo dirò poi, promettimi che ci vedremo un giorno- Disse allentando la presa.
-D'accordo, ora vado, il treno parte tra poco- Detto questo lui la lasciò andare e vide la sua figura allontanarsi. "Mi dispiace Giacomo, probabilmente non ci rivedremo mai più. A mai più, Ancona grazie per avermi fatto continuamente soffrire" Dopo questo ii treno diretto a Perugia partì lasciando alla spalle tutto quelle che era successo a Clara.




*Sayonara= Addio (in giapponese)

Angolo autrice:
Spero vi sia piaciuta, spero di non aver messo il genere
sbagliato per questa storia se è così ditemelo che cambierò :3.
Grazie per aver letto questa storia e rigrazio
in anticipo chi commenterà questa storia.

Arrivederci
_Fantasy

   
 
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