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Autore: nick nibbio    19/08/2017    6 recensioni
Naruto, Hinata, Kiba, Shino e Rock Lee, Sun's Knights della dimensione I.N.A., partono alla volta della dimensione N luogo in cui hanno avuto inizio le avventure dei Sun's Warriors. A loro si uniranno gli abitanti di questa dimensione che provengono da altre storie quali Harry Potter, Pokemon, One Piece, Marvel e altre.
Attraverso una serie di flashback verranno raccontate le origini che stanno dietro agli eventi che i cinque ragazzi e i loro compagni stanno vivendo nella loro dimensione.
Questa fic è un piccolo salto in avanti rispetto a Millennium Falcon, la storia di Nick Nibbio Blu che è la storia originale, quindi, se ci sono dei termini che non capite e che darò per scontati, vi invito a leggere questa fic.
Genere: Avventura, Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Rock Lee, Shino Aburame | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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Uno sguardo al passato Ciao a tutti e, finalmente ben ritrovati^^.
Sì, so che è da più di un anno che non mi sto facendo sentire; sono molti i motivi che mi hanno fatto rallentare e non credo vi interessi che li elenchi. Spero che con questo capitolo, interamente dedicato a un lunghissimo flashback di un evento che racconterò più avanti, riuscite a perdonarmi e a sostenermi.
Senza perdermi in altri discorsi vi auguro buona lettura.
 
 
HOGWARTS
STUDIO DEL PRESIDE
 
FLASH!
 
“Siamo tornati!” dopo che la luce della passaporta si è estinta, Ash porge i suoi saluti all’amico e preside della scuola.
“Bentornati!” che li saluta con un educato gesto della mano “Ottimo lavoro!” e non dimentica di complimentarsi per l’ottimo lavoro appena svolto.
“Grazie Tom!” Ash li accetta e poi posa sul tavolo la capsula che contiene l’ingrediente che hanno raccolto “E ora manca solo il frammento del cuore degli oceani. Sarà domani vero?” e, facendo un rapido calcolo, si rende conto che ne manca solo uno da raccogliere.
“Esatto. Il torneo si terrà domani mattina. Fino ad allora siete liberi di fare tutto quello che volete!” cosa che il Sun’s Warrior Caos conferma e fa capire che, per il momento, hanno la giornata libera.
“Perfetto!” e Naruto non poteva chiedere di meglio e ne approfitterà per visitare un po’ questo castello “E gli altri dove sono?” ma prima vuole sapere dove si trovano i suoi compagni.
“Shino, Hinata, Akamaru, Oscar e Jasmine sono in giro per il castello, Kiba è dentro una vasca di succo di limone per togliersi di dosso un odore nauseante, mentre Rock Lee ed Angel sono nella Stanza delle Necessità ad allenarsi!” e Tom accontenta anche lui dicendogli che cosa stanno facendo tutti gli altri.
Che ha combinato quel cuccioletto pestifero? Ha calpestato una montagna di cacca di dinosauro?” Kurama è curioso di sapere che cosa ha combinato l’Inuzuka per finire a mollo e spara l’opzione che gli sembra la più logica e divertente^^.
“La Fuscival Pelvucis ha un odore orrendo e Kiba è finito dentro la fossa in cui cresce la pianta e l’odore gli si è attaccato addosso. È meglio che non vi dica che cosa ho dovuto fare per mandare via il tanfo che si è diffuso qua dentro!” ma il moro gli spiega rapidamente la particolarità di questa pianta che anche lui ignorava completamente e aveva sudato sette camice per mandare via quell’odore.
“Accidenti che iella. Povero Kiba!” e questo dispiace all’Hokage che è sicuro che l’amico si sta rodendo il fegato per essere costretto a fare il bagno nel limone per chissà quanto tempo.
“Sono cose che capitano in una missione e poi non è così grave. Credo che fra un’ora potrà uscire dalla vasca!” ma il preside gli fa notare che poteva capitargli di peggio e questo è solo un piccolo incidente a cui si può porre rimedio “Ci sono altre novità: Angel e Rock Lee hanno ricevuto una parte di Ki del drago da Shou Lao, Shino e Oscar invece hanno trovato una megapietra, alcuni minerali molto interessanti, un uovo Pokemon e Palkia!” ma poi cambia discorso ed elenca rapidamente le cose in più che gli altri hanno portato con loro.
“C-C-CHE COSA!” e nel sapere questo, Ash sgrana gli occhi per l’incredulità “OSCAR HA CATTURATO PALKIA!” e la cosa che l’ha lasciato maggiormente di stucco è quello che ha fatto la Kirgsley.
“Pika!” anche il suo piccolo amico è senza parole e non si aspettava una sorpresa del genere.
“Perché? Che cos’ha di tanto speciale questo Palkia?” non capendo tutta quest’agitazione, Naruto vorrebbe saperne di più.
“Devi sapere che nel mondo dei Pokemon ce ne sono alcuni che sono chiamati leggendari in quanto sono dotati di poteri unici nel loro genere; alcuni di loro abitano persino in dimensioni differenti ed esiste un solo esemplare per ognuno di loro!” Riddle non si sorprende di questa sua ignoranza e glielo spiega con parole semplici “Diciamo che sono una sorta di divinità!” e notando la faccia perplessa del biondino, glielo spiega in questo modo^^.
“Incredibile-Tebayo!” e ora che ha capito, anche Naruto è senza parole^^.    
Questo fa capire quanto la ragazza sia in gamba!” nel sapere questo, Kurama trae le sue conclusioni e si rende conto che è la migliore del gruppo.
“Angel è molto più bravo. Lui ne ha catturati addirittura due!” ma Ash lo sorprende rivelandogli che il nipote del Nick di questa dimensione è stato molto più bravo della ragazza con la cattura di ben due Pokemon leggendari.
Ammazza!” a questo punto il Bijuu non sa che altro dire^^.
“A proposito di Angel, hai detto che lui e Rock Lee si trovano nella Stanza delle Necessità ad allenarsi. Non dovrebbero, invece, riposare un po’?” Ketchum poi chiede una spiegazione al preside che avrebbe dovuto dire loro di riposare in vista del torneo.
“Ci ho provato ma non mi hanno voluto ascoltare!” che fa capire di aver provato a dissuaderli dal fare una cosa del genere ma i due non l’hanno ascoltato “Dovresti saperlo meglio di me che, quando decide di fare una cosa, Angel non cambia idea!” e ricorda all’amico il particolare carattere del rosso.
“Uff! È davvero un allievo tremendo!” esclama l’altro sconsolato che lo conosce bene^^.
“Allievo? Vuoi dire che Angel è un tuo allievo?” interessato all’argomento, Naruto ne vuole sapere di più sul legame che lo unisce al rosso.
“Sì, è stato uno dei miei migliori studenti nella mia materia!” e Ash lo accontenta dicendogli che è stato un suo studente “Ah già, non ve l’ho detto: insegno Difesa contro le Arti Oscure qui a Hogwarts!” e, resosi conto di aver omesso questo particolare molto importante, illumina il biondino sul suo effettivo ruolo.
“E lo sei da ben dieci anni. Hai battuto il malocchio che colpisce questa cattedra!” e Tom non può fare altro che elogiare il collega che ha resistito più di qualsiasi suo predecessore di questa materia maledetta che ha sempre fatto cambiare insegnate ogni anno^^.
“Cavolo-Tebayo!” e la cosa stupisce non poco il biondino “Ma allora come fai con la tua famiglia?” e si rende conto che lavorando a Hogwarts non può stare vicino alla moglie e al figlio. 
“Eheh! Essere un mago ha i suoi vantaggi!” mantenendosi vago, Ash gli fa capire che non trascura i suoi cari “Cambiando discorso, non abbiamo deciso come organizzarci per la notte!” poi si rivolge a Riddle ricordandosi solo ora che non hanno deciso come sistemare i ragazzi per la notte.
“Useremo il metodo classico prima di cena!” ma il preside della scuola ha già pensato a tutto “Per il momento, potete andare. Ci rivediamo nella Sala grande alle 20,00 in punto, buona giornata!” e poi decide di congedare i due e si rimette al lavoro.
“Ok, allora ci vediamo più tardi!” capendo che adesso ha da fare, il moro decide di lasciarlo e invita l’Hokage a seguirlo.
“A dopo!” che comprende e lo saluta gentilmente e segue il Ketchum e il suo piccolo Pokemon fuori dall’ufficio.
 
UN MINUTO DOPO
 
I due stanno scendendo le scale e sono diretti verso l’uscita.
“E ora dove andiamo?” Naruto è davvero curioso di sapere dove stanno andando.
“Prima di tutto, ci riuniamo agli altri e poi vi faccio fare un giro turistico per il castello. Ti va bene come programma?” e Ash lo accontenta rivelandogli le sue intenzioni ossia un giro del castello con tutti gli altri compagni.
“Va bene-Tebayo!” che Naruto approva senza problemi “Dimmi un po’, qual è il metodo classico che userete per sistemarci per la notte?” poi gli chiede quale sarà il metodo che useranno per sistemarli che ha attirato non poco la sua attenzione, come tutto quello che succede in questa dimensione^^.
“Si chiama Smistamento: vi faremo indossare il Cappello Parlante, un particolare cappello magico in grado di parlare che deciderà in che casa inserirvi. Lo usiamo con tutti gli studenti al loro primo anno di scuola!” che il moro non si fa problemi a rivelargli ed è sicuro che, quando lo vedranno, rimarranno senza parole.
“Che forza!” e il solo immaginarlo fa brillare gli occhi di Naruto che non vede l’ora di sapere come è fatto^^.
A proposito di cappelli, come mai Angel indossa costantemente quel buffo cappello di paglia?” e mantenendosi sull’argomento, Kurama è curioso di sapere il motivo che lega il rosso al buffo cappello di paglia che tiene sempre con sé.     
“Credo che dovresti chiederlo direttamente ad Angel. Ti saprà rispondere meglio di me!” ma il Ketchum lo invita a chiederlo direttamente al giovane Nibbio Blu che gli saprà dare una risposta migliore.
Se lo dici tu!” e a questo punto il Bijuu non insiste.
 
“AHAHAHAHAHAH!”
Poi di colpo i tre sentono una risata stridula che risuona per tutto il piano.

“Ma chi è?”
Si chiedono in contemporanea Naruto e Kurama che non si aspettavano una cosa del genere.
“Pix ne ha combinata un’altra delle sue!” commenta Ash spiaccicandosi una mano in faccia.
E ad acchiapparello sto giocando. Tante belle bestiole mi inseguono ma non mi prenderanno mai!” e mentre canticchia divertito, il tremendo poltergeist della scuola sta volando inseguito dagli spiriti dei compagni di Naruto e Ash.
 
PIX: Si presenta come un buffo tappetto dalla pallida carnagione e dalla testa schiacciata a forma di patata. Indossa un colorato abito da giullare rosso chiaro che copre la sua intera figura.
È il poltergeist della scuola, ossia uno spiritello del caos che si diverte a fare dispetti e scherzi a tutti gli abitanti del castello.
A differenza di tutti gli altri fantasmi, lui non è realmente esistito. Il suo unico scopo è quello di creare disordini e infastidire gli altri ma entro un certo limite. Inoltre, rispetto ai suoi simili, è in grado di masticare cibi solidi e di toccare/rompere oggetti, è solido, eterno e indistruttibile.
Ha paura solo del fantasma dei Serpeverde e ha l’abitudine di masticare chewin-gum.
 
Piccola peste!” alle sue calcagna c’è Rayearth che non è mai stato arrabbiato come adesso.
Torna qui che ti faccio vedere come uso il mio corno!” seguito da Mushiking che, per la prima volta nella sua vita, ha i cinque minuti.
Ti strappo quelle tue ectoplasmiche scatole con un morso. Hai la mia parola!” e insieme a lui c’è anche Cerberus che è incavolato nero^^.
Ti gonfio come una zampogna!” e c’è anche Megacyber demone che non ha mai perso le staffe come adesso.
Non lo sai che offendere una signora è inammissibile?” e c’è anche Debonair che ha più di qualche venuzza sulla fronte.
Dannato torna qui che ti disintegro!” a chiudere il gruppo di inseguitori c’è Takhis in versione drago a cinque teste e ha i cinque minuti abbondanti.   
“Ma… Ma…. Ma che succede?” Naruto non ha mai visto una cosa del genere in vita sua^^.
Non chiederlo a me, ma ti giuro che non ho mai visto Rayearth incazzato come adesso!” Kyuubi ne sa quanto lui ed è stupito nel vedere il suo amico arrabbiato.
“Ragazzi, vi presento Pix, il poltergeist del castello. È la nostra tortura da anni!” a presentarlo ci pensa Ash che non sa quante volte ha assistito a queste scene.
“Pikachu!” stessa cosa vale per il suo piccolo amico che sospira sconsolato vicino a lui.
Mi chiedo che cosa abbia fatto per far arrabbiare così gli altri!” Kurama è davvero curioso di sapere che cosa ha combinato per farsi tutti quei nemici.
Kurama prendilo. Ha osato gettare della roba schifosa addosso alle ragazze e Hinata è stata quella colpita maggiormente!” nel vederlo fermo, il lupo infuocato gli dice di fermare lo spiritello pestifero che ha osato fare uno scherzo pesante alle ragazze, compresa la sua protetta.
MHM! CHE COSA HA FATTO QUEL PICCOLO BASTARDELLO!” nello scoprire che cosa ha combinato, la volpe drizza di colpo le code e ora ha un valido motivo per arrabbiarsi.

Sploch!

Piccolo demonio!” e non ha nemmeno il tempo di voltarsi che qualcosa di appiccicoso gli viene lanciato in testa^^.
Ihihihih! Centrato! Il pubblico è in delirio!” ovviamente è opera di Pix che gli ha lanciato una grossa chewin-gum appena masticata e piena di ectoplasma verdastro.
FIGLIO DI LIBERA PROFESSIONISTA CREPATA E SEPOLTA. TI FACCIO A PEZZI!” e ora Kyuubi è per davvero furioso e parte all’inseguimento del piccolo spiritello seguito dai compagni che intendono linciarlo a dovere.
“GGGRR! VAI KURAMA. NON FARTELO SCAPPARE-TEBAYO!” e Naruto lo incita a prenderlo. Di sicuro non perdona chi fa qualcosa ai suoi compagni e alla sua fidanzata.
“Per come la vedo io, faranno solo un casino tremendo!” sospira Ash che non osa nemmeno immaginare il putiferio generato da questo folle inseguimento^^.
“Naruto!” in quel momento Shino sbuca dallo stesso corridoio da dove sono apparsi gli spiriti e si avvicina al suo Hokage. Si nota che la parte sinistra del suo giubbotto è stata sporcata da una sostanza verdognola.
“Shino, ma che ti è successo?” e nel notarla, il suo Hokage pretende una spiegazione.
“È opera di quello spiritello. Stavamo camminando tranquillamente per il corridoio quando è apparso all’improvviso e ci ha gettato questa roba e poi se l’è squagliata prendendo in giro tutti gli spiriti che erano con noi!” che l’Aburame gli fornisce subito e questa non la manderà giù tanto facilmente.
“Tranquillo, il muco di vermicoli se ne va subito!” avvicinandosi a lui con la bacchetta in mano, Ash la punta in avanti e fa sparire quella roba senza lasciarne traccia “E questo era uno scherzo leggero. Meglio che non vi dica che cosa combina quando va sul pesante!” facendo capire che questo non è niente^^.
“Meno male!” e questo solleva Naruto che è contento di ricevere questa bella notizia “E gli altri dove sono?” ma poi nota che c’è solo l’amante degli insetti mentre gli altri compagni sono assenti.
“Ero con le ragazze e loro sono state colpite in pieno. Quella roba gli è finita anche dentro i vestiti e la nostra guida ha consigliato loro di andare a farsi un bagno!” e il castano gli risponde subito facendogli capire che le ragazze sono in condizioni peggiori e solo un bel bagno può farle tornare come nuove^^.
“Beh… meglio così!” commenta Uzumaki che si era preoccupato per non aver visto le ragazze “Eh?” ma appena immagina per un attimo la scena delle ragazze che fanno il bagno, viene colto da un improvviso fremito.
“Non lo pensare nemmeno. Ti ricordo che sei l’Hokage!” nel vedere quello sguardo, Shino lo riprende subito ricordandogli la carica che ricopre.
“Già, è vero, scusami!” capendo che stava pensando a una scemenza, il biondino lascia perdere^^.
Quella piccola peste di Pix non la finirà mai di combinare guai. È incorreggibile!” commenta Raptomort con la sua voce sibilante mentre cammina lentamente verso gli altri.
“TU!” nel trovarselo davanti, Naruto si mette sulla difensiva ed è pronto a estrarre la sua Zampakutò.
“Calmati. Non è il Raptomort che abbiamo conosciuto noi!” ma l’Aburame gli blocca la mano destra invitandolo a ragionare e a non agire per istinto.
“Che vuoi dire?” senza lasciare la presa sulla sua arma, il biondino lo osserva con la coda dell’occhio e spera in una spiegazione convincente.
“Il Raptomort che vedi è lo spirito custode di Angel: è il bene che aveva dentro di sé!” a dargliela ci pensa Ash che ormai ci ha fatto l’abitudine a lui “Puoi stare tranquillo, non è malvagio come quello che avete conosciuto!” e invita l’amico a tranquillizzarsi.
“Se lo dite voi!” anche se è ancora dubbioso, Uzumaki decide di fidarsi e lascia perdere la Zampakutò e torna a fissare lo stregone.
Conosco bene le mie colpe. Non serve che mi guardi così!” gli dice lo stregone mentre cammina con calma verso la sua direzione “Anche perché così giudicheresti male anche Angel per il semplice fatto di avere un mostro dentro di sé e tu dovresti saperne qualcosa!” e sa bene che il giovane Hokage, per via del suo passato, dovrebbe essere il primo a non giudicare gli altri per quello che hanno dentro.
“Sì, hai ragione!” capendolo benissimo, Naruto mette da parte i pensieri ostili rendendosi conto che ha perfettamente ragione “Ora che mi torna in mente, anche se per poco, ti ho anche incontrato!” e poi rammenta di aver già incontrato questa versione buona dello stregone che tempo fa ha contribuito ad aiutarli.
Lieto che te ne ricordi!” commenta Raptomort soddisfatto “Beh, che ne dite di riprendere il tour? Le ragazze ci raggiungeranno più tardi. Conoscendole resteranno a mollo per parecchio tempo!” e decide di continuare il giro lasciando dietro le ragazze che poi li raggiungeranno in un secondo momento.
“Allora, come prima cosa, andiamo a recuperare Angel e Rock Lee!” decidendo di prendere le redini della situazione, Ash consiglia ai compagni di riunirsi al resto del gruppo e inizia a scendere una rampa di scale per raggiungere il luogo dove si trovano gli altri.
“Ma sì, tanto era una delle tappe che dovevamo visitare!” commenta Shino che non solleva nessuna obiezione.
“E va bene. Andiamo-Tebayo!” e anche Naruto si lascia convincere e segue gli altri a ruota “Dimmi una cosa: il cappello di paglia di Angel è legato a una promessa che ti ha fatto?” e ne approfitta per chiedere a Raptomort qualcosa legato al cappello di paglia che il rosso ha sempre con sé.
Non proprio, comunque credo sia meglio che chiedi direttamente a lui!” ma questo si mantiene vago e, esattamente come ha fatto Ash poco prima, gli consiglia di chiedere direttamente a lui.
 
INTANTO NEL BAGNO FEMMINILE DEI PREFETTI
 
Al sesto piano della scuola è presente un grande bagno che solo i prefetti e i capi scuola possono usare. Tuttavia, per l’occasione, ne è stato permesso l’uso anche agli ospiti che ne hanno subito approfittato.
L’interno del bagno è illuminato da una serie di luci che fluttuano nel vuoto e illuminano maggiormente grazie alle pareti bianche. Inoltre ai lati sono presenti quattro rosoni colorati che raffigurano dei paesaggi marini e una sirena che si sposta tranquillamente da un dipinto all’altro. Al centro della stanza è presente un’enorme vasca che può essere facilmente riempita grazie ai sette rubinetti dai quali, per ognuno, esce dell’acqua profumata che fornisce una dolce fragranza.
 
“AAAAAAH! Che bellezza!” mentre lascia che l’acqua le scivoli per tutto il suo giovane corpo, Jasmine si lascia andare sdraiandosi sul fondo della vasca.
“Ci voleva proprio un bel bagno caldo!” stessa cosa la pensa Oscar che emerge dall’acqua come una novella Venere dai capelli castani permettendo così all’acqua di scivolarle sul corpo.
“Già!” concorda Hinata a testa bassa e con le mani che tengono il petto.
“Che hai Hinata? Non dovresti vergognarti. Siamo tra ragazze no?” notando il suo imbarazzo, Jasmine la invita a lasciarsi andare che tanto sono da sole.
“Non preoccuparti, mostra pure l’air bag!” e lo stesso fa Oscar. Lei non si fa problemi a mostrare liberamente le sue forme.
“Ehm… Va bene!” convinta dalle due amiche, la Hyuga decide di lasciarle libere e, dopo un secondo, ecco che i suoi floridi seni escono dall’acqua come un paio di boe^^.
“EH!”
Nel vedere la sua attrezzatura, le due ragazze sgranano gli occhi rimanendo senza parole^^.
“Ecco, è questo il mio problema. Salgono sempre!” riprendendole tra le mani, la ragazza le fa nuovamente riaffondare nell’acqua^^.
“Ahahah! Dai ti agiti per così poco?” Jasmine non riesce a trattenere le risate e ormai ha perso il conto di quante volte abbia assistito a una scena del genere “Come sempre, sei molto dotata!” e quasi la invidia per le sue doti naturali^^.
“Beh, una quarta e mezzo non è male, ma io e la mia quinta e due non ci spaventiamo per niente!” Oscar non si stupisce per niente e rivela senza problemi le sue misure che sono assolutamente invidiabili^^.
“Io non mi lamento nemmeno della mia quarta ma sono sicura che svilupperò molto di più!” la giovane Uchiha invece è fiduciosa che svilupperà maggiormente, giustamente la madre ha un fisico che rivaleggia con quello di Tsunade^^ “Sai Hinata, ti vedo nuda sin da quando ero bambina: io te e mia madre abbiamo fatto il bagno insieme molte volte e non sai quante volte abbia fatto le vostre misure. Se la cosa ti interessa, diventeranno ancora più grandi!” e rivela alla mora questa piccola curiosità con tanto di sorpresa finale^^.
“Capisco!” commenta la mora con un certo imbarazzo. Non è abituata a parlare di cose del genere anche perché al villaggio sono poche le ragazze che hanno le sue forme^^.
“Tanto tua madre non raggiungerà mai le curve di Nami e Robin. Più il tempo passa, più diventano formose!” ridendosela quasi di gusto, però, la Kirgsley è sicura che la madre dell’amica non potrà mai arrivare ai livelli di due piratesse che ben conosciamo^^.
“Ma fammi il favore. Mia madre le batte ad occhi chiusi. Al massimo si può confrontare con Hancock per quanto riguarda petto e bellezza!” ma Jasmine difende la madre a spada tratta e ritiene che solo la famosa imperatrice pirata potrebbe tener testa alla madre per quanto riguarda forme e bellezza.
“In effetti, non hai tutti i torti!” e, ora che ci pensa, la castana non può che concordare con lei.
“Scusatemi ragazze. Non so chi sia questa Robin ma quando parlate di Nami e Hancock vi riferite alla principessa del sole, nonché Sun’s Warrior verde e alla regina delle amazzoni soleane vero?” Hinata decide di entrare nella conversazione. Alcuni di questi nomi sono ben noti a Hinata e li ricollega a delle soleane che ha conosciuto ma, per sicurezza, vuole chiedere prima conferma alle due amiche.
“No, ci riferiamo alla navigatrice della ciurma di Rufy e all’imperatrice pirata delle amazzoni Kuja!” Jasmine rimane stupita da una simile domanda e le dice a chi si sta riferendo.
“Rufy? E chi sarebbe?” ma questo nome non dice niente alla mora dagli occhi perlati che non l’ha mai sentito in vita sua.
“Come? Voi non conoscete i membri della ciurma di Cappello di Paglia?” e la cosa stupisce non poco Oscar che non se lo aspettava.
“No, non li ho mai sentiti nominare. Qui da voi sono dei Sun’s Knights?” ma la ragazza risponde loro di non conoscere queste persone che hanno appena menzionato.
“S-Sì. Sono Sun’s Knights come voi!” le risponde la Kirgsley assai incredula nello scoprire che non conoscono la pazza ciurma che aspira a conquistare i sette mari.
“Allora è probabile che li incontreremo anche noi. Magari quando il signor Nick e compagni torneranno nella nostra dimensione!” la Hyuga non ne è sicura al 100% ma ritiene che ci sarà un’alta probabilità di conoscere questi compagni che loro ancora non hanno incontrato.
“Sì, forse hai ragione!” e Jasmine si augura per davvero che li incontrino. Persone come loro cambiano per davvero la vita^^.
“Piuttosto, hai detto di conoscere delle soleane che si chiamano Nami e Hancock vero?” Oscar ora è interessata a sapere qualcosa in più sulle due soleane menzionate dall’amica.
“E una di loro è una principessa e addirittura una Sun’s Warrior? Vuol dire che è una parente del signor Nick?” ma anche Jasmine è curiosa di saperne qualcosa in più su queste due soleane.
“Beh sì!” Hinata annuisce alla domanda di Oscar che ora la fissa molto più curiosa “No, Nami e il signor Nick non sono parenti. Lei è la figlia del Re del Sole, Alessandro Aquila d’Argento che ha preso il posto del precedente re morto a seguito di circostanze misteriose!” per poi rispondere alla domanda di Jasmine.
“Vuoi dire che nella vostra dimensione il bisnonno di Angel è… morto!” e questo lascia la mora Uchiha senza parole.
“E il maestro Nick o uno dei suoi fratelli non ha rivendicato il trono?” stessa cosa vale per la Kirgsley che non capisce che cosa abbiano fatto.
 
Per chi non ha letto la mia fic Millennium Falcon la storia di Nick Nibbio Blu, ho deciso di aprire una piccola parentesi in modo da fornirvi una piccola delucidazione. Nick è il primo di quattro fratelli, figli di Alan Nibbio Blu, Re del Sole: questo vuol dire che sono i legittimi eredi al trono.
Nick, però, quando divenne Sun’s Warrior decise di rinunciare al suo titolo di principe e di lasciare l’onere di erede ai fratelli perché riteneva di averne uno molto più grande da portare a termine che andava ben oltre la carica di Re. Gli altri fratelli e la sorella avrebbero quindi preso il posto del padre in caso fosse venuto a mancare.
Anche Lello era un principe ma, come Nick aveva rinunciato al titolo in favore del suo unico fratello minore.
Domanda che può venire spontanea è: che cosa succede se un re muore senza avere degli eredi? Il trono del Sole, per varie ragioni, non può rimanere vacante a lungo, per questo viene avviata una particolare prova nota col nome di Prova del Nucleo: una prova consistente nell’attraversare il nucleo interno del Sole e arrivare dall’altra parte. Solo un candidato, ritenuto degno della stella stessa può superare la prova mentre gli altri vengono scartati e rispediti da dove sono venuti.
Se avete ancora dei dubbi, non dovete preoccuparvi: spiegherò la cosa più avanti in maniera dettagliata.
Detto questo, torniamo alla narrazione.
 
“Ecco… anche loro sono misteriosamente scomparsi. Come penso saprete, il trono del Sole non può restare vacante, per questo hanno avviato la Prova del Nucleo e a vincerla è stato appunto Re Alex, anche noto come Alextintura!” la Hyuga risponde alle loro domande spiegando che cosa è successo da loro e che quindi il re è un altro.
“Alextintura? Ma certo è l’attuale consigliere di Re Alan. Chi si sarebbe mai aspettato che, in un'altra dimensione avrebbe avuto la stoffa per diventare Re!” nel sentire il nomignolo con cui è chiamato il Re INA, Jasmine fa capire che lo conoscono e che da loro riveste un ruolo comunque molto importante. 
“Comunque tutto questo ha dell’incredibile. Come hanno fatto gli eredi al trono a sparire tutti in una volta?” ma la cosa lascia più di qualche dubbio nella mente di Oscar che non sa come spiegarselo.
“A dire la verità, non sono scomparsi per cause sconosciute come ho detto prima: è stato il risultato di un complotto per detronizzare il re, ordito da un soleano molto pericoloso che è poi salito al trono con la forza. Il suo nome era Vorkye Drago del Sangue!” ma Hinata non ha finito di parlare e rivela che, in realtà, dietro tutti quegli eventi vi era un complotto ordito da quello che poi sarebbe diventato il Tiranno del Sole.
“Che cosa?”
E questo lascia stupite le due ragazze che, si alzano di botto dalla vasca. Non si sarebbero mai aspettate un simile risvolto che in questa dimensione non è mai avvenuto.
“Già, è successo questo!” conferma Hinata abbassando gli occhi “Il suo regno di terrore è durato per tre secoli: sono molte le vite che quel mostro e i suoi seguaci hanno spezzato!” e racconta loro brevemente che cosa è successo a causa di quel mostro “Ma ora il suo regno è finito per mano dei nuovi Sun’s Warriors!” ma fa capire loro che ora è un lontano ricordo per merito dei Sun’s Warriors.
“Vuoi dire che, in quell’occasione, i Sun’s Warriors sono tornati?” e questo lascia Jasmine senza parole.
“Come e quando è successo?” e, come l’amica, anche Oscar pende dalle labbra della Hyuga.
“Vediamo… è successo circa cinque anni fa, poco prima che Pain attaccasse Konoha!” che decide di accontentarle e inizia a raccontare questa storia.
 
FLASHBACK DI CINQUE ANNI E MEZZO FA
SOLE DELLA DIMENSIONE INA
 
Il Sole è la stella che illumina il nostro sistema solare. Tutti credono che sia solo un astro luminoso dove vi avvengono continue reazioni a catena che producono una temperatura pari a 6000 gradi che si estende verso lo spazio producendo il vento solare che il nostro pianeta, grazie all’esosfera, assorbe in minima parte o causerebbe ingenti danni all’ecosistema e dove è fisicamente impossibile che ci siano forme di vita.
Ma questo è completamente sbagliato: la vita vince sempre e prolifica ovunque. Contrariamente a quello che rivelano i satelliti, la fotosfera, la superficie della stella non è un ammasso incandescente: in realtà, esso presenta una superficie pressoché identica a quella terrestre. Dall’esterno appare così per via del contrasto generato dalla densa atmosfera e dalla corona solare che hanno sempre confuso il semplice sistema satellitare terrestre che non ha mai colto cosa c’era realmente oltre. A dare il suo piccolo contributo, vi era anche un potente incantesimo lanciato da un antico e potente stregone che impediva a chi non fosse dotato di magia di vedere la reale forma del Sole.
Il suo paesaggio è identico a quello della Terra: grandi pianure, monti, colli, boschi, fiumi e laghi si stagliano a vista d’occhio. Il cielo ha un colore arancio chiaro e non c’è nessuna stella a illuminarlo ma alla fine è normale: è, infatti, l’atmosfera della stella stessa a illuminarla a giorno. Vi sono anche dei centri abitati che sembrano unirsi perfettamente al paesaggio naturale senza danneggiarlo.
Tuttavia, sul Sole di questa dimensione era comandato da più di tre secoli da un Tiranno salito ingiustamente sul trono spodestandone il re e portando la stella in una situazione di crisi mai affrontata prima. Il nome del tiranno era Vorkye Drago del Sangue, un soleano di tipo drago dal colore vermiglio come il sangue: la sua ascesa al potere portò morte e distruzione indiscriminata verso chiunque si opponesse a lui o ai suoi seguaci, i soleani dalla pelle blu furono le principali vittime della furia omicida del tiranno che, per via di una profezia fattagli secoli prima, li considerava come i suoi nemici naturali.
Ma il Tiranno non si servì solo dei massacri per ottenere l’obbedienza di tutti i soleani: per tenerli buoni e avere anche degli alleati forzati, fece imprigionare molti suoi simili tra cui Re Alex e la sua guardia reale e segregò la regina nelle sue stanze con l’obiettivo di farla sua e poter così legittimare il suo trono, ma la regina era tutt’altro che disponibile a concedersi a lui e, con molta delicatezza, lo pestava ogni volta che lui entrava nelle sue stanze anche se non riusciva mai a ucciderlo.
Poi, a seguito della presenza di Nick sulla Terra, Vorkye si interessò al pianeta azzurro e mandò una spia a investigare su di lui e sui Sun’s Knights ma questa fu respinta e allora lo stesso Vorkye e alcuni dei suoi subordinati, tra cui il folle e avido fratello minore Gilgamesh, scesero sul pianeta con l’intenzione di distruggerlo, ma furono respinti da Lello e dal suo gruppo e anche dall’improvviso e miracoloso intervento di Arella, l’entità primaria del bene che, per la prima volta, si rivelò ai presenti (per chi volesse approfondire, vi rimando al capitolo 53 della mia fic Millennium Falcon: la storia di Nick Nibbi Blu).
Dopo quell’evento, il Sole fu sigillato da un potente incantesimo che per tre anni impedì qualsiasi contatto tra soleani e terrestri. Quando si sciolse, Nick, Lello Yugi e i loro compagni più forti partirono alla volta della stella con l’obiettivo di liberare il loro mondo dalla tirannia di Vorkye.
Scoppiò quindi la guerra del Sole, un conflitto in cui le forze guidate dai tre Sun’s Warriors al momento in carica e quelle di Vorkye si confrontarono per un interminabile giorno che avrebbe deciso il destino dell’intero sistema solare.
 
CAPITALE DEL SOLE

Il castello era la costruzione più imponente della capitale del pianeta, al suo interno un tempo si svolgevano gli eventi più importanti a cui tutti i soleani erano invitati a prendervi parte dai regnanti ma ora era il teatro di una guerra senza precedenti.
All’interno del castello l’ala nord era interamente occupata da un’immensa sala nota col nome di Sala dei Giganti: così chiamata per via delle sue dimensioni che erano di diversi chilometri, essa poteva ospitare buona parte della popolazione soleana ma, in quel momento, era il teatro della battaglia tra alcuni dei più forti membri degli schieramenti rivali.

KAPOM! DOON!

Un potente scontro di pugni generò un’altra potente onda d’urto che spazzò via i detriti che si trovavano nelle vicinanze.
“Tsk! Te la cavi per essere un finto Re!” commentò ironicamente il Nick. Faceva ironia ma i suoi occhi erano seri: non avrebbe mai perdonato l’avversario per il male che aveva compiuto.
 
NICK NIBBIO BLU IN SUPER SOLEANO DI 4° LIVELLO: Il Sun’s Warrior blu proveniente dalla dimensione IN presentava un aspetto diverso dal solito. Dietro la schiena aveva ben quattro paia di ali blu scuro, i capelli ribelli arrivavano a toccare le squadrate spalle, le mani e i piedi erano diventati più grossi con muscoli più definiti e infine dietro il bacino si muovevano ipnotiche ben nove code piumate. Gli occhi avevano assunto una colorazione viola ed erano contorniati da occhiaie rosse.
Tra i vari suoi alter ego era noto come il Trasformista, perché, più di tutti gli altri, aveva reso possibili molti eventi che erano ritenuti impossibili. (per la sua storia, se vi interessa, vi invito a leggere Millennium Falcon: la Storia di Nick Nibbio Blu)
Era un Dragon Slayer Antico, ossia poteva usare la magia del fuoco e delle nuvole insieme; in più il suo amico drago Drakondros gli aveva anche insegnato l’Alchimia elementale: gli bastava giungere le mani per poter usare qualsiasi elemento naturale. Tra le arti marziali a sua disposizione, padroneggiava le tecniche della Sacra Scuola di Hokuto e della Scuola reale Raifu Hando, che si basava sull’impiego delle forze di mente, spirito e cuore che potevano essere usate in battaglia.
 
“Io SONO il VERO Re del Sole, misera feccia!” gli ringhiò contro Vorkye che lo fissava in cagnesco.
 
VORKYE DRAGO DEL SANGUE: Era un soleano di tipo drago le cui scaglie erano rosse come il sangue. In quel momento anche lui era trasformato il Super Soleano di 4° livello: sulla schiena aveva quattro paia di ali di pipistrello di un cupo rosso, i selvaggi capelli rossi erano lunghi fino a toccare le squadrate spalle, gli occhi verde acido privi d pietà si erano tinti di un freddo giallo evidenziato da segni neri intorno ad essi, su braccia e gambe erano cresciuti grossi spuntoni affilati.
Era in grado di manipolare il sangue suo e quello che aveva intorno e di usarlo come voleva anche per creare armi o generare imponenti deflagrazioni. Tuttavia poteva usare altri poteri che al momento non aveva ancora mostrato. Era inoltre un allievo della demoniaca scuola dell’Ansatsuken.
Freddo, spietato, carismatico e anche molto acuto: queste erano le principali doti che lo caratterizzavano maggiormente. Era anche un tipo molto ansioso e perfettino, quando ordinava qualcosa esigeva che venisse eseguita all’istante o non si faceva problemi a far fuori i suoi stessi subordinati. Altra peculiarità era la sua fissazione maniacale verso lo sterminio dei soleani blu che, a detta di un indovino avrebbero causato la sua disfatta e fare sua la Regina dei soleani che aveva sempre tentato di conquistare, ma le aveva sempre prese.
Come armi usava due spade dorate dai tratti rossi chiamate Enki capaci di tranciare in due un gigante di cinquecento metri e anche di combinarsi tra di loro.
 
“Questo è tutto da vedere amico!” gli rispose il Sun’s Warrior blu mentre il pugno destro fu avvolto dalle fiamme della magia stermina-drago.
“Oh certo!” concordò il tiranno mentre il suo sangue si addensò nella mano destra e si lanciò in avanti.
“Prendi questo Kodai Ryu no Ryuseiken!” Nick fece altrettanto scagliando il suo attacco << Pugno delle Meteore del Drago Antico >> ossia una serie di rapidi pugni infuocati molto simile al più famoso Fulmine di Pegasus.
“Blood Tempest!” mentre Vorkye rispose con una tempesta di artigliate color cremisi.

KAPOMX1000!

I due attacchi provocarono un potente spostamento d’aria che investì tutta la zona ma i due avversari non si mossero di un millimetro e continuarono ad attaccare senza sosta.
“Eh! Resta fermo così feccia. Così ti colpisco!” ma qualcuno, non visto, stava per lanciare attaccare Nick a tradimento.
 
GILGAMESH DRAGO DEL SANGUE: Era un soleano di tipo drago dalle scaglie color dell’oro. Malgrado l’aspetto, era il fratello minore di Vorkye nonché unico familiare del tiranno. Esattamente come il fratello, anche lui era in versione Super Soleano di 4° livello e, salvo per il colore della pelle e degli occhi che erano rossi con iride verticale, era identico a lui.
Anche lui si serviva del potere del sangue, inoltre poteva aprire dei varchi nello spazio da cui faceva uscire delle armi che lui chiamava Gate of Babylon ed era anche lui un allievo dell’Ansatsuken.
Egoista, narcisista, avido e spietato: queste erano le sue principali caratteristiche. Salvo per il fratello e pochi altri, non aveva rispetto per nessuno. Considerava tutti come Feccia e non si faceva problemi a farlo fuori.
 
“Muori Sun’s Warrior!” e con un sorriso diabolico sul muso, scagliò una lancia contro il blu.

CLANG!

Ma questa fu bloccata da un’altra lancia nera che la fece conficcare a terra.
“Cosa!” lasciando il malvagio soleano senza parole.

KAPOM!

“AAAARRRGGH!” per poi ricevere un potente pugno avvolto da buio e acido in pieno muso che lo fece gridare dal dolore.
“Ti sono mancato Gilgy?” artefice del pugno era Lello che lo fissava con un sorriso bastardo.
 
LELLO LEONE NERO SUPER SATURNIANO DI 4° LIVELLO: esattamente come il compagno, anche il Sun’s Warrior nero sfoggiava un nuovo aspetto che lo rendeva più selvaggio. Dietro la schiena aveva quattro paia di ali ero pece, la cui attaccatura era coperta dalla lunga e selvaggia criniera che arriva fin quasi alle due code leonine che si muovevano per conto proprio. Sulla testa facevano capolino due lunghe corna caprine che quasi ordinavano la criniera, mentre gli occhi color ghiaccio erano contorniati da occhiaie bianche.
Oltre ai suoi poteri legati alle ombre, era in grado di usare anche la magia del Dragon Slayer dell’Acido insegnatagli dalla draghessa Onysableth che manipolava quest’elemento e quello del buio, inoltre era in grado di sollevare la sua ombra e dargli tutte le forme che voleva che chiamava Gate of Shadows; poteva anche manipolarle dando loro la forma di un’armatura medievale che aveva chiamato Black Knight Infection che, oltre a migliorare tutte le sue capacità fisiche, gli permetteva di fare suo qualsiasi oggetto che impugnasse e usarlo come arma.
Era capace di trasformarsi in un gigante dalle dimensioni indefinite che una volta avevano messo a dura prova Vorkye stesso.
Anche lui era un discepolo delle due Scuole di Hokuto e Raifu Hando. Oltre alla sua Sun’s Sword nera, ne brandiva una seconda bianca che aveva chiamato Starbust Stream che aveva forgiato lui stesso e che poi era stata rinforzata da una misteriosa e potente entità.
Aveva una questione in sospeso con Gilgamesh e, per questo, aveva deciso di puntare subito a lui.
 
“Maledetto! OSI ANCORA INTRALCIARMI!” e la sua vista fece infuriare Gilgamesh che gli si scagliò violentemente contro.
“Sempre e fino alla tua fine!” gli rispose il Sun’s Warrior nero mantenendo la voce calma mentre fece altrettanto, iniziando un rapido scambio di colpi.
 
 
ALA SUD-EST DEL CASTELLO
 
“Anf… Urka, sono tipi davvero tosti!” commentò un Goku leggermente ansimante mentre manteneva la guardia alta.
 
SON GOKU IN SUPER SAIYAN DI 4°LIVELLO: il mitico Super Saiyan che tutti adoriamo aveva assunto il suo aspetto definitivo, la parte superiore del corpo, salvo per petto e stomaco, era ricoperta da una folta peluria rossa e la lunga coda dello stesso colore si muoveva ipnotica, i lunghi e indomabili capelli neri sparavano in tutte le direzioni e scendevano fino alle spalle, gli occhi gialli erano contorniati da occhiaie rosse. La parte bassa del corpo era protetta dai pantaloni della sua tuta di allenamento color oro tenuti fermi da una cintura blu, mentre ai piedi calzava scarpe nere da allenamento.
Dopo aver incontrato Nick e compagni aveva deciso di unirsi a loro trovando un forte feeling con la draghessa Beryllinthranox, o più semplicemente Beryl che lo aveva reso un Dragon Slayer della Foresta, ossia ora era in grado di manipolare la vegetazione a cui aveva aggiunto il potere dell’Agnishwattas, consistente nel manipolare le micro-onde di calore. La draghessa lo vide subito come un fratellino e divenne un membro effettivo della famiglia Son che trovava molto allegra. Anche se ancora un novizio, stava imparando a padroneggiare le tecniche di Hokuto e Raifu Hando.
 
“Dannate bestiacce troppo cresciute, ve la farò pagare cara!” mentre stringeva i pugni per il nervoso, Vegeta fissò furente i sette nemici che aveva davanti e che si stavano rivelando più problematici del previsto.
 
VEGETA IN SUPER SAIYAN DI 4° LIVELLO: Il musone principe dei Saiyan sfoggiava anche lui la forma definitiva. Anche lui aveva una folta peluria di un rosso molto più scuro mentre gli occhi erano azzurri, i capelli sparavano verso l’alto. Le mani erano protette da guanti bianchi e i pantaloni di jeans blu gli proteggevano le gambe, infine ai piedi calzava stivali bianchi con punta gialla.
Lui e Lello disponevano di un carattere molto simile e, invece di andare d’accordo, litigavano sempre^^. Era stato avvicinato da Brain, il Drago dell’Acqua che lo aveva reso il suo personale Dragon Slayer e gli aveva anche insegnato la magia dello Spell Master. Da quando era diventato un Dragon Slayer aveva sempre a portata di mano una bottiglietta d’acqua che gli serviva per ricaricarsi o faceva storie^^. Anche lui era stato iniziato alle tecniche delle due scuole di Hokuto e Raifu Hando.
 
“Fufufufu! Voi patetici terrestri non valete nulla!” se la rise la versione soleana di Doflamingo che li riteneva delle << merdine >>.
“Kishishishi! Patetici umani!” se la rise la versione soleana di Gekko Moria che li vedeva come dei deboli moscerini.
“Non per mettere i puntini sulle i ma quelli hanno detto di essere dei Saiyan, per di più gli ultimi ancora in vita!” mentre tirava una boccata dal suo sigaro, la versione soleana di Crocodile fece notare ai due colleghi che gli avversari non provenivano nemmeno dalla Terra anche se la cosa non gli interessava molto.
“Jiahahah! Sai quanto ce ne può importare. Tanto moriranno come tutti i loro compagni!” ma al famelico Hody Jones non importava nulla. Desiderava solo schiacciarli come i vermi che erano.
“Shololololo! E ora che il mio gas gli è entrato in circolo, sono belli che spacciati!” ridendosela come un matto, il folle scienziato del gruppo di nome Ceasar riteneva di averli ormai in pugno. Poco prima aveva usato contro di loro un particolare gas che, lentamente, avrebbe privato i due delle loro energie: per questo erano in difficoltà contro di loro.
“Ihihihih! Ormai sono spacciati!” mentre si leccava le labbra con fare goloso, Aracne, l’unica femmina del gruppo li riteneva ormai spacciati.
“Zeahahahah! Pagherete per avermi fatto questo graffio, dannati bastardi!” Teach, il capo di questo gruppo, pregustava il momento di vederli a terra morti. Non li avrebbe mai perdonati per lo sfregio che gli avevano provocato sul petto.    
 
LA FLOTTA DEI SETTE: Erano sette soleani noti per i loro atti di violenza, pirateria e sterminio. Un tempo ricercati, ora erano alcuni tra i soleani più vicini a Vorkye che aveva deciso di prenderli dalla sua parte.
I membri erano:
1)    Teach, un soleano nero di tipo Viverna noto per la sua crudeltà e la capacità di alterare a piacimento la gravità come fosse un buco nero;
2)    Doflamingo, un soleano rosa di tipo Fenicottero che era un nobile decaduto noto a tutti come un trafficante d’armi nonché genocida e per le sue macchinazioni e manipolazioni psicologiche;
3)    Ceasar, un soleano grigio di tipo Cervo considerato lo scienziato più folle mai esistito ed esperto di veleni e gas tossici;
4)    Crocodile, un soleano ambra di tipo Alligatore riconoscibile per l’uncino che aveva al posto della mano sinistra;
5)    Aracne, una soleana bianca di tipo Ragno nota come una delle streghe più potenti del Sole, seconda solo alla Maga Merlin;
6)    Gekko Moria, un soleano nero di tipo Pipistrello noto per essere un ladro di ombre e anche un fanatico degli zombie;
7)    Hody Jones, un soleano azzurro di tipo Squalo bianco fortemente razzista verso tutti coloro che considerava deboli.
Indossavano tutti un cappotto nero con il simbolo di un drago rosso numerato.
 
“Eheh! Non prendeteci sotto gamba. Siamo più forti di quanto pensiate!” salvo in una sola occasione, Son non si era mai arreso. Di sicuro non lo avrebbe fatto in quel momento.
“Noi apparteniamo alla fiera razza dei Saiyan. Anche se avvelenati, non perderemo contro bestiacce come voi!” Vegeta era troppo orgoglioso e di sicuro non si faceva sconfiggere da tipi come loro.
“Fufufufu! Che merdine persistenti!” se la rise Doflamingo lanciandosi in avanti e pronto a colpire il principe dei Saiyan.
“Preparatevi a morire!” stessa cosa fece Hody che non era un tipo molto paziente e puntò a Goku.

“ORA!”

I due Saiyan aspettarono che fossero abbastanza vicini poi…
“Mori Ryu no Saidan!” Son non esitò un istante e, unite le mani, usò << l’altare del Drago della Foresta >> facendo spuntare a velocità inaudita dieci enormi alberi di legno-ferro, una rara pianta nota per la sua incredibile durezza.

KAPOMX10!

“AAARRGGH!” che colpirono il soleano squalo in pieno petto spingendolo verso l’alto.
“Fufufufu! Questa roba non funziona con me!” ma il fenicottero aveva visto l’attacco e, spalancate le sue ali, si librò in volo evitandolo.
“Ma questo funziona eccome!” trovandosi davanti Vegeta che tese la mano destra in avanti facendo apparire sette cerchi magici che si allinearono davanti a lui e, sempre con la stessa mano, caricò rapidamente il suo Big Bang Attack che, a contatto con i cerchi, aumentò di sette volte la sua potenza.

FRABOOMM!

Investendo in pieno il soleano rosa che, nel tentativo di proteggersi, aveva incrociato le braccia.
“Eheheh! Hai visto? Questo è quello che succede a sottovalutarci!” lo derise il Saiyan con tanto di ghigno bastardo.

FLASH!

Ma la sua esultanza durò poco. Un attimo dopo fu avvolto da un bagliore e si ritrovò al livello base.
“C-Che cosa?” e questo lo lasciò di sasso.
“Anf! Dannazione, quel gas sta facendo il suo effetto!” ma anche Goku era tornato al suo livello base e si rese conto che il gas che avevano respirato aveva fatto effetto privandoli delle loro energie.
“Fufufufu! Che bella notizia. Così potete morire come le merdine che siete!” se la rise Doflamingo che uscì dall’attacco con giusto qualche danno.
“Jiahahah! Siete finiti!” seguito da Hody che ora che aveva sentito il sapore del suo sangue, era molto più pericoloso.
“Zeahahah! Non sperate di lasciarmi a mani vuote!” ma anche Teach voleva scatenarsi sui due avversari ormai indeboliti.
“Dannazione!” stringendo i denti per la rabbia, Vegeta non voleva accettare un simile risultato.
“Non sarà così facile batterci!” anche in quello stato, Goku non intendeva arrendersi.

“MORITE!”

I tre soleani si avventarono su di loro calando i loro pugni.
“Non così in fretta. CONTRATTACCO!” ma un attimo prima che potessero colpirli, qualcuno li anticipò calando una lama ricurva.

DOON! FRABBBOOMM!

“AAARRRGGHH!”

I tre furono spazzati via da un’onda di energia magica finendo per sfracellarsi a terra.
“Eh?!” nel vedere quella mossa, Vegeta sgranò gli occhi.
“Eheh! Alla fine ti dobbiamo un favore amico!” commentò Goku che aveva riconosciuto il loro salvatore.
“Nishishishi! Figurati. Siamo noi a dovervene uno: se non venivate voi, non avremmo mai avuto la determinazione di riprenderci il nostro mondo!” gli rispose il loro salvatore con un sorriso sincero.
“Ehi, ma quello… non ci posso credere!” dall’altra parte, anche i membri della flotta dei sette erano rimasti stupiti dalla presenza di quel soleano e a parlare era stato Crocodile.
“Stiamo scherzando vero? Lui qui?” e la cosa aveva stupito non poco anche Moria che non si aspettava un simile avversario.
“Shololololo! E così anche il capitano dei Sette Peccati Capitali è qui: Meliodas il drago dell’Ira!” e la sua presenza fece elettrizzare Ceasar che non si aspettava un simile arrivo.
“Ehilà Flotta dei Sette come va?” fece Meliodas salutandoli amichevolmente.
 
MELIODAS IL DRAGO DELL’IRA: Si presentava come un soleano di tipo drago dalle scaglie color dell’oro e dagli accesi occhi verdi dall’altezza di un metro e ottanta circa. Indossava una giacca da barman abbinata a un cravattino rosso. Nella mano sinistra impugnava una spada ricurva dalla lama verde e sul medesimo braccio recava il tatuaggio di un drago.
Era il capitano di un gruppo di sette soleani noti col nome di Sette Peccati Capitali perché in passato avevano ecceduto in un determinato peccato. Malgrado questa nomea, i sette non erano malvagi, anzi erano alcuni dei più potenti difensori del Sole e fedeli al Re. Vorkye, prima di fare il suo colpo di stato, li allontanò con un inganno e poi li separò e li catturò uno dopo l’altro imprigionandoli in luoghi sperduti ma Meliodas riuscì a sfuggirgli e, mantenendo l’anonimato come gestore di una locanda mobile, andò alla ricerca dei sei compagni. Dopo molte fatiche, riuscì a ritrovare tutti i suoi compagni ma, per poter sconfiggere il tiranno e i suoi tirapiedi, si rese conto che ci voleva un vero e proprio miracolo e solo la ricomparsa dei Sun’s Warriors fece capire al drago che il momento della riscossa era arrivato.
Malgrado sembrasse giovane, in realtà aveva quasi 10000 anni ma, essendo un raro caso di soleano nano, non era cresciuto molto come i suoi simili, mantenendo così un aspetto più infantile. Era un tipo forte, deciso e molto carismatico. La sua unica pecca era che era un tipo perverso: infatti adorava palpare il petto delle soleane che gli piacevano di più e, cosa curiosa, nessuna gli dava mai del maniaco^^. Il suo potere si chiamava Contrattacco, grazie al quale poteva riflettere gli attacchi che riceveva  potenziandoli del doppio, poteva inoltre manipolare l’oscurità che, quando si arrabbiava, compariva sotto forma di macchie che gli ricoprivano il corpo e, grazie alla sua spada, poteva moltiplicarsi e usare più volte il suo potere.
 
“Ehi! Ehi! Qui ci si diverte e non mi avete invitato?” poi Meliodas fu affiancato da un altro soleano dall’aria leggermente assonnata. Il suo nome era Ban noto come la Volpe dell’Avarizia.
 
BAN LA VOLPE DELL’AVARIZIA: Era un soleano di tipo volpe dal manto rossastro e dalla folta capigliatura bianca che sparava verso l’alto mentre gli occhi erano rossi con iride verticale. La guancia sinistra era attraversata da una cicatrice che arrivava fino alla spalla mentre sul fianco sinistro aveva un tatuaggio che raffigurava una volpe e indossava un gilè rosso borchiato e intorno al collo si portava un grande nunchaku dorato.
Forte, interessato a collezionare, un abile cuoco e immortale: erano queste le sue doti. Si diceva che da giovane avesse trovato la fonte dell’immortalità e, pagando un alto prezzo, divenne immortale, nemmeno un attacco energetico distruggi pianeti poteva eliminarlo: a causa di questo, si gettava sempre nella mischia perché consapevole di non poter morire.   
Gli piaceva prendere tutto quello che gli interessava anche se poi, dopo averlo ottenuto, vi perdeva interesse e lo dava via senza curarsene. Un tempo era un abile ladro e quindi aveva sviluppato il potere Furto che gli permetteva di rubare temporaneamente anche i poteri degli avversari ma, per quanto ci avesse provato, non era mai riuscito a rubare completamente quelli di Meliodas che considerava il suo migliore amico e la cosa era reciproca. Quando festeggiavano, i due erano soliti bere parecchio ma Ban era sempre il primo a crollare perché non era bravo a reggere gli alcolici^^.
 
“Che ci vuoi fare Ban, c’è gente più avara di te sai?” lo prese in giro l’unica femmina del gruppo: Merlin il Cinghiale della Gola.
 
MERLIN CORVO NERO/IL CINGHIALE DELLA GOLA: Si presentava come un’alta soleana di quattro metri di tipo corvo dal piumaggio nero pece e dagli occhi color nocciola. Sulla giugulare sinistra aveva tatuato un cinghiale cremisi che, a dispetto del suo aspetto, era il suo animale preferito.
Era l’unica nipote del precedente mago di corte da cui aveva ereditato il nome e gli immensi poteri magici; a differenza del defunto nonno, era avida di conoscenze magiche che per lo più usava nella vita quotidiana: infatti, non si faceva problemi a usare qualcuno come cavia anche se non faceva loro del male, la maggior parte delle volte^^.
Come ogni soleano mago che si rispettava, indossava sempre un abito che la differenziava dagli altri che non praticavano molto la magia: infatti, il sinuoso corpo era coperto da un lungo mantello viola col collo adornato da piume bianche e nella mano destra levitava una scintillante sfera di cristallo.
 
“Ma nessuno è fico quanto te papino!” ma la << dolce >> figlia del peccato dell’avarizia riteneva il padre una spanna sopra a tutti gli altri^^.
 
ROSE VACUUM OMNIA DARK MOON VOLPE VIOLA: Si presentava come una soleana di tipo volpe di circa 6 metri dal folto manto viola mentre gli occhi erano verde smeraldo e i lunghi capelli erano castani con alcuni tratti color dell’oro.
Era l’amata figlia di Ban. Da lui aveva ereditato molto: l’hobby di rubare tutto quello che le interessava e l’abilità in cucina in particolar modo.
Altre sue << eccellenti >> qualità erano una forte malizia e cattiveria che mostrava nei confronti dei suoi avversari che uccideva senza pensarci troppo, soprattutto se stronzi al cubo mentre andava in brodo di giuggiole per i tipi pazzi ma fighi come il padre, in quel caso diventava tenera e pucciosa come mai^^. Sfoderava un carattere simile anche con i piccoli soleani che la chiamavano affettuosamente sorellona Rose. Malgrado questo, era dichiaratamente lesbica: frequentava, infatti, da tempo una soleana con la quale aveva un forte feeling e il paparino aveva dato la sua benedizione accettando il fatto che non avrebbe mai avuto un nipotino.
Altra sua particolare passione era il modellismo e la riesumazione di cadaveri a random che molte volte regalava alla zia Merlin perché facesse qualche esperimento. Era anche amante dello yuri e dei generi horror e fantasy, quest’ultimo era anche utile per il suo raro potere chiamato Creazione che le permetteva di creare con la forza della mente tutto quello che voleva persino pianeti (per quelli però le era stato imposto il divieto assoluto da Merlin e dalla madre che le avevano anche imposto un sigillo per evitare che agisse di testa propria) anche se si limitava a cosine piccole come armi di ogni genere, copie infinite e oggetti di tortura.
La sua arma era una falce viola che usava per falciare i nemici o i tipi troppo insistenti che le davano solo fastidio^^ (da qui il nome Falciatrice di Cuori) e, per apparire più lugubre, indossava un lungo mantello nero strappato che la rendeva simile a un triste mietitore.
 
“Eheh! Non mi adulare troppo tesoro, altrimenti mi metti in imbarazzo!” facendo ridere Ban di vero gusto. Adorava questo lato della figlia così simile al suo^^.
“Uno come te non si imbarazza per così poco!” lo riprese Merlin mantenendo il sorriso.
“Uhuhuh! Ma guarda che magnifica sorpresa: ecco colei che è considerata l’incantatrice più potente del Sole!” nel vederla Aracne fu colta da un fremito di gioia. Era da secoli che desiderava incontrarla e confrontarsi con lei per stabilire chi fosse la maga più potente del Sole.
“Una bambina che vuole confrontarsi con un adulto? Mi fai quasi tenerezza!” commentò Merlin divertita che non la considerava più di tanto. Erano pochi i maghi che considerava suoi pari e lei non rientrava tra questi.
“Ti farò cambiare idea, qui e… Cosa?” Aracne era pronta a scagliarsi in avanti ma sia lei che i suoi colleghi si ritrovarono bloccati da qualcosa d’invisibile.
“Blocco temporale!” esclamò la maga con tranquillità mentre si voltò verso Goku e Vegeta “Durerà per qualche secondo ma basta e avanza per prestare le prime cure a questi teneri scimmiotti!” e si apprestò a dare loro le prime cure.
“Scimmiotti a chi dannata!” ma ovviamente Vegeta non se la tenne^^. Odiava il tono che la soleana usava nei suoi confronti.
“Dai Vegeta, considera che è davvero più grande di noi!” mentre Goku gli fece notare che, con i suoi 6500 anni, giustamente lei era molto più anziana di loro^^.
“Sai quanto me ne frega Kakaroth!” ma il principe dei Saiyan non lo accettava comunque e stava buono solo perché era a corto di energie.
“Quanto casino che fai amico. Fai il bravo per una volta!” rivolgendosi a lui con tono scanzonato, Ban lo invitò a fare il bravo per una volta. Non era mica la fine del mondo se veniva aiutato da un’alleata.
“Nishishishi! Sai che sembri un bambino così?!” se la rise Meliodas che tra i presenti era il più anziano^^.
“Hai ragione zio Meliodas. Sembra proprio un bimbo che cerca di succhiarsi il piede da solo!” se la rise Rose che aveva preso di mira il principe dei Saiyan sin dal loro primo incontro. Trovava divertente sfottere un tipo con un simile caratterino^^.
“CHIUDETE LA BOCCA!” gridò loro Vegeta che in quel momento li riteneva insopportabili.
“Tranquillo piccolo Vegeta, ho appena finito di curarvi. Ecco a voi un piccolo regalino!” mantenendo la calma malgrado la situazione, Merlin avvisò i due Saiyan che ora erano sani come dei pesci e, per accattivarseli, fece apparire davanti loro una grande boccetta d’acqua e un grosso albero fluttuante.
“Grazie mille signorina Merlin!” Son non si fece nessun problema con lei e, presa l’enorme pianta, SE LA MANGIO’ in un paio di bocconi “Urka che buono!” per poi toccarsi la pancia che era stata in parte saziata^^.
“Fai schifo Kakaroth!” commentò Vegeta disgustato da quella visione mentre si scolò la boccetta con un solo sorso “Quest’acqua era un po’ troppo dolce!” e notò che il liquido appena bevuto aveva un sapore piuttosto zuccherino.
“Oh sì. Ci ho aggiunto un particolare ingrediente: dovrebbe non farti sentire la sete per mezza giornata circa ma potrebbe causarti qualche piccolo effetto collaterale. Tranquillo non è nulla di grave… credo!” e Merlin gli dette una veloce spiegazione con tanto di possibile fregatura^^.
“CREDI? MI HAI SCAMBIATO PER UNA CAVIA DA LABORATORIO?” le ruggì contro il povero principe dei Saiyan che ora aveva paura di perdere qualcosa^^.
“La scienza comporta sempre un rischio!” lo consolò la maga mettendogli anche una mano sulla testa come se stesse consolando un bambino che si era appena sbucciato un ginocchio^^.
 “NON PRENDERMI IN GIRO!” le gridò contro il principe dei Saiyan dimenandosi come un matto^^.
 “Ahah! Mi scuso a nome di Merlin. È sempre un po’ eccentrica!” Meliodas non poté fare altro che dire questo.
“Al massimo potrebbe crescerti una quarta gamba, per la massima contentezza di tua moglie!” lo sfotté Ban che ci trovava gusto a prendersi gioco di lui.
“Oppure ne perdi una. Ormai i danni li hai già fatti!” e a mettere altra benzina sul fuoco ci pensò la sua stellina che gli poggiò una mano sulla spalla^^.
“DANNATI!” per Vegeta era davvero troppo e si ripromise che dopo la battaglia li avrebbe stesi a pelle di leone.
“Dai Vegeta, non farne un dramma. Vedrai che non ti succederà niente!” mentre Goku cercò di consolare il compagno invitandolo a non prendersela così “Ora come ora abbiamo altri problemi!” per poi tornare a fissare serio i membri della Flotta dei Sette che erano appena riusciti a liberarsi dall’incantesimo di Merlin.
“Tsk!” Vegeta non disse altro e, insieme al compagno, si trasformò nuovamente in Super Saiyan di 4° livello “Ora facciamo sul serio. Vedete di non starci tra i piedi!” e invitò i quattro soleani che si erano uniti a loro a non intralciarli.
“Tranquillo amico, ce n’è per tutti!” gli rispose Meliodas pronto a cominciare.
“Avanti belli, diamo inizio ai giochi!” e anche Ban non vedeva l’ora di cominciare le danze.
“Aracne lasciatela pure a me. Darò a quella piccolina una lezione che non si dimenticherà mai!” Merlin avvisò i compagni che avrebbe preso solo un avversario mentre gli altri erano tutti loro.
“Moria lo affetto io. È da anni che voglio farlo a fette!” seguita a ruota da Rose che si prese il cipollone. Gli avrebbe fatto vivere l’incubo peggiore della sua vita.
“Nessun problema!” e Goku non si fece problemi ad acconsentire alla loro richiesta.
“Zeahahah! Due Saiyan e tre dei Sette Peccati Capitali più la nota Falciatrice di Cuori. Finalmente uno scontro degno di nota!” Teach era su di giri e non avrebbe avuto pietà per nessuno di loro.
“Fufufu! Facciamo fuori queste patetiche merdine!” Doflamingo non stava più nella pelle: voleva massacrarli tutti senza pietà.
“Kishishishi! Uccidiamoli tutti!” anche Moria non vedeva l’ora di cominciare e avrebbe fatto a pezzi la mocciosa che aveva osato sfidarlo.
“Eh! È l’ora del massacro!” Crocodile non chiedeva di meglio.
“Shololololo! Ho tanti altri gas velenosi da usare su di voi. Preparatevi a morire!” Ceasar non era uno sprovveduto ed era pronto a mostrare agli avversari tutte le armi che la sua folle mente aveva creato.
“Jiahahah! Vi sbranerò senza lasciare nemmeno le vostre ossa!” Hody aveva i denti che gli prudevano e sapeva bene come far passare il suo prurito.
“Ti farò rimpiangere tanta arroganza Merlin. Ti distruggerò molto lentamente!” infine Aracne aveva puntato la maga avversaria. Non le avrebbe perdonato una simile sfrontatezza.
I due schieramenti si fissarono per un altro istante, poi si lanciarono gli uni contro gli altri ricominciando la loro feroce battaglia.
 
ALA EST

In questa zona vi era un enorme laboratorio. Dentro di esso un altro scontro stava avendo luogo.

KAPOM!

“ARRGHH!” Yugi Muto, il Sun’s Warrior bianco, fu violentemente colpito dal suo avversario e spinto all’indietro “Anf! Sei un tipo duro eh?” ma riuscì ad atterrare in piedi e fissare seriamente il suo avversario.
 
IL SUN’S WARRIOR BIANCO YUGI MUTO: il Re dei giochi di questa dimensione si era rivelato essere uno dei prescelti a poter detenere uno dei dieci ciondoli. In quel momento sfoggiava un aspetto completamente nuovo. Era un alto soleano bianco di tipo Grifone di circa 4.90 metri. Le grandi ali piumate erano rivolte verso l’alto conferendogli così un aspetto più imponente, il viso era sostituito da un lungo becco aquilino ma gli occhi color magenta non nascondevano l’innocenza che l’aveva sempre caratterizzato. I piedi erano agili zampe leonine mentre dietro il bacino la coda leonina si muoveva libera. Sui definiti pettorali pendeva il ciondolo bianco che risplendeva di luce propria.    
Come i suoi due compagni più anziani, anche Yugi era un Dragon Slayer: per la precisione era il Dragon Slayer dell’Oro, una magia che gli permetteva di trasformare il suo corpo in puro oro e di manipolarlo trasformandolo in fiamme auree. A insegnargli questa magia era stato il drago d’oro Sourise che, oltre alla magia del Drago distruttore, gli aveva trasmesso una speciale magia spazio-temporale. In quanto soleano bianco, era in grado di usare la luce mentre il suo potere era quello di rendere concreti gli effetti dei giochi, con particolare preferenza delle carte di Duel Monsters (praticamente poteva essere definito quasi imbattibile). Anche lui era stato iniziato alle tecniche di Hokuto e Raifu Hando ma non era ancora molto pratico.
Non era ancora forte come i suoi due compagni ma sapeva il fatto suo. La sua arma era una sciabola egizia bianca dai riflessi argentei.
 
“Eheheh! Detto da un Sun’s Warrior è un onore!” gli rispose l’avversario che, appoggiandosi al suo particolare bastone a forma di chiave si avvicinò a lui “E considerando che, in origine eri un umano, è sorprendente che non sei morto al mio primo attacco. Il tuo cuore deve essere davvero eccezionale!” e non vedeva l’ora di analizzare il muscolo del giovane avversario che aveva davanti.
 
MASTER XEHANORT VARANO NERO: Era un anziano soleano di circa quattro metri di tipo varano. L’esile corpo piegato dal peso della reverenda età era coperto da un mantello nero abbinato a guanti bianchi; sul mento cresceva un lungo e curato pizzetto bianco mentre gli occhi erano dorati.
Lui era il più potente stregone al servizio dei fratelli e maestro di Aracne e della sorella minore Medusa nonché uno dei soleani più anziani esistenti.
Malgrado il suo aspetto, era incredibilmente agile e dotato di un’incredibile potenza sia fisica che magica ma ciò che davvero lo rendeva pericoloso era la sua intelligenza maturata da miliardi di anni di conoscenze. Era solito sbarazzarsi delle sue vittime strappando loro il cuore e studiare quello dei soggetti più interessanti. Il motivo di questo gesto, si riteneva fosse il furto dei poteri altrui.
 
“Spiacente ma il mio cuore non si tocca!” ma il Re dei giochi non gli avrebbe lasciato fare i suoi comodi e avvolse i pugni di brillanti fiamme dorate.
“Sei un giovanotto interessante. Va bene giochiamo un altro po’!” l’anziano soleano non aveva nessuna fretta. Si sarebbe divertito a distruggere l’avversario molto lentamente.

BANGX2!

Poi si scansò rapidamente evitando così due colpi di pistola che si conficcarono contro il muro alla sua sinistra.
“Non fate i preziosi e fate giocare anche me!” Yugi fu affiancato da una delle creature più potenti in assoluto: Alucard.
 
ALUCARD: Era un alto moro di due metri e dal sorriso diabolico. Indossava un completo nero (Ovvero giacca a doppio petto e calzoni) camicia immacolata, un foulard scarlatto annodato al collo a mo' di farfallino, stivali da cavallerizzo di lucido cuoio nero, sopra si notava un impermeabile rosso sangue, guanti candidi su cui vi erano alcuni antichi e intricati pentagrammi rossi, occhiali tondi gialli celano i suoi occhi spaventosi, le sue armi sono due enormi pistole (una d'argento, l’altra nera), mentre sui lunghi capelli neri vi era un grosso cappello rosso sangue.
In realtà si trattava del leggendario Conte Dracula, il più potente vampiro mai esistito. Secondo Bram Stoker, fu ucciso da Van Helsing ma la storia non andò realmente così: fu sì sconfitto dallo studioso olandese ma non ucciso, bensì catturato e vincolato alla famiglia del cacciatore da una serie di sigilli che lo resero il fedele servitore di questa famiglia.
Alucard divenne un cacciatore di mostri al servizio della famiglia degli Hellsing, così chiamati in Inghilterra. Essendo un autentico mostro, non si faceva troppi problemi a dare la caccia ai suoi simili che erano ormai deboli e privi dell’orgoglio di un vero vampiro, quindi per lui era un vero piacere fare piazza pulita.
Immortale, spietato, sadico ma anche rispettoso degli umani che si dimostravano coraggiosi di fronte alle avversità. Il potente vampiro aveva visto nei Sun’s Warriors sé stesso prima di imboccare la strada sbagliata e aveva deciso di unirsi a loro perché curioso di vedere quali scelte avrebbero preso.
Era un vecchio amico del nonno di Sauron che lo chiamava affettuosamente << Zio >>. Per via di un errore di pronuncia avuto la prima volta, gli amici più stretti lo chiamavano Brad invece di Vlad: a nulla erano serviti i tentativi di correggere la pronuncia, tutti avevano iniziato a chiamarlo Brad^^.
Quando Vorkye e compagni scesero sulla Terra, lui e il giovane Aster Phoenix affrontarono e sconfissero Master Xehanort ma non ebbero modo di dargli il colpo di grazia.
 
“Uhuhuh! Speravo di poter risolvere i conti con te vampiro!” nel vederlo, Master Xehanort non poteva chiedere di meglio. Aveva un conto in sospeso da regolare con lui.
“Se parliamo di conti da regolare, allora vengo prima io!” ma il vampiro non era venuto da solo. Con lui era arrivato un altro soleano appartenente al gruppo dei Sette Peccati capitali: King il peccato dell’Accidia.
 
KING L’ORSO DELL’ACCIDIA: Era un soleano di tipo orso dal colore verde pisello le cui dimensioni non superavano nemmeno il metro e settanta. Malgrado le piccole dimensioni, aveva un’età che si aggirava intorno a 6000 anni. Gli occhi verde erba molto spesso erano assonnati ma allo stesso tempo attenti a quello che succedeva intorno a lui. Sul polpaccio della gamba sinistra aveva tatuato un orso.
Aveva sempre con sé un grande cuscino che in realtà era la sua arma: una lancia magica capace di assumere diverse forme che era solito manovrare usando la telecinesi, potere che usava anche per spostarsi perché troppo pigro per camminare^^.
 
“Tre contro uno? Vuol dire che mi temete. E fate bene!” di fronte a ben tre avversari, invece di essere preoccupato, l’anziano soleano era elettrizzato “È da tempo che non avevo una sfida così impegnativa. È finalmente giunto il momento di fare sul serio!” e quello era il momento perfetto per sfoderare tutta la sua potenza e, gettato il suo bastone, si mise in posa di caricamento.

WWWOOOOSH!

“State attenti, sta arrivando!” avendo già avuto a che fare con lui, King sapeva benissimo che ora non dovevano distrarsi nemmeno per un istante.
“Uhuhuhuh! Allora anch’io farò un po’ sul serio!” ma per Alucard quello era un vero e proprio invito a nozze e avvicinò le mani al viso “Avvio della Terza, della Seconda e della Prima limitazione di potenza. Rilevata situazione di livello A. Attivazione della procedura Cromwel fino alla totale eliminazione del nemico! È il momento di mostrare uno scontro tra mostri!” sbloccando parte dei suoi immensi poteri.
“C-Che cos’è questa sensazione!” e il solo rilascio fece rizzare i peli delle orecchie di King che non riusciva a credere che il terrestre che aveva a fianco fosse così forte.
“È la prima impressione che fa Alucard quando tira fuori parte dei suoi poteri. Non ti dico che cosa succede quando li scatena al massimo!” Yugi gli fece capire che il vampiro poteva fare anche di peggio. Lui ci aveva fatto il callo ma ricordava benissimo i brividi di quando lo aveva visto fare sul serio la prima volta.
“Se lo dici tu!” gli rispose il soleano che preferì non mettere in dubbio le sue parole. Gli bastava percepire il potere di Alucard per capire che non mentiva.
“Bene!” intanto Master Xehanort si era messo in posizione da combattimento ed era pronto a battersi con i tre avversari “Fatevi sotto!” invitandoli a farsi avanti.

“A tuo rischio a pericolo!”

Gli risposero i tre insieme lanciandosi in avanti.
 
 
SEMPRE ALA EST
 
A cinque stanze di distanza un altro scontro stava avendo luogo ed era tutto al femminile.
“Uhuhuh! Povere sciocche, sperate davvero di battermi?” mentre fissava dall’alto in basso le sue avversarie, Medusa, la sorella minore di Aracne, era sicura non avere rivali.
 
MEDUSA SERPE BIANCA: Era una soleana di tipo serpente di razza Black Mamba di circa cinque metri. L’alto e snello corpo bianco latte era coperto da una mantella nera con tanto di cappuccio che le lasciava scoperte le braccia sulle quali erano tatuati dei serpenti velenosi. Gli occhi dorati rispecchiavano la sua natura spietata così come il volto che sorrideva come un diabolico serpente contornato da corti capelli biondi.
Adorava torturare le sue vittime fino allo sfinimento e poi impalarle al muro trafiggendole nei punti vitali fino ad arrivare al cuore.
La si poteva perfettamente definire come la versione al femminile di Orochimaru in quanto aveva molti punti in comune con lui. La sua principale magia si chiamava Vector: poteva creare una serie di frecce nere che permettevano un movimento rapido verso la direzione indicata anche se poteva essere usata in molti altri modi. Poteva padroneggiare altre magie ma non le aveva ancora mostrate.
Era stata una dei soleani a scendere sulla Terra insieme a Vorkye ma venne sconfitta dal gioco di squadra delle ragazze del gruppo.
 
“Se la memoria non m’inganna, l’ultima volta abbiamo vinto noi!” le fece notare la demoniessa del gruppo, ossia la bellissima Trish che, come sempre, sfoggiava uno splendido sorriso.
 
TRISH: Era una donna molto alta e dal fisico da urlo. Indossava una camicia nera aperta di qualche bottone in modo da mettere in mostra parte del florido seno e l’ombelico. Le sinuose gambe erano coperte da un pantalone nero a vita bassa molto aderente e delle scarpe con tacchi a spillo le coprivano i piedi.
Per completare il tutto, il viso di questa “dea” era incorniciato dai lunghi capelli biondi che scendevano lisci fino alle spalle e illuminato dagli occhi azzurro cielo mentre sulle labbra era stampato un sorriso enigmatico evidenziato dal leggerlo rossetto
Questa bellissima donna in realtà era un demone infernale capace di lanciare fulmini. Un tempo era la socia di Dante fino a quando non decise di lavorare un po’ da sola e successivamente era tornata nella squadra del Devil Hunter e fratelli.
Sapeva sempre molte cose, era un’abilissima pistolera e abile nel combattimento corpo a corpo e aveva anche abilità metamorfiche che usava per infiltrarsi e raccogliere informazioni.
 
“Si vede che ha rimosso la sconfitta da quella testolina vuota o rischiava la sanità mentale!” se la rise la sua socia Lady che la prese allegramente in giro.
 
LADY: Era una bella mora sulla trentina, carnagione chiara, alta, snella e molto sexy.
I capelli neri erano tenuti corti, gli occhi erano spaiati, il destro verde smeraldo, il sinistro rosso sangue, una cicatrice orizzontale le attraversava il naso.
Indossava una camicetta bianca tenuta un po’ aperta in modo da mostrare un ciondolo con attaccato un rubino e un gonnellino verde scuro e non mancavano stivali neri. La sua arma era un bazooka modificato munito anche di lama che usava per trafiggere i suoi avversari. Ovviamente, nel suo arsenale non mancavano altri tipi armi come pistole, mitragliette e armi demoniache che il suo amico Devil Hunter le aveva “gentilmente” prestato per saldare alcuni debiti che aveva con lei^^.
Era un’abile cacciatrice di demoni con un tragico passato alle spalle. Normalmente lavorava da sola, ma in diverse occasioni lavorava in squadra. Era anche molto legata al denaro e ai debiti che dovevano essere saldati: il suo debitore preferito era un collega Devil Hunter che, per via dei suoi modi poco delicati, faceva molti danni che lei pagava e quindi ogni occasione era buona per ricordargli di pagare anche manipolandolo a suo vantaggio^^. A parte questo suo lato avaro, era una donna molto gentile e disposta ad aiutare i compagni.
 
“Eh? Si vede proprio che non sa accettare la sconfitta!” fece ironica la biondina leggermente dobe del gruppo Seras che, curiosamente sfoggiava dei lunghi capelli biondi e un pendaglio sul petto. Al contrario della nemica, ricordava perfettamente la sconfitta che lei, Trish e Lady le avevano inflitto.
Stai attenta sorellona. La sua sicurezza non promette niente di buono!” ma la voce di Patty invitò lei e le compagne a non prendere l’avversaria sottogamba. Anche se aveva parlato, non era presente aveva usato la sua particolare alchimia per fondersi con la sorellona rimanendo così al sicuro dentro di lei e combinare anche le sue abilità con quelle della Victoria.
“Patty ha ragione. È meglio non sottovalutarla!” concordò il capo dell’organizzazione Hellsing, Integra Hellsing che si sistemò gli occhiali scesi sul naso.
 
INTEGRA FAIRBROOK WINGATES HELLSING: Era una donna di quasi trent’anni, vestita con un elegante abito verde scuro che le celava completamente le forme, i lunghi capelli bianchi le scendevano lisci fino alle spalle e le incorniciavano l’ambrato volto su cui erano appoggiati degli occhiali rotondi che mettevano in risalto gli occhi azzurro cielo.
Era l’ultima discendente del casato degli Hellsing, nonché direttore dell’organizzazione inglese dei cavalieri di Stato. Sin da piccola era stata istruita sulle creature della notte, sui loro punti di forza e su quelli deboli.
Si mostrava fredda, autoritaria e anche molto ironica e vendicativa. Era la padrona di Alucard e Seras e li controllava tramite i vincoli imposti loro dalla sua famiglia, anche se questi erano molto rigidi verso il vampiro mentre la bionda era molto più libera.
Era abile nell’uso di spada e pistole ma non disponeva di nessun tipo di potere, almeno fino a poco tempo fa. Grazie a una transizione assai particolare, era infatti riuscita a mettere le mani su un frutto del diavolo di tipo Paramisha che, se usato bene, poteva renderla un’avversaria pericolosa per moltissimi avversari abituati a usare poteri durante il combattimento.
 
“Non credo ci saranno problemi. Possiamo comunque gestirla!” commentò tranquillamente la strega dimensionale Yuko Ichihara mentre tirò una boccata dalla sua pipa.    
 
YUKO ICHIHARA: Era un’alta e pallida mora dagli accesi occhi rossi come rubini. I lunghi capelli neri, erano acconciati in un'alta coda da dove spuntavano i paramenti mistici bianchi con la mezza luna nera. Un lungo abito nero con lo strascico finale le fasciava il corpo alla perfezione. Le maniche lunghe e voluminose le arrivavano quasi per terra e sulle spalle aveva due occhi bianchi stilizzati, il profondo spacco frontale, nei cui bordi s'intravedeva l'occhio bianco, rivelava le lunghe e atletiche cosce avvolte da alti stivali neri con il tacco alto fin sopra al ginocchio, al collo indossava una collana con cristalli neri e un pendente di cristallo nero a forma di mezza luna. 
Era nota col nome di strega dimensionale: la sua principale occupazione, oltre all’alcol e al fumo era realizzare qualsiasi desiderio in cambio di un pagamento di pari valore consistente nello scambio di oggetti o addirittura parti fisiche o spirituali che potevano fare la differenza. Questi scambi si svolgevano nel suo negozio dimensionale che era visibile solo a coloro che avevano un desiderio da realizzare.
Caratterialmente era una donna enigmatica: molte delle cose che faceva erano assai strane ma nascondevano sempre un insegnamento morale, salvo la sua esagerata passione per gli alcolici e il fumo che la rendevano anche estremamente pigra e impossibile, soprattutto per il suo tuttofare che, per vedere realizzato il suo desiderio di non vedere più gli spiriti, lavorava part time nel suo negozio finendo molte volte nei guai ma apprendendo anche molti segreti relativi al mondo degli spiriti.
Le sue conoscenze erano molte e nessuno, nemmeno Lello che l’aveva reclutata personalmente, sapeva quali fossero. Una cosa, però, era sicura: ne sapeva sempre una più del diavolo^^.
 
“Gestirmi? Uhuhuhuh! Ahahahah!” nel sentire queste parole la strega soleana scoppiò a ridere di gusto e non le faceva così ingenue “NON FATEMI RIDERE! SONO MOLTO PIU’ FORTE DELL’ULTIMA VOLTA” per poi diventare di colpo seria e scagliarsi su di loro per dimostrare di essere la più forte.
“Non ci credi? Allora te lo dimostro io!” ma Integra l’attese al varco con calma “Cancel!” e pronunciò questa semplice parola e apparve una cupola bianca di dieci metri di diametro che avvolse anche la nemica.
“Cosa?” che si fermò di botto e si fissò le mani “I miei poteri… non li sento!” rendendosi conto di non avere più poteri.
“Te ne sei accorta subito, me ne complimento!” commentò Integra avanzando lentamente verso di lei “Ho mangiato il frutto del diavolo Cancel Cancel: grazie a esso ho acquisito la speciale abilità che mi permette di privare temporaneamente dei suoi poteri, chi è all’interno di questo mio campo d’influenza. Per tua fortuna, non lo so usare ancora bene e per un tempo limitato, tuttavia adesso che sei qua dentro, i tuoi poteri sono cancellati e vanno a potenziare il mio corpo. Arrivo!” e dette una rapida spiegazione del potere del suo frutto per poi fare un salto in avanti che fu sorprendentemente rapido e calare il pugno destro contro l’avversaria.
 
KAPOM! CRASH!
 
Che, grazie ai suoi sensi serpentini, riuscì a evitarlo all’ultimo momento e questo colpì il pavimento che fu spaccato in due.
Non avevo mai visto un potere del genere!” Medusa rimase sorpresa di fronte a una simile dimostrazione e capì al volo che il potere della donna era molto pericoloso.
“Guarda che ci siamo anche noi!” ma Seras non voleva essere da meno alla sua padrona e tirò fuori una sciabola da scherma dal suo corpo “E io non ci scherzo di certo!” che impugnò mettendo la mano sinistra sulla lama “Ascendi nella residenza divina TEN NO HINOTSUBASA!” e pronunciare una strana frase.

WAMP!

La lama fu avvolta da fiamme azzurre che ricoprirono anche la biondina che poi si lanciò in picchiata sulla soleana.

KAPOM!

Che schivò all’ultimo momento quest’attacco.
“Che razza di potere è? Non ho mai visto nulla di simile!” e per la seconda volta Medusa rimase stupita dal misterioso potere tirato fuori dall’avversaria.
“Ten no Hinotsubasa è il nome della mia Zampakutò e la sua abilità è la manipolazione delle fiamme della Fenice Blu. Non ti serve sapere altro!” a rispondere ci pensò la biondina stessa che rivelò in che cosa consisteva il suo potere.
Cancel e fiamme della Fenice Blu: due poteri davvero molto pericolosi!” dalle poche informazioni che aveva ottenuto, Medusa capì che le abilità delle due donne non erano da sottovalutare “Quelle due umane invece non hanno mostrato nessun tipo di abilità nuova. La principale incognita è questa qui che finora non ha fatto nulla!” per poi spostare la sua attenzione verso Yuko che fino a quel momento non aveva mosso un dito. 
“Non ti dovresti concentrare troppo su di me, mia cara. Non credo di doverti ricordare che sei in una situazione complicata!” sapendo che stava cercando di capire le sue abilità, la strega dimensionale le fece notare che non era il caso che si concentrasse unicamente su di lei.
“Infatti, è da maleducati non prendere in considerazione gli altri!” a confermare le parole dell’Ichiahara ci pensò Trish che, con un agile salto, si portò sopra la soleana puntandole le pistole che iniziarono a crepitare.
“E noi siamo molto suscettibili!” anche Lady decise di fare la sua mossa e, tirata fuori da chissà dove una valigetta nera, l’aprì sfoderando la balestra Pandora che puntò verso la strega soleana.
“Quindi vedi di non ignorarci!” anche Seras fu pronta ad attaccare mentre concentrava le fiamme blu sul palmo della mano destra.
“Colpite ora!” sicura di avere l’avversaria in pugno, Integra ordinò alle tre compagne di colpire.

“Jackpot!”

Che attaccarono nello stesso momento.

BOOM!

Il risultato fu una piccola esplosione che investì la soleana.
“È fatta!” il capo degli Hellsing ritenne che l’avversario fosse stato sconfitto e iniziò a ritirare il suo potere.
“Ahimè, non è così!” ma Yuko non la pensava come lei e, per esperienza, sapeva che non era mai così facile sconfiggere un avversario che usava la magia.
“Che cosa dici? Ho neutralizzato i suoi poteri per cui… ma che diavolo!” all’inizio Integra non le credette ma, quando si voltò, si rese conto che la strega dimensionale aveva ragione.
“SSSSHHHHAAAAAA!” dalla nube fuoriuscì un serpente di una ventina di metri che puntò furioso le quattro donne. La cosa strana era che teneva gli occhi chiusi.
“Ehi, ma da dove spunta fuori quello?” la prima a riprendersi dalla sorpresa fu Seras che non sapeva spiegarsi da dove spuntasse fuori un simile serpentone.
È uscito dal suo braccio sinistro!” a risponderle ci pensò Patty che aveva visto da dove era uscito l’enorme rettile.

“Dal braccio sinistro?”

Lasciando stupite le quattro che non capivano come fosse stato possibile.
“Uhuhuh! La piccola alchimista che si è nascosta dentro di te ha indovinato!” a confermarlo fu la stessa Medusa con un sorriso diabolico “A me piace allevare i serpenti e, visto che li voglio portare sempre con me, li sigillo sulle mie braccia!” rivelando che in realtà i suoi tatuaggi erano dei veri serpenti che lei allevava “E sono sicura che il mio piccolo basilisco vi piacerà parecchio: ha uno sguardo magnetico!” e nel rivelare che cos’era, il suo sorriso diabolico si allargò ulteriormente.
“SSSHHHHAAAAA!” quasi a rispondere all’invito della sua padrona, il letale rettile aprì gli occhi capaci di pietrificare qualsiasi creatura vivente lo guardasse direttamente.

BOOM!

“SSSSHHAAARRRRGGHH!” ma non ebbe nemmeno il tempo di puntare una delle quattro che la sua parte superiore fu disintegrata da un colpo energetico proveniente da dietro le quattro donne.
“Ehi, ma chi è stato?” e giustamente Lady volle sapere chi doveva ringraziare per aver distrutto il rettile prima che facesse danni.
 
“Uhuhuhuh! Mi hai mancato di nuovo piccolo Seto!” se la rise allegramente un soleano mentre atterrava vicino a Medusa “Ops, mi sa che il colpo ha beccato il piccolo serpentello di Medu-chan. Cattivo Seto. Queste cose non si fanno!” e nel vedere la faccia incredula della collega, riprese scherzosamente il suo avversario.
 
BYAKURAN DRAGO BIANCO: Si presentava come un soleano di tipo drago di modello orientale dalle scaglie bianco latte che risplendevano molto più forte davanti alla luce. Il copro snello e ben piazzato era alto circa quattro metri e mezzo. Sotto l’occhio sinistro aveva una voglia viola a forma di lacrima, gli occhi azzurro ghiaccio erano mesi in maggior risalto dalle scaglie e dagli scompigliati capelli bianchi.
Era un geniale quanto eccentrico scienziato a capo di un gruppo mafioso che gestiva le attività illegali del Sole. Si era unito a Vorkye in modo da poter agire indisturbato e avere i fondi per le sue ricerche. Aveva, infatti, scoperto un modo per potenziare i poteri tramite degli speciali anelli di sua creazione. I più potenti che aveva creato erano sette e coloro che li portavano, tra cui lui stesso, erano noti col nome di Sette Corone Funebri.
Amante dei giochi, ghiotto di dolci, irriverente, ma anche cinico e calcolatore: erano queste le principali doti di questo soleano che lo rendevano un temibile avversario.
 
“Mi spiace ma odio i serpenti. Quelli che mi piacciono di più sono i draghi!” ma il rivale numero uno di Yugi non considerò quella provocazione “Anche se tu e colleghi siete un’eccezione!” ed era pronto a ricominciare.
 
SETO KAIBA IL SUN’S KNIGHT DEL DRAGO BIANCO OCCHI BLU: Era un alto castano dagli occhi azzurri come il ghiaccio.
La sua armatura era una delle più evolute del gruppo: le scaglie argentate del drago ricoprivano interamente la spalla destra, il petto e la parte sinistra del corpo del castano fino al ginocchio. La spalla sinistra invece era protetta dalla testa del drago da cui spiccava il suo occhio sinistro, ovvero uno splendido zaffiro scintillante. Le scaglie ricoprivano anche le gambe e le braccia trasformandosi in bracciali e schinieri d'argento. Dietro le spalle le grandi ali bianche della creatura sembravano avere vita. Da sotto spuntava una lunga coda serpentina ricoperta di scaglie metalliche argentate. Per finire il capo del castano era protetto dalla calotta cranica del drago e gli occhi erano protetti da una visiera blu a cristalli liquidi.    
Geniale, freddo, autoritario, carismatico e testardo: erano queste le qualità del presidente della Kaiba Corp che era sia un abile uomo d’affari che un duellante eccezionale, nonché un abile combattente e stratega.
Considerava Yugi come il suo avversario numero uno, Nick era invece un altro rivale da superare mentre detestava Lello perché si era più volte dimostrato essere un passo avanti a lui e questo dava molto fastidio all’ego del castano.
Era l’attuale leader dei Sun’s Knights che, malgrado i dubbi iniziali, lo avevano accettato dandogli piena fiducia che si era rivelata ben riposta.
 
“Oooohh! Che cattivo che sei. E io che speravo di diventare tuo amico!” esclamò il soleano facendo i finti lacrimoni “O beh, fa niente. Anche volendo, nemmeno tu mi stai tanto simpatico!” per poi tornare composto e fissare il terrestre con sguardo superiore.
“Byakuran!” ma le sue attenzioni furono attirate dalla voce sibilante di Medusa.

BONK!

“AHIA!” che lo colpì con un pugno in testa causandogli un forte dolore.
“DANNATO! COME TI SEI PERMESSO DI DEVIARE L’ATTACCO COLPENDO IL MIO CUCCIOLO? SE NON FOSSE PER LA SITUAZIONE ATTUALE, TI STRAPPEREI LA TESTA A MORSI!” Medusa aveva visto perfettamente che l’attacco era stato lanciato da Seto ma il soleano l’aveva deviato verso il suo basilisco causandone la morte e questo l’aveva fatta arrabbiare parecchio.
“Non è colpa mia Medu-chan, non mi ero accorto del tuo piccolino!” si scusò il compagno mentre in testa era spuntato un bernoccolo che gli doleva leggermente^^.
“Bugiardo!” gli ringhiò contro la soleana che proprio non lo sopportava quando faceva così.

“Ma vi sembra il momento!”

Fecero i loro avversari guardandoli con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Morite spazzatura!” ma a rompere il momento comico ci pensò un nuovo arrivato che, con tono freddo, rivolse un paio di pistole contro le sue prede “Martello di Fiamma!” sparando una raffica di proiettili infuocati.

BANGX12! WAMP!

“Ops! Per un pelo!” commentò Byakuran che scansò l’attacco facendo anche il cavaliere salvando la collega che prese in braccio.

KAPOM!

“AHIA!” che come ringraziamento gli assestò una ginocchiata in faccia facendogli vedere tutto bianco.
“Non osare mai più toccarmi con quelle tue viscide mani!” infatti, la soleana non lo sopportava e, se non fosse stato per il patto che aveva stretto con Vorkye l’avrebbe già ucciso “E così era vera la voce che ci hai traditi Xanxus Ligre Nera?” per poi fissare con un sorriso freddo colui che li aveva attaccati.
“Se lo sai già non serve che ti risponda spazzatura!” gli rispose questo con molto tatto.
 
XANXUS LIGRE NERA: Era un saturniano dall’aspetto molto particolare. Infatti, sembrava un leone nero ma il suo manto era striato da strisce bianche simili a quelle di una tigre. Era un raro esemplare di ligre, ossia un incrocio tra una femmina di tigre e un maschio di leone. Il corpo statutario era alto ben cinque metri e mezzo ed era coperto da una giacca nera che teneva aperta per conservare le pistole nere con una X rossa sul dorso che usava come armi principali.
Gli occhi erano color rubino e celavano a mala pena la forte ira che lo aveva sempre caratterizzato.
Era il capo della squadra dei Varia: un gruppo costituito da sette temibili sicari che, esattamente come Meliodas e compagni, rappresentavano al meglio i sette peccati capitali. Xanxus rappresentava il peccato dell’ira e, a differenza del drago dorato, non era particolarmente legato ai suoi compagni che, se fallivano, non esitava a punirli o a ucciderli senza il minimo rimorso.
Era un lontano parente di Lello: per via di vecchie questioni familiari, lo considerava un impostore in quanto riteneva che il titolo di Sun’s Warrior nero spettasse a lui. Per questo, una volta incontrato, l’attaccò senza pensarci troppo sfogando su di lui tutta la sua rabbia ma il caro cugino gli fece capire subito chi comandava dandogliene di santa ragione per poi imporsi su di lui senza ammettere repliche.
Per tenerlo sotto controllo, Lello dette la sua benedizione al matrimonio tra lui e la nipote che aveva scoperto di avere di nome Olievier Mira Lancelot Leone Nero che era la figlia del suo defunto fratello nonché leader della comunità dei saturniani e considerata la più forte del suo popolo (quindi una era capace mettere a cuccia anche uno come Xanxus^^)
Il suo potere era la manipolazione delle Fiamme dell’Ira: particolari fiamme che si manifestavano quando era arrabbiato, ossia sempre, dalla notevole potenza disruttiva. Aveva inoltre imparato a concentrare queste sue fiamme nelle sue pistole rendendole ancora più letali e si serviva di un anello creato da Byakuran apposta per lui capace di creare fiamme che pietrificavano tutto quello con cui venivano a contatto.
 
“Ohohoh! Quanto sei educato Xanxi caro!” commentò Byakuran con ironia “Mi sa che dovrò farti fuori!” per poi sfoderare un tono gelido che voleva dire che ora non avrebbe più scherzato.

KAPOM!

“AGH!” ma aveva abbassato la guardia e ricevette un potente pugno sul lato sinistro del viso che lo spostò di lato.
“Prima veditela con me. Io e te abbiamo un conto in sospeso!” artefice del colpo era Seto che rivendicava la precedenza.
“Come vuoi mio caro, ma poi non metterti a piangere se muori subito!” il soleano drago decise di accontentarlo facendo fuori lui per primo.

BANG! CRASH!

“Non osare ignorarmi spazzatura!” ma Xanxus odiava essere messo da parte e lo fece capire sparandogli contro una bella pallottola infuocata che fu schivata dall’avversario.
“Uhuhuh! Sembra proprio che dovrò prendermi l’intero pacchetto. Chissà chi ucciderò per primo!” che non si fece problemi ad accettare la sfida di entrambi e iniziò uno scontro aereo contro i due portandosi lontano.
“Spero che quei due ti ammazzino e che lo stesso succeda a quegli idioti dei tuoi sottoposti!” dal canto suo Medusa non si fece problemi a dargli il suo personale augurio di buona morte^^ “Sento nuovamente i miei poteri! Bene: l’effetto del potere Cancel è svanito!” per poi rendersi conto che i suoi poteri non erano più bloccati da quello di Integra.
“Tsk! A quanto pare non sono ancora pratica nell’uso del mio potere. Mi sa che dovrete cavarvela senza di me!” capendo che in quel momento non poteva fare nulla, il capo di Hellsing pensò bene di mettersi da parte per non diventare un peso per le compagne.
“Non sperarci!” ma la strega non intendeva lasciarla vivere un minuto di più. Aveva compreso bene che il suo potere era il più problematico e doveva assolutamente sbarazzarsi di lei. Infatti, usando il suo particolare potere, si portò rapidamente dietro di lei pronta a trapassarle il petto.
“Non se ci sono io a fermarti!” ma si trovò davanti Seras che aveva intuito le sue intenzioni e, dopo aver rapidamente giunto le mani, le poggiò a terra.

RRUUUMMBLE!

Il pavimento iniziò a tremare e le pietre su cui la strega poggiava i piedi si alzarono sbalzandola.
“Dannata mocciosa. Vorrà dire che ucciderò te per prima!” Medusa però si librò in volo e comprese che prima doveva uccidere la biondina vampira che era quella che disponeva del maggior potere offensivo del gruppo.
“Non hai che da provarci tesoro!” le rispose la vampira sfoderando uno sguardo che avrebbe fatto accapponare la pelle a chiunque “Sorellona, certe volte metti i brividi!” esclamò Patty dentro di lei che percepiva un’emozione molto pericolosa “Scusa sorellina ma ti chiedo di sopportare per un altro po’. Tempo due minuti e torno buona e gentile come prima!” le rispose Seras che promise di finire in fretta.
“Ehi non ti dimenticare di noi!” ma Trish non voleva essere ignorata e fece sentire la sua voce.
“Dopo lo scherzetto del basilisco, devi prenderne parecchie!” Lady prima era stata presa da un colpo e ora voleva sfogarsi spaccandole la serpentina faccia.   
“Uhuhuh! È da un’eternità che non combatto seriamente. Credo proprio che la sottoscritta si unirà attivamente alla battaglia!” e a sorpresa furono affiancate da Yuko che aveva deciso di combattere seriamente anche lei e nessuno poteva sapere di che cosa fosse realmente capace.
 
 
ALA SUD
 
In questa zona stava era in corso un altro scontro che vedeva un gruppetto di buoni contro uno dei soleani più spietati al servizio di Vorkye. Il suo nome era Sakazuki Cane Rosso, soprannominato Akainu.
“A quanto pare mi sono capitati dei mocciosi insignificanti più un bastardo a cui farla pagare per la volta scorsa!” trovandoseli davanti, il terribile soleano li guardò con sguardo superiore e nel notare la presenza di un misero umano che aveva osato metterlo alle strette decise di farli tutti fuori senza distinzioni.
 
SAKAZUKI CANE ROSSO/AKAINU: Era un soleano rosso di circa cinque metri di tipo cane modello Doberman. Il corpo massiccio era coperto da un lungo giaccone nero munito di spalline dorate mentre sulla testa indossava un berretto bianco che riportava il suo nome.
Era l’ammiraglio della flotta soleana nonché uno dei generali al servizio di Vorkye e godeva della sua piena fiducia. Il suo principale potere era quello del magma, cioè poteva trasformare totalmente o parzialmente il suo corpo in magma incandescente facendo strage di nemici e ne aveva un altro chiamato More More che gli consentiva di moltiplicare la forza, la velocità, la resistenza o le dimensioni di qualsiasi cosa fino a 100 volte.
Spietato e senza scrupoli nonché sostenitore della Giustizia Assoluta, ossia quella che distruggeva tutto senza mezze misure: questi erano i suoi principali pregi che lo rendevano un temibile avversario. Tuttavia, incredibile ma vero, aveva anche un lato tenero che manifestava solo con i suoi figli che riempiva di attenzioni e verso il suo primo ufficiale che condivideva il suo ideale di giustizia. Salvo queste eccezioni, mostrava sempre un’espressione fredda e pericolosa.
Tre anni prima era sceso sulla Terra insieme al suo signore ed era stato atterrato prima da Lello e poi sconfitto definitivamente da Dante in collaborazione con Kisame che lo avevano praticamente messo a cuccia.
 
“Che c’è cucciolone? Sei carente di affetto? Mi spiace che il mio amico squaletto non sia presente ma accontentati del sottoscritto che è venuto a portarti un bell’osso da mordere!” e il miglior Devil Hunter che ci fosse in circolazione lo salutò a modo suo promettendogli di dargliene anche da parte dell’ex spadaccino della nebbia.
 
DANTE: Era un uomo di circa trent’anni, alto sul metro e 86. I suoi capelli color argento scendevano liberi fino alle spalle e un ciuffo attraversava la fronte, mettendo in risalto i suoi occhi azzurri e la carnagione chiara. Indossava un cappotto rosso aperto che copriva un’aderente maglia nera, le mani erano protette da un paio di guanti dello stesso colore. Indossava dei pantaloni di pelle nera e molto aderenti, chiusi in vita da una cintura di cuoio, mentre ai piedi aveva degli eleganti stivali.
Era uno dei tre figli di Sparda, il leggendario demone spadaccino noto col nome di << Cavaliere Nero >> e legittimo erede della Force Edge, la spada del padre mentre la madre era l’angelo Eva. Lui e i suoi fratelli erano dei Nephilim, metà demoni e metà angeli: esseri speciali in grado di compiere imprese che un normale mortale non potrebbe mai nemmeno sognare.
A causa di questa sua particolarità, sin dall’infanzia fu braccato dai demoni che gli uccisero la madre e la scomparsa del padre. La perdita della madre generò nel Nephilim un forte odio verso i demoni e decise di dedicare la sua vita alla loro distruzione e, per sbarcare il lunario, aprì un’agenzia tuttofare in cui mise a disposizione le sue abilità per svolgere vari servizi tra cui lo sterminio di demoni.
Un giorno, fu contattato e reclutato da Lello che gli propose di unirsi a lui per lo sterminio dei demoni di Oblivion. Il Devil Hunter accettò e, quando scoprì chi era il suo cliente e che per di più aveva reintegrato il fratello Vergil creduto morto, decise di seguire il Sun’s Warrior nero al fine di ringraziarlo per l’enorme favore fatto.
Arrivato nella dimensione INA, cercò prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard ma fallì e poi, con la collaborazione di Kisame, fece il bagnetto ad Akainu.
Il suo armamentario era assai vario: usava principalmente la sua spada Rebellion e le sue pistole Ebony e Ivory, due pistole semiautomatiche caricate della sua energia demoniaca. Ma il suo asso nella manica era il Demon Trigger: ossia la vera forma demoniaca ereditata dal padre.
Ironico, galante e sfortunato nel gioco: erano queste le sue qualità principali. Ne disponeva altre ma non le mostrava se non a poche persone.
 
 
“Direi che non gli avete lasciato un bel ricordo. Forse è diventato idrofobo!” commentò ironico il perfetto maggiordomo Sebastian Michaelis mentre osservava il soleano con sguardo indifferente “Se fosse stato un gatto, vi avrei ripreso signor Dante ma, in questo casso posso dire che avete fatto bene!” e visto che l’avversario non apparteneva alla razza dei felini, non si si sarebbe fatto nessun problema a farlo fuori.
 
SEBASTIAN MICHAELIS: Era un moro, alto e slanciato, dai lucidi capelli corvini, sorriso bastardo e occhi scarlatti. Sfoggiava una bella camicia di seta bianca per i pettorali scolpiti al millesimo, calzoni neri aderenti che risaltavano le sue sode cosce, un gilè di seta rossa, uno spolverino nero chiuso con bottoni d'argento e a coda di rondine, una cravatta di seta nera e lucide scarpe di pelle nera, per completare guanti di pelle bianca con strani simboli incisi sul dorso delle mani e un orologio d'oro a cipollino che teneva dentro un taschino. La camicia era leggermente sbottonata mostrando il petto su cui era presente un foro.
In origine era un potente demone di classe Maou al servizio di Abhadon, l’entità primaria del male ed era il precedente Ventesimo Generale Infernale, titolo che perse a causa della sua eccessiva sete di conoscenza: commise un grave peccato che fu punito con l’Antidemificazione, una tortura temuta da tutti i demoni perché chi vi veniva sottoposto moriva con assoluta certezza e perdeva ogni cosa, compreso il proprio nome.
Creduto morto, fu gettato via come un vecchio straccio ma, sorprendentemente, riuscì a sopravvivere. Tuttavia era ormai sfigurato e privo di poteri: l’unica cosa che ancora possedeva era il suo corpo ancora dotato di una certa forza. Il fato volle che precipitasse nel giardino di una villa romana il cui padrone, resosi conto che non era un semplice straccione, decise di metterlo a guardia della sua stanza del tesoro che custodiva tesori che l’umanità non doveva scoprire.
Il fato volle che un secolo dopo incontrò la giovane erede del suo benefattore che, in cambio della sua amicizia, gli dette un nome e un aspetto umano. Ormai tornato integro, Sebastian decise di dedicare la sua esistenza al servizio della sua nuova padroncina.
Perfetto maggiordomo sotto ogni punto di vista, amante dei gatti (passione che aveva trasmesso alla sua amata padroncina) e utilizzatore di posate maledette in battaglia. Era il migliore tra i vari servitori anche se si contendeva il primo posto con Skye, il famiglio di Nick che era una femmina di demone cane abile quanto lui: per questo i due non perdevano occasione per punzecchiarsi.
 
“Beh, io non mi faccio problemi a bastonare un cane cattivo. Chissà che sapore hanno le sue interiora!” commentò il mitico Easley che era curioso di assaggiare le interiora di quest’avversario.
 
EASLEY D’ALFONS: Era uno dei cosiddetti abissali, tre delle creature più potenti e temute del suo mondo. Si presentava come un biondo dal sorriso solare, avvolto da una lunga pelliccia marrone che gli copriva il corpo scolpito mentre le gambe erano protette da calzoni verdi e i piedi da pesanti stivali. Questo era solo parte del suo aspetto che era quello di una enorme creatura dalle sembianze di un centauro in armatura, capace di manipolare il suo corpo e creare armi che poteva controllare con la volontà.
In origine era un essere umano che fu poi sottoposto al processo di trasformazione in un guerriero Claymore, ossia gli vennero inseriti la carne e il sangue di esseri demoniaci noti col nome di Yoma, diventando il più forte della sua generazione. Tuttavia, per cause ignote, andò oltre il limite e si trasformò in un Risvegliato, una forma evoluta di Yoma dotato di una potenza maggiore. La forza che manifestò si rivelò tale da essere classificato con l’appellativo di abissale, titolo che era stato riconosciuto solo ad altre due Risvegliate come lui.
Quando i Sun’s Warriors giunsero nel suo universo, si batté contro Nick che, s dopo un arduo duello ebbe la meglio sul Risvegliato ma, comprendendone il valore, non lo eliminò proponendogli di sfidarsi di nuovo.
Poco prima della battaglia contro Vorkye, Nick e compagni tornarono nell’universo di Easley per chiedere a lui e ai suoi colleghi abissali di aiutarli nella loro campagna insieme alle guerriere Claymore. La cosa non piacque a nessuna delle due parti; per questo raggiunsero un compromesso: se ne avessero avuto l’occasione, durante la battaglia si sarebbero uccisi a vicenda.
Caratterialmente era tranquillo e controllato. Disponeva di un eccezionale carisma che gli aveva permesso di riunire intorno a se una gran quantità di Risvegliati che gli erano completamente fedeli. 
 
“Davvero ti mangi le interiora altrui? Che gusto hanno? Ti mangeresti anche le mie?” incuriosito dalle sue parole, uno dei sette peccati capitali gli fece una serie di domande a cui sperava di avere risposta. Era Gowther, il peccato della Lussuria col simbolo dell’ariete.
 
GOWTHER L’ARIETE DELLA LUSSURIA: Si presentava come un soleano di tipo ariete di quasi quattro metri e colore rosa. Sul pettorale destro era ben visibile un tatuaggio che raffigurava un ariete color cremisi. I seri e inespressivi occhi dorati erano evidenziati dagli occhiali quadrati.
Malgrado rappresentasse il peccato della lussuria, non guardava il gentil sesso in quel modo. Era, infatti, uno che non comprendeva completamente i sentimenti e si chiedeva che cosa volesse dire provarli, per questo ricercava con attenzione osservando con occhi distaccati.
Intelligente, perspicace, calcolatore ma anche fin troppo teatrale: erano queste le sue principali doti che lo rendevano particolare. I suoi poteri erano essenzialmente di tipo mentale: poteva leggere le menti di chiunque in meno di una frazione di secondo e anche di trasmettere informazioni e sensazioni, inoltre era in grado di cambiare il colore della pelle a comando e quindi di usare diversi elementi naturali.
La sua arma era un arco spirituale chiamato Harlit che poteva essere usato in molti modi, sia per colpire con attacchi di luce, sia per estendere il suo potere di manipolazione della memoria.
 
 
“Lascia perdere queste cose. Adesso abbiamo da fare: spaccare la faccia a questo falso esponente della giustizia!” ma l’unica ragazza del gruppetto lo invitò a rimandare simili quesiti e a concentrarsi sull’avversario che non sembrava sopportare.
 
NADIA MARIA MICHELA VERCETTI: Era una ragazza di vent’anni sul metro e settanta e dalla pallida carnagione. Cosa che risaltava subito di lei erano i lunghi capelli arancioni che s’intonavano con gli occhi azzurri. Il corpo snello era coperto da una camicetta nera con le maniche arrotolate mentre una corta gonna viola le copriva le gambe fino a sopra le ginocchia, ai piedi calzava scarpe con tacchi a spillo in vernice nera. Altra caratteristica che si notava subito era la presenza di strani braccialetti ai polsi fatti di uno strano materiale.
Bella, intelligente, amante dei felini in generale e molto versatile: queste erano le principali qualità di questa ragazza italiana.
Era nata in una famiglia dell’alta borghesia romana e aveva passato i primi cinque anni della sua vita all’interno della magione di famiglia. La sua giovane vita cambiò quando fece la conoscenza di Sebastian che, dopo essere stato salvato da lei, divenne suo maggiordomo e primo amico.
Pochi mesi dopo fu rapita dai demoni di Oblivion e sottoposta a crudeli esperimenti magici e alchemici al fine di trasformarla in un ibrido, ossia un essere in grado di assorbire l’essenza di tutte le creature esistenti e di assumerne l’aspetto e i poteri. Tutto questo per perseguire un solo fine: creare la chiave per aprire i cancelli di ogni dimensione e scatenare l’Apocalisse. A sovraintendere i lavori c’era Raptomort in persona, il cui volto fu marcato a fuoco nei ricordi della piccola Nadia. Fortunatamente, tra le fila dei demoni vi fosse una spia, ossia Yaphisan Saganon Sandtimes, padre di Kaeleena e quindi nonno di Sauron e Jasmine che, approfittando di una piccola distrazione dello stregone oscuro, la liberò e la riportò a casa. La piccola Nadia dovette affrontare un lungo periodo di sedute da un famoso psichiatra infantile per superare il trauma di quell’esperienza sovrannaturale, tuttavia non dimenticò mai il volto dello stregone che aveva sempre avuto davanti tanto da riconoscerlo come il demonio e a provare un forte sentimento di odio verso lui e i suoi simili.
Quando incontrò Nick la sua vita cambiò di nuovo: fu nuovamente bersagliata dai demoni che, non avendola riconosciuta, la rapirono perché troppo vicina al castano ma la ragazza risvegliò inconsciamente i suoi poteri di ibrido: da allora diventò una compagna dei Sun’s Warriors che decisero di proteggerla e allenarla affinché riuscisse a controllare gli poteri di cui disponeva.
Fu allenata dal drago del fulmine Khellendros nonché fratello maggiore di Drakondros diventando così una Dragon Slayer e utilizzatrice di un’ampia gamma di magie. I bracciali che indossava erano dei catalizzatori mistici che le permettevano di trasformarsi in diverse specie demoniache o angeliche o di combinarle insieme nella forma chiamata Hybrid Face.
 
“Hai fegato a sfidare tanto apertamente il rappresentante della giustizia. Questo equivale la tua immediata condanna a morte!” il tono usato dalla ragazza non piacque al soleano del magma che dichiarò la sua sentenza.
“La corte ha condannato te cagnaccio rognoso, non me! Wraith Face!” ma Nadia lo sorprese apparendogli davanti sfoderando un nuovo aspetto: la sua pelle diventò grigia, il volto era scavato e attraversato da un sorriso diabolico pieno di zanne, i capelli erano diventati unti e violacei mentre gli occhi brillavano di una luce viola, sulle sue braccia erano apparsi una frusta e un pugnale fati di energia dello stesso colore.

SCHIAFFX10!

Con una rapidità disarmante, la Vercetti calò la frusta che impugnava nella mano sinistra mirando agli arti del nemico che, però, schivò spostandosi rapidamente all’indietro.
Che razza di potere è? Sia il suo aspetto che la sua energia sono mutate in maniera repentina!” e questo lasciò Akainu senza parole. Non aveva mai incontrato un avversario del genere.
“Stavolta non mi sfuggi!” ma Nadia non intendeva lasciarselo scappare e, esattamente come aveva fatto prima, gli riapparve davanti calando la frusta.
“NON QUESTA VOLTA!” ma l’ammiraglio soleano non era così sciocco da cascarci una seconda volta e calò il pugno sinistro avvolto da magma incandescente.

CLANG!

“Cosa?” ma con sua enorme sorpresa, lo vide bloccato da una coppia di spade infuocate.
“Se usi la lava, allora chiodo scaccia chiodo con la Dijinn Face!” guardandolo dall’alto in basso, Nadia aveva cambiato nuovamente aspetto diventando una creatura dalla pelle dorata, il volto era avvolto dalle fiamme ossia i suoi capelli e gli occhi erano diventati rossi. Senza perdere un secondo, la ragazza spinse in avanti l’avversario destabilizzandolo e poi calò le spade in avanti.

ZOCKX2!

Trapassando il petto dell’avversario.
“Tsk! Sciocca ragazzina. IO CONTROLLO IL MAGMA. SU DI ME NON HA ALCUN EFFETTO!” ma questo non batté ciglio e, con la sola emanazione della sua aura, spinse via la terrestre che aveva osato tanto.
“A quanto pare non funziona!” ma la ragazza atterrò in piedi senza aver riportato nessun danno e constatò che quella sua trasformazione non era sufficiente per colpirlo quindi doveva usare qualcos’altro per colpirlo.
“Ehi bella non andare allo sbaraglio senza di me, altrimenti mi togli tutto il divertimento!” fu subito affiancata da Dante che, a modo suo, le fece capire che non doveva fare tutto da sola.
“Ha ragione signorina. Ricordi che anche noi vogliamo la nostra fetta!” e anche da Sebastian che sfoderò uno dei suoi diabolici quanto accattivanti sorrisi. Sapeva che la sua padroncina era forte ma anche che l’eccessiva irruenza poteva portare a un errore fatale.
“Ops, scusate. Mi sono lasciata prendere dalla foga del momento!” si scusò l’arancione che aveva compreso il messaggio ironico dei due compagni “Comunque avete qualche consiglio su come abbattere questo cane affetto da rabbia?” ma era sicura che avessero anche osservato il loro piccolo duello e che si fossero fatti un’idea su come affrontarlo.
“Io l’ho già battuto una volta!” il Devil Hunter le fece notare che in passato l’aveva già affrontato e sconfitto quindi sapeva come batterlo “È idrofobo!” ossia bastava usare l’acqua per batterlo.  
“Non credere che sia così facile come credi dannato! Non sono più lo stesso di allora!” ma, mentre si lanciava in avanti, Akainu fece intendere che non aveva più un punto debole così banale.
“In tal caso, che ne dici di questo?” ma si trovò davanti Gowther che aveva cambiato il colore della pelle diventando bianco ghiaccio “Bara di ghiaccio!” e, alzata la mano destra, congelò l’aria intorno all’avversario rinchiudendolo dentro uno spesso cubo ghiacciato “Non ho un controllo completo degli altri elementi ma, calcolando la forza del magma, si libererà tra circa un minuto!” e, fece capire ai compagni che non avevano molto tempo prima che si liberasse.
“Wow! Hai un’abilità interessante. Dopo voglio combattere con te!” Easley era rimasto colpito dalle abilità del compagno del momento ed era desideroso di confrontarsi con lui “Ma prima pensiamo a lui!” ma non poteva dimenticare l’avversario al momento inerme e alzò il braccio destro che si mutò di colpo in un enorme arco di carne munito di più frecce che scagliò verso l’avversario.   

BANGX10

Ma qualcosa di piccolo le intercettò distruggendole.

CLANG! CRASH!

E poi un’enorme sfera di metallo fu calata sul blocco di ghiaccio che s’infranse liberando così il letale ammiraglio.

“Ma che…”

Lasciando i presenti senza parole.
“Allontanatevi!” salvo Gowther che cambiò nuovamente colore diventando nero in questo modo manipolò la sua ombra rendendola uno scudo.

BLUBx50!

In questo modo bloccò una raffica di attacchi che altrimenti avrebbero crivellato tutti quanti.
“Tsk! L’attacco a sorpresa non è riuscito. Peccato!” commentò una voce infantile ma anche molto cupa.
“9812751431895134891!” seguita da un’altra femminile che, curiosamente, usava un cifrario.
“Ehi. Si può sapere che cosa ci fate qui? Vi avevo detto di restare in camera vostra!” riconoscendoli, Akainu si voltò verso i nuovi arrivati rivolgendo loro un tono di rimprovero.
“Scusa babbo, non abbiamo saputo resistere alla tentazione di applicare un po’ di sana giustizia!” si scusò un piccolo soleano praticamente identico a lui.
 
MYOURI UNZEN CANE ROSSO: Era un giovanissimo soleano di tipo cane modello doberman dal manto rosso magma alto poco più di un metro e cinquanta e dagli occhi castani abbinati a corti e spettinati capelli biondi.
Esattamente come sembrava, era un bambino di soli 10 anni eppure aveva una mentalità da adulto: era il classico genio bambino.
Era il secondo genito del temibile Akainu e disponeva di un carattere pressoché identico a quello del padre che ammirava sinceramente: credeva nella giustizia assoluta e riteneva che qualsiasi atto contrario ad essa dovesse essere punito col massimo della pena. Una piccola differenza che aveva col padre era il suo amore per le belle donne: infatti con loro si comportava con una certa galanteria, cosa che rinfacciava spesso al padre che non riusciva aveva il minimo tatto ed era stata una fortuna che avesse trovato una soleana che era riuscita a sopportare il suo carattere^^.
Anche lui era in grado di usare il magma, in più era poteva creare speciali sfere che impiegava in qualsiasi modo, sia per giocare sia per attaccare.
 
“995713645!” seguito dalla sorellona che continuò a usare un cifrario.
 
MYOUGA UNZEN CANE ROSSO: Era una giovane soleana di tipo cane modello pastore tedesco dal manto rosso e maculato di bianco dagli occhi castano chiaro e dai corti capelli dello stesso colore. Era alta circa un metro e settanta e, cosa assurda, si trascinava dietro quattro enormi palle di metallo tramite delle manette legate a polsi e caviglie.
Era la primogenita di Akainu nonché la sua amata stellina e poco più grande di Myouri a cui voleva molto bene.
A differenza del fratello e del padre, non credeva nella giustizia assoluta ma in quella tollerante come la defunta madre alla quale era molto affezionata. Quando la madre morì, perse interesse per il mondo e si chiuse in sé stessa dimenticando addirittura la parola che sostituì con un cifrario che solo il fratello e il padre riuscivano a capire, in aggiunta, divenne un’autoreclusa rifiutandosi di uscire dalla sua camera.
Disponeva di una forza mostruosa e, per limitarla, si era incatenata con delle pesanti sfere di metallo in modo da non fare male al fratellino o al padre. Aveva un discreto controllo sul fuoco a cui dava la forma di lucciole dall’alto potenziale distruttivo ma non le usava molto spesso perché l’idea di uccidere qualcuno le riportava alla mente la defunta madre.
 
“Dei piccoli soleani?” nel metterli a fuoco, Nadia rimase stupita. Non si aspettava di trovarsi davanti due cuccioli.
“Sono i figli di Akainu!” ma ci pensò il peccato della lussuria a illuminarla “Ho informazioni sul figlio maschio ma sulla figlia non so niente salvo che dispone di una forza erculea e, a causa di un trauma infantile, parla solo usando un cifrario!” e riferire ai compagni le informazioni che aveva sui due soleani appena apparsi.
“Accidenti. E chi se lo aspettava che il cucciolone avesse anche una famigliola. Questo rende la cosa più complicata!” Dante si rese conto che ora, con i figli presenti, l’ammiraglio sarebbe diventato ancora più pericoloso. Giustamente avrebbe fatto di tutto per proteggere la sua prole e poteva comprendere.
“Più complicato dite? A me non sembra!” ma Sebastian non era d’accordo con l’opinione del Devil Hunter.
“Anzi sarà più facile. Ora che sono qui, il padre sarà più concentrato su di loro e questo giocherà a nostro vantaggio!” e ci pensò Easley a spiegare il perché e non aveva tutti i torti “Inoltre i figli hanno fatto la loro scelta. Se fossero rimasti nelle loro stanze, nessuno avrebbe fatto loro del male!” per poi far notare che avevano deciso loro di scendere sul campo di battaglia e questo voleva dire che avrebbero rischiato le loro vite: era questa la dura legge della sopravvivenza.
“Correzione: sarà più complicato!” ma fu Gowther contraddì i due alleati del momento “Saranno giovani ma entrambi i suoi figli sono dotati di abilità fuori dal comune. Ergo, la situazione si complica!” e, con tanto di posa teatrale, spiegò loro di fare attenzione anche ai figli.
“Di bene in meglio direi!” commentò Dante per sdrammatizzare un po’ la situazione che vedeva leggermente più complicata.
“Ma dai!” fece ironicamente Nadia osservando i due piccoli soleani “Così piccoli e già pronti a scendere in campo. Perché il mondo deve girare in questo modo?” e i suoi occhi furono pervasi da una forte tristezza verso quei piccoli.
“…”il suo sguardo fu notato da Myouga che la guardò fisso “985428415149318662!” per poi indicarla e dire qualcosa nella sua lingua cifrata. Dallo sguardo si poteva notare un certo interesse nei confronti della ragazza.
“Eh?” nel sentire quello che aveva appena detto, il fratellino la fissò incredulo “Sorellona come fai a dire le sue misure con una tale precisione?” rivelando che questa aveva detto qualcosa di leggermente sconcio nei suoi confronti.
“Ehi signorina, chi ti ha insegnato simili espressioni?” anche il padre era rimasto sconcertato da una cosa del genere e non si aspettava che, anche se cifrato, usasse un simile linguaggio.
“65194159415136469149194!” e la figlia gli dette una risposta dettagliata indicandolo come a volerlo riprendere per un suo comportamento sbagliato.
“Ops! L’ho fatta grossa!” ammise Akainu mettendosi una mano dietro la nuca ammettendo così la sua colpa^^.
 
“Ehm… qualcuno mi può spiegare che cosa stanno dicendo quei tre?” capendo di essere stata in qualche modo la causa di quella curiosa discussione di famiglia, Nadia chiese a qualcuno dei compagni di tradurre quel discorso.
“Io non c’ho capito niente!” Dante se ne tirò subito fuori. Aveva solo capito che la soleana aveva detto qualcosa di leggermente sconcio nei confronti della compagna ma nient’altro.
“Non guardare me!” anche Easley se ne lavò le mani. Per lui simili discorsi erano arabo^^.
“Mhm credo che vi abbia paragonato a una figura del passato anche se ha usato un linguaggio leggermente volgare!” ma ci pensò Sebastian a illuminare la sua amata padroncina spiegandole a grandi linee che cosa aveva compreso dal discorso.
“Per la precisione ha detto che hai lo stesso sguardo e lo stesso seno di sua madre, facendo anche una misurazione accurata dei tuoi fianchi. Poi ha detto al padre che è colpa sua perché parla sempre nel sonno usando espressioni alquanto equivoche!” a completare tutto ci pensò Gowther che spiegò per filo e per segno che cosa era stato detto^^.
“Eh?” nel sentire una cosa del genere, la ramata ci rimase di sasso con tanto di bocca spalancata.

“Che occhio!”
Commentarono il Devil Hunter e l’abissale buttandola sul ridere^^.

KAPOMX2!

“NON È DIVERTENTE!” ma la diretta interessata non ci trovava niente di divertente e sfondò le loro teste bacate con un bel pugno a martello^^ “Coff! Coff! Signorina, apprezzo la tua sincerità ma queste cose non si dicono sai?” per poi schiarirsi la gola e rivolgersi gentilmente alla giovane nemica e riprenderla sulle parole da usare.
“9951235198!” e Myouga le rispose chinando il capo in segno di scusa. Praticamente si era scusata per aver usato un simile linguaggio con una perfetta sconosciuta.
“Ehi sorellona, non devi mica scusarti con una nemica che sta per essere giustiziata!” ma Myouri non condivideva il comportamento dell’amata sorella “Avrà anche qualche somiglianza con la mamma ma non è lei e poi è una debole umana e anche una nemica!” invitandola a tornare con i piedi per terra perché la realtà era un’altra.
“Non riprendere tua sorella Myouri. Sarà anche una nemica ma bisogna sempre chiarire gli equivoci altrimenti non ci sarebbe giustizia!” ma fu ripreso a sua volta dal padre che gli fece capire che se si sbagliava bisognava correggersi o non c’era quella che lui definiva giustizia.
“Parla colui che ha commesso le peggiori ingiustizie!” commentò Sebastian con tono sarcastico e sguardo accusatorio.
“La Giustizia che seguo non è sbagliata: è quella del vincitore a prevalere!” ma Akainu lo sentì e disse la sua ritenendo che la giustizia fosse dalla parte del vincitore.
“La giustizia del vincitore prevale?” ma quelle parole fecero innervosire non poco Nadia “Stolto!” tanto che il suo corpo cominciò a crepitare “L’ingiustizia non potrà mai mutarsi in una cosa giusta!” per poi puntare un dito contro l’avversario “Le stragi, le uccisioni, le sopraffazioni dei popoli e delle genti, tutto ciò si lascia alle spalle il tetro odore della morte. E non potrà mai essere chiamato con un nome diverso. Quello che porta gli uomini alla morte alla distruzione non avrà mai il nome di giustizia in sé!” dicendogli il suo pensiero che, per un attimo, fece tremare l’aria “Quelli che si riempiono la bocca con quella parola con questa parola e compiono atrocità al limite del disumano, sono solo mostri e io li distruggerò con le mie mani!” ed era pronta a sradicare con le sue mani quella dottrina sbagliata che aveva appena sentito.
“Quindi vuoi abbattere le giustizia di cui sono il rappresentante? Molto bene. Farò della tua morte un monito per tutti coloro che si opporranno alla giustizia che servo!” provocato da questa dichiarazione, Akainu decise che l’avrebbe uccisa immediatamente senza alcuna pietà.
“Papà è parecchio motivato. Allora facciamo valere la vera giustizia!” ritenendo che il genitore avesse assolutamente ragione, Myouri era pronto a sostenerlo in questa battaglia e a macchiarsi le mani di sangue.
“218184681565!” Myouga osservò la Versetti con occhi dispiaciuti quasi a volerle dare ragione “3184461946!” ma poi divennero minacciosi e, prese le catene che le legavano i polsi e le caviglie, le strappò come carta facendo capire che anche lei avrebbe fatto sul serio.
“Sembra che il tempo delle parole sia finito. Era ora!” Easley non chiese niente di meglio. Si era stancato di stare fermo e ora era pronto a combattere.
“L’intento omicida della famiglia è aumentato del 150%: ciò vuol dire che combatteranno fino alla morte!” mantenendosi inespressivo Gowther ritenne che a quel punto avevano varcato la linea di non ritorno.
“I Absolutely Crazy About It!” Dante estrasse la sua Rebellion pronto a cominciare a combattere e non si sarebbe trattenuto nemmeno se i suoi avversari erano dei cuccioli.
“Per cena stasera avremo stufato di cane signori. Spero che apprezzerete il piatto che vi servirò!” mentre tirò fuori il suo servizio da tè, il perfetto maggiordomo avvisò i compagni che avrebbe dato del suo meglio ai fornelli quella sera.
Per alcuni secondi, nessuno parlò, si limitarono a osservarsi.

CRASH! ZACK! BANGX4!

Ma prima che potessero fare qualcosa, il muro alla destra del gruppo dei buoni saltò in aria e si udirono una serie di rumori segno che qualcuno che stava combattendo era finito in questa zona.
“I malvagi verranno puniti nel nome della GIUSTIZIA! LA GIUSTIZIA TRIONFA!” uscendo per prima dalla polve di detriti, una giovane e anche folle soleana si lanciò nuovamente all’attacco con un folle sorriso sul volto.
 
SERYU UBIQUITOUS CARLINO BIANCO: Si presentava come una giovane soleana di tipo cane modello carlino dal candido pelo bianco mentre i lunghi capelli legati da una coda alta e gli occhi erano castani. Era una giovane soleana di poco più di 200 anni e alta circa due metri e mezzo.
Era il primo ufficiale alle dirette dipendenze di Akainu nonché il suo braccio destro. Esattamente come il suo amato ammiraglio, condivideva l’ideale di giustizia assoluta.
All’apparenza era una soleana gentile e disponibile ma la sua vera personalità era un’altra: era spietata e mentalmente instabile, questo a causa del suo passato e delle numerose perdite affettive che aveva subito facendole credere che esistessero solo bianco e nero e che tutto quello che faceva fosse giusto; per questo motivo non esitava a uccidere senza pietà chiunque ritenesse colpevole anche se questo si arrendeva e lo faceva sempre sfoderando un sorriso folle. L’unico in grado di porre freno a questa sua follia omicida era Akainu che aveva deciso di occuparsi personalmente di lei.
Nel tempo libero era solita giocare con i bambini che erano le uniche creature che riteneva veramente innocenti, soprattutto giocava molto con Myouga che adorava farle qualche grattino.
Essendo una soleana bianca, controllava la luce che usava per spostarsi ad alta velocità e di curare le ferite che subiva. Disponeva del potere Arsenale che rendeva il suo corpo simile a un enorme magazzino che conteneva una quantità assurda di armi di distruzione di massa che poteva estrarre da qualsiasi parte.  
 
“Giustizia? Ma fammi il favore stupida ragazzina. Quelli come te sono solo dei buffoni!” il suo avversario non sopportava quel folle modo di parlare. L’aveva fatto innervosire anche troppo.
 
JOHN BELFAGOR TIRANNO BIANCO/JOHN: Era un soleano di tipo dinosauro modello T-Rex dalla squamosa pelle bianca come il latte e occhi castani. Malgrado la giovane età di 3500 anni, era alto 10 metri questo perché la specie cui apparteneva aveva disponeva di dimensioni maggiori rispetto all’età effettiva.
Era uno dei guardiani di uno dei luoghi più importanti del Sole e questo lo aveva isolato dalla situazione generale del suo mondo. Aveva sviluppato la passione per i manga rendendolo un nerd tremendo che adorava combinare le coppie più assurde.
Allegro, altruista ma anche molto irascibile, soprattutto se offendevano il suo famiglio di tipo fatina. Se questo succedeva, diventava violento e sfoderava una forza bestiale con cui faceva le cose più assurde^^.
Era un abile combattente del corpo a corpo e come arma usava una grande ascia bilama che, all’occorrenza, poteva dividere in due asce che lanciava come boomerang contro gli avversari.
Era dotato di un potere Video che gli permetteva di proiettare la realtà digitale usandola a proprio piacimento. Gli piaceva usare questo potere soprattutto per rallegrare i bambini allestendo spettacoli digitali che, in quei tempi di guerra, erano perfetti per far tornare il sorriso.
Gli piacevano le belle donne soprattutto quelle disinibite e provocanti che gli facevano salire i bollori e che soprattutto accettavano la sua sfrenata passione per manga e anime. Una delle poche soleane che rispettava questo suo lato era una bella soleana di nome Shinobu che era però stata imprigionata: questo costituiva un motivo più che sufficiente per andare a rompere qualche faccia.
 
“ASSAGGIA LA LUCE DELLA GIUSTIZIA!” ma questa non lo ascoltò nemmeno e gli si lanciò addosso mentre dal palmo della mano uscì fuori un’enorme lancia a forma di trivella “LANCIA SUPREMA DELLA GIUSTIZIA!” che iniziò a girare vorticosamente aumentando così la sua pericolosità.
“Ma fammi il favore!” John non era uno sprovveduto e si limitò a tendere la mano libera.

BLIZ!

E sparò un raggio rosso che disintegrò istantaneamente l’arma nemica.
“Mi sa che non era molto resistente!” esclamò ironico il soleano con tanto di ghigno bastardo sul muso.
“E DI QUESTA CHE NE DICI!” ma Seryu non fermò la sua avanzata e attaccò nuovamente scomponendosi in particelle di luce “Yasakani no Magatama!” che si scagliarono contro l’avversario da più direzioni.
“Sono più bravo di te!” ma John non si scompose e reagì sollevando il braccio sinistro “Absorption!” che creò un vortice che assorbì l’attacco nemico uscendone incolume.
“CHE COSA!” lasciando la pupilla di Akainu in un momento di incredulità.
“Ti sei distratta!” che il soleano T-Rex colse al volo per attaccarla.

KAPOM! CRASH!

“AAAAARRRGGHH!” colpendola in faccia con un calcio in rovesciata a schiacciandola a terra.
“Il colpo di grazia!” John non si fermò qui. Sapeva benissimo che se non la finiva in fretta, si sarebbe ripresa e avrebbe ripreso ad attaccare, per questo sollevò la sua ascia verso l’alto pronto a tagliarla in due.

GRAB!

Ma il suo braccio fu afferrato da una ferma mano che emetteva un forte calore.
“M-Merda!” nel rendersi conto che ad afferrarlo era stato Akainu in persona, il guardiano capì di essere finto nei guai con la G maiuscola.
“Credi davvero che ti lascerò uccidere la mia sottoposta? SCIOCCIO!” infatti Sakazuki era furioso e calò il pugno sinistro verso la testa del giovane nemico.
“SEI TU LO SCIOCCO! Sanda Ryu no tetsu hanmā!” ma Nadia fu più veloce di lui e lo colpì con un poderoso pugno avvolto dall’energia del fulmine ossia << il Martello di Ferro del Drago del Tuono >>

KAPOM! FRABOM!

“AAAAARRRGGHHH!” il colpo fu così improvviso che l’ammiraglio non riuscì a bloccarlo e, mentre sputava un fiotto di sangue dalla bocca, cadde all’indietro.
“SIGNORE!” vedendo che il suo amato superiore era stato colpito a tradimento Seryu sbiancò “DANNATA MALVAGIA!” per poi puntare la terrestre con ira e tirare fuori dal petto un bazooka fotonico.

ZOCK!

“E no bella. Sei troppo piccola per usare queste cose!” ma Dante la anticipò tirando fuori Lucifer, una coppia di ali demoniache capaci di estrarre delle lame rosse che potevano esplodere e ne lanciò una sull’arma della nemica.

BOOM!    

“DANNAZIONE!” che un attimo dopo esplose costringendo la folle soleana a retrocedere.
“Tutto bene signor John?” nel mentre Sebastian ne aveva approfittato per prendere il giovane soleano e portarlo al sicuro e gli chiese se stesse bene.
“Sono tutt’intero e questo è l’importante!” gli rispose il soleano T-Rex mentre si massaggiava il braccio afferrato da Akainu e, per fortuna, se l’era cavata con un leggera scottatura.
“Beh vedi di rimanere vivo o rischi che ti mangi le interiora!” e Easley pensò bene di stimolarlo a modo suo a non tirare le cuoia o se lo sarebbe mangiato molto volentieri.
“Molto confortante!” commentò il soleano che non ci pensava nemmeno a morire e diventare lo spuntino di quel pazzo terrestre dai gusti poco raccomandabili^^.
“Se ti può consolare, se fossi stato colpito da Akainu di te non sarebbe rimasto nulla e il signor Easley avrebbe dovuto cambiare i suoi piani!” Gowther pensò di consolarlo dicendogli che se fosse morto per mano dell’ammiraglio avrebbe evitato un simile destino^^. Ovviamente lo disse mettendosi in una posa ridicola.
“Mooooolto confortante lord Gowther!” esclamò Belfagor che lo fissò con la coda dritta e si chiedeva come facessero i suoi compagni a sopportarlo^^.
“Umorismo a parte, spero che tu sia pronto a riprendere. Perché ora si combatte sul serio!” ma Nadia interruppe quel momento comico invitando i compagni a recuperare la concentrazione perché i loro avversari erano ancora lì.
“Ovvio signorina Nadia. Sono pronto a ricominciare!” e ovviamente il soleano era pronto a ricominciare. Di sicuro non voleva passare per uno sfaticato “Sarà una terrestre ma è combattiva come poche. Mi piace!” e dentro di sé ammise che era il suo tipo^^.
“I Absolutely Crazy About it!” e dopo aver detto il suo motto, anche Dante fece capire di essere pronto a prendere a calci quel branco di cani rabbiosi che aveva davanti.
 
“Sta bene signore?” dall’altra parte Seryu si sincerò delle condizioni del suo amato superiore e sperava che stesse bene.
“Non è niente!” che si alzò con giusto qualche graffio. Era abituato a subire di peggio “Ufficiale Seryu, Myouri, Myouga è il momento di mostrare a questi bastardi che cosa vuol dire sfidare gli esponenti della vera Giustizia. Siete pronti?” e poi rivolgersi all’intera famiglia incitandoli a combattere questi << malvagi >>.
“Sissignore. Sono pronta!” mettendosi sull’attenti, Seryu era pronta a seguire il suo superiore “I malvagi verranno sconfitti dalla Giustizia!” per poi puntare gli avversari con un sorriso folle.
“Uhuhuh! Facciamogli vedere di che cosa siamo capaci!” motivato dal padre, anche Myouri era pronto a fare una strage e aveva già pronte tutte le sue letali biglie.
“….” Invece Myouga non disse nulla. Si limitò a guardare insistentemente Nadia, come a voler capire se nascondesse qualcos’altro o meno.
“Non tratteniamoci figlioli. Farmaco della Follia!” Akainu dette un particolare ordine e prese una misteriosa pillola rossa dalla tasca del giubbotto e fu seguito a ruota dagli altri tre.

Chompx4!

“GGGRRRRRR!”
Che ingoiarono in un solo boccone e, come risultato, la loro massa muscolare raddoppiò e il loro pelo divenne scarlatto, anche quello di Seryu subì la stessa metamorfosi.
“Attenzione! Il loro potere è aumentato drasticamente. Direi che le nostre possibilità di vittoria sono calate del 13%!” Gowther notò subito l’impennata di potere dei quattro e avvisò i compagni che le loro possibilità di vittoria erano calate.
“Figurati se mi baso sulle probabilità per vincere una battaglia!” Easley non era il tipo da lasciarsi influenzare dai numeri. Erano i fatti a decidere le sorti di una battaglia.
“Di sicuro hanno assunto qualche droga ma non durerà a lungo!” Sebastian era sicuro che gli effetti del farmaco non sarebbero durati a lungo. Al massimo avrebbero dovuto resistere fino a quando gli effetti non si sarebbero esauriti.
“Sarà una battaglia di logoramento eh? Le mie preferite!” per John non c’erano problemi. Lui era abituato a questo tipo di sfide e non ne aveva mai persa una.
“È il momento del Rock baby!” Dante non ce la faceva più ad aspettare e non vedeva l’ora di scatenarsi.
“Andiamo!” la Vercetti si mise a capo del gruppo e si diresse con foga battagliera verso i quattro avversari che fecero altrettanto.

 
A SUD DEL CASTELLO
 
In questa zona si trovava un grande campo di addestramento.
Per generazioni, era stato il luogo in cui molti giovani soleani si erano allenati a controllare i loro poteri, diventando così potenti guerrieri.
Ma ora, il suo aspetto era completamente mutato: era stato sostituito da una struttura fatta interamente di ghiaccio e la responsabile di tutto ciò era conosciuta da tutti come una elle soleane più forti del Sole che rispondeva al nome di Esdeath Lince Ametista.
“Ahahahahah! Allora mia sciocca e debole avversaria, ti piace come palcoscenico per la tua fine?” ridendo beffardamente, Esdeath fissò l’umana che aveva avuto il fegato di sfidarla apertamente.
 
ESDEATH LINCE AMETISTA: Era un’alta e formosa soleana dalle sembianze di una lince dal manto viola chiaro. L’alto e snello corpo di circa tre metri era protetto da un’aderente uniforme bianca con tanto di berretto da cui facevano capolino le orecchie e i lunghi capelli di un lucente azzurro.
Ricopriva il ruolo di generale delle truppe esterne, ossia aveva il compito bloccare le ribellioni in modo pacifico ma il suo modo di agire era tutt’altro che pacifico. Il suo esercito era considerato il secondo più forte perché legato a un forte cameratismo che lei stessa incitava in diversi modi, o donando la maggior parte del suo stipendio ai soldati o condividendo il pasto con loro durante le campagne militari. Salvo quello che restava dell’esercito dei saturniani, il suo era considerato il più forte in assoluto.
Era, infatti, conosciuta per il suo sadismo e la sua passione per le torture che definire orrende era un complimento.
Il suo motto era << il forte schiaccia il debole >> e la guerra era il modo migliore per dimostrare la sua forza schiacciante a scapito di tutti coloro che riteneva deboli, traendone una gioia immensa. Per questo motivo si era unita a Vorkye: lo vedeva come qualcuno di incredibilmente forte ed era sicura che, stando al suo fianco, avrebbe potuto continuare a combattere molte altre battaglie.
Le uniche avversarie che non era mai riuscita a battere erano Olivier che, in un’occasione, l’aveva costretta alla fuga e la cosiddetta Regina degli Spadaccini con la quale si contendeva il titolo di soleana più forte.
Il suo potere era quello del ghiaccio. Era inoltre una maestra nell’uso delle armi ma prediligeva lo stocco che usava per direzionare meglio i suoi pericolosi attacchi.
 
“Tsk!” in risposta, la sua avversaria si fece scappare una smorfia.
 
LADY T EVANS: Era una rossa dagli occhi scuri. L’atletico e giovane corpo era protetto dall’uniforme del villaggio della Foglia dove rivestiva il ruolo di Special Jonin, mentre i lunghi capelli rossi scendevano liberi dietro la schiena e un ciuffo ricadeva sul viso.
Il suo passato era molto travagliato. In origine era un ninja traditore affiliata al Villaggio del Suono ma, a seguito di una missione, lei e i suoi compagni vennero uccisi. Il fato volle che Abhadon la notasse e, riconoscendone le doti, la rese una sua sottoposta rendendola il suo undicesimo generale infernale e simbolo della vanità.
Dopo poco tempo, T sfidò Nick ma venne sconfitta. Tuttavia, il Sun’s Warrior notò che il suo cuore era pieno di dubbi e rimorsi e decise di risparmiarla tentando di farla passare dalla sua parte.
La ragazza, però, sapeva fin troppo bene che i suoi peccati non potevano essere perdonati così facilmente e tornò al cospetto del suo oscuro signore che, deluso dal suo fallimento, la sottopose alla temuta antidemificazione. Incredibilmente T sopravvisse al rito mortale e, ormai ridotta in condizioni pietose, fu gettata nel vuoto da un’altezza di oltre 60000 metri ma fu salvata per un pelo da Nick stesso che, dopo averla aiutata a riprendersi, le propose nuovamente di cambiare vita e di redimere i suoi peccati aiutando gli altri.
Fu così che T fu portata a Konoha dove, incitata dalle parole del castano, ricominciò tutto d’accapo divenendo in poco tempo una abile Jonin nonché cuoca provetta: questo anche grazie a un abilissimo cuoco che la introdusse all’arte culinaria.
Strinse un forte legame col drago del ghiaccio Frost che la rese la sua Dragon Slayer, insegnandole la magia del Dragon Slayer del ghiaccio e quella dell’estinzione che le permetteva di negare ed estinguere ciò su cui si posavano i suoi occhi. Il lato per così dire negativo fu che, per l’allenamento sostenuto col drago del ghiaccio, le fece prendere un brutto vizio, quello di spogliarsi in un lampo senza nemmeno accorgersene provocando non poche reazioni da parte dei pervertiti che venivano prontamente ghiacciati^^.
Oltre a queste abilità, eccelleva nelle arti illusorie di tipo acustico e usava gli strumenti musicali per renderle molto più potenti, inoltre vantava un notevole intelletto.
Era innamorata di Nick ma avevano non poca concorrenza: erano, infatti, in molte a provarci con lui.
Impugnava uno stocco di Elemental argentato donatole dalle amazzoni soleane, la cui regina, dopo aver perso contro di lei, ne aveva riconosciuto il valore. In quell’occasione T aveva subito un colpo che le aveva causato una grave emorragia e Nick stesso le donò il suo sangue. Oltre a salvarle la vita, il sangue del Sun’s Warrior sortì un ulteriore effetto, la nascita di un paio di ali sulla sua schiena che potevano essere ritratte a comando e la cosa lasciò giustamente tutti increduli. 
 
“Che ti prende? Non ti piace questo palcoscenico?” notando la reazione dell’avversaria, Esdeath volle togliersi questa curiosità prima di iniziare le danze.
“Non mi piace tutto di te!” le rispose la rossa disgustata “Soprattutto perché mi ricordi com’ero tempo fa: stupida e piena di me!” perché rivedeva sé stessa nell’avversaria e questo le faceva capire che aveva fatto la scelta giusta a cambiare vita.
“Quindi eri come me eh?” e questo fece sorridere sadicamente la Generalessa che trovava la cosa molto divertente “Dici che sono stupida e piena di me? Vediamo se hai ragione oppure ti sbagli. Sarà solo la più forte a deciderlo!” e ora era più motivata che mai a combattere la rossa.
“Se è questo il tuo modo di pensare allora fati sotto ma, per prima cosa, cominciamo a togliere di mezzo questa roba!” ma T prima volle fare qualcosa e, spalancata la bocca…

CRUNCH! WOSH!

Morse violentemente un pezzo della costruzione di ghiaccio e, in pochi secondi, l’assorbì senza lasciarne alcuna traccia.
“Non ho mai assaggiato un ghiaccio più disgustoso del tuo!” per poi fare un’espressione disgustata segno che il ghiaccio dell’azzurra era privo di sapore.
“Pff… AHAHAHAHAHAH!” in risposta questa si mise a ridere sguaiatamente “Sei un’umana divertente. I terrestri sono davvero pieni di sorprese ma anche fin troppo deboli!” per poi deridere gli umani che, ai suoi occhi, erano solo un gruppo di deboli che se le inventavano tutte.

KAPOMX2!

“AARRRGGHH!” ma aveva commesso l’errore di abbassare per un attimo la guardia e, come risultato, ricevette un poderoso pugno in faccia seguito da un rapido calcio al fianco che l’aveva spedita faccia al muro.
“Scusa, ma avevi la guardia abbassata!” responsabile del colpo era ovviamente T che ora era circondata da un’aura bianca e tirato fuori le sue ali “Forza, fatti sotto Miss fortissima. Non ne posso più di sentirti parlare a vanvera. Sbrigati e prova a vedere se riesci a sconfiggermi!” per poi invitare la sua avversaria a farsi sotto.
“Non me lo faccio ripetere due volte UMANA!” in risposta la Generalessa si rimise in piedi e calò il suo stocco verso l’avversaria.

ZACK! FRABBOM!

Generando un profondo solco a terra ma T lo aveva schivato appena in tempo.
“Niente male!” commentò la rossa osservando per un momento il risultato dell’attacco.

KAPOM!

“ARRGH!” un attimo dopo si ritrovò violentemente colpita da un calcio dell’avversaria e fu spedita al suolo “AH!” ma si rialzò subito e si lanciò all’attacco contro l’avversaria che fece altrettanto.

CLANG!

Iniziando a scambiarsi una rapida serie di fendenti.
“PRENDI QUESTO!” Esdeath si distanziò rapidamente e calò un fendente ghiacciato contro la nemica che lo schivò saltando in alto.

KAPOMX10!

E le piombò addosso colpendola con una rapida serie di calci destabilizzandola e gettandola a terra.
“Che succede? È tutta qui la tua forza?” mentre le teneva bloccato un braccio, T la fissò con sguardo provocatorio.
“Non essere presuntuosa!” Esdeath le rispose con un vero e proprio ruggito.

BOOM!

E fece esplodere la sua energia costringendo T a mollare la presa e ad allontanarsi. La rossa atterò in piedi cercando di fermare la spinta contraria. Non appena riuscì a fermarsi, vide Esdeath lanciarsi contro di lei calando il braccio destro in avanti. T fece altrettanto calando quello sinistro.

KAPOMX2! WOSH!

“AAAAAHHHHH!”

Le due gridarono con tutta la loro forza per cercare di prevalere l’una sull’altra.

KAPOM!

“AGH!” alla fine, ad avere la peggio fu proprio T che fu sbalzata all’indietro e colpita al petto vedendo bianco.
“È finita debole umana!” Esdeath non si fece sfuggire l’occasione e, afferrato il suo stocco…

ZOCK!

Trafisse l’avversaria al cuore.

PUFF!

Ma T sparì in una nuova di fumo rivelandosi essere una copia.
“Cosa?” lasciando l’avversaria senza parole.

KAPOM!

“ARGH!” che ricevette un calcio a tradimento venendo spinta all’indietro.
“Fai male a sottovalutarmi!” le disse T con sguardo battagliero e pronta a lanciare un nuovo attacco “Prendi questo! Kori Ryu no HOKO!” ossia un potente soffio di aria congelata dalla bocca, << il Ruggito del Drago di Ghiaccio >>.  

WOSH!

L’attacco creò un una bianca distesa di ghiaccio che ricoprì l’intera zona seppellendo Esdeath.
“Vorrei dire di averla battuta, ma sarei solo un’ingenua a pensarlo!” ma la rossa era consapevole che l’avversaria era tutt’altro che sconfitta, per questo si mantenne vigile.
“Uhuhuh! AHAHAHAHAH!” e, infatti, Esdeath fece sentire la sua folle risata da un luogo imprecisato.

CRASH!

Poi il ghiaccio di T si ruppe con un solo colpo e si riunì in un solo punto dando forma alla terribile soleana.
“Speri davvero di battere col ghiaccio colei che ne ha il controllo assoluto?” che, ghignate, riprese la sua avversaria ritenendola una sciocca “Assaggia un vero attacco misera…. Ma che?” ed era pronta a contrattaccare quando, all’improvviso, si sentì il corpo pesante “Dove diavolo sei!” per poi rendersi conto di non riuscire più a vedere l’avversaria.
E intanto, lento e ipnotico, nella zona riecheggiava il dolce suono di un flauto. Non importava dove si girasse, non riusciva a trovare il luogo esatto da dove provenisse.
“D-Dove sei dannata!” nonostante sentisse le membra farsi sempre più pesanti, Esdeath continuava a cercare un segno dell’avversaria ma non riusciva a percepirne la presenza.

Fiuuuuuu!

Poi qualcosa si avviluppò attorno alle sue braccia e furono issate verso l’alto da una forza misteriosa e irresistibile. 
“A-Ah!” incapace di resistere, Esdeath si bloccò di colpo e abbassò la testa.
“Dove non vincono i muscoli, è l’astuzia a prevalere, mia cara!” dopo aver smesso di suonare il flauto creato col ghiaccio, T si avvicinò alla sua avversaria con lo stocco pronto a colpire l’avversaria “Ti saluto, patita della forza!” e intendeva porre fine alla sua vita perché conscia che non sarebbe stato possibile tenerla a bada.

CRASH!

Ma proprio in quel momento un muro da allenamento poco distante da dove si trovava fu fatto saltare dall’altra parte. A causare il fenomeno era una grande mano di energia chiusa a pugno.
“GGGRRR! DANNATI MOCCIOSI!” a cercare di bloccarla c’era un enorme soleano che vestiva un’armatura samurai ed era noto per la sua malvagità e crudeltà: Arago.
ARAGO: Era un grande soleano dal massiccio corpo di oltre quattro metri e mezzo. Il tipo e il colore erano sconosciuti perché era interamente protetto dalla sua armatura.
L’imponente e inquietante armatura da samurai era nera come la notte e con le rifiniture rosso sangue, piena di spuntoni affilati e di teschi candidi posizionati sul petto, sui gambali e sull’elmo munito di enormi corna nere ricurve. A rendere ancor più diabolica e spaventosa quest’armatura nera era la maschera da oni rosso sangue; Poi l’armatura aveva delle lame appuntite che spuntavano dietro la schiena come una letale coda di pavone.
Fedele a Vorkye era stato premiato col titolo di Capitano della Guardia Reale che usava per spadroneggiare liberamente senza poter essere fermato.
La sua identità era sempre rimasta nascosta ma alcuni supponevano che fosse un soleano di colore nero, questo perché i suoi attacchi si basavano sull’uso delle tenebre che manipolava a suo piacimento e combinava con la sua potente sciabola.
 
“Oh cavolo!” capendo che era meglio cambiare aria, T lasciò perdere Esdeath e si scansò velocemente poco prima di essere coinvolta.

ZAMP!

“AHIAAAA!” a essere coinvolta fu la coda della Generalessa che si svegliò dall’illusione a causa del dolore per poi ritrovarsi trascinata dall’alleato “ARAGO DANNATO! ALZA LA ZAMPA DALLA MIA CODA O TE LA TAGLIO!” e come prima cosa pretese di avere la codina libera.
“ESDEATH?!” nel sentire la sua voce, il Capitano della Guardia Reale concentrò per un attimo la sua attenzione su di lei conscio che era meglio non farla arrabbiare troppo “MA COS…!” un attimo dopo, si sentì cadere in avanti perché il pugno di energia era improvvisamente sparito.
“ZEAAAAAAAHHHH!” e qualcuno gli si lanciò rapidamente contro calando una katana con l’intenzione di decapitarlo.

ZACK! CRACK!

Ma questa andò a scontrarsi contro una parete di ghiaccio alzata all’ultimo momento da Esdeath che difese sia lei che l’alleato.
“Tsk! L’ho mancato!” si lamentò il Nephilim con un certo disappunto e chi altri era se non Vergil in persona.
 
VERGIL: Era identico in tutto e per tutto a Dante salvo per il modo di vestire e per il taglio dei capelli che teneva all’indietro col gel. Indossava un lungo giubbotto azzurro che copriva una camicia nera orientale; le gambe erano protette da aderenti pantaloni neri e non mancavano stivali di pelle dello stesso colore. Nella mano destra impugnava la Yamato, una katana dal manico bianco, lasciatagli dal padre Sparda. Era il gemello di Dante.
Un tempo considerava gli umani come creature deboli che dovevano solo essere comandate con la forza ma, dopo averle prese di santa ragione dal fratello e aver incontrato Lello, di cui diventò il braccio destro, cambiò modo di pensare. Ora si stava impegnando a proteggere l’umanità dai demoni e a conoscere meglio sé stesso.
Arrivato nella dimensione INA, cercò prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard fallendo e poi, con la collaborazione del fratello minore Nero, stese Arago anche se non riuscì ad eliminarlo.
Era l’esatto opposto di Dante: freddo, intelligente, carismatico e anche molto diretto. Era molto abile al computer e si era rivelato un ottimo assistente e insegnante privato: aveva, infatti, il compito di istruire la figlia adottiva di Lello che, grazie ai suoi insegnamenti aveva conseguito in poco tempo dei risultati eccellenti.
Grazie alla sua katana Yamato era in grado di manipolare il nulla e di creare un suo clone d’ombra da usare durante il combattimento. Poteva inoltre vantare di numerose armi demoniache e della forma demoniaca Devil Trigger.
 
“Io, però, non lo manco!” ma fu subito superato dal fratello minore Nero che, con la sua solita irruenza, si buttò nella mischia calando nuovamente il suo braccio demoniaco.
 
NERO: Era un ragazzo di circa vent’anni dalla corporatura molto sviluppata. A differenza dei fratelli maggiori, portava i capelli a caschetto e il braccio destro era ricoperto da scaglie blu cobalto e costantemente illuminato da una potente energia demoniaca azzurra. Indossava un lungo giubbotto rosso foderato in blu che quasi toccava terra, una camicia rossa, jeans scoloriti e stivali neri. Alle dita della mano sinistra aveva diversi anelli mentre al collo teneva sempre appese un paio di cuffie per sentire il rock.
Dopo gli eventi di Fortuna e dell’Ordine di Sparda, Nero e la sua fidanzata Kyrie decisero di viaggiare per il mondo alla ricerca di un bel posto dove potersi stabilire. Dopo poco tempo, i due incontrarono Lello che offrì loro una sistemazione e assunse Nero come sua guardia del corpo. In quest’occasione, fece la conoscenza di Vergil di cui non sapeva nulla e che poi scoprì essere suo fratello.
Arrivato nella dimensione INA, cercò prima di fermare la furia di Gilgamesh insieme ai fratelli e Alucard fallendo e poi, con la collaborazione di Vergil, stese Arago non riuscendo tuttavia ad eliminarlo.  
Caratterialmente era molto simile a Dante ma era leggermente più distaccato di lui anche a causa del suo braccio destro che aveva da tempo perso l’aspetto umano allontanandosi così dalle persone. Per sua fortuna, aveva trovato compagni che non lo giudicavano per questo e, anzi, aveva capito che, rispetto ai problemi di alcuni di loro, i suoi erano ben poca cosa e la ciò lo aveva spinto ad aprirsi maggiormente.
Le sue principali armi erano la sua spada Red Queen e la pistola Blue Rose da lui personalmente costruite e il Devil Bringer ossia il suo braccio destro e non poteva mancare il Devil Trigger.
 
KAPOM!

“NON QUESTA VOLTA UMANO!” ma Arago schivò il pugno del giovane avversario saltando all’indietro e avvolse la sua sciabola con delle fiamme oscure “MUORI!” e questa volta lo avrebbe ridotto in cenere.

Frrrrrzzz!

“CHE COSA?” ma queste furono congelate con una facilità disarmante e anche le sue gambe furono bloccate da una lastra di ghiaccio.
“Gentilissima T!” sapendo benissimo chi era stato, Nero ringraziò la rossa con cui era anche in buoni rapporti. Intanto tirò fuori la Blue Rose munita di doppia canna e la puntò dietro di sé.

BANGX2! CRASH!

Che fece a pezzi la lama di ghiaccio che stava per colpirlo da dietro opera di Esdeath.
“Prego Nero. Questo e altro per il mio preferito dei tre fratelli!” gli rispose la Evans facendo l’occhiolino “Calcio doppio?” per poi corrergli incontro.
“D’accordo!” il ragazzo afferrò al volo e, in perfetta sincronia con lei, saltò passandole di fianco.

KAPOMX2!

“AARRRRGGGHHH!”

Colpendo nello stesso momento sia Arago che Esdeath che furono spinti all’indietro di diversi metri.
“Bel gioco di squadra!” battendogli il cinque, T si complimentò con lui per l’ottimo gioco di squadra “Ti perdono per avermi impedito di stendere la mia avversaria solo perché sei tu!” per poi decidere di non punirlo per avergli incasinato i piani iniziali.
“Meno male!” commentò scherzosamente l’albino che poi voltarsi dall’altra parte “Però ora vestiti!” e farle notare una cosa un po’ particolare^^.
“Eh? IIIHHHHHHHHH!” nei primi secondi T non capì, poi abbassò la testa e si rese conto che era senza la parte superiore dell’uniforme e della maglia, rimanendo così con le tette al vento^^ “NON GUARDATE!” per poi cercare di coprire le sue forme ben sviluppate con le mani^^.
“Tieni, usa questo e vedi di non perderlo!” comportandosi da cavaliere, Nero le passò il suo cappotto perché potesse coprirsi ed evitare di dover combattere nuda.
“Grazie mille! Farò attenzione!” gli rispose T mettendoselo subito e chiudendolo per coprirsi a dovere.
“Avete finito con queste moine? Non abbiamo tempo per fare salotto!” i due furono raggiunti da Vergil che aveva in mano l’uniforme della rossa “Attenta a non scaldarti troppo o rischi di denudarti del tutto!” e glieli diede facendo una battuta.
“Che simpatico!” commentò T rimettendosi subito l’uniforme ninja per poi restituire a Nero il suo cappotto.
“Il lavoro prima di tutto!” commentò il minore dei tre fratelli rimettendosi in posizione pronto a ricominciare i giochi.
“DANNATI UMANI! NON VE LA FARO’ PASSARE LISCIA!” in quel momento Arago si alzò furioso e, battuta la sciabola a terra, la liberò dal ghiaccio di T ed era nuovamente pronto a combattere.
“Ammetto che mi hai sorpreso. Ma non sperare che succeda nuovamente. Stavolta ti uccido!” seguito da Esdeath che non avrebbe avuto pietà verso la sua avversaria.
“Davvero? E io che credevo fossimo diventate amiche!” commentò ironica la Evans che era pronta ad accoglierla a braccia aperte.

CRASHX4!

Ma prima che lo scontro potesse ricominciare, ci furono quattro schianti a pochi passi da loro e poi due nuovi arrivati si avvicinarono con passo lento.
“Non avevo bisogno del tuo aiuto. Li stavo già sconfiggendo!” commentò un imponente soleano il cui corpo era interamente protetto da un’armatura nera: era il misterioso soleano conosciuto da tutti come il Cavaliere del Teschio.
 
IL CAVALIERE DEL TESCHIO: Era un misterioso soleano alto circa sei metri e mezzo. Di lui non sin sapeva nulla: né il vero nome né il tipo o il colore della sua pelle, perché interamente rivestito da una pesante e resistente armatura nera che ricalcava alla perfezione uno scheletro. L’elmo a forma di teschio ghignante munito di una decorazione simile a una corona, celava interamente il volto del misterioso cavaliere permettendo solo di far vedere gli occhi che lampeggiavano come due luci rosse nel buio. A completare il tutto vi era un logoro mantello strappato totalmente nero. Sulle spalle erano presenti una serie di speroni ossei.
L’unica cosa che si sapeva di lui era che, dovunque apparisse, nessun malvagio restava più in vita. Per questo, in quei tempi bui, era considerato come uno dei pochi guerrieri su cui fare affidamento.
Era noto per la sua incredibile forza fisica e per le due potenti spade che brandiva: lo spadone Ammazza draghi e la lunga katana Masamune. Se le brandiva tutte e due, voleva dire che l’avversario era destinato a finire in pezzi. Disponeva anche di una serie di coltelli da lancio e di una balestra incorporata nel braccio sinistro capace di sparare dardi a grande velocità.
Caratterialmente era generalmente taciturno e distaccato. Parlava solo quando lo riteneva necessario. Il suo unico lato comico era che se veniva importunato da qualcuno, acchiappava il responsabile per la faccia e lo sollevava da terra stringendogli le testa^^.
A parte questo, non si sapeva altro.
 
“Io non ti ho aiutato. Ho solo preso a calci qualche idiota!” gli rispose seccata la sua partner del momento “E poi puoi anche perdonarmi no. Qualunque cosa faccia, io sarò sempre perdonata perché sono troppo bella!” per poi puntarlo col dito e alzando la testa verso l’alto mostrando tutta la sua merce. Questa particolare soleana era considerata la più bella di tutte: Boa Hancock, la Regina delle Amazzoni.
 
BOA HANCOCK LAMIA GRIGIO: Era una rara soleana di tipo lamia color grigio chiaro. L’alto e formoso corpo di circa cinque metri, era protetto da un lungo mantello bianco foderato di rosa recante il simbolo della sua tribù, mentre le sinuose gambe (come lamia era l’unica ad averle) erano protette da una gonna molto corta che le copriva il minimo e il formoso seno era in parte coperto dal mantello. Il suo volto era qualcosa che rasentava la perfezione: sembrava che fosse stato scolpito da un angelo talmente era magnifico. Il tutto era maggiormente messo in risalto dai lunghi e lisci capelli corvini e dagli occhi azzurri simili a due gemme preziose.
Era l’imperatrice delle Amazzoni soleane, che erano prevalentemente soleane di tipo serpente, note per la loro forza e bellezza. Il suo carattere era arrogante e pieno di sé. Riteneva che, per via della sua bellezza, tutto le potesse essere perdonato. In realtà questa era solo una sua personale recita per apparire forte. A causa di Vorkye aveva, infatti, perso molto e ne aveva sofferto come poche altre.
All’inizio, rifiutò di unirsi ai Sun’s Warriors perché, in quanto maschi e composti prevalentemente da terrestri, li riteneva deboli e incapaci, ma fu convinta da T che la sfidò a duello al femminile proponendo tre incontri in cui le migliori delle amazzoni si sarebbero battute contro le migliori terrestri e le vincitrici avrebbero deciso come agire. Boa si scontrò contro T che, per sconfiggerla, rischiò la sua stessa vita. Colpita della sua determinazione, Boa si dichiarò sconfitta e, in segno del suo rispetto, le donò lo stocco che la rossa brandiva in quella battaglia.
I suoi poteri erano legati alle rocce, usava poi il potere Mero Mero che poteva pietrificare chiunque la guardasse direttamente e poteva usarlo allo stesso modo creando un grande cuore che trasformava in un arco per sparare frecce pietrificanti.
 
“Allora? Mi perdoni?” convinta di aver incantato il suo partner, lo fissò sicura che si sarebbe prostrato ai suoi piedi.
“Quante moine inutili!” ma il Cavaliere del Teschio non batté ciglio e fece qualche passo avanti ignorandola completamente^^.
Eh? S-S-Sono stata ignorata?” lasciando la poverina senza parole^^ “Come ti permetti di dirmi una cosa del genere? Sei davvero un maschio insensibile!” per poi riprendersi e iniziare protestare esigendo delle scuse.

GRAB!

“E-EHI!” ma in risposta fu acchiappata per la testa e sollevata a tre metri da terra.
“Mocciosa, non ho tempo per stare dietro alle tue scemenze!” il misterioso soleano le disse solo questo con tono seccato e poi la mise giù “Ora abbiamo del lavoro da fare!” per poi concentrarsi sugli avversari che aveva davanti.
“O-Ok!” di fronte a quel modo rozzo e allo stesso tempo autoritario, Hancock non riuscì a ribattere e lasciò perdere le sue moine.
 
“Piuttosto, vedi di spostarti!” poi fu presa in braccio dal misterioso cavaliere che saltò di lato…

CRASH!

Giusto in tempo per evitare di essere investiti da un attacco alle loro spalle.
“MA CHE…. LASCIAMI ANDARE!” dopo un primo momento di incredulità l’imperatrice delle amazzoni s’indignò e pretese di essere lasciata. Non era il tipo di femmina che si faceva prendere in braccio^^.
“Come ti pare!” le rispose l’altro che mollò la presa senza troppi complimenti facendola finire col sedere per terra^^.
“CHE MODI!” gridò Hancock tenendosi il sederino dolorante segnandosi mentalmente di fargliela pagare.

BANGX20!

Ma l’attenzione di tutti era rivolta verso le nuove arrivate che si stavano battendo come due furie.
“Sei forte. Non per niente, sei un membro dei Sette peccati capitali!” fissando l’avversaria con sguardo freddo, lady Kayura non si curò di dove si trovasse. Il suo obiettivo era davanti a lei.
 
LADY KAYURA TIGRE BIANCA: era una soleana di tipo tigre dal manto bianco, alta quasi cinque metri. I lunghi capelli blu erano legati da un’alta coda di cavallo tenuta ferma da due coltelli che fungevano da fermaglio mentre i freddi occhi erano neri come l’ossidiana.
Dopo Esdeath e la regina degli spadaccini era ritenuta la più forte guerriera al servizio di Vorkye. Era la diretta sottoposta di Arago e, forse, l’unica ad averlo visto in volto.
Fredda, spietata e dal cuore di ghiaccio, era una delle poche a saper controllare quasi tutti gli elementi della natura che era in grado di combinare insieme generando delle sfere nere dall’alto potenziale distruttivo. Era inoltre una maestra di spada anche se non la migliore.
Non sottovalutava mai l’avversario e lo osservava con attenzione in modo da coglierne i punti deboli. Chi l’affrontava moriva sicuramente.
 
“E tienilo bene a mente. Noi non perderemo!” le rispose con forza una gigantesca soleana membro dei Sette Peccati Capitali, Diane la Serpe dell’Invidia.
 
DIANE LA SERPE DELL’INVIDIA: Era una gigantesca soleana di tipo vipera color ambra e alta oltre 15 metri. I lunghi capelli castani erano tenuti fermi da due codini ai lati della testa mentre gli occhi color magenta brillavano come quelli di una bambina. Sulla coscia sinistra aveva un tatuaggio che rappresentava una vipera cremisi.     
Nonostante avesse poco più di 2500 anni, era alta perché affetta da gigantismo e, non riuscendo a controllare il variare delle sue dimensioni, era costretta a vedere tutti i suoi amici dall’alto verso il basso quando invece avrebbe molto voluto essere alta quanto loro e ridere allegramente.
Malgrado questo, era sempre allegra e sorridente perché aveva i suoi compagni a tenerle compagnia e, quando non combatteva, era anche molto pucciosa. Era la fiamma di King che conosceva sin dall’infanzia e gli voleva molto bene. Era diventata molto amica di T e Nadia che, malgrado le sue dimensioni, la consideravano della loro stessa taglia^^.
I suoi poteri erano legati alla manipolazione della terra. Inoltre era in grado di indurire il suo corpo fino a farlo diventare duro come il diamante che le garantiva una difesa perfetta e anche un elevato potenziale offensivo. La sua arma era un enorme martello di nome Ghideon che le permetteva di concentrare meglio i suoi poteri.
 
“PRENDI QUESTO!” il membro dei Sette Peccati Capitali non perse un istante e si lanciò nuovamente in avanti calando il martello contro l’avversaria.
“Non ci sperare!” ma Lady Kayura non si fece trovare impreparata e, impugnate le sue spade, si lanciò contro di lei.

CLANG! DOON!

L’impatto tra le loro armi generò una potente onda d’urto che spazzò via tutte le macerie costringendo i presenti a coprirsi gli occhi.
“Ero sicura che fossi forte Diane!” nel vedere con i propri occhi la forza della sua nuova amica, T era ancora più convinta che la scelta fatta in passato fosse stata giusta.

CLANG!

“Credevi che mi sarei distratta?” ma non aveva dimenticato che stava combattendo contro qualcuno di estremamente pericoloso e sapeva benissimo di non potersi distrarre.
“Uhuhuhuh! Ci sono così tante leggende qui, ma tu mi interessi ancora parecchio umana!” Esdeath fece intendere che non aveva ancora finito con lei, voleva vedere fino a quanto l’avversaria sarebbe durata ancora.
“Ma davvero? Allora vieni a prendermi!” le rispose la rossa con occhi di sfida e pronta a ricominciare la partita.

FRABBOM!

Ma le due furono nuovamente interrotte dal muro opposto che saltò in aria permettendo così ad altri combattenti di fare il loro ingresso.
“Poveri muri. Non fanno niente di male e vengono fatti a pezzi dai fanatici delle botte. Che tristezza!” commentò ironicamente Nero che, da quando era iniziata la battaglia, aveva visto troppe povere pareti innocenti venire distrutte dalla brutalità altrui^^.
“Se sono tra i piedi non ci possiamo fare niente!” gli rispose il fratello maggiore impassibile. Di sicuro non avrebbe pianto per aver tagliuzzato qualche parete di troppo “E poi tu ne hai distrutte parecchie sai? È una fortuna che le macerie non ti siano finite addosso. Ma con la testa dura che ti ritrovi, dubito ti saresti fatto qualcosa!” per poi riprendere il fratellino che aveva provocato solo danni e basta^^.
“Touché farò più attenzione!” capendo la ramanzina, il ragazzo promise di stare più attento “Se come no!” ma aveva incrociato le dita sia fisicamente che mentalmente^^.

CLANG!

Intanto dall’altra parte del muro era possibile sentire il rumore del ferro che si scontrava senza sosta e poi, dalla polvere, emersero quattro figure che continuavano a combattere.
“Le voci si sono rivelate vere: sei davvero il soldato più forte del Sole!” si complimentò una delle leggende del Sole, il Re degli Spadaccini: Drakul Mihawk Falco Nero.
 
DRAKUL MIHAWK FALCO NERO: Era un potente soleano di tipo falco reale dal colore nero come la pece e dagli occhi dorati. Lo statutario corpo scolpito al millesimo era alto sette metri e mezzo e, negli otto millenni in cui aveva vissuto, non era mai stato piegato da nessuno, salvo dalla moglie^^. Le sue enormi ali nere erano chiuse a mo di mantello che gli proteggeva le spalle. In testa indossava un grande cappello da moschettiere munito di piuma bianca, sul collo pendeva una croce dorata che nascondeva un affilato pugnale mentre tra le potenti mani impugnava un enorme spadone a croce dalla lama nera e decorata di pietre preziose, la famosa Croce Nera, considerata una delle spade più potenti del Sole, seconda solo a quelle dei Sun’s Warriors.
Tenebroso, freddo e inespressivo: queste erano le sue principali qualità ma sapeva essere anche molto carismatico e leale, soprattutto nei confronti dei suoi subordinati.
Era considerato da tutti come lo spadaccino più potente di tutto il Sole, si riteneva che nessuno potesse tenergli testa, salvo la sua sposa che era l’unica a poterlo riprendere e anche a farlo deprimere^^. Millenni prima aveva una barbetta ben curata con tanto di lunghi baffi che lo rendevano molto attraente ma a sua moglie non piacevano tanto che, dopo un lungo scontro sia verbale che a colpi di spada, a cui fu aggiunta la minaccia di castrazione da parte della sua dolce metà, decise di darle ragione e di radersi^^.
Quando Vorkye instaurò la sua tirannia, lui e la moglie decisero di rimanere neutrali ma il tiranno fece rapire il figlio e li costrinse a servirlo o avrebbe ucciso il loro unico erede. Era questa la ragione che obbligava il potente soleano a combattere dalla parte del tiranno, altrimenti non ci avrebbe pensato due volte a ribellarsi e non era il solo ad aver avuto una simile minaccia. Erano molti i soleani che erano stati costretti a combattere dalla sua parte per lo stesso motivo.
 
“Lo so già da me, ma ti ringrazio lo stesso!” gli rispose con voce orgogliosa l’ultimo membro dei Sette Peccati Capitali Escanor, il Peccato del Leone della Superbia.
 
ESCANOR IL LEONE DELLA SUPERBIA: Era un potentissimo soleano di tipo leone di oltre otto metri e dal massiccio corpo color dell’oro e occhi erano dello stesso colore. Dietro la schiena vi era un grande tatuaggio cremisi che raffigurava un leone, simbolo della sua appartenenza al gruppo. Sul muso erano presenti dei lunghi baffi ben curati che gli davano un aspetto ancora più superbo.
Superbo e orgoglioso come pochi, ma anche fortissimo, era considerato a pieno titolo il soldato più potente al servizio del Sole, questo almeno di giorno. Era, infatti, un tipo molto particolare: di giorno era un gigante dalla potenza schiacciante e dal carattere superbo e sicuro di sé, mentre di notte si trasformava in un piccoletto debole mingherlino insicuro e pauroso. Erano molte le teorie formulate dietro questa sua insolita particolarità che rendeva anche impossibile determinarne l’età: Escanor stesso diceva di non sapere quanti anni avesse in realtà. Fatto stava che di giorno, a mezzogiorno era il soldato più potente del Sole mentre di notte, a mezzanotte, il più debole.
Quando combatteva, era sempre solito guardare gli avversari dall’alto in basso, a volte non li considerava nemmeno perché troppo piccoli a suo confronto.
Delle sue origini, non si sapeva nulla, tuttavia era stato incluso nel gruppo ed era sempre stato oggetto di ricerca da parte di Merlin che lo guardava sempre con interesse scientifico mentre in Escanor era nato un forte desiderio amoroso verso di lei^^. Passava, infatti, la maggior parte del suo tempo libero a tessere le lodi del suo sole, servendola come questa voleva sperando di riuscire a conquistarla ma la maga non mostrava quel tipo interesse^^. Tuttavia il soleano non intendeva arrendersi per nessun motivo.
Malgrado il suo carattere superbo, era in ottimi rapporti con tutti i suoi compagni e stringeva facilmente amicizia con gli altri, persino con i musoni del calibro di Vegeta e Seto che gli avevano anche dato dei consigli su come conquistare Merlin^^.
Il suo potere era Sunshine, ossia potere del sole: esso consisteva nella massima manipolazione e irradiazione della luce e del calore della stella in cui era nato permettendogli anche di creare un sole in miniatura nel palmo della sua mano. La sua arma era un’enorme ascia chiamata Rhitta in cui poteva concentrare il suo immenso potere distruttivo amplificandone la potenza.
 
“Tu sei il mio sole, a te dedico tutto me stesso. A te mi affido senza alcun dubbio perché sei la mia luce!” poi il soleano iniziò a canticchiare qualcosa rivolgendo gli occhi a qualcosa di più lontano.
“Ehi! Non puoi permetterti di cantare mentre combatti con me!” ma Drakul non apprezzava un simile modo di fare e colse l’attimo per attaccare.

ZACK! CRASH!

Ma fu anticipato dallo stesso Escanor che, in risposta alle sue parole, aveva calato la sua ascia per fargli capire che non era distratto.
“Scusa. Per un momento sono stato colto dall’ispirazione e ho provato a cantare il motivo che mi era venuto in mente per la mia Merlin!” era solo stato colto da un attimo di ispirazione mentre pensava alla sua amata per la quale ogni giorno si struggeva ma non riusciva mai a conquistare.
“Beh, lasciatelo dire: stai sbagliando tutto!” ma Mihawk lo guardò con sufficienza dimostrando di saperla lunga “Le donne moderne non le pensano nemmeno le poesie o robe simili e alcune non apprezzano i maschi con barba o capelli lunghi. Fidati lo so per esperienza!” facendogli capire che aveva avuto modo di sperimentarlo sulla sua pelle.
“Dici? Eppure mi hanno detto che le donne apprezzano il romanticismo e la cavalleria!” ma il peccato della Superbia era contrariato e non credeva che le donne fossero così fredde.
“Mi sa che non hai conosciuto mia moglie allora!” gli rispose il re degli spadaccini facendo un mezzo sospiro^^.

Pat!

“Quanto sei gentile tesoro. Hai davvero un’alta considerazione di me!” e venne raggiunto da un leggero buffetto sulla testa dalla sua dolce metà, la Regina degli Spadaccini Teresa Sparviero Argento.
 
TERESA SPARVIERO D’ARGENTO: Era una potente soleana di tipo sparviero dal sinuoso e formoso corpo colore argenteo, dai lunghi capelli colore dell’oro e dagli occhi argentei. Il formoso e atletico corpo era alto sette metri e nessuno era mai riuscito a piegarla, nemmeno il marito^^.
Le grandi ali argentate erano chiuse a mo di mantello che le proteggeva le spalle mentre in mano teneva ben salda una grande Claymore dalla lama bianca.
Ironica, sempre col sorriso sul becco e anche moto seria. Era considerata da tutti come la regina degli spadaccini, nonché donna più potente del Sole, persino più di Esdeath e Olivier.
L’unico soleano che poteva considerarsi suo rivale era il marito Drakul che era stato l’unico a eguagliare la sua abilità con la spada anche se non era mai riuscito a sostenere un discorso con lei per più di dieci minuti^^. Un esempio fu quando, millenni prima, lo convinse a radersi perché lo riteneva più sexy e non sbagliava^^.   
Quando Vorkye instaurò la sua tirannia, lei e il marito decisero di rimanere neutrali ma il tiranno fece rapire loro figlio e li costrinse a servirlo o avrebbe ucciso il loro unico erede. Era questa la ragione che obbligava la soleana a combattere dalla parte del tiranno, altrimenti non ci avrebbe pensato due volte a ribellarsi e non era la sola ad aver avuto una simile minaccia. Erano molti i soleani che erano stati costretti a combattere dalla sua parte per lo stesso motivo.
 
“Se magari sorridessi un po’ saresti anche più bello!” e non contenta, lo punzecchiò un po’ come solo lei sapeva fare.
“Non è il momento cara. Ti ricordo che stai combattendo contro un’avversaria parecchio agguerrita!” ma il consorte le ricordò che in quel momento stavano combattendo e lei, soprattutto, se la stava vedendo contro un’avversaria che riusciva a tenerle testa.
“Le ho semplicemente chiesto una piccola pausa, così vi presento!” gli rispose la sua dolce metà con un sorriso birichino che raramente mostrava in pubblico^^.
“Eh?” e questo spiazzò Mihawk che non avrebbe mai creduto di poterla vedere sorridere così spensieratamente dopo tanto tempo “Ma che...” e quando fissò la sua avversaria, strabuzzò gli occhi per l’incredulità.
“Piacere di conoscerti Re degli Spadaccini, io sono Teresa!” perché, salvo per l’aspetto umano, era identica alla moglie. Altri non era che Teresa del Sorriso, la numero 1 dell’organizzazione chiamata Claymore.
 
TERESA DEL SORRISO: Era un’alta e atletica biondina dagli occhi color argento. Indossava un’aderente cotta di maglia grigia che le ricopriva interamente il fisico snello e atletico mettendo in risalto il seno. Le spalle erano protette da spalliere di metallo lasciando leggermente scoperto il collo su cui era ricamato un simbolo e un lungo mantello grigio le proteggeva la schiena. Nella mano destra impugnava una grande spada Claymore.
Proveniva dalla stessa dimensione di Easley e, come lui, era stata sottoposta allo stesso processo di trasformazione in guerriera, solo che lei non era mai andata oltre il limite e aveva mantenuto la sua umanità. Era la guerriera più forte dell’Organizzazione senza nome che tutti chiamavano Claymore, per via degli spadoni che ognuna di loro brandiva. Le guerriere come lei erano temute dalla popolazione per via della loro freddezza e, soprattutto, a causa del colore dei loro occhi che non era naturale, così come il colore dei capelli biondi, ma causato dalla trasformazione in guerriere. Quelle come lei venivano chiamate Streghe dagli Occhi d’Argento.
All’interno dell’Organizzazione tutte le guerriere erano numerate: più il numero era basso, più erano forti e lei aveva il numero 1 che era il più basso e, quindi, era la più forte di tutta l’Organizzazione. Era chiamata Teresa del Sorriso per via del suo sorriso di bambola che non perdeva mai, nemmeno quando combatteva.
In tutta la storia dell’Organizzazione, nessuno era mai riuscito a batterla o a vederla fare sul serio. Nessuno, a parte Nick. Infatti, grazie alla sua incredibile capacità di percezione, aveva immediatamente percepito la presenza del Sun’s Warrior e, credendolo uno Yoma, gli si era avventata contro con l’intenzione di decapitarlo, ma Nick rispose ad ogni suo attacco finendo poi per affrontarsi quasi al massimo delle loro forze distruggendo un’intera foresta. Alla fine, la guerriera decise di lasciar perdere e fece amicizia col castano da cui era rimasta particolarmente attratta^^, mentre le sue colleghe Irene, Noel e Sofia rimasero impressionate da Lello^^.
Poco prima del conflitto, Nick e Lello tornarono da loro chiedendo l’aiuto sia dell’Organizzazione, che dei tre dell’Abisso che, dopo aver posto alcune condizioni, accettarono l’offerta buttandosi nella mischia.
 
“Oh!” Mihawk la fissò incredulo: stentava a credere ai suoi occhi e non era una cosa da poco^^.
“Non ti dovresti distrarre Re degli Spadaccini!” ma quella sua distrazione fu notata dal misterioso Cavaliere del Teschio che, sguainata l’Ammazzadraghi, ossia un enorme spadone più simile a un grosso pezzo di ferro, la calò sulla testa del soleano.

CLANG!

Ma questa fu bloccata dalla lama della consorte che indirizzò la punta verso la gola del Cavaliere.

CLANG!

Che fu bloccata da una lunga katana che questi estrasse dal fianco sinistro, ossia la leggendaria Masamune.
“Tsk! Ho mancato il bersaglio!” commentò il misterioso guerriero che fece un salto indietro giusto in tempo per evitare un fendente della Croce Nera.
“Hai attirato tutta la mia attenzione Cavaliere. Fatti sotto!” Mihawk considerò la sfida accettata e, aperte le sue enormi ali, si dette lo slancio contro il nuovo avversario.
“Ehi che modi!” protestò Escanor che si era ritrovato senza avversario e, di sicuro non sarebbe rimasto fermo a guardare.
“Riprendiamo!” anche Teresa ritenne di non avere altro da dire e si lanciò contro la sua controparte umana spalancando le sue ali segno che ora avrebbe fatto sul serio.
“Volentieri. Questa volta farò sul serio anch’io!” che rispose aumentando di colpo la sua energia, lo Yoki e gli occhi argentei divennero dorati con l’iride verticale.

CLANGX1000!

Dando inizio a uno scontro tra le loro lame il cui impatto provocò numerose vibrazioni che fecero tremare l’aria.
“Questa è musica per le mie orecchie!” commentò Lady Kayura deliziata dal suono del metallo che si scontrava generando scintille.
“Uhuhuhuh! Non mi stancherò mai di sentirlo!” anche Esdeath era estasiata da quel suono. Per lei era come una dolce ninna nanna che veniva cantata la notte ai bambini e non si sarebbe mai stancata di sentirla.
“SIETE DISGUSTOSE!” ma questo loro modo di fare, fece arrabbiare Diane che sollevò il suo martello verso l’alto “CATASTROFE DI MADRE NATURA!” per poi batterlo violentemente a terra.

RUUUBBBBLLLE!

Il terreno tremò e una spessa roccia di un centinaio di metri si sollevò vero l’alto.
“Interessante!” commentò Lady Kayura nel trovarsi di fronte a quello spettacolo.
“Non per niente è un membro dei Sette Peccati Capitali!” se la rise Esdeath divertita dalla sua dimostrazione “Ma di fronte a me non c’è potere che regga!” ma lei poteva fare di meglio e stava per dimostrarlo.
“NON FINCHE’ CI SARO’ IO!” ma T le piombò addosso prima che potesse fare qualsiasi cosa.
“Ahahahah! Giusto, mi ero scordata di te!” che la schivò abilmente per poi librarsi in volo “E tu hai un potere ancora più interessante che voglio distruggere personalmente!” per poi piombarle addosso con ferocia.

CLANG!

“Non potrai mai distruggere questo mio potere e non ti permetterò nemmeno di fare del male a una mia amica!” ma la rossa bloccò il suo attacco con lo stocco e non le avrebbe permesso di fare del male a Diane di.
“T. Grazie!” e quella dimostrazione di amicizia fece commuovere la Serpe dell’Invidia che fissò l’amica con occhi luccicanti.
“Mai distrarsi in un combattimento, è fatale!” ma così facendo aveva perso di vista Kayura che ne aveva approfittato per salire sull’enorme pezzo di roccia e attaccarla da dietro.

KAPOM! CRASH!

“AAAGHH!” ma prima che potesse trapassare il Peccato Capitale, fu colpita da un violento calcio che le fece sfondare la roccia e precipitare al suolo.
“E tu non dovresti dimenticarti di me!” artefice dell’attacco era Hancock che aveva a sua volta approfittato della situazione per colpire la glaciale soleana e salvare la vita di Diane “E tu vedi di non distrarti. Non sono la tua balia!” per poi riprenderla duramente invitandola a non commettere più un simile errore.
“S-Si! Mi scusi!” che piegò umilmente il capo in segno di pentimento.
“E non abbassare la testa in quel modo. Cose del genere non ti aiuteranno mai!” ma Hancock non finì di riprenderla. Infatti, secondo lei, abbassare il capo era un atto imperdonabile “E ora andiamo!” e si lanciò nuovamente nella mischia iniziando a battersi contro la fredda Kaguya che si era appena rialzata.
“S-Sì!” Diane non poté ribattere a quell’ordine “Devo impegnarmi di più o non riuscirò a proteggere i miei amici!” per poi schiaffeggiarsi per recuperare la giusta carica e si lanciò nuovamente nella mischia.
 
“Qui tutti stanno menando le mani e noi no. Non è una cosa buona fratello!” nel vedere che tutti gli scontri erano ricominciati, Nero si rese conto che lui e Vergil erano gli unici a non combinare nulla.
“Sei tu l’unico che non si sta muovendo Nero!” ma quest’ultimo non aveva niente a che spartire con lui. Infatti si trovava sopra i corpi dei quattro anonimi soldati che erano stati precedentemente sconfitti dal Cavaliere del Teschio e Hancock che poi si erano ripresi e lo avevano attaccato. Ma il figlio di Sparda li aveva accolti a braccia aperte e dato loro il colpo di grazia con la sua Yamato.
“Accidenti mi sono perso il divertimento!” nel vedere l’operato del fratello, Nero capì che era ora di svegliarsi o si sarebbe perso la festa.
“Io direi che il divertimento sta per cominciare!” ma Vergil non fu d’accordo e fissò il precedente avversario che era rimasto immobile a osservare lo spettacolo.
“Kratos, Krana, Rasta e Demon, quattro tra i miei uomini migliori, sono stati sconfitti da un singolo umano. Davvero inammissibile!” Arago era rimasto disgustato dalla magra figura dei suoi uomini e non li piangeva “Come al solito, dovrò essere io a fare tutto. Vi annienterò con immenso piacere!” e decise che era ora di fare sul serio. Già una volta aveva commesso l’errore di sottovalutare i due fratelli e non avrebbe commesso due volte lo stesso errore.
“Era ora che decidessi di fare sul serio amico!” commentò Nero mentre venne avvolto da una sinistra aura viola.
“Ma anche noi adesso faremo sul serio e non sperare di uscirne illeso!” ma anche Vergil non fu da meno con un’aura simile solo blu scuro.
“Fatevi avanti, non vi temo!” Arago non si lasciò intimidire e si lanciò contro i due Nephilim prossimi ad andare in Demon Trigger ricominciando un’altra furiosa battaglia.
 
SOTTERRANEI DEL CASTELLO
 
Negli immensi sotterranei del castello erano situate le prigioni del regno. In condizioni normali, avrebbe dovuto ospitare solo i criminali o soleani particolarmente problematici ma esse ospitavano tutti gli ostaggi che Vorkye usava per costringere i loro cari a lavorare per lui, tra questi era presente anche il vero sovrano del Sole, Alessandro Aquila D’Argento.

ZOCK!

“AAAAARRRGGHHH!” colpito alle spalle il direttore della prigione che aveva deciso di ribellarsi a Vorkye crollò a terra privo di vita aggiungendosi così alle numerose vittime del tiranno.
“Questa è la punizione che meriti per aver disubbidito agli ordini di re Vorkye!” ammirando soddisfatto il suo operato, il vicedirettore Vindice Bermuda non provava il minimo rimorso per quello che aveva fatto.
 
VINDICE BERMUDA: Si presentava come un soleano di quattro metri il cui corpo era interamente ricoperto di bende rendendo impossibile capire a che razza appartenesse.
Esattamente come molti alti suoi compagni, il suo passato era ignoto. Nessuno conosceva il suo vero aspetto che, in ogni occasione, restava celato dalle numerose bende che lo ricoprivano.
Era freddo, spietato e privo di morale. Dimostrava rispetto solo nei confronti di Vorkye e Gilgamesh: quest’ultimo, infatti, veniva molto spesso a trovarlo per sbeffeggiare i prigionieri e, una volta che si era divertito a modo suo, scambiava qualche chiacchiera col misterioso vicedirettore che si dimostrava molto socievole nei suoi confronti.
Anche se ricopriva il ruolo di vicedirettore, disponeva di un suo personale corpo di guardia: Vindice e, esattamente come lui, erano interamente avvolti da bende che ne celavano l’aspetto.
Anche i suoi poteri erano ignoti: tutto ciò che si sapeva era che, quando li usava, dal suo corpo fuoriusciva una misteriosa fiamma nera.
 
“BEHEHEHEHEHEH! NON SI FERMA! NON SI FERMA!” di fronte a una simile scena, un altro soleano di tipo lumaca color grigio al servizio di Vorkye iniziò a ridere sguaiatamente con tanto di muco che gli scendeva disgustosamente dal naso. Il suo nome era Trebol.
“Eheheheh! È quello che si meritano gli idioti che non seguono gli ordini!” se la rise un altro vile soleano toro color marrone scuro di nome Diamante.
“Era solo un peso morto!” disse freddo Daz Bones, un soleano di tipo mantide religiosa color metallo che si diceva fosse affilato come una lama.
“UIAHAHAHAHAHAH! E ne abbiamo uno in meno, ma poco male. Uno scarto resta uno scarto!” ritenendo il soleano in questione un misero insetto, Burgles, un soleano ghiottone nero pece, non se lo piangeva e se la rideva senza problemi.   
“[Inutili insetti meritano solo di essere calpestati sotto i piedi!]” commentò un gigantesco soleano gorilla color terra che, malgrado la sua stazza, aveva una voce così acuta e squillante da far morire dal ridere. Il suo nome era Pica.
“Mhm... lo avete ucciso senza farlo soffrire molto. NON È GIUSTO! MHM! DOVEVA URLARE PER ALMENO UN’ORA PRIMA DI SCHIATTARE!” protestò una sexy e folle soleana di tipo diavolo orsino color rosè che si faceva chiamare Sady-chan. Lei, per natura, adorava le torture fino a godere fisicamente: le urla delle sue vittime erano pura estasi per lei.
“Assolutamente no! Se qualcuno deve crepare, lo deve fare velocemente e senza soffrire. È il minimo che gli si può concedere!” ma una sua compagna di tipo ghepardo color grigio metallizzato non condivideva questo suo modo di pensare. Secondo lei, non bisognava infierire sulla propria vittima e, anzi, se si poteva, la si doveva risparmiare. Questa tipa fuori posto in quel gruppo e dal carattere particolare si chiamava Baby-5.
“No Baby-5. I nemici vanno sconfitti in maniera esemplare e Grandiosa, con la G maiuscola!” ma un suo anziano collega d tipo orango color arancione e dai modi di fare assai particolari, soprattutto quando pronunciava qualche parola che conteneva la lettera G, la corresse subito facendole capire come andavano fatte le cose. Questo particolare e anziano soleano si chiamava Lao G.
“Se magari sono accompagnati da un bel botto è meglio!” commentò un altro membro di questo gruppo di sorveglianti delle prigioni chiamato Glaudius ed era un soleano di tipo pesce palla color terra.
“Ma così non è possibile gustarne il sangue non credete?” ma un piccolo soleano zanzara color grigio dal lungo naso simile a quello di una zanzara di nome Mosquito non la pensava così. Lui adorava bere il sangue fresco dei suoi nemici e non gli piaceva vederlo sprecato in quel modo.
“Ognuno ha i suoi gusti signor Mosquito. L’importante è sempre e comunque eliminare ii nostri obiettivi!” cercando di conciliare i pareri, un’altra letale soleana di tipo arpia color bianco ghiaccio di nome Monet riteneva che alla fine l’eliminazione de bersaglio avesse la precedenza.
“Io ho il potere di uccidere e ve lo mostrerò. It’s show time!” ignorando completamente i compagni, un misterioso soleano interamente ricoperto da un logoro mantello nero e avvolto di bende, fissava da dietro la sua maschera a forma di teschio le prede che aveva davanti. Erano in pochi a conoscere il suo vero aspetto e il suo nome, tutti gli altri lo chiamavano come Death Gun, uno dei pistoleri più letali del Sole.
 
I GUARDIANI DELLA PRIGIONE: Erano tutti subordinati dei membri della flotta dei Sette.
Trebol, Diamante, Pica, Baby-5, Lao G, Glaudius e Monet erano al servizio di Doflamingo, Daz rispondeva agi ordini di Crocodile, Burgles a Barbanera, Mosquito ad Aracne mentre Sady-chan e Death Gun a Ceasar.
Salvo per Baby-5, che era sempre stata dal cuore fin troppo buono e ingenuo, erano tutti noti per la loro crudeltà. Servivano i loro capi con assoluta devozione e rispettavano molto Vorkye di cui ne riconoscevano la forza.
 
“Fate silenzio! Simili commenti non servono a nulla!” ma furono tutti ripresi da un altro potente soleano che anche Vorkye e Gilgamesh rispettavano molto. Era Akuma, il maestro della tecnica dell’Ansatsuken, uno degli stili di combattimento più letali che si conoscessero.
 
AKUMA GOUKI GIAGUARO VIOLA: Era un potente soleano di tipo giaguaro dall’imponente fisico alto otto metri color viola scuro. I corti capelli rossi erano alzati verso l’alto e sembravano simili a fiamme mentre gli occhi privi di pupilla erano cremisi, al collo portava una collana fatta di grossi grani color terra.
Era noto a tutti come uno dei guerrieri più potenti e pericolosi del Sole. il suo solo e unico interesse era la lotta e non desiderava altro. Era il maestro della tecnica Ansatsuken, un’antica arte marziale che sfruttava il potere dell’Hado, l’energia naturale che lui, a seguito del suo continuo desiderio di combattere, aveva corrotto finendo per diventare un essere privo di emozioni o desideri se non quello di combattere.
Nel corso dei suoi cinquanta millenni di combattimenti, aveva deciso di prendere sotto la sua ala due giovani soleani che aveva allenato insegnando loro la sua micidiale tecnica assassina, Vorkye e Gilgamesh. I due fratelli erano i soli verso i quali provava quello che si poteva definire affetto e anche loro mostravano il medesimo sentimento verso colui che li aveva raccolti e allevati come figli.
 
“Ci perdoni maestro Akuma!”
Temendo di essere distrutti per un suo capriccio, i guardiani in questione s’irrigidirono di colpo e non osarono contraddirlo.
“Bene!” annuì Akuma posando il suo sguardo cremisi verso un determinato soleano “Finalmente avrò modo di battermi con te, Kenshiro!” che desiderava affrontare da millenni.
“Tu e i tuoi discepoli siete troppo pericolosi. Mentre i miei allievi sconfiggeranno i tuoi, io penserò a te!” che fissandolo freddo, accettò la sua sfida. E non era altri che il grande maestro dell’Hokuto Shinken, Amor Kenshiro Pantera Viola.
 
“AMOR” KENSHIRO PANTERA VIOLA: Era un grande soleano di tipo pantera di circa otto metri dal corpo viola scuro. I grandi occhi felini erano azzurri e riflettevano la sua enorme esperienza e saggezza. Il petto scolpito era segnato da antiche cicatrici che disegnavano la costellazione dell’orsa maggiore.
Era l’erede della Divina Scuola di Hokuto: l’arte marziale assassina per eccellenza che permetteva di eliminare l’avversario di turno colpendo gli tsubo o punti di pressione dell’avversario facendolo esplodere dall’interno. Padroneggiava molti altri stili di combattimento appresi nel corso di millenni di battaglie.
Dopo anni di battaglie in cui aveva perso molti compagni e la sua amata, Kenshiro incontrò i precedenti Sun’s Warriors, considerati delle autentiche leggende in tutto il Sole che, vedendo la sua tecnica, gli proposero di unirsi a loro, ma Ken rifiutò perché la sua strada non poteva essere condivisa con nessuno. Ma i Sun’s Warriors, convinti che il loro incontro fosse voluto dal destino, gli proposero una sfida in cui il vincitore avrebbe deciso le sorti dello sconfitto. Kenshiro accettò la sfida ma, con sua sorpresa, il suo avversario non fu nessuno dei leggendari guerrieri bensì uno dei loro figli, Alan Artorius Nibbio Blu, il padre di Nick che padroneggiava le tecniche della Divina scuola Raifu hando, un’altra potente arte marziale che si basava sull’uso delle principali energie presenti in ogni essere vivente come arma per incrementare la potenza degli attacchi.
Sorprendentemente, il duello tra i due finì in parità ma questo convinse Kenshiro che seguire i Sun’s Warriors fosse la scelta giusta e, per questo si unì a loro, diventando poi grande amico di Alan che, per il forte amore che emanavano i suoi occhi e la grandezza del suo cuore, lo soprannominò Amor.
Quando poi, millenni dopo, il precedente re dei soleani venne a mancare, Ken e Alan tentarono insieme la prova per diventare il nuovo sovrano del Sole. Alla fine fu Alan a vincere ma questo non intaccò il legame di amicizia che i due avevano instaurato, tanto che propose a Ken di diventare un suo consigliere e di prendersi cura delle nuove generazioni.
Era il maestro di Nick e Lello e di molti altri soleani della loro generazione, Re Alex e la moglie compresi. Non avendo avuto figli se non recentemente, considerò tutti i suoi giovani allievi alla stregua di figli insegnando loro tutto quello che sapeva, usando però delle varianti che si adattassero ai loro diversi stili di combattimento.
In quanto soleano viola, era in grado di controllare i cristalli, mentre il suo potere non l’aveva mai mostrato. Questo per due motivi: la divina scuola di Hokuto proibiva l’uso di poteri e, a detta dello stesso Amor, il suo era così potente che, il suo utilizzo poteva essere pericoloso. Correva però voce che questo potere venisse trasmesso al legittimo erede della Sacra Scuola e a nessun altro.
 
“Non hai che da provarci Kenshiro!” gli rispose Akuma mettendosi in posizione da combattimento “TI DISTRUGGERO’ INSIEME ALLA TUA MALEDETTA SCUOLA!” per poi lanciarsi all’attacco calando il suo potente pugno.

KAPOMX2!

Ma questo andò a scontrarsi con quello di Amor che lo fissò con sguardo inespressivo.
“L’Hokuto è eterno!” Amor contrattaccò con questa frase e calò il suo di pugno.

KAPOMX2!

Che si scontrò con quello dell’avversario.
“Eheh! Non credere che sarà così facile battermi!” Akuma non aggiunse altro e si avventò sull’avversario iniziando un incredibile scontro ricco di scintille.
“Il maestro Amor sta combattendo, vediamo di fare altrettanto ragazzi!” convinto di quello che diceva, il più anziano del gruppo dopo Amor, incoraggiò i compagni a darci dentro. Era l’alter ego del Re del Sole proveniente dalla dimensione IN: Alessandro Pericle Aquila D’Argento, anche noto come Alextintura.
 
ALESSANDRO PERICLE AQUILA D’ARGENTO/ALEXTINTURA: Era un soleano di tipo aquila reale alto quasi sei metri e dalla pelle verde scuro, gli occhi erano invece color nocciola mentre le ali presentavano delle striature argentee che, viste da diverse angolazioni, davano l’impressione di assumere più colorazioni (da qui il suo soprannome Alextintura). La sua età era di ben 5051 anni, questo lo rendeva il più anziano de gruppo dopo Amor.
Allegro, alla mano e molto preciso: erano queste le principali qualità di questo soleano dall’aria tranquilla. Questo, però, non voleva dire che non sapeva farsi valere: era, infatti, molto abile a combattere e a organizzare strategie di battaglia che molte volte erano determinanti ma era anche in grado di improvvisare quando serviva.
Era nato sul Sole della dimensione IN, quella dalla quale provenivano anche Nick e Lello. Il Sole IN, a seguito di eventi misteriosi, divenne inospitale per tutte le forme di vita, a peggiorare la situazione, vi fu un morbo letale che causava la morte di molti suoi simili. Questo causò non poche proteste ed insurrezioni che potarono la popolazione a un rapido collasso.
Capendo che era ormai diventato impossibile continuare a vivere sulla loro stella, i soleani IN decisero di abbandonare il Sole e andare alla ricerca di un nuovo pianeta che potesse ospitarli. Alla fine scelsero di stabilirsi sulla Terra e di coesistere segretamente con i terrestri proteggendoli sia da invasioni che da loro stessi. Ma il morbo che aveva causato la morte di molti loro compagni si manifestò tra i naufraghi che morirono uno dopo l’altro risparmiando solo pochi di loro.
Anche Alex fu colpito dal morbo ma riuscì a sopravvivere digitalizzando insieme ad altri due compagni la sua mente all’interno di uno speciale computer diventando così la prima Intelligenza Artificiale su base organica. Questo avvenne nel 1400 d. C. epoca del Romanticismo terrestre e di altri importanti eventi e guerre avvenuti in tutto il globo.
Nei 600 anni che passarono, Alex e i suoi compagni vegliarono di nascosto sulla razza umana fornendole dei mezzi per permetterne l’evoluzione. Lui personalmente dette le basi per la crittografia e, sotto diversi nomi, suggerì ai maggiori inventori storici alcune delle loro invenzioni che avrebbero poi rivoluzionato il loro modo di pensare.
Anche se aveva digitalizzato la sua mente, questo non gli impedì di camminare in mezzo alle creature organiche: si serviva infatti di uno speciale esoscheletro dotato di capacità polimorfiche come corpo alternativo che gli permetteva anche di usare i suoi poteri.
I suoi poteri erano legati al vento e all’argento, usava anche il potere della Gorgone grazie al quale era in grado di pietrificare tutto quello che toccava a comando.
Il suo alter ego di questa dimensione era addirittura diventato il re del Sole e questo lo aveva reso orgoglioso e deciso a voler salvare questo suo mondo parallelo a tutti i costi.
 
“È una mia impressione o ti stai gasando? Non è da te!” e il suo modo di fare sorprese non poco la sua compagna Gatta che a momenti non lo riconosceva.
 
GATTA RUBIA BLAZECHARM IERACOSFINGE ROSSA: Era un’alta soleana di cinque metri e mezzo dal manto scarlatto e dell’età di 5026 anni. Il fisico alto e snello era simile a quello umano se non per i piedi felini, le mani artigliate, una lunga coda leonina e grandi ali piumate. Il viso identico a quello umano era incorniciato dai lunghi capelli rossi simili a una criniera e illuminato dagli accesi occhi verdi. Era un raro esemplare di soleano Sfinge e, proprio per questo, venerata e ricercata da molti per la sua ipnotica bellezza.
Bella, solare, intelligente e avventurosa: queste erano le sue principali qualità che la rendevano irresistibile anche tra i giovani. Da piccola era un autentico uragano, infatti, non stava mai ferma e adorava salire sulle spalle dei suoi “fratelloni” più grandi a cui voleva molto bene.
Anche lei proveniva dalla dimensione IN e, come Alex, anche lei digitalizzò la sua mente all’interno del computer diventando la seconda Intelligenza Artificiale su base organica.
Anche lei aveva contribuito a far crescere i terrestri che aveva sempre visto con affetto: in particolar modo, aveva contribuito allo sviluppo della letteratura e della filosofia moderne e fornito le nuove basi per la cucina.
I suoi poteri erano legati al fuoco e alla luce, disponeva inoltre di un potere di supporto che le consentiva di donare la sua energia agli alleati per potenziare i loro attacchi.
In questa dimensione aveva scoperto di essere la sposa di Alex e quindi regina del Sole e si contendeva il titolo di soleana più bella con Hancock in persona.
 
“Beh non possiamo dargli torto. E poi anche tu sei molto gasata. Non negarlo sorellina!” ma per il loro amico Dohko questo era perfettamente comprensibile. Essere alter ego dei regnanti del loro mondo non era qualcosa da poco^^.
 
DOHKO LIBRA TIGRE ROSSA: Era un potente soleano di tipo tigre dal manto rosso e dagli splendenti occhi verdi di 5040 anni. Il corpo scolpito al millesimo era alto quasi cinque metri e mezzo e recava sulla schiena un tatuaggio recante una tigre feroce. Altri non era che l’alter ego soleano del ben più noto Gold di Libra.
Saggio, giudizioso e gentile: erano queste le sue principali qualità. Aveva anche un grande cuore. Alcuni anni prima aveva adottato una giovane umana abbandonata dalla sua famiglia e cresciuta come una figlia alla quale si era molto affezionato. Era coetaneo di Nick e Lello.
Anche lui era originario della dimensione IN ed era uno dei pochi sopravvissuti del gruppo. Aveva deciso di vivere in Cina, nei pressi della Grande Muraglia di cui era diventato il guardiano. Aveva aiutato gli umani nel campo delle arti e dell’astrologia, dando loro le prime basi per estendere le loro conoscenze oltre il loro mondo.
I suoi poteri erano legati all’elemento fuoco. Era in possesso di un potere molto raro considerato quasi leggendario chiamato Fiamme del Bilanciamento dello Yin e dello Yang: esso gli conferiva di accumulare nelle sue mani le energie della luce e dell’oscurità materializzandole sotto forma di fiamme che usava per purificare o consumare i suoi avversari.
 
“Beh che le cose stiano così o meno, qui abbiamo del lavoro da fare, quindi vediamo di farci valere!” mentre si mise la sua fascia nera sulla fronte, segno che intendeva fare sul serio e mise la sua terza spada tra i denti, Kuina riteneva che qualsiasi motivazione andasse bene, l’importante era che non perdevano la concentrazione davanti al nemico.
 
KUINA ELASMO CORALLO: Era un’alta soleana di tipo dinosauro modello elasmosauro dal corpo rosso corallo e dagli occhi e capelli blu scuro. Il formoso corpo era alto quasi cinque metri e mezzo mentre la sua età era di 5037 anni.
Allegra, giocherellona, amante degli alcolici e delle spade e anche narcolessica: erano queste le principali qualità di questa soleana istruita all’arte della spada sin da piccola.
Anche lei proveniva dalla dimensione IN ed era una dei pochi sopravvissuti del suo mondo. Sin da piccola, aveva sempre preferito la spada ai pugni, tanto da sviluppare lo stile a tre spade: una tecnica basata sull’uso di ben tre spade in una volta. Lei e un suo amico d’infanzia di nome Zoro si erano promessi di diventare gli spadaccini più forti del loro mondo ma, a causa del morbo, questi morì lasciando così Kuina da sola che decise di mandare avanti quell’ambizioso sogno anche per lui.
Sulla Terra viveva in Scozia, nei pressi del lago di Lochness dove adorava fare il bagno nella sua vera forma dando così vita al mito di Nessie^^. Anche lei aveva contribuito a favorire lo sviluppo umano insegnando loro le basi della geologia, dell’archeologia e della paleontologia.
O suoi poteri erano legati all’elemento acqua e aveva il potere Mimesi che le permetteva di mimetizzarsi con l’ambiente circostante che usava di rado. Preferiva, infatti, usare le sue spade con le quali era capace di tranciare enormi montagne anche a miglia di distanza.
 
“Che energia. Anche tu sei contenta di essere tornata!” divertito dal temperamento dell’amica, Joey era sicuro di aver fatto centro “E non posso negarti di esserlo anch’io!” anche perché lui stesso si sentiva carico come non mai.
 
JOEY KENSHIN PANTERA VIOLA: Era un soleano di tipo pantera dal manto viola e dagli occhi castani. Il corpo scolpito al millesimo era alto tre metri e mezzo. In testa, poco sopra l’orecchio sinistro aveva una voglia che aveva la forma dell’Orsa Maggiore.
Intraprendente, intelligente e molto diligente: erano queste le sue principali doti unite anche a un pizzico di comicità che tirava fuori quando era necessario. Aveva 1035 anni quindi era giovane rispetto ai suoi compagni. Incredibile ma vero, era il figlio di Kenshiro e quindi nuovo erede della Sacra Scuola di Hokuto di cui era un autentico maestro.
Anche lui era originario della dimensione IN ed era sopravvissuto senza perdere la sua vitalità. Sulla Terra viveva a New York nel Bronx dove aveva aperto una palestra di arti marziali per aiutare i giovani a uscire fuori dalla malavita. Aveva fondato una gang di nome Head Panter che, invece di creare problemi, li risolveva, aiutando le forze dell’ordine a prevenire i crimini. Aveva dato il suo contributo insegnando le basi delle arti marziali ai più importanti maestri della storia e aiutato nello sviluppo dell’arte cinematografica.
Esattamente come il padre, anche lui aveva poteri legati ai cristalli e, rispettando le regole di Hokuto, non usava nessun potere.
 
“Parla quello che è più gasato di tutti. Sei davvero peggio di una scimmia!” commentò ironico un altro soleano che era che la versione soleana di Seto Kaiba, identico in tutto e per tutto a lui.
“Sempre meglio che essere un pezzo di ghiaccio come te, mister simpatia!” gli rispose a tono il figlio di Amor che proprio non lo sopportava.
 
SETO DRAGO BIANCO: Era un potente soleano di tipo drago dal corpo bianco ghiaccio e dagli occhi azzurri. Il corpo scolpito era alto tre metri e mezzo e, proprio come Joey, aveva 1035 anni.  
Il suo carattere era praticamente identico a quello della sua versione umana. L’unica cosa che cambiava era il maggior legame con i suoi compagni, anche se non eccessivo^^.
Anche lui proveniva dalla dimensione IN ed era il terzo e ultimo soleano ad aver digitalizzato la sua mente all’interno di un computer insieme ad Alex e Gatta. Il suo contributo verso i terrestri fu l’introduzione del codice binario e la creazione della rete informatica di cui andava molto fiero. Si dilettava anche a creare virus informatici di basso livello per far lavorare i vari esperti di computer in modo da non stare mai indietro.
I suoi poteri erano legati al ghiaccio e manipolava a piacimento i campi magnetici. Era anche molto abile nel creare armi di ogni genere che usava per difendere la base che lui Alex e Gatta difendevano nel Triangolo delle Bermuda. Questo spiegava il motivo per cui questo tratto di mare fosse impossibile da attraversare.
Era solito litigare con Joey che adorava punzecchiare ed era poi allegramente usato da una loro compagna come mazza per spaccare tutto quando questa si infuriava, usando letteralmente la sua faccia per distruggere tutto^^.   
 
“Glugluglu! Suvvia ragazzi, adesso è il momento di combattere non di litigare come dei mocciosi!” li riprese l’ultima soleana del gruppo IN che intanto si era scolata un barile di birra per mantenersi leggera^^ “Vediamo di fare la festa a questi simpaticoni!” per poi sorridere determinata e pronta a fare un sacco di casino.
 
CANA ALBERONA LUPO BIANCO: Era una giovane soleana di tipo lupo dal candido manto bianco, dagli occhi blu mare e dai lunghi capelli castani. Il corpo snello e formoso era alto tre metri esatti. Era la più giovane del gruppo: aveva solo 704 anni da poco compiuti^^.
Allegra, sbarazzina, un po’ scanzonata, amante degli alcolici e dei bambini: erano queste le sue particolarità oltre a una spiccata sbruffonaggine tipica dei giovani.
Anche lei proveniva dalla dimensione IN. Viveva in Austria nella periferia di Vienna ed era la proprietaria di una tavola calda che gestiva insieme a Gatta e a Skye, il famiglio di Nick. Il suo contributo verso i terrestri era quello di aver insegnato le arti della divinazione e, soprattutto, la creazione di diversi tipi di alcolici di cui andava matta^^. Aveva l’hobby di posare come modella presso uno studio, ottenendo non pochi fan e numerose proposte di fidanzamento, ma lei rispondeva sempre che, se volevano provarci con lei, dovevano batterla a una gara di bevute e nessuno era mai riuscito a farlo^^. Era così desiderata da aver ricevuto quasi 11000 proposte che lei aveva sempre rifiutato nello stesso modo^^. Le sue uniche compagne di bevute erano Kuina e Skye che reggevano gli alcolici quasi quanto lei^^. Se si arrabbiava con i suoi compagni, li inseguiva con foga brandendo Seto come mazza che usava per spaccare tutto^^.
I suoi poteri erano legati all’elemento luce e si serviva anche della magia delle carte che usava nei modi più disparati. Era anche capace di combinare le sue due abilità per crearne una più forte che lei chiamava Glitter: un cerchio di luce in cui tutte le sue carte potevano si univano e venivano usate per colpire il suo avversario del momento.
 
“Siete davvero molto particolari voi della dimensione IN!” commentò colpita un’altra soleana, proveniente da questa dimensione “Ma sono d’accordo con voi col dire che ora bisogna darci dentro!” ed era pronta anche lei a salvare il suo regno e il padre prigioniero del tiranno. Lei era la legittima erede al trono del sole, la principessa Nami Aquila D’Argento.
 
NAMI MEDEA GIUSEPPINA AQUILA D’ARGENTO: Era una soleana di tipo aquila reale dalla pelle verde scuro e dalle ali attraversate da striature d’argento, belli e seri occhi color nocciola e lunghi capelli arancioni. Il corpo snello e formoso era alto due metri e 75 centimetri e la sua età era di 613 anni.
Era la figlia di Alex e Gatta di questa dimensione e la legittima erede al trono del Sole. Aveva preso molto sia dal padre che dalla madre: era intelligente, riflessiva, precisa e anche molto intraprendente come pochi altri e socievole con tutti.
La sua storia era molto triste. Il giorno del suo compleanno che sarebbe dovuto essere il giorno più bello della sua vita, si rivelò essere quello più cupo per tutto il Sole. Fu, infatti, in quel giorno che Vorkye e le sue orde attaccarono la capitale del Sole dando inizio a un lungo e buio periodo di sangue e violenza. La giovane principessa riuscì a salvarsi solo grazie al sacrificio di molti soldati e del popolo stesso che fece di tutto per proteggerla.
Capendo di non essere al sicuro e per evitare di arrecare altre sofferenze al suo popolo, la giovane si diede alla macchia scomparendo nel nulla. Fu tratta in salvo da Amor che la portò in un luogo sicuro dove le truppe di Vorkye non avrebbero mai provato a cercarla. Li la principessa fu iniziata alla Sacra Scuola diventandone la nuova erede ed elaborò un piano per far cadere il tiranno. Cambiò identità diventando una spia al servizio di Vorkye usando lo pseudonimo di Gatta Nera. Il suo obiettivo era quello di avvicinarsi il più possibile al tiranno e prendersi la sua testa ma, quando capì che il suo obiettivo era troppo per lei, optò per un piano alternativo: raccogliere tutte le informazioni possibili su di lui e sui suoi uomini e organizzare un colpo di stato. Sapeva che questo piano avrebbe necessitato tempo e sarebbe costato la vita a molti soleani ma non aveva altra scelta che ingoiare il rospo e servire quello che era il suo più grande nemico. E così fece per tre lunghi secoli.
Tutto cambiò quando Nick giunse sulla Terra: la sua presenza fece agitare non poco Vorkye che le ordinò di andare a raccogliere informazioni su di lui e sui ragazzi che lo seguivano.
La soleana scese sulla Terra e ricevette un caloroso benvenuto prima da Seto e Alucard e poi da Zane, Aster, Itachi e Kisame. La presenza di guerrieri così forti, capaci di tenere testa a Vorkye e ai suoi uomini e anche la diceria che uno dei Sun’s Warriors fosse ancora vivo, generò una reazione di non poco conto in tutto il Sole.
Ma il grande cambiamento ci fu quando Nick, Lello e Yugi arrivarono sul Sole presentandosi come Sun’s Warriors. Tutti capirono che il tempo della riscossa era finalmente arrivato. Nami all’inizio si rivelò scettica ma le azioni e le parole dei tre e dei loro compagni la convinsero a rivelare il suo volto una volta per tutte.
I suoi poteri erano legati al vento e all’argento come il padre. Poteva anche manipolare le condizioni metereologiche come meglio voleva, a questo si aggiungeva anche il potere del Doppleganger, abilità che le consentiva di modificare e trasformare il suo corpo entro un certo limite e di stimolare il processo cellulare al suo interno per guarire sé stessa e i compagni ed era anche in grado di emettere potenti ferormoni che le permettevano di ammaliare quasi tutti i maschi che incontrava.   
La sua arma era una lancia verde che poteva anche trasformarsi in una falce.
 
“Avete assolutamente ragione principessa. Vediamo di darci dentro!” concordò con lei un altro soleano che era venuto con loro sia per farle da scorta sia per osservare qualcuno combattere “Un giorno riuscirò a batterla signor Kenshiro!” e il suo obiettivo era uno dei più ardui da realizzare.
 
EMI LUPO NERO: Era un giovane soleano di tipo lupo dal folto manto nero e dagli accesi occhi nocciola. Malgrado la giovane età di 2456 era incredibilmente alto: superava infatti i 4,80 metri.
Spensierato, amante dei fumetti e dei videogiochi e della buona cucina ma anche molto ambizioso, erano queste le qualità di questo giovane e alle volte irruento soleano.
Sin da piccolo, a volte anche controvoglia, era stato iniziato alle arti marziali dall’ormai defunto padre col quale gestiva un dojo situato a est del Sole. Il padre, in determinati periodi dell’anno, era solito intraprendere dei pellegrinaggi alla ricerca di avversari forti da sfidare e, in questo modo, migliorarsi. Durane uno di questi, lui e il padre fecero la conoscenza di Amor: la sua tecnica perfetta impressionò non poco il giovane soleano che si ripromise che un giorno lo avrebbe sfidato e battuto.
In un altro suo viaggio, questa volta solitario, fece la conoscenza di una giovane soleana di nome Ruby con la quale iniziò una disputa assai particolare: lui riteneva che le arti marziali fossero migliori delle armi mentre lei pensava il contrario. Il battibecco fu tale che alla fine passarono ai fatti con un duello che durò per cinque interi giorni senza che ci fosse un vincitore, anche se Emi ricevette un taglio al fianco destro causatale da un ultimo e goffo movimento dell’avversaria. Dopo quel duello, per circa un secolo, i due si incontrarono altre volte finendo sempre in pareggio e, alla fine, decisero di metterci una pietra sopra e di fidanzarsi.
La loro allegra relazione fu turbata dalla prematura morte del padre di Emi che ereditò il dojo e poi dal colpo di stato di Vorkye che li costrinse a lasciare la loro casa per trovare un rifugio sicuro. 
Il suo stile di lotta era molto variegato: era un mix di Karate classico, Jeet Kun Do, Taek Waon Do e Muay Thai, tutti stili di cui era maestro ma si rendeva perfettamente conto che contro le scuole di Nanto, Hokuto, Ansatsuken e Raifu hando, le sue tecniche erano quasi del tutto inefficaci. Per questo aveva deciso di studiarne i segreti per diventarne così il miglior praticante.
Le sue armi principali erano due tonfa grandi quanto lui che avevano incorporato un lanciarazzi capace di sparare non solo proiettili ma anche la sua energia.
A differenza della scuola di Hokuto, la sua non proibiva l’uso del proprio potere quindi non si faceva problemi a usarlo: era in grado di manipolare la gravità di tutto quello che aveva intorno a sé.
Un oggetto dal quale non si separava mai era l’orecchino a forma di rosa che portava all’orecchio destro, regalatogli dalla sua Ruby.
 
“Sopravvivi e scatenati a dovere e magari potrai anche batterlo. E vedi di non morire o mi arrabbio!” lo riprese la sua fidanzata che, conoscendo il suo carattere, aveva deciso di seguirlo per tenerlo d’occhio.
 
RUBY ROSE LUPO ROSSO: Era una soleana di tipo lupo dal magnifico pelo rosso come quello di una rosa e dagli splendenti occhi argentei. Malgrado l'età di 2456 anni, superava l'altezza di 4,50 metri (a suo dire perché beveva molto latte sin da piccola^^)
Coraggiosa, impulsiva, intraprendente, brava nell'improvvisare le strategie più incredibili e anche molto tenera: erano queste le principali doti di questa giovane soleana.
Era un amante delle armi più assurde, in particolare le piacevano quelle cangianti di tipo meccanico che riteneva le migliori. La sua arma per eccellenza era una grande falce rossa che poteva trasformarsi in un fucile a pompa o anche in un spadone dalla lama ricurva che aveva chiamato Crescent Rose. Aveva costruito questa sua particolare arma grazie agli insegnamenti del padre Qrow e della madre Summer.
Da piccola si era rivelata una frana totale nel praticare arti marziali e nessuna delle armi che provava a usare le sembravano adatte, per questo decise di costruirne una tutta sua e che imparò a maneggiare grazie alla sapiente guida del padre che era un maestro nell'uso della falce e pioniere di una nuova corrente di pensiero che proponeva di abbandonare le armi vecchio stile e di passare a quelle cangianti che avevano l'enorme pregio della versatilità.
Per aiutare il padre nella sua pubblicità e anche per andare all' avventura, la giovane soleana decise di partire con la sola compagnia del suo famiglio Zwei.
Durante il suo viaggio, fece la conoscenza di Emi che, in fatto di abilità, era il suo stesso opposto: era infatti un asso nelle arti marziali e le riteneva superiori a qualsiasi arma. La cosa indispettì la rossa che, dopo una accesa discussione, passò alle mani. Il loro duello durò per ben cinque giorni ma nessuno dei due ebbe ragione dell'altro, anche se Ruby riuscì casualmente a infliggere una ferita al fianco destro dell'avversario facendola stare male perché non era sua intenzione lasciargli una cicatrice.
Da quel giorno, i due continuarono a sfidarsi per circa un secolo collezionando solo pareggi. Fu solo grazie all'intervento dei rispettivi padri che i due decisero di metterci una pietra sopra e, poco tempo dopo, si fidanzarono ufficialmente.
La loro tranquillità fu interrotta prima dalla morte del padre di Emi e poi dal colpo di stato di Vorkye. Per evitare di finire nelle mire di Gyuki, i due decisero di darsi alla fuga e trovare rifugio presso casa di Ruby.
Oltre a manipolare il fuoco, disponeva di una velocità incredibile: era infatti capace di correre ad altissime velocità superando quella della luce anche se non ne aveva il pieno controllo. Poteva anche usare i petali di rosa a suo piacimento: essenzialmente se ne serviva per confondere gli avversari o li comprimeva creando dei proiettili per la sua Crescent Rose. Aveva anche notevoli abilità come cecchino.
Oltre alla sua adorata falce, si portava sempre appresso un lungo mantello munito di cappuccio che le era stato regalato dal suo amore.
 
“Ara se voi soleani vi ci mettete così tanto d’impegno, noi non possiamo essere da meno. Non credete ragazzi?” commentò divertita una dei pochi terrestri presenti nel gruppo, o meglio una bella e diabolica Succube di nome di Lucyferia.
 
LA SUCCUBE LUCYFERIA: Era un’alta e bellissima ragazza dai lunghi e lisci capelli rosa scuro e dagli occhi dello stesso colore abbinati a una pallida carnagione. Il formoso e snello corpo era alto quasi un metro e ottanta e il petto superava la sesta. Indossava un aderente corpetto rosso sangue che partiva dalle sinuose gambe fino ad arrivare a metà petto, riparando in minima parte il seno. Sui lati della testa erano presenti delle ali di pipistrello, mentre dietro le spalle aveva un paio di grandi ali nere e non mancava una lunga coda che si muoveva per fatti propri. Un leggero rossetto le copriva le carnose e letali labbra che tentavano i deboli uomini.
Sexy, lussuriosa, sadica e crudele con le sue vittime e anche yaoista convinta: erano queste le peculiarità di questa femme letale.
Apparteneva a una razza mutante nata in una dimensione alternativa chiamata Diclonius: umani prevalentemente femmine che si caratterizzavano per i capelli rosa e delle corna simili a orecchie di elfo ai lati della testa. Queste articolari mutanti, grazie a queste corna, disponevano di potenti poteri sensoriali che permettevano loro di creare braccia psichiche chiamate Vettori capaci di tranciare qualsiasi cosa alla velocità del suono. L’umanità del suo mondo vide la sua razza con terrore, anche perché queste avevano la naturale tendenza a uccidere senza pietà chi non era come loro, per questo venivano soppresse o catturate per poi essere sottoposte ai più macabri e inumani esperimenti che spesso ne causavano la morte.
Lucyferia era una delle prime Diclonius ad essersi manifestate. Per salvarsi aveva ucciso numerosi uomini senza pietà usando i suoi vettori ma, alla fine, era stata catturata e internata in un laboratorio.
Per sua incredibile fortuna, non rimase lì a lungo. Lì incontrò una donna molto particolare: una Furia di nome Ladyash che, guardandola negli occhi, capì che lei era diversa dalle altre sue simili e decise di portarla con sé. Lucyferia fu portata nella dimensione di Oblivion, luogo in cui risiedevano le due entità primarie del bene e del male: nel suo caso, la ragazza fu condotta davanti all’oscura entità Abhadon che decise di farla diventare una sua seguace rendendola una succube.
Da allora Lucyferia visse la sua nuova vita di demone al servizio di Abhadon alternando le sanguinose battaglie alle scorribande notturne con Ladyash che lei cominciò a chiamare sorellona^^.
Si distinse a tal punto che Abhadon decise di nominarla generale infernale, conferendole così un grande e oscuro potere.
Combatté contro Nick per ben due volte uscendone alla fine sconfitta ma il Sun’s Warrior, invece di eliminarla, la risparmiò e questo causò in lei una lenta conversione che la portò a unirsi a lui e ai suoi compagni.
Era molto attratta da Nick e desiderava farlo suo ma questo se la filava prima che lei potesse fare qualcosa e allora lei si consolava con Lello che era ben disposto a giocare con lei. Aveva anche provato a sedurre John dato che adorava le code lunghe^^ ed era anche desiderata da Rose che la voleva far entrare nel suo harem ma la rosa preferiva i maschi e lo Yaoi, mentre le cose Yuri non le aveva mai sopportate.  
Era competitiva nei confronti di Nadia e T considerandole come sue acerrime rivali ma non ne disdegnava la compagnia.
I suoi poteri oltre che ai vettori, erano legati al fulmine e alle fiamme diaboliche.  
 
“Puoi dirlo forte bellezza!” le rispose, rullo di tamburi, il mitico Ero-sennin che si mise in posa “È il momento per il sottoscritto di fare il suo trionfale ingresso!” ed era pronto a combattere col suo immancabile stile^^.
 
JIRAIYA: il mitico Ero-sennin era un uomo sulla cinquantina che però aveva una vitalità di un ventenne^^. Sfoggiava dei lunghi capelli bianchi come la neve tenuti legati da una lunga coda di cavallo e gli iridi neri. Esibiva un kimono verde oliva con un hakama coordinato. Sotto il kimono s'intravedeva la rete metallica protettiva tipica dei ninja, per difendere il petto e gli avambracci da nemici molto irruenti. Sopra il kimono indossava un haori rosso fuoco senza maniche e, all'altezza delle spalle vi erano due cerchi dorati che decoravano l'haori. Non potevano mancare le gheta ai piedi e anche sulle mani indossava delle protezioni metalliche. E come unico accessorio sfoggiava un copri fronte metallico col kanji della parola "ROSPO" e sfoggiava dei segni rossi sotto agli occhi simili a linee verticali.
Allievo del defunto Terzo Hokage e maestro sia del Quarto che del figlio, era considerato una leggenda in tutto il mondo dei ninja. Coraggioso, forte e saggio ma anche super pervertito (come diceva lui^^), amante degli alcolici e con un libretto degli assegni da fare invidia ai più grandi miliardari, questo anche per merito delle sue opere letterarie del “Paradiso della Pomiciata” che era uno dei libri più venduti di tutti i tempi^^.
Descrivere la sua storia in poche parole, non era possibile. Si poteva dire che aveva ispirato molti giovani ninja tra cui Naruto che era stato il suo ultimo allievo.
Si credeva che fosse morto durante il duello con Pain ed, effettivamente, così era stato: era morto. Ma il destino aveva voluto che la sua anima non ascendesse al cielo. Percependo la sua morte, Nick effettuò la tecnica del richiamo evocando il suo cadavere sul Sole dove, insieme ai suoi compagni, lo seppellì con tutti gli onori diventando così il primo terrestre a ricevere un simile privilegio e poi lo rese il suo spirito custode.
In definitiva, Jiraiya era rinato come spirito custode del Sun’s Warrior blu, ciò voleva dire che da quel momento in avanti, lo avrebbe sempre seguito e avrebbe vegliato sulla sua anima, sperando che non lo traviasse^^. Ma a tenerlo a bada ci avrebbe pensato l’angelo custode che non perdeva mai occasione per prenderlo a sberle per ogni volta che faceva una stupidaggine^^.
Le sue abilità ninja erano incredibili e ora erano anche migliorate: era diventato capace di manipolare il Rasengan a suo piacimento dandogli tutte le forme che voleva. Inoltre, grazie al suo protetto, era in grado di assumere una forma corporea completa diventando persino in grado di separarsi temporaneamente da lui percorrendo anche lunghe distanze senza perdere la sua autonomia.
 
“Il grande Jiraiya sta per entrare in scena!” e, gasato come non mai, iniziò a fare uno dei suoi balletti^^.

BONK!

“AHIA!” ma fu bloccato sul nascere da un pugno a martello sulla sua testa dura^^ “Accidenti Alan ma che ti prende?” e proprio non capiva perché il suo collega lo bloccasse ogni singola volta.
“Non è il momento di simili bambinate!” lo riprese il suo collega con queste lapidarie parole^^.
 
ALAN NIKKO’: Era un alto uomo dai lunghi e ordinati capelli biondi dagli occhi azzurri e pelle ambrata. Il fisico snello e asciutto era avvolto da un lungo haori bianco bordato in oro che copriva un lungo kimono nero, che gli proteggeva anche le gambe e ai piedi calzava dei sandali. Appesa alla cintola vi era una lunga katana.
Era l’angelo custode di Nick. Il suo compito era quello di vegliare sull’anima del Sun’s Warrior blu ed evitare che il suo demone interiore prendesse il sopravvento e anche di consigliarlo in caso di dubbi.
In origine era un potente shinigami di oltre 7000 anni ed era considerato uno dei più forti e valenti guerrieri del mondo dell’aldilà, tanto da ricevere il titolo di servire il Re celeste in persona. Ricevette poi l’incarico di vegliare su un giovane guerriero la cui anima rischiava un giorno di essere erosa da un potente demone che avrebbe portato tutto in rovina.
Alan accettò l’incarico e, per oltre cinque millenni, vegliò in silenzio su Nick e, solo di recente aveva deciso di mostrarsi a lui diventando, suo malgrado, parte integrante del gruppo.
Era molto abile nell’uso del Kido, la magia tipica degli shinigami ma il suo potere si basava maggiormente sulla sua Zampakutò Hikaru No Tsume, ossia << Artiglio di Luce >> considerata una delle più potenti appartenenti a quell’elemento che attivava al comando << Purifica il Creato >>. Aveva trovato in Shaoran Li un ottimo allievo che aveva personalmente istruito.
Aveva stretto una sincera amicizia con Jiraiya anche se lo riprendeva molto spesso definendolo immaturo e infantile: i due erano buoni compagni di bevute^^. Non lo poteva ammettere pubblicamente ma aveva una cotta per Ariel la sorella minore di Nick. Tutte le volte che era presente o veniva menzionata, si irrigidiva di colpo e il ninja leggendario non perdeva l’occasione di burlarsi di lui venendo usato come sacco da boxe dall’amico^^.
 
“Ma che dici? Questo è il momento perfetto per le entrate spettacolari degne di un grande eroe!” ma il ninja leggendario non era d’accordo con lui e voleva farsi valere “Non ho forse ragione Vincent?” per poi chiedere il parere di un altro compagno che era rimasto in silenzio.
“Personalmente, ritengo che non sia necessario fare tanto rumore quando si sta per combattere!” che, con tono distaccato, espresse il suo pensiero che era concorde con quello dell’angelo.
 
VINCENT VALENTINE: Si presentava come un alto uomo dalla carnagione pallida come la luna. Il serioso e perfetto viso era privo di barba ed era messo in maggiore risalto dagli occhi scarlatti come il sangue mentre i lunghi e indomabili capelli neri erano tenuti fermi da una fascia rossa che aveva sulla fronte. Il fisico perfetto era coperto da una tuta nera; indossava inoltre un lungo giubbotto rosso leggermente bucherellato all’estremità che sembrava muoversi per fatti propri in questo modo era possibile notare la grande pistola e tre canne sul lato destro del busto e un guanto artigliato che proteggeva la mano sinistra. Indossava poi un lungo pantalone di pelle nera tenuto fermo da una cintura dello stesso colore; ai piedi calzava degli stivali militari. All’apparenza non sembrava minaccioso ma la sua presenza incuteva una strana e primordiale paura.
Era un guerriero ombra, una creatura magica preposta alla protezione di persone o luoghi particolarmente importanti abitando nella loro ombra. Nel suo caso, doveva proteggere Lello e svolgeva un ruolo molto simile a quello di Alan. Normalmente viveva dentro l’ombra del Sun’s Warrior nero e interveniva solo quando era necessario anche se questo non era mai avvenuto perché il suo protetto non era il tipo da necessitare di aiuto.
Era stato creato dalla madre di Lello affinché proteggesse lui e il fratello minore da pericoli esterni, ma quando quest’ultimo venne a mancare, si dedicò interamente alla protezione del Sun’s Warrior. Recentemente si occupava anche della protezione di Alice, la figlia adottiva di Lello e anche del suo addestramento affinché diventasse una sua degna erede.
Apparentemente era freddo e inespressivo, ma era anche socievole e apprezzava incontrare qualcuno con cui chiacchierare tranquillamente. Gli piaceva anche camminare tranquillamente per le strade e visitare luoghi, cosa che faceva molto spesso. Faceva leggermente fatica a usare i telefoni cellulari^^.
La sua arma per eccellenza era la pistola a tre canne che sparava proiettili infinti, mentre usava il guanto artigliato per attaccare i nemici quando era loro vicino. Era in grado di trasformarsi in un essere demoniaco dotato di notevoli poteri offensivi sia fisici che psichici legati al caos: quando questo accadeva, il suo mantello si trasformava in un paio di ali cremisi e la sua fascia diventava una maschera demoniaca che gli copriva gli occhi che diventavano gialli. Per via della sua natura di guerriero ombra, era in grado di incutere terrore in tutti coloro che si erano macchiati di crimini atroci o mentivano agli altri o a sé stessi. In termini di forza, lui e Alan erano alla pari.
 
“Potresti dare una risposta migliore sai?” gli fece notare il Sannin con sguardo depresso. Alle volte gli sembrava partecipe, altre volte no.
“Le mie scuse, ma ora temo non ci sia tempo per chiacchierare troppo!” il Valentine avrebbe voluto continuare volentieri la conversazione ma quello non era il momento. Intanto aveva già estratto la sua pistola.
“Ha ragione. Ora è tempo di fare pulizia di cattivi!” concordò con lui Alan che estrasse la spada pronto a cominciare.
“In effetti non avete tutti i torti!” concordò Jiraiya formando un Rasengan che mutò forma diventando una katana ninja.
“Pronti a dare inizio allo show?” se la rise Lucyferia che aveva già puntato la sua preda e non vedeva l’ora di farla soffrire come solo lei sapeva fare.
“Ricordate il piano: il primo che si libera del suo avversario, libera i prigionieri!” Seto ricordò ai compagni in che cosa consisteva il piano, liberare i prigionieri in quel modo tutti i soleani che erano costretti a combattere per Vorkye si sarebbero ribellati e avrebbero contribuito alla sua caduta.

“Roger!”

Risposero gli altri pronti mettendosi in posizione.
“BEHEHEHEHEH! Non si ferma. Non si ferma. E questi sciocchi credono di poterci battere? Che ingenui! BEHEHEHEHEHEH!” nel sentire un piano tanto semplice quanto banale, Trebol iniziò a ridere sguaiatamente. Nessuno sarebbe mai riuscito nell’intento. Intanto il naso continuava disgustosamente a colare.
“Ridi troppo per i miei gusti e poi, pulisciti quel naso!” ma qualcuno si era seccato di sentirlo ridere. Infatti, servendosi dei propulsori che erano usciti dai polpacci, Alex gli apparve davanti e, per la massima gioia di tutti…

KAPOM!

“AAAARRRGGGHHHH!” gli assestò un potente pugno in faccia che fece schiantare il soleano nemico contro il muro opposto che gli franò addosso.
“Che schifo!” esclamò il soleano robotico mentre si puliva le nocche sporche di muco colloso.
“[Maledetto Re Alex! Ti ucciderò con le mie stesse mani!]” furioso per quello che aveva fatto al suo amico, Pica si lanciò contro di lui deciso a farlo a pezzi un bullone alla volta.
“Sempre se riesci a prendermi!” ma Alex schivò il suo attacco mentre sotto le piante dei piedi e sulla schiena uscirono dei propulsori di energia azzurra “Propulsori Hyggs attivazione!” e poi partire a razzo verso l’alto della prigione.
“[Non mi sfuggirai. Io qui sono il più forte!]” ma Pica non intendeva lasciarselo scapare e attivò il suo particolare potere che gli consentiva di fondersi con le rocce circostanti e manipolarle a suo piacimento e partì al suo inseguimento.

CRASH!

“BEEEEHH! DANNATO RE ALEX! TE LA FARO’ PAGARE PER QUESTO!” intanto Trebol fece esplodere le rocce che lo ricoprivano ed esigeva vendetta per come era stato trattato.
“Preoccupati di me piuttosto!” ma si trovò davanti Dohko che gli lanciò contro una normale fiammata rossa.
“NON SPERARE DI BATTERMI COSI’! MISSILI COLLOSI!” ma il sottoposto di Doflamingo non si fece trovare impreparato e usò il muco colloso che gli usciva dal naso per creare una serie di piccoli missili che diresse contro le fiamme.

BOOM!

Che esplosero al contatto azzerando momentaneamente la visibilità.
“Bel contrattacco!” commentò il soleano rosso mentre intrecciò le mani e iniziò a recitare una formula ad alta velocità.
“MUORI!” Trebol approfittò della momentanea cortina di fumo per tentare di colpirlo col bastone che portava sempre con sé.
“Mancato!” ma l’avversario lo schivò abilmente mentre nelle sue mani si formarono delle fiamme dalla doppia colorazione: nella destra erano bianche mentre nella sinistra erano nere “Fiamme del Bilanciamento dello Yin e dello Yang!” e calò quelle che aveva nella mano sinistra con l’intenzione di corrodere l’avversario che, però, schivò abilmente.
 
“Eheheheh! Vediamo di eliminarne uno!” intanto Diamante aveva estratto una pistola e la stava puntando verso Dohko pronto a freddarlo.

ZACK!

“E no, tu non lo tocchi!” ma Kuina gli si parò davanti tagliando in due la pistola “Dai fammi vedere di che cosa sei capace schifoso!” e lo invitò a farsi sotto con le spade pronte ad affettarlo a dovere.
“Eheheh! Che caratterino che hai. Sarà un piacere domarti a dovere!” il soleano uro accettò la sua sfida e tirò fuori un lungo nastro di metallo che al comando << Rescissione >> divenne una lunga spada grigia “Sto venendo a farti a pezzi moscerina!” e si avventò su di lei calandola violentemente.

CLANG!

“Eh!” ma questa fu parata facilmente dalla spada destra della spadaccina “Impegnati di più amico o rischi di morire prima che inizi a divertirmi!” che lo provocò a dovere come solo lei sapeva fare “Santoryuu: Caccia alla Tigre!” per poi partire all’attacco con una delle sue tecniche di spada mirando a farlo a tronchetti.
“Atomic Cut!” ma l’avversario rispose iniziando a lanciare una rapida serie di fendenti per contrastare l’attacco nemico e fare breccia nelle sue difese.
 
“UIAAHAHAH! PRENDETE QUESTO! HADO ELBOW!” intanto Burgles calò una potente gomitata contro i suoi avversari con l’intenzione di spazzarli via.
“Onda del Pugno di Ferro di Hokuto!” ma si trovò davanti Joey che contrattaccò con un potente spostamento d’aria alimentato dalla sua forza combattiva.

DOON!

Che generò una potente onda d’urto che contrastò il colpo avversario e distrusse anche la gomitiera di metallo del nemico.
“UI! Non c’è che dire, sei forte ragazzino. Ma contro di me non puoi niente!” di fronte a una simile dimostrazione, il sottoposto di Barbanera non poté che rimanere impressionato ma la sua spavalderia gli fece tornare il suo diabolico sorriso ed era pronto a farlo a pezzi.
“Forza, fammi vedere di che cosa sei capace!” il figlio di Kenshiro non si scompose e, senza aspettarlo, gli si lanciò contro con una raffica di pugni.

KAPOMX100!

“UI!” ma Burgles si difese bene con le sue enormi braccia e poi tentò di sorprendere l’avversario con una potente testata.

KAPOM!

Ma Joey si difese bene non facendosi niente.
“Uiahahahah! Sei forte, ma non sperare di poter… MA CHE!” Burgles era pronto a provocarlo di nuovo ma poi notò che le sue braccia si stavano gonfiando in maniera innaturale.
“Hai dimenticato che sono un discepolo della Sacra Scuola di Hokuto? Le tue braccia stanno per esplodere!” ma ci pensò Joey e illuminarlo, ricordandogli che la tecnica di Hokuto colpiva gli tsubo distruggendo il corpo dell’avversario dall’interno.
“Non questa volta! HADO HEADBUT!” ma Burgles non incrinò il suo sorriso e, inclinata la testa, si colpì le sue stesse braccia che tornarono normali di colpo “Uiahahahah! Io sono in grado di annullare simili cose usando le mie stesse tecniche su di me!” e di fronte allo stupore dell’avversario, gli spiegò che contro di lui cose del genere non avevano nessun effetto,
“Ma davvero? Vediamo se ti ricrederai!” ma Joey aveva piena fiducia nelle tecniche paterne e sapeva che alla fine avrebbe vinto lui.
 
“MHM! VOGLIO TORTURARVI A MORTE!” intanto Sadie-chan si era lanciata in avanti con la sua frusta pronta a far urlare di dolore di suoi avversai.

GRAB!

“CHE COSA!” ma questa fu afferrata da qualcosa a mezz’aria.
“Torturare a morte dici? Kukuku! Spiacente bella, ma sarò io a farti molto male!” artefice di ciò era Lucyferia che usando i suoi vettori, strappò di forza la frusta dalle mani dell’avversaria e la fece a pezzi “Sei pronta a conoscere la vera tortura?” e senza aspettare una risposta, le piombò addosso calando un pugno avvolto di scariche elettriche.

KAPOM! FRABOM!

“AAAARRRGHH! DANNATA UMANA!” Sadie-chan incassò il colpo gridando dal dolore ma si mantenne in piedi e rispose con un altro pugno.

KAPOM!

“Mai stata mia cara!” le rispose la rosa che lo parò e poi scatenò i suoi vettori contro di lei.
“NON CI SPERARE MHM!” ma questa, servendosi dei suoi sensi ben sviluppati, li schivò tutti e prese il suo amato forcone che fu avvolto dalle fiamme e tentò un affondo.
“Ma come siamo agguerrite!” se la rise Lucyferia incrociando le braccia verso l’lato “Soul Fist!” e generò una palla di fuoco verde che lanciò contro l’avversaria.

WAMP! ZACK!

“NON CI CONTARE! MHM!” ma Sadie-chan non era nata ieri e usò il suo forcone infuocato per tagliare l’attacco.
“Cosa devo contare? Le pecore per te?” la schernì la succube che le si lanciò contro iniziando a scambiarsi diversi colpi con lei.
 
“Preparati ad essere travolta dal fuoco della passione! Armofosi: Gatling Girl!” intanto Baby-5 usò il suo particolare potere trasformandosi una mitragliatrice e iniziò a svuotare il caricatore contro la sua avversaria di turno.

RATATATATATATA! DOON!

“Scudo del Poker di quattro!” ma i proiettili rimbalzarono contro la difesa eretta da Cana che era tutt’altro che facile da battere “La principessa Nami mi ha chiesto di andarci piano con te perché sei di buon cuore quindi vedi di non fare troppo casino e fatti battere. Tempesta e tornado combinato con l’asso di spade: Lama Maelstrom!” che voleva andarci leggero con lei perché, a detta della principessa, era una tipa buona. Ma questo non voleva dire che si doveva trattenere dal colpirla e le lanciò contro un potente attacco nato dalla combinazione di diversi tipi di carte.
“Che gentile che sei!” rispose questa sfoderando un paio di occhioni teneri mentre evitò l’attacco “Ma, mi dispiace, gli ordini del capo sono assoluti!” tuttavia non poteva venire meno agli ordini che le erano stati dati “Perdonami ma devo ucciderti!” e, a malincuore, trasformò le sue braccia in un paio di falci e si lanciò in avanti.
“Tranquilla, capisco benissimo!” la consolò la soleana lupo che aveva capito che parlare con lei era inutile “Vorrà dire che ti tramortirò. Poker di spada luminosi!” e tirate fuori due carte che raffiguravano l’asso di spada, materializzò due lame di luce e contrattaccò con un attacco diretto. Non era abile come Kuina ma sapeva destreggiarsi con le lame.
 
CLANG!

“Pff! Non sei male per essere un ammasso di bulloni!” intanto Daz Bones, trasformate le sue braccia in lame, aveva deciso di ridurre a tronchetti Seto che gli sembrava uno dei più pericolosi.  
“Vedrai di che cosa è capace di fare questo ammasso di bulloni!” gli rispose il soleano robotico che attivò i suoi propulsori per tentare un calcio verso l’alto.
“Non ci sperare!” ma il braccio destro di Crocodile si allontanò di colpo evitando l’attacco “Preparati ad essere… Uh!” e si lanciò nuovamente in avanti ma sentì qualcosa che lo bloccò di colpo facendolo muovere contro la sua volontà.
“Non lo sai che i magneti sono i miei giocattoli preferiti?” gli disse Seto ridendosela sotto i baffi mentre mosse rapidamente le mani per creare un campo magnetico intorno all’avversario in modo da schiacciarlo.
“Anche i miei!” ma Bones lo fissò con un ghigno diabolico e, per un attimo, le sue pupille sparirono “Magnetic World: Anti Field!” e poi creò un campo magnetico azzurro che contrastò quello del drago bianco annullandolo.
Che cosa? Anche lui ha il potere di manipolare i campi magnetici? Questo Nami non ce l’aveva detto!” lasciando Seto senza parole “Evidentemente non ne era a conoscenza. Dannazione!” comprendendo subito il motivo che non era di poco conto.
“Non ho mai usato questo mio potere in una battaglia. Tu sei il primo a farmelo usare. Complimenti!” che gli venne confermato dallo stesso Daz che poi si lanciò in avanti contro di lui.
“Lancia Kabizashi di elemento ghiaccio fuori!” ma Seto non si fece trovare impreparato e, aperto il petto, ne estrasse una lunga lancia che si ricoprì all’istante di ghiaccio.

CLANG! FRRZZ!

E la usò per bloccare le braccia affilate del nemico che, a contatto con essa, iniziarono a congelarsi.
“Cosa? Com’è possibile?” Daz Bones si allontanò nuovamente e osservò incredulo i suoi arti che si stavano rapidamente congelando.
“Sorpreso? Questa lancia è il frutto di anni di ricerche per combinare le armi con i poteri di noi soleani e sembra funzioni alla perfezione!” ghignando vittorioso, Seto non si vantò per niente della sua arma che aveva delle proprietà davvero incredibili.
“Capisco!” commentò Daz fissando prima lui e poi gli arti che ormai erano quasi del tutto congelati “Magnetic World: Anti Ice!” e attivò nuovamente il suo potere che ruppe il ghiaccio liberandoli “Ricominciamo!” ed era pronto a riprendere la sfida “Magnetic World: Ruins!” per poi usare nuovamente il suo potere per attirare a sé le macerie generate dai vari scontri per poi spingerle violentemente contro l’avversario.

ZACK!

Ma a Seto bastò un colpo della sua lancia per distruggerle tutte prima che lo colpissero.
“Muori!” ma questa era una tattica del nemico per avvicinarsi e tentare di trancialo in due.

CLANG!

“Non ci sperare!” ma Seto fu più veloce di lui e bloccò l’attacco con la lancia iniziando un rapido confronto.
 
KAPOM!

“Non male umano. Riconosco che sei forte!” intanto Glaudius si stava scontrando contro Alan che aveva parato il suo pugno con il dorso della spada.
“Ti ringrazio per il complimento, ma devo contraddirti: io sono uno shinigami!” ma il Nikkò si dimostrò puntiglioso chiarendo l’equivoco che, per lui era importante.
“Non so che differenza faccia ma credo che anche quelli come te esplodano!” ma per il soleano non c’era alcuna differenza e, intanto, le sue braccia iniziarono a gonfiarsi in maniera abnorme “Blackium!” fino a raggiungere il limite.

BOOM!

Ed esplosero investendo Alan.
“Incantesimo di difesa numero 81: Dankui!” ma l’angelo custode di Nick si difese attivando uno schermo di protezione che lo salvò dall’esplosione “Prova con qualcosa di meno prevedibile, altrimenti non mi batterai mai!” per poi lanciargli questa provocazione.
“Visto che me lo chiedi, ti accontento!” il soleano non si fece problemi e schioccò le dita.

BOOMX100!

Generando delle esplosioni a catena intorno all’avversario.
“Punk Rock Festival!” commentò il sottoposto di Doflamingo soddisfatto “Avevo creato diverse bombe nella stanza e ora le ho fatte esplodere tutte in una volta. Sei soddisfatto adesso?” e spiegò che cosa aveva fatto convinto che ormai l’avversario fosse morto.         
“Purifica il creato Hikaru No Tsume!” in risposta, Alan decise attivò la sua Zampakutò che generò una forte luce che invase la zona circostante e poi riapparve con giusto qualche graffio e un paio di grandi ali bianche dietro la schiena.
“Cosa?” e questo lasciò Glaudius senza parole, sia perché non aveva sconfitto l’avversario, sia perché questo appariva con un aspetto completamente diverso “Ma tu che cosa sei?” e ora voleva sapere che cosa stava affrontando.
“Te l’ho detto: sono uno shinigami o, se preferisci, un angelo!” e il biondo gli rispose in questo modo sollevando la sua katana ora avvolta da una splendente luce.
 
KAPOMX2!

“Ahahahahah! Non male per un umano ma contro di me non hai chance. Sei destinato a una Grande sconfitta, con la G maiuscola!” intanto Lao G, non vantandosi per niente, stava sbeffeggiando il suo avversario che riteneva insignificante.
“Questo è tutto da vedere nonno!” gli rispose Jiraiya che non incrinò il suo sorriso “E poi ricorda che ti trovi davanti il leggendario cavaliere dei rospi che non conosce sconfitta. Il mitico Jiraiya!” e ne approfittò per pavoneggiarsi un po’ davanti a lui.
“Ahahah! Le scimmie sanno solo dire idiozie. Adesso vedrai di che cosa è capace il qui presente Lao G!” ma il vecchio e, a tratti comico, soleano non si lasciò impressionare troppo e si lanciò in avanti sferrando una serie di pugni contro il ninja supremo.

KAPOMX50! PUFF!

“Eh? Dov’è finito?” ma si rese conto di aver colpito solo un enorme tronco di legno che aveva preso il posto dell’avversario e cominciò a guardarsi intorno per trovarlo.
“Sono qua sopra nonno scimmia!” ma ci pensò lo stesso ninja supremo a farsi scoprire. Era saltato verso l’alto e aveva creato un enorme Rasengan che era pronto a calare contro di lui “Prendi questo: Rasengan Titanico!” e poi gli si lanciò contro con l’intenzione di colpirlo.
“Non ci contare. Sigillo della G!” ma Lao G contrattaccò gonfiando di colpo il suo vecchio corpo e lanciò un potente pugno che aveva la forma della lettera che era solito evidenziare.

KAPOMX2!

Il colpo si scontrò col Rasengan annullandolo.
“Eheh! Non male vecchietto!” commentò il Sannin giungendo le mani iniziando a immagazzinare energia naturale. Ora che era diventato uno spirito, gli era più facile incamerarla senza chiedere aiuto ai rospi eremiti.
“Ahahah! La mia tecnica segreta Pugno Riserva da Combattimento non mi delude mai!” ridendo di gusto, il vecchio soleano riteneva di non poter essere sconfitto “È il Grande momento di chiudere i Giochi, con la G maiuscola!” per poi scagliarsi nuovamente all’attacco convinto di poter chiudere la partita.
“Non così in fretta. Arte eremitica: Attivazione!” ma Jiraiya aveva appena cominciato a scaldarsi e attivò la modalità eremitica per poi lanciarsi anche lui all’attacco.
 
KAPOMX100!

“Ahahahah! Che cosa fai giovanotto? Non mi attacchi?” intanto anche Mosquito aveva sfoderato un corpo più muscoloso e stava attaccando Emi senza nessuna sosta.
“Visto che me lo chiedi nonnetto, ti accontento!” il giovane soleano nero decise di contrattaccare e tese la mano sinistra in avanti.
“Eh!” gesto che il soleano zanzara considerò come una sfida e calò il pugno sinistro per colpire il fianco dove era presente la cicatrice.

KAPOM!

Ma questo fu abilmente bloccato dalla stessa mano sinistra che Emi aveva rapidamente spostato.

“A Punch!” che approfittò della momentanea sorpresa dell’avversario colpendolo con un pugno calato ad alta velocità.

KAPOM!

“AAAARRRGGHH!” la forza dell’impatto fu tale che l’onda d’urto andò oltre il corpo dell’avversario rompendo il muro che aveva dietro.
“Continuiamo! AAAAAAAAAAPAPAPAPAPAPAPAPA!” Emi non si fermò e iniziò a tempestarlo di pugni usando il suo personale ritmo.

KAPOMX100! PLOPX5!

Ma un attimo dopo, si ritrovò a colpire il vuoto.
“Sei un ragazzino pieno di vitalità, te lo riconosco. Ma io sono un tipo scomponibile!” Mosquito aveva usato il suo particolare potere che gli permetteva di scomporsi come se fosse un ammasso di blocchi per le costruzioni “E ora vediamo come ti posso ammazzare!” e aveva in mente un bel programmino da applicare.
“Non finchè ci sono io!” ma a dare una mano al lupetto nero ci pensò Ruby che partì come una scheggia e puntò in avanti la sua falce.

BANGX100!

“Ops!” sparando proiettili a raffica che Mosquito preferì schivare per non correre rischi “Da dove hai tirato fuori quella specie di falce?” e volle togliersi questa curiosità così in seguito avrebbe preso provvedimenti al riguardo.
“Non è una semplice falce nonnetto È LA MIA CRESCENT ROSE!” ma la soleana non intendeva dire nulla al nemico che avrebbe usato le sue armi per compiere chissà quali atrocità e, messa la falce al contrario, sparò un colpo per darsi lo slancio e attaccare frontalmente.
“Fortezza-blocco!” Mosquito non si fece trovare impreparato e ricompose il suo corpo dandogli la forma di un grosso cubo.

CLANGX10!

Che resistette ai successivi attacchi della soleana rossa che attaccava da più parti.
“Eheheh! Non mi fai niente. Ora tocca a me!” Mosquito approfittò di un attimo di distrazione della giovane e, ricomposto il suo corpo, si lanciò all’attacco calando il naso acuminato.

CLANG!

“Hai forse dimenticato che sono io il tuo avversario!” ma questo fu bloccato dai tonfa di Emi che si pose in difesa della sua ragazza.
“Era ora che ti muovessi tesoro. Hai fatto?” che fu calorosamente accolto dalla sua ragazza che gli chiese se avesse terminato i preparativi.
“Eheh! Ovvio!” le rispose lui per poi distanziarsi e schioccare le dita.

CRASHHX500!

“MA CHE DIAVOLO…AGH!” un attimo dopo numerose macerie crollarono addosso a Mosquito che ne fu travolto.
“Io manipolo la gravità nonnetto. Spero che quella pesante pioggia di detriti ti sia piaciuta!” disse Emi non vantandosi per niente del suo operato.
“Tanto sei lento!” lo schernì Ruby ritenendo che aveva impiegato troppo tempo a fare quel lavoro.
“Mentre tu sei tarda ma anche pucciosa!” le rispose Emi sia prendendola in giro che facendole i complimenti.
“Che adulatore!” gli rispose lei tirandogli l’orecchio sinistro.

CRASH!

“Beata gioventù. Mi fate tornare in mente i miei anni migliori!” ma il loro scambio di battute fu interrotto da Mosquito stesso che riemerse senza un graffio “Peccato che la giovinezza sia anche sinonimo di fretta e imprudenza. Il vostro sangue sarà sicuramente delizioso!” e dopo aver fatto loro la paternale, si lanciò in avanti con l’intenzione di dissanguarli per saziare la sua sete.

“Fatti sotto!”
E i due lo accolsero a braccia aperte.
 
BANGX100!

Poco distante da loro stava avendo luogo un vero e proprio incontro tra pistoleri. Da una parte vi era Death Gun che sparava senza sosta, dall’altra c’era Vincent che, grazie alla sua pistola a tripla canna sembrava essere in vantaggio.
“Uhuhuh! Complimenti. Sei il primo che riesce a tenermi testa!” mentre espirò violentemente dalla sua maschera manco fosse Darth Vader, il soleano mascherato si complimentò con l’avversario le cui abilità erano degne di nota.
“Beh sei fin troppo prevedibile!” gli rispose atono il guerriero ombra che poteva quasi vedere ogni suo movimento a rallentatore “Anche se adesso mi sto annoiando di assecondarti!” per poi sparire di colpo dalla visuale dell’avversario.
“Uh? Dov’è finito?” che si guardò intorno alla sua ricerca senza però riuscire a trovarlo.
“Non stai guardando l’ombra!” Vincent gli apparve nuovamente davanti uscendo dalla sua ombra e calò il guanto artigliato.

ZACK! CRASH!

Tagliando però il muro dietro il soleano mascherato che era riuscito a scansarsi in tempo.
“Interessante. Sei uno che gioca con le ombre. Sei un avversario ostico!” commentò il soleano ridendosela sotto la maschera metallica “Sarai una degna vittima della mia pistola!” fu poi il suo turno di sparire nel nulla nascondendo completamente la sua presenza.
“Invisibilità! Anche tu sei un avversario ostico!” commentò Valentine rimanendo immobile e acuendo l’udito in modo da percepire ogni minimo rumore “Devo ignorare i rumori inutili e concentrarmi sul trovarlo!” e, per prima cosa, doveva rimuovere i rumori che non lo riguardavano, cosa che per lui non era difficile da fare.

Click!

Poi percepì un rumore alla sua destra.

BANGX90!

E sparò in quella direzione sicuro del bersaglio.
“Uhuhuhuh!” ma sentì la risata dell’avversario provenire dal lato opposto e poi percepì un fruscio che lo allarmò subito.

CLANG!

Vincent si scansò evitando così che una lama sottile lo colpisse e tentò sua volta di attaccare l’avversario col guanto artigliato ma questo colpì solo l’aria,
“Non è invisibilità ma alterazione spaziale!” capendo di aver equivocato il potere, Vincent si rese conto che l’avversario non era da prendere alla leggera.
“Uhuhuh! Sai il fatto tuo!” si complimentò Death Gun da un luogo imprecisato “Esatto: io posso spostarmi liberamente in un altro spazio e, come tale, posso essere ovunque e in nessun posto!” per poi tacere.

BANGX2!

Poi sparò solo due colpi di pistola che si spostarono rapidamente nello spazio intorno al guerriero ombra.

ZICKX100!

“UGH!” ma bastarono per colpirlo da diverse direzioni costringendolo a difendersi con le braccia.
“Uhuhuh! Manipolando lo spazio, posso colpire il mio avversario anche più volte: mi basta un niente per ucciderti ma voglio prolungare la tua agonia il più possibile. Solo allora ti colpirò col proiettile della morte. Goditela terrestre!” ormai sicuro della sua vittoria, Death Gun riapparve e non aspettava altro che vederlo cadere a terra agonizzante. Solo allora lo avrebbe ucciso definitivamente aggiungendo un’altra vittima alla sua lista.
 “N-Non ci contare!” ma Vincent era tutt’altro che sconfitto. Dal suo corpo cominciò a fuoriuscire una potente aura rossa che…

BOOM!

Esplose di colpo spazzando via i due proiettili vacanti e piegando lo spazio ed ecco che ora sfoggiava l’aspetto demoniaco che usava solo in battaglia, segno che ora faceva sul serio.
“Ma che diavolo...” di fronte a quello spettacolo, Death Gun rimase senza parole. Credeva di avere la vittoria in pugno ma si sbagliava di grosso.
“Sei stato tu a costringermi e ora ne pagherai le conseguenze!” Vincent lo puntò con occhi privi di pietà. Ora che si era trasformato, non sarebbe tornato normale fino alla totale sconfitta del nemico.    
 
WOSH!

Intanto, poco distante, Monet aveva scatenato una tormenta di neve che si stava abbattendo sull’avversaria del momento.
“Ihihihih! Ti piace il freddo? Sono sicura che ti sta gelando i circuiti!” se la rise la soleana arpia sicura di avere la vittoria a portata di ala.
“E tu credi che un venticello come questo possa farmi qualcosa? Non lo sento nemmeno!” ma Gatta non si scompose minimamente. Ci voleva ben altro per batterla “Diamo una riscaldata!” e, stufa di lasciarla fare, decise di passare all’azione.

WAMP!

E scatenò le sue fiamme potenziate dai propulsori che aveva dietro le spalle sciogliendo tutta la neve.
“Disponi di fiamme davvero potenti!” commentò divertita la soleana arpia leccandosi le labbra “Mi stimoli a dare il peggio di me!” e plasmò la neve dandogli la forma di punte che impugnò con le zampe posteriori.
“Allora fallo, altrimenti crepi!” Gatta non si fece problemi ad accettare la sfida della verde e, aperto il petto, vi estrasse una lunga lancia “Kabizashi di fuoco!” che fu immediatamente avvolta dalle fiamme.

ZACK! WAMP!

E, con un solo colpo, tagliò le armi nemiche bruciandole.
“Non avevi detto che avresti fatto del tuo peggio? Non mi sembra proprio!” la schernì la rossa con tanto di ghigno bastardo. Per lei avversari così erano una passeggiata.

KAPOM!

“AAARRGH!” e ne approfittò per colpire l’avversaria con un poderoso calcio alle gengive facendola crollare a terra.
“Ma dai. Sei già a terra? E io che credevo fossi più forte di così!” commentò Gatta guardandola dall’alto in basso. Tipe montate come lei dovevano solo essere riempite di botte e basta.
“Grrr!” quella provocazione fece perdere la pazienza alla sottoposta di Ceasar che sfoderò delle zanne acuminate “TI DISTRUGGO CON IMMENSO PIACERE!” e poi fece esplodere la sua energia gelando tutto quello che aveva intorno.
“Temperatura prossima a -370°!” grazie ai sofisticati sensori ottici, la soleana rossa poté constatare che la temperatura stava drasticamente calando avvicinandosi di poco allo Zero Assoluto “Complimenti. Ti manca poco e puoi raggiungere il famoso Zero Assoluto, sul Sole per giunta!” per poi complimentarsi con l’avversaria per il risultato che stava ottenendo “Peccato che io possa fare di meglio!” per poi scatenare il massimo potere delle sue fiamme che fecero evaporare tutta la neve che aveva intorno.
“Calore contro Gelo: i due opposti a confronto. Ora scopriremo qual è il più forte!” Monet la considerò come una sfida tra due eterni rivali che accettò senza farsi troppi complimenti. Intanto nelle sue mani si era formata una lunga lancia di neve che intendeva usare per contrastare quella nemica.
“Volentieri!” rispose semplicemente Gatta mettendosi in posizione e fissando l’avversaria dritta negli occhi per poi lanciarsi contro di lei ricominciando a combattere.
 
Wosh!

“L’ho mancato di nuovo!” intanto Nami era alle prese con Bermuda che, per l’ennesima volta era sparito nel nulla lasciando una macchia nera “Sta usando il suo potere ma non riesco a capire di che cosa si tratti!” ma per quanto ci provasse, non riusciva a capirne la natura.

Wosh!

È dietro di me!” ma non ebbe il tempo di porsi altre domande che percepì qualcosa dietro di lei e fece in tempo ad abbassarsi e tentare di colpire l’avversario con la lancia “Ma…” che però non colpì nulla e, ancora una volta, vi era una macchia nera.
“Uhuhuh! Complimenti principessa. Ero convinto di ucciderti con quel colpo ma si vede che ho sottovalutato i tuoi riflessi!” commentò Bermuda nascosto chissà dove lodando le doti della figlia del re “È chiaro che non sei la classica donzella indifesa che deve essere salvata dal principe azzurro!” ritenendo che non fosse il classico modello di principessa che doveva essere solo salvata.
“Pff! Non sono mai stata quel tipo di principessa!” rispose lei guardandosi da tutte le parti “E non sono nemmeno una codarda come te che attacchi gli altri alle spalle e poi ti nascondi nell’ombra. Vieni fuori e combatti!” per poi sfidare apertamente l’avversario a battersi.
“Se me lo chiedi tanto gentilmente, non posso che accontentarti!” le rispose Vindice e davanti alla principessa si aprì un portale nero.

KAPOM! CRASH!

Da esso ne uscì fuori una mano che colpì la lancia distruggendola.
“TI HO PRESO!” ma Nami ne approfittò per tentare di colpirlo lanciandogli contro una sfera d’aria compressa “Dannazione!” ma il varco si chiuse poco prima che potesse attaccare facendola tornare punto e a capo.
“Ti sarebbe piaciuto vero?” la schernì Bermuda la cui voce rimbombava ovunque “Sono io ad aver preso te!” ma poi la sua voce divenne di colpo più tagliente.
WOSH! KAPOMX100!

“GHH!” e poi Nami si ritrovò attaccata da più direzioni e si difese per cercare di ridurre i danni.
“Ahahahah! Che spasso che sei principessa!” la schernì il vicedirettore con voce fredda mentre continuava ad attaccare “Chissà per quanto potrai ancora resistere!” ed era curioso di vedere per quanto tempo l’avversaria avrebbe continuato a difendersi prima di cadere a terra.
“E tu invece?” ma la principessa dei soleani si piegò di colpo sulle gambe formando un ponte perfetto “FINALMENTE HO CAPITO!” e vide in che cosa consisteva il potere dell’avversario e, nello stesso momento, riuscì ad afferrargli un braccio e a tirarlo a sé.
“Dannazione!” colto alla sprovvista, Vindice venne tirato in avanti diventando così un bersaglio facile. 

KAPOMX100!

“AAARRRGGGHH!” venendo investito poi da una scarica di pugni che, dopo tanto tempo, lo fecero gridare dal dolore.
“Non ho ancora finito! Sfera della Spirale di Nebbia!” ma la principessa non aveva finito di e, raccolta rapidamente dell’umidità che aveva reso nebbia, la fece esplodere in faccia all’avversario.

BOOM!

“AAARRRGHH!” che ne fu completamente investito e spazzato contro il muro “D-Dannata!” ma si rivelò un tipo bello duro. Infatti, era ancora cosciente e pronto a ricominciare.
“Wap spaziale!” intanto Nami dette il nome al potere avversario “Sei in grado di trasferire totalmente o parzialmente il tuo corpo in un qualunque posto servendoti di quei varchi. Ora che ho finalmente capito in cosa consiste, sconfiggerti non sarà difficile!” ed ora era sicura di avere la vittoria a portata di mano.
“Uhuhuh! Ne sei davvero così sicura?” disse il vice direttore rimettendosi in piedi e ridendo sotto le bende “È vero, posso effettuare il Wap, ma non credere che si limiti a così poco!” per poi aprire una serie di varchi neri che circondarono la sua avversaria “Il mio potere si chiama Fiamma della Notte e ora ne vedrai il pieno potenziale!” e gettarsi dentro uno di questi, apparendo e scomparendo al loro interno.
“Ma cosa sta facendo?” la principessa del Sole non capiva quali fossero le sue intenzioni “Un momento. Che stia…” ma poi fu colta da un terribile presentimento.
“Proprio così!” a darle la conferma ci pensò Bermuda stesso.

KAPOM!

“AAARRGH!” che colpì Nami da destra causandole un forte dolore.
“Sfruttando il continuo spostamento dei portali che creo, sono in grado di raggiungere una velocità pari a 300000 chilometri orari e sferrare così gli attacchi più devastanti che ci possano essere!” mentre continuava a spostarsi da un portale all’altro Vindice spiegò che cosa stava realmente facendo e la cosa aveva dell’incredibile.
“N-Non sperare che funzionerà. Ti fermerò come ho già fatto!” ma la soleana non intendeva fargliela passare ed era certa che avrebbe trovato un modo per sventare quest’ennesimo attacco.
“Uhuhuh! Vediamo se è vero!” Bermuda non si fece complimenti e continuò il suo attacco senza che la sua avversaria riuscisse a prevedere gli attacchi.
 
NUOVAMENTE SALA DEI GIGANTI
 
KAPOM! DOON!

Nick e Vorkye si scambiarono un altro pugno generando l’ennesima onda d’urto ma i due rimasero immobili a fissarsi implacabili.
“MUORI!” Vorkye si avventò sull’avversario caricando una sfera di Hado nella mano destra.
“PRIMA TU!” ma Nick non si fece trovare impreparato e rispose creando un Rasengan.

BOOM!

Il contatto tra i due attacchi generò una piccola esplosione che costrinse i due a indietreggiare.
“Non importa chi sei: di fronte a me, non vali niente!” il tiranno si considerava il più forte mentre tutti gli altri erano solo moscerini a suo confronto “Owl Blood Bomb!” intanto dalle ferite che si era inferto, uscirono fuori delle minuscole sfere di plasma che iniziarono a levitare intorno il Sun’s Warrior blu.

BOOMX10!

Ed esplosero generando delle deflagrazioni a catena.
“E tu credi che una cosa del genere possa farmi qualcosa?” ma Nick ei era difeso usando uno spesso muro d’acqua che aveva minimizzato i danni.
“GGGRRRR!” vedendo che il suo attacco era andato a vuoto, Vorkye s’inferocì ulteriormente e, con un solo battito delle sue potenti ali, ridusse la distanza con l’avversario.

KAPOM!

“AAARRRRGGGHH!” e lo colpì al petto facendogli mancare il respiro.
“Muori una volta per tutte!” ruggì il tiranno mettendo le mani a coppa e creando una sfera di Hado che si tinse di nero “HADOKEN!” per poi scagliarla contro l’avversario.
“Non ci sperare!” ma Nick non gli avrebbe concesso vita facile e fece lo stesso “KAMEHAMEHA!” e poi scagliargli contro il migliore attacco del suo amico Goku.

FRABBBOOM!

Il risultato fu un’altra esplosione.
“E non credere che abbia finito!” ma Nick non si fermò un attimo e giunse le mani, i piedi, le punte delle ali, delle code e persino la nona coda col becco.
“Che cosa speri di fare, EH?” ma Vorkye gli fu alle calcagna e non intendeva permettergli di fare niente.
“Troppo tardi amico!” ma il Sun’s Warrior era pronto ad attaccare “Massima espressione dell’Alchimia: World Change!” per poi poggiare le mani a terra.

RRRRUUUMMBBBLLLEEEEE!

Come a rispondere al suo volere, l’intera sala tremò come a voler prendere vita: il pavimento si animò assumendo la forma di mani, dalle pareti uscirono fuori diversi oggetti contundenti, mentre dalle colonne si formarono bocche di cannone.
“Che diavoleria è mai questa!” di fronte a un simile cambiamento, Vorkye rimase per un attimo confuso.

KAPOMX1000! BOOMX1000!

Ma non ricevette risposta e fu investito da tutto quello che lo circondava senza alcuna pietà.
“Si vede che non conosci a fondo l’Alchimia!” gli rispose Nick mentre continuava a tenere le mani poggiate a terra “Normalmente, a causa dei mezzi limitati o perché usano solo le mani, gli alchimisti possono fare una trasmutazione alla volta. Ma se in una trasmutazione impieghi tutti gli arti a tua disposizione e hai fantasia, ecco che quel limite viene meno e puoi fare trasmutazioni all’infinito!” ed espose un piccolo segreto a cui probabilmente nessun alchimista era mai arrivato. Ovviamente non era farina del suo sacco: era stato il suo drago a spiegargli le basi e lui le aveva applicate.

BOOM!

Ma un attimo dopo, tutto quello che era stato trasmutato fu fatto a pezzi dall’emissione di aura del nemico.
“Simili trucchi non funzionano con me!” che si fece avanti ricoperto da una specie di armatura che lo aveva protetto dall’attacco “Io sono il sovrano del Sole, nessuno può battermi, nemmeno tu misero soleano blu!” per poi lanciarsi in avanti mentre nella sua mano sinistra si formò una lama di sangue che calò contro l’avversario.

KAPOM! SPLASH!

“CHE COSA!” ma questa fu colpita da una delle ali di Nick perdendo solidità e tornando ad essere liquida.
“Proprio perché sono un soleano blu che manipola l’acqua e i liquidi in generale, il tuo potere non ha effetto!” questo perché Nick, in quanto, soleano blu, poteva controllare l’acqua e il sangue, che era ne composto per la maggior parte, non faceva alcuna eccezione “Ma soprattutto…” e chiuse il pugno sinistro che fu avvolto dalle fiamme.

KAPOM! WAMP!

“AAAARRRGGHH!” e colpì violentemente il tiranno in piena faccia spingendolo all’indietro.
“IO SONO IL SUN’S WARRIOR BLU: COLUI CHE MANIFESTA IL PROPRIO POTERE E LA PROPRIA VOLONTA’ DAVANTI A TUTTI!” Nick non si fermò e gridò a pieni polmoni quello che doveva per poi iniziare a colpire violentemente l’avversario come se ogni pugno rappresentasse la volontà di tutti coloro che avevano sofferto a causa sua.

KAPOM!

“AAAAARRGGHHH!” ma Vorkye non rimase fermo e lo colpì con una violenta testata allontanandolo.
“Puoi essere chi diavolo vuoi, non me ne importa niente!” il tiranno non aveva alcun interesse a sapere chi era: in quel momento lo stava ostacolando e lo avrebbe distrutto senza pietà “Devi solo sparire dalla faccia dell’universo! ENIKI!” ed estrasse una coppia di grandi spade dorate per poi lanciarsi contro l’avversario.
“Sei tu e la tua malvagità a dover sparire!” il Sun’s Warrior non fu da meno ed estrasse la sua spada blu rispondendo all’attacco dell’avversario.

CLANG!

Scontrandosi violentemente con lui.

 
IN UN PICCOLO CORRIDOIO COLLEGATO ALLA SALA DEI GIGANTI
 
“MALEDETTA FECCIA! MUORI!” Gilgamesh aprì il suo Gate of Babylon e scaraventò contro il suo avversario l’intero arsenale che aveva a sua disposizione.
“Sei tu la feccia!” ma Lello schivò agilmente tutte le armi che gli venivano scagliate contro “Tu e tuo fratello che avete spezzato l’equilibrio che i nostri antenati hanno faticato così a lungo a creare!” e rispondere estendendo la sua ombra che assunse la forma di tute le armi che aveva visto e scagliargliele contro.
“Non osare paragonarmi a te, bastardo!” con una venuzza pulsante, il fratello di Vorkye non accettò un simile insulto e caricò un Hadoken oscuro per poi scagliarlo contro l’avversario.
“San Ryu no HOKO!” ma il Sun’s Warrior nero non si fece trovare impreparato e gli scagliò contro il << Ruggito del drago dell’Acido >> per contrastare l’attacco.

FRAABBBOOMM!

I due attacchi si scontrarono creando una potente deflagrazione che causò non poche crepe nello spazio ristretto in cui si trovavano.

KAPOM!

“AAARRRGGHHH!” Gilgamesh ne approfittò e, partendo in quarta, colpì violentemente Lello allo stomaco.
“Ti cancellerò per sempre dalla faccia di questo universo!” sicuro della sua superiorità, il soleano dorato afferrò l’avversario per la testa e lo schiacciò al suolo.

CRAAAAAAASSSSSSHH!

 Per poi iniziare a volare rapidamente tenendo sempre l’avversario e facendogli frantumare il pavimento a causa della velocità.

SWISS!

Ma di colpo perse la presa su di lui che si trasformò in un’ombra.

KAPOM!

“AARRGHH!” e ricevette un poderoso pugno alla bocca dello stomaco piegandosi a causa del dolore.
“Non sottovalutare un Sun’s Warrior, soprattutto il sottoscritto che agisce nell’ombra celando il suo potere!” Lello non era uno da prendere alla leggera e lo avrebbe fatto capire all’avversario scatenando tutto il potere che teneva nascosto dentro di sé.
“MA FAMMI IL FAVORE!” ruggì Gilgamesh mentre il suo corpo venne avvolto da scariche di energia e iniziò a scambiarsi una serie di pugni con l’avversario.
“TI FARO’ VEDERE!” gli rispose il saturniano rispondendo all’attacco facendo tremare tutto quello che aveva intorno.  

 
NUOVAMENTE NELL’ALA SUD-EST
 
KAPOMX100!

“AAAAARRRGHHH!” continuando a gridare come un matto, il povero Moria le stava prendendo di santa ragione dalla sua avversaria del momento.
“Ahahahahah! Sai che sei un’ottima pallina antistress?” ossia Rose che lo stava usando come sacco da boxe personale per sfogare il tanto nervoso che aveva in corpo. Non si divertiva in questo modo da anni.
“D-DANNATA!” ma Moria non intendeva lasciarla continuare oltre e scompose il suo corpo diventando un sacco di piccole gocce nere.
“Che fai te ne vai di già?” Rose non intendeva lasciarlo scappare e, afferrata la sua adorata falce, iniziò ad affettare ogni singola goccia con l’intenzione di fare lo stesso col loro padrone.

KAPOM!

“ARRGGH!” ma così facendo, non si era accorta che Moria le era apparso alle spalle e colpendola violentemente facendola arrancare “Non lo sai che le femmine non si sfiorano nemmeno con un dito? La mamma non te l’ha insegnato?” ma durò pochi secondi. Infatti, si rialzò fissando l’avversario con occhi furenti.
“Kishishishishi! Secondo te, io sono uno che segue le regole?” ribatté il soleano simile a una cipolla ridendosela a modo suo “Non è colpa mia se poi non ti guardi alle spalle!” per poi schernirla su come fosse stato facile per lui sorprenderla.
“Scusa, quando mi scateno mi dimentico tutto!” gli rispose la stellina di Ban fissandolo col classico sorriso insegnatole dal papino.

KAPOM!

E parare un attacco che la stava per colpire da dietro.
“Non sono mica nata ieri. Non casco due volte nello stesso trucco!” e questa volta non si era distratta e aveva parato l’attacco di una creatura identica all’avversario, ossia il Doppelman che era la sua ombra.
“Ma ora sei in svantaggio numerico!” questo, però, era quello che voleva fare il membro della flotta dei sette che, insieme al suo alter ego, si avventò sull’avversaria.

KAPOMX100!

Iniziando a colpirla violentemente sia davanti che dietro per restituirgliele tutte con gli interessi.
“NON MI FREGHI!” ma Rose non era rimasta ferma e stava rispondendo a tutti gli attacchi parandoli uno dopo l’altro.
“CONVINTA?” ma Moria non incrinò il suo sorriso diabolico.

Wosh!

Dall’ombra della soleana uscì una punta che salì rapidamente verso di lei.
“EH NO!” ma Rose se ne accorse e si scansò evitandola in tempo “Ma quanti di quei cosi puoi tirare fuori?” per poi accorgersi che il numero dei cipolloni era aumentato arrivando a dieci.
“Kishishishi! Te l’avevo detto che sei in svantaggio numerico!” e, senza aggiungere altro, lui e i suoi cloni d’ombra si avventarono su di lei.
“Tsk! E tu lo chiami vantaggio numerico!” la soleana, però, non fu d’accordo “IO SONO MOLTO PIU’ BRAVA DI TE!” e schioccando le dita, ecco che dietro di lei comparvero venti sue copie.
“CHE COSA!” lasciando Moria senza parole. Non si aspettava un simile risvolto.

“E guarda che siamo anche dietro!”

Ma la voce amplificata di Rose si fece sentire anche da dietro. Infatti, aveva creato qualche altra copia dietro il cipollone.

KAPOMX500!

“AAAARRRGGH!” che senza pensarci due volte, colpirono Moria e le sue copie alle spalle facendolo volare via.
“Io sono una creatrice cipollone. Mi basta un pizzico d’inventiva per battere buffoni come te!” non tirandosela per niente, Rose si riteneva fortissima e lo volle dimostrare facendo apparire una serie di piccole stelle comete che si abbatterono sull’avversario “Beccati una bella pioggia di meteore e poi dimmi che ne pensi!” ridendosela sotto i baffi per le imprecazioni del nemico che le stava prendendo.

WOSH!

“Ma che… Coff! Coff!” ma poi qualcosa di gassoso entrò nelle sue vie respiratorie facendola violentemente tossire.
“Shololololo! Sei una mocciosa interessante. Credo proprio che sarai una cavia perfetta per permettermi di ampliare la mia scienza!” artefice di tutto era Ceasar che aveva approfittato della distrazione dell’avversaria per colpirla alle spalle con uno dei suoi gas capaci di stendere chiunque.
“D-Dannazione!” riuscendo a mala pena a tenere gli occhi aperti, Rose si rese conto che si era nuovamente lasciata prendere e non aveva preso in considerazione gli altri possibili avversari.
“Shololololo! Tranquilla, userò bene il tuo cadavere!” Ceasar aveva già un bel programmino in mente e non vedeva l’ora di avere altri corpi da analizzare per scoprirne i segreti “MIUORI!” e creò una spada di gas pronta a trapassare l’ingenua avversaria.

KAPOM!

“UGHA!” ma prima che potesse farlo, fu violentemente colpito in faccia da un calcio che gli fece incontrare il muro.
“Non ci provare nemmeno!” artefice del colpo fu Ban che non permetteva a nessuno di toccare la sua stellina senza permesso “Forza tesoro riprenditi!” per poi darle qualche colpo alla schiena per farle espellere tutto il gas che aveva inalato.
“Coff! Coff! G-Grazie papino!” grazie a quelle piccole attenzioni, Rose si riprese subito tornando a respirare regolarmente “Eh?  E quello dove l’hai preso?” per poi notare che il genitore aveva un tridente conficcato dietro la schiena e le punte gli stavano perforando petto e stomaco.
“Oh! Non lo avevo visto!” commentò Ban togliendoselo come se fosse una semplice spina e le sue ferite si rimarginarono “Lo vuoi?” e pensò di regalarlo alla sua stellina, lui non sapeva che farsene^^.
“No, non mi piacciono queste cose!” a Rose quelle cose non piacevano “A me piacciono le falci sporche di sangue e le figone con cui giocare a fare il dottore!” i suoi gusti erano altri e assai più particolari^^.
“Ahahahah! Scusa, scusa me l’ero scordato!” le rispose il padre ridendosela allegramente che, ormai, aveva accettato da tempo che la figlia fosse lesbica e dato anche il suo benestare.  
“Sai credo che il proprietario del tridente lo stia disperatamente cercando!” poi Rose fece notare al padre che forse chi aveva perso quell’oggettino lo stava cercando con molta ansia.
“GGGRRROOOAAARR!” nemmeno a farlo apposta, Hody Jones si era lanciato contro di loro lanciando un ruggito famelico.
“Ah era tuo. Eccolo amico!” con assoluta nonchalance, Ban glielo lanciò gentilmente. Giustamente non gli piaceva rubare le cose agli altri. Lo faceva solo se attiravano la sua attenzione^^.
“Ah!” Hody lo prese al volo per poi guardarlo un attimo confuso “Grazie!” per poi ringraziarlo per averglielo restituito.

KAPOM!

“AAAARRRGGHH!” e ricevere poi un poderoso pugno in faccia.
“Prego, figurati!” gli rispose la Volpe dall’Avarizia artefice del pugno in questione^^ “E grazie per la piccola agopuntura. Ne avevo proprio bisogno!” e riteneva di doverlo ringraziare per avergli fatto passare il leggero mal di schiena che aveva da qualche giorno “Che ne dici Rose. Riprendiamo a riempirli di botte?” per poi rivolgersi alla sua stellina chiedendole se era pronta a ricominciare i giochi.
“Altro che se lo sono!” gli rispose lei mentre vedeva che Moria, Ceasar e Hody si erano ripresi e si stavano avventando su di loro “Ready…” e fu pronta a dare il segnale.
“Go!” che ci pensò il genitore a completare per poi ricominciare a dare botte.      
 
“Fufufufu!” intanto Doflamingo si stava dedicando unicamente a Meliodas cercando di colpirlo ripetutamente.
“Nishishishi! Guarda che così mi annoio sai?” che stava schivando tutti gli attacchi in maniera quasi annoiata anche se alla fin fine se la stava ridendo anche lui.
“Fufufu! Tranquillo adesso ti faccio passare io la noia e ti ammazzo come la merdina che sei!” smettendo di tentare di colpirlo, Doflamingo optò per qualcosa di meglio e batté un paio di volte la zampa destra sul pavimento che si animò di colpo trasformandosi in un enorme groviglio di fili “Assaggia il mio vero potere!” per poi scagliarglieli tutti in una volta.
“Carina come idea!” commentò il Drago dell’ira divertito dallo spettacolo che l’avversario aveva imbandito “Ma con me ci vuole ben altro!” per poi diventare serio e impugnare la sua spada che brillò di colpo “CONTRATTACCO!” e poi usare il suo potere capace di rimandare l’attacco al mittente maggiormente concentrato.
“Sei uno sciocco. Il tuo potere funziona su un solo attacco alla volta!” ma il membro della Flotta dei Sette lo riprese divertito facendogli notare che il suo potere era limitato a un solo attacco mentre lui ne aveva lanciati apposta un’infinità.

DOON!

“CHE COSA!” ma, a sorpresa, si ritrovò tutti i suoi fili riflessi contro e dovette volare verso l’alto per evitare di essere colpito “Come diavolo hai fatto a… ma quanti diavolo siete?!” per poi notare che il suo avversario si era di colpo moltiplicato per 100 lasciandolo senza parole.
“È vero che il Contrattacco funziona solo su un attacco ma la mia spada è dotata di un potere aggiuntivo che mi permette di moltiplicarmi più volte. In questo modo, riflettere più attacchi non è più un problema!” notando la sua sorpresa, Meliodas lo illuminò rivelandogli che la sua spada disponeva di un potere aggiuntivo che solo lui era in grado di usare al meglio. Intanto tutte le copie erano sparite tornando così ad essere uno.
“Capisco! Fufufufu! Sei una merdina davvero fastidiosa!” commentò Doflamingo non perdendo il suo diabolico sorriso come se sapesse già come contrastarlo.
“Guarda che tra i due, la merdina sei tu!” ma Meliodas si era stancato di vedere la sua brutta faccia e, con un passo rapido, apparve davanti all’avversario pronto a colpirlo.

CLANG! STRAP!

“Ma cos… AAAAARRRGGHH!” ma prima che se ne rendesse conto, qualcosa lo prese bloccandolo e poi lo strinse forte facendolo gridare dal dolore.
“Kandata Sting!” artefice dell’attacco era il terribile soleano fenicottero che aveva approfittato della vicinanza per colpirlo prima che questo reagisse “Se sono più veloce di te, però, non puoi rispondere con quella tua stupida mossa!” e ridendosela ci gusto, riteneva di avere la vittoria in pugno.
“Questo se non decido di fare sul serio!” ma il Drago dell’Ira non aveva ancora iniziato a fare sul serio. Infatti, sul suo corpo iniziarono a formarsi delle macchie nere che erano che la piena manifestazione del suo potere.

GRIAFF!

Esse presero la forma di artigli e furono calate contro l’avversario.
“Fufufufu! Interessante. Hai iniziato a fare sul serio eh?” che si difese creando una ragnatela di fili che aveva ricevuto il colpo al posto suo.
“Sarebbe maleducato se non lo facessi. Ti pare?” gli rispose Meliodas con sguardo determinato.
“Allora lo farò anch’io!” e anche il Fenicottero decise di fare altrettanto lanciandosi poi in avanti riprendendo a battersi.     
 
“Hell Flame!” mentre fluttuava, con la sua sfera di cristallo in mano, Aracne lanciò uno dei suoi letali incantesimi consistente in una sfera di fiamme nere dall’elevato potere distruttivo.

WAMP! DOON!

“Perfect Cube!” ma Merlin, che faceva altrettanto, si difese evocando un cubo magico color viola chiaro che la difese dall’attacco “Te lo restituisco migliorato!” per poi prendere la sfera tra le mani e renderla più grande e avvolta da altre fiamme bianche che, unite a quelle nere, assunsero una colorazione argentea “Purgatory Flame!” per poi lanciargliele contro.
“Spider Tornado!” Aracne si difese emettendo una grande quantità di ragnatele che, animate dalla sua magia, formarono una spirale che assorbirono le fiamme disperdendole “Sei forte, ma non mi batterai così facilmente!” per poi girare rapidamente gli indici creando una sfera nera “Gorgo dimensionale!” e lanciarla contro l’avversaria.
“Una magia davvero interessante la tua!” commentò Merlin divertita da quella mossa “Reality Slash!” per poi calare la mano sinistra a mo di spada e creare uno squarcio magico.

BOOM!

Che scontrandosi con l’incantesimo avversario, esplose annullandosi.
“Ma dai. Si vede che te la cavi!” fece ironica il membro dei Sette peccati capitali guardandosi intorno.
Aracne aveva, infatti, approfittato dello scontro tra i due incantesimi per scomporre il suo corpo in una miriade di ragni neri che avevano circondato l’avversaria da ogni parte formando un’autentica cupola nera.
“Aracnosfera. È una delle mie mosse migliori. Perfetta per attaccare l’avversario da ogni direzione!” la voce della strega rimbombò da ogni direzione. Era sicura di avere la vittoria in pugno “Questa Merlin è la tua fine!” poi diversi cerchi magici neri furono aperti “Negative Burst!” creando una corrente di energia negativa che si abbatté su Merlin.
“Sei brava ma dimmi, è tutto qui?” che rimase quasi delusa dalla mossa dell’avversaria “Fallen Down!” e, con un rapido gesto, generò un cerco magico azzurro che si estese in un lampo.

FLASH!

“AAAAARRRGGH!” investendo con la sua potente luce il membro della flotta dei sette che fu costretta ad annullare l’incantesimo e, tornata nella sua interezza, ad indietreggiare “Maledetta!” e fissare furiosa la rivale rimasta illesa.
“Che sei un’abile strega te lo riconosco: disponi di numerosi incantesimi che in pochi possono fronteggiare. Tuttavia vuoi strafare lanciandoli tutti nello stesso momento e questo causa un notevole consumo di energia magica rendendoti anche vulnerabile!” camminando molto lentamente verso di lei, il cinghiale della gola fece una rapida valutazione delle sue capacità ritenendole buone ma non perfette “In definitiva, non puoi vincere!” ritenendo che non aveva speranze contro di lei.
“Tsk! Non montarti la testa!” ma Aracne si rialzò in piedi guardandola furente “La mia vera forza la devi ancora vedere!” per poi sollevare le braccia facendo vibrare violentemente il corridoio circostante.
“Davvero? Allora fammi vedere che cosa sai fare!” curiosa di vedere le vere capacità dell’avversaria, Merlin la invitò a farsi avanti.   
 
SWSH!

Crocodile calò il suo uncino ma Vegeta lo schivò abilmente.
"Ah! Sei patetico stupido alligatore!" per il principe dei Saiyan quell'attacco non valeva niente e calò il pugno sinistro sull'avversario "Tsk!" ma quello che colpi fu solo sabbia.
"Ah! Sei patetica stupida scimmietta!" lo sfotté il soleano mentre tornò tangibile e tirò una boccata al suo sigaro "Ma la tua fortuna sta per finire qui!" e aveva deciso di porre fine a quella farsa sfilando la copertura del suo uncino. Dall'arma. Cominciò a uscire un liquido violaceo che non era rassicurante "Sai, non mi limito a usare la sabbia. La mia mano sinistra secerne un potente veleno. Per questo l'ho persa. Non meriti un simile onore ma ti aggiungerò alle mie vittime!" e ci penso lo stesso Crocodile a spiegare che era lui stesso a produrlo e che, a causa di esso, aveva perso la mano e se ne era più volte servito per eliminare i suoi avversari.
"Non mi ci aggiungerai. Ti farò a pezzi prima che tu possa avvicinarti a me!" ma Vegeta non fu della stessa opinione e creò sei cerchi magici che dispose davanti a se per poi sparare uno dei suoi attacchi migliori "Zebul Final Flash!" e sparargliela contro.

FRABOM!

"Sei sistemato!" e ritenne di aver finito lo scontro.
"Sistemato? Per chi mi hai preso!" ma il soleano era tutt'altro che sconfitto.
"Assurdo! È incolume!" Vegeta rimase senza parole nel constatare che l'avversario aveva subito il colpo rimanendo illeso.
"Eheheheh! Io sono come la sabbia. Non puoi colpire il mio corpo nemmeno usando quei colpi energetici!" e il motivo di questa sua invulnerabilità era perché la sabbia non era qualcosa che si poteva afferrare tanto facilmente.
"Tsk! Buffone conosco un ragazzino molto più abile di te a usare la sabbia!" ma per Vegeta Gaara era mille volte più bravo di lui "E poi la tua sabbia non è invincibile! Mizu Ryu No HOKO!" e sparargli contro il suo << Ruggito del Drago dell'acqua >> ossia un potente getto di acqua bollente ed era sicuro che lo avrebbe colpito.
"Merda!" capendo subito che l'attacco era pericoloso, Crocodile lo scansò per un soffio evitando così che il potente getto d’acqua lo colpisse trapassandolo.
“Finalmente ho scoperto il tuo punto debole bastardo!” soddisfatto di essere riuscito a trovare la debolezza dell’avversario Vegeta era ora sicuro di poter vincere “Beccati questo. Mizu Ryu No Mashingan!”  e poi iniziare a sparare e ripetizione colpi d’acqua con << la Mitragliatrice del Drago dell’Acqua >> sparando dalla bocca una serie di proiettili d’acqua.
“Non ci sperare!” ma Crocodile questa volta non si mosse e si limitò a tendere in avanti la mano destra “Ground Secco!” e usare una sua misteriosa tecnica.

FSSSSSSSSSS!

E, quando i proiettili d’acqua la toccarono, sparirono nel nulla.
“Che cosa?” lasciando Vegeta senza parole. Credeva di aver messo l’avversario alle strette e, invece, era rimasto sorpreso dalla sua mossa.
“Eheheheh! Credevi che non sapessi come difendermi dall’acqua?” e nel vedere la sua espressione, il soleano di tipo coccodrillo se la rise di gusto “Come puoi vedere, non sono da sottovalutare. La mia mano destra è in grado di inaridire qualsiasi cosa ed essere vivente mentre la sinistra secerne un veleno tossico!” e non si fece complimenti a rivelare quali fossero i suoi letali poteri “Ciò che conta è avere i mezzi per distruggere ogni avversario anche se comporta sacrificare qualcosa d’importante!” non facendosi complimenti a rivelare la sua filosofia di vita che non escludeva il sacrificio di una parte del suo corpo.
“Pff! Ahahahah!” quel discorso, invece di intimorirlo, suscitò l’ilarità del principe dei Saiyan. Le risate erano tali che si librò leggermente in volo per evitare di crollare a terra.
“Che c’è? Ho forse detto qualcosa di divertente?” Crocodile non capiva il motivo di quell’improvvisa esplosione d’ilarità. Fosse stato qualcun altro si sarebbe innervosito e avrebbe attaccato a testa bassa ma non era così sciocco da fare una cosa simile senza prima rifletterci due volte.
“Ahahah! No, mi hai solo fatto venire in mente qualcosa cui non avevo mai pensato e la cosa mi ha fatto scappare una risata!” mentre cercò di recuperare un po’ di contegno, Vegeta gli rispose dicendogli che il discorso lo aveva fatto riflettere su qualcosa che non aveva mai preso in considerazione.
“Davvero? Illuminami allora, così lo scriverò sulla tua lapide!” curioso di saperne di più, il soleano gli chiese di parlare in questo modo poi lo avrebbe ucciso senza troppi complimenti.
“Tu hai sacrificato la tua mano solo per ottenere il potere e sei troppo orgoglioso per ammettere di aver fatto uno sbaglio. Una cosa che ho commesso anch’io: tempo fa, per orgoglio, mi feci manipolare per ottenere più potere e distruggere Kakaroth. E sai quale fu la cosa divertente? Volevo rinunciare alla nuova vita che avevo persino accettato per soddisfare il mio stupido orgoglio. Stavo per fare una cretinata che, per fortuna, non ho continuato. È questo quello che mi ha fatto ridere!” e Vegeta decise di accontentarlo riassumendo in poche parole quello che stava per fare ai tempi di Babidy e di Majin Bu e, solo in quel momento, si era reso conto che aveva fatto la scelta giusta a preferire la sua nuova vita al potere e al suo smisurato orgoglio.
“A grandi linee credo di aver capito!” commentò Crocodile che poteva comprendere solo in parte le parole dell’avversario “A questo punto, vediamo di farla finita!” per poi sollevare l’uncino facendo fuoriuscire una grande quantità di veleno che si unì con la sabbia “Falce del Deserto Velenoso!” e dargli la forma di una grande falce violacea pronta a tranciare e uccidere l’avversario.
“Bel tentativo!” ma Vegeta non gli dette il tempo di fare nulla e, con un rapido scatto, gli apparve davanti.

KAPOMX100!

“Le tue mani saranno anche problematiche ma il resto del corpo no!” e lo tempestò di pugni ben assestati sul muso e sul torace evitando il contatto con gli arti superiori. Aveva ben capito il suo punto debole e ora l’avrebbe fatto a pezzi.
“GRR! DANNATO!” ma Crocodile non era disposto a lasciarlo fare senza intervenire e calò l’uncino in avanti per affettarlo.

GRAB! TUMP!

Ma Vegeta si aspettava una mossa del genere e gli afferrò l’arto sinistro per poi scivolare in avanti cambiando di botto il baricentro: in questo modo proiettò l’avversario a terra.

CLANG!

E riuscì a spezzare l’uncino che rotolò lontano privando così l’avversario di una delle sue armi.
“E ora come la mettiamo!” sicuro della sua vittoria, il principe dei Saiyan bloccò l’avversario a terra tenendo la mano destra ferma con un piede “Sei finito!” e calò il pugno destro illuminato da una luce rossa.
“Non credo proprio!” ma Crocodile era tutt’altro che battuto. La sua coda non era stata bloccata e la calò contro l’avversario che fu costretto a scansarsi “Non mi sfuggi!” ma non intendeva lasciarlo scappare e si scompose rapidamente in sabbia per poi riapparire davanti all’avversario e calare il braccio sinistro.

SLASH!

“Per un pelo!” ma Vegeta si dimostrò più veloce di lui ed evitò di essere colpito da una lama laser uscita da quello che restava dell’uncino “E quella roba da dove esce fuori!” e si chiese dove l’avversario la tenesse nascosta.
“Eheheh! Bisogna sempre avere un piano B!” commentò il soleano puntando la spada laser color viola in avanti “Devo ringraziare quel folle di Byakuran per questo gioiellino!” e ammise che l’idea gliel’aveva passata il capo delle Corone Funerarie e ora non la trovava male “Vediamo come morirai!” per poi lanciarsi in avanti pronto a tagliarlo in due.
“Non ci contare. ZEBUL BLAST!” Vegeta non intendeva di certo assecondarlo e fece altrettanto calando il pugno destro avvolto da una luce rossa.

BOOM!

Che fece esplodere tutto tranne l’avversario.
 
KAPOMX100!

“ZEAAAAAAAAAHHHH!”
A diversi metri di distanza Goku e Teach si stavano scambiando diversi pugni ma nessuno dei due sembrava prevalere.

“Zeahahahah! Sei forte umano ma ora è tempo di finirla!” Barbanera si stava divertendo a battersi con lui ma, a suo parere, i giochi erano finiti “WHITE HOLE!” e concentrò il suo potere nella mano sinistra generando un vortice bianco capace di respingere qualsiasi cosa.
“UGH!” ma il Super Saiyan di quarto livello riuscì a resistere alla forte pressione impiegando tutta la sua forza.
“Zeahahahah! Complimenti, non è da tutti resistere a un attacco del genere!” e la resistenza dell’avversario sorprese non poco il gigantesco avversario che tese la mano destra “Ma ci sei cascato. BLACK HOLE!” anche se era tutto un suo piano e usò un nuovo attacco che attirò l’avversario verso a sé.
“Dannazione!” ma Goku cercò di resistere a quell’improvviso cambio ma inutilmente e fu attirato violentemente verso il nemico.
“La gravità di un buco nero è la cosa più potente che esista. Non c’è nulla che possa sopraffarla, a parte il potere dell’universo!” non vantandosi per niente, Teach riteneva che il suo potere fosse il più forte di tutti dopo quello dell’universo.
“Parli troppo!” ma Son riuscì a poggiare due dita sulla fronte e, poco prima che finisse tra le grinfie dell’avversario, si teletrasportò sopra di lui.

KAPOM!

“AAAAARRRGGHH!” riuscendo a colpirlo alla nuca con un potente pugno e mettendolo a tacere.
“Non è il potere in sé a permettere la vittoria, ma il suo sapiente utilizzo!” e tirò fuori una rara perla di saggezza che era veritiera come non mai.
“ZEAH!” Teach si rimise subito in piedi e tentò di sorprenderlo con un rapido colpo di coda.

GRAB!

Ma Goku l’afferrò al volo e, sollevatosi da terra, iniziò a girare rapidamente su sé stesso per poi scagliarlo via.
“AAH!” ma Teach spalancò le ali riuscendo a fermarsi e poi si dette una poderosa spinta unita a un piccolo vortice bianco scagliandosi contro Goku.
“HEAT EXPLOSION!” che lo accolse calando la mano sinistra che divenne di colpo incandescente.

KAPOM! WAMP!

“AAARRGGH! CHE DIAVOLO SUCCEDE!” costretto ad arretrare a causa del troppo calore, Teach non capiva come fosse possibile “Io sono un soleano. Il calore non dovrebbe avere effetto su di me!” e riteneva che, per via della sua natura, fosse immune ad attacchi basati sul calore.
“Sembra proprio che l'Agnishwattas invece funzioni!” commentò Goku contento di aver scoperto che la magia insegnatele da Beryl avesse effetto “Esso si basa sulle microonde e agisce a livello molecolare e distrugge le cose dall’interno!” e spiegò rapidamente in che cosa consisteva questa potente magia “Beryl-nee la diceva in maniera tropo complicata. Non so quante volte me l’abbia ripetuto!” e nel ricordare quanto tempo ci aveva messo per capire come funzionasse, si gratta la testa imbarazzato per aver fatto sgolare la sua sorellona drago^^.
“Tsk! Ecco perché mi ha colpito. La mia pelle resiste ma muscoli e ossa no!” capendo al volo che l’abilità del Saiyan era in grado di danneggiarlo Teach decise di adottare seri provvedimenti “Ti distruggerò combinando la gravità di un buco nero e di un buco bianco e poi, quando questa stupida ribellione sarà finita, farò lo stesso col sasso in cui vivete tu e i tuoi amichetti!” e unì le mani per creare qualcosa di nuovo e non mancò di lanciare una vera e propria minaccia che avrebbe poi concretizzato.
“Non ti permetterò di distruggere la Terra. È vero, non ci sono nato ma mi ha accolto come suo figlio adottivo. Non importa se è di una dimensione diversa, la proteggerò sempre!” ma il Super Saiyan non gli avrebbe permesso di fare una cosa del genere. Anche se non era la Terra che l’aveva accolto, lui l’avrebbe sempre protetta e mise le mani a coppa “Ka-me-ha-me!” e cominciò a caricare la sua tecnica più famosa che assunse una colorazione rossa e incandescente.
“STAVOLTA MORIRAI! GREY HOLE!” Teach finì di caricare la sua mossa ossia un vortice grigio che poi scagliò contro l’avversario.
“HA!” ma anche Goku era pronto e gliela scagliò contro senza troppi complimenti.

FRABBOOM!

Lo scontro tra i due attacchi generò una potente deflagrazione, seguita da una notevole onda d’urto. Al centro di tutto questo trambusto, Goku e Teach continuavano a confrontarsi senza sosta.
“ZEAAAAAH!” il membro della flotta dei sette non si trattenne e continuò a imprimere forza nel suo attacco.
“AAAAAAHH!” ma il Super Saiyan non fu da meno. Non era il tipo da arrendersi tanto facilmente “AAAAHH!” poi, per un attimo, fu avvolto da un’aura rossa e impresse una forza maggiore nel suo attacco che ebbe la meglio su quello avversario.
“DANNAZIONE!” che imprecò pesantemente per non essere riuscito a prevalere.

Wosh!

“Zeahahahah! Scherzavo!” ma il suo era tutto un bluff. Servendosi della sua oscurità, eresse un muro nero che assorbì l’attacco lasciandolo così incolume “Non è il potere a permettere la vittoria ma il suo sapiente uso vero?” per poi sbeffeggiare l’avversario citando testualmente le sue parole.
“Già!” gli rispose Goku che si era chinato e aveva poggiato la mano destra a terra.

WAMP!

“Ma cos…AAAAARRRRGGHHH!” Teach non ebbe il tempo di capire che cosa stava succedendo che fu investito da una colonna di fiamme che partiva dal pavimento “MA CHE DIAVOLO SUCCEDE!” e non capiva come fosse possibile una cosa del genere.
“Agnishwattas Sotterraneo!” la risposta gliela diede Goku stesso che alzò la mano da terra e questa era incandescente “Le microonde si muovono attraverso le cose. Non lo sapevi?” per poi lanciarsi contro l’avversario pronto a colpirlo di nuovo.
“ZEAH! PERO’ LA MIA OSCURITA’ ASSORBE ANCHE DANNI COME QUESTO!” stessa cosa fece Teach che dimostrò di avere una notevole resistenza e il suo potere aveva azzerato i danni.
“Mori Ryu no Rinpa Ken!” Goku attaccò con << la Spada Linfatica del Drago della Foresta >> ossia ricoprì il braccio destro di una corteccia molto resistente che divenne simile a una spada.

ZACK!

“AAAAAARRRGGHH!” che riuscì a colpire l’avversario e a procurargli una ferita diagonale sul petto “COME DIAVOLO È POSSIBILE CHE UNO STUZZICADENTI COME QUELLO ABBIA TAGLIATO LE MIE SCAGLIE!” il dolore era tale che il soleano sentiva la pelle bruciare come mai prima.
“Questa è magia del Dragon Slayer amico ed è stata elaborata dai draghi per abbattere i draghi e tu, che sei un soleano Viverna, quindi una sottospecie di drago, ne sei parecchio vulnerabile!” la risposta gliela diede Goku stesso che, con quell’attacco, voleva accertarsi che la magia del Dragon Slayer avesse effetto sull’imponente avversario e aveva fatto bene i suoi conti.
“Allora è per questo che re Vorkye mi aveva avvisato di fare attenzione agli umani che avevano odore di drago addosso!” mentre la sua oscurità lo stava guarendo completamente, Teach comprese che l’avvertimento che aveva ricevuto ore prima dal suo sovrano si riferiva a quelli come il Son “Zeahahahah! Allora userò la mia tecnica speciale!” e si mise in posizione di caricamento. Dal suo corpo fuoriuscì un sottile quanto denso velo grigio scuro che si estese per un raggio di due metri da lui “Grey Veil: la mia mossa più potente. Non importa quanto siano forti, gli attacchi vengono assorbiti e poi espulsi, inoltre amplifica la forza dei miei attacchi di dieci volte. Da adesso non mi farai più niente! Zeahahahahah!” e ora si sentiva invincibile.
“Bella mossa!” e la cosa impressionò non poco Goku che non si aspettava una cosa del genere “In tal caso, anch’io tirerò fuori la mia tecnica speciale!” e anche lui decise di sfoderare l’artiglieria pesante e si mise in posizione di caricamento e, pochi istanti dopo “Kaio-ken!” fu ricoperto da una potente aura rossa.
“Eh? È la stessa cosa che hai fatto prima!” nel vedere quella mossa, Teach si rese conto che se n’era servito per un attimo per imprimere maggiore forza alla sua onda energetica.
“Esatto!” Goku glielo confermò senza problemi “Questa mia tecnica raddoppia la forza, la velocità e tutte le altre abilità combattive. È una tecnica che ho appreso tempo fa da Re Kaioh!” e spiegò in che cosa consisteva e non era una cosa da poco “Arrivo!” per poi partire all’attacco sparendo nel nulla.
“Cosa?” e Teach non riuscì a seguirlo. Era così veloce che non riusciva a vederlo o percepirlo.
“Sono qui!” ma ci pensò Goku stesso a rivelare la sua posizione. Era tornato esattamente nel punto da cui era partito lasciando l’avversario senza parole “Sai, non usavo questa mossa da parecchio tempo perché il suo utilizzo mette a dura prova il mio fisico e consuma parecchia energia, ma grazie agli allenamenti di Beryl-nee e di Amor, posso resistere molto più a lungo!” e, senza peli sulla lingua, gli rivelò quale era il prezzo da pagare ma anche che, grazie agli allenamenti sostenuti col suo drago e Kenshiro stesso, era in grado di sostenerlo senza troppi problemi “Ahhhh!” per poi iniziare a concentrarsi aumentando ulteriormente la sua forza.
“S-Sta diventando sempre più forte!” e la cosa fece tremare Teach che non si aspettava una cosa del genere “Triplo… Quadruplo… no!” provò anche a calcolare la potenza che percepiva ma poi perse di colpo il conto.
“Decima potenza!” ma ci pensò Goku a illuminarlo facendo esplodere la sua aura di un intenso rosso “Kaio-Ken alla decima potenza!” e una volta raggiunta la potenza necessaria, si lanciò in avanti.

KAPOM!

“ARGH!” Teach si ritrovò colpito in pieno muso e fu spinto violentemente all’indietro “NON MI HAI FATTO NULLA!” ma grazie alla sua tecnica ne era uscito quasi illeso e si lanciò in avanti calando il pugno destro.

KAPOMX2!

“CHE COSA?” ma questo fu parato senza troppi problemi dal Super Saiyan che non batté ciglio.
“È tutto inutile. Al mio attuale livello posso anche resistere ad attacchi del genere!” che gli sbandierò in faccia la pura e semplice verità.

KAPOMX100!

Per poi colpirlo con una serie di rapidi e potenti colpi sul tutto il corpo.
“AAAARRGGH!” e, anche se protetto dal Grey Veil, Barbanera ne sentì la forza “DANNATO!” ma non era il tipo da cedere per così poco e si scagliò in avanti iniziando nuovamente a combattere.
 
ALA EST

SLASHX100!

“Che ne dite ragazzini, vi piace questo buon esercizio?” chiese Master Xehanort che osservava rilassato i suoi avversari intenti a schivare una serie di raggi laser che sparava usando le dita.
“Esercizio? Io sto prendendo sonno!” commentò Alucard che se ne stava immobile a subire senza fregarsene minimamente “E meno male che avevi detto che facevi sul serio!” per poi riprendere l’avversario con la faccia mezza disintegrata.
“M-Ma questo qui è folle!” mentre usava la sua lancia per deviare i vari laser, King non riusciva a capire come funzionasse la mente del vampiro “Spero che Ban non raggiunga mai simili livelli!” che era più malata di quella del compagno che non aveva mai raggiunto simili livelli.
“Te l’ho già detto: suscita sempre questa prima impressione!” gli rispose Yugi che stava schivando tutti gli attacchi con movimenti minimi “Adesso basta. Cilindri Magici!” ma ora si era stancato di assecondare l’avversario e davanti a lui apparve l’omonima carata trappola che assorbì tutti i laser per poi rispedirli al mittente.
“Cosa?” che, con una certa sorpresa, schivò l’attacco giusto un secondo prima che lo colpisse “Sei in grado di riflettere gli attacchi altrui?” per poi guardare il giovane Sun’s Warrior con interesse e chiederglielo direttamente.
“No, quella è l’abilità della Carta Trappola Cilindri magici. Io posso rendere reali gli effetti di tutte le carte che conosco. Questo è il mio potere!” ma Yugi gli rivelò che la sua abilità era un’altra e, considerando che era lui, anche molto potente “Così come questo. Kin Ryu No Gouken!” per poi scagliarsi in avanti e usare << il Pugno potente del Drago D’oro >> ricoprendo il pugno destro di scaglie dorate che calò contro l’avversario.
“Scudo di ghiaccio!” ma il soleano non si scompose e ricoprì la mano sinistra di ghiaccio formando un piccolo quanto resistente scudo.

KAPOM! CRIK!

“Interessante come potere. Se gli dovessi dare un nome, direi che Card Reality sia molto appropriato!” e mentre notò una vistosa crepa nella sua difesa, Master Xehanort pensò di dare un nome appropriato al potere del giovane avversario che, a parer suo calzava a pennello.
“Grazie per il suggerimento, lo terrò in considerazione!” il re dei giochi accettò il possibile nome con cui chiamare questo suo potere “Ma questo ha già un nome: Magia del Dragon Slayer d’Oro!” per poi imprimere maggiore forza nel pugno destro che fu avvolto da fiamme dorate.

CRASH!

“Ho già avuto a che fare con una variante di questa magia!” commentò Master Xehanort che si scansò per evitare quel pugno ardente che aveva sfondato la sua difesa e ricordava bene di aver già saggiato la forza di quella particolare magia “Dimmi, quante ne esistono?” ed era curioso di sapere quante versioni esistessero. Poco gliene importava se stava combattendo contro tre avversari, voleva soddisfare la sua inesauribile e malata curiosità.
“Per ogni tipo di drago esistente e ce ne sono tantissimi!” e il Sun’s Warrior bianco non ci vide niente di male a rispondere, facendo capire che potevano esistere numerose varianti di questa potente magia in grado di sconfiggere i draghi “Scambio!” per poi dire questa semplice parola e scomparire.
“Yo! Adesso ci divertiamo!” ed essere sostituito da Alucard che calò la mano desta a mo di lama.
“Interessante!” Master Xehanort accettò la sfida facendo altrettanto.

DOON! SCRATCHX2!

Il risultato fu che, dopo un rapido confronto che fece vibrare l’aria, entrambi gli arti si squarciarono facendo uscire due fontane di sangue.
“Ahi!” ma, anche se privato di un arto, il soleano varano si lasciò sfuggire un semplice gemito. Chiunque altro invece avrebbe gridato come un pazzo ma lui invece non stava nemmeno digrignando i denti.
“Ahahah! Complimenti, sei il primo che se ne esce con un semplice << Ahi >> dopo che gli ho mozzato un arto!” dall’altra parte, Alucard si complimentò con l’avversario per la sua resistenza. Aveva ucciso numerosi avversari, divertendosi anche a menomarli ma non gli era mai capitato di trovarsi davanti uno come lui. E, intanto, il suo arto era tornato come nuovo.
“Ho provato più volte questa sensazione che ormai non mi fa più nessun effetto!” commentò il soleano mentre il tempo intorno a lui sembrò riavvolgersi e anche il suo arto tornò come nuovo “È una magia che ho sviluppato personalmente: l’ho chiamata Riavvolgimento Corporeo!” e rivelò senza problemi come aveva chiamato quella magia da lui stesso creata “Con essa posso riavvolgere il tempo del mio corpo di circa cinque minuti. Questo mi rende praticamente immortale!” e non si vantò per niente della sua abilità che, a parer suo, lo rendeva in grado di sfuggire in eterno alla morte.
“Uhuhuh! La vera immortalità non esiste!” ma Alucard non era d’accordo con lui e riteneva che non esistesse nulla che non potesse essere ucciso “E poi il clan dei Sandtimes è molto più bravo di te a riavvolgere il tempo. Sei scarso!” per poi paragonarlo alla famiglia materna di Sauron le cui abilità erano nettamente superiori alle sue.
“Non si finisce mai d’imparare!” commentò il soleano che, invece di offendersi, considerò la cosa interessante.
È strano. Più lo guardo, più sono sicuro che ogni sua mossa nasconda qualcosa!” più osservava il suo avversario più Yugi aveva l’impressione che l’avversario celasse qualcosa “King non ti sembra che Xehanort nasconda qualcosa?” e decise di chiedere al peccato dell’Accidia per vedere se anche lui la pensava come lui.
“Sì è sempre stato così. Non importa quante volte lo veda, nei suoi occhi il folle desiderio di conoscenza è sempre presente!” che gli dette il suo personale parere ossia che il soleano era avido di conoscenze e, pur di ottenerle, non si faceva scrupoli.
“Desiderio di conoscenza? No, non è questo!” ma Yugi non la pensava allo stesso modo. A suo parere l’anziano soleano desiderava qualcosa di completamente diverso “C’è altro dietro!” e aveva un’idea su come scoprirlo.
“Che vuoi dire?” ma il peccato capitale dell’Accidia non riuscì a seguirlo.
“King usa il tuo potere Disastro in combinazione con questa magia. Potere del mago!” invece di rispondergli il Sun’s Warrior bianco gli chiese di usare il suo potere magico capace di controllare e aumentare anche a livello molecolare la forza dei danni e lo incrementò ulteriormente con la magia che potenziava chi veniva selezionato.
“Incredibile!” King percepì immediatamente l’aumento improvviso della sua forza semplicemente aprendo e chiudendo le mani “Non so che cosa hai in mente, ma va bene. Lancia spirituale Chastiefol vera forma: Chastiefol!” e lo accontentò usando il pieno potenziale della sua arma che divenne gigantesca e fu calata verso l’avversario.
“Meglio cambiare aria!” percependo il pericolo, Alucard preferì evitare di essere colpito dal fuoco amico e diventò nebbia salvandosi.
“Ecco qualcos’altro di molto interessante!” commentò Master Xehanort che invece rimase fermo e tese in avanti le mani “Lame Eteree!” da cui partirono due grandi lame rosse simili a laser che incrociò.

CLANG!

“NNHHHN!” e le usò per parare la forza dell’enorme lancia impiegando non pochi sforzi.
“Che cosa? Ma stiamo scherzando? Sta-sta parando la mia lancia gigante?” e la cosa lasciò King senza parole. Sapeva che l’avversario era forte ma non che poteva raggiungere simili livelli.
“Uhuhuh! Quel vecchietto è sorprendente!” mentre Alucard se la rise di gusto. Per lui avversari simili erano il suo pane quotidiano che lo facevano divertire sempre come un bambino.
“Ciò che è sorprendente è altro!” ma Yugi sembrava aver colto qualcos’altro in quella mossa e poi si lanciò in avanti mentre dietro di lui apparve una figura indefinita armata di una grande falce circondata da numerose catene “Squarcio dello spazio tempo!” che, rispondendo al comando del suo padrone, calò l’affilata lama tranciando le catene che aveva davanti a sé.

ZACK! DOON!

“Cosa?” Master Xehanort, distratto dall’attacco di King, percepì qualcosa che era stato tagliato intorno a lui e poi una potente onda d’urto lo sbalzò bruscamente facendogli perdere la presa col terreno “Dannazione!” e questo permise a Chastiefol di sfondare le sue difese.

FRABBOOMM!

Che scese inesorabile su di lui generando una piccola esplosione di detriti.
“Centrato!” e questo fece esultare il peccato dell’Accidia che era sicuro di aver atterrato l’insidioso avversario “Yugi sei stato incredibile. Non immaginavo sapessi usare una magia simile!” per poi complimentarsi col Sun’s Warrior che aveva sfoderato una mossa davvero molto potente. Lui stesso, se non avesse resistito, sarebbe stato sbalzato via dall’impatto.
“Non è una semplice magia, ma il potere che il drago d’oro Sourise gli ha trasmesso!” Alucard lo corresse facendogli capire che quello che aveva usato era un potere che proveniva dal drago che gli aveva insegnato la magia del Dragon Slayer “Il nome della magia è Catena dello Spazio-tempo. Da quello che so, è in grado di tagliare le catene invisibili che sostengono la realtà anche distorcendola o distruggendola completamente e può colpire anche il continuo spaziotemporale. Mi risulta che non l’abbia mai usato al pieno della potenza o causerebbe seri danni alla realtà!” che gli spiegò in che cosa consisteva questo incredibile quanto pericoloso potere che, se lasciato libero, poteva essere fatale anche per chi lo usava.
“Wow, non avrei mai immaginato esistesse una magia del genere. Mi vengono i brividi al solo pensare che cosa succederebbe se venisse usato da un essere malvagio!” e King ringraziò che quel potere non fosse finito nelle mani sbagliate o sarebbero stati grossi guai.
“Mhm!” Yugi era l’unico a non dire niente. Si limitò a fissare il punto in cui Master Xehanort era sparito, come se fosse sicuro che sarebbe riapparso da un momento all’altro.

CRASH!

Infatti, come aveva supposto, il soleano riapparve sfondando il pavimento e camminando con una calma innaturale.
“Un potere davvero interessante!” commentò il soleano facendosi avanti e fissando gli avversari “Sei un tipo davvero interessante Yugi Muto!” e posare lo sguardo sul Sun’s Warrior bianco che aveva attirato la sua completa attenzione.
“E tu sei un pessimo bugiardo!” ma Yugi gli parlò come se lo avesse appena smascherato.
“Non capisco che cosa tu voglia dire!” ma quelle parole non turbarono il diretto interessato che non si fece sfuggire nessuna emozione.
“Io invece credo di sì! Da quando abbiamo iniziato a combattere ho notato due cose: ogni volta che ti abbiamo attaccato, hai sempre risposto con attacchi diversi, quasi come se volessi fare sfoggio delle tue doti e poi i tuoi occhi. Non importa con che cosa ti attacchiamo, i tuoi occhi sono sempre attraversati dalla stessa luce. Ho pensato che si trattasse di follia ma mi sbagliavo: sono colmi di invidia verso di noi e i nostri poteri. È questa la verità!” Yugi però non era nato ieri e, usando parole rapide e precise, espose le sue conclusioni su ciò che aveva notato nell’avversario.
“Invidia?” lasciando King dubbioso come non mai “Ma che dici? Perché Master Xehanort, uno dei soleani più antichi, dovrebbe essere invidioso di noi e dei nostri poteri? Ne ha così tanti a sua disposizione!” e non capiva che cosa spingesse Yugi a credere una cosa del genere.
“Credo che stiamo per scoprirlo!” Alucard lo invitò a portare qualche minuto di pazienza e tutto sarebbe stato finalmente chiaro.
“Ci ho pensato e l’unica soluzione che mi è venuta in mente è che in realtà tu non possiedi un potere vero e proprio. La verità è che tu non sei in grado di usare un potere propriamente tuo ma sei stato costretto a prenderli ad altri o sei addirittura costretto ad affidarti a una sorta di ruota della fortuna per poterli usare. Mi sto forse sbagliando?” e Yugi non tardò a spiegare la sua idea che era assai particolare e anche azzardata.

CLAP! CLAP!

In risposta, ricevette un leggero applauso dallo stesso Master Xehanort.
“Degno del Sun’s Warrior bianco!” commentò l’anziano soleano che poi lo fissò dritto con occhi che trattenevano a stento la sua rabbia “Hai dannatamente ragione: a parte il potere legato al buio, io non dispongo di un potere secondario vero e proprio. O meglio, ce l’ho ma, come hai detto tu, è un’autentica ruota della fortuna: si chiama Metronomo e mi permette l’uso casuale di altre abilità!” che rivelò il nome del suo potere che era assai misterioso “Tsk! Tuttavia, proprio perché è legato al caso, lo detesto. Pensare che la mia vittoria sia solo determinata dalla fortuna, mi dà il voltastomaco!” che lui però disprezzava oltre ogni limite “Io invidio tutti voi che disponete di poteri tutti vostri e non dovete affidarvi alla fortuna per poterli usare. È per questo che ho iniziato a studiare i cuori: in termini filosofici, sono il centro del potere secondario di ognuno di noi. Ne ho studiati così tanti che quasi sono impazzito nel farlo e ho scoperto molti segreti che mi hanno permesso di ridurre la mia cosiddetta ruota della fortuna a un semplice calcolo matematico, facendo miei i poteri che ho compreso da quei cuori. Ma non è abbastanza: io voglio un potere mio e sono sicuro che il cuore di un Sun’s Warrior sia perfetto per poterlo ottenere!” per poi iniziare a parlare con occhi deliranti che aspiravano al raggiungimento del tanto agognato potere unico.
“Cioè ha strappato così tanti cuori solo per questo?” King non aveva parole per descrivere un simile atto.
“E poi dicono che io sono folle. Eccolo il vero folle!” mentre Alucard poteva tranquillamente dire di aver trovato qualcuno che, in follia, lo batteva alla grande.
“Stai mentendo a te stesso. Quel tuo potere è bellissimo: sta a rappresentare la tua flessibilità mentale. Come puoi odiarlo!” Yugi, però, non lo credeva vero. Se l’avversario era nato con un simile potere che gli permetteva di usarne altri, perché doveva odiarlo.
“Non potete capire, soprattutto tu che sei il Sun’s Warrior bianco. Voi che usate la luce che avete nel cuore per proteggere e brillare anche nell’oscurità più profonda! NON PUOI CAPIRE!” ma Master Xehanort rifiutò quel complimento. Per lui equivaleva a una presa in giro, soprattutto se a dirla era colui che indossava il ciondolo bianco.
“Proprio perché sono il Sun’s Warrior bianco, io dico la verità. Perché ce l’hai così tanto con me?” Yugi non capiva perché l’avversario sembrava averlo puntato quasi fosse la fonte della sua rabbia.
“Perché sei il secondo detentore di quel dannato ciondolo ad aver detto che questo mio potere è bello e io non lo accetto. Voi Sun’s Warriors bianchi mi fate vomitare!” risposta che non tardò ad arrivare, visto che uno dei predecessori del Muto aveva detto la stessa cosa che per Master Xehanort equivaleva a un insulto e, stanco di parlare, si lanciò in avanti.
“Diciamo solo la verità nient’altro!” gli rispose Yugi che, a questo punto, non poteva fare altro che farlo ragionare dopo avergli dato una sonora batosta.

KAPOM! DOON!

I pugni dei due si scontrarono violentemente generando una potente onda d’urto che incrinò il pavimento e poi iniziarono un rapido scambio di colpi.
“Andiamo a dargli una mano!” Alucard non voleva essere escluso dal divertimento e corse in avanti pronto a ricominciare a menare le mani.
“Eccomi!” seguito a ruota da King con la sua lancia pronta a colpire.
“FUORI DAI PIEDI MURO DI FUOCO!” ma l’avversario non voleva nessuno scocciatore in più.

WAMP!

Ed evocò un muro di fiamme che bloccò l’avanzata dei due avversari lasciandolo così solo contro il Sun’s Warrior che più odiava.
“Ti distruggerò! Lame eteree!” l’anziano soleano non perse un solo istante e, sfoderate le lame che aveva precedentemente usato per bloccare la lancia di King, si lanciò in avanti.

CLANG!

“Vuoi batterti in uno contro uno? Mi sta bene!” ma queste furono parate dalla spada di Yugi, una lunga sciabola dalla lama dorata, che accettò la sua sfida iniziando un rapido scontro di spade.
 
“Non mi piace essere messo da parte!” dall’altra parte del muro fiammeggiante, Alucard fece capire di essere poco propenso ad essere escluso dal divertimento della battaglia.
“Concordo. Dobbiamo trovare un modo per andare ad aiutare Yugi!” e anche King era d’accordo con lui e voleva andare a dare man forte al Sun’s Warrior.
“Io ho un’idea: fa ruotare la tua lancia per disperdere le fiamme. Io, intanto mi farò strada con questo mio piccolo amico!” il vampiro gli propose il suo piano e intanto dal suo corpo uscì fuori la testa di un enorme cane nero dai numerosi occhi rossi ed era pronto a intervenire.
“O-Ok!” gli rispose il peccato dell’Accidia leggermente impressionato da quello che aveva appena visto.

BOOM!

In quel momento, all’interno della trappola infuocata si verificò una forte esplosione e poi una pesante atmosfera si diffuse per tutto l’ambiente che si tinse di un cupo grigio.
“C-Che diavolo sta succedendo?” colto da un forte senso di debolezza, il vampiro riuscì a non cadere solo reggendosi sulle ginocchia, intanto il suo cane infernale si era dissolto nel nulla.
“N-Non è possibile! Metronomo può riprodurre anche quel potere?” mentre si reggeva usando la sua lancia, King non poteva credere a quello che stava vedendo.
“Di che si tratta?” Alucard ne volle sapere di più e gli chiese si spiegarlo anche a lui.
“Monocromia!” gli rispose King spaventato da quello che percepiva “È un potere leggendario in grado di dimezzare la forza dell’avversario e anche di corrodere la realtà. Quando viene attivato, tutto quello che c’è intorno perde il suo colore naturale perché schiacciato dalla forte pressione di questo potere!” e spiegò rapidamente in che cosa consisteva “Che io sappia, è un potere che solo gli antichi soleani erano in grado di usare: non esiste nessuno che lo disponga!” e fece capire il motivo per cui era considerato un potere leggendario.
“Questo sì che è un problema!” commentò Alucard leggermente preoccupato “Sembra proprio che Yugi dovrà usare lo squarcio spazio tempo al massimo!” ed era sicuro che l’amico avrebbe usato il suo potere speciale al massimo.
 
“Inginocchiati di fronte al potere dei grandi antichi soleani. Non puoi nulla contro Monocromia!” mentre spingeva l’avversario con tutta la forza che aveva, Master Xehanort desiderava vederlo cadere in ginocchio davanti a lui. Solo allora sarebbe stato soddisfatto.
“E poi dici che odi il tuo potere eh?” ma Yugi non gli avrebbe dato questa soddisfazione “AAAAAAAHHH!” e, proprio come aveva previsto Alucard, decise di scatenare al massimo lo speciale potere concessogli da Sourise.

RRRRRUUUBBBLLE!

L’indefinita figura apparsa precedentemente, apparve nuovamente dietro le spalle del Sun’s Warrior e questa volta mostrò la sua reale forma, un enorme coniglio nero umanoide con inquietanti occhi rossi armato di una grossa falce. La forza della misteriosa creatura fu tale che il pavimento sotto i piedi di Yugi si crepò e l’aria iniziò a tremare violentemente.
“Impossibile! Sta sopraffacendo Monocromia!” il soleano varano non aveva parole. La forza della misteriosa creatura era tale che, con il semplice movimento delle braccia, stava distruggendo un potere considerato leggendario e invincibile.

CRASH!

“AAAARRRGGH!” alla fine non riuscì più a resistere e perse il controllo sul potere appena usato finendo spinto violentemente all’indietro.
“Anf… Anf… il tuo Metronomo è un potere incredibile e tu te ne lamenti? Se sono riuscito a prevalere su di te, non è stato perché ero più forte, ma perché tu non vai a sminuire te stesso!” mentre si reggeva a mala pena in piedi per lo sforzo appena fatto, Yugi riprese nuovamente l’avversario che continuava a odiare il suo potere “Oooh!” per poi sentirsi mancare e cadere all’indietro.
“Yugi!” ma Alucard lo prese al volo evitando che sbattesse. La forza usata dal Muto era stata tale da spazzare via anche le fiamme.
“Stai bene?” anche King si avvicinò preoccupato al capezzale del compagno che non aveva una bella cera.
“Questo potere consuma parecchie energie. È anche per questo che non lo uso molto!” commentò Yugi che era così a corto di energie da tornare addirittura umano con l’unica eccezione delle grandi ali bianche dietro la schiena.
“Beh, ora puoi concederti un po’ di riposo. Al resto ci pensiamo noi!” capendo che l’amico non ce la faceva più a continuare, Alucard lo adagiò a terra e decise di continuare a combattere anche per lui.
“Aspetta, non possiamo lasciarlo così. Sarà un bersaglio troppo facile per Master Xehanort!” ma King non voleva lasciarlo lì esposto. Bastava un semplice attacco e sarebbe finito tra le grinfie dell’avversario.
“È proprio per questo che dobbiamo stendere quel vecchio bacucco!” gli rispose il vampiro che ora voleva entrare in scena.
“Stendermi?” ma l’anziano soleano si era appena rialzato e, anche se ferito, era tutt’altro che sconfitto “POVERI ILLUSI!” e ora non poteva più controllare la sua rabbia mentre il suo corpo iniziò a crescere, diventando gigantesco.
“E ora che vuole fare?” nel vedere che stava combinando, il vampiro non aveva parole.
“Forse non lo sai ma, salvo poche eccezioni, noi soleani più diventiamo grandi di età, più le nostre dimensioni aumentano e, da quello che so, Master Xehanort ha quasi un miliardo di anni!” e King gli dette questa piccola delucidazione rivelandogli anche l’età dell’avversario che era davvero considerevole.
“Ma davvero!” commentò Alucard che iniziò a sorridere diabolico “Vorrà dire che vedremo se è vero il detto << Più sono grandi e più si fanno male, quando cadono! >>” e la situazione lo stava divertendo come poche altre vote nella sua lunga vita.
“Quando avrò finito con te, non riderai più moccioso!” gli disse un titanico Master Xehanort che aveva raggiunto i 200 metri di altezza e il bello era che non aveva ancora toccato il soffitto del castello.
“Questo lo vedremo, pallone gonfiato!” gli rispose il letale vampiro lanciandosi verso di lui desideroso di farlo cadere.
“Vai, non preoccuparti per me. Mi basta un po’ di riposo per riprendermi!” mentre era ancora sdraiato a terra, Yugi invitò il peccato capitale dell’Accidia ad andare a dare man forte al vampiro dicendogli che se la sarebbe cavato da solo.
“Ma… Ma…” King voleva ribattere ma nel vedere gli occhi calmi del Sun’s Warrior, non riuscì a continuare “E va bene. Cerca di riprenderti alla svelta. Ricorda che sei un Sun’s Warrior!” e alla fine decise di andare ad aiutare Alucard che era alle prese col titanico nemico.
“Certo. Non intendo lasciarvi tutto il divertimento!” gli rispose il ragazzo dai capelli viola cercando di regolarizzare il respiro.
 
 
NUOVAMENTE ALA SUD
 
KAPOM! WAMP!

“ROAR!” Akainu non si stava trattenendo e, ancora sotto l’effetto del misterioso farmaco che aveva ingerito, stava attaccando furiosamente l’avversaria liquefacendo tutto quello che colpiva.
“Stai esagerando parecchio cane rognoso!” lo riprese Nadia mentre continuava a schivare i vari attacchi con notevole agilità “Ora mi sono stancata! Meteora!” ma non ne poteva più di stare sulla difensiva e, avvolta da una luminosa energia dorata, accelerò di colpo diventando così veloce da non poter essere seguita dall’avversario.
“Grr! Pensi di sfuggirmi umana?” che ringhiò ferocemente e non intendeva farsela scappare “More More: cinquanta volte più veloce!” e, per la prima volta, attivò quello che era il suo potere secondario incrementando di colpo la sua velocità.
“Ma dai, sei in grado di aumentare le tue caratteristiche fisiche? Davvero inaspettato!” commentò ironica la ramata che evitò per un pelo di essere afferrata dalla mano dell’avversario fatta di magma incandescente “Ma anche così, sei lo stesso troppo lento per me. Preparati ad essere giudicato dalla luce delle sette stelle!” ma riusciva comunque ad essere più veloce di lui tanto da aver già preparato il suo attacco. Intorno a lei apparvero sette cerchi magici dorati che assunsero la forma della costellazione dell’Orsa Maggiore “GRAND CHARIOT!” e rilasciarono una pioggia di luce pronta a colpire l’avversario.
“Cento volte più grande! Meteore Vulcaniche!” che rispose ampliando le dimensioni dei suoi pugni e scagliando contro la pioggia di luce una serie di pugni di magma.

BOOMX100!

Generando così una reazione a catena che azzerò la visuale.
“Non sperare di poterti nascondere. Il mio olfatto e il mio udito funzionano perfettamente!” ma il temibile Grand’ammiraglio non era minimamente preoccupato ed era sicuro di poterla individuare senza problemi.
“Non ho intenzione di nascondermi!” gli rispose la Vercetti la cui figura si parò davanti all’avversario “Batterò te e la tua falsa giustizia senza nascondermi!” e nascondersi era l’ultimo dei suoi pensieri. Intanto il suo aspetto mutò assumendo un misto di tutte le forme demoniache e angeliche con le quali era venuta a contatto: le spuntarono anche un paio di ali, la destra era fatta di piume colorate, mentre la sinistra era membranosa e tendente al nero; sulla testa, invece, erano cresciute delle corna dalla forma irregolare e dal colore che variava dal verde al rosso e infine dietro la schiena era apparso un tatuaggio circolare simile a un sole mentre i suoi braccialetti erano illuminati da varie luci.
“La mia giustizia non è falsa!” le ringhiò contro il soleano canino avvicinandosi minaccioso “E poi guarda il tuo aspetto: sei ripugnante eppure dici di essere nel giusto? NON FARMI RIDERE!” per poi calare violentemente il suo gigantesco pugno di magma.

KAPOMX2!

“So bene che la mia maledizione è ripugnante, ma io continuo ad andare avanti perché sono convinta che, anche così, potrò fare del bene! E SU QUESTO SONO PRONTA A METTERCI LA MANO SUL FUOCO!” che la ragazza parò col suo pugno destro che resistette al calore e poi spinse in avanti sbalzando l’avversario.
“CHE COSA!” che non si aspettava una simile resistenza da parte di una debole umana.
“Prendi questo! Sanda Ryu no Rengoku de no Arashi!” che non perse tempo ad attaccarlo usando la << Tempesta del Purgatorio del Drago del Fulmine >> una scarica di pugni in cui la magia del Dragon Slayer si combinava con i poteri demoniaci e angelici che in lei convivevano in perfetto equilibrio, generando una scarica rosa scuro.

KAPOMX100! FRABBOM!

“AAAARRRRRGGGHHH!” un attacco che ebbe un notevole effetto sull’avversario che fu investito in pieno “NON CREDERE DI BATTERE COSI’ LA MIA GIUSTIZIA! CENTO VOLTE PIU’ RESISTENTE!” ma non era il tipo da darsi per vinto e, recuperato l’equilibrio, spinse in avanti l’enorme testa.   

KAPOM!

“AAAAGGHH!” colpendo violentemente Nadia che fu spinta all’indietro “N-Non cederò per così poco!” e, anche se ferita alla testa e con qualche osso incrinato, non si sarebbe concessa nessuna tregua “AAAAAAHHHHH!” e, riattivata la Meteora, si scagliò contro l’avversario con più determinazione di prima.
“Cento volte più veloce!” ma nemmeno Sakazuki fu da meno e si scagliò contro di lei calando i suoi violenti pugni di magma incandescenti.

KAPOMX500! FRABBOM! WAMP!

Iniziando un violento scambio di pugni in cui magma incandescente e fulmine fragoroso si scontrarono per decidere chi dei due avrebbe avuto la meglio.
 
Signorina! State davvero facendo un lavoro eccellente!” nel vedere la grinta con cui la sua protetta stava combattendo quel potente avversario, Sebastian non poteva che essere orgoglioso di lei.

BANGX10!

“Agh!” ma così aveva commesso l’errore di non prendere in considerazione il suo avversario che ne aveva approfittato colpendolo con dieci violenti colpi.
“Ahahahah! Guarda che non puoi permetterti di distrarti con me!” a colpirlo era stato Myouri che l’aveva perforato con dieci delle sue terribili sfere. Era piccolo ma era già un avversario molto pericoloso.
“Le mie scuse, per un istante, mi ero fermato ad ammirare la grazia e la forza della mia amata padroncina!” commentò il Michael che mantenne il suo sorriso mentre le ferite si erano già richiuse.
“Ehi, va bene che stravedi per Nadia e per le sue forme che non sono da poco, ma non puoi distrarti sempre pensando a lei. Qualcuno potrebbe darti del pedofilo!” col suo solito tono ironico Dante lo invitò a pensare all’avversario del momento e non a stare sempre a pensare alla Vercetti che ormai sapeva badare a sé stessa.
“Signor Dante, se non fossimo in pieno scontro, l’avrei già punita severamente per le parole che ha appena detto!” ma il tono usato dal Devil Hunter non era piaciuto al perfetto maggiordomo che lo riprese severamente “Oh cielo, se continuo a perdere tempo, non riuscirò a preparare la cena!” per poi rendersi conto che era in ritardo con la tabella di marcia^^.
“A me basta una pizza e un gelato alla fragola e sono contento. Magari con una birra di accompagnamento!” Dante non chiedeva molto: bastava che avesse queste due cose ed era contento^^.
“Ehi, voi due, come vi permettere di ignorarmi!” ma il figlio minore di Sakazuki odiava non essere preso sul serio dai suoi nemici e, sfoderata una manciata delle sue sfere, le lanciò senza nessuna esitazione.

BANGX20! ZOCKX20!

Ma queste furono tutte bloccate senza problemi dai colpi di pistola di Dante e dalle posate di Sebastian che non avevano battuto ciglio.
“Ehi piccolo, guarda che qui non siamo all’asilo: giochetti del genere li blocco ad occhi chiusi!” lo riprese scherzosamente il Devil Hunter che con lui ci stava andando piano.
“La signorina si è raccomandata di non farti troppo male, perciò vedi di fare il bravo e, magari, ti servirò un po’ di dolce!” stessa cosa valeva per il perfetto maggiordomo che provò ad accattivarselo col dolce che avrebbe preparato a fine battaglia^^.
“Bastardi!” sibilò il piccolo soleano molto indispettito “VI GIUSTIZIERO’ QUI E SUBITO!” per poi partire in quarta avvolgendo i pugni di magma incandescente.
“Mi sa che dobbiamo prenderlo a sculacciate!” nel vedere come aveva alzato la voce, Dante riteneva che un simile bimbo indisciplinato dovesse essere punito come più si confaceva. Intanto, il suo corpo fu avvolto da una sinistra aura rossa.
“Sono sicuro che dopo ci ringrazierà!” commentò Sebastian sfoderando un sorrisetto diabolico che non prometteva niente di buono.
 
KAPOM!

Intanto Myouga stava cercando di colpire i suoi avversari ma questi erano troppo veloci e non riusciva a prenderli.
“Hai notato? Da quando ha assunto quello strano farmaco, non ha più aperto bocca e sembra quasi trattenersi!” uno di questi era Easley che, grazie alla sua esperienza, aveva notato che la giovane avversaria si stava trattenendo.
“È corretto! Rispetto al padre e al fratello, la signorina ha sempre represso sé stessa. Sinceramente non capisco il perché!” anche Gowther lo aveva notato ma, non comprendendo i sentimenti della giovane avversaria, non capiva il motivo di questo suo modo di fare.
“Chissà!” commentò l’abissale che invece credeva di aver capito che cosa le passasse per la testa “Credo che lei comprenda la situazione molto meglio dei suoi parenti. Per questo non attacca con convinzione!” ed era sicuro che lei si stava reprimendo proprio perché si rendeva conto che quello che i suoi famigliari stavano facendo era sbagliato.
 
KAPOMX100!

“Ahahahah! Voi malvagi siete proprio stupidi. Non riuscite a stare al passo della Giustizia e quindi indietreggiate! STUPIDI!” dall’altra parte Seryu, inebriata dalla pillola che aveva ingerito, attaccava John senza alcuna esitazione ritenendolo solo un vile incapace che non sapeva fare altro che bloccare i suoi attacchi.

GRAB!

“Mi hai rotto!” ma il soleano T-Rex ne aveva abbastanza di sentirla parlare e, resa la sua mano destra intangibile, afferrò la faccia dell’avversaria.

CRASH!

“AAAARRRGGH!” per poi schiacciarla a terra facendola gridare dal dolore.
“Giustizia di qua, Giustizia di là! Non se ne frega niente nessuno di questa roba, soprattutto se a dirla sono quelli come te!” John non aveva mai sopportato i tipi ripetitivi, soprattutto quelli che usavano parole altisonanti per giustificare le loro azioni.
“FUOCO A RIPETIZIONE!” ma non ascoltandolo minimamente, la pupilla di Sakazuki, aprì la schiena quasi fosse un hangar.

FRABOOOMX500!

Iniziando un vero e proprio bombardamento in piena faccia dell’avversario.
“Ahahahah! i malvagi sanno solo parlare e perdere tempo! Sono solo degli stupidi!” continuando a ridere in modo folle, Seryu riteneva di averlo ferito gravemente.

KAPOM!

“MA NON ROMPERE!” in risposta ricevette un poderoso pugno in faccia da Belfagor che aveva usato il suo potere per creare una barriera che aveva bloccato tutte le esplosioni e ora ne aveva abbastanza di lei.
“AAAAAARRRRGGHH!” il colpo fu così forte che schiantò l’avversaria contro un muro “I malvagi non possono battere la Giustizia!” ma questa si rialzò nuovamente e creò numerose particelle di luce “LA GIUSTIZIA TRIONFA!” e scagliarsi furente contro l’avversario.
“Ora mi sono rotto le scatole!” ma John stava perdendo la pazienza che aveva e, battendo violentemente la zampa a terra lesionando il pavimento, creò un cubo digitale intorno a sé che assorbì e bloccò l’attacco della nemica “Riprenditi questa schifezza!” per poi ridurlo e colpirlo con un violento calcio dritto contro di lei.

KAPOM!

“Grrr!” ma Seryu non era nata ieri e bloccò il cubo a mani nude “Debole!” ritenendo la mossa inutile.

KAPOM!

“Mangia la merda!” ma John la zittì con un bel calcio in faccia che si era seccato di averla tra i piedi iniziò a prenderla a pugni senza farsi complimenti.
“MUORI!” cosa che fece anche lei che non lo voleva proprio capire che l’avversario era al limite della sopportazione. 

 
NUOVAMENTE A SUD DEL CASTELLO
 
CLANG!

“Ahahahahah! Com’è divertente!” ridendosela in modo folle, Esdeath continuò ad attaccare l’avversaria. Il suo unico interesse era godersi la battaglia e nessuno glielo avrebbe impedito.
“Tsk! Sei disgustosa!” dal canto suo, T disprezzava quel suo modo di fare “Va a trovarti un uomo disgraziata! Kori Ryu no Gin kama!” e distanziatasi rapidamente di qualche metro usò la << Falce argentata del Drago del Ghiaccio >> ossia una scintillante falce di ghiaccio dal colore simile all’argento che calò contro l’avversaria.
“Ahahah!” ma questa si limitò a ridere e, con uno schiocco di dita, fece comparire una montagna di ghiaccio davanti a sé.

ZACK!

Che fu tranciata in due dalla falce della rossa.
“Guarda che questa roba non mi fa… Dov’è finita?” che però perse di vista la nemica che aveva usato quella montagna come diversivo.

KAPOM!

“ARRGH!” e un secondo dopo, fu colpita violentemente al fianco destro e si sfracellò a terra.
“Se avere un ragazzo rende così debole, ne faccio volentieri a meno!” la schernì la soleana apparendole davanti e schiacciandola a terra “Che ti prende? Non eri tu a dirmi se era tutta qui la mia forza?” e poi provocarla usando le testuali parole che le erano state precedentemente rivolte contro.

ZACK!

“Agh!” ma dovette allontanarsi di scatto quando qualcosa di affilato la colpì al piede che iniziò a sanguinare.
“Mi hai risparmiato la fatica di ripetertelo!” le rispose T mentre dal suo stomaco era uscita fuori una falce che poi sparì nel nulla “Trovare qualcuno da amare mi ha reso più forte di quanto tu possa credere. Prima non lo consideravo ma è stato proprio quel sentimento a permettermi di salvarmi dall’oscurità da cui venivo!” e più ricordava quello che aveva passato e compiuto nella sua vita precedente e più era certa di aver fatto la scelta giusta accettando quel sentimento che l’aveva resa libera.
“Oh! Interessante!” commentò la glaciale soleana senza perdere il suo sadico e perfido sorriso “Vediamo se sei davvero forte come dici!” e si lanciò in avanti calando la spada.
“Kori Ryu no HOKO!” ma T fu più veloce di lei e le lanciò contro il suo << Ruggito del Drago del Ghiaccio >>
“Eh?” Esdeath si limitò a sorridere e tese in avanti la mano libera.

CRASH!

Che frantumò il ghiaccio senza problemi.
“Sono io a comandare il ghiaccio!” cosa che rimarcò con un certo orgoglio.
“Se lo dici tu!” le rispose T nuovamente avvolta dall’aura bianca che l’attaccò da dietro.

CRASH!

Ma quello che colpì fu un muro di ghiaccio eretto dall’avversaria che si voltò per colpirla. Ma alla rossa bastò un battito delle sue ali per scansare l’attacco e sparire alla vista dell’avversaria per tentare un nuovo attacco.
“Mocciosa! Per quanto hai ancora intenzione di continuare questo gioco!” Esdeath stava cominciando a stancarsi di continuare questa stupida danza senza senso.
“Non sto giocando!” le rispose la rossa apparendole davanti pronta a calare il suo stocco.

CLANG!

Che fu deviato dalla spada della soleana che poi tentò di sferrarle un calcio.

CRASH!

Ma quello che colpì, si rivelò essere un miraggio di ghiaccio.
“Che cosa?” lasciando Esdeath completamente spiazzata.
“Hai perso!” le sussurrò T che l’attaccò al lato sinistro pronta ad abbatterla senza nessuna esitazione.
“Eheh! Makahadoma!” ma la soleana non aveva ancora giocato la sua carta migliore.

WOSH! Crick!

Di colpo tutto quello che aveva intorno si bloccò come se il tempo si fosse congelato.
“Un ottimo scontro. Peccato per te che, grazie al mio potere superiore, possa congelare addirittura il tempo intorno a me!” artefice di ciò era stata la stessa soleana che aveva conservato questa mossa per le occasioni speciali “Mi complimento per la tua forza umana ma ora… uh? Sta sorridendo?” e ormai non le restava che darle il colpo di grazia ma si bloccò quando vide che sul viso dell’avversaria vi era un sorriso da furbetta e non ne capiva il motivo.   
“Rido perché non ha funzionato!” a risponderle ci pensò la stessa T mentre dietro di lei si formò una grottesca figura dalla forma di un cappello nero munito di un gigantesco occhio giallo.

WOSH!

La cui presenza annullò il congelamento del tempo facendolo tornare a scorrere.

CLANG!

“Grrr! Che diavolo è quell’affare!” mentre usava la sua spada per bloccare quella della rossa, Esdeath pretese di sapere che cos’era quello che stava guardando.
“Si chiama Mad Hatter ed è la manifestazione del potere della cancellazione. Tutto ciò che colpisce viene cancellato!” le rispose la rossa ninja mentre spinse con maggiore forza costringendo l’avversaria a retrocedere.
“GGGRRR!” che strinse i denti per bloccare la sua avanzata “In tal caso, risponderò col potere che ho sempre tenuto da parte!” e poi decidere di usare anche lei qualcosa di nuovo.

BLUB!

“Che roba è quella?” T vide fuoriuscire una misteriosa melma violacea dal corpo della nemica che poi si compattò assumendo le sue sembianze.
“Schiacciala!” Esdeath dette quest’ordine e la creatura ubbidì lanciandosi in avanti.

WOSH! BLUB!

Ma quando venne a contatto col potere del Mad Hatter, la figura venne distrutta per poi riformarsi alle spalle della sua padrona.
“Bello vero? Ti chiedi cos’è?” crogiolandosi dell’incredulità dell’avversaria, Esdeath era sicura che si stava chiedendo che cosa fosse quella cosa appena apparsa “Ti presento il Nulla: è un potere contrario alla vita e alla natura. Tutto ciò che tocca viene contaminato e trasformato in questa bella poltiglia dal potere devastante!” rivelandole senza problemi la sua natura.
“È simile e allo stesso tempo diverso dal mio. Mi vengono i brividi al solo pensare di essere toccata da quella cosa!” T percepiva perfettamente il pericolo legato a quel potere e aveva compreso il rischio di venirne a contatto.
“Ahahahah! Sai, sei la prima a vederlo? Pensa che non ho mai pensato di tirarlo fuori!” intanto la soleana volle metterla al corrente di questo suo piccolo segreto, ossia che non l’aveva mai mostrato ad anima viva “Ma ora ho deciso di metterlo alla prova. Vediamo quale dei nostri due poteri è più forte. Iniziamo a danzare!” per poi porre fine alle parole e scagliarle contro la melma che si avventò con sguardo famelico.

WOSH!

Ma si trovò davanti il Mad Hatter che scatenò il suo potere per cancellarlo del tutto.
Tsk! Il Mad Hatter è un potere incredibile ma è anche molto faticoso da usare in continuazione. Devo inventarmi qualcosa di buono o rischio di farmi del male da sola!” intanto T si stava spremendo le meningi per trovare un modo di uscirsene da quello scontro perché quel suo potere, se usato troppo a lungo, poteva danneggiarla e intanto dalle sue labbra cominciò a uscire del sangue.
“Che ti prende? Sei già al limite?” nel notare quel sintomo, Esdeath riteneva di aver ormai concluso questa sfida “Avvolgila!” per poi ordinare alla sua creatura di espandersi e chiudersi intorno all’avversaria in modo da imprigionarla e fagocitarla.
“Ora o mai più!” T capì di dover cogliere l’attimo o avrebbe fatto una fine orribile e ritirò di colpo il Mad Hatter concentrandone il potere sulla lama dello stocco.

ZACK!

E, con un colpo netto, tagliò la melma che aveva davanti a sé salvandosi un attimo prima di essere catturata.
“ESDEATH!” non si fermò e puntò direttamente l’avversaria con lo stocco in pugno.
“Vieni!” che l’accolse a braccia aperte facendo altrettanto avvolgendo la sua spada col nulla.

CLANG!

Le due lame si scontrarono in un potente stridere di metallo ma nessuna delle due prevalse sull’altra.
“Eheheh! Sì, così. Affrontami con tutto ciò che hai!” ovviamente quel tipo di scontro piaceva alla soleana che se lo voleva godere fino alla fine.
“Kori Ryu no HOKO!” T non mostrò alcuna esitazione e le lanciò contro il suo ruggito a distanza ravvicinata.

FFFRRRZZZ!

“Che speri di fare attaccandomi col ghiaccio!” ma l’avversaria si era difesa in tempo evitando di essere colpita dal soffio gelato.

KAPOM!

“AAARRGGH!” ma non ebbe il tempo di provocare l’avversaria che ricevette un pugno in faccia che la fece sbalzare.

KAPOMX10!

“PRENDI QUESTO!” T non si fermò e la colpì con altri pugni ben assestati costringendola a mollare la spada.
“Dannata mocciosa!” la generalessa non gliel’avrebbe fatta passare liscia e, per atto istintivo, poggiò la mano sinistra a terra generando una punta di ghiaccio.

GNAM!

“Grazie per il pasto!” ma quello era proprio quello che T si aspettava e non ci pensò due volte a mangiare il blocco di ghiaccio ricaricando così le batterie “E ora ti farò pagare il conto per tutte le vite che hai mietuto!” per poi dirigere nuovamente lo stocco contro l’avversaria.
“I deboli che mi si parano davanti muoiono. E questo è quanto!” le rispose la soleana calando la sua spada.

CLANGX10!

Ricominciando a combattere contro l’avversaria.
 
“Però! Non facevo quell’umana così forte. Non è da tutti riuscire a tenere a bada una come Esdeath!” intanto Mihawk osservò lo scontro con non poca sorpresa. Per esperienza, sapeva che la soleana era un avversario ostico ma notò che T continuava a resisterle e, ogni volta che sembrava in difficoltà, si rialzava pronta a rispondere agli attacchi della nemica.
“L’hai notato anche tu, a quanto pare!” commentò il Cavaliere del Teschio che era a pochi metri da lui e aveva interrotto il suo duello con lui per osservare quello tra le due “Sarà anche una terrestre eppure lei e i suoi compagni si avvicinano molto a noi soleani!” e non poteva che notare una certa somiglianza tra loro e i terrestri che erano arrivati con i Sun’s Warriors.
“Non che la cosa mi interessi ma, secondo una supposizione della mia Merlin, alcuni di questi terrestri dispongono delle carte in regola per poter rivaleggiare con noi e addirittura superarci. È una storiella simpatica non pensate?” al discorso si unì anche Escanor che, mentre teneva la sua ascia su una spalla, rivelò ai due che aveva davanti un aneddoto che aveva sentito dalla donna che amava.
“Eheh! Lo è!” commentò il più potente spadaccino del Sole poggiando la sua enorme spada sulla spalla “E voi ci credete?” per poi chiedere ai due avversari se la pensavano così.
“Non sarei qui se non credessi nella possibilità di salvare questo nostro mondo!” gli rispose il misterioso cavaliere senza perdere la sua concentrazione “Dovresti unirti a noi e aiutarci invece di combattere contro di noi!” e invitò l’avversario a cambiare bandiera e a unirsi a loro. Era sicuro che la forza del Re degli spadaccini avrebbe favorito ulteriormente la loro causa.
“Mi spiace ma non posso farlo!” ma la risposta di Drakul fu negativa “Finchè mio figlio resterà prigioniero di Vorkye, non ho altra scelta che servirlo. Solo se verrà liberato, prenderò in considerazione la tua offerta!” e gli fece capire il suo modo di pensare sul quale non poteva assolutamente discutere.
“Capisco! Allora abbi un altro po’ di pazienza e tu e la tua consorte potrete riabbracciare vostro figlio!” capendo perfettamente il messaggio, il Cavaliere ritenne di non avere altro da aggiungere e si lanciò nuovamente a testa bassa sull’avversario.

CLANG!

Che rispose bloccando il colpo con la sua enorme spada.
“Ora, però, voglio capire una cosa: se posso considerarmi al tuo livello!” il misterioso soleano avrebbe approfittato di quest’attesa per misurare la sua forza di spadaccino confrontandosi con lui.
“La cosa non mi dispiace. Fatti sotto!” che accettò la sfida dello sfidante le cui gesta avevano da tempo attirato la sua attenzione.
“Sapete, odio essere ignorato!” ma c’era un altro potente sfidante che non aveva preso in considerazione, ossia Escanor che, da grande superbo che era, non apprezzava quelli che lo ignoravano.

ZACK! CRASH!

E lo dimostrò calando la sua ascia che mancò il bersaglio colpendo il pavimento creando una voragine.
“Vuoi unirti allo scontro peccato capitale della Superbia? Nessun problema!” un altro invito che il re degli spadaccini non si fece problemi ad accettare. Non aveva mai temuto nessuno e di sicuro non si sarebbe fatto problemi a combattere contro due potenti avversari in una volta sola.
 
CLANGX100!

A diversi metri di distanza, c’era il duello tra le due Teresa intente a scambiarsi veloci fendenti. Il suono del clangore delle loro lame era così forte da distorcere l’aria e provocava un forte suono che crepava le pietre che avevano intorno.
“Non c’è che dire, sei un’avversaria forte. Mi sto divertendo sai?” mentre continuava a colpire, la regina degli spadaccini del Sole si complimentò con la sua alger ego che la stava facendo impegnare per davvero.
“Posso dire lo stesso. È questo il vantaggio di combattere contro sé stessi: sai che ti divertirai!” anche la Claymore numero uno la pensava nello stesso modo e riteneva di aver trovato un’avversaria degna di questo nome.
“Dimmi un po’: come vanno le cose col tuo sposo?” mentre continuava a calare fendenti che venivano parati, Teresa soleana chiese alla sua versione umana come andasse la sua vita coniugale.
“Non sono sposata!” le rispose l’altra saltando verso l’alto per poi piombarle in picchiata ma il suo attacco fu facilmente schivato senza problemi “Ahimè, non ho avuto la tua stessa fortuna!” ammettendo di non essere stata così brava come lei.
“È un vero peccato!” commentò l’altra mentre eseguì un rapido affondo che fu abilmente schivato “Beh, se mai troverai il tuo uomo, tieni a mente questo: non dargliela mai vinta e, se fa i capricci, usa un martello giocattolo!” e le dette quest’utile dritta che con lei aveva sempre funzionato.
“Perché?” ma la dritta in questione non fu compresa dalla bionda che si mise in ginocchio per darsi la spinta per un potente attacco diretto che fu però bloccato.
“Ha un forte effetto depressivo sai? Ogni volta che lo colpisco in testa col martello, si rannicchia depresso in un angolino!” mentre allontanò l’avversaria con un calcio ben piazzato, le spiegò gli effetti che generava quel semplice gesto sul marito.
“È il colmo. Faccio fatica a crederci!” ma Teresa, mentre atterrò in piedi, espresse il suo scetticismo. Non poteva credere che un semplice giocattolo potesse fare un simile effetto sul re degli spadaccini.
“Te lo faccio vedere subito!” capendo che era meglio una dimostrazione pratica, Teresa soleana decise di farglielo vedere immediatamente.   
“Ehi Teresa, si può sapere che stai facendo?” proprio in quel momento, Mihawk le passò vicino perché spinto all’indietro da un attacco di Escanor “Ti sembra il momento di fare salotto?” riprendendola per il suo comportamento poco serio.

Pick!

In risposta, la sua dolce metà tirò fuori da chissà dove un piccolo martello giocattolo e lo colpì delicatamente in testa.
“C-Che cosa ti ho detto di così sbagliato?” come risultato, il potente soleano si mise in ginocchio abbracciando la sua Croce Nera con tanto di aura depressiva che gli aleggiava sopra la testa.
“Funziona per davvero!” di fronte a quella dimostrazione, Teresa del Sorriso rimase senza parole tanto da spalancare la bocca per l’incredulità.
“Oh! Ma che è successo?” anche Escanor rimase senza parole tanto da piegare la testa verso destra per l’incredulità^^.
“Ma che diavolo…” con tanto di mascella spalancata, anche il Cavaliere del teschio rimase senza parole di fronte a una simile scena^^.
“Conosco bene il mio pollo!” commentò Teresa soleana con un sorriso da furbetta sul becco.
“Dannata. Questa te la faccio pagare cara!” capendo di aver fatto una figura meschina, Mihawk si rialzò con un certo nervosismo e decise di punire la moglie a modo suo.

Pat!

Poggiandole una mano in testa e accarezzandogliela delicatamente.
“N-No, così non vale!” che si rilassò di colpo facendo anche una faccia pucciosa quasi fosse una tenera gattina che stava ricevendo coccole^^.

“Si vede che sono marito e moglie!”
Commentarono i tre avversari con tanto di occhi sgranati^^.    
Poi, dopo un attimo, tutti recuperarono lucidità e ripresero a combattere facendo finta che non fosse successo niente^^.
 
CRASH!

Da tutt’altra parte lo scontro tra Diane e Hancock contro Lady Kayura continuava senza interruzioni.
La soleana di tipo tigre avvolse la sua katana con un piccolo tornado e poi la calò sulle sue avversarie.
Ma la regina delle amazzoni non si scompose e, usando il suo potere, creò un enorme cuore che diresse verso l’attacco che si pietrificò bloccandosi a mezzaria.    
“Davvero notevole. Sei in grado di pietrificare persino attacchi di questo livello. E io che pensavo fossi solo una gallinella che si vantava della sua bellezza e niente di più!” azione che stupì non poco la sottoposta di Arago che si era fatta un’idea sbagliata sull’avversaria.
“Non sottovalutarmi solo perché sono bellissima. Commetteresti un gravissimo errore!” la riprese Hancock guardandola dall’alto in basso perché si riteneva superiore a lei.
“Io non sottovaluto mai nessuno!” le rispose la soleana tigre per poi lanciarsi in avanti su di lei desiderosa di farla a pezzi.

CLANG! CRASH!

Ma si bloccò giusto in tempo per evitare di essere colpita dal potente martello di Diane che aveva pensato di colpirla ora che era distratta.
“Non dimenticare che ci sono anche io!” la vipera dell’Invida non era una che passava inosservata e fece ruotare Ghideon per poi calarlo nuovamente.

CRASHX2!

Creando due rialzi a forma di croce che si chiusero ai lati dell’avversaria.
“Devi provare con qualcosa di meglio!” ma Lady Kayura si era già scansata e aveva concentrato il potere del fulmine nella mano sinistra “Elettrosfera!” per poi lanciarla contro la gigantessa.
ZACK!
Ma prima che la raggiungesse, fu tagliato da un abile colpo di spada di Vergil che sfoggiava un nuovo e inquietante aspetto.
 
VERGIL CON DEMON TRIGGER ATTIVO: L'aspetto demoniaco di Vergil era quello di una creatura umanoide dal colore azzurro, dalle fattezze alquanto futuristiche: il corpo presentava dei generici ingrandimenti che terminavano con delle estremità acuminate in alcuni punti e la testa presentava una sorta di calotta che copriva il viso, e una sottospecie di corna arricciate verso il basso. La Yamato gli si attaccava al braccio sinistro e il corpo emetteva dei bagliori elettrici.
 
“Chi diavolo sei tu?” di fronte a una visione del genere, la soleana rimase senza parole per più di qualche secondo.
“Per te, sono il tristo mietitore!” le rispose il Nephilim apparendole davanti con la Yamato pronta a decapitarla.
“Fiamma dell’oscurità!” ma prima che potesse completare l’opera, Arago gli si parò davanti e calò la sua spada avvolta da fiamme nere.

WAMP! GRAB!

Ma prima che lo colpissero, queste furono bloccate e assorbite da una mano enorme apparsa dal nulla.
“Dovevi tenerlo occupato per altri due secondi fratellino!” nel vedere che l’avversario iniziale era riuscito a intervenire, Vergil riprese il fratello minore che non aveva fatto il suo dovere.
“Scusa, mi è scappato!” rispose Nero che non aveva scusanti. Anche lui sfoggiava un aspetto assai inquietante tipico della sua natura di Nephilim.
 
NERO COL DEMON TRIGGER ATTIVO: Il suo corpo restava umano salvo per gli occhi, ora interamente rossi e per il braccio destro che risplendeva di un’intensa luce azzurra e rossa. Dietro di lui era apparsa un’imponente figura demoniaca color azzurro. Era una creatura dalle canoniche fattezze diavolesche, dalla pelle coriacea sempre simile a un'armatura medievale. Le corna partivano dalla parte alta della testa e terminavano davanti al viso, presentavano un riverbero rosso e bluastro e alcuni solchi intermittenti tracciavano i muscoli della pelle, che era di colore argenteo. Al posto delle ali, la creatura aveva una sorta di mantello.
 
“Capitano Arago, che cosa sono quei due terrestri?” stupita nel trovarsi davanti due avversari che erano tutt’altro che semplici umani, Lady Kayura chiese al suo superiore un qualche chiarimento.
“Non fare domande, non è il momento!” la riprese il suo superiore che la allontanò da sé in malo modo “E vedi di non distrarti nuovamente, perché la prossima volta non perderò tempo a salvarti!” e farle capire che questa sarebbe stata l’ultima volta che si preoccupava per lei.   
“Sissignore!” rispose la soleana per poi rimettersi in guardia.
“Voi due state bene?” intanto Vergil, senza nemmeno voltarsi a sincerarsi delle condizioni delle due alleate, chiese loro se fossero tutte intere.
“Sì grazie!” gli rispose Diane con aria innocente^^.
“Questo è l’importante!” commentò Nero che non staccava gli occhi di dosso dall’avversario sicuro che avrebbe attaccato da un momento all’altro.
“Tsk! Voi uomini terrestri siete dei maleducati. Come osate rivolgervi a me senza nemmeno guardarmi negli occhi!” l’unica che non sembrava apprezzare il loro modo di fare era Hancock che, in quanto una delle soleane più belle, riteneva offensivo non essere ammirata da tutti “Siete imperdonabili!” e alzando la testa in maniera esagerata, esigeva le immediate scuse dei due fratelli che non la veneravano come tutti gli altri.

“Stai un po’ zitta, sei noiosa!”

Che, in perfetta sincronia la invitarono a non seccare che quello non era il momento^^.
“C-C-Cosa!” lasciando la regina delle amazzoni senza parole^^. Per la seconda volta veniva totalmente ignorata^^.
“Che coraggio!” commentò Diane impressionata dal loro modo diretto e deciso che non ammetteva obiezioni^^.
“Muahahahah! Sarete anche odiosi ma sapete come far tacere le femmine!” anche Arago non poté che complimentarsi con i due per aver ammutolito la soleana “Ma ora i giochi terminano qui!” per poi lanciarsi su di loro deciso a farli fuori.
“Il tempo dei giochi è finito!” seguito da Lady Kayura che non avrebbe avuto nessuna pietà.

“Fatevi sotto!”

Risposero insieme i due fratelli accogliendoli a braccia aperte.
“Aspettatemi!” seguiti dal peccato dell’Invidia che non sarebbe rimasta indietro a guardare.
“Mi ignorano e poi mi snobbano in questo modo!” l’unica rimasta indietro fu Hancock ancora incredula per essere stata ignorata completamente dai due fratelli “Grr! VI FARO’ PAGARE CARO UN SIMILE AFFRONTO!” per poi esplodere come una teiera e scagliarsi in avanti per sfogarsi a dovere “BOLLE MERO MERO!” e, nel contempo, usò il suo potere per creare delle bolle rosate e lanciarle contro Kayura.
CLANGX 10!

“Inutile!” commentò la soleana che le deviò tutte con la spada.

KAPOM!

“AAAARRRGGHH!” ma nemmeno un istante dopo fu colpita in pieno viso dalla regina delle amazzoni.
“Prima faccio a pezzi te e poi penso a quei due terrestri maleducati!” che aveva un bel programma in mente per poi iniziare a colpirla senza pietà.
“Che botte!” esclamò Nero per poi seguirla a ruota calando il suo gigantesco pugno demoniaco contro Arago che lo schivò e poi ricominciare le danze.
 
SOTTERRANEI DEL CASTELLO
 
“Non riesco a localizzarlo?” mentre volava alla massima velocità per gli immensi sotterranei, spingendo i suoi propulsori al massimo, Alex stava scansionando l’area intorno a lui. Il suo avversario era assai ostico e, se non stava attento, rischiava grosso “Che stia aspettando che mi fermi per poi attaccarmi?” e pensò di fermarsi per attirare l’avversario in trappola.

RRUUUMMBBBLLE!

“Bingo!” disse il soleano robotizzato, per poi tendere in avanti il braccio sinistro “Cannone Hyggs!” che cambiò forma diventando un grande cannone dalla canna lunga ed era pronto a far fuoco.
“[Re Alex!]” Pika fece uscire il gigantesco braccio destro fatto di pietra con l’intenzione di afferrare l’avversario.

SBRANG! BOOM!

“[AGGHH!]” ma questo gli sparò contro col cannone e glielo distrusse senza lasciarne traccia.
“Ha funzionato, ma se non colpisco il corpo è inutile: consumerei solo energia!” sebbene l’avesse colpito, Alex si rese conto che, anche se gli distruggeva gli arti di roccia, finché non colpiva Pica non avrebbe ottenuto nessun risultato.
“[Dannato!]” ma l’avversario era più furioso che mai e fece uscire i suoi arti dalle pareti con l’intento di schiacciare l’avversario.
“Lancia Kabizashi!” ma il soleano robotico non si fece trovare impreparato e fece come i suoi due compagni estraendo dal suo corpo la sua personale lancia la cui forma era quella una grande falce.

ZACKX4!

Che usò abilmente per tranciare gli arti di roccia non lasciandone alcuna traccia.
“Una cosa del genere non mi sfiora nemmeno!” commentò il soleano metallico, che voleva provocare l’avversario in modo da fargli compiere un passo falso.

ZOCK!

“Uh?” un istante dopo, si ritrovò il busto trafitto da una gigantesca lama.
“[Picapicapica! Questa invece ti ha colpito. Muori Re Alex!]” ad averlo trafitto era stato Pica stesso che, approfittando del punto cieco dell’avversario, aveva allungato il braccio destro e lo aveva colpito. Ora era sicuro della sua vittoria.
“Devo correggerti amico. È vero che sono Alex, ma non quello di questa dimensione!” ma, contro ogni sua previsione, vide che l’avversario, nonostante il petto squarciato, era ancora vivo e parlava “E poi questo è un organismo cibernetico in cui ho trasferito provvisoriamente la mia mente e, fortunatamente, non provo dolore!” e dalla ferita non fuoriusciva nemmeno una goccia di sangue.

GRAB!

“[CHE COSAAAAA!]” la cosa lasciò Pica senza parole e questo fu un grave errore. Infatti, il suo braccio fu afferrato e tirato violentemente verso l’avversario “[MALEDETTO! LASCIAMI!]” che lo afferrò saldamente.
“Adesso io e te andiamo a farci un bel giro in cielo. Vediamo come fai senza rocce!” Alex mandò i suoi propulsori al massimo e salì verso l’alto, sfondando il soffitto e arrivando rapidamente in superficie.

KAPOMX100!

“[MALEDETTO! LASCIAMI!]” il tutto mentre Pica lo colpiva più forte che poteva per liberarsi da quella presa. Aveva anche indurito i suoi pugni per aumentarne la forza ma non potevano scalfire il resistente rivestimento dell’avversario “[Grin!]” poi, di colpo, sul suo viso comparve un sorriso diabolico.

CRASH!

“Una copia di roccia?” per poi rompersi tra le braccia di Alex, che non si aspettava una simile mossa “Mi ha giocato un bello scherzetto. Devo tornare di sotto o quel bastardo attaccherà gli altri!” e decise di tornare sui suoi passi sperando di intercettarlo.

KAPOM! CRASH!

“Ma cosa…” ma non riuscì a fare un movimento che fu colpito da un violento pugno, che lo mandò a sfracellarsi contro un torrione del castello che gli franò addosso.

GRAB!

Un attimo dopo, le macerie cambiarono forma e diventarono due gigantesche mani che lo afferrarono sollevandolo verso l’alto.
“[Picapicapica! Non preoccuparti: una volta che punto un avversario, non mi fermo fino a quando non l’ho ammazzato!]” Pica gli si stagliò davanti mostrando un aspetto più minaccioso: si era fuso con tutte le rocce che lo circondavano, formando così un golem di oltre duecento metri che lo ritraeva alla perfezione. Aveva inoltre creato un altro paio di braccia che ora imprigionavano Alex.
“Ti ho perso di vista per un paio di secondi e ti trovo cresciuto, però la tua simpatica vocina non è cambiata mi dispiace!” che lo guardò senza paura, con tanto di sorriso bastardo sul becco.
“[Bastardo! Sei solo un pezzo di latta. Ti farò a pezzi!]” un atteggiamento che Pica non sopportò e iniziò a strangolarlo con l’intenzione di distruggerlo.
“Spiacente ma non mi fai niente e poi sono più di un semplice pezzo di latta!” ma Alex non era d’accordo con lui e sapeva perfettamente come liberarsi “Silver Cyclon!” e generò un forte turbine argenteo.

WOSH! CRASH!

La cui forza fu tale da polverizzare le rocce che lo imprigionavano.
“[Che cosa?]” lasciando Pica senza parole. Non era mai successo che qualcuno si liberasse dalla sua presa mortale.
“Solo perché puoi manipolare la roccia, non è mica detto che io che manipolo il vento non possa vincere su di te!” ma Alex non ci vide nulla di strano: era sicuro che quella mossa lo avrebbe liberato.
“[Prova a vincere questo!]” ma il gigantesco avversario si sentì provocato da quelle parole e calò il pugno sinistro su di lui.
“La forza e la resistenza di quel pugno sono nettamente superiori a quelle delle mani che ho distrutto. Il potere del vento non è sufficiente per fermarlo e il Cannone Hyggs va conservato per il corpo originale!” il cervello elettronico di Alex calcolò tutte le possibilità di fermare l’attacco, rendendosi conto che doveva usare di mosse più potenti “È il momento di ispirarmi al Great Mazinga!” per poi sorridere compiaciuto e citare un noto robot e sollevare il braccio destro “Drill Pressure Punch!” da cui uscirono un paio di trivelle che iniziarono a girare velocemente.

BOOM! CRASH!

E poi l’arto si staccò dal corpo principale e partì a razzo verso l’enorme arto avversario, che fu perforato e sbriciolato insieme all’intero fianco sinistro.
“[AAARRRGGHH!]” il colpo sbilanciò Pica che iniziò a cadere verso il lato opposto. Ma riuscì a recuperare l’equilibrio e a rimettersi in piedi.
“Con questo cadi di sicuro! Raggi Fotonici!” Alex non gli dette il tempo di fare nessuna mossa e, concentrata la sua energia negli occhi, lanciò un potente raggio ottico verso la testa dell’avversario.

ZOOT! CRASH!

“[Arrrrgggh!]” che la ridusse in briciole, costringendo Pica a uscire allo scoperto.
“Adesso! Cannone Hyggs fuoco!” un’occasione che Alex non si fece sfuggire e tirò fuori il cannone usato precedentemente e sparò contro l’avversario.

BANG! BOOM!

Colpendolo in pieno.
“Bersaglio colpito!” commentò Alex, soddisfatto dell’ottimo lavoro.

RRUUBBLLE!

“[NON CONTARCI MALEDETTO!]” ma a sorpresa il soleano gorilla riapparve e la statua che lo ritraeva si rigenerò in un istante, per poi lanciarsi in avanti.
“Accidenti ho colpito una copia!” Alex si rese conto di aver nuovamente mancato il bersaglio “In tal caso distruggerò l’intera statua, vediamo poi come farai!” e decise di ricorrere a misure drastiche “Energia al massimo! BREAST BURN!” e concentrò tutta l’energia sul petto e poi la scagliò come un potente raggio termico, che investì in pieno il gigantesco nemico.

BOOOMM!

Che fu interamente polverizzato lasciando solo il busto.
“Ho consumato parecchia energia. Mi ci vorrà un po’ per ricaricare il generatore ma credo di averlo battuto!” dopo un simile attacco, il soleano cibernetico era a corto di energia ma era sicuro di aver sconfitto l’avversario. Tuttavia il suono dei suoi sensori ottici gli fece capire di non potersi ancora rilassare.
“[Grr! Nessuno mi aveva mai umiliato in questo modo. TE LA FARO’ PAGARE CARA!]” Pica si era nuovamente salvato e ora era furioso oltre ogni limite e concentrò il suo potere fondendosi con tutto quello che lo circondava, formando un gigante cinque volte più grande del precedente.
“Pensi di battermi diventando più grande? Va bene, visto che sono un po’ a corto di energie ma non in riserva, giocherò secondo le tue regole. Tornado formare!” Alex aveva bisogno di un po’ di tempo per ricaricarsi e, nell’attesa di recuperare le forze, avrebbe impiegato il solo elemento del vento per batterlo.

WOSHX10!

Dieci grandi trombe d’aria si formarono intorno a lui e si unirono inglobandolo. Il risultato finale fu un titano fatto a sua immagine e somiglianza, delle stesse dimensioni di quello di Pica.
“Forza, fatti sotto!” il titano di vento invitò l’avversario a farsi avanti. Gli avrebbe dimostrato che anche col solo vento poteva batterlo.
“[Non prendermi in giro. Sarò io a trionfare!]” Pica accettò la sfida e calò il pugno destro contro di lui che fece altrettanto.

KAPOM DOON!

Generando una potente onda d’urto che spazzò via tutto quello che non era ben attaccato al terreno, dando il via a un autentico scontro tra titani.    
 
KAPOMX1000!

Ignorando completamente le scosse generate dallo scontro tra i due titani, altri due potenti combattenti continuarono a scontrare i loro pugni.
“HORA!” Gouki calò un altro pugno intriso di hado con l’intenzione di polverizzare l’avversario che aveva davanti.
“ATA!” ma Amor rispose all’attacco col suo pugno respingendolo.
“La tua fama è meritata Kenshiro. Nessuno era mai riuscito a resistere tanto a lungo ai miei colpi!” distanziatosi dall’avversario, il maestro di Vorkye e Gilgamesh non poté fare a meno che complimentarsi con lui e ora comprendeva il perché fosse considerato uno dei più grandi maestri di arti marziali.
“Posso dire lo stesso di te!” ricambiò Amor mantenendosi impassibile “Tuttavia ho notato una cosa strana in te: i tuoi pugni sono molto pesanti. Dimmi per quale ragione lo sono così tanto?” per poi rivolgere questa strana domanda all’avversario i cui pugni sembravano dei blocchi di pietra.
“È tutto merito del potere che ho accumulato in questi millenni: è solo quello a rendere forte un guerriero!” gli rispose Akuma per poi lanciarsi nuovamente contro di lui e, girando velocemente su sé stesso, lanciò una potente serie di calci volanti.

KAPOMX10!

Ma la difesa del maestro della Sacra Scuola di Hokuto non vacillò minimamente e bloccò l’attacco avversario con una rapida serie di calci.
“Non sono il potere o l’ambizione a forgiare un pugno ma solo la tristezza e la volontà!” che poi contraddì le parole dette in precedenza dall’avversario perché il vero pugno, quello che era per davvero efficace, era forgiato da qualcosa di molto diverso.
“La tua filosofia fa acqua da tutte le parti Kenshiro!” gli rispose Gyuki fissandolo con occhi ardenti “Senza brama di potere non si può fare nulla: si è solo deboli!” per poi piombargli nuovamente addosso calando il potente gancio destro.

SCHIAFF!

Ma Kenshiro lo deviò con la mano sinistra aperta.

KAPOM!

Per poi colpire l’avversario con un pugno veloce quanto potente che gli fece sputare sangue.
“D-Dannato! MHM!” Akuma stava per inveirgli contro ma percepì che nel suo corpo stava accadendo qualcosa di strano.
“Ho colpito un tuo punto segreto di pressione. Ti restano solo tre secondi di vita!” e ci pensò Amor a spiegarglielo. Servendosi delle tecniche della Sacra Scuola, aveva inferto un attacco letale all’avversario che ormai era agli sgoccioli.

ZOCK!

“Tsk!” ma questo, in risposta, si trapassò il petto con le dita artigliate intrise di hado annullando gli effetti letali della tecnica “Non illuderti Kenshiro. Le tue tecniche saranno potenti ma l’Ansatsuken non conosce rivali!” per poi sparire alla vista dell’avversario.
“Cosa?” lasciando Amor stesso senza parole.
“MUORI KENSHIRO!” gridò Gouki dall’alto e sparò un potente attacco intriso di hado contro l’avversario.

BOOM!

L’impatto col terreno generò un’esplosione di notevole potenza ma Amor si scansò all’ultimo momento evitando così di essere colpito.
“Complimenti ma questo ti colpirà!” Akuma non si dette per vinto e creò una sfera di energia oscura potenziata ulteriormente col suo hado “Gou Hadoken!” che poi scagliò contro l’avversario.
“Colpo libera energia!” ma Amor rispose all’attacco concentrando la energia nelle mani per poi lanciarla contro l’avversario.

BOOMX2!

Il confronto fra i due attacchi generò un ulteriore deflagrazione che distrusse la zona circostante ma i due avversari rimasero incolumi e si fissarono dritti negli occhi.
“Uhuhuh! Sì, è questo che desideravo!” poi Gouki iniziò a ridere diabolicamente quasi come fosse posseduto da un demone “Questo è proprio il duello che desideravo. Finalmente posso affrontare un avversario degno di tale nome. LO VOGLIO DISTRUGGERE CON OGNI FIBRA DELLA MIA ANIMAAAAA!” per poi poggiare violentemente il piede destro a terra e rilasciare il suo potere senza alcun limite.
“Che cosa sta facendo! Se continua così…” Amor percepì non solo un aumento di forza dell’avversario ma che questo stava buttando via qualcosa di irrecuperabile in cambio del potere “Dunque è questo il rischio che si corre a perseguire l’oscurità dell’Ansatsuken: la perdita completa della propria anima!” e comprese che colui contro cui stava per battersi non era più Gouki ma qualcosa di estremamente pericoloso che non poteva essere lasciato a piede libero.
“DISTRUGGERE! DISTRUGGERE!” ruggì Akuma che, in pochi secondi, era totalmente cambiato “IO ONI TI DISTRUGGERO’!” per poi lanciarsi in avanti generando una violenta onda d’urto.
 
ONI IL DISTRUTTORE DEL PARADISO: Gouki era sparito e aveva lasciato il posto a un autentico mostro privo di controllo. Fisicamente era identico a prima ma ora era blu luminescente mentre i capelli erano diventati bianchi e sparavano alti. I grani del suo rosario si erano spezzati e ora levitavano intorno a lui quasi fossero delle sfere.   
 
KAPOMX10000!

Oni attaccò Amor senza pietà tempestandolo di potenti pugni capaci di distruggere una montagna.

Wosh!

Ma un istante dopo, il corpo del maestro dei Sun’s Warriors si smaterializzò nel nulla per poi riapparire dietro all’avversario.
“AARRGHH!” che ricevette un colpo critico che lo fece cadere in ginocchio.
“Tecnica segreta della Sacra Scuola di Hokuto: Trasmigrazione dell’Anima!” artefice dell’attacco fu ovviamente Kenshiro che aveva usato una delle tecniche più potenti della sacra scuola che solo pochi potevano padroneggiare.
“Uhuhuh!” ma Oni si rialzò iniziando a ridere come un matto “AHAHAHAHAH! TUTTO! DAMMI TUTTO QUANTO! LO PRENDERO’ E LO DISTRUGGERO’!” per poi scagliarsi come una furia sull’avversario ricoprendosi di una pensante aura negativa.

KAPOM! DOON!

I pugni dei due avversari si scontrarono nuovamente provocando una potente onda d’urto che fece tremare tutto. Uno scontro feroce era iniziato.
 
Intanto, in uno dei numerosi corridoi delle prigioni, un altro scontro stava proseguendo senza interruzioni.

CLANGX2!

“Dannazione! La sua difesa è troppo elevata. Non riesco a rilevare un punto debole!” mentre era intento ad analizzare nuovamente il corpo dell’avversario, Seto continuava ad attaccare nella speranza di trovare un punto cieco ma i suoi sensori ottici non lo stavano aiutando nell’impresa.
“È inutile. Io non ho nessun punto debole. Il mio corpo fatto di lame non conosce debolezze!” Daz Bones fissò l’avversario con sguardo superiore e lo avvisò che tentare di trovare un punto debole era tutto inutile.
Odio doverlo ammettere ma ha ragione. Mi sono scelto l’avversario meno compatibile senza nemmeno saperlo!” cosa su cui il soleano robot dovette concordare a mani basse “La lancia Kabizashi non funziona su di lui e il ghiaccio lo rallenta per poco. Inoltre, anche se riesco a immobilizzarlo, lui usa il suo potere del magnetismo che è molto più efficace del mio. La mia situazione non è delle migliori. Dannazione!” ma non era il tipo da arrendersi così. Tuttavia, per quanto ci stesse ragionando, non riusciva a trovare una soluzione adeguata alla sua situazione.
“È inutile! Per quanto ci provi, non riuscirai mai a battermi. È la tua fine!” dall’altra parte, il sottoposto di Crocodile non intendeva più attendere la sua mossa e fu pronto a concludere la sfida tendendo le mani artigliate in avanti.
“Non credere che resterò fermo a subire!” ma Seto non si sarebbe comunque arreso. Avrebbe continuato a combattere fino alla fine “Uh?” ma prima di lanciarsi in avanti, i suoi sensori acustici captarono qualcosa che gli dette un’idea alla quale non aveva pensato.

CLANG!

“Eh? Perché hai conficcato la tua arma a terra?” e davanti a uno stupito Daz, piantò la sua arma nel pavimento e questa mossa non fu compresa.
“Stai per vederlo!” gli rispose Seto che concentrò la sua energia nella lancia “Calotta di ghiaccio!” e iniziò a congelare inesorabilmente l’intero corridoio dal pavimento alle pareti “Lanciafiamme!” per poi far uscire la canna di un fucile dalle fauci metalliche.

WAMP!

Che sparò intense fiamme al suolo. Come risultato il ghiaccio si sciolse creando anche una fitta coltre di nebbia.
“Capisco: hai congelato tutto e poi usato il fuoco per creare della nebbia anche se non ne capisco il motivo!” Bones aveva capito che aveva fatto ma non quale fosse l’obiettivo dell’avversario metallico.

JET!

“SEI UN VERO SOMARO!” gli gridò contro il soleano robotico partendo a piena potenza verso di lui.

CLANG!

“La nebbia non è altro che un gran concentrato di umidità che è il nemico naturale degli oggetti metallici: basta poco perché si arrugginiscano!” e mentre lo placcò con tutta la forza dei suoi propulsori, gli spiegò il tutto con parole semplici ossia che la nebbia era pericolosa per entrambi “Per mia fortuna, ho il rivestimento antiruggine quindi sono riparato, ma tu come pensi di fare eh?” anche se per lui non era un problema dato che si era premunito a dovere e lanciò questa provocazione all’avversario.
“Nemmeno per me è un problema. La ruggine non è mai stata un problema per me e la nebbia posso disperderla senza problemi col mio potere del Magnetic World!” ma Daz Bones rivelò che nemmeno lui aveva problemi e, ora che l’avversario era vicino, lo avrebbe fatto letteralmente a pezzi.

FRABBOOM!

“AAAARRRRRGGHHH!” ma non ebbe il tempo di muovere un muscolo che il suo corpo fu attraversato da una scarica elettrica che lo paralizzò per qualche istante.
“Peccato che la nebbia contenga anche una notevole quantità di acqua che è anche un ottimo conduttore per l’elettricità!” ma questo faceva tutto parte del piano di Seto che si era servito di un semplice elettroshock per colpire l’avversario con una scarica elettrica che la nebbia aveva reso più forte e questo poteva significare la sua vittoria.
“NON FARTI TROPPE ILLUSIONI! MAGNETIC WORLD: ANTI!” ma Daz Bones non era un tipo così facile da battere e rilasciò al massimo il suo potere per spingere via l’avversario.
Perfetto!” ma questo sembrava far parte del piano del soleano che, con un ghigno trionfante, spalancò al massimo le sue ali e si lasciò spingere via.

CRASHX4!

“Uh? Cos’è stato questo rumore?” mentre riprendeva il controllo del suo corpo, Daz si accorse che l’avversario si era trascinato via qualcos’altro “Che cosa ha fatto? Questa nebbia…. N-No le sbarre delle celle!” in quel momento anche la foschia generata artificialmente si diradò e, con uno sguardo preoccupato, si rese conto che le sbarre delle celle contenute nel corridoio erano state fatte completamente a pezzi.
“Uhuhuh! Non erano solo i nostri corpi che erano a rischio di ruggine ma anche le sbarre delle celle. Inoltre l’umidità causa un leggero rigonfiamento sulle pietre!” mentre liberò le ali dai pezzi di metallo a cui si erano attaccati, Seto spiegò all’avversario quale era il suo vero piano “Ammetto che, però, non è tutta farina del mio sacco: devo ringraziare qualcuno per avermi dato questo suggerimento!” ammettendo tranquillamente che l’idea non era completamente sua.
“Kakakakakah! Ti ringrazio per avermi ascoltato carino. Magari più tardi ti dimostrerò meglio la mia gratitudine per averci liberato!” poi una voce femminile proveniente da una delle celle appena distrutte si fece sentire e la soleana appena liberata si fece avanti.
 
SHINOBU PIPISTRELLO CREMISI: Era un’avvenente soleana di tipo pipistrello dal formoso e bellissimo corpo color cremisi. Aveva lunghi capelli biondi che le arrivavano fino ai fianchi e due grandi occhi dorati che potevano diventare rossi che le illuminavano il volto molto simile a quello umano leggermente più allungato e dalle lunghe orecchie a punta mentre i lunghi canini erano in bella mostra. L’alto e snello corpo era di tre metri e la sua età era di 3000 anni.
Era una tipa dal carattere molto particolare: sarcastica, molto seria tanto da detestare i perdi tempo, sadica nei combattimenti, molto logorroica e non si faceva problemi a dire che cosa pensava. Era anche molto maliziosa e adorava usare i doppi sensi.
Era un raro esemplare di soleano di tipo vampiro: preferiva i luoghi bui e le piaceva anche bere il sangue degli altri diventando così più forte. Era molto ghiotta di ciambelle: quando le voleva mangiare faceva gli occhioni dolci o piccole bambinate.
Era la fidanzata di John che non poteva che essere contento di essere riuscito a far colpo su una simile femmina. Lei l’aveva scelto anche perché era stato l’unico a farla sorridere di gusto e perché vedeva in lui un potenziale davvero notevole.
Oltre al potere del fuoco, disponeva di un arsenale di poteri che non erano da poco: poteva acquisire i poteri di chi beveva il sangue per un intero giorno ma si limitava a una sola vittima per volta, disponeva di un potente fattore rigenerante che le permetteva di guarire da qualsiasi tipo di ferita anche se veniva decapitata, trasformarsi in nebbia e anche nascondersi nelle ombre. Era praticamente una delle soleane più forti in circolazione anche se non era in grado di competere con mostri del calibro di Esdeath e Teresa. 
La sua arma era una lunga katana bianca che normalmente teneva dentro di sé che estraeva tirandosela fuori dalla bocca: il nome era Kokoro Watari ed aveva la misteriosa abilità di colpire l’anima impura del suo avversario.
 
“N-No! Tu non dovresti essere qui!” nel riconoscerla Daz divenne di colpo pallido. Conosceva molto bene la soleana e credeva si trovasse altrove.
“Si vede che sei ritardato caro il mio Daz Bones. L’aria pesante di questa prigione ti ha davvero fatto male!” lo sfotté la soleana con un sensuale quanto sarcastico sorriso e, ora che era libera, poteva finalmente scatenarsi.
“Questo è il corridoio E dove siamo incarcerati solo noi tre ma dubito che la cosa importi adesso!” commentò un’altra soleana che poteva finalmente uscire dalla cella e dare libero sfogo alla sua frustrazione.
 
SHIZUMA GATTO ROSSO: Era un’alta e atletica soleana di tipo felino dal manto rosso come il fuoco di 4915 anni. Il sinuoso e snello corpo, era alto quasi cinque metri, gli occhi erano color dell’oro mentre i lunghi capelli erano argentei.
Bella, misteriosa e silenziosa: queste erano le principali caratteristiche di questa soleana dal triste passato.
Era nata e cresciuta in una zona molto povera e aveva perso i genitori in tenera età eppure il suo viso all’apparenza malinconico, non aveva mai versato lacrime, come se non le potesse versare perché impossibilitata da una misteriosa forza. Per molto tempo era stata punto di riferimento per molte giovani soleane che, sebbene mantenesse le distanze, non smettevano di cercarla. Ma lei cercava qualcuno che avrebbe sanato la sua malinconica esistenza e farle sorgere un dolce e sincero sorriso. Erano anche molti i maschi che la circondavano ma lei li aveva sempre allontanati perché, a suo parere, non erano in grado di donarle ciò che cercava.
La sua esistenza cambiò quando incontrò Rose. Il suo sorriso e la sua energia furono per lei come un colpo di fulmine che squarciarono quel sottile velo di malinconia che lei non era mai riuscita a scostare: tra le due fu amore a prima vista. Era qualcosa di semplice e puro che solo in pochi potevano comprendere. Ban fu uno di questi pochi a comprenderlo e, rinunciando a malincuore all’idea di avere un nipotino, dette la sua benedizione.
Quando Vorkye prese il comando il loro amore rischiò di essere messo a rischio: Shizuma fu catturata durante una retata degli uomini del tiranno e, per via del suo potere, incarcerata, altrimenti sarebbe già morta da tempo per mano di Vorkye stesso.
I suoi poteri erano legati al fuoco, il suo potere speciale era Dark Attraction: un’abilità che le permetteva di rendere tutti coloro che posavano gli occhi su di lei e ne venivano poi baciati suoi devoti servi che eseguivano tutti i suoi ordini fino a quando decideva lei, solo chi disponeva di una forte volontà poteva resistere a un simile potere.
 
“C-Corridoio E! Q-Questo vuole dire che LUI è qui!” e nel capire dove lui e il suo avversario erano finiti capì di aver commesso una terribile leggerezza che poteva costargli caro.
“Sì, ci sono anch’io!” a confermare il tutto fu l’unico soleano maschio presente in quel corridoio e, con passo calmo uscì dalla sua cella.
 
D FALCO NERO: Era un giovane soleano di tipo falco pellegrino dal piumaggio nero notte abbinato a lunghi e ondulati capelli neri e tristi occhi azzurri. In testa portava un cappello nero da moschettiere mentre le sue ali erano chiuse a mo di mantello sulle sue squadrate spalle. Il fisico scolpito era alto tre metri e mezzo e la sua età era di 3505 anni.
Silenzioso, calmo riflessivo ma anche dotato di quell’alone di mistero che attirava gli altri: erano queste le sue doti principali. Era il figlio di Drakul e Teresa ed era quindi un abile spadaccino.
I suoi genitori non avevano avuto molta fantasia nel dargli un nome ma a lui questo non era mai importato: ciò che più contava era renderli orgogliosi di lui.
Quando Vorkye prese il trono, lui e i suoi genitori decisero di restarsene in disparte perché non interessati alla cosa. Lo stesso non si poteva dire per il tiranno che decise di farlo catturare tendendogli un’imboscata. D fu catturato e imprigionato e, a causa di questo, i suoi genitori furono costretti a schierarsi dalla parte del tiranno.
Anche se era incatenato da tempo, non aveva perso un briciolo della sua forza: continuava, infatti, ad allenarsi senza sosta perché conscio che un giorno sarebbe evaso e sapeva già che avrebbe dovuto combattere.
La sua arma era la Croce Bianca, uno spadone identico a quello del padre solo del colore bianco. Era in grado di effettuare fendenti multipli calando la spada solo una volta, inoltre disponeva del potere Opeope col quale poteva generare una cupola a dimensione variabile al cui interno poteva fare qualunque cosa, anche se non era solito usarlo. Quando faceva sul serio, i suoi occhi diventavano scarlatti ed era in grado di rilasciare una grande quantità di energia che spazzava via ogni difesa nemica. Era il degno figlio del Re e della Regina degli Spadaccini.   
 
“Merda!” nel trovarsi davanti questo potente avversario Bones fu colto da un brivido di terrore che non aveva mai provato prima “L-Le manette sigillanti. Che fine hanno fatto le manette che sigillano i vostri poteri?” per poi rendersi conto che i tre prigionieri non erano ammanettati con le speciali manette che ne sigillavano i poteri.
“Gliele ho tolte io!” ma ci pensò Seto a prendersi il merito della cosa “La cortina di nebbia aveva anche lo scopo di nascondere le mie azioni. Nel momento in cui sono passato davanti alle loro celle, ho sparato dei laser che miravano a tagliare le manette. Grazie per avermi portato qui!” e gli fornì l’ennesima spiegazione con tanto di ringraziamento ironico per avergli offerto un aiuto inaspettato.
“Quelli che dovrebbero ringraziarti siamo noi!” commentò D mentre tese la mano sinistra in avanti facendo apparire una piccola cupola verde e quando sparì, impugnava il suo spadone Croce Bianca e una frusta rossa “Shizuma credo che questa sia tua!” che poi lanciò a una delle sue compagne di sventura che la prese al volo.
“Grazie mille D. Mi sentivo nuda senza: è un prezioso regalo della mia Rose!” la quale confessò esserci molto legata perché era un regalo della sua amata.
“Kakakah! Che tenera che sei!” commentò Shinobu per poi fare una leggera pressione sullo stomaco e dalla sua bocca uscì l’elsa di una katana che afferrò e la estrasse senza esitazioni “Oh beh non ha nessun legame affettivo ma è la mia arma per eccellenza. È vero che John ne ha una niente male ma questa resta sempre la mia preferita!” e poi puntarla verso l’avversario ancora immobile per lo shock.
“Continua a percorrere il corridoio che hai dietro di te ed entra nella prima porta che vedi: lì c’è la sala di controllo. Credo non debba aggiungere altro!” intanto D dette a Seto un’altra importante informazione che era certo avrebbe permesso di realizzare un grande passo avanti.
“Ci pensiamo noi a Daz Bones. Sarà un ottimo modo per sgranchirci dopo tutto questo periodo di inattività!” seguito da Shizuma che fece intendere che all’avversario ci pensavano loro.
“Direi che lo stendiamo in pochi secondi!” di questo Shinobu ne era sicura al 100% e non lo diceva solo perché avevano il vantaggio numerico.
“Molto bene è tutto vostro. Vedete di non farvi rimettere dentro: questa è la prima e ultima volta che metto piede in una prigione!” Seto non si fece troppi problemi a cedere loro l’avversario e, senza alcuna esitazione, si voltò e iniziò a correre verso la sala di controllo per liberare tutti i prigionieri compreso il re.
“No dannazione. Se libera tutti, saremo nei guai!” cosa che Daz non poteva permettere o sia lui che i suoi colleghi avrebbero avuto seri problemi a gestire la faccenda “FERMATI DANNATO!” e si gettò al suo inseguimento nella speranza di fermarlo.

“Tu ti fermi qui!”
Ma così commise l’errore di non prendere in considerazione i tre che erano appena stati liberati.

ZACKX3!

“ARGH!” che non si fecero alcun problema a colpire l’avversario che fu messo KO in un solo istante.
“Forza ragazze, andiamo a dare una mano a chi ci sta salvando!” D non perse tempo e si diresse nella direzione dove sentiva il rumore degli scontri per dare man forte.
“Puoi dirlo forte. Rose mi sta aspettando!” seguito dalla soleana gatto che voleva riabbracciare al più presto la sua amata.
“Andiamo a spaccare qualche faccia!” se la rise Shinobu seguendo i due a ruota. 
 
KAPOMX500!

“UIAHAHAHAH! PRENDI QUESTO E QUESTO!”
In un altro corridoio era in corso lo scontro tra Joey e Burgles e quest’ultimo stava attaccando come un pazzo.
“Troppo prevedibile!” ma per il figlio di Kenshiro quegli attacchi non servivano a nulla: infatti li stava parando senza eccessivi problemi “È strano: i miei attacchi non stanno funzionando. Ho colpito diversi punti di pressione eppure, tranne col mio primo attacco, non è successo nulla!” ma si era accorto che qualcosa non andava, infatti le tecniche della Sacra Scuola di Hokuto sembravano non sortire alcun effetto.
“UIAHAHAHAH! PRENDI QUESTO! HADO FINGER!” Burgles non smetteva di attaccare e, sollevato l’indice sinistro, lo puntò verso la spalla dell’avversario.

BOOM!

“Per un pelo!” ma Joey lo schivò un istante prima di essere colpito e, con un pugno rapido, colpì l’arto avversario poco sotto il gomito.
“Agh!” Burgles sentì il colpo e vide che l’arto stava per esplodere “Ui!  Scherzavo!” ma tornò di colpo tranquillo e usò l’’indice destro pe colpirsi il braccio che tornò normale.
“Agopuntura!” e Joey capì subito che cosa era successo: l’avversario usava un’arte medica che stimolava determinati punti di pressione per curarsi e prevenire gli effetti dannosi della sua arte marziale.
“Uiahahahah! Esatto. Ho deciso di impararla in modo da potermi battere alla pari col tuo vecchio e dimostrare di essere il migliore. UIAHAHAHAHAH! PRENDI!” il sottoposto di Teach gli confermò il tutto e poi riprese ad attaccare più velocemente di prima.
“Ammetto che è una bella pensata!” ma per Joey non fu un problema schivare anche quegli attacchi che ora erano più mirati “Tuttavia la Sacra scuola non può essere battuta con così poco!” e fece capire all’avversario che quel metodo, anche se buono, non era abbastanza per lui.

GRABX2!

“COSA!” infatti, con un rapido movimento, afferrò Burgles per i polsi che, per quanto ci provasse, non riuscì a liberarsi dalla sua ferrea presa.

KAPOMX1000!

“UAAAAAARRRRRHHHH!” e poi lo colpì violentemente con una rapida serie di calci che non mancarono il bersaglio.
“L’agopuntura è sicuramente molto utile ma ha una debolezza fin troppo evidente: non puoi correttamente usarla senza le mani!” finito di attaccarlo, Joey lo riprese facendogli notare questa lacuna presente nell’agopuntura mentre a sua scuola non l’aveva.
“D-Dannato!” ringhiò il soleano di tipo ghiottone digrignando ferocemente i denti “Eh! scherzavo di nuovo!” per poi recuperare nuovamente il suo ghigno diabolico.

ZOCKX4!

“Ma cos…Agh!” un istante dopo, il figlio di Kenshiro si ritrovò colpito in quattro punti diversi da altre due paia di mani apparse dai fianchi dell’avversario e, a causa del dolore improvviso, fu costretto ad allontanarsi.
“UIAHAHAHAH!” Burgles se la rise sguaiatamente mentre mise i vari arti sui fianchi “È vero che l’agopuntura ha questo piccolo punto debole ma per me, che dispongo del potere Braccia di Ashura non è un problema. QUESTO È IL MIO ASSO NELLA MANICA! UIAHAHAHAHAH!” per poi rivelare quale era il suo potere che gli permetteva di colmare la lacuna appena menzionata dall’avversario.
“Tsk!” che si limitò a fare una smorfia e colpirsi fianchi con i pollici permettendo così la rimarginazione delle ferite “Ero sicuro che nascondevi qualcosa ma, personalmente mi aspettavo qualcosa di più!” per poi fissare Burgles con sguardo impassibile.
“Tsk! Ti credi un duro? ORA TI FACCIO VEDERE IO!” quel comportamento fece solo innervosire il sottoposto di Teach che ora lo avrebbe fatto secco.
“Vieni!” Joey non si fece complimenti e fu pronto ad accoglierlo a braccia aperte.

CRASH!

“YAHHOOOO! CIAO BEI RAGAZZI!” ma prima che potessero riprendere lo scontro, la parete alla destra di Burgles fu distrutta dall’altra parte e una gasatissima Lucyferia fece il suo ingresso come se niente fosse.
“DANNATA TORNA QUI! MHM! TI FARO’ URLARE COME LA CAGNA CHE SEI!” inseguita da Sady-chan che aveva un vero e proprio diavolo per capello e, da come era conciata, era chiaro che le stesse prendendo.
“Che c’è brutta copia di Taz non riesci a farmi la bua? Sei una vera schiappa!” la sfotté la succube che si stava divertendo come una matta a prendersi gioco di quella tipa che si credeva chissà chi.
“GGGRRRRR! TI AMMAZZO! MHM!” le ruggì contro la soleana orsina iniziando a girare su se stessa come una trottola esattamente come il diavolo orsino che tutti conosciamo e avventarsi sull’avversaria.
“Oh che bello, stai trottolando come una matta e giungi al nostro splendido Taz!” scena che fu accolta dalla rosa che canticchiò la sigla in questione come sottofondo “Ok, adesso basta scherzare!” per poi smettere di perdere tempo e mandare in avanti i suoi vettori.
“D-Dannazione! Mhm! Non riesco a muovermi!” che bloccarono i movimenti dell’avversaria che fu bloccata a mezz’aria.
“Ed ecco che arrivo!” la rosa non perse tempo e si scagliò sull’avversaria pronta a concludere la partita una volta per tutte.
“UI!” ma aveva dimenticato che non era da sola nel corridoio. Infatti, Burgles le piombò addosso pronto a colpirla servendosi dell’agopuntura.
“Onda del Pugno di Ferro di Hokuto!” ma fu anticipato da Joey che gli scagliò contro una delle tecniche della sacra scuola.

BOOM!

“AAARRGGHH!”
Colpendo sia lui che Sady-chan che furono spazzati via.

“Mio eroe!” fece la rosa saltandogli addosso tutta contenta spupazzandoselo come un tenero gattino^^.
“E-Ehi! Smettila non è il… MHM!” il figlio di Kenshiro cercò di togliersela di dosso anche perché non era il momento ma fu zittito dalla rosa che gli ficcò la testa in mezzo al suo prosperoso davanzale facendogli rizzare di colpo la coda e non solo quella^^.
“Ti meriti un premio per avermi difeso caro Joey. Magari, dopo tutto questo movimento, possiamo appartarci un pochino per conto nostro!” Lucyferia fece subito la sua proposta sconcia. Essendo una succube, adorava due cose: combattere e soddisfare la sua lussuria e non si faceva problemi a fare le richieste sconce a chiunque^^.
“AH ARIA!” intanto Joey riuscì a liberarsi dalla soffice prigione in cui era finito e a prendere lunghe boccate d’aria per poi allontanarsi dalla compagna tenendosi il naso sanguinante “S-Stai scherzando vero? Non sono il tipo che va con la prima che capita, nemmeno se è lei a chiedermelo. Senza considerare che te la fai con Lello!” e rifiutarla perché non era questo il suo modo di fare, senza contare che non voleva offendere il Sun’s Warrior nero.
“Mica siamo fidanzati. Ci facciamo compagnia sotto le coperte!” ma per Lucyferia quello che lei e Lello facevano non era niente di tanto particolare. Si tenevano semplicemente compagnia^^.
“Tu sei folle!” commentò il soleano che proprio non riusciva a capirla. Sapeva che era strana ma non fino a quel punto.

CRASH!

“Ehi ma qui fate salotto? Non mi sembra il momento di prendere il the delle cinque!” ma quel momento particolare fu interrotto da un altro muro che saltò in aria seguito dall’ingresso di Cana con giusto qualche graffio che riprese subito i due che sembravano star facendo salotto.
“Povero muro. Era innocente e l’hai distrutto. Sei stata cattiva!” dietro di lei c’era Baby-5 che si disperò per le condizioni delle pareti che, in un modo o in un altro, venivano danneggiate dagli scontri.
“Ti do ragione. Prenditela con l’autore di questa fic che è fissato con l’interrompere le grandi scene facendo saltare le mura come se ci trovassimo in un film di Michael Bay!” la soleana di tipo lupo le dette ragione attribuendo al sottoscritto la colpa di tutto^^. In effetti, faccio saltare troppe pareti e mi tocca anche pagare le riparazioni^^.

“Eh? Ma che stai dicendo?”
Le chiesero i compagni e la nemica che non capirono dove stesse andando a parare^^.

“Era una battuta, accidenti. Vabbè lasciamo perdere!” esclamò la giovane soleana che preferì sorvolare anche perché non era il momento “Piuttosto, ragazzi, dove sono i vostri avversari?” per poi chiedere ai compagni dove erano finiti i due contro cui si stavano battendo.
“UI! QUALCUNO CI STAVA CERCANDO?” a risponderle ci pensò Burgles stesso che tornò nuovamente alla carica.
“MHM! VI VOGLIO TORTUTARE A MORTE!” seguito da Sady-chan che era stanca di essere presa per i fondelli dall’avversaria e ora voleva massacrarla.
“Ma allora state bene. Meno male!” nel vederli tutti interi, anche se un po’ ammaccati, Baby-5 tirò un sospiro di sollievo. Per un momento si era veramente preoccupata per loro^^.
“Non dire scemenze ragazzina. Ricorda con chi stai parlando!” le rispose bruscamente il vice di Teach che, in certe occasioni, non sapeva che cosa pensare della soleana.
“Mhm! Schiacciamoli tutti insieme!” mentre la diavolessa orsina preferì sorvolare e propose di fare gioco di squadra per sconfiggere gli avversari.
“Oh! Avete bisogno di me!” che la sottoposta di Doflamingo interpretò a modo suo con tanto di occhi luccicanti contenta di potersi rendere utile^^.
“Quella gattina è troppo tenera. Mi sento quasi male a doverla menare!” comportamento che fece commuovere Lucyferia che la fissò con tanto di occhi a stelline^^ “Ma poco male, se vogliamo salvarla, dobbiamo batterla!” per poi tornare seria e sollevare le braccia iniziando a caricare il suo attacco.
“Io questa qui proprio non la capisco!” commentò Joey che non riusciva a comprendere i pensieri della succube che gli faceva solo venire il mal di testa.
“Noi femmine siamo fatte così caro. Per questo tiriamo gli attributi prima di voi!” gli rispose Cana con un sorrisetto ironico mentre estrasse un set di carte.
“Non vi permetterò di attaccarci!” ma Baby-5 si fece avanti per prima e trasformò il busto in un cannone a impulsi “Laser girl!” per poi sparare contro i tre avversari.
“Così ti voglio piccolina. Soul Fist!” commentò Lucyferia scagliandole contro il suo attacco.

BOOM!

Che si scontrò con quello avversario investendo tutto il corridoio e lo scontro ebbe inizio.
 
“PUNK ROCK FESTIVAL!” altrove Glaudius stava scatenando le sue esplosioni sull’avversario sperando di farlo a pezzi.

ZACK!

“Mi spiace ma non funziona. Devi provare a usare qualcosa di meno prevedibile!” ma queste vennero tagliate dalla spada di Alan che avanzò senza difficoltà.
“Dannato! TI FACCIO VEDERE IO!” ormai al limite della pazienza, il sottoposto di Doflamingo decise di usare qualcosa di nuovo e, spalancò le mani.

CRACKX2!

“GRRR!” i palmi si aprirono rivelando delle bocche munite di denti aguzzi.
“Quella mossa è la stessa di Deidara!” nel vedere la cosa, Alan capì che l’avversario era molto simile al pazzo bombarolo dell’Akatsuki “Ma, sfortunatamente per te, so già come contrastarti!” e quindi sapeva perfettamente come affrontarlo.
“NON PRENDERMI IN GIRO!” ruggì Glaudius e dalle bocche nelle mani uscirono una serie di bolle bianche.

BOOMX20!

Che fecero saltare in aria tutto quello con cui venivano a contatto.
“Non è argilla esplosiva!” nel vederle in azione, Nikkò capì di aver preso un granchio e che l’avversario nascondeva un asso nella manica inaspettato “Manipola la sua essenza e la trasforma in sfere che rendono una bomba tutto quello che toccano. Nami non ce ne aveva parlato. È evidente che non ne era a conoscenza!” e comprese subito in che cosa consisteva e non era qualcosa da poco.
“Ti piace questa mia mossa? Aspetta mi avvicino, così la vedi meglio!” il sottoposto di Doflamingo corse verso l’avversario generando delle fruste bianche dalle mani con intenzioni fin troppo chiare.
“Incantesimo di restrizione numero 1: Sai!” ma Alan non gli dette il tempo di realizzarle e usò uno dei suoi incantesimi sull’avversario.
“C-Che cosa!” le braccia di Glaudius s’incrociarono dietro la schiena contro la sua volontà lasciando quest’ultimo senza parole.
“Anche se la tua mossa è diversa, è sempre legata alle mani. Se te le blocco, non puoi fare nulla!” Alan gli si avvicinò con passo lento e solenne e, anche se la mossa era leggermente diversa, aveva avuto comunque ragione dell’avversario.
“Maledetto!” ringhiò il soleano che lo fissò in cagnesco e poi si gonfiò “Se non posso usare le mie mani, ti colpirò con i miei aculei!” e cambiò mossa che riteneva più devastante.
“Incantesimo di restrizione numero 99, prima orazione: Kin!” ma Alan non gli dette il tempo di esplodere e usò un altro incantesimo che, dal numero, sembrava essere molto potente.

CLANGX2!

“AAAARRRGGHH! MA COSA…” dall’alto si materializzarono due fasce nere che piombarono addosso a Glaudius schiacciandolo violentemente a terra formando una X che fu subito puntellata da paletti di ferro che gli bloccarono i movimenti.
“Seconda orazione: Bankin!” Alan non fermò il suo operato e usò un altro incantesimo volto a bloccare definitivamente l’avversario.

CLANG! ZOCKX4! CRASH!

“AAAARRGGHHH! CHE DIAVOLO MI HAI FATTO!” ruggì il sottoposto di Doflamingo mentre si ritrovò ulteriormente bloccato da una serie di fasciature bianche che lo bloccarono del tutto, seguite da spade di luce che gli trafissero gli arti e infine una pesante incudine gli cadde addosso bloccandolo a terra.
“Mi sono assicurato di legarti a dovere!” gli rispose l’angelo custode di Nick avvicinandosi a lui “Ora puoi anche esplodere ma nessuno dei tuoi aculei riuscirà a superare i legamenti spirituali che ti ho imposto e, anche se ci riuscissero, posso ricostruirli in un lampo!” per poi puntargli la sua Zampakutò sulla fronte “Voglio essere franco. In questo momento non mi sto battendo al massimo: sono più o meno al 45% del mio potenziale!” e lo avvisò che non stava nemmeno facendo sul serio con lui.
“D-Dannato! Quanto diavolo sei forte!” lasciando l’avversario senza parole. Se lo avesse saputo prima, avrebbe scelto qualcuno alla sua portata.
“Sono l’angelo custode del vostro Sun’s Warrior blu. Il mio compito è vegliare sulla sua anima. Se non fossi forte, non potrei mai difenderlo dal mostro che ha dentro!” gli rispose Nikkò con sguardo impassibile per il colpo di grazia.  

CRASH!

“AAAARRRGGGHH!” ma prima che potesse spingere in avanti la spada, il muro alla sua destra crollò miseramente e il misterioso Death Gun si mise in mezzo travolgendo anche Glaudius.
“Death Gun? Ma che ti è successo?” che lo fissò incredulo: da quando lo conosceva, non l’aveva mai visto ridotto in quel modo. Poteva persino vedere che parte della sua maschera era stata fatta a pezzi ma il volto era coperto dal cappuccio e buona parte del suo corpo era ricoperto di ferite rossastre.
“Hai esagerato Vincent!” mentre Alan capì subito chi era stato e non invidiava l’avversario appena arrivato.
“L-Lui non è normale. È-E’ un mostro!” il soleano mascherato si rimise a fatica in piedi e tremava vistosamente. Non aveva mai provato nulla di simile in vita sua ma ora si sentiva per davvero impotente.
“Ma che diavolo dici? Non esiste che un umano possa… E quello che accidenti è?” inizialmente Glaudius non gli credette ma, quando si voltò verso il buco dal quale l’alleato era piombato, si ritrovò spiazzato da quello che vide.
“Il vostro peggiore incubo direi!” commentò l’appena arrivato Vincent con un tono di voce che faceva accapponare la pelle oltre a un aspetto assai inquietante.
 
IL GUERRIERO OMBRA VINCENT VALENTINE: Il guardiano del Sun’s Warrior nero ora sfoggiava un aspetto inquietante. Il giubbotto rosso erano diventate un paio di ali demoniache color cremisi che presentavano numerosi fori nella parte bassa; le mani ora terminavano con lunghi artigli neri; la fascia rossa aveva assunto l’aspetto di un paio di lunghe corna da diavolo e gli copriva parte del viso che era diventato più appuntito mettendo in evidenza gli occhi diventati gialli e infine i canini erano diventati affilati come zanne. Dal suo corpo ora più esile, partivano saette violacee. L’aura pericolosa che emanava era così forte da rendere la maggior parte degli avversari incapaci di muoversi.
 
“Sembra che tu abbia perso la pazienza Vincent. Non è da te!” commentò Alan mantenendo la calma. Ci voleva altro per spaventarlo.
“Leggermente, ma mi sto trattenendo parecchio!” gli rispose il guerriero ombra avvicinandosi a lui con calma glaciale “Sembra che anche tu abbia leggermente perso la pazienza!” per poi notare il rilascio della sua Zampakutò.
“È meglio non sottovalutare l’avversario non credi!” gli rispose lo shinigami per poi voltarsi verso i due avversari.
“S-Svelto. Liberami da questa roba!” nel capire che era meglio cambiare aria, Glaudius pregò l’alleato di liberarlo al più presto o ci avrebbero rimesso la pelle.
“S-Si!” anche Death Gun era della stessa opinione decise di dargli retta e, caricatoselo sulle spalle, se la dette velocemente alla fuga.
“Sembra proprio che i topi vogliano darsi alla fuga. Non credo proprio!” ma Vincent non era della stessa opinione e, estratta la pistola a tre canne, la puntò verso l’avversario.

CRASH!

“Poveri muri. Qui fanno a gara a chi ne rompe di più!” ma prima che potesse premere il grilletto, un altro muro si ruppe e Jiraiya fece il suo ingresso “Ehi, metti giù quel cannone!” per poi chiedere all’amico di mettere giù la pistola.
“Ringrazia che non ho premuto il grilletto!” gli rispose Vincent abbassando la sua arma.
“E il tuo avversario?” intanto Alan gli si avvicinò e notò che Lao G non era dall’altra parte del muro.
“Sarà un vecchietto ma è parecchio veloce!” gli rispose il Sannin con un sorriso di intesa.
“Più veloce della luce?” gli chiese lo shinigami col medesimo sorriso.

KAPOMX2!

“ATA!” per poi bloccare un pugno alla sua destra col dorso della spada lanciato da un rapidissimo Lao G che, così com’era apparso, scomparve nel nulla.
“Direi che abbiamo il nonno di Flash!” commentò il biondo facendo una mezza battuta.
“Ed è anche uno che non si lascia impressionare facilmente!” seguito da Vincent che si era avvicinato ai due. Si era accorto che la sua aura non faceva effetto su di lui, questo a dimostrare che era un tipo bello resistente.
“Ahahahah! Più che naturale che non mi lascio influenzare. Non sono come quei due poppanti di Glaudius e Death Gun. Sarete anche tipi fuori dall’ordinario ma ci vuole altro per spaventare il Grande Lao G, con la G maiuscola!” a rispondere ci pensò il soleano stesso che apparve davanti ai tre per poi sparire nuovamente.
Capendo che l’avversario li avrebbe attaccati al primo attimo di distrazione, i tre si misero spalla contro spalla pronti ad intercettarlo.
“Ahahahah! Ahahahah! Coprirvi le spalle non vi servirà a nulla. Io vi raggiungerò sempre!” una mossa che fece ridere il vecchio soleano. Per lui era fin troppo facile rompere una simile formazione.
“Non esserne così convinto!” gli rispose Alan scambiandosi un sorriso complice con i due compagni.
“Non importa quanto tu sia veloce, noi ti prenderemo!” anche Vincent era dello stesso parere ed era pronto a dimostralo.
“Forza vecchietto fatti sotto!” lo provocò Jiraiya con un sorrisetto da furbetto.
“Adesso vi farò vedere io. Vi massacrerò il Grande Stile, con la G maiuscola!” il vecchio soleano abboccò all’esca e si mosse a velocità supersonica verso il Sannin che riteneva il più debole dei tre.

GRAB!

“Troppo lento!” ma prima che potesse colpirlo, fu afferrato da Alan che si era mosso alla velocità della luce.
“Piccolo impertinente. Ti farò vedere che cosa vuol dire…. NON RIESCO A MUOVERMI!” Lao G stava per ribattere con una delle sue mosse ma di colpo si sentì paralizzato e completamente incapace a muoversi.
“I guerrieri ombra possono colpire le ombre della preda e paralizzarla. Non importa quanto sia veloce, ne percepiamo chiaramente i movimenti!” artefice di ciò fu il Valentine che gli spiegò una piccola particolarità dei suoi simili.
“Mentre io sono semplicemente il Grande Jiraiya con la G maiuscola!” il Sannin non si fece attendere e si lanciò all’attacco con la tecnica appresa dal suo miglior allievo solo cento volte più grande del normale “Rasengan Titanico!” che non avrebbe mancato il bersaglio.
“GGGGGGGGG!” che non poté far altro che gridare a modo suo prima di essere colpito.

FRABOOOM!

La gigantesca sfera rotante investì l’avversario e percorse qualche metro prima che si disperdesse.
“Colpito e affondato direi!” commentò Jiraiya sicuro di aver battuto quest’avversario.
“Non credo proprio!” ma Vincent non concordò con lui. Aveva la sensazione che qualcosa fosse andato storto.
“Un attimo prima che lo colpissi, malgrado il blocco di Vincent, è sparito nel nulla!” e ci pensò Alan a spiegare che cos’era successo ed era qualcosa che non si sapeva spiegare.
“Vuoi dire che è riuscito a liberarsi e a scappare via? Non me lo aspettavo proprio!” una cosa che lasciò di stucco anche il Sannin che non lo credeva vero.
“Credo che sia opera del soleano di nome Death Gun. Ha un potere identico a quello di Icelo della decima, distorcere lo spazio dimensionale. Probabilmente lo ha salvato prima che venisse colpito e ora stanno aspettando il momento giusto per attaccare!” Vincent, però, capì subito chi era stato il vero artefice del salvataggio di Lao G e spiegò rapidamente ai due compagni in che cosa consisteva il suo potere che era identico ad un avversario che avevano affrontato in precedenza.
“Lo sa usare come lui?” Alan capì al volo la situazione e, mentre si guardò intorno, gli chiese se questo lo padroneggiava esattamente come il demone/dio del sonno in questione.
“No, lo usa in maniera troppo approssimativa. Si vede che non ha ben capito in che cosa consiste il suo potere!” che gli dette risposta negativa e quindi era un vantaggio per loro.
“Si vede che è ancora inesperto!” commentò Jiraiya scrollando le spalle.
“Io sarei inesperto nell’usare il mio potere? Come osate criticarmi!” provocato da quelle parole, Death Gun fece sentire la sua voce che ora aveva recuperato la freddezza di prima.
“È dura accettare le critiche!” commentò Jiraiya con un sorriso provocatore per poi giungere le mani “Ma è la verità amico. Se hai sentito i nostri discorsi, avrai capito che abbiamo conosciuto qualcuno che usava il tuo stesso potere, solo che era molto più bravo di te!” e ricordargli che avevano già incontrato un utilizzatore dello stesso potere.
“Ma davvero? E, sentiamo: lo avete battuto?” e questo incuriosì non poco il soleano che era curioso di sapere se questo suo ipotetico predecessore fosse riuscito a batterli.
“Ci ha messo in maggiore difficoltà ma, alla fine, abbiamo vinto noi!” gli rispose Alan che ricordava fin troppo bene quella battaglia avvenuta circa tre anni prima.
“Era affiancato da tre compagni ma era comunque più abile di te!” stessa cosa disse Vincent che ricordava fin troppo bene la battaglia contro i quattro dei del sonno che aveva combattuto insieme al Nikkò.
“Tsk! Questa volta perderete!” ma Death Gun era pronto a dimostrare quanto lui fosse superiore al tipo in questione e uscì dalla barriera dimensionale in cui si era rifugiato insieme a Glaudius ora libero e a Lao G.
“Mi ci è voluto parecchio a liberarmi da quelle restrizioni che mi hai lanciato. Stavolta non ci cadrò più!” Glaudius aveva capito la lezione e stavolta avrebbe fatto più attenzione all’avversario che lo aveva quasi battuto.
“Mhm! Ammetto di avervi sottovalutato. Siete tutt’altro che delle scimmie indifese!” anche Lao G era più serio e non avrebbe commesso lo stesso errore due volte.
“Bene. Sembra che possiamo dare inizio al secondo round. Pronti ragazzi?” Jiraiya non chiese di meglio e fu pronto a ricominciare.

“Ci puoi scommettere!”
Concordarono Nikkò e Valentine pronti a ricominciare la battaglia.
 
BANGX2!

In un altro corridoio era in corso l’acceso duello tra Emi e Ruby contro Mosquito.
“Eheheh! Mi complimento ragazzini. Siete davvero molto attivi!” il sottoposto di Aracne ammise di divertirsi parecchio a battersi con loro “Ma adesso vediamo di finire i giochi!” e trasformò i suoi arti in due grosse palle chiodate che mosse contro i due.

“Sei lento!”
Gli dissero insieme i due evitando i l’attacco con movimenti base.
“Emi mi sento un po’ pesante, mi dai una spinta?” Ruby si lanciò in avanti tendendo la mano sinistra verso il fidanzato.
“Se mangi troppo, non ci posso fare niente!” le rispose lui battendole il cinque usando il suo potere di gravità su di lei alleggerendola.
“Spiritoso!” gli rispose la vivace lupetta che partì come una scheggia verso Mosquito con la Crescent Rose sguainata.

CLANG!

“Eheh! Troppo debole!” commentò l’anziano soleano zanzara che aveva rafforzato il suo corpo rendendolo più duro.

BANGX2! CLANGX2!

“MHM!” un attimo dopo fu colpito più duramente sia dietro che davanti da un attacco combinato dei due fidanzati che, sfruttando la forza di fuoco delle loro armi, si erano dati una maggiore spinta e aumentato la forza d’impatto.

“Di più!”
Dissero i due saltando verso l’alto e poi puntare le loro armi all’indietro dandosi così la spinta in senso opposto e attaccare.
“Piccole pesti, non riuscirete a battermi tanto facilmente!” Mosquito non intendeva starsene fermo a subire e modificò nuovamente il suo corpo diventando il modellino di un aereo stealth per poi attaccare i due.

CLANG!

Respingendo l’attacco dei due che furono spinti all’indietro mentre lui non subì alcun danno.
“Eheheh! Visto? È questa la differenza che c’è tra noi!” ridendosela di gusto per aver dato loro una lezione degna di questo nome.
“Spiacente ma non mi hai fatto niente!” ma Emi che era ancora in aria, non gli dette la soddisfazione di vederlo sofferente “Anzi ora vengo a restituirti il favore!” e si dette nuovamente la spinta con i suoi tonfa per poi rinfoderarli.
“Provaci se ci riesci!” Mosquito non se lo fece ripetere due volte e si diresse verso di lui per dargli un’altra lezione.
“Vediamo se questo ti piace. Full Contact Karate: Pugno della tartaruga nera!” aumentando di colpo la gravità dietro di lui per darsi una maggiore spinta, si mise in posizione e calò il suo pugno.

KAPOM!

“Ma cos…AARRRRGGGHH!” che colpì violentemente il muso dell’avversario causandogli un forte dolore.
“Non ho ancora finito. Calcio della Fenice!” Emi continuò la sua mossa e calò il calcio sinistro in avanti.

KAPOM!

“ARRRGGH!” e anche stavolta Mosquito fu colpito in pieno gridando nuovamente “Che cosa succede? Non riesco a muovermi come voglio!” rendendosi conto di non riuscire a muoversi a dovere.
“Danza della Tigre Bianca!” il giovane esperto di arti marziali continuò il suo attacco calando una precisa serie di colpi.

KAPOMX4!

“ARRGGHH! Ma che significa? S-Sento che l’aria si sta comprimendo!” mentre veniva colpito, Mosquito percepì che qualcosa intorno a lui non stava andando “U-Un momento. Sei tu!” per poi capire che l’artefice di tutto era il giovane avversario.
“Esatto! Questa combo ha questo fine: comprimere l’aria intorno a me per ridurre la forza d’attrito e fare questo!” che ammise essere il suo obiettivo “E ora il colpo finale. Tempesta del Drago Blu!” e lanciò l’ultimo colpo, ossia un potente calcio a ghigliottina che non avrebbe trovato l’attrito dell’aria ottenendo così la forza d’impatto.

KAPOM!

“AAAAAARRRGGGGHHH!” il calcio fu così forte da generare un autentico tifone intorno all’avversario che precipitò violentemente al suolo.
“E non credere che me ne resterò ferma a lasciargli fare tutto il lavoro. Fire Flower!” Ruby non era rimasta con le mani in mano. Infatti, in quel lasso di tempo aveva caricato la sua Crescent Rose con l’energia del fuoco tipica dei soleani del suo tipo.

BANG! WAMP!

Il proiettile che ne uscì fu avvolto dalle fiamme e colpì il bersaglio provocando un forte boato.
“Bel colpo piccola!” commentò Emi avvicinandosi a lei tendendole il cinque.
“Nemmeno tu ci hai scherzato amore!” gli rispose lei battendolo “Che dici? Lo abbiamo battuto?” e gli chiese se potevano tirare o meno un sospiro di sollievo.
“Temo di no. Il vecchietto è coriaceo!” ma il fidanzato fu costretto ad ammettere che l’avversario sapeva il fatto suo.

CRASH!

“Piccole pesti. Mi avete fatto davvero male. Ma stavolta la musica cambia!” Mosquito riapparve con più di qualche graffio ma ancora in grado di combattere e, sollevate le braccia, le trasformò in due enormi martelli pneumatici.

KAPOMX2! CRASH!

E li calò violentemente sul pavimento facendolo crollare sotto i suoi piedi.

“MA CHE DIAVOLO HAI FATTO!”
Gridarono i due soleani lupo mentre iniziarono a precipitare.
“Mi sembra ovvio, vi distruggo!” rispose loro il vecchio soleano per poi lanciarsi verso di loro.

BANGX2!

Ma Emi e Ruby evitarono di essere colpiti sparando due colpi dalla parte opposta.
“Non mi sfuggirete!” Mosquito però non aveva alcuna intenzione di lasciarseli scappare o sapeva che avrebbero tirato fuori qualcosa di dannoso “Blocco speciale. Super Mosquito corazzato!” e, per non correre rischi, modificò nuovamente il suo corpo facendolo diventare grande di venti metri e ricoperto da una pesante armatura per poi dirigersi pericolosamente verso di loro.
“Vuoi il gioco duro? Ti accontento!” Emi non si fece desiderare e, azzerata la gravità intorno a sé, si diresse di petto sull’avversario “Prendi questo. Taek Wando rinnovato Originale: Calcio del Drago Blu!” e calò un potente calcio dalla notevole forza centrifuga che, per un momento, assunse la forma di un drago.

KAPOM! DOON!

L’impatto generò un’onda d’urto di medie dimensioni con tanto di piccole scosse di energia con in mezzo Emi e Mosquito che si stavano scontrando violentemente.
“GGGGRRR!” il soleano lupo strinse i denti più che poteva. Il corpo dell’avversario si era fatto parecchio duro e faceva fatica a respingerlo.
“Eheheh! Sei un piccoletto pieno di risorse ma ne devi fare di strada per potermi battere!” dall’altra parte Mosquito stava guadagnando terreno. Lui non stava facendo nulla, semplicemente andava avanti.

BANG!

“ARRIVO ANCH’IO!” ma così facendo si era dimenticato di Ruby che, grazie a Crescent Rose, non era precipitata e anzi stava sparando dietro di sé per raggiungere il fidanzato “VEDIAMO SE QUESTA COMBO TI PIACE. TAEK WANDO RINNOVATO: CALCIO DELL’IMOGI ROSSO!” per poi ricorrere anche lei a quel poco che sapeva delle arti marziali insegnatele dal fidanzato e calò il suo personale calcio avvolto dalle fiamme che assunse la forma del leggendario serpente in questione.

KAPOM! WAMP!

“MHM! PICCOLE PESTI!” quest’aggiunta fece arretrare Mosquito che si ritrovò sbilanciato.

“AAAAAAAAAAAAHHHHHAHH!”
I due spinsero più forte che poterono e, alla fine, riuscirono ad avere ragione dell’avversario che fu spinto all’indietro e intanto erano a poche centinaia di metri dal suolo che stavano raggiungendo parecchio rapidamente.
“VAI RUBY! FAGLI VEDERE QUANTO PUOI ESSEREVELOCE!” Emi afferrò la sua ragazza per un braccio e, con tutta la forza che aveva, la lanciò contro l’avversario.
“CI PUOI SCOMMETTERE!” gli rispose la lupetta sfoderando di nuovo Crescent Rose e iniziando a sparare più colpi possibili per aumentare la sua velocità.
“Che speri di fare ragazzina!” Mosquito, però, riuscì a vincere la forza d’attrito e, visto che se la trovava davanti, puntò la soleana rossa calando il gancio destro verso di lei.

BANG!

“GGHH!” ma prima che la potesse colpire, Ruby abbassò la sua falce il basso salendo di colpo e acchiappandolo di per il collo.
“E adesso vieni con me vecchietto!” la soleana non bloccò la sua corsa e si portò il vecchio avversario fino alla parete opposta e poi, una volta appoggiati i piedi, iniziò a correre verso l’alto andando sempre più veloce.
“VAI COSI’!” la incitò Emi che usò i suoi tonfa per salire il più rapidamente che poteva per darle manforte.

“AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!”
Ruby continuò imperterrita a correre fino a raggiungere il piano da dove erano caduti e, con un ultimo colpo della sua falce...

ZACK!

Decapitò l’avversario senza pensarci troppo.
“UUUUAAARRRGGGHH!” Mosquito gridò violentemente ma, incredibilmente, non spirò “Meno male che sono in grado di dividere il mio corpo in blocchi o morivo per davvero!” infatti, si era salvato solo grazie al suo potere che aveva attivato all’ultimo momento riuscendo così a salvare la pelle.
“Tsk! Emi ha ragione nel dire che sei un tipo coriaceo!” e questo fece capire a Ruby le parole del fidanzato che ci aveva visto giusto.
“Te lo avevo detto no? Però stavolta non ne è uscito incolume!” Emi li raggiunse e notò che l’avversario stavolta ne era uscito provato.
“Siete una coppia di pesti davvero tremende!” commentò Mosquito mentre riunì la testa al corpo sfoggiando comunque una bella ferita poco sopra il mento.

“Lo prendiamo come un complimento!”
Risposero i due ritenendosi un duo imbattibile.

“Non siete davvero male ragazzi!” commentò una quarta voce sconosciuta dietro Ruby.
“Eh? Chi è che… Ma tu sei Shizuma Gatto Rosso!” la lupacchiotta si voltò verso chi aveva parlato e restò senza parole nel trovarsi davanti la compagna di Rose che sapeva essere incarcerata.
“Se ho sentito bene, ti chiami Ruby vero? Piacere di conoscerti!” la salutò lei facendosi avanti per poi fissare il sottoposto di Aracne.
“Che significa? Tu dovresti essere dietro le sbarre. Perché sei qui?” che non capiva come questo fosse possibile.
“Mi pare ovvio: sono evasa insieme ai miei due compagni di sventura!” gli rispose la soleana di tipo gatto srotolando la sua frusta “Vi dispiace se vi do una mano? Ho un conto in sospeso con la sua padrona!” e chiese gentilmente ai due alleati di unirsi ai giochi per saldare il debito.

“Sei la benvenuta!”
Le risposero Emi e Ruby insieme. Di sicuro non avrebbero rifiutato un aiuto da parte di un evaso.

“Vi ringrazio amici!” sorrise Shizuma colpita dalla loro sincronia per poi puntare l’avversario del momento.
“A quanto pare dovrò badare a un’altra piccola peste ma ora mi dovrò impegnare maggiormente!” commentò Mosquito che, con un’avversaria come lei, avrebbe dovuto sudare parecchio.
 
“BEEHEHEHEHEH! PRENDI QUESTO!” in un altro corridoio era in corso il duello tra Dohko e Trebol. Quest’ultimo aveva appena secretato una sostanza viscida dal suo corpo che poi lanciò contro l’avversario.
“Figurati se questa roba mi raggiunge!” ma il soleano rosso contrattaccò lanciando le fiamme nere dello Yin che consumarono quella robaccia al semplice contatto.
“CHE COSA!” lasciando Trebol senza parole “La mia colla è altamente infiammabile. Basta una piccola scintilla perché esploda. Perché non è successo?” perché era sicuro che sarebbe esplosa e invece non era successo nulla.
“Semplicemente perché queste non sono fiamme ordinarie!” gli rispose Dohko che era già stato informato della particolarità della colla dell’avversario “Le fiamme del bilanciamento dello Yin e dello Yang non bruciano, purificano o consumano tutto quello con cui vengono a contatto. In definitiva sono il peggiore avversario per te!” ed era per quel motivo che, sin dall’inizio, aveva deciso che sarebbe stato lui ad affrontarlo.
“GGGGRR! MALEDETTO!” nel sapere questo, il sottoposto di Doflamingo lo fissò con occhi furibondi “TI DISTRUGGO!” per poi infilarsi nel suo guscio e iniziare a girare vorticosamente su se stesso.
“Provaci se ci riesci!” Dohko lo invitò a farsi avanti mentre ridusse la forza delle fiamme che ardevano sui palmi delle sue mani.
“MUORI!” Trebol lanciò ancora il suo muco spargendolo in gran quantità.

BANG! WAMP!

Per poi tirare fuori un braccio armato di pistola e fare fuoco. Il muco che aveva sparso prese fuoco e, seguendo la direzione del proiettile, puntò il soleano rosso investendolo.
“BEHEHEHEHEH!! Ecco la fine che ti meriti, citrullo. Beheheheh!” Trebol uscì dal suo guscio ritenendo di avergli dato la lezione che si meritava.
“Sei tu il citrullo!” ma fu subito zittito dalla voce di Dohko e le fiamme si ridussero di colpo fino a raggiungere le dimensioni di una sfera sospesa nella sua mano sinistra “Hai forse dimenticato che i soleani rossi manipolano il fuoco?” rinfrescandogli la memoria su quello che lui poteva fare in quanto soleano rosso “Beccati questo!” per poi alzare una mano.
“DOHKO ABBASSATI!” ma prima che potesse fare fuoco, sentì da dietro la voce di Kuina che pareva molto preoccupata.
“Eheheh!” seguita dalla risata sguaiata di Diamante che era fin troppo vicina a lui.

SWISH!

Dohko fece in tempo ad abbassarsi evitando così che la spada dell’infame nemico lo decapitasse e si allontanò con un rapido movimento.
“Ti devo un favore Kuina!” le disse il soleano rosso avvicinandosi a lei.
“Figurati, normale amministrazione!” gli rispose la compagna di battaglia per poi addentare nuovamente la sua terza spada “Quando finiamo voglio scolarmi un intero magazzino si alcolici. Mi fai compagnia?” e fare la sua proposta indecente ossia bere come una spugna^^.
“Potrei farci un pensierino!” le rispose Dohko dandole corda per poi ravvivare sospese sul dorso delle sue mani.
“Si torna alle vecchie abitudini!” se la rise pronta a farsi valere “Vediamo quanto reggete vigliacchi!” per poi puntare i due avversari che li fissavano ghignanti.
“Eheheheh! Sembra proprio che ti trovi in difficoltà vecchio mio!” commentò Diamante guardando il collega di sfuggita.
“Beheheheh! Per fortuna ci sei tu a darmi una mano!” gli rispose Trebol facendo altrettanto “Quei pivelli ci vogliono sfidare. Vediamo di fargli abbassare la cresta!” e avrebbe mostrato agli avversari di che cosa era capace.
“Puoi dirlo forte!” trovando il pieno appoggio del collega che prese qualcosa da dietro il mantello e lo lanciò in aria.
“Coriandoli neri?” nel vedere di che cosa si trattava, Dohko inclinò la testa verso destra non comprendendone il gesto.
“Sei forse scemo? Quello può privare qualsiasi cosa dello spessore e poi farla ritornare normale quando vuole!” ma ci pensò Kuina a rinfrescargli la memoria sulle abilità del nemico.
“Eheheheh! Sta per piovere pesante ragazzi e, senza ombrello, vi farete molto male!” Diamante se la rise sotto i baffi e, nel frattempo aveva aperto un ombrello tirato fuori da chissà dove che era abbastanza grande da proteggere sia lui che il collega “Lock!” per poi rilasciare il suo potere e i coriandoli si trasformarono in una miriade di palle chiodate che caddero come una pericolosa pioggia sulle teste dei presenti.
“EH NO!” ma Dohko si fece trovare pronto e manipolò le sue speciali fiamme dando loro la una forma circolare proteggendo sia lui che la compagna.

BANGX20! CLANG!

Come ci si poteva aspettare da loro, Diamante e Trebol lo puntarono con le loro pistole ma, a difenderlo ci pensò Kuina che tagliò tutte le pallottole con le sue spade.
“Grazie per l’aiuto!” le disse il soleano rosso con un sorriso complice per poi estendere le sue fiamme verso l’alto bruciando tutte le sfere chiodate “Vedete d’inventarvi altro buffoni!” per poi puntare i due unendo le mani davanti a sé.
“Che ci vuoi fare? I buffoni come loro non sanno inventarsi altro!” commentò Kuina dandogli corda. Una cosa che sia lei che Dohko avevano capito era che uno dei due era fin troppo suscettibile alle provocazioni.
“BEEEEEEHHH! COME OSATE MOCCIOSI!” e Trebol ci cascò in pieno iniziando a perdere la testa e si lanciò furente verso i due.
“FERMATI TREBOL!” Diamante cercò di fermarlo ma fu tutto inutile. Conosceva fin tropo bene il carattere del compagno e sapeva che doveva prenderlo prima che combinasse casini.
“Siete voi che avete osato troppo e dovete essere fermati!” Kuina non li avrebbe perdonati per le loro azioni e fece ruotare pericolosamente le sue spade “Tecnica a tre spade: le 108 passioni demoniache della fenice!” e usare una delle sue micidiali tecniche lanciando una tempesta di lame volanti.
“Sarete voi a pagare per i vostri misfatti!” in contemporanea, Dohko combinò le sue fiamme dello Yin e dello Yang trasformandole in una nuova fiamma argentata “Fiamma del Karma: Rozan Shoryuha!” che manipolò dandogli la forma del celebre colpo del suo alter ego Saint e scagliandola contro i due avversari.

ZACKX108! WAMP!

“MA COS…UUAAARRRRGGGHHH!”
Diamante e Trebol furono travolti dai due attacchi finendone completamente disintegrati.

“È fatta!” fece Dohko soddisfatto del suo operato anche se non ritirò le sue fiamme del Karma.
“Un lavoro perfetto!” concordò Kuina che però non mollò le spade e strinse maggiormente quella che aveva tra i denti.

“O almeno è quello che vorreste sentire vero?”
I due si voltarono di colpo e colpirono violentemente il pavimento.

BOOM!

“BEEEEEEHHHH! COME AVETE FATTO AD ACCORGEVENE!” da esso uscì Trebol perfettamente intero e incredulo nell’essere stato scoperto.
“Sembra proprio che non siate degli sprovveduti!” seguito da Diamante che mantenne la voce calma.
“Eh! Avrete anche nascosto il vostro odore ma non la vostra aura!” Dohko li puntò con sguardo serio e non si fece problemi a spiegare come avevano fatto a beccarli.
“Pensavate davvero che non potessimo percepirvi? Avete commesso un grave errore!” disse loro Kuina che non li riteneva così scemi da non pensare a questo.
“Accidenti. E pensare che il mio trucco delle copie-bandiera ha sempre funzionato!” esclamò Diamante che era assai irritato dal fatto che il suo trucchetto non avesse funzionato “E va bene. Da adesso faremo sul serio!” e prese la decisione di smettere di usare stupidi sotterfugi e annientare per davvero i due avversari.
“BEH! Di voi non resterà nulla! Beheheheh!” trovando il collega pienamente d’accordo e pronto a fare strage.

“Fatevi sotto!”

Gli risposero i due compagni pronti a dare battaglia.
“A quanto pare sono finito in uno scontro davvero incandescente. Non vi dispiace se mi unisco a voi? Ho un conto in sospeso con te Diamante!” ma, prima che qualcuno potesse fare un passo, una voce maschile si fece sentire e poi D fece la sua comparsa e posò lo sguardo su uno dei sottoposti di Doflamingo.
“BEEEEEEEEHHHH!” nel trovarsi davanti il figlio di Drakul e Teresa, per di più armato, Trebol fece un salto indietro per lo spavento. Era perfettamente consapevole di che cosa fosse capace di fare.
“È-E’ impossibile! Tu dovresti essere rinchiuso!” anche Diamante fu colto da un brivido di paura. Aveva personalmente partecipato alla sua cattura e, in quell’occasione, D gli aveva promesso che gliel’avrebbe fatta pagare.
“Sono stato liberato da un loro compagno!” gli rispose il soleano falco per poi estrarre la sua Croce Bianca e puntarla in avanti.
“Quella spada…. Non ci sono dubbi, è D il figlio del Re e della Regina degli spadaccini!” Kuina lo riconobbe subito e strinse maggiormente la presa sulle sue spade “Finalmente ho il piacere di fare la conoscenza di uno spadaccino con la S maiuscola. Sappi che sei un mio obiettivo!” e poi avvicinarsi a lui e non si fece problemi a dirgli che puntava a sconfiggerlo.
“Accetterò volentieri la tua sfida ma non prima di aver fatto piazza pulita di rifiuti come loro!” sfida che D accettò ma prima voleva togliersi la soddisfazione di fare a pezzi i due avversari che si trovava davanti.
“Su questo siamo d’accordo!” commentò la soleana che non avrebbe lasciato il lavoro a metà.
“Se prima vi stavamo già battendo, adesso vi sbaraglieremo. La vera battaglia inizia adesso!” mentre Dohko si rivolse direttamente ai due avversari avvisandoli che ora si faceva sul serio.
 
Nel salone principale della prigione era in corso il doppio duello tra Nami e Gatta contro Bermuda e Monet e nessuno degli sfidanti si stava risparmiando.

CLANGX100!

Monet calò potenti fendenti ghiacciati contro Gatta che contrattaccava con altrettanti fatti di fiamme.
“Che c’è bambola di metallo. Non fai più la spaccona vero?” la provocò la soleana arpia sicura di essere riuscita a mettere l’avversaria alle corde.
“Parla la donna frigida. Scommetto che sei una verginella!” le rispose a tono la soleana cibernetica. Non aveva più un corpo di carne ma almeno non era mai stata una tipa fredda e incapace di amare come l’avversaria.
“Come osi!” le ringhiò contro Monet spalancando la bocca mostrando le zanne acuminate con l’intenzione di addentare l’avversaria.

CRUNCH!

“MHM!” cosa che fece dimenticando che l’avversaria era di metallo e attacchi del genere non le facevano nulla.
“Spero che tu abbia apprezzato il boccone. Aspetta ora ti servo qualcosa di caldo!” Gatta ne approfittò subito e strinse a sé l’avversaria.

WAMP!

“AAAAAARRRRGGGHHH!” per poi espandere al massimo le sue fiamme e investirla “N-NON CREDERE DI AVER VINTO!” ma questa fece altrettanto a scatenò le energie fredde.

KAPOM!

“Scusa ma non ho quei gusti e, anche se li avessi, non rientreresti tra le mie preferenze!” ma prima che potesse raggiungere lo Zero Assoluto, Gatta la colpì con una testata allontanandola da sé e di sicuro non aveva quel tipo di interessi.
“Maledetta!” le ringhiò contro l’arpia con numerose ustioni sul corpo che stavano già guarendo “Ti distruggerò un pezzo alla volta!” iniziando a gelare nuovamente tutto quello che aveva intorno.
“Passa ai fatti cara!” le rispose Gatta con molta calma bruciando quello che la circondava.
Lo scontro tra le energie calde e fredde provocò una densa foschia che ricoprì le due avversarie che si lanciarono nuovamente l’una contro l’altra.
 
Dall’altra parte, Nami era ancora sulla difensiva. Aveva provato ad anticipare le mosse dell’avversario ma non era servito a nulla, ogni tentativo si era rivelato inutile.
“Uhuhuhuh! Che avete principessa? Non riuscite a fare nulla? Siete davvero deludente!” la schernì Bermuda mentre si spostava in continuazione da un varco all’altro.
“Non montarti la testa!” ma la principessa non aveva ancora perso la sua determinazione e il suo sguardo era ancora vivo “Non sono una che si dà per vinta: ho sopportato fin troppe sofferenze e ora ve le restituirò tutte con gli interessi!” perché era sicura che tutto sarebbe tornato come un tempo “Mhm? Ma questa è nebbia. Ma certo!” poi notò la foschia generata dal duello poco lontano da lei ed ebbe un’idea.
“Che belle parole. Vediamo se riesci a renderle reali!” se la rise Bermuda che decise di ricominciare a colpirla.
“Spirale di nebbia!” ma prima che potesse aprire un varco dietro di lei, Nami si servì della foschia per creare un fitto banco di nebbia azzerando completamente la visibilità dell’avversario.
“Cosa?” sorpreso da quella trovata, Vindice fermò il suo attacco “E così vuoi giocare a nascondino eh? È il mio gioco preferito!” per poi ghignare sotto le sue bende e alzare una mano “Con le fiamme della notte posso fare di tutto, persino trasferire questa robetta altrove, così non ti potrai più nascondere!” e usare il suo potere per aspirare la nebbia.
“Era quello che volevo!” ma questo era stato previsto dalla principessa soleana che approfittò del momento per lanciarsi contro di lui.

KAPOM!

“AAAARRRGGHH!” e colpirlo con un poderoso calcio in pieno stomaco “Maledetta!” l’avversario non si dette per vinto e, approfittando della vicinanza, tentò di trapassarle il petto.
Wosh!
“Cosa?!” ma quello che colpì fu solo una nuvola e nulla di più.
“Non sono così ingenua da avvicinarmi a te senza adottare un’adeguata contromisura!” Nami gli apparve al fianco.

KAPOM!

“AAARRGH!” sferrandogli un bel diretto in pieno muso “Questa volta non mi sfuggirai!” ma l’avversario cercò di sferrarle un calcio colpendo un’altra nuvola.
“Mancata di nuovo!” lo schernì la principessa apparendogli davanti.

Wosh!

Ma stavolta mancò il bersaglio che aveva aperto un varco e ci era entrato dentro.
“Stavolta sei tu ad avermi mancato e non mi prenderai più!” Bermuda gliel’avrebbe fatta pagare cara e aprì diversi varchi usando nuovamente la sua tecnica di spostamento rapido “Hydra della notte!” che si unirono insieme formando così un enorme serpente a più teste che uscì parzialmente dal banco di nebbia.
“Sfera gigante della spirale di nebbia!” Nami non si lasciò impressionare e, incrociate le braccia, le spalancò rilasciando così una potente onda d’urto.

BOOM!

La creatura fiammeggiante fu investita dal colpo sparendo nel nulla.

GLANGX4!

Ma Bermuda non ricevette nessun danno e approfittò del polverone creato per lanciare le bende che gli ricoprivano gli arti e intrappolare quelli dell’avversaria.
“Uhuhuh! Ti ho preso!” se la rise il soleano tirandola a sé con un violento strattone.
“Sono io che ti ho preso!” ma la principessa aveva previsto quell’eventualità e si lasciò afferrare per sferrare così il colpo decisivo. Un terzo braccio le uscì dalla spalla destra e il suo bersaglio era il volto del nemico.
“Il Doppleganger. Avevo dimenticato questa tua abilità!” ringhiò Bermuda che capì di essere stato fregato.

Wosh!

“Ma sei troppo lenta!” ma sparì poco prima di essere colpito dentro un varco nero “Se speravi di battermi così sei davvero un’illusa!” e riapparire dietro di lei.
“Dici?” Nami spalancò di colpo le ali e le batté con vigore volando via come una scheggia.
“Dannati soleani alati!” ringhiò Vindice che si ritrovò a colpire l’aria “Voi e le vostre ali siete una vera seccatura!” non negando di odiare i suoi simili dotati di ali.
“La vera seccatura sono quelli come voi!” ribatté la soleana gettandosi in picchiata su di lui “Tecnica del Cerchio magico di Hokuto!” e gli lanciò contro una delle tecniche della Sacra scuola.

Wosh!

Ma prima che potesse colpirlo, Bermuda sparì in un varco evitando un danno fatale.
“Uhuhuhuh! Te l’ho detto che sei troppo lenta!” la schernì questo per poi aprire una serie di portali intorno all’avversaria.

KAPOMX100!

“AAARRRGGHH!” e colpirla da più direzioni provocandole non pochi danni “N-Non sperare di vincere in questo modo!” ma, anche in quella situazione, non si arrese e iniziò a girare su sé stessa e a menare rapidi pugni in perfetto stile Hokuto.

KAPOMX100!

In questo modo rispose all’attacco avversario costringendo Bermuda a indietreggiare.
“Una mossa inutile. Sarai anche riuscita a colpirmi un paio di volte ma simili pugnetti non mi fanno un graffio!” che riteneva che i danni subiti non fossero un granché.
“Se fossi stata un avversario qualunque forse sì, ma io sono una discepola della Sacra Scuola e mi bastano anche quei due pugnetti, come li chiami tu, per ucciderti!” ma Nami lo guardò con sguardo impassibile ricordandogli chi era il suo maestro.
“I punti segreti di pressione!” Bermuda capì l’antifona e si guardò le mani preoccupato “Uhuhuhuh! Scherzavo!” ma il suo si rivelò un bluff e, per qualche strano motivo, non temeva le tecniche della Sacra Scuola “Da quando verso in questo stato, io li ho persi tutti!” e lo rivelò subito senza pensarci due volte.

Wosh! KAPOM!

“Cos… AAAARRRRGGGHH!” un istante dopo sparì in un varco e poi sbucò dall’ombra dell’avversaria colpendola violentemente.
“E se anche li avessi ancora, mi basterebbe usare le mie fiamme della notte per trasferirli altrove. In parole povere, le tecniche di Hokuto non hanno alcun effetto su di me!” Vindice non fermò la lingua e continuò a colpire l’avversaria dando una forma alle sue fiamme nere che divennero un enorme serpente che l’avvolse tra le sue spire infuocate.
“AAAAARRRRRRGGGGHHHH!” dall’altra parte Nami gridò come non aveva mai fatto. La creatura di fiamme la stava stritolando senza pietà spezzandole tutte le ossa.
“Uhuhuhuh! Questa è musica per le mie orecchie. Muori principessa del Sole!” Bermuda intendeva godersi quel concerto fino all’ultimo lamento e strinse maggiormente la presa per farla urlare di più.
“AAAAAAARRRRGGHHH!” causando alla soleana un dolore ancora maggiore “N-Non posso arrendermi in questo modo. NON POSSO!” che cercò di liberarsi con tutte le forze dalla presa. Ma la sua coscienza iniziò a vacillare e a perdere i sensi.
 
“NAMI! RESISTI!” sentendo le sue urla di dolore, Gatta comprese che la giovane stava per essere sopraffatta e si precipitò ad aiutarla.
“No tu no vai da nessuna parte!” ma Monet si mise in mezzo con tanto di sorriso diabolico “La vedrai morire tra atroci sofferenze!” leccandosi le labbra al solo pensiero di quello che sarebbe successo di lì a poco.
“FUORI DAI PIEDI!” la soleana cibernetica non ce la fece più ad ascoltarla e divenne incandescente per poi lanciarsi in avanti a tutta velocità.
“PROVA A SUPERARMI!” le rispose l’altra che invece divenne glaciale intercettandola.

KAPOMX2! DOON!

E scontrarsi violentemente con lei.
 
“Quanto chiassò inutile!” commentò Bermuda che gettò un’occhiata allo scontro poco distante da lui “Sarà meglio porre subito fine alla tua vita, in questo modo potrò sistemare anche gli altri!” e decise di porre fine alle sofferenze della principessa che aveva ormai perso i sensi.

ZACK!

“Allora comincia con me stupida mummia rinsecchita!” ma qualcuno di inaspettato fece la sua entrata in scena tagliando la creatura di fiamme con un solo fendente della sua katana salvando così la principessa.
“C-Cosa!” e quando Bermuda la mise a fuoco sgranò gli occhi per l’incredulità “Tu dovresti essere in cella. Che cosa ci fai qui!” e questo perché doveva essere rinchiusa altrove.
“Sono uscita!” gli rispose Shinobu, l’ultimo componente del terzetto liberato da Seto “Forza principessa è il momento di risvegliarsi!” per poi prestare attenzione a Nami e farle colare una goccia del suo sangue in bocca.
“Mhm!” il contatto col plasma della nuova arrivata fece riaprire gli occhi della principessa che si fissarono su di lei “M-Ma tu sei…” per poi sgranarli incredula.
“Eh già!” le rispose Shinobu sorridente tendendole una mano per aiutarla a rialzarsi.
“Questo vuol dire che…. STA ATTENTA!” Nami stava per prenderla quando vide Bermuda che stava per attaccarla alle spalle.

ZOCK!

“Ahi!” ma la soleana non si mosse e, anzi, si lasciò trapassare il petto dalla mano dell’avversario emettendo un semplice lamento “Guarda che cosine così non mi fanno nulla!” per poi provocarlo beffardamente con tanto di dito medio.
“Dannata TI AMMAZZO!” Bermuda non aveva preso bene la sua comparsa e decise di sbarazzarsi prima di lei.
“NON COSI’ IN FRETTA!” ma Nami si rimise in piedi e il suo corpo fu avvolto da misteriose venature rosse e poi scattare come una scheggia “Ricorda che cosa ti ha detto il maestro. Stringi i denti e grida SMASH!” e calò il pugno destro contro l’avversario.

BOOM!

Il risultato fu un rilascio di energia che esplose verso l’alto sfondando addirittura l’alto soffitto.   

“Ma… Ma… è assurdo!”
Pensarono i presenti che non si sarebbero mai aspettati una simile dimostrazione di forza. Nami stessa rimase senza parole.

“È assurdo!” pensò la principessa osservandosi il braccio destro che, per la forza usata, si era arrossato “È dunque questa la forza trasmessa da un erede all’altro della Sacra Scuola: One for All?” e ora capì perché Kenshiro, quando glielo aveva trasmesso si era raccomandato di non usarlo con avventatezza “Il mio corpo non è ancora in grado di usarlo al pieno delle sue potenzialità ma, come dicevate voi maestro, posso ridurne gli effetti!” ma grazie al Doppleganger l’arto appena usato tornò come nuovo e pronto per combattere di nuovo.
Che razza di potere è mai quello? Non lo avevo mai visto!” salvatosi per un pelo dall’attacco diretto a lui, Bermuda osservò l’avversaria senza parole “E poi perché non l’ha usato subito?” e non comprendeva il motivo per cui l’avesse tenuto nascosto.
“Complimenti principessa: avete tirato fuori un potere niente male. Perché non lo avete usato prima?” altra stupita fu Shinobu che lo chiese alla diretta interessata con una nota d’invidia nella voce.
“Ecco… l’ho sviluppato di recente e non ci ho ancora preso la mano!” capendo di aver attirato l’attenzione su di sé, Nami s’inventò la prima cosa che le venne in mente sperando di riuscire a convincerla e di sicuro non poteva rivelarle di averlo ereditato da Kenshiro in quanto nuova erede della Sacra Scuola di Hokuto.
“Mhm! Kahkakah! Ho capito è il tipico potere latente che si manifesta col tempo. Non pensavo avresti tirato fuori una simile sorpresa!” la soleana cremisi ci pensò per un attimo e trasse subito le sue conclusioni ritenendo che il suo caso non fosse raro ma nemmeno comune. Anche se pochi, esistevano alcuni soleani che, col tempo, sviluppavano nuovi poteri che nemmeno loro sapevano di possedere “Beh avrai modo di farci pratica proprio adesso e il caro Bermuda sarà un ottimo punch ball per fare pratica!” per poi rivolgere uno sguardo diabolico verso il vicedirettore che sarebbe stato entusiasta di intrattenerle.
“Mi hai tolto le parole di bocca!” concordò la principessa riattivando One for All “Devo cercare di capire il limite che posso usare al momento. Magari posso usarlo per potenziare gli altri poteri!” e decise di usare quest’esperienza per comprendere i suoi limiti.
“Non vi dispiace se mi unisco ai giochi vero?” le due soleane furono affiancate da Gatta che si raffreddò per non far loro del male

“Sei la benvenuta!”
Le risposero le due soleane che non le avrebbero negato un simile piacere.

“Un nuovo potere che è ancora immaturo. Ecco perché non l’aveva usato prima. Molto bene, farò in modo che questa sia l’ultima volta che lo usi!” Bermuda fissò la sua prima avversaria e si ripromise di farla subito fuori per evitare di essere colpito da un attacco di quella portata.
“Uhuhuhuh! Sembra proprio che la nostra principessina abbia un potenziale degno di nota!” commentò Monet che si avvicinò a lui senza curarsi del pavimento che si ghiacciava sotto i suoi piedi “Peccato che contro il sommo Vorkye non sia sufficiente!” ed era sicura che non avrebbe mai avuto la meglio sul loro leader al momento impegnato a battersi contro Nick.
“Non basterà nemmeno a battere noi. Facciamole fuori qui e subito!” ma Vindice non aveva intenzione di perdere altro tempo “Squadra Vindice a raccolta. È tempo di farla finita!” per poi decidere di sfoderare l’artiglieria pesante e richiamare tutti i suoi sopposti.

VoshX100!

Dietro di lui si aprirono un centinaio di portali e vi uscirono altrettanti sottoposti del soleano che condividevano con lui la stessa caratteristica: il corpo interamente ricoperto di bende e il cilindro sulla testa.
“Uccidetele!” una volta che furono tutti presenti, Bermuda dette loro questo semplice ordine e poi si lanciò in avanti seguito da Monet e dai suoi seguaci.
“Inizia il divertimento!” se la rise Shinobu gettandosi nella mischia desiderosa di fare una strage.
“Andiamo!” Gatta non disse altro e si lanciò alla massima velocità.
“Per il Sole!” Nami non disse altro e le seguì a ruota pronta a ricominciare a combattere per la liberazione del suo mondo.
 
KAPOMX2!

“Muori Sun’s Warrior blu!” Vorkye si scambiò l’ennesimo pugno con Nick ma non indietreggiò e continuò ad attaccare.
“Non ci sono riusciti i demoni e le divinità oscure e non ci riuscirai neanche tu!” ma nemmeno il Sun’s Warrior fu da meno e non si sarebbe arreso davanti a lui “Non cadrò di fronte a un tiranno che ha ucciso milioni di innocenti per soddisfare la sua seta di conquista!” e avrebbe liberato il suo mondo da quella piaga una volta per tutte.
“IL SOLE È MIO E DI NESSUN ALTRO!” ruggì Vorkye avvolto dall’oscura aura dell’Hado per poi scagliarsi contro l’avversario.
“NON FINCHE’ CI SARO’ IO A FERMARTI!” gli rispose contro Nick usando al massimo la forza di Raifu Hando e di Hokuto e lanciarsi in avanti.
 
“MALEDETTO SATURNIANO! SPARISCI!” Gilgamesh si scagliò con tanto di Hado oscuro sull’odiato rivale. Non gli importava se distruggeva tutto: finchè non avrebbe ucciso l’avversario che aveva davanti, non si sarebbe fermato.
“SEI TU CHE DEVI SPARIRE VISCIDO PARASSITA!” gli ruggì contro Lello avvolto dal potere delle due Sacre Scuole e dall’aura del Drago dell’Acido con un forte intento assassino negli occhi. Lui era l’unico nemico che non avrebbe mai perdonato nemmeno se fossero passati milioni di anni.

KAPOMX2! DOON!

“GGGGRRRRRRROOOOAAAAAAAAARRRR!”
E con un potente ruggito, si scambiarono un pugno che fece tremare tutto.
 
“AAAAAAAHHHHH!”
Goku e Vegeta si trovarono insieme a calare i loro pugni contro gli avversari.

KAPOMX4!

“ZEHAHAHAHAH! AMMETTO CHE SIETE FORTI MA RIMANETE COMUNQUE DEGLI UMANI!” gasato come poche altre volte nella sua vita, Teach si complimentò a modo suo per la tenacia dei due Saiyan ma li riteneva comunque inferiori.
“Ormai siete agli sgoccioli, miseri umani. La vostra morte sarà lenta e dolorosa!” seguito da Crocodile che riteneva che ormai avevano quasi finito con loro.
“Non ci metterei la mano sul fuoco!” ma Goku fu di tutt’altra opinione ed era pronto a dimostrare agli avversari di che cosa fosse capace.
“Non sottovalutate noi Saiyan!” seguito da Vegeta che avrebbe mostrato loro di che pasta erano fatti.
 
“Non posso arrendermi così!” Yugi si rimise a fatica in piedi. Il suo amico Atem gli aveva insegnato a non arrendersi mai e non sarebbe venuto meno al quell’insegnamento.
“Così mi piaci Sun’s Warrior. Il tuo cuore incrollabile sarà fonte di enormi benefici per ottenere quello che voglio!” dall’alto della sua mole Master Xehanort lo fissò con occhi avidi. Con al suo cuore era sicuro che avrebbe ottenuto il tanto agognato potere unico che desiderava. 
“Non finchè ci sarò io a impedirtelo!” ma King non gli avrebbe permesso di fare i suoi comodi. Avrebbe contribuito a fermarlo una volta per tutte.
“Forza bestione fatti sotto!” lo provocò Alucard desideroso di farlo fuori.
“Sto arrivando!” anche se con molta fatica, il Muto s’incamminò verso l’avversario pronto a vendere cara la pelle.
 
KAPOMX100!

“AAAAAAARRRGGHH!” Akainu fu spinto all’indietro dai numerosi colpi di Nadia.
“BECCATI QUESTO FALSO MANDANTE DELLA GIUSTIZIA!” l’arancione non si fermò e si avventò sull’avversario con tutta la forza che aveva in corpo.
“Non sottovalutare la mia giustizia, umana!” ma il soleano recuperò l’equilibrio e si trasformò in puro magma incandescente che si diresse minaccioso verso la sua preda.
“Meteora!” ma la Vercetti attivò la sua magia dei corpi celesti evitando l’attacco “Ti farò vedere io di che cosa sono capaci gli umani, cagnaccio rognoso!” per poi tornare alla carica. Poco le importava se aveva il fiato mozzo, gliele avrebbe date di santa ragione. 
 
CLANGX100!

“Ahahahahah! Forza continua a farmi divertire fino a quando non avrai esalato l’ultimo respiro!” Esdeath si stava divertendo come non mai ed era sempre più desiderosa di annientare la sua avversaria.
“Non è qui che morirò. Sarai tu a cadere!” ma T non era il tipo da farsi battere così facilmente.

ZACK!

E dette prova della sua tenacia sfoderando una falce di ghiaccio dal braccio sinistro.
“Ahahahah! Sì è questo lo spirito!” rise diabolica la generalessa soleana schivando  l’attacco “Continua a farmi divertire ancora di più!” e calare la mano libera a ghigliottina.

CLANG!

Ma questa fu parata dalla gamba della rossa.
“Il tuo divertimento sta per finire!” che si spostò rapidamente sul lato scopeto e attaccò di nuovo.

 
KAPOMX5! BOOMX5!

“UUUAAAARRRGGHH!”
Nami colpì cinque avversari con altrettanti pugni mirando ai loro punti di pressione causandone l’esplosione.
“Sarete simili a Bermuda ma i vostri punti di pressione no!” la soleana non poté che porre fine alle loro vite in perfetto stile Hokuto e avanzò verso il prossimo.
“Vorrà dire che mi occuperò personalmente di te!” che era il Vindice stesso che stavolta non avrebbe avuto pietà.
“Fatti sotto!” la principessa attivò rapidamente One for All e gli piombò addosso stringendo il pugno destro “SMASH!” che calò inesorabilmente su di lui.

WoshX2! BOOM!

“AAAARRRRGGHHH!” ma l’avversario aprì un portale proprio davanti a sé che assorbì l’attacco per poi aprirne un secondo proprio dietro la soleana che fu investita.
“Uhuhuh! Come ci si sente ad essere colpiti dal proprio attacco?” fece ironico il vicedirettore ghignando diabolicamente sotto le bende.

KAPOM!

“AAAARRRGGHH!” in risposta ricevette un poderoso pugno in faccia dalla principessa che, malgrado i danni, continuò ad attaccare.
“Non sperare che mi fermi per così poco!” disse lei stringendo con occhi ardenti: gli stessi che, in quel momento, avevano anche gli altri sette compagni.
 
“Finchè avrò vita, non cederò mai di fronte ad avversari come te. IO NON MI ARREDNERO’ MAI!”
Senza che lo sapessero, quegli otto, avevano detto le stesse parole con identica e incrollabile determinazione. 

 
"È questo ciò che sei?"

TUM-TUM

"Eh?"
Di colpo Nick, Lello, Goku, Vegeta, Yugi, Nadia, T e Nami sentirono una voce misteriosa.
Ognuno di loro si ritrovò in un luogo misterioso: un mondo in cui tutti i colori erano confusi. Ovunque guardassero, non si vedeva una fine e loro, soli e separati, erano sospesi in esso.
"Dove mi trovo?" fu questo il pensiero degli otto che, senza saperlo, stavano vedendo lo stesso mondo.
"È questo ciò che sei?" La voce parlò nuovamente e poi numerose figure ricoperte da una mistica energia colorata si palesarono intorno a ognuno di loro.
"Voi chi siete?" Nick glielo chiese con una certa titubanza nella voce. Non gli era mai capitato di trovarsi in una simile situazione. Per lui le misteriose figure erano tutte avvolte da un’aura blu.
"Che cosa volete?"  Lello esigeva una spiegazione immediata. Lui si trovava davanti individui avvolti da un aura nera.
"Scusare ma questo non è il momento di fare domande!" Goku non sapeva chi erano ma in quel momento stava affrontando Teach e temeva che sarebbe ricomparso da un momento all'altro. Era circondato da figure avvolte da un’aura ambra.
"Tsk non ho tempo da perdere con voi. Levatevi di mezzo!" Vegeta si dimostrò molto comprensivo e invitò tutti a sparire o ci avrebbe pensato lui. Lui era invece circondato da individui avvolti da un aura nera striata di rosso.
"Non so chi siete ma ora non è il momento!" Yugi non capiva chi erano ma anche lui andava parecchio di fretta. Si trovava davanti degli individui ricoperti da un’aura bianca.
"Non è il momento!" si limitò a dire la Vercetti che non intendeva lasciare a metà lo scontro con quel bastardo di Akainu. Lei era circondata da individui avvolti da un'aura gialla.
"Sei tu che mi hai chiamato?" T invece si trovava davanti a una sola figura avvolta da un'aura rosa scuro. Non capiva il perché l'avesse chiamata ma non percepiva nessuna ostilità.
"Se volete che risponda alla vostra domanda, prima ditemi chi siete!" Nami sapeva di non avere tempo da perdere ma coloro che la circondavano l'avevano convocata per qualche motivo e lei, prima di rispondere a quella domanda, voleva sapere con chi stava parlando. Lei invece era circondata da numerose figure avvolte da un'aura verde.
 
"È giusto sapere con chi stai parlando!" a rispondere alle loro domande ci pensò una delle tante figure che si fece avanti "Ma prima di rispondere, dovete riunirvi!" e schioccò le dita della mano destra.
"Ragazzi!" Nick si trovò affiancato ai suoi compagni ed era sempre più confuso.
"Da dove siete spuntati?" anche Lello era terribilmente confuso. Nella sua lunga vita non aveva mai vissuto una simile esperienza.
"È una bella domanda!" commentò Vegeta che era leggermente più calmo.
"Urka! Ma dove siamo finiti?" Goku non ci stava capendo più niente e sperava che qualcuno gli desse una risposta convincente.
"Non ne ho idea. So solo che questo posto è strano!" Nadia non sapeva come rispondergli. Era la prima volta che le succedeva una cosa del genere.
"Strano e anche pieno di colori. Ce ne sono così tanti e luminosi che a momenti mi gira la testa!" T la pensava come lei ed era sempre più confusa.
"Sembra quasi un sogno!" commentò Nami che le sembrava di essersi addormentata.
"Un momento!" Yugi era rimasto in silenzio per tutto il tempo ma poi ebbe un flash "Io sono già stato qui. È in questo luogo che ho ricevuto il mio ciondolo!" e poi rivelare che era in quel posto che era diventato Sun's Warrior.

"Che cosa?"
Lasciando i compagni senza parole.
 
"Vedo che te ne sei ricordato giovane Yugi!" a dargli conferma ci pensò una delle figure bianche che circondavano gli otto compagni.
"È corretto giovane umano ora diventato Sun's Warrior. Questo è il luogo in cui tu hai ricevuto la tua investitura!" continuò un'altra figura verde che fluttuava intorno a loro.
"Ci avete chiesto chi siamo  e vi risponderemo. Siamo i vostri predecessori!" a dare poi la risposta alle loro domande ci pensò un'altra figura blu che rivelò questa sconvolgente verità.
"Noi siamo un frammento di coloro che un tempo indossavano i ciondoli che ora avere voi!" continuò un'altra figura nera.
 
"I-I nostri predecessori!" colto da un fremito che non aveva mai provato prima, il Sun's Warrior blu rimase spiazzato da una tale rivelazione.
"I nostri gloriosi antenati. È un vero onore!" anche Lello era senza parole e si inginocchiò davanti a loro. Era cresciuto ascoltando le storie delle loro gesta e non poteva che provare un immenso rispetto verso di loro.
"Ma... Ma... Ma come è possibile?" scioccata come non lo era mai stata anche la principessa dei soleani non aveva parole nel trovarsi davanti ciò che restava dei guerrieri che, con le loro gesta, avevano fatto la storia del Sole.
"Urka! Quindi voi siete i famosi combattenti di cui ci ha parlato il maestro Amor!" Goku era stato allenato per poco da Kenshiro ma aveva sentito delle gesta di molti di loro.
"Beh, in tal caso è un piacere conoscervi ma ci sono diverse cose che dovreste spiegarci. In primo luogo dove ci troviamo!" la futura erede della famiglia Versetti era onorata di incontrare simili leggende ma questo sollevò in lei non poche domande.
"E soprattutto che cosa c'entriamo noi!" mentre T fece notare che lei e altri che non avevano nulla a che fare con loro fossero presenti.
"E anche perché nessuno di questi tre idioti ce ne abbia parlato prima!" mentre il principe dei Saiyan esigeva di sapere perché solo Yugi si ricordasse di quel luogo mentre Nick e Lello sembravano vederlo per la prima volta.
"Credo che stiano per rispondere proprio ora!" ma l'alter ego dell'antico faraone era sicuro che stavano per scoprirlo.
 
"Siete dei ragazzi interessanti ma anche molto avventati!" commentò una figura questa volta avvolta da un'aura rossa.
"Ma le vostre domande sono più che lecite!" continuò l'unica figura color rosa scuro.
"Questo è il mondo dell'investitura: è qui che ogni Sun's Warrior riceve la sua carica e il suo sacro amuleto! Una volta che tale ruolo viene assegnato, ci se ne dimentica completamente senza averne memoria!" a continuare la spiegazione di pensò una figura nera striata di rosso.
"Ihihih, già! Anche noi, quando diventammo Sun's Warriors ci siamo ritrovati qui e poi ce ne siamo dimenticati perché questo bel posto è simile a un bel sogno ad occhi aperti! Il vostro amico se n’è ricordato perché è questa la volontà di questo bel posto!" continuò una delle figure avvolte da un'aura ambra spiegando che tutti quanti avevano dimenticato quel luogo poco dopo la loro investitura e anche il motivo per cui Yugi se n’era appena ricordato.
"Vi chiedete perché siete qui? Mi pare ovvio: voi siete i prescelti al titolo di Sun's Warriors" continuò una figura avvolta da un’aura gialla che rispose alla domanda più importante, ossia che i cinque extra erano stati scelti come eletti.
 
"Eh?"
E questa risposta lasciò Goku, Vegeta, Nadia, T e Nami senza parole.
"Ma come è possibile? Passi per Nami ma loro sono umani!" Lello non metteva in dubbio le loro parole ma si rendeva anche conto che, salvo la principessa dei soleani, gli altri compagni erano umani.
"Guarda che anch'io sono umano e lo stesso vale per Nick!" ma Yugi gli fece notare che lui originariamente era umano e lo stesso valeva per il castano che li aveva riuniti.
"Sono una reincarnazione di me stesso!" che ci tenne però a chiarire questo punto che da un po' di tempo lo stava facendo impazzire "Comunque è vero: non abbiamo mai approfondito la cosa ma come hai fatto a diventare un soleano?" per poi porre questa domanda all'amico. Era da molto che glielo voleva chiedere ma non aveva mai trovato l'occasione per farlo.
 
"Non importa se non appartenete al nostro popolo. In questo momento, voi più di chiunque altro siete degni di indossare i sacri amuleti del Sole!" la risposta la dette un'altra figura blu facendo intendere che non importava se si apparteneva a un altro popolo, gli eletti erano loro.
 
"Adesso rispondete alla nostra domanda. È questo quello che siete?"
Poi, con una sola voce, tutti i frammenti degli antichi eroi del Sole posero la stessa domanda per la terza volta.
 
"MUORI!" nel mondo reale Vorkye calò un pugno avvolto di hado su Nick.
"Io sono…" Nick aveva lo sguardo perso nel vuoto e ciò che fece fu tornare umano evitando così l'attacco nemico.
"Cosa?" lasciando il tiranno senza parole.
 
"SPARISCI!" anche Gilgamesh calò una delle sue spade contro Lello.
"Io sono…" ma anche lui schivo l'attacco nello stesso modo lasciando l'avversario senza parole.
 
"ZEAAAAH!"
Teach e Crocodile stavamo attaccando i due Saiyan con l'ennesimo attacco.

"Io sono…" ma i due non li considerarono nemmeno e tornarono addirittura normali.

"Ma che..."
Lasciando senza parole sia gli avversari che gli alleati.
 
"Io sono…" Yugi si bloccò e osservava davanti a sé con sguardo vuoto.
"Yugi ma che ti prende?" nel vederlo così King ebbe parole. Non lo aveva mai visto in quello stato.
"Che significa?" Alucard non capiva il perché ma sentiva che qualcosa era cambiato.
"Oh sta per succede qualcosa!" anche Master Xehanort lo aveva compreso. Sentiva ogni centimetro del suo enorme corpo tremare, una sensazione che aveva provato poche volte nella sua lunga vita.
 
"Io sono…" Nadia fissò l'avversario con sguardo vuoto eppure il suo corpo sembrava vibrare.
"Mhm che cosa sta succedendo!" e anche Akainu se ne rese conto. Pensava di approfittare del momento per eliminarla ma percepì che qualcosa era cambiato.
"Signorina!" anche Sebastian se ne rese conto. Sentì che la sua padroncina stava per diventare qualcosa di completamente diverso.
 
"Io sono…" T si bloccò di colpo abbassando lo stocco.
“Oh! Hai per caso deciso di chiedermi pietà e arrenderti? Io non concedo una simile occasione ai deboli” Esdeath non comprese perché si fosse fermata ma non si sarebbe lasciata sfuggire quest’occasione e, senza pensarci due volte diresse la spada dritta al suo cuore.

CLANG!

“Non ti permetterò di farle del male!” ma Diane le si parò davanti bloccando l’attacco col suo martello. Non le avrebbe voltato le spalle a una sua amica in difficoltà.
“Oh, divertente!” ma questo fece ridere diabolicamente la terribile soleana che si sarebbe divertita a farla fuori.
Che cos’è questa sensazione? Viene da T-san. Non ho mai percepito nulla di simile!” e mentre parava tutti gli attacchi senza indietreggiare, esattamente come tutti gli altri presenti a eccezione di Esdeath percepiva qualcosa di nuovo.
 
“Uhuhuhuh! Ormai è la fine per te principessina. Di addio a… ma che?” Bermuda stava per scagliarsi violentemente su Nami quando, nel guardarla negli occhi, fu scosso da un brivido che non aveva mai provato prima.
“Io sono…” infatti, i suoi occhi sembravano guardare qualcosa di lontano e, esattamente come gli altri compagni, emanava una misteriosa forza che metteva in agitazione tutti i presenti.
“Questa sensazione!” nel percepirla Amor si fermò di colpo e, anche se molto lontano, voltò lo sguardo in direzione della sua principessa e allieva. Per lui era una sensazione familiare e non credeva che l’avrebbe percepita nuovamente.
“Che cosa sta succedendo? Cos’è questa strana inquietudine!” anche Oni, malgrado la perdita dell’anima, fu colto dalla stessa sensazione e si bloccò. Quella misteriosa energia gli metteva su una strana inquietudine mai provata prima.
 
“La strada che abbiamo scelto è irta di difficoltà, ma non abbiamo mai avuto rimpianti!” dissero insieme i precedenti Sun’s Warriors con convinzione.
“Io sono…” dissero insieme gli otto ancora con lo sguardo spento.
“Ciò che ci siamo ripromessi è cambiare le cose per il meglio e sapevamo già che avremmo affrontato numerosi pericoli. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo. Ora è il vostro turno di entrare in gioco!” e ora avrebbero passato il testimone alla nuova generazione di guerrieri che speravano avrebbero portato a compimento l’antico obiettivo.
“Io sono…” gli otto strinsero i pugni e chiusero gli occhi quasi come se stessero per svegliarsi.
“Avanti Sun’s Warriors! Gridatelo con tutto il vostro spirito!” gli antichi li incitarono a dare voce alla loro anima.

“OOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!”
Di botto, gli otto compagni lanciarono il più potente urlo della loro vita suscitando lo stupore di tutti coloro che li circondavano.

“TRASFORMAZIONE!”

FLASHX8!
E infine furono circondati da una colonna di luce colorata che si alzò potente verso il cielo.

 “C-Che cosa sta succedendo?” Vorkye osservò il tutto senza capire che cosa volesse dire. Ciò che sapeva era che il suo corpo stava tremando.
 
“Perché sto tremando davanti a simile feccia!” anche Gilgamesh non comprendeva il perché stesse tremando. Il suo istinto era come impazzito.
 
“Merlin, non sarà mica quello che penso io!” mentre osservò il fenomeno con crescente trepidazione, Meliodas ebbe un sospetto e solo la sua compagna poteva confermaglielo.
“Sì capitano. È proprio la leggendaria luce dell’investitura di cui abbiamo sempre sentito parlare!” mentre fissava quello che stava succedendo con occhi interessati Merlin non aveva alcun dubbio al riguardo e usò il termine con cui veniva chiamato quel fenomeno.
“Che sta succedendo a quei due?” Rose non aveva la benché minima idea di che cosa accadesse e chiese al padre di illuminarla.
“Eheh! Stai per scoprirlo figliola!” le rispose semplicemente Ban che invece aveva capito alla perfezione e se la rideva sotto i baffi.

“N-Non è possibile!”
Pensarono insieme i membri della flotta dei sette che non si sarebbero mai aspettati il verificarsi di un simile fenomeno.
 
“N-Non può essere! L-La luce dell’investitura!” davanti a quel fenomeno King non trovò altra possibile risposta e stentava a credere ai suoi occhi.
“Uhuhuh! Adesso stiamo per divertirci!” se la rise Alucard che sentiva il sangue ribollirgli nelle vene.
“È la prima volta che lo vedo con i miei occhi. Meraviglioso!” Master Xehanort non avrebbe mai pensato di assistere a qualcosa del genere e, per uno come lui, era un’occasione più unica che rara.
 
“No. Come è possibile che una misera umana sia stata scelta? Come è possibile!” mentre osservava incredulo la colonna di luce davanti a lui, Sakazuki non riuscì a credere a quello che stava vedendo.

“Che cosa sta succedendo? Non capisco?”
Mentre gli altri, per la maggior parte, non capivano che cosa stesse succedendo alla ragazza.

“Signor Gowther, lei sa che cos’è vero?” mentre manteneva la sua solita aria posata, Sebastian si rivolse al peccato della Lussuria chiedendogli di spiegare brevemente che cosa stava accadendo.
“Sì, è chiamata luce dell’investitura. Quando si manifesta, vuol dire che sta per nascere un nuovo Sun’s Warrior!” che rispose positivamente illuminando i presenti.
 
“Che cosa sta succedendo!” solo ora Esdeath si rese conto di quello che stava accadendo e non riusciva a comprendere che cosa fosse.
“La luce dell’investitura. Avevo solo sentito parlarne ma non avrei mai immaginato di vederla con i miei occhi!” mentre osservava con attenzione, il Cavaliere del Teschio si rese conto di poter assistere in prima persona a un evento rarissimo e, in quel momento, era ancora più carico di significato.
“Puoi dirlo forte!” commentò Mihawk che in quel momento voleva solo vedere che cosa sarebbe accaduto una volta concluso il tutto e non fu il solo: anche tutti gli altri si erano fermati per assistere a quell’evento.
 
“Sì, è cosa migliore che potesse succedere!” Gatta non avrebbe mai sperato in un evento migliore e, se avesse avuto ancora un corpo di carne, avrebbe pianto dalla gioia.
“Sta succedendo per davvero!” anche Shinobu era fremente. La sensazione che stava provando non poteva essere descritta in nessun modo.
 
“Si!” disse Seto stringendo forte i pugni “ORA POSSIAMO VINCERE!” e gridò a pieni polmoni la sua gioia e non lo aveva mai fatto in vita sua “Aventi compagni, uniamoci a loro!” e attivò il pannello di controllo che aveva finalmente raggiunto.
 
“La speranza è tornata a divampare!” Kenshiro era sicuro di questo e osservò il tutto con le lacrime che scendevano dagli occhi.
“Sta accadendo per davvero!” e la cosa lasciò anche Oni senza parole. Era un evento che non era mai stato contemplato.
 
“Dannato! Si può sapere chi diavolo sei?” mentre strinse i pugni fino a conficcarsi le unghie nella pelle, Vorkye voleva sapere chi fosse per davvero l’avversario che stava affrontando.
“Mi chiedi chi sono? Eppure dovresti saperlo bene!” gli rispose Nick uscendo dalla colonna di luce pronto a riprendere “Io, anzi noi siamo i guerrieri che spezzano gli equilibri!” per poi fissarlo con occhi ardenti e pieni di determinazione.
“Spezzare l’equilibrio per poi ricrearne uno nuovo e migliore per tutti!” dall’altra parte anche Lello stava dicendo qualcosa di simile a Gilgamesh.
“Noi spezziamo il destino avverso e le maledizioni per garantire a tutti un futuro migliore!” anche Vegeta stava dicendo la sua e, ora sfoggiava un nuovo aspetto.   
 
IL SUN'S WARRIOR CAOS VEGETA: il fiero principe dei Saiyan ora era diventato un alto soleano di tipo tigre dal manto nero pece striato di rosso delle dimensioni di quasi cinque metri e mezzo.
Impugnava una coppia di tirapugni che terminavano con delle lame mentre al collo pendeva un ciondolo con appesa una gemma nera e rossa che risplendeva di luce propria.
 
“Anche se veniamo da mondi e popoli diversi, i nostri cuori sono votati a proteggere tutti quanti!” seguito da Goku, anche lui con un nuovo aspetto.
 
IL SUN'S WARRIOR AMBRA SON GOKU: Il mitico Super Saiyan ora si era trasformato in un imponente soleano di tipo gorilla dal manto ambra. Il corpo scolpito al millesimo era ora alto quasi sei metri. Dietro il fondoschiena si muoveva ipnotica una lunga coda di scimmia.
La sua arma era un lungo bastone marrone e tra gli scolpiti pettorali pendeva un ciondolo su cui era incastonata una gemma color ambra che risplendeva di luce propria.
 
“Con la nostra luce spazzeremo via le tenebre dai cuori di tutti!” dall’altra parte, anche Yugi disse la sua e anche lui ora era come nuovo e fissava l’avversario con occhi determinati.
 
“Spazzeremo via la malvagità e la falsità, compiendo così il miracolo!” Nadia era carica come mai prima di allora. Sentiva di poter affrontare qualunque avversario.
 
IL SUN'S WARRIOR GIALLO NADIA: La Versetti ora era diventata una magnifica soleana di tipo sparviero dalla pelle e dal piumaggio di un luminoso giallo. Il corpo snello e formoso era alto cinque metri e metteva perfettamente in evidenza le sue belle forme. Dietro a schiena aveva un paio di grandi e piumate ali che, curiosamente erano più scure molto simili al colore dei suoi lunghi capelli che scendevano liberi fin dietro ai fianchi. La sua arma era una barra cangiante, un raro artefatto capace di cambiare la sua forma in base alla volontà del proprietario, i suoi bracciali erano sempre presenti e ora brillavano come l'oro mentre al collo era appeso un ciondolo che arrivava fino al seno su cui era incastonata una gemma gialla che brillava di luce propria.
 
“Unendo i nostri cuori a quelli dei nostri compagni andremo dritti verso il futuro!” T lo diceva con convinzione e stringeva l’elsa del suo stocco con nuova forza.
 
IL SUN'S WARRIOR AMETISTA LADY T: La rossa ninja era ora diventata una soleana di tipo gatto selvatico dal manto ametista tendente al lilla. Il sinuoso e formoso corpo era ora alto cinque metri e reso ancora più bello dai lunghi capelli rossi che scendevano liberi anche in avanti, mentre dietro la schiena la lunga coda felina si muoveva ipnotica e le ali piumate brillavano come gemme. Il suo stocco era ora diventato rosato mentre sul collo pendeva un ciondolo su cui era incastonata una pietra di ametista che brillava di luce propria.
 
“Perciò alzatevi compagni. Noi siamo qui pronti a sovvertire questo maledetto equilibrio!” a concludere il discorso ci pensò Nami che non era cambiata molto se non per la presenza di un ciondolo su cui era incastonata una pietra verde smeraldo che brillava di luce propria e impugnava una nuova lancia dalla grande lama ricurva.

“NOI SIAMO I SUN’S WARRIORS!”
E poi gli otto lo gridarono a pieni polmoni scuotendo gli animi di tutti coloro che stavano assistendo a un simile evento.

“Con chi credete di avere a che fare eh?”
E poi fissare i loro avversari con un sorriso di sfida. I Sun’s Warriors erano tornati.
 
FINE FLASHBACK!

 
“CHE FIGATA! E POI?”
Emozionate come non mai, Oscar e Jasmine si alzano con tanto di occhi a stelline. Il racconto di Hinata le ha gasate come non mai e fremono di sapere com’è finita.
“Dopo un estenuante combattimento hanno vinto i Sun’s Warriors!” ma la Hyuga risponde loro con parole semplici senza dilungarsi oltre o questo capitolo durerebbe altre mille e passa pagine^^.
“Capisco!” Jasmine si accontenta di quella risposta e si rimette comoda “Ma voi che ruolo avete avuto in questa battaglia?” e ha subito notato che l’amica non ha menzionato sé stessa e gli altri e vorrebbe saperne il motivo.
“Noi siamo rimasti sulla Terra: avevamo altre questioni da risolvere!” che Hinata le dà subito facendole capire che lei e tutti gli altri non avevano partecipato a quel conflitto che era stato raccontato loro in un momento successivo.
“Praticamente vi hanno tolto il divertimento!” commenta Oscar leggermente delusa dal comportamento degli << adulti >> che li hanno messi da parte.
“Al contrario. Mentre loro erano sul Sole, noi abbiamo affrontato ben due armate infernali, insieme all’invasione di Konoha da parte di Alba e alla battaglia di Roma contro i vampiri!” ma la Hyuga fa capire che anche loro hanno avuto il loro bel daffare con altre questioni di non poco conto “E poi, io non avrei comunque potuto partecipare perché, poco prima che il signor Nick e compagni andassero sul Sole, sono partita insieme a Naruto per la prima missione SK!” e rivela che lei stessa e l’Uzumaki erano stati impegnati con la prima missione SK in assoluto.

“Ma dai!”
Fanno le due ragazza che si avvicinano a lei molto curiose di saperne di più.
“Scommetto che vi hanno messo apposta nello stesso team!” di questo Jasmine ne è sicura. Sa perfettamente che la sua cotta per Naruto non è mai stata un mistero per nessuno, salvo per il biondino stesso^^.
“Dove siete andati voi due piccioncini?” mentre Oscar è curiosa di sapere dove sono andati i due. È sicura che il posto sia stato scelto apposta per loro.
“N-Non volate troppo con la fantasia. Non eravamo solo noi due e poi, quello che abbiamo dovuto affrontare non era un avversario da poco!” ma la mora le blocca spiegando loro che il lavoro che fecero fu molto serio e, nel ricordare chi si trovarono davanti, abbassa gli occhi.
“Era un avversario forte?” le chiede la Kirgsley sicura che il cattivo di turno sia stato uno davvero tosto da battere.
“Rappresentava un conto che avevamo lasciato in sospeso per molto tempo!” le risponde Hinata che fa capire che era stato una loro vecchia conoscenza.
“Vuoi vedere che, forse era lo zio Sasuke che, da come mi hai detto, da voi ha fatto il baka!” la secondogenita di Itachi è sicura che c’entri qualcosa lo zio che, nella dimensione INA, ha fatto non poche cretinate.
“No, lui non c’entra niente!” ma Hinata fa capire che il baka in questione non c’entra nulla “Direi che ormai siamo rimaste ammollo abbastanza. Che ne dite di raggiungere gli altri?” e poi decide di chiudere qui il discorso e riunirsi agli altri e dà il buon esempio alzandosi per prima.
“No dai. Restiamo un altro po’!” ma viene acchiappata da dietro da Jasmine che le stringe forte il seno.
“E-Ehi! M-Ma che fai?” cosa che imbarazza non poco la povera mora che cade nuovamente in acqua.
“Mi pare ovvio. Ci facciamo un bagnetto come si deve!” le risponde Oscar che afferra spugne e saponette e sfodera un sorriso birichino.
“Eh?!” cosa che fa imbarazzare non poco la Hyuga^^.
 
“M-Ma a che pensano le ragazze di questa dimensione?” si chiede Kiba che si trova immerso in una vasca piena di limone che nel bagno maschile adiacente a quello femminile e sta sentendo tuto quanto^^
“Bau!” ma il suo inseparabile amico a quattro zampe lo invita a non ascoltare. Giustamente, non è educato origliare i discorsi altrui.
“La fai facile amico!” gli risponde il castano che gli accarezza il capo dandogli in parte ragione “Beh credo di essermi finalmente levato l’odore di dosso. Che ne dici di uscire?” e nota che non ha più addosso l’odore della Fuscival Pelvucis e quindi può finalmente uscire dalla vasca.
“Bau! Bau!” trovando l’approvazione di Akamaru che non percepisce più l’odore della pianta.
“Finalmente anch’io posso andare in giro per il castello. Andiamo a fare un giro!” l’Inuzuka si alza in piedi e non vede l’ora di esplorare questa scuola.
“Bau!” e anche il suo cucciolone non vede l’ora di visitare questa magica scuola ricca di storia e misteri.
 
NOTA DELL’AUTORE
Spero che questo lungo capitolo vi sia piaciuto^^.
Non mi sembra vero. Finalmente sono riuscito a finirlo. Questo lungo flashback mi ha bloccato non poche volte ma finalmente è finito. Sono contentissimo^^.
Nel prossimo capitolo il gruppo si riunisce e prosegue il giro. Bisogna poi decidere come passare la notte e, tra una chiacchiera e l’altra, Angel racconta la storia che lo lega al suo buffo cappello di paglia.
Compariranno anche altri personaggi che avranno un ruolo rilevante nel torneo che è ormai alle porte, sia tra buoni che cattivi.
Questo e molto altro nel prossimo capitolo^^.
Ci vediamo a inizi settembre per la seconda parte di questo capitolo.
Alla prossima^^

Un Ringraziamento a Neon Genesis Kurama per il portere di Dohko
 
Alex, Gatta, Rose, John ed Emi sono le versioni cartacee degli utenti Alextintura, Ninja767, Manley D. Yelen, Neon Genesis Kurama e Fenris.
 
ALEX

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GATTA
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ROSE IN VERSIONE SOLEANA
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ROSE IN VERSIONE UMANA
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JOHN,

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EMI
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Nadia è un mio personaggio originale che presenterò più avanti nella mia fic principale, stessa cosa per Alan Nikkò che è già comparso.
NADIA MARIA MICHELA VERSETTI
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ALAN NIKKO’
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Lucyferia è un mio personaggio originale ispirato all’anime/manga di Elfen Lied
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Lady T è lo pseudonimo di un personaggio anime che, per il momento, resta segreto. Questa è solo un’immagine provvisoria ed anche un omaggio a Chelsea di Akame ga Kill
https://vignette2.wikia.nocookie.net/akamegakill/images/9/93/Chelsea_.png/revision/latest?cb=20140926185030
Sebastian Michaelis è il protagonista dell’anime/manga Kuroshitsuji
http://vignette2.wikia.nocookie.net/kuroshitsuji/images/3/38/Sebastian_Michaelis.png/revision/latest?cb=20140718214634
Goku e Vegeta sono i protagonisti di Dragon ball. Questa è la loro forma in super Saiyan di quarto livello che è troppo figa.
https://vignette3.wikia.nocookie.net/dragonball/images/2/2e/Goku_e_Vegeta_SS4.png/revision/latest?cb=20150105145841&path-prefix=it
Meliodas, Ban, Merlin, King, Diane Gowther ed Escanor vengono dall’anime manga Nanatsu no Taizai.
MELIODAS
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BAN
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MERLIN
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KING
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GOWTHER
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ESCANOR
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Alucard e Integra vengono dal manga/anime di Hellsing
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il Cavaliere del teschio è un personaggio di Berserk
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Ruby è la protagonista della di RWBY
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Dante, Vergil, Nero, Trish e Lady sono personaggi di Devil May Cry
I tre fratelli
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le due cacciatrici di demoni
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Dohko viene da Saint Seiya
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Cana Alberona è un personaggio di Fairy Tail
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Teresa ed Easley sono personaggi di Claymore
TERESA DEL SORRISO
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EASLEY
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D è il protagonista di Vampire Hunter D
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Shinobu è un personaggio delle Monogatari Series
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Shizuma è un personaggio di Strawberry Panic
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Kenshiro è il protagonista dell’omonima storia
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Jiraiya è un personaggio di Naruto
https://www.narutogt.it/files/gallerie/utenti/usr-1/jiraiya2.png
Vincent Valentine è un protagonista di Final Fantasy VII
http://vignette3.wikia.nocookie.net/finalfantasy/images/d/df/Vincent-FFVIIArt.png/revision/latest?cb=20110227161513
Vincent nella sua Chaos form
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YUKO ICHIARA E' UN PERSONAGGIO DEL MANGA XXXHOLIC:
http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20120111160115/clamp/images/e/e9/Yuuko_Ichihara.png


 
 
 
 
VORKYE E GILGAMESH VENGONO DALLA SERIE DI FATE STAY NIGHT E PROTOTYPE
VORKYE
https://vignette4.wikia.nocookie.net/vsbattles/images/f/ff/Protogil.png/revision/latest?cb=20160623001031
GILGAMESH
https://vignette2.wikia.nocookie.net/villains/images/a/ab/Archer_fate_zero_portrait_8583.jpg/revision/latest?cb=20121129171938
 
I SEGUENTI PERSONAGGI VENGONO DA ONE PIECE
NAMI
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KUINA
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AKAINU
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CEASAR CLOWN
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HODY JONES
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GEKKO MORIA
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DRAKUL MIHAWK
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BOA HANCOCK
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TREBOL
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JESUS BURGLES
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I seguenti sono personaggi provenienti da Soul Eater
ARACNE
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MEDUSA
https://vignette3.wikia.nocookie.net/villains/images/8/8e/MedusaPortrait.JPG/revision/latest?cb=20170310164129
MOSQUITO
https://vignette3.wikia.nocookie.net/souleater/images/8/8a/Mosquito.png/revision/latest?cb=20090103095901
 
Master Xehanort è il principale antagonista della serie di videogames Kingdom Hearts
https://vignette2.wikia.nocookie.net/kingdomhearts/images/8/85/Master_Xehanort_KHBBS.png/revision/latest?cb=20120221095354
 
Akuma Gyuki è un personaggio del picchia duro Street Fighter
https://vignette2.wikia.nocookie.net/streetfighter/images/9/93/Akuma-charge-ssf2thdr.jpg/revision/latest?cb=20100922022133
 
I seguenti personaggi vengono da Tutor Hitman Reborn
BERMUDA
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BYAKURAN
https://vignette1.wikia.nocookie.net/reborn/images/2/28/Deadly_Byakuran_B.PNG/revision/latest?cb=20100904123014
XANXUS
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Esdeath e Seryu sono personaggi di Akame Ga Kill
ESDEATH (l’adoro)
https://images7.alphacoders.com/592/thumb-1920-592539.jpg
SERYU (la odio. L’ho messa solo perché è pazza come Akainu)
Prima è così
https://vignette1.wikia.nocookie.net/deathbattlefanon/images/5/50/Seryu_Ubiquitous.png/revision/latest?cb=20150820181455
e poi così mentre dice Giustizia.
https://vignette1.wikia.nocookie.net/villains/images/9/91/Akame_ga_Kill_-_06_-_Large_20.jpg/revision/latest?cb=20140903030544
 
Myouga e Myouri sono due personaggi di Medaka Box
MYOUGA
https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/originals/78/03/25/780325266923e5539fa5abe9a1ff6fa6.jpg
MYOURI
https://vignette2.wikia.nocookie.net/medakabox/images/5/5f/Myouri_Unzen.jpg/revision/latest?cb=20130815003555
 
Arago e Lady Kayura sono i due antagonisti dell’anime Cinque Samurai
ARAGO
http://2.bp.blogspot.com/_GSQTe3R-aaQ/Sfoi3Pht87I/AAAAAAAAAP8/yfZf_5cQjQw/s320/11.png
LADY KAYURA
http://static3.wikia.nocookie.net/__cb20120427081316/roninwarriors/images/6/64/Kayura1.jpg
 
Death Gun è un personaggio di Sword Art Online
https://vignette2.wikia.nocookie.net/swordartonline/images/a/ad/Sterben.png/revision/latest?cb=20140803034151

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

  

  
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