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Autore: Sara Garcia    19/08/2017    0 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e nin pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Triangolo
Capitoli:
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Alice guarda Christine, in attesa di una risposta. Ed intanto si domanda una cosa: ma che le avrà mai detto quell'arrogante di Boris Meekhiv, per farla agitare in quella maniera? " Christine... per favore, parlami ". Tenta nuovamente la bionda, ma la bruna scuote il capo, come fosse spaventata.

" Devo andarmene... subito ". Commenta semplicemente, per poi correre letteralmente via. Alice guarda la direzione: palazzo Meekhiv, ne è più che certa. ed è anche certa di un'altra cosa: vuole dapere cosa turba la sua amica, che cosa le ha detto il fratello di Viktor per farla sconvolgere in quel modo? In quel momento la ragazza raggiunge Irina, che vedendo l'espressione afflitta della giovane gliene domanda la ragione. Alice scuote il capo, per poi raccontarle tutto.

" Abbiamo incontrato Boris Meekhiv, il fratello minore di Viktor. Ha detto qualcosa a Christine, non so cosa fosse. So solo che è fuggita come se fosse inseguita dal diavolo in persona, e la direzione era proprio palazzo. Mi chiedo perchè ". Conclude la bionda, mentre Irina trasale: ha sentito parlare di Boris Meekhiv. Sa che subì moltissimo l'influenza di suo zio, dopo la morte del padre e della madre. Che, a differenza del fratello, non è riuscito a rimanere fedele ai propri principi e si è lasciato soggiogare totalmente da lui.

" Tesoro, credo che al suo ritorno Christine ti confiderà cosa la affligge. Non dobbiamo forzarle la mano, parlerà quando se la sentirà: ha subito troppe emozioni. Prima l'attacco dei demoni, poi la scoperta che questi hanno a che fare con la famiglia Meekhiv e tutto ciò che è seguito. Diamole tempo ". Sorride la mora, accarezzando il viso ad Alice con fare materno. La ragazza annuisce, ma non può fare a meno di rimanere pensierosa.

Christine arresta la sua corsa dopo molto tempo: senza accorgersene, o forse ben consapevole di dove stesse andando, si è trovata di fronte ai cancelli di palazzo Meekhiv. Perchè? Perchè è tornata li, se poco prima è stata minacciata? La domanda trova ben presto una risposta, la più semplice che ci sia. E' il cuore ad averla condotta li. Non voleva essere consolata da Alice, non voleva parlare alla madre di quell'incontro, non voleva far irritare suo padre. No. L'unica persona con cui ora vorrebbe parlare sta al di la di quel cancello, in quel bellissimo palazzo. La ragazza pare avere freddo, e si porta le mani alle braccia. E' combattuta: da un lato vorrebbe entrare e farsi annunciare, ma le minacce di Boris le risuonano ancora in testa: farà del male alle persone che lei ama se oserà avvicinarsi di nuovo a suo fratello. In oltre, nememno Viktor si è più fatto vivo dopo quel giorno, che sia dunque un segno? Che debba lasciarlo andare, e dimenticarsi di lui? Ma si, certo. E'la soluzione migliore: lui è un nobile, lei è solo una semplice popolana. Non ci sarebbe futuro per loro. In nessun caso.

Viktor non riesce a calmarsi, e cammina nervoso su e giù per il salone. Suo fratello lo guarda, scocciato. " Se continui a camminare su e giù per la stanza, mi spieghi come faccio a legere questi documenti? ". Chiede, spazientito ma non ottenendo nulla se non un silenzio pressochè totale, sino a quando il maggiore non sbuffa pesantemente, guardandolo.

" Perchè? Perchè non è venuta? ". Borbotta, e Boris intuisce che si sta riferendo a Christine. Sogghigna senza farsi notare, per poi alzarsi dalla sua poltrona e mettere una mano sulla spalla al maggiore.

" Viktor, le donne del popolo sono tutte uguali: in cerca di denaro facile, cercano sempre di irretire quelli come noi. Evidentemente, la tua Christine avrà già trovato la sua preda facile, e tu non le interessi. Fattene una ragione ". E scuote le spalle, mentre il fratello lo guarda male: ma che problemi ha Boris? Lui si confida, gli dice che gli piace una ragazza del popolo, lui pare accettarlo ed ora? Ora torna a ripetere i suoi soliti discorsi e non solo, si mette ad insultare Christine senza nemmeno conoscerla.

" Sonbo stato uno stupido a confidarmi con te, questa è la realtà. Avrei dovuto solamente dirti che non erano affari tuoi, quando mi hai aggredito dopo aver saputo, non so come tra l'altro, che avevo baciato Christine dopo averla protetta dai demoni del Corvo ". Constata il maggiore dei fratelli Meekhiv, amareggiato: che il rapporto con suo fratello si sia incrinato sino a questo punto? " Comunque, fratello: non mi importano nè i tuoi insulti nè i tuoi giudizi affrettati. Farò di testa mia, che tu lo voglia o meno ". Precisa poi, incrociando le braccia e dando le spalle al maggiore, che lo guarda con astio dopo aver preso tra le mani il suo bicchiere di vodka.

" Meglio che vada da mia figlia, qui l'aria si sta surriscaldando ". Commenta semplicemente il minore, mentre suo fratello si limita ad annuire, senza nemmeno voltarsi. Capisce di aver fatto un errore a riportare Boris a Mosca, come capisce che non si dovrà più confidare con lui, che a quanto pare è la copia ringiovanita di loro zio, scomparso chissà dove da molti anni oramai. Una volta fuori, Boris si appoggia alla porta, e stringe talmente forte il bicchiere tra le mani da romperlo. Alcuni cocci gli si piantano nella mano, e le gocce di sangue cadono a terra. Eppure lui non sente dolore, solo rabbia per quella ragazza impudente che, di questo passo, finirà per rovinare la reputazione dei Meekhiv. Senza fare altro si dirige nella stanza della figlia: ha bisogno della sua piccola Olga, ora più che mai. Viktor invece è rimasto solo: il litigio con suo fratello non lo ha turbato affatto, oramai ci è abituato. Fa per voltarsi a prendere il suo bicchiere, ma qualcosa attira la sua attenzione: c'è qualcuno al cancello, ed è una donna. Una donna che lui riconosce immediatamente, sarebbe impossibile il contrario. Senza nemmeno pensare a dove posa il bicchiere corre alle scale, mentre l'oggetto si frantuma a terra, dopo essere caduto dal bordo del tavolo a cui era stato posato malamente.

" Ti prego, non andartene. Non andartene ". Pensa semplicemente il giovane conte, sperando che la ragazza non se ne vada prima del suo arrivo. Sorpassa in fretta e furia alcune domestiche, che si chiedono dove stia correndo in quel modo. Una di loro lo vede fiondarsi alla porta, e cerca di fermarlo.

" Signore, il vostro... ". Ma si interrompe: è corso fuori alla velocità di un lampo. "... soprabito.... ". Conclude poi la domestica, mentre un'altra le si avvicina, mettendole una mano sulla spalla.

" Lascia stare, Agatha: di qualunque cosa si tratti, il padrone sembrava avere molta fretta. Non lo potevi fermare ". E ride un pò, vedendo la faccia basita della collega, che non fa altro che annuire, chiedendosi che cos'avesse da fare il suo signore di tanto urgente da uscire addirittura senza soprabito, con il freddo che fa.

Christine si volta, decidendo di andare via: ha fatto uno sbaglio a venire sin qua, tra l'altro nemmeno lei sa come mai. Avrebbe semplicemente dovuto tornarsene a casa, invece si è fatta tutta quella strada a piedi, con quel freddo pungente. Sospira pesantemente. " Addio per sempre, signore ". Commenta, pensando per l'ultima volta al bacio, il suo primo, vero bacio. Fa qualche passo, ma una voce la ferma.

" Christine! ". La chiama, e lei arresta il suo passo pur rimanendo di spalle. Non vuole voltarsi, ha paura che sia solo frutto della sua fantasia. Momenti di assoluto silenzio precedono una sensazione, una che lei mai ha provato in vita sua: qualcuno l'ha afferrata da dietro, abbracciandola. Certo, molti amici e familiari l'hanno tenuta tra le braccia, ma questa sensazione non è paragonabile a ciò che sentiva al loro tocco. " Resta ancora un pò... ". Le chiede nuovamente il proprietario di quella voce, che lei riconosce: è lui.

" Signore, non posso... non sarei nemmeno dovuta venire qui ". Commenta la ragazza, rabbrividendo, un pò per il freddo ed un pò per... che cosa? Che cs'è quel sentimento che prova?

" Resta qui. Resta con me ". Ripete solamente lui, stringendola maggiormente per impedirle di andare via ed attirandola a sè.

" Signore... ". Sussurra solamente lei, ed ora? Si era ripromessa di stargli lontana, invece la sua sola vicinanza la sconvolge e non poco. Ora capisce molte cose, capisce tutte le sensazioni che ha provato da quando lo vide per la prima volta, quando il cocchiere la investì. Fu colpo di fulmine, e lei nemmeno se n'era resa conto.

" Viktor. Chiamami solo Viktor ". Ripete lui, come a volerglielo ben imprimere in testa. Senza dire niente altro la fa voltare verso di lui, ed i loro bellissimi occhi si incontrano. " Mi sei mancata da morire, in tutto questo tempo ". Le sussurra, ad un millimetro dal suo viso. La ragazza sa che dovrebbe rifiutare ed andare via, ma il suo corpo non reagisce in tal senso, anzi si avvicina di più a lui, arrossendo.

" Io... ". Riesce solamente a dire, ma lui la zittisce prima che possa proseguire.

" Non dire più niente. Non adesso, non in questo momento ". Le dice solamente, e dopo un attimo di esitazione finalmente la bacia di nuovo, incurante del fatto che i domestici o suo fratello lo potrebbero vedere. Da parte sua. Christine non riesce a non ricambiare il bacio, incapace di pensare ad altro. Ormai il turbine di emozioni l'ha investita, e non è in grado di controllarle. E forse nemmeno lo vuole. Si devono staccare dopo un pò per riprendere fiato, e lei è completamente rossa in viso.

" Basta... non posso restare: se lo facessi, rovinerei il vostro buon nome. Cosa penserebbero gli altri nobili se lo sapessero, e... ". Ma Viktor è di nuovo più rapido, e la bacia nuovamente per farla smettere di parlare.

" Vuoi capire che non mi importa? Che parlino pure... ". Comemnta semplicemente lui, per poi prenderla per mano e portandola con sè, entrando a palazzo. Lei non riesce ad opporre resistenza, perchè in fondo nemmeno lo vuole: si sente bene quando sta con lui, è come se fosse l'altra parte di sè che ha sempre cercato, quella parte complementare che le mancava. Insomma, la così detta anima gemella. A metà corridoio la ragazza si ferma, nuovamente presa dal dubbio.

" Non voglio essere la causa della vostra rovina, signore ". Commenta, ed in un attimo le tornano in mente le minacce di Boris: cosa succederebbe se la vedesse? Scatenerebbe il finimondo. Viktor la guarda nuovamente, per poi stringerla nuovamente a sè, come a calmarla e rassicurarla.

" Chiamami Viktor e basta ". Ripete, come a farle capire che la considera una sua pari, e questo basta: non gli interessa nè suo fratello nè il giudizio degli altri nobili, non ora, non quando è insieme a lei.

" Ma io non... ". Fa lei, ma viene nuovamente zittita da lui.

" Non dire più niente, Christine Petrova. Non dire più niente, e sii mia ". Le sussurra, e finalmente lei mette da parte ogni dubbio: lo sa. Il suo cuore non mente, ed ora il suo cuore le sta suggerendo di fidarsi, di non rinunciare a questo momento.


Ciao miei cari! Ed eccomi con il capitolo otto! Che ne dite? Finalmente Viktor e Christine hanno ammesso i loro sentimenti, ma che succederà adesso? Andranno davvero fino in fondo? Boris scoprirà tutto, o ne resterà all'oscuro? Il suo odio per Christine sembra aumentare, che cosa starà tramando? Se lo volete sapere, continuate a seguirmi! Aspetto vostri pareri, baci

Sara Garcia
   
 
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