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Autore: Kizune93    16/06/2009    7 recensioni
Una piccola one-shot sull'amore fraterno dei nostri gemelli preferiti!! Bill e Tom insieme x sempre.. ^^
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui.. questa è per la mia migliore amika a cui piace molto.. e mi ha stressata finchè non l’ho messa su!! Siate clementi!!! ^^  a me sinceramente piace.. è la prima che ho scritta ma non l’avevo mai messa su.. questa l’ho scritta tipo..mmm..a 12 anni.. penso.. eh si..vabbè! leggetela e ditemi cosa ne pensate!! ^^ con affetto vostra Kia! ^^

       

..In Die Nacht***...

                     
“Bill Kaulitz! Fuori!”

 La voce della professoressa risuonò nitida e forte tra le risa di scherno dei compagni. Una fragile figura si alzò lentamente da terra, si spolverò i jeans stretti, si sistemò la maglietta nera altrettanto aderente e uscì a testa china dall’aula.
Appena fuori si appoggiò alla parete massaggiandosi il polso sinistro, coperto da un polsino scuro. Non avrebbe mai dovuto ribellarsi ai dispetti dei ragazzi, ma quando avevano nominato il termine “gay”, qualcosa era scattato dentro di lui, come una bomba ad orologiera e i risultati erano ben visibili e doloranti.
Si era ripromesso di non piangere.

 “ Piangere è da deboli Bill”

 Gli aveva detto Tom durante uno dei suoi frequenti sfoghi, ma non poteva resistere a lungo… era troppo!
Dover alzarsi ogni mattina.. conoscere ciò che avrebbe provato in quella prigione di mura e sofferenza e non poter far nulla per evitarlo.

In quel momento, qualcuno svoltò l’angolo. Aveva pantaloni e maglietta di 3 taglie più grandi, un cappellino a visiera e dei rasta sbarazzini raccolti in una coda.
Tom Kaulitz si stava dirigendo verso i bagni della scuola e in un primo momento non notò il fratello schiacciato contro la parete, ma poi…

“ Bill.. che ci fai fuori dall’aula?” chiese con una leggere preoccupazione che si trasformò in puro terrore quando il gemello, appoggiata la schiena contro al muro, si lasciò scivolare sempre più giù, rannicchiandosi a terra e scoppiando in un pianto disperato. Tom si precipitò da lui.

“Bill! Bill!? Che hai?! Maledizione rispondi!!” gridò scuotendolo dalla spalle.

Bill non rispose, si sentiva a pezzi, cosa c’era di sbagliato in lui?
D’istinto si strinse al fratello che ricambiò l’abbraccio con tutto se stesso.
In quell’istante, dall’aula vicina, uscirono tre compagni di Bill. Rimasero a fissarli per alcuni secondi poi uno di loro cominciò a gridare.

“ Gay nel corridoio! I fratelli Kaulitz sono gay! Bill ha contagiato anche il gemello!”

Basta! Il moro non ne poteva più!
Si liberò violentemente
dalla stretta del fratello e corse a più non posso verso i bagni della scuola. Corse e corse fino a nn avere più fiato in gola. Si chiuse a chiave e si guardò allo specchio:  la matita nera era colata dagli occhi nocciola e i capelli, piastrati e laccati con cura quella mattina , gli ricadevano sul delicato visino. Una rabbia incontrollabile si impossessò all’improvviso di lui, la sentì salire dal profondo fino ad uscire dalla sua bocca sotto forma di un grido disperato… frantumò lo specchio con un pugno: il sangue della mano ferita gli sporcò le unghie e la french ma lui non se ne curò, si afferrò la testa con le mani e pianse ininterrottamente.
Intanto il più grande dei fratelli Kaulitz che aveva sistemato i tre compagni di classe, si era fermato davanti alla porta chiusa e chiamava a gran voce il fratellino:

“ Bill!!! Bill !! apri  subito questa porta!! Avanti apri!! Sono io.. sono Tom!! Dai muoviti t prego!!”

Bill si avvicinò alla porta e pian piano la aprì. I due gemelli si trovarono  faccia a faccia l’uno con l’altro.. così diversi ma allo stesso tempo identici.. come due facce della stessa persona. I loro i occhi nocciola si fissarono per quelli che sembrarono interminabili minuti poi bill cominciò a parlare con una voce sottile e quasi impercettibile:

“ Tom.. tom scusami..” disse senza riuscire a guardarlo negli occhi

“ Di cosa? Di cosa dovresti scusarti?” rispose lui ancora sconvolto alla vista di Bill ridotto in quel modo

“ Di essere tuo gemello.. io..”

Le ultime parole della frase coincisero con il rumore sordo dello schiaffo di Tom. Bill rimase fermo portandosi lentamente la mano alla guancia colpita. Tom tremava.. dalla rabbia..

“Che cosa dici!!! Che cosa stai dicendo!!?? Non ti permettere mai più di dire una cosa del genere!! Di cosa dovresti vergognarti eh?? Di cosa??? Rispondi!!..” cominciò a gridare.

“ Di essere così Tom! Di essere gay!!” gridò in risposta il fratello mentre le lacrime cominciavano a scendere di nuovo dai suoi bellissimi occhi.. proprio come la pioggia che stava cominciando a cadere fuori dalla finestra. Tom rimase per un attimo fermo, poi strinse a sé il  fratellino borbottando.

“ Tu non sei gay Bill.. loro sono solo dei cretini, sono invidiosi e non sanno che meravigliosa persona sei!! tu sei me.. io sono te…siamo una cosa sola.. sei la cosa più bella che ho”

Bill ricominciò a piangere ma questa volta dalla felicità. Avrebbe voluto rispondere che anche lui era la cosa più bella che aveva ma tutte le parole erano superflue in quel momento. Si.. la musica e Tom erano le sole due cose per cui viveva e sopportava tutta quella sofferenza. Piano si staccò dal fratello e gli fece un timido sorriso che subito l’altro ricambiò.

“Su avanti ora basta con queste smancerie… andiamo che è  suonata la campanella della fine delle lezioni!!! Se ne saranno già andati tutti” disse bruscamente il più grande girandosi verso la porta senza riuscire però a nascondere una piccola lacrima che scendeva lungo la guancia. Il più piccolo se ne accorse subito e sorrise tra se e se.

Camminarono verso il corridoio deserto. Bill aveva mille pensieri che gli affollavano la mente e  non si accorse  del palo che centrò in piena fronte.

“ Auh!! Auh Auh che male!!  doloreee!!” piagnucolò.

“Ma vedi che sei  stordito!?Ma che gemello che ho!! Ahahah” rise di gusto Tom scompigliandogli i capelli.

“ No tom!! I capelli no!! Sai che mi da fastidio!!” urlò Bill fulmina dolo con lo sguardo.

“ Certo che lo so!! “Rispose Tom avvicinandosi di nuovo ai capelli del gemello che,però, fu più veloce di lui e riuscendo a rubargli il cappello dalla testa, si mise a correre sotto la pioggia.

“ No!! Bill torna qui!! Ridammi il cappello!! Bill!!!” gridò Tom inseguendolo.

Le urla divertite dei fratelli Kaulitz echeggiarono nel vento fino a che i due non diventarono solo  puntini all’orizzonte. La vita non era stata molto buona con lui e questo Bill lo sapeva, ciò che non sapeva però era che il suo dolore e  la tristezza di quei giorni, sarebbero sparite ben presto come quelle gocce di pioggia. Quella notte Tom continuò a rigirarsi tra le coperte. Pensava  agli occhi tristissimi del fratello.. al suo dolore… Bill aveva sempre avuto un modo di fare tanto diverso dal suo!! Non sarebbe riuscito a far male a una mosca, troppo buono, troppo gentile, troppo timoroso; decise di alzarsi a prendere un bicchiere d’acqua, scese dal letto a piedi nudi e si diresse verso la cucina. Si stoppò all’improvviso vedendo una luce già accesa in fondo alle scale, sapeva già chi avrebbe trovato in cucina e si sorprese a sorridere , nemmeno Bill riusciva a dormire e si erano alzati assieme come quando erano piccoli e facevano brutti sogni. Erano sempre stati come.. telepatici loro due!

“ Ehy!! Che ci fai in piedi?” disse appena arrivato sulla soglia della porta.

“ Oh bhe.. quello che stai facendo tu.. soffro di insonnia.. non si vede?” rispose Bill sorridendo. Tom pensò che era anche per quello che adorava suo fratello , perché riusciva sempre a dire qualcosa di divertente al momento giusto.

“Alza quel culettino anoressico dalla sedia e torna a letto che sennò il viso ti si sciupa e diventi più brutto del solito” rispose ghignando il maggiore.

“ A chi hai detto anoressico brutto pervertito dai capelli rastosi” disse Bill prima di alzarsi e dirigersi verso le scale. 

Tom lo guardò salire e lo rivide piccolo , quando aveva appena 6 anni e già si atteggiava a super uomo. Sorrise di nuovo e si sedette a guardare fuori dalla finestra. 
Li tra le stelle silenziose che facevano da testimoni decise che avrebbe protetto il fratello a qualunque costo!! L’avrebbe seguito e sostenuto a qualunque prezzo.
Presto gli occhi si fecero pesanti..si accorse di non aver la forza di risalire le scale.. in quel momento appoggiò la testa al tavolo e cadde in un sonno profondo, finalmente sereno e caldo dove rivisse ogni istante della sua vita e della sua infanzia che aveva passato assieme a Bill… ogni momento che avevano condiviso..

Bill intanto,davanti allo specchio della sua stanza, si stava osservando con occhio critico: non era un brutto ragazzo in fondo.. e si piaceva…allora cosa avevano gli altri contro di lui? era forse il trucco che rovinava tutto? Non aveva mai conosciuto una persona che l’avesse accettato completamente.. forse solo una.. tom. Sospirò triste.. suo fratello aveva fatto tante cose per lui.. rinunciato a molte cose.. come si poteva non amare un gemello del genere??? Chissà se tom era ancora in cucina..Scese di nuovo le scale:

“ Toooom???! Sei sveglio?” gridò con poca delicatezza nelle orecchie del malcapitato

“ mmmm Biiilllll!!! Ma sei impazzito??sai che ore sono??” rispose Tom con voce impastata e leggermente alterata

“Si Tom!! E non è certo l’ora di dormire sul tavolo della cucina!!”aggiunse divertito il più piccolo dei due.

“mmoa..mmmuoi..?” mugugnò l’altro…

“eh???” chiese Bill sforzandosi di capire..

“mmm..COSA VUOIIIII!!!!!!??” urlò disperato e assonnato il povero rasta..

“ che ti urli?? Ho le orecchie fragili io!!”fece Bill con un tono finto offeso.

“scusa… che c’è Bill? Hai bisogno di qualcosa? Chiese moderando la voce.

 “ tanto ormai sono sveglio..” continuò poi  sbuffando leggermente.

“ bhe ecco…volevo dirti solo… che ti voglio bene gemellone.. più di quanto ne abbia voluto a qualunque altro..io volevo anche chiederti scusa per oggi.. non so cosa mi abbia preso..io..” farfugliò il gemellino cominciando ad arrossire violentemente.

Tom lo guardò con un sorriso dolce… gli mise una mano dietro la nuca e lo attirò a se stringendolo forte come per trasmettergli tutto l’affetto che provava per lui. 
Gli accarezzò i capelli con delicatezza e Bill rimase abbracciato al fratello godendosi finalmente un po’ di coccole dalla persona più importante della sua vita. Si sentì realizzato e al sicuro, strinse le braccine esili intorno al corpo magro di Tom senza dire una parola.
Il silenzio veniva interrotto solo dai respiri dei 2 piccoli Kaulitz che avevano trovato conforto l’uno con l’altro… come sempre.

“Bill… “

“Si Tom?...”

“Prima o poi pagheranno per tutto questo.. un giorno noi due diventeremo importanti e gli faremo capire quanto sbagliano su di te..”

“ Grazie Tom..”

“Bill?..”

“ Si?”

“Ti voglio bene anche io… tanto”

“Lo so… o non mi avresti sopportato per tutto questo tempo…”

“Già.. sei così vanitoso a volte.. sei insopportabile!!”

“ Hey!! Calmo te con le parole!!”

Tutti e due scoppiarono a ridere rimanendo abbracciati. E noi li lasciamo così i nostri piccoli Kaulitz.…felici e uniti come sono stati e come saranno sempre. Uniti per la vita..

In Die Nacht^^

In mir wird es langsam kalt                                                             
wie lang könn' wir beide hier noch sein
Bleib hier
Die Schatten woll'n mich hol'n
ab heute wird die uhr durch´n countdown ersetzt
Doch wenn wir gehen,
dann gehen wir nur zu zweit
Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt
Immer werden wir uns tragen
Egal wohin wir fahr'n
Egal wie tief

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

Ich höre
wenn du leise schreist
Spüre jeden Atemzug von dir
Und auch wenn
das Schicksal uns zerreißt
Egal was danach kommt
das teilen wir

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

In die Nacht...irgendwann
In die Nacht...nur mit dir zusamm'

Halt mich. sonst treib ich alleine in die Nacht
Nimm mich mit und halt mich
sonst treib ich alleine in die Nacht

Refrain
Ich will da nicht allein sein
lass uns gemeinsam
In die Nacht
Irgendwann wird es Zeit sein
Lass uns gemeinsam
In die Nacht

Du bist
alles was ich bin
und alles was durch meine Adern fließt

Finitaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa*.*

Mi mancherà!!! ^^

Grazie a tutti x l’attenzione… un bacione enorme.. e un abbraccio dolshe dolshe!! ^^

  
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