Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: the beast02    20/08/2017    2 recensioni
"Voi tutti..." Urlò l'uomo da sotto quel pesante vestito "Voi tutti siete peccatori, vi offro ora la possibilità di redimervi: se entro 10 secondi qualcuno di voi si getterà nelle fiamme di propria sponte, colei che tengo per la gola avrà salva la vita"
Genere: Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il falò

 

 

Estate. Quanto è bello stare con un gruppo di amici a fare un falò sulla spiaggia. Proprio con un falò è cominciato il tutto.

Era una classica giornata estiva, ci eravamo preparati per una notte bianca sulla spiaggia, eravamo in 5: Io, Tommy, Sveva, Ilaria e Alice.

Era quasi sera, il sole, non ancora morto regalava gli ultimi istanti di luce alla spiaggia, il fuoco già cominciava ad alzarsi, facendo ballare alte le fiamme.

Ci eravamo addossati ad un muro con ringhiera, proprio su quel freddo pezzo di metallo Ilaria e Sveva stavano fumando una sigaretta, poi quest'ultima urlò: un uomo incappucciato aveva afferrato Ilaria alla gola, impedendole di parlare, quando Sveva si avvicinò per colpire l'uomo questo gli rivolse uno sguardo penetrante prima di buttarla a terra con uno schiaffo.

"Voi tutti..." Urlò l'uomo da sotto quel pesante vestito "Voi tutti siete peccatori, vi offro ora la possibilità di redimervi: se entro 10 secondi qualcuno di voi si getterà nelle fiamme di propria sponte, colei che tengo per la gola avrà salva la vita" Noi eravamo terrorizzati, il mio amico Tommaso provò a chiamare la polizia, ma il telefono non aveva campo

"10..." Incominciò l'uomo "9..." "Bastardo lasciala stare!" urlò Sveva lanciandosi nuovamente all'attacco brandendo un bastone "8...7..."continuò l'essere mentre colpiva Sveva con un pugno in piena pancia, facendola accasciare per terra "Ora basta!" Disse Tommaso estraendo dallo zaino una pistola silenziata "6...5..." Tommy sparò diverse volte su quella cosa, ed ogni colpo era andato a segno, ma quell'essere non cedeva "4...3..." Alice, che aveva assistito a tutta la macabra scena, cominciò a correre verso le fiamme che inspiegabilmente si erano fatte più alte. Buttai a terra Alice prima che potesse fare una sciocchezza inutile "2...1...0... codardi, dite pure addio alla vostra redenzione" Ciò che successe dopo fu la cosa più inumana che qualcuno possa immaginare:

l'uomo fece sbattere la faccia di Ilaria sulla ringhiera, così da poterla prendere per i capelli, quindi, mentre le fiamme si erano ormai alzate alla loro altezza, quel mostro fece avvicinare la faccia di Ilaria al fuoco, a nulla servirono i pianti, le promesse, le richieste di pietà: il volto lacrimante della povera Ilaria cominciò a sciogliersi sotto l'incredibile calore del falò, le urla erano inumane, nessuno accorreva, io ancora tenevo inchiodata Alice a terra, che si divincolava cercando di andare a salvare la sua amica. Quando le fiamme si abbassarono l'essere lanciò il corpo di Ilaria proprio vicino ad Alice, vidi quel volto, sempre sorridente, essere ridotto ad un nauseabondo groviglio di muscoli bruciati e ossa annerite.

"Per non dimenticare e per essere purificati" Appena l'essere finì di parlare sentii il braccio destro bruciarmi intensamente, sulla pelle era incisa una scritta "Remember me?"

Mi rialzai a fatica sul braccio sinistro, porsi quindi la mano ad Alice che era sdraiata a terra piangente. "Bastardo! La potevo salvare! Perchè mi hai bloccato?!" mi urlò in faccia Alice

"Perchè ti amo! Ti amo e non voglio perdetti per una cazzata del genere!" Alice mi guardò dritto negli occhi per un tempo che mi parve infinito, poi si girò verso Il corpo martoriato di ciò che era la sua migliore amica. "Ora che si fa?" chiese con tono sconsolato "Che si fa? Ora ti dico io che si fa, ora vado alla stazione di polizia e faccio tirare giù il mondo pur di trovarlo"

Io mi alzai salii sopra la ringhiera e andai da Sveva, che singhiozzava silenziosa accasciata al muretto, senza dire nulla la abbracciai, "Perchè?..." chiese con un filo di voce toccandosi la cicatrice sul braccio che riportava la stessa mia scritta, continuai ad abbracciarla facendo in modo da farle sfogare tutte le sue lacrime su di me. "Ora che si fa?" Chiese Tommaso "Si va dalla polizia e gli si dic tutto" replicò Alice prendendo il telefono in mano, "Geniale! E pensi che ci crederanno? O che ci daranno la colpa?" "Ragazzi basta!" replicai con tono che non ammetteva repliche mentre continuavo a consolare Sveva. "Non so ora che succederà, ma so che quell'essere non è umano, e se quello che ha detto è la verità, dobbiamo capire chi o cosa è, Ilaria è morta, la piangeremo dopo, ora:

Quell'essere ci ha posto una chance di redenzione da cosa?"

L'intera nottata la passammo insieme, fino a che, stanco di tutto non volli uscire dalla tenda, il fuoco bruciava ancora, il corpo di Ilaria era ancora caldo.

Osservavo incantato il mare calmo e cristallino a svegliarmi da quei pensieri fu Alice.

"Quindi? Davvero mi ami?" Mi girai verso lei, gli occhi arrossati dal pianto, i bei capelli biondi sporchi di sabbia, il volto illuminato dalla luce della luna: tutto di lei ne accresceva la bellezza.

"Ti ho sempre amato, in realtà questo falò l'avrei voluto fare solo con te, ma non volevo destare sospetto" Gli dissi accennando un triste sorriso. "Cosa vuole da noi?" Chiese tristemente Alice

"Che gli abbiamo fatto di male" Continuò mentre delle lacrime cominciavano ad uscire solcando le belle guance. Non dissi nulla, mi limitai ad abbracciarla, ciò che vidi però mi fece gelare il sangue nelle vene: l'essere era di nuovo lì a guardarmi con penetranti occhi rosso fuoco, non disse nulla, restò a guardarmi indicando la tenda, poi scomparve. Non volevo sapere, io e Alice restammo a dormire fuori abbracciati.

Il giorno dopo mi risvegliai e andando verso la tenda sentii un urlò. Era la voce di Tommaso, lo trovammo dietro il muro, con Sveva che lo minacciava con un coltello, Tommy si alzò indietreggiando il più possibile, Sveva abbassò il coltello e diede un calcio in pieno petto al ragazzo, che cadde giù nel fuoco, scendemmo in tempo per vederlo alzarsi dalle fiamme e arrancare verso l'acqua, le orbite vuote e bruciate, la bocca spalancata in un urlo di dolore che non poteva essere espresso poichè la gola era ormai squagliata. Vidi Sveva saltare tra le fiamme, camminare tranquillamente mentre i vestiti e la carne bruciavano, arrivarci vicino con due occhi spiritati e un ghigno malato stampato sul volto, la vidi alzare il coltello arroventato dalle fiamme e infilarselo in gola, per poi tranciarsela via, cadde riversa sulla sabbia sempre con quel ghigno stampato in volto.

Agnese non riusciva a smettere di piangere, io non potevo credere a ciò che avevo appena visto, guardai fisso il fuoco e mi parve, per un istante, che qualcuno o qualcosa mi stesse guardando da dentro il fuoco.

Agnese si accasciò in ginocchio sulla sabbia continuando a piangere. In una singola notte avevamo perso tutti i nostri amici. "CHE VUOI DA NOI!?" Urlò mentre continuava a piangere, la voce di quel essere si spanse per l'aria: "La vostra purificazione"

Eravamo solo noi due, nessun altro in giro, più volte avevamo provato a scappare o a chiamare la polizia, lui ce lo impediva. Restavo a guardare quel fottuto falò che bruciava ormai da giorni, Agnese guardava tristemente il mare, ad un certo punto si alzò si girò e mi guardò dritto negli occhi, aveva gli occhi spiritati, come Sveva. Prese un bastone da dentro il falò, incurante del calore e delle fiamme che gli divoravano il braccio, mi guardò con l'ultimo lampo di umanità rimastagli, quindi prese il bastone e lo ingoiò, vidi la sua gola bruciare, le sue labbra annerirsi, la vidi cadere a terra, morta.

Ora sono qui, da solo a scrivere questo racconto su fogli di carta con carboncini, non ho più visto quell'essere, non so chi sia e sinceramente non mi importa, so solo che la mia fine è vicina, basta guardare il falò, le fiamme si stanno alzando, è ora che venga purificato

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: the beast02