Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Summer11    21/08/2017    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Unconventional Family
Capitolo 29
-Cuori esausti.-

Lily: Potrei stare a guardarli giorni interi senza sosta, diddi! Sono così perfetti, tutti e due!
Rachel: E’ rassicurante sapere che non solo io e Alex impazziamo per loro!
Brittany: Avete dato vita a due capolavori, davvero!

-Brittany teneva in braccio Emily e, Lily, seduta sulla sedia della camera dell’ospedale, teneva in braccio Samuel. Il profumo dei bimbi riempiva quella stanza di amore. Lily cullò Samuel.-

Lily: Hanno un profumo così dolce!

-Brittany guardò la sua bambina riconsegnando Emily alla propria madre.-

Brittany: La prima volta che ti presi in braccio, piansi. Piansi come una pazza disperata!
Rachel: Oh sì, me lo ricordo. Tu piangesti per tutta la settimana successiva!
Brittany: Quello era un tipo di pianto diverso. Era disperazione perché non voleva dormire. Ricordi?
Rachel: Sì. E aveva disperatamente bisogno di dormire
Lily: Chi? Io o mamma?
Rachel: Entrambe!

-Tutte scoppiarono a ridere, quando Alex e Oliver tornarono dentro la camera. Brittany guardò Oliver.-

Brittany: Rachel si è fatta fuori tutti i cioccolatini. Direi che li ha graditi!
Rachel: Se vuoi Olly, puoi prendere in braccio uno dei bambini. Ti sono davvero grata per questi cioccolatini!

-Lui sorrise.-

Oliver: Sei sicura?

-Alex lo guardò. Pensò che Oliver fosse stato davvero un amico in quella circostanza, gliene era grato.-

Alex: Sì, ne siamo sicuri!
Lily: Tieni papà, prendi Sam! Io l’ho tenuto tanto

-Oliver si avvicinò e prese in braccio quel batuffolo avvolto da una copertina celeste.-

Oliver: E’ più piccolo di un pallone da basket!

-Gli accarezzò il visino mentre il bimbo dormiva beato. Alex rise.-

Alex: L’ho pensato anche io!
Oliver: Come chiamano questo tipo di gemelli?
Rachel: Gemelli dizigoti
Alex: Sì, praticamente sono due fratelli normali, nati però, da una stessa gravidanza. Quindi possono essere molto diversi tra loro
Oliver: Infatti lo sono. Samuel rimane molto più chiaro di Emily
Alex: Samuel ha preso da me, ricordi quanto ero biondo da piccolo? Emily è tutta Rachel!
Rachel: C’è anche da dire che hanno solo un giorno di vita. Cambieranno durante la crescita

-Brittany guardava Oliver che cullava Samuel. Era perfetto con un bambino in braccio, si disse. Si sorprese di se stessa. Il suo primo pensiero non era stato un rancoroso “Sarebbe stato bene con Lily in braccio, perché non è rimasto con me?” Aveva finalmente superato quel blocco. Oliver stava dando il cento per cento a sua figlia, la riempiva di tutte le attenzioni che non aveva avuto negli anni passati. Lui aveva iniziato a vivere per sua figlia, pensò Brittany. Non aveva nulla da rimproveragli. No, il primo pensiero di Brittany fu quello di un altro bambino di Oliver. Con i suoi occhi, il suo atteggiamento e il suo sarcasmo. Un bambino influenzato dalla presenza di Oliver nella sua vita. Ma perché ci stava pensando? Per quanto quell’immagine l’affascinasse, dovette tornare alla realtà. Oliver le stava toccando il braccio, dopo aver dato Samuel ad Alex.-

Oliver: Britt? Allora voi che fate?
Brittany: Per cosa?
Oliver: Io li lascio un po’ in pace con i loro bambini. Voi andate via?

-Brittany si risvegliò. Guardò i suoi amici.-

Brittany: Quando ti dimettono, Rach?
Rachel: Stando ai medici domenica mattina
Brittany: Allora passiamo a trovarvi domani sera qui. Verrà anche Matt, vuole vedere i bambini
Alex: Siete i benvenuti!

-Tutti sorrisero, si salutarono e Brittany, Lily e Oliver tornarono alle macchine. Lily fu la prima a sedersi dentro. Brittany bloccò Oliver prima che lui salisse nella propria macchina.-

Brittany: Olly?!
Oliver: Sì, bellezza?
Brittany: Cos’hai detto a Matt ieri, qui in ospedale? Mi ha chiamata ieri notte e sembrava diverso. Era più calmo, ancora un po’ arrabbiato forse, ma calmo!
Oliver: Gli ho solo detto che facendo così ti avrebbe persa. E’ un uomo fortunato. Non ha alcun motivo di essere geloso, specialmente di me. Tu ami lui, hai scelto lui. La mia chance con te l’ho persa tempo fa e convivo con ciò ora. Perciò gli ho detto di non fare il mio stesso errore, perché poi se ne sarebbe pentito. E’ vero, io e te abbiamo fatto una cosa sbagliata, ma hai scelto di dirglielo perché lo ami!
Brittany:S-sei pentito?
Oliver: Da quando ho voltato il maledettissimo angolo della tua strada sedici anni fa

-Brittany lo guardò intensamente e parlò.-

Brittany: Rachel dice che continuo ad auto-sabotare la mia relazione con Matt
Oliver: Perché dovresti farlo?
Brittany: “Perché non riesco a resistere a quei tuoi dannati occhi!”

-A primo impatto, senza pensarci, gli avrebbe risposto in quel modo, ma si limitò a scuotere la testa.-

Brittany: Non lo so!
Oliver: Senti, pensa solo ad essere felice con lui, okay? E’ un bravo ragazzo, ma mi dispiace per lui, io ti conosco meglio!

-Brittany rise.-

Brittany: Questo puoi scommetterlo. Hai assistito a tanti di quei drammi…
Oliver: Drammi con la “D” maiuscola, direi! Uno dei più catastrofici fu quando ti presero nella squadra di danza a scuola e scopristi che avevano preso anche Jennifer. Avevi scatenato il putiferio

-Brittany scoppiò a ridere, sorpresa che Oliver lo ricordasse ancora.-

Brittany: Quella fu proprio una brutta faccenda! Sono felice però che tu riesca ancora a ricordarlo
Oliver: Ricordo tante cose che ti riguardano!

-Lui sorrise e, di nuovo, i suoi occhi blu catturarono quelli color nocciola di Brittany. La ragazza dovette usare tutta la sua buona volontà per allontanarsi da lui.-

Brittany: I-io devo andare. Matt viene da noi e Lily mi aspetta in macchina!
Oliver: Oh, già. Io ho una cena con degli amici. Devo prepararmi!

-Lui le schioccò un bacio sulla guancia che la fece rabbrividire. Subito Brittany corse in macchina. Perché Oliver la faceva sentire in quel modo così scomodo? Doveva provare quelle emozioni per Matt, non per Oliver. Lily guardò sua madre.-

Lily: Pizza stanotte? C’è Matt?
Brittany: Niente pizza, credo che cucinerà lui qualcosa! Tu e papà vi siete divertiti alla partita di Daniel questo pomeriggio?
Lily: Oh sì, è davvero bravo. Lo dice anche papà!
Brittany: Se vuoi puoi invitare Daniel a cena!
Lily: E’ a cena a casa dei suoi nonni oggi. La prossima volta, tanto ormai è di famiglia!

-Entrambe risero e Brittany partì. Tornarono a casa e dopo essersi preparate e rilassate, dopo un’oretta arrivò Matt. Brittany andò ad aprire e aiutò Matt con le buste della spesa. Una volta in cucina, Matt la fermò.-

Matt: Possiamo parlare?
Brittany: Sì, approfittiamone ora. Lily è al telefono con Daniel!

-Uscirono fuori in giardino. Brittany notò immediatamente che anche la signora Connors, la madre di Victoria, era fuori in giardino e scosse la testa infastidita. Quella donna non si faceva mai gli affari suoi.-

Brittany: Matt, solo, cerchiamo di non urlare. Non voglio che quella strega sappia gli affari miei. E’ già successo tante volte!
Matt: Non ho intenzione di urlare. Senti, non credo che la storia del bacio mi andrà mai giù, ma ho capito perché me lo hai detto. I-io vedi, ero molto acceso
Brittany: Sì, non ti avevo mai visto così
Matt: Ho detto delle brutte cose e non avrei dovuto!
Brittany: Ti posso assicurare che nessuno più di me si sia sentito uno schifo. Non sono stata corretta, mi dispiace. Volevo solo ripartire da zero. Senza segreti, senza gelosie. Io, non so cosa sia successo tra noi. Ero così arrabbiata perché non avevo il tuo supporto per la discussione avuta con Alex, che… Non so ti ho visto sotto un’altra luce e non c’ero abituata. Siamo sempre andati molto d’accordo io e te, fin dall’inizio. Forse tu mi hai accontentata troppo, non lo so, Matt! Mi sentivo così lontana da te, da noi, come se…
Matt: ...Se non stessimo più insieme!

-Lei lo guardò e sospirò.-

Brittany: Già!
Matt: Credo di essermi eclissato parecchio in questo periodo. Tutto questo è anche colpa mia. Ho lavorato tanto e ti ho lasciata da sola ad affrontare il ritorno del padre di tua figlia, ti ho stressato con la storia del bambino. Insomma, anche io ho fatto parecchi errori
Brittany: Possiamo ricominciare? Possiamo buttarci questi ultimi tre mesi alle spalle e pensare al futuro?
Matt: Sì, torniamo quelli di un tempo!

-Lui si avvicinò e la baciò dolcemente. Brittany sorrise leggermente, in apparenza. Dentro sé era preoccupata. Non sarebbero più tornati quelli di un tempo. Lei era cambiata, la loro relazione era cambiata e, nonostante lei volesse credere con tutto il cuore il contrario, beh quel bacio, che non le aveva provocato alcuna emozione, era stata la dimostrazione che sarebbe stato molto difficile far tornare tutto a posto.
Entrambi tornarono dentro, Matt iniziò a cucinare e Brittany ad apparecchiare. Intanto scese al piano inferiore anche Lily.-

Lily: Oh Matt, devi proprio vedere i gemelli. Sono bellissimi!
Matt: Andrò a trovare Alex e Rachel domani sera. Sono uguali o diversi?
Lily: Oh, totalmente diversi!

-Anche Brittany entrò in cucina.-

Brittany: Il che è un bene, almeno riusciamo a riconoscerli ora da piccoli anche se sono vestiti dello stesso colore. Giallo, bianco, sono colori che vanno un sacco!
Lily: Mi piace il giallo! A che ora mangiamo? Ho fame!
Matt: Ora tolgo il pollo e le patate dal forno

-Lily sorrise e insieme a sua madre andarono a sedersi a tavola.
Ormai Alex e Rachel vivevano in un mondo a sé da un mese. Entrambi, si erano completamente scordati cosa significasse la parola “dormire”. Se Emy dormiva, Sam restava sveglio a piangere, se Sam dormiva, Emy stava sveglia, obbligando i suoi genitori a cantare per lei, altrimenti scattava il pianto tattico.
Quel sabato mattina, Brittany si trovava in casa McKay per un buon caffè tra amiche.-

Rachel: Senza di te non saprei che al di fuori di questa casa ci sia un intero mondo che vive!
Brittany: Questo è il trentesimo giorno di fila che non dormite, vi vedo un po’ provati!
Rachel: Trovi?!

-Entrambe risero.-

Brittany: Dov’è Alex?
Rachel: Samuel dorme, quindi Alex…

-Non finì la frase, prese uno dei baby monitor dal tavolino e alzò il volume. Brittany scoppiò a ridere sentendo Alex cantare la ninna nanna con la gola secca, praticamente senza voce. Però c’era da dire che era davvero tenero.-

Brittany: Mi sembra che la piccola Emy sappia già come tenervi in pugno!
Rachel: Ad Alex di sicuro!

-Entrambe risero ancora, quando poi sentirono un pianto e videro Alex scendere le scale.-

Alex: Devo lasciarla piangere. Ho bisogno di una bottiglia d’acqua! Oh ciao Britt!
Brittany: Ciao papà! Non te la cavi per niente male con la ninna nanna!
Alex: Non so più cosa sia una vita, Britt. Ho perso l’udito con i pianti di Sam e la voce a causa di Emy

-Rachel lo guardò.-

Rachel: Grazie amore. Ti prometto che domani ti lascio la serata libera, okay?
Alex: Credo che andrò a guardare la partita a casa di Oliver!
Brittany: Sì, dovresti!
Alex: Ora il mio capo mi attende!

-Andò in cucina prese la bottiglia d’acqua e mentre risaliva le scale a suon di pianto di Emily, guardò le ragazze.-

Alex: E’ davvero molto esigente!

-Sia Rachel che Brittany sorrisero e ritornarono alla loro conversazione.-

Rachel: Che novità mi porti dal mondo esterno e lontano dai neonati? Oh, com’è andata ieri sera con Matt?
Brittany: Non è nemmeno rimasto a dormire, figurati!

-Brittany sospirò.-

Rachel: Ma no! Perché?
Brittany: Diciamo che né io e né lui eravamo dell’umore adatto a passare tutta la notte e la mattinata insieme. Il sesso è andato da schifo
Rachel: Ma come da schifo?
Brittany: Non so che diavolo ci stia prendendo. Nessuno dei due è soddisfatto. Lui si butta giù perché non capisce come mai io non provi più piacere, e io sono insoddisfatta perché sembra che nemmeno lo stiamo facendo
Rachel: Mi dispiace, tesoro! Magari è solo un periodo in cui non riuscite a connettervi e…
Brittany: Sì, ma siamo stanchi di questo periodo. C’eravamo ripromessi di ricominciare, lo abbiamo fatto, ma va tutto male. Io mi sto rendendo conto che ultimamente mi annoio con lui. Non parliamo più tanto, lui si interessa poco alla nostra vita. Non lo so, non so come andrà a finire sinceramente. Ci stiamo facendo più male che altro
Rachel: Lui cosa dice?
Brittany: Non parla, non dialoga più, quindi non so cosa pensa. Credo che abbia abbandonato l’idea di venire a vivere da noi e del matrimonio. Non ne parla praticamente più
Rachel: E tu nemmeno…
Brittany: Già! Solo il tempo potrà dare risposta a tutto. Cambiamo argomento che è meglio. Stavo pensando che tu e Alex non avete più un momento per voi. Se volete io e Lily possiamo fare da babysitter ai gemelli una sera. Così tu e Alex magari vi potete godere una serata romantica
Rachel: Oh, ci vorrebbe proprio. E ci vorrebbe anche del…
Brittany: ...Sesso?
Rachel: Sì, dell’estenuante sesso! Oh, scusa. Che indelicata sono…
Brittany: Solo perché a me e Matt non sta andando bene, ciò non vuol dire che io non voglia ascoltare i vostri segreti!

-Entrambe scoppiarono a ridere.-

Rachel: Sai qual è il problema? Vedere quanto si impegna ed è bravo con i bambini, me lo fa desiderare ancora di più e anche per lui diventa difficile controllarsi. Ma appena ci capitano quei rari momenti di quiete dopo quelle tempeste dei gemelli, beh, tocchiamo il letto e ci addormentiamo. L’ultima volta ci siamo addormentati mentre ci spogliavamo. E’ imbarazzante!

-Brittany rise.-

Brittany: Normalissimo per le persone con gemelli che non dormono mai. Bene, scegliete il giorno, lasciateci abbastanza latte per i bambini, tornate a casa, vi fate un bel sonnellino, vi mettete in tiro, andate a cena fuori in un bel ristorante, tornate a casa e fate l’amore fino al mattino seguente!
Rachel: Un sogno che diventa realtà, di questi tempi!
Brittany: Davvero Rach, per me non è un problema. Ve lo devo. Mi avete guardato Lily tante di quelle volte da non riuscire nemmeno a tenere il conto!
Rachel: Grazie Britt!

-Brittany sorrise, anche a lei avrebbe fatto piacere rivivere le sensazioni che solo un bebè poteva dare.
Tra Lily e Daniel andava tutto alla grande, quel ragazzino era accettato da tutti in famiglia e finalmente, dopo un altro interminabile mese, la scuola stava per finire e Lily sarebbe partita per il corso musicale il mese successivo. La ragazzina era tornata da uno dei suoi ultimi giorni di scuola, e dopo aver parlato con i nonni Green al telefono, andò in salotto da sua madre e Matt che facevano finta di andare d’accordo. Persino lei percepiva della freddezza tra i due e qualche volta era capitato che discutessero o che facessero delle frecciatine a tavola. Comunque si sedette a fianco a sua madre sospirando.-

Lily: I nonni erano di cattivo umore?
Brittany: Per sbaglio ho nominato tuo padre
Lily: Perché non si mettono l’anima in pace, eh?
Brittany: Sono cocciuti, amore. Finché non vedranno con i loro occhi quanto lui sia perfetto con te non cambieranno idea

-Matt le guardò e si intromise nel discorso.-

Matt: A me sembrano delle brave persone, con un ottimo metro di giudizio. Onestamente hanno tutto il diritto di odiarlo

-Brittany lo guardò.-

Brittany: Così sei ingiusto!
Matt: Siamo ingiusti io e i tuoi genitori , o lui che ti ha mollata incinta senza nessun tipo di aiuto? Oh, sì scusa, ma lui ti amava!

-A Brittany iniziava a uscire il fumo dalle orecchie.-

Brittany: La pianti? Hai mangiato veleno oggi?
Matt: No, sinceramente non mi va giù il fatto che facciate passare i tuoi genitori come i cattivi della situazione, quando non lo sono per niente!

-Lily li guardò e si sentì in imbarazzo lì in mezzo, così decise di parlare.-

Lily: Io e Rebecca usciamo oggi. Passa a prendermi e poi andiamo a mangiare un gelato. L’aspetto fuori, sicuramente starà arrivando!
Brittany: Va bene, tesoro!
Lily: Beh, ciao allora!

-Prese la sua borsa e uscì di casa con la sensazione che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto Matt. Appena la ragazzina uscì, Brittany guardò Matt.-

Brittany: Ma sei impazzito? Addirittura di fronte a Lily? Ma come ti permetti? Senti, non so perché tu ti sia svegliato con il piede sbagliato oggi, ma forse faresti bene a tenere la bocca chiusa in presenza di Lily. Specialmente se parli di suo padre!
Matt: A chi da più fastidio? A lei o a te? Diavolo, guai se ti toccano il tuo “Olly”!
Brittany: Perché dobbiamo ripassare per questa strada?
Matt: Perché io non riesco a lasciarmelo alle spalle. E tu non mi aiuti. Stare con te significa anche stare con Oliver. E io non posso stare a guardare mentre torni lentamente da lui!
Brittany: Perché continui con queste tue paranoie?
Matt: Perché lui ti ama. Non sono paranoie, è la realtà. Me lo ha detto lui, in persona. Lui ama ogni minimo aspetto di te e ogni volta che ti guarda lo percepisco come un possibile tradimento
Brittany: Sì, ma io non lo amo!
Matt: Questo è quello che ti ostini a dire. Ma sembrerebbe il contrario da come interagisci con lui!
Brittany: Tra noi c’è solo intesa, tutto qua. C’è sempre stata!
Matt: C’è sentimento, Brittany. Il che è diverso. Non sono arrabbiato, te lo giuro. Io ti voglio un bene dell’anima e credo che anche tu ne voglia a me, ma io sono stanco. Non ce la faccio più a trascinare questa situazione. Tra noi, va da schifo. Ti vedo ogni giorno annullare una parte di te stessa per far piacere a me. Io invece, ho sempre paura di dire la cosa sbagliata, di andare contro il tuo parere per non farti sentire senza il mio appoggio, il sesso va da schifo perché non siamo più concentrati sull’amore. Non c’è più complicità e nonostante tu mi abbia rassicurato tante volte, io continuo ad avere una piccola scintilla di gelosia. Penso sempre che qualcosa tra te e Oliver possa succedere e non me la vivo bene. Credo che dovremmo…
Brittany: ...Lasciarci!
Matt: Già!

-Entrambi sospirarono. Prima o poi sarebbero arrivati a quel momento.-

Brittany: Non so nemmeno spiegare il perché
Matt: Evidentemente come coppia non siamo stati abbastanza forti da gestire tutto e da andare oltre e mi dispiace da morire. Mi dispiace che tu tenga così tanto a me da dover offuscare i tuoi sentimenti per Oliver…
Brittany: Matt…
Matt: No, Britt. Ti prego. Nemmeno tu sai cosa provi per lui. Dovresti prenderti il tuo tempo e capirlo. Io per esempio, so che tu sei la donna per me, ma io non sono l’uomo per te. Possiamo dire che ce l’abbiamo messa tutta, ma non è andata. Non voglio rovinare ciò che siamo stati per dei litigi
Brittany: No, hai ragione. Ma io non sono d’accordo a lasciarci per Oliver
Matt: Questo lo so. Chiudiamola così, semplicemente non è andata! Tu sei felice? Ti sto rendendo felice ultimamente?

-Brittany lo guardò e rispose sinceramente.-

Brittany: No!
Matt: Beh, neanche io sono più felice. Questo è il perché della nostra rottura!

-Brittany annuì. Quel momento le spazzava il cuore mentre ricordava tutti i bei momenti con Matt. Ma lui aveva ragione, non erano più felici insieme ed era meglio lasciare le cose così. Matt si avvicinò, abbracciò Brittany tenendola forte a sé. La ragazza annusò il profumo di Matt per l’ultima volta, e prima di allontanarsi, lui la baciò dolcemente. Lei sorrise e gli accarezzò la mano. Lui le sussurrò.-

Matt: Mi mancherai Brittany Green. Non ti dimenticherò mai!
Brittany: Mi mancherai anche tu, Matt!

-Brittany si guardò le mani e si sfilò l’anello di fidanzamento che portava al dito, lo restituì a Matt che sorrise malinconicamente e lo mise in tasca. Mentre lui andava via, Brittany lo bloccò.-

Brittany: Matt?
Matt: Sì?
Brittany: Grazie per aver curato le mie ferite e avermi fatto ricredere nell’amore e all’essere trattata come merito. Ti auguro tutta la felicità di questo mondo!
Matt: Anche io a te. Addio Brittany!
Brittany: Addio!

-Lui si rivoltò e uscì di casa senza voltarsi. Era già stato tutto troppo difficile. In cortile, vide Lily seduta sul marciapiede. Lui si asciugò quella lacrima sfuggita al suo controllo. La ragazzina lo guardò intensamente mentre lui si avviava alla macchina. Prima che aprisse lo sportello, vide Lily correre verso di lui e subito lo abbracciò forte.-

Lily: Tra voi è finita, non è così?

-Matt annuì, la strinse forte e poi la guardò. Le asciugò le lacrime e Lily parlò.-

Lily: Ci mancherai Matt. Davvero. Mi dispiace che l’arrivo di papà abbia causato tutto questo
Matt: Non è stata colpa di tuo padre. Sai Lily, a volte le persone cambiano, le situazioni le portano a cambiare. Posso assicurarti che è meglio che sia andata così
Lily: Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Sei stato fondamentale. Ti voglio bene, Matt!
Matt: Anche io, Lily. Mi raccomando, resta sempre in gamba!

-Lily annuì tirando su col naso. Lo abbracciò per l’ultima volta e poi lo guardò salire in macchina e allontanarsi dalla loro casa per l’ultima volta. Sia per Lily che per Brittany, fu come perdere una parte di cuore. Avevano davvero voluto tanto bene a Matt.
Passarono due settimane da quella rottura, ma il cuore di Brittany continuava ad essere tormentato. Quel venerdì sera, Lily andò a dormire a casa di Rebecca, il loro primo pigiama party. Brittany, invece, ne approfittò per una serata tra colleghi. In quei mesi avevano instaurato proprio un bel rapporto, soprattutto Brittany e Andy che non avevano iniziato con il piede giusto. Andy adorava prendere in giro Brittany facendo finta di provarci con lei. Quella sera, l’organizzazione spettava proprio a lui e Brittany non si fidava per niente. Mentre entravano in un locale Andy parlava.-

Andy: Andiamo, ti hanno scaricata da solo due settimane. Sei uno straccio, hai bisogno di bere!

-Il ragazzo spinse Brittany dentro e vennero seguiti da tutti gli altri.-

Brittany: Matt non mi ha scaricata! Ci siamo lasciati di comune accordo
Andy: Ma perché sei sempre così dannatamente noiosa?
Brittany: Io non sono noiosa!
Andy: Sei una mamma, certo che lo sei!
Brittany: Sono una madre cool, io!
Andy: Sì, certo!
Brittany: Piuttosto, vedi di non stracciarti stasera, ti ricordo che mi devi riportare a casa!
Andy: Mi metti in punizione se non ti ascolto? Una punizione nella tua camera da letto magari?

-Brittany gli diede una pizza sul collo e ridendo lo guardò.-

Brittany: Sei un bimbo per me!
Andy: Beh, allora perché non mi concedi la mano di Lily?
Brittany: Perché ha appena quindici anni e lei è sicuramente troppo per te!
Andy: Non hai una sorella, una cugina? Mi piace il gene Green

-Brittany scosse la testa.-

Brittany: Povera sfortunata ragazza con la quale ti sistemerai!

-Andy rise e abbracciò Brittany. Iniziava a volerle davvero bene, come se fosse una sorella maggiore. La guardò.-

Andy: A proposito della mia futura ragazza… Oliver è ancora un pezzo grosso, giusto?

-Brittany annuì.-

Andy: Puoi chiedergli se mi rimedia due biglietti per il concerto di Taylor Swift?

-Brittany scoppiò a ridere.-

Brittany: Tu che vai a vedere Taylor Swift? Da quando?
Andy: Da quando voglio concludere con una ragazza!
Brittany: Uuh, ti piace tanto se la vuoi portare a quel concerto!
Andy: E’ carina! Comunque può procurarmeli?
Brittany: Glielo chiederò, non ti prometto nulla!
Andy: Persuadilo, è il tuo ex. Hai avuto una figlia con lui. Sono sicuro al cento per cento che non rifiuterà mai una proposta sconcia da te. Non aspetta altro!
Brittany: Ma che dici!

-Brittany indurì lo sguardo. Adesso Andy le aveva messo un’altra pulce nell’orecchio. Ottimo. Lo guardò mentre si avvicinavano al bancone per ordinare e la musica cominciava a farsi alta.-

Brittany: Un long island per me!

-Andy la guardò sorpreso.-

Andy: Mi sorprendi ragazza! Scommetto che un long island ti fa fuori
Brittany: Scommetto che perdi la scommessa!

-Brittany prese il suo cocktail e iniziò a mandarlo giù facendo lo stesso con altri tre drink mentre si scatenava in pista e sudava, eccome se sudava, ma non si divertiva così tanto dai tempi delle superiori.
Alle 3:00 mentre venivano buttati fuori dal locale che stava chiudendo, Andy caricò Brittany in macchina.-

Andy: Andiamo, ti riporto a casa!
Brittany: No, non portarmi a casa!
Andy: Britt, non ti reggi in piedi. Ora da brava, fatti mettere la cintura e non fiatare!

-Brittany sbuffò.-

Brittany: Non portarmi a casa. Sono sola soletta!
Andy: Dove ti porto allora?
Brittany: Olly! Voglio vedere Olly!
Andy: Olly sta a significare Oliver? Vuoi che ti porti da lui? Forse è una buona idea, almeno non sarai sola! Dove abita Oliver? Mi sai dire la via?
Brittany: Rory Lane 2114 a Simi Valley… Ti indico io la strada…
Andy: Forse è meglio che io metta il navigatore!

-Dopo aver guidato per venti minuti e aver risvegliato Brittany, Andy suonò il campanello.
Dopo cinque minuti, sentirono Oliver rispondere al citofono, non molto amichevolmente.-

Oliver: Chi diavolo è a quest’ora?
Andy: Sono Andy, il collega di Brittany. Mi ha chiesto di riportarla…

-Nemmeno il tempo di finire la frase e Oliver era già fuori in pigiama. Guardò Brittany che era appoggiata alla macchina.-

Oliver: Oh, Britt!

-Subito la prese in braccio.-

Brittany: Olly, s-sei tu? Sento il tuo profumo!
Oliver: Sì, sono io. Ma cosa hai combinato?

-Lui guardò Andy.-

Oliver: Grazie per averla portata fino a qua!
Andy: Figurati. Ho fatto solo ciò che voleva! Io vado

-Oliver annuì, vide Andy rientrare in macchina e partire. Lui entrò in casa, tenendo ancora Brittany in braccio.-

Brittany: Sto male, Olly!
Oliver: Lo so, si vede!

-La adagiò sul divano e si sedette a fianco a lei spostandole i capelli dal viso. Non riusciva a toglierle gli occhi di dosso, era bellissima anche da ubriaca.-

Brittany: Ho bevuto un long island come primo drink
Oliver: Ci sei andata giù pesante, pulce!

-Brittany rabbrividì, lo guardò quasi commossa. Oliver ricordava.-

Brittany: “Pulce”! Mi fai tornare indietro nel tempo
Oliver: Sarebbe bello poterlo fare. Mi mancava chiamarti così!
Brittany: Non lo fai da sedici anni. E’ passato così tanto che quasi me ne dimenticavo

-Oliver continuava a guardarla negli occhi e a sorridere quando Brittany continuò.-

Brittany: Sì, sarebbe bello tornare indietro nel tempo

-Oliver sorrise malinconicamente, poi cambiò discorso.-

Oliver: Vieni, ti do una maglietta, così potrai dormire tranquilla

-Brittany annuì e seguì Oliver verso la stanza degli ospiti. Mentre lui le procurava la maglietta, lei si sedette sul letto cercando di spogliarsi. Ci provò e riprovò, ma quei collant non avevano la minima intenzione di sfilarsi, o, cosa più probabile, dopo quei forti drink, Brittany non ne aveva più la forza. Oliver, intanto, tornando nella camera degli ospiti, sentì un forte colpo e delle urla. Subito entrò in camera spaventato e vide la ragazza che si massaggiava la testa presa da un attacco isterico.-

Brittany: NON DOVEVO INDOSSARE QUESTE CALZE! IO LO SAPEVO E NON SI TOLGONO NEMMENO! SONO INTRAPPOLATA. COME FACCIO? MI SENTO MORIRE

-Oliver, subito la prese e l’abbracciò.-

Oliver: Okay, calmiamoci un attimo. Non morirai, Brittany. Te le tolgo io, okay?

-Brittany annuì e Oliver la svestì molto lentamente ammirando il corpo della ragazza. Gli era davvero difficile trattenersi, avrebbe voluto baciarla e farla sua ma non poteva farlo in quel momento. Brittany non capiva nulla. Lui osservò la ragazza mettersi la maglietta, sdraiarsi e addormentarsi. La guardò per cinque minuti, e, solo alle 3:45 anche lui riuscì ad andare a letto. Non passò molto tempo, quando si svegliò di soprassalto. Brittany si era infilata nel suo letto. Oliver la guardò, sorrise e le fece spazio.-

Brittany: Non riesco a dormire. Posso stare con te?
Oliver: Tutto il tempo che vuoi!

-Si guardarono per qualche secondo, poi Brittany parlò.-

Brittany: Stanotte ho perso la testa. Ho dimenticato di avere una figlia e mi sono resa ridicola davanti ai tuoi occhi. Matt ha fatto bene a lasciarmi, sono un disastro!

-Oliver la guardò mentre una lacrima scivolava sul viso della ragazza. Lui gliela asciugò.-

Oliver: No, non dire così. Non potrei essere più fiero della donna che sei diventata. Avevi bisogno di una serata di auto-distruzione visto tutte le cose che stanno succedendo nella vostra vita. Hai trattenuto tutte quelle emozioni per troppo a lungo, ti è consentito esplodere di tanto in tanto, pulce!
Brittany: Smettila di chiamarmi così!
Oliver: Ti da fastidio?

-Brittany lo guardò rispondendo con molta sincerità.-

Brittany: Mi fa sentire protetta e voluta e mi fa desiderare stare con te

-Oliver la guardò senza rispondere e a Brittany, quella domanda scivolò fuori dalla sua bocca senza pensarci troppo.-

Brittany: Ti manca toccarmi?

-Oliver un po’ spiazzato rispose con sincerità.-

Oliver: Da morire!
Brittany: Perché non lo fai?
Oliver: Ho paura di non riuscire a fermarmi. Ti desidero troppo e ho troppo rispetto per te, quindi cerco di non pensarci anche se mi rendi la cosa molto difficile in questo momento
Brittany: Puoi farlo, Olly!
Oliver: Non voglio farlo in questo modo. Voglio che lo voglia anche tu
Brittany: Ma io lo voglio!
Oliver: Lo so. Sto aspettando e continuerò ad aspettare fin quando non sarai pienamente cosciente di ciò che vuoi. Adesso non ragioni lucidamente

-Brittany lo guardò. Era davvero sorpresa di Oliver, anche se lei era ubriaca, lui si stava comportando da vero signore, e questo, non faceva altro che accrescere il sentimento della ragazza.
Lei lo guardò e, decidendo di chiudere quella conversazione, disse...-

Brittany: Buonanotte Olly!
Oliver: Buonanotte pulce!

-Sorrise, le accarezzò il viso e si addormentarono.-

Meraviglie eccomi!
Cosa ne pensate? L'addio di Brittany e Matt mi rattrista. Matt ci piaceva davvero tanto! 
Un bacione,
Sum <3

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Summer11