C'è silenzio, qui.

Riesci a sentire la mia voce? 
È dolce, credo. Non sei in grado di giudicare. Non ne hai voglia, e comunque hai altro a cui pensare.
Hai paura, non è vero?

Su, non piangere. Vedrai che tutto si aggiusterà. Fammi vedere il tuo viso arrossato. 
Ecco qui, un po' d'acqua calda e tutto passa. Sei lucido, adesso. Siediti, avanti. Shh, un bel respiro. 
Hai paura, vero?
Fai sí con la testa, passandoti una mano nei tuoi spettinati capelli neri. Che occhioni lucidi, tesoro. Su, un altro po' d'acqua. Eccoti qua: sei o non sei uno splendore? 
Ti va una tazza di tè? No? Non importa, capisco. Hai la nausea. La testa gira e senti il bisogno di vomitare. Povero tesoro, non fare così. Hai pianto tanto, è per questo che stai male. 
Metti giù la testa. Su, non temere. Il cuscino è comodo. E poi, se le cose si mettono male, puoi chiamarmi. 
Sai che sono qui per te, vero? Ti canterò una ninna nanna se non riuscirai a dormire bene, e se lo vorrai ti terrò la mano. No, non dire questo. Certo che lo meriti, mio dolce splendore. Non piangere, ok? Se smetti di piangere ti faccio una carezza ai capelli. 
Ti piace, sí? Guarda come ti rilassi. 
Ora va meglio. No, non tirare su col naso. Copriti, piuttosto. Hai freddo.

Vuoi dirmi qualcosa, tesoro? 


Non parlare. Non c'è bisogno. So cosa pensi. Lo vedo nei tuoi occhi scuri. 
So cosa vuol dire, lo sai? Per questo ci capiamo cosi tanto. 
Lo vedi, questo? È il mio cuore. Puoi seguire col dito la linea della crepa. 
Sai chi l'ha fatta?

Lo sai. Chiudi gli occhi e mi indichi con l'indice. 

Tesoro perspicace. Io...


Cosa sono questi occhioni? Su, contegno. Non è davvero da piangere ancora. 
Vuoi sentire un segreto? Puoi tenermi la mano, se lo vuoi. 
Ho passato tante, troppe notti così. A guardarmi allo specchio, parlando con me stesso, chiedendomi cosa avessi sbagliato.
E perché sono qui, da solo, in un luogo che non riconosco, a pregare di avere ancora una possibilità di cambiare. 
Ci risiamo, a quanto pare. 


Adesso chiudi gli occhi e dormi. Chiudili! Che fai, gli scherzetti? 
Non tremare così. Ci sono io. Non ti lascio, mia gemma. Stringi i miei guanti e non lasciarli. 
Domani ti sveglierai, visino pulito e occhioni asciutti. 
E sarò con te, a farti coraggio nella nuova giornata. Su, ricominceremo assieme. Vedrai che ti piacerà il nuovo te.