Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: fedepiper91    22/08/2017    2 recensioni
"...i hate how much i love you
I cant stand how much I need you
And I hate how much I love you
But I just can't let you go
And I hate that I love you so.."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~
Quando Strawberry si svegliò quella mattina, non capì a prima occhiata dove si trovasse, ma sapeva con certezza che quella non era camera sua.
Le lenzuola profumavano di pulito...ma c'era un altro odore ,familiare, che però inizialmente non riuscì ad inquadrare.
Si stiracchiò ,stropicciandosi gli occhi, si mise seduta sul letto e poi si guardò intorno.
Fu in quel momento che le tornò in mente la sera prima e si ricordò che i ragazzi l'avevano lasciata dormire al cafè.
Non si era sentita bene, e poichè sarebbe stata da sola in casa e c'era una tempesta di neve in città, i due l'avevano convinta, molto facilmente, a restare lì con loro.
Posò lo sguardo davanti a sè e arrossì pensando dove avesse riposato, molto bene dovette aggiungere. Aveva dormito in camera di Ryan.
Gliel'aveva stranamente ceduta volentieri , ed era stato molto dolce, cosa che non era affatto da lui.
O forse, così cominciava a pensare la giovane, quello era solo un lato del suo carattere che nessuno vedeva mai e che teneva ben nascosto.
Shirogane e Kyle erano stati gentili, si erano occupati di lei e la rossa dovette ammettere che quella mattina si sentiva decisamente molto meglio.
Aveva dormito divinamente. Neanche il suo letto era così comodo.
La sveglia sul comodino segnava già le 11.
La ragazza sorrise pensando di non dover correre di qua o di là.
Niente faccende di casa, niente scuola e niente lavoro.
Aveva tutto il tempo del mondo. Poteva rilassarsi un po'.
Ultimamente era sempre stressata.
"Avrei bisogno di una vacanza" Mormorò, parlando fra se e se.
Qualcosa mentre si muoveva aveva catturato la sua attenzione.
Guardò le due fotografie accanto all'orologio,avicinandosi.
Le aveva già viste tempo prima, ma da lontano e non vi si era mai soffermata.
Ryan non amava che le persone si impicciassero dei suoi affari...e poteva capirlo. Era sempre così riservato,cupo.
Una ritraeva il biondino, da adolescente. Quel viso, quegli occhi tristi e quell'espressione accigliata e da "so tutto io" li avrebbe riconosciuti fra mille.
Nell'altra immagine c'era sempre lui ,da piccolo, tutto sorridente e non era da solo. Era con una donna.
Strawberry giunse alla conclusione che fosse sua madre.
Era davvero molto bella. Ryan le somigliava molto.
Avevano lo stesso sorriso e lo stesso colore di capelli.
Era davvero un peccato che il giovane avesse dovuto crescere senza la madre.
Lei non saprebbe cosa fare senza la sua adorata mamma...senza i suoi amati genitori.
Si alzò di malavoglia e prese il cellulare per vedere se loro o Mark avessero chiamato. Niente. Nada.
Poteva capire i suoi genitori che erano occupati col lavoro, ma che cosa stava facendo il suo ragazzo, se poteva ancora definirlo tale?
Erano giorni che non si sentivano. Perchè non l'aveva ancora chiamata?
Si era dimenticato di lei? D'un tratto non si sentiva più importante, speciale per lui.
A quel punto il suo stomaco brontolò. Aveva fame. Così decise di scendere in cucina per vedere se c'era qualcosa da mangiare.
Prima ancora di entrare ,sentì una voce dietro di lei dire:

<< Buongiorno dormigliona. Stavo per venire a buttarti giù dal letto. >>

<< Buongiorno rompiscatole. Buongiorno Kyle! >> Esclamò la rossa, girandosi a guardare in malo modo il giovane, per poi dirigere lo sguardo davanti a sè e  sorridere al pasticciere che si trovava , come al solito dietro il bancone.
Strawberry notò di fronte a lei la tavola imbandita.
Il caro Kyle aveva pensato al suo appetito e le aveva preparato molte leccornie.
I suoi occhi si animarono immediatamente, dinanzi a tanta bontà.
Le fecero venire il buon umore che per poco, per colpa di Mark ,non le era stato portato via.
Si leccò le labbra, gesto che non passò inosservato dal biondo che deglutì distogliendo lo sguardo.

<< Buongiorno Strawberry. Hai fame? >> Domandò gentilmente il moro, ricambiando il sorriso della giovane.

<< E me lo chiedi? >> Rispose lei, con fare ovvio, dopo aver fatto energeticamente di sì con il capo ed essersi seduta a tavola.
Si leccò ancora le labbra ,prima di addentare un bel cupcake alla fragola che finì in meno di un minuto e dopo aver bevuto ,successivamente, un bicchiere di latte.

<< Che ingorda. >> Mormorò a quel punto Ryan, guardando la scena che si stava svolgendo davanti ai suoi occhi.
Venne però sentito dalla rossa di fronte a lui che ,come risposta, gli fece una linguaccia e sbuffò sonoramente.

<< Volevo farti sapere che nel pomeriggio riapriamo il cafe. Tu te la senti di lavorare Strawberry? >> Disse pochi secondi dopo Kyle, anche solo per evitare una qualsiasi discussione fra i suoi due amici.

<< Certo. Le medicine hanno fatto effetto. Mi sento come nuova. >> Commentò lei, alzandosi e gesticolando,mostrando la sua agilità e facendo una piroetta degna di Paddy.

<< Ne sei sicura? >> Sussurrò l'uomo, ancora un po' preoccupato per l'amica.

<< Un'unica cosa buona è venuta fuori dal fatto che hai deciso di restare qui per la notte! >> Esclamò poi Ryan, attirando l'attenzione su di se.

<< E sarebbe? >> Chiese la rossa, curiosa e confusa allo stesso tempo.

<< Non arriverai in ritardo al lavoro. >> Affermò ridendo il suo capo, prima di allontanarsi dai due.

<< Sei sempre il solito simpatico. >> Ribattè la ragazza, lanciandogli l'ennesima occhiata e una linguaccia.

<< Ah, stavo per dimenticarmene. è passata Lory poco fa, ma visto che tu stavi ancora dormendo non abbiamo voluto svegliarti. Ti saluta, ma tanto vi vedrete più tardi. >> Continuò il pasticciere, dopo aver sorriso amaramente per lo scambio di battute del due.

<< Io esco. >> Affermò Shirogane.

<< Dove vai? >> Chiese a quel punto la giovane, senza neanche pensarci.

<< Ti interessa? >> Rispose lui, lanciandole uno sguardo scettico e sorpreso.

<< Certamente. Siamo amici,no? >> Ribattè lei , con un sorriso vittorioso sulle labbra, mentre si metteva a braccia conserte.

<< Bhè.. Se proprio lo vuoi sapere, ho un'appuntamento! >> Esclamò allora Ryan, mentre indossava il suo giacchetto di pelle.
Era l'unico che conosceva che a dicembre andasse in giro vestito così leggero.
"Ma non avrà freddo?" Pensò la rossa.

<< Fammi indovinare. La bionda di ieri? >> Azzardò a domandare la ragazza, mordendosi successivamente la lingua.
Non sapeva perchè l'aveva detto. Non voleva saperne niente, ma ormai era fatta.

<< Non sono affari tuoi. >> Rispose con tono alterato e brusco il biondino, dirigendosi verso la porta.

Ryan non doveva vedersi con quella ragazza. Anzi, se ne era anche dimenticato a dire il vero.
in realtà aveva un'incontro con dei fornitori, ma amava vedere la sua "amica" gelosa, per quanto lei non volesse ammettere se e quando lo era, e quindi aveva preferito lasciarla sulle spine.

<< Maleducato. Cosa vuoi che me ne importi della tua vita. Fai come vuoi! >> Gli urlò dietro lei, ma quasi sicuramente il ragazzo non aveva sentito, essendo già fuori dalla porta.

<< Sono proprio dei ragazzini. >> Commentò il pasticciere, sbuffando sonoramente, dirigendosi verso la sala.

Un'ora e mezza dopo Ryan era tornato. Strawberry era al telefono con la madre e  Kyle era in cucina, come al solito, a preparare il pranzo.
La coppia si rincontrò qualche minuto dopo nella camera da letto di lui.

<< Sai.. tua madre era davvero bellissima! >> Disse Strawberry,avvicinandosi al biondo, cogliendolo di sorpresa.

<< Sono d'accordo. >> Rispose poco dopo, guardando la foto che lo ritraeva insieme alla donna.

<< Vi somigliate molto. >> Commentò la giovane, sorridendo.

<< Ryan!? >> Chiamò poi lei,vedendo che il ragazzo non le rispondeva ed era immerso in qualche suo pensiero.
Riconosceva quelo sguardo cupo e triste sul suo volto.

<< Che c'è? >> Ribattè lui, bruscamente., distogliendo l'attenzione dall'immagine davanti a lui, schiarendosi la voce.

<< So che non ti piace parlarne...Posso solo immaginare come dovrai sentirti, ma volevo solo farti sapere che se vuoi....bhè, io ci sono. >> Disse Strawberry, un po' imbarazzata, posando una mano sulla schiena di lui, che le dava le spalle in quel momento.

<< Grazie... ma non serve. è acqua passata. Sono un'uomo adulto ,ormai. >> Affermò lui, con tono dolce e amaro allo stesso tempo, non muovendo un muscolo e non reagendo al tocco.
Quel gesto sembrava non avesse sortito alcun effetto sul biondo, ma non era così. L'effetto c'era stato eccome.
Il ragazzo era così abituato a non provare nulla e a fingere, che non aveva battuto ciglio quando aveva sentito la mano della rossa sulla sua schiena.
Il suo cuore però, che non era ancor riuscito a domare come voleva, aveva saltato un battito  e Ryan aveva provato un grande e strano calore al centro del petto.
Raramente tra l altro, la giovane gli si era avvicinata... spontaneamente, poteva aggiungere.
Cercava anzi, sempre di allontanarlo e di evitare il contatto e invece in quel momento sembrava come se con quel suo gesto, semplice ma affettuoso, volesse infondergli coraggio e dargli sostegno.
La ragazza, secondo lui, doveva aver sentito che, in qualche modo, la sua mente l'aveva riportato dentro quei brutti ricordi che troppe volte aveva cercato di dimenticare ed eliminare, senza però riuscirci.
A volte, doveva ammettere, Strawberry aveva la capacità di sorprenderlo.
Possibile che avesse capito le sue difficoltà, i suoi pensieri, in quell'istante?
Peccato comunque che non servisse più. Ormai era diventato un'uomo.
Era cresciuto. Certo aveva avuto Kyle vicino sin da ragazzino, ma non era bastato.
Il suo cuore si era chiuso il giorno in cui aveva perso i suoi genitori ed aveva deciso di non darsi pace fin quando non si sarebbe vendicato.
L'aveva giurato sulla tomba dei suoi. Era stato quello il suo unico obbiettivo nella vita.
Solo successivamente, sarebbe potuto andare avanti con la sua vita e chiudere col suo passato.

<< Sì, ma.. >> Continuò lei,non sapendo bene cosa dire ,in realtà.
Era a disagio, per via del silenzio assordante.
Voleva fare qualcosa per lui, ma non sapeva neanche trovare le parole per poter aiutare il suo amico e odiava il non poter fare nulla per alleviare il suo dolore.
Le faceva strano considerare Ryan un'amico. Erano stati tutto fuorchè quello da quando si conoscevano, ma col tempo si era creato un certo legame fra loro, difficile da spezzare. Ne avevano passate parecchie insieme.
E se quello non era considerato amicizia, allora che cosa poteva essere?

<< Sono contento che ti preoccupi per me, davvero, ma non è necessario.
Andiamo a mangiare. Tra poco le altre saranno qui! >> Esclamò poco dopo Ryan; con tono più gentile; girandosi verso di lei per guardarla.

<< O...ok! >> Fu l'unica risposta di lei, quasi balbettando, alzando gli occhi per incontrare quelli del giovane.
Strawberry si ritrovò un po' intontita a causa dell'intensità di quello sguardo e non riuscì a trovare , ancora una volta, le parole da dire; cosa molto strana per lei.

<< Ti lascio cambiare. Ci vediamo di sotto. >> Disse ancora il suo capo, prima di allontanarsi e dirigersi verso la porta per uscire e lasciarla da sola.

Mezz'ora dopo , le altre 4 ragazze erano arrivate, puntualissime, al cafè.
Paddy e Lory si erano precipitate da Strawberry per abbracciarla e per sapere come stava.
Invece Mina e Pam, dopo aver fatto un saluto veloce e generale ,si erano già dirette verso lo spogliatoio.
La giornata era stata tranquilla. Il cafe non era stato particolarmente pieno.
Strawberry sembrava davvero in forma.
Le medicine prese aveva davvero fatto effetto, pensarono i due ragazzi ,mentre guardavano la rossa da lontano.
Le giovani decisero poi, a fine turno e su proposta di Kyle, di rimanere a cena tutti insieme al cafe.
Passarono una bella serata in compagnia , fra chiacchiere, risate ,prese in giro, musica e tanto cibo.
Era una di quelle serate che si ricordano in eterno e si raccontano negli anni successivi.
Tutti in quel momento stavano pensando che se il mondo fosse finito di lì a poco, almeno avevano avuto una serata del genere.
Si erano divertiti. Erano stati bene. E perfino Ryan sembrava essersi rilassato.
Strawberry ,in disparte dagli altri, d'improvviso sorrise, guardando i suoi amici sparsi per la stanza e a quel punto, giurò a se stessa che avrebbe fatto di tutto per avere molte altre serate come quella.
Non avrebbero perso la guerra. Lei non l'avrebbe permesso, a costo della sua stessa vita.
Dopo mezzanotte, Paddy ,Lory, Mina e Pam decisero di tornare a casa.
Aveva anche ripreso a nevicare, ma leggermente.
Quella era davvero la serata perfetta, almeno secondo la rossa, che invece aveva deciso di restare ancora una notte al cafe.
I suoi sarebbero tornati fra un paio di giorni e a lei non andava proprio di tornare a casa e stare da sola.
Salì in camera di Ryan per "cambiarsi" e trovò qualcosa appoggiato sopra il letto.
Che fosse per lei?

<< E questo cos'è? >> Disse a voce alta la ragazza,avvicinandosi per sbirciare.
Si sapeva quanto fosse curiosa di natura.

<< Cosa ti sembra? >> Fece una voce dietro di lei, facendola saltare per aria.
In quel momento si sentì colta in flagrante, manco avesse fatto chissà che cosa.
La sua espressione era talmente buffa che Ryan dovette ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non sbottare a riderle in faccia.

<< è un vestito?! >> Domandò poi la giovane,girandosi a guardare il biondino di fronte a lei che avvicinandosi con passo felino, affermò con voce suadente e sincera:

<< è per te! >>

Sfoggiò a quel punto un sorriso smagliante, vero.
Fu disarmante per la giovane, che rimase impietrita, capendo solo dopo di trovarsi a pochi centimetri da lui.
Era stato così veloce nell'arrivarle accanto,senza che lei se ne accorgesse.
Potè così sentire distintamente l'odore della sua colonia.
La ragazza inspirò profondamente, chiudendo gli occhi, senza rendersene nemmeno conto.
Le piaceva molto quel profumo, per quando odiasse ammetterlo.
Era così buono.....così Ryan.

<< Oh...Ma è bellissimo! >> Riuscì ad esclamare, successivamente, la rossa, riprendendo le sue facoltà mentali , riproverandosi mentalmente e spalancando gli occhi. Doveva stare più attenta.

<< Ho pensato potessi indossarlo alla festa...sempre se verrai. >> Le disse allora il biondo, guardandola intensamente ,facendole capire quanto tenesse alla cosa.

<< Hai buon gusto. Non c'è che dire. >> Fece lei, allontanandosi, seppur di poco dal ragazzo, ignorando i battiti del suo cuore e le parole dette dal giovane.

"Che diavolo c'è che non va in me?" Si chiese Strawberry fra se e se.
La presenza del biondino la destabilizzava troppo in quel periodo e non poteva permettersi passi falsi.
Doveva darsi una regolata e soprattutto non insospettire nessuno.

<< Mi farebbe molto piacere se venissi. >> Le disse lui, riavvicinandosi, con voce morbida ma maliziosa, continuando a guardarla magneticamente.
La rossa si sentì mancare il respiro.
E in quel momento un telefono squillò, rompendo l'idillio che si stava creando.
Era il cellulare di Strawberry.
Vedendo il mittente, scoprì di non essere così entusiasta come sarebbe dovuta essere ,anzi.
Eppure aspettava da giorni una chiamata dal suo ragazzo.
Si sentiva stranamente delusa , perchè quella chiamata aveva distrutto il momento che si era appena creato con Ryan.

<< è Mark! >> Esclamò lei, con un tono piatto ed indecifrabile,persino per il biondo, che di solito riusciva a capire subito l' umore della rossa.
Quando il suo fidanzato idiota la chiamava era sempre molto su di giri, invece stavolta continuava a guardare il suo cellulare ,come se non avesse voglia di rispondere e fosse in conflitto. Quasi come se fosse scocciata.
Non potè di certo negare che la cosa non poteva che fargli piacere.
Fingendo tranquillità, il biondo esclamò col suo solito tono di voce menefreghista, lasciando la stanza:

<< Ah... Bhè, allora tolgo il disturbo! >>

Riuchiudendosi la porta alle spalle, Ryan fu quasi tentato di rimanere ad ascoltare, ma decise di rispettare la privacy della sua amica e dipendente e si diresse di sotto per distrarsi.

<< Ma no. Questa è camera - >> Aveva successivamente ribattutto la giovane, mentre lo guardava andare via, prima di rispondere alla chiamata, con finta allegria: << Hei Mark! >>

<< Strawberry,che bello sentirti! Mi dispiace non averti potuto chiamare prima. Queste qualificazioni per le provinciali sono estenuanti. Ma come mai non sei venuta a vedermi? Speravo saresti venuta a tifare per me. >> Disse tutto d'un fiato il ragazzo, entusiasta ,ma allo stesso tempo un po' deluso dalla mancata presenza della sua ragazza.

<< Oh mi dispiace Mark, ma sono stata impegnata anch'io in questi giorni.
Tra l altro ieri mi è anche venuta l'influenza, quindi non me la sono proprio sentita di uscire! Figurati che non sono riuscita nemmeno a lavorare.
Kyle ha dovuto mandarmi a riposarmi. >> Rispose la rossa,con tono di voce triste ,ma fermo.

<< Ah. E adesso come stai? >> Domandò il moro, interessato.

<< Molto meglio. Sono anche tornata a lavoro! >> Esclamò Strawberry, con tono di voce più alto.

<< Così presto? Potevi prenderti un giorno di malattia! >> Se ne uscì dicendo il ragazzo, sorpreso.

<< Ahahahah ! Bhè, dubito che Ryan me l'avrebbe permesso. Già gli ho rubato il letto! >> Borbottò sorridendo la giovane, senza pensare alle parole appena dette.

<< Che vuoi dire? >> Chiese ,a quel punto, Mark, spiazzato e confuso.

<< Ah... bhè, ecco... Siccome i miei sono partiti per lavoro, c'era la tempesta di neve ed io non mi sentivo bene, ho preferito restare qui con loro, piuttosto che a casa da sola. >> Spiegò la rossa.

<< Strawberry! Stai dicendo sul serio? >> La rimproverò lui, basito e meravigliato.

<< Perchè non dovrei essere seria? >> Ribattè lei, calma, non riuscendo a capire il problema.
Non capiva il perchè Mark la stesse facendo così tragica.
I ragazzi erano stati così carini con lei. E non è che fosse successo qualcosa fra lei e Ryan.
"A meno che.." Pensò poi la ragazza, fermando immediatamente e improvvisamente il flusso dei suoi pensieri, scuotendo energicamente la testa. Era assurdo.
Mark non era affatto un tipo geloso....e poi non ce n'era alcun bisogno.
"Giusto?" Fece però dopo da eco, una vocina nella sua testa.

<< Mi stai dicendo che hai dormito in camera di Ryan stanotte? Da sola con lui? >> Domandò ancora Mark, con tono di voce alto.
Stavolta sembrava quasi arrabbiato.

<< Sì e allora!? Aspetta cosa ? No! Mica insieme. Ma ti pare! Mark!
Mi ha soltanto ceduto la sua stanza. è stato carino da parte sua.... considerando come mi tratta di solito. >> Disse allora Strawberry, cercando di risolvere la discussione e chiarire la situazione.
Non le piaceva cosa il moro volesse insinuare.

<< Appunto! >> Mormorò il ragazzo.

"Non si fidava di Ryan o non si fidava di lei? Che sospetti qualcosa?" Domande come queste si affollavano nella mente della rossa, che poco dopo sentì il fidanzato esclamare:
<< Secondo me ti fidi troppo di quei due! Soprattutto di quel biondino. >>

<< Andiamo Mark! Cosa credi sarebbe potuto succedere? Ryan avrà anche mille difetti, ma non si approfitterebbe mai di me. >> Affermò lei, con tono sicuro.

 "Giusto?" Fece di nuovo quella vocina nella sua testa ,per poi continuare dicendo: "Di sicuro c'ha provato molte volte e non è che tu abbia fatto molto per allontanarlo da te o farlo davvero smettere di provarci."

<< Comunque ti ho chiamato per dirti che ho finalmente un po' di tempo domani mattina. Se vuoi possiamo vederci. >> Disse Mark, dopo qualche secondo di silenzio.

< è perfetto, ma devo parlarne con Kyle prima. Domani mattina siamo aperti. Spero davvero che ci potremmo vedere. Anche perchè.. ti devo parlare! >> Ribattè lei, speranzosa e seria.
Non sapeva ancora bene cosa dirgli, ma sapeva che avevano un discorso da fare.

<< Va bene. Qualcosa di cui devo preoccuparmi? Ti sento un po' strana! >> Affermò Mark, timoroso.

<< No , tranquillo. Buonanotte. >> Rispose secca lei.

<< Anche a te. Ti amo. >> Le disse il ragazzo., con tono di voce dolce.

<< Anch'io ti amo! >> Mormorò lei ,con tono di voce neutro, prima di chiudere la telefonata.

Quella sera ,per la prima volta, Strawberry si sentì una bugiarda ,mentre gli declamava il suo amore. Ciò che aveva detto ,le era sembrato forzato, falso e non era mai successo.
Amare Mark era una delle poche certezze che aveva nella vita.
Come poteva ,il suo cuore, essere cambiato senza che lei se ne accorgesse? Quando era successo? Come aveva potuto permetterlo?
O forse dovevano solo ritrovarsi.
Nel frattempo, durante quell'ultimo scambio di battute fra i due fidanzati, Ryan aveva avuto la sfortuna di passare accanto alla porta della camera ,mentre andava in bagno e di sentire quelle parole uscire dalla bocca della donna che amava.
Quel ti amo, seppur impilcito, lo feriva più profondamente di quelle fisiche.
D sicuro più di quelle che aveva subito quanche settimana prima.
Durante la notte, per motivi diversi, ne Strawberry ne Ryan erano ancora riusciti a prendere sonno ed entrambi ebbero la stessa idea. Dolci.
Aprirono le porte della loro camere quasi in contemporanea.
Quando Strawberry arrivò in cucina ,si ritrovò a pochi centimetri da Ryan, in piedi di fronte a lei, ma di spalle.

<< Oddio! Che spavento! >> Esclamò alzando la voce, portandosi una mano sul cuore e poi sulla bocca, la ragazza ; che sovrappensiero e mezza assonnata , non si era accorta della luce accesa.

<< Ryan! Che ci fai qui? >> Chiese lei poco dopo, confusa, guardandosi intorno.

<< Cosa ti sembra? >> Ribattè lui, girandosi alzando il sopracciglio destro e mostrando cosa avesse in mano. Cioccolato e uova.
"Che avesse avuto la sua stessa idea?" Pensò immediatamente la rossa, per poi chiedere:

<< Vuoi preparare una torta a quest'ora? >>

<< Ho fame. >> Fu la risposta secca e tranquilla del giovane, che scrollò le spalle e prese a muoversi.

<< Ti do una mano. >> Affermò subito dopo Strawberry.
Anche lei aveva voglia di dolci e sapeva che si erano spazzolati tutto a cena e poi tanto era sicura che non sarebbe riuscita a tornare a dormire.
Tanto valeva aiutare.

<< Sicura? Fosse per me ,non ti farei neanche avvicinare ai fornelli! Non so come Kyle faccia a fidarsi. >> Esclamò il biondo, con voce giocosa e divertita e sguardo fintamente timoroso.
Sapeva bene che la ragazza non era un'asso in cucina.
Guardò il viso di lei fare prima un'espressione adorabile, poi una corrucciata e infine una arrabbiata.

<< Cattivo! >> Commentò la rossa, avvicinandosi per strattonarlo, facendogli la solita linguaccia.

<< Ok! In due faremo prima..... >> Mormorò il biondo, scettico, per poi continuare sussurrando:

<< Spero! >>

<< Ti ho sentito! >> Ribattè lei, guardandolo male, sfoggiando successivamente un bel sorriso.

Strawberry era una frana in cucina; si sapeva, ma non era tanto dovuto al fatto che non le venissero bene le cose da mangiare.
Il problema era che la rossa era un vero e proprio disastro. Come si muoveva faceva danni. Come un'elefante all'interno di una cristalleria.
Troppo pasticciona a detta di tutti... cosa strana considerando i suoi poteri da mew mew.
Avrebbe dovuto avere ottimi riflessi, peccato che non era affatto così e ciò che successe dopo ne fu la conseguenza palese e lampante.
Fu questione di secondi. Un'attimo prima Ryan stava spiegando pazientemente la quantità di farina da dover usare , mentre reggeva lo sgabello alla rossa  che stava prendendo l'ingrediente che si trovava nella mensola sopra il frigo e l'attimo dopo il biondo era completamente ricoperto di bianco.
La ragazza, rimasta successivamente immobile a guardare la scena, aveva fatto cadere metà pacco sulla testa del ragazzo che aveva preso a strarnutire, mentre cercava di togliersela di dosso.
Strawberry ,a quel punto,vedendolov agitarsi come un matto e non riuscendo più a trattenersi ,scoppiò a ridere, ma mentalmente, la rossa si stava già preparando per le urla e i rimproveri a cui a breve sarebbe andata sicuramente incontro.
Il biondino di fronte a lei, invece, fece qualcosa di inatteso. Rise.
E, non dandole neanche il tempo di reagire , la sporcò ,dopo aver preso una manciata di farina dalla busta ed avergliela lanciata addosso ,colpendola in pieno viso.
Passarono i minuti successivi a ridere e a prendersi in giro, mentre , come una macchina ben oleata, si davano il cambio a seconda di cosa bisognasse fare.
La ragazza aveva smesso , per via di qualche miracolo, di combinare casini e stava dando un'aiuto concreto al ragazzo.
Stranamente tutto filò liscio e la torta al cioccolato uscì buona.
I due mangiarono le loro fette in pochi minuti e decisero di riporre il resto in frigorifero. Non potevano di certo mangiare una torta intera!
C'era silenzio a tavola, in quell'istante, ma non era uno di quelli imbarazzanti, anzi.

<< Sei stata brava. Non me l'aspettavo. >> Commentò poi Ryan, con un sorriso sincero sulle labbra.

<< Wow. Un complimento e un sorriso. Questo è un'evento da ricordare. >> Ribattè la giovane, felice.
Non si era mai sentita così leggera e serena come in quell'istante.
Il momento di pace però durò poco.

<< Come mai eri sveglia a quest'ora della notte? >> Domandò ,curioso e anche un po' confuso, Ryan.

<< Forse per il tuo stesso motivo Ci hai pensato? >> Fece di rimando lei.

<< Ne dubito. >> Mormorò il giovane, facendo intendere che la sua mancanza di sonno non era stata affatto dovuta alla fame.

<< Probabilmente hai ragione. è che non riuscivo a dormire. Sai..le cose con Mark.... >> Rispose la ragazza incerta e sconfitta, per poi continuare ,parlando sottovoce e con tono triste:
<< Non vanno molto bene ultimamente. >> nell'esatto momento in cui Ryan disse:
<< Non voglio saperne niente di quel... >>

<< Cosa? >> Dissero i due in contemporanea, ognuno rispondendo alla frase appena detta dall'altra persona.

<< Ho detto che ultimamente le cose non vanno molto bene fra noi e non ho ancora avuto modo di parlargliene. Mi sento così distante da lui negli ultimi tempi e poi il dovergli mentire in continuazione sul progetto mew mew e gli alieni non aiuta di certo la nostra relazione. Comunque immagino che a te di queste cose importi poco e niente eh!? >> Spiegò Ichigo, per poi sorridere amaramente.
Sapeva cosa Ryan pensasse di Mark, anche se non aveva mai capito il perchè non gli andasse a genio.
E a giudicare dai commenti recenti del suo ragazzo, l'antipatia era reciproca.

<< Mi dispiace in realtà! Se ci fosse stato un altro modo, magari meno invasivo......ma non l'ho trovato purtroppo. >> Mormorò il biondo, cercando all'inizio di sembrare sincero il più possibile, finendo per diventarlo sul serio.
Non avrebbe mai voluto gravare sulle vite delle 5 giovani ragazze, ma non era colpa sua se loro erano le uniche in grado di evitare la distruzione della terra e la fine degli esseri umani.
Se ci fosse stata un'altra soluzione, se avesse potuto risolvere la faccenda da solo , l'avrebbe fatto.

<< Vabbè.. è tardi. è meglio andare a dormire. Buonanotte Shirogane! >> Esclamò la rossa, alzandosi dalla sedia ,sbadigliando.

<< Buonanotte Ichigo. >> Sussurrò lui, quando lei era già per le scale.

Strawberry si addormentò stranamente col sorriso sulle labbra, subito dopo aver toccato il cuscino e ebbe la netta sensazione, la mattina dopo, che non fosse stato merito della torta mangiata..o almeno non solo.
L'ultima cosa che vide prima di cedere a Morfeo, fu il bellissimo abito ,regalatole da Ryan, appeso fuori l'armadio.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: fedepiper91