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Autore: KiaraMad    23/08/2017    4 recensioni
Tra delusioni e ricordi, Tom Dupain cerca di ricomporre il cuore spezzato della figlia.
Genere: Hurt/Comfort, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Tom Dupain
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno mi dirai

Song: Un Giorno Mi Dirai degli Stadio.

 


Trafelata, imporporate le guance e il cuore prepotente, tracotanti i battiti e il respiro audace, si accasciò di fronte alla porta della camera da letto, con una mano sul petto.

Stupida.

Non piangere.

Sentì dei passi, il rumore della suola che impattava sulle mattonelle del pavimento rossastro.

Qualcuno bussò alla porta.

«Chi è?»

Mai si era sentita in quel modo prima, mai prima di allora.

«Marinette, stai bene?»

 

Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato alla mia felicità per te.

 

Marinette alzò gli occhi. Si morse le labbra.

Non piangere.

«Che è successo, Marinette?»

 

E tu riderai, riderai, tu riderai di me.

 

«Marinette?»

«P-papà?»

«Mi apri, per favore?»

 

E mi dirai che un padre

Non deve piangere mai.

 

Quando Marinette aprì la porta, l'uomo la scrutò.

«Che è successo, bambina mia?»

 

E mi dirai che un uomo
Deve sapere difendersi.

 

«Niente.»

Si spostarono dall'ingresso, si sedettero sul letto.

«Allora?»

Dirglielo o no?

Ci rimuginò a lungo. Se gli avesse rivelato la verità, forse sarebbe scoppiato a ridere.

Stupida.

 

Un giorno ti dirò
Che ho rinunciato agli occhi suoi per te
E tu non capirai, e mi chiederai… «perché»?

 

«Papà... tu hai mai avuto delusioni?»

«Sì, certo. Tutti hanno delusioni prima o poi, è normale. Ma dimmi... si tratta di una delusione d'amore?»

 

E mi dirai che un padre
Non deve piangere mai
Non deve arrendersi mai.
Tu mi dirai che un uomo
Deve sapere proteggersi.

 

Dirglielo o no?

Annuì, con lo sguardo basso.

Si vergognava.

 

Un giorno mi dirai
Che un uomo ti ha lasciata e che non sai
Più come fare a respirare, a continuare a vivere.

 

Le sorrise.

«Alla tua età, ero innamorato di una ragazza bellissima. Stavo bene con lei, e pensavo che saremmo rimasti insieme per sempre. Un giorno, però, mi disse che si sarebbe trasferita in Cina. Io non mi dichiarai mai», inspirò, «Ma l'amore, piccola mia, va e viene, non si ama per sempre. È come l'odio: non si odia per sempre.»

 

Io ti dirò che un uomo
Può anche sbagliare, lo sai
Si può sbagliare, lo sai?

 

«Un giorno questo ragazzo che adesso ti fa tanto soffrire non conterà più niente per te... o forse sì, magari lo ringrazierai per questo piccolo dolore che ti ha provocato, perché avrai trovato qualcuno che ti merita di più.»

 

Ma che se era vero amore
È stato meglio comunque viverlo.

 

«Tu vali tanto, Marinette, non buttarti giù per una cosa così: un giorno incontrerai ostacoli molto più alti e delusioni molto più amare di queste.»


Ma tu non mi ascolterai.
 

Marinette fissava il pavimento.

Stringeva i pugni e batteva i piedi: era nervosa.

«I-io lo a-amerò per sempre, papà!»

 

Già so che tu non mi capirai.

 

Scoppiò, e le lacrime accumulate le rigarono il viso.

 

Piangendo tu.
Mi stringerai.

 

E si abbandonò alle braccia possenti del padre, protettive e calde, tranquille e sicure, lasciandosi cullare da quell'amore tenero che non sarebbe mai svanito, che sarebbe rimasto invariato per sempre.

  
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