Anime & Manga > Kuroko no Basket
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Autore: HaikyuuUshijima    23/08/2017    1 recensioni
Kise con un sorriso inevitabile nel volto si ricordava nitidamente quell’incontro improvvisato con Aomine.
Partecipante al contest ‘Like an Hero- Eroe per un giorno’ indetto da Emanuela.Emy79 sul forum di Efp
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daiki Aomine, Ryouta Kise
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Pantera affamata

 

Kise con un sorriso inevitabile nel volto si ricordava nitidamente quell’incontro improvvisato con Aomine.Il biondino dopo un faticoso allenamento con la sua squadra di basket, appena tornato a casa si fece una doccia fredda. Si posizionò sotto il getto gelido tirando indietro la testa lasciando così l’acqua scorrergli sul corpo atletico e definito, chiudendo gli occhi per rilassarsi. Ovviamente, avendo la testa invasa da diversi pensieri, dubbi, non fece altro che pensare, pensare e pensare.
Portò le mani fra i capelli dorati accennando un lamento, per poi scuotere la testa ed uscire dal box doccia dopo aver chiuso l'acqua.
Avvolse un grande asciugamano attorno alla vita, uscendo poi dal bagno.
Si avvicinò al suo letto e prima di prendere i vestiti puliti controllò il suo cellulare pieno di notifiche; messaggi di ragazze, amici ed email di lavoro per shooting come modello. Fra tutte spiccò ai suoi occhi un messaggio, scritto da Kuroko. Pensava di doversi trattare di qualcosa di serio perché era piuttosto raro che gli scrivesse lui per primo. Sbloccò immediatamente il cellulare leggendo attentamente il contenuto dell’sms.

“Ciao Kise. Dopo l’allenamento ho incontrato Aomine fumare.. ti scrivo perché so che tieni a lui.”

Kise digitò velocemente una risposta per ringraziarlo e sospirò preoccupato per il suo compagno di squadra. Sapeva esattamente dove trovarlo. Si infilò velocemente i suoi boxer puliti, dei pantaloncini e una canotta semplice nera. Era un outfit molto semplice per uno come lui ma voleva sbrigarsi per incontrare Aomine, non gli importava nient’altro. Fortunatamente non viveva molto lontano dal parchetto. Lo vide da lontano. Il crepuscolo ormai aveva lasciato spazio al buio della sera, della notte, illuminato in lontananza da una scintilla, un fuoco di un rosso vivo causato per qualche istante dallo sfregamento della rotellina dell’accendino che teneva in mano Aomine per accendersi una Dark Devil. Kise gli si avvicinò velocemente, il suo sguardo serio.

«Aomine!»

L’asso della Teiko fece un tiro veloce e assottigliò lo sguardo alla vista del biondino, facendo uscire dalla sua bocca tanti piccoli cerchietti di fumo.

«Oh, Kise.»

Mormorò pigramente, guardandolo in modo diverso con i suoi occhi blu cobalto divertiti da quella situazione.

«Che ci fai qui?»

«Sono venuto a cercarti. Hai iniziato a fumare, vedo..»

«Oh si, vuoi fare un tiro?»

«Scherzi? Ho smesso di fumare!»

«Non ti credo»

Il tono di Aomine fu provocatorio ma Kise lo ignorò.

«Non è importante quello che faccio io o no, fatto sta che dovresti smettere. Non fa bene per la tua salute e ti svantaggerebbe nel giocare a basket.»

«Che senso ha? L’unico che può battermi sono io.»

Fu sempre quella la frase arrogante che in quei ultimi tempi pronunciava sempre l’asso. Sapeva che lentamente stava perdendo la sua passione per il basket trovandolo quasi noioso per via degli avversari di forza inferiore che si ritrovava davanti in partita; cosa che, inoltre, lo stava facendo diventare più pigro e svogliato. Sapeva anche che riceveva molti complimenti ed era arrivato ad una sua conclusione, era convinto che nessuno potesse batterlo se non lui.

«Non fidarti di tutto ciò che ti dicono! Io ti batterò, qui, ora.»

«Kise. Se ci tieni tanto a farmi smettere, non voglio nemmeno fare un uno contro uno. Se mi baci e non fai domande noiose a riguardo, prometto di smettere con le sigarette. Sará un segreto.»

Il volto abbronzato di Aomine si dipinse di un sorriso furbo, osservando divertito l’altro. Il biondo si pietrificò a quella richiesta, anzi, a quel ricatto così audace. Ne rimase davvero sorpreso ma se serviva a farlo smettere l’avrebbe fatto. E poi in realtà non gli dispiaceva. Lo aveva sempre considerato in modo.. particolare.

«Promettilo»

«Mh.. promesso»

Kise afferrò per il colletto della divisa scolastica Aomine schioccandogli un bacio sulle labbra, la pantera era affamata ma il leopardo lo lasciò con l’acquolina in bocca e il desiderio, soddisfandolo a metà.

Kuroko, qualche giorno dopo gli aveva dato dell’eroe, eroe per un giorno, perché poi davvero Aomine aveva smesso con quelle stronzate. Il fumo di tabacco causa circa 6 milioni di morti ogni anno e rappresenta la seconda causa di morte nel mondo, ed è anche la principale evitabile. Il suo amico Kuroko gli aveva citato in quell’occasione una frase di Kevin Costner. “I veri eroi sono uomini che cadono e falliscono e sono pieni di difetti, ma alla fine riescono perché sono rimasti fedeli ai loro ideali e princìpi e impegni.” Questo perché, inizialmente anche Kise fumava.
   
 
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