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Autore: linea_carmensita94    23/08/2017    2 recensioni
Il padre di John Dolmayan, dopo essere sfuggito a un infarto, confessa al figlio di avere una sorella illegittima. John, grazie ai suoi amici, entrerà a far parte della vita di sua sorella, la quale conquisterà l'affetto e la simpatia dei ragazzi e non solo!
TRATTO DAL RACCONTO:
Tutti restano in silenzio non sapendo come poter aiutare l’amico. Solo Daron, dopo qualche minuto, rompe il ghiaccio tutto entusiasta:
< HO TROVATO, HO TROVATO! >
< Cosa vuoi dire? > chiede John:
< C’è un modo per avvicinarla senza che lei sospetti di nulla! Perché è questo che vuoi, conoscerla e costruire un rapporto con tua sorella per poi confessarle che sei suo fratello? >
< Hai capito bene. > risponde John:
< Possiamo usare il nostro tour! >
< Daron cosa stai tramando? > chiede Serj con un mezzo sorriso in quanto conosce bene il suo collega:
< Aspetta e vedrai … >
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daron Malakian, John Dolmayan, Nuovo personaggio
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 19 -  La grande famiglia
 
 
Sono trascorsi sei mesi da quando Rodha è partita con Vartan per le sue mostre. È felice  e appagata professionalmente, inoltre, non avendo altre tappe, Rodha e Vartan possono ritornare a Los Angeles  dalle proprie famiglie.  Rodha, arrivata a casa sua, prova un moto di gioia e corre verso la porta per suonare.
Din Don
Emily apre la porta e nel vedere Rodha, le da un caloroso abbraccio.
<  Ciao, mamma. È così bello rivederti!!  >
<  Anche per me, bambolina!  È  andato bene il viaggio?  >
Chiede senza staccarsi da sua figlia.
<  Tutto a posto!  Nicole è in casa?  >
<  Eccomi!  >  La voce felice e squillante di Nicole riecheggia nell’aria. Corre verso la porta e abbraccia sua sorella.
<  Finalmente sei ritornata, che bello!!!!!!!!  >
<  Nicole, calmati! Entriamo in casa e io vi delizierò con le mie avventure.  >
Le tre vanno in salotto e Rodha racconta tutto ciò che le è capitato da San Diego fino a oggi ( eccetto la parentesi Luke ).
<  […]  Voi, invece? Avete delle novità da raccontarmi?  > Chiede Rodha curiosa.
<  Mamma, inizia tu per prima.  > Incita Nicole a sua madre, la quale sembra imbarazzata ma sorridente allo stesso tempo.
<  Sto frequentando Sam. Lo hai già conosciuto, ricordi?  >
Rodha ripensa velocemente a quando avevo diciotto anni e ha conosciuto Sam in una di quelle rare volte che Rodha andava a trovare sua madre a lavoro. Le viene da ridere a ripensarci! Era imbarazzatissimo però, allo stesso tempo, guardava Emily con affetto.
<  Era ora!  Avete impiegato quasi dodici anni per dichiararvi. Vi abbiamo visti di nascosto quando lui ti riaccompagnava a casa.  >
“  Se ripenso a quello che è successo a San Diego, dovrei stare solo zitta e vergognarmi di me stessa! Ma tu guarda il mio cervello che pensieri formula in un momento come questo!!  “  Pensa, divertita lei stessa per la sua mente.
<  Sai Rodha, come ho già spiegato a Nicole,  io ho sempre voluto bene a Sam. È sempre stato un uomo educato e rispettoso nei miei confronti ed è stato molto paziente, perché io non sapevo se ero ancora disposta ad aprire il mio cuore a qualcuno … e poi temevo la vostra reazione.  >
<  Mamma, tu hai tutto il diritto di rifarti una vita. Noi siamo abbastanza grandi per capirlo e accettarlo. Giusto, Nicole?  >
<  Esatto. Quindi hai la nostra benedizione.  > Conclude Nicole, solenne.
<  Oh, ma grazie!  >  Scherza Emily con loro.
<  Tu, Nicole? Hai novità da raccontarmi?  > 
<  Edward ha scelto Kate Simpson, alla fine.  Mi ha liquidata con  un “ ti vedo come un’amica.  “   >
<  Oh, Nicole! Mi dispiace molto.  >
<  A me, per niente.  Per aver scelto lei, vuol dire che non era questo gran che come ragazzo.  Non temere, Rodha, mi sto riprendendo alla grande da questa cantonata.  > Risponde Nicole come se nulla fosse accaduto.
<  Nicole, tu si che sei una roccia.  >
 Rodha guarda sorridente sua madre e sua sorella. Vuole confidare loro una decisione maturata nel corso di questo lungo viaggio.
<  Durante questo viaggio, ho avuto modo di riflettere su tutto quello che è successo con John.  Ho capito che è arrivato il momento di riunire tutta la famiglia e per farlo  devo riconciliarmi con mio padre.  >
Emily si avvicina a Rodha e le accarezza la spalla.
<  Stai facendo la cosa giusta.  >
<  Devo farlo per me stessa.  >
Rodha appoggia la sua testa sulla spalla della madre con un sorriso e Nicole la imita.
<  Quindi Sam adesso può darti il bacio della buonanotte senza nascondersi, quando ti riaccompagna a casa?  >
<  Se per voi non è un problema …  >
********************************************************** 
Nel tardo pomeriggio,  Rodha chiama i suoi amici per un incontro e decide di invitare anche John e i ragazzi. Però, le sorge un dubbio quando compone il numero di John …  
“  Se invito i ragazzi, ci sarà anche Daron. Per forza!  John non sa e non deve sapere niente. Posso solo sperare che ha un impegno inderogabile. Per Natale, è stata dura rivederlo e fare finta che non fosse successo niente. Lui non mi ha rivolto la parola e io nemmeno, che  situazione. Rodha, basta ragionare! Chiama tuo fratello!  "
Avvia la chiamata, sperando che le sue preghiere siano esaurite. 


<  Ciao, Rodha! Sei rientrata questa mattina??  >
<  Si, si. Ho passato la mattina con mamma e Nicole. Ho chiamato per dirti che io e i miei amici andiamo al Cherry Pie. Vuoi unirti a noi insieme ai ragazzi?  >
<  Certo che voglio!! Avviso i ragazzi per sapere se si uniscono a noi. Su di me, puoi contare sicuramente.  >
<  Non avevo dubbi!  >
<  Allora a dopo!  >
<  Ciao!  >

Finita la chiamata, Rodha cerca di calmarsi.
“  Se verrà anche lui, cercherò di far finta di niente. John non lo deve sapere, non voglio rovinare un’amicizia.  “
***************************************************** 
  
 Arrivata al ‘ Cherry Pie ‘, Rodha trova i suoi amici nel parcheggio. 
<  Ciao, ragazzi!!  > Esordisce uscita dalla sua macchina e tutti le saltano a dosso.
<  è tornata la nostra pittrice!   > Urla Bonnie dalla gioia.
<  Sorella, ti trovo bene.  > Dice Mia stringendola a se.
<  Ragazza mia, non stare mai più così lontana da noi!  >
<  Lester, non posso garantirtelo! E poi ci siamo visti per Natale!  Comunque anche voi mi siete mancati però adesso lasciatemi. Mi state strangolando!  >
I suoi amici si staccano da questo dolce abbraccio di gruppo. Rodha non sa proprio come farebbe senza di loro!
<  Entriamo dentro.  >
<  Si! Devi raccontarci tutti i gossip di  questo viaggio.  >
<  Bonnie, tranquilla, vi dirò tutto ma davanti a un bel cocktail come sa farlo solo Randy!  >
<  Ovvio!  >
I ragazzi entrano e si mettono al solito tavolo, tranne Rodha che viene bloccata dal barista Randy per ricevere complimenti e quattro omaggi della casa per tutto il gruppo.
Rodha raggiunge i suoi amici, annunciando raggiante:
<  Ragazzi, Randy ha deciso di prepararci qualcosa di speciale per questa sera!  >
<  Ma quanto è generoso Randy, proprio ora che stai guadagnando popolarità!  > Commenta Bonnie con malizia.
<  Bonnie, non ti riconosco! Sei stata troppo a contatto con Mia, secondo me!  >
<  Ah –ah!  >  Risponde Mia con ironia.
Il tavolo viene raggiunto da John e Shavo.
<  Buonasera a tutti. Ciao Rodha.  >  John corre a abbracciare sua sorella e le accarezza la testa. Per Rodha, quel contatto è così speciale.
<  è andato bene il viaggio?  > Chiede premuroso.
<  Si, grazie. Il resto dei System?  >
<  Stanno arrivando. Daron non sapeva dove parcheggiare la macchina!  >
“  Porca miseria!  C’ è anche lui!!  “ Pensa.
<  Oh, capisco! Scusami un secondo ma devo dire una cosa al barista.  >
Rodha corre da Randy per avvisarlo.
<  Caro, fai otto omaggi, ho altri quattro amici speciali con me.  >
<  Come desideri!  > Risponde lui all’opera.
Rodha torna al tavolo e resta di sasso nel ritrovarsi Daron davanti al tavolo. Rodha mantiene la calma e va a salutare Daron e Serj, appena arrivati.
<  Ciao, ragazzi.  >
<  Ciao Rodha,  ne è passato di tempo!  >
<  è dalle feste natalizie che non ci vediamo.  Rumi e Angela stanno bene?  >
<  Benone, il bambino cresce bene e io e Angela abbiamo il nostro da fare con quel birbante in casa.  >
Daron resta in silenzio. Ripensa a Natale, quando Rodha è tornata a casa per festeggiare il Natale con la sua famiglia.  Si sono incontrati la mattina del 25 con John e gli altri: non si sono mai rivolti la parola, forse per il timore di affrontare il loro problema.  Ma Daron, questa volta, è deciso a mettere fine a questo gelo tra di loro.
“  Devo  trovare il modo per parlare da solo con lei.  Non sopporto questa situazione.  “  Pensa Daron.
<  Ecco a voi, signori!  > è Randy. Ha portato i drink.
<  Propongo un brindisi al ritorno di mia sorella e alla sua carriera di pittrice.  >
Tutti partecipano al brindisi  e  trascorrono una piacevole serata in allegria con Rodha che racconta aneddoti del suo viaggio e i ragazzi che parlano dei preparativi per il tour, ormai vicino.
<  […] Vedete, uno dei tanti motivi per cui abbiamo scelto questa vita è … per aiutare. In qualunque modo. Noi siamo armeni, siamo nipoti di coloro che un tempo erano ragazzini, ragazzini privati ingiustamente delle loro famiglie e della loro innocenza a causa del genocidio del 1915. Abbiamo il sacrosanto compito di portare avanti la memoria di ciò che è stato. Ce ne sono stati di genocidi nel corso della storia contemporanea  che meriterebbero il giusto spazio se proprio dobbiamo dirla tutta …  > Commenta Serj.  Rodha si rende conto che anche lei adesso ha il sacro santo dovere di portare avanti questa verità scomoda per buona parte del mondo. Ha sempre saputo del genocidio armeno e ha assistito anche alle manifestazioni del 24 Aprile nella Little Armenia, ma ora è diverso! Una nuova consapevolezza sta nascendo in lei e vuole contribuire a questo progetto.
<  Ne avete parlato anche nel documentario Screams, ricordo bene.  > Risponde Rodha, ripensando a quella dolorosa foto del cadavere di una donna nuda, morta di stenti insieme ai suoi due figli piccoli, ridotti a pelle e ossa.
<  Il governo americano non ve lo riconoscerà mai. Ha troppi interessi in comune con il governo turco.  > Commenta Bonnie con indignazione. 
<  Noi non ci arrenderemo. Nel corso di questi anni, tante nazioni hanno preso coscienza di questo crimine contro l’umanità.  >  Risponde Shavo.
Mentre i due gruppi continuano a esporre le loro opinioni sull’argomento,  Rodha si alza per andare in bagno e qualche minuto dopo, anche Daron si allontana dal tavolo con la scusa di fumare. Senza farsi notare, raggiunge i bagni dove trova Rodha davanti al lavandino.
<  Rodha.  >  La chiama Daron, cogliendola di sorpresa.
<  Daron, questo è il bagno delle donne!  >  Risponde Rodha imbarazzata.
<  Grazie, so leggere anche io.  Ascolta volevo parlarti … di quella telefonata.  >  Inizia Daron cercando di mantenere ferma la sua voce.
<  Cosa c’è da dire?  Prima giudichi la mia vita privata e poi, per telefono, ti scusi e spari ipotisi  campate per aria. Per non parlare di quello che hai fatto: ti sei intromesso in una faccenda che riguardava solo me e John. >  Replica Rodha cercando di sembrare aggressiva.
<  Lo so. Credimi, sono dispiaciuto per quello che ho fatto. Mi sono intromesso in affari che non mi riguardavano … solo per una ripicca personale.  >  Ammette Daron con calma. <  Ti chiedo solo di scusarmi e di poter cercare di essere buoni amici.  Questa situazione che si è creata tra di noi, mi ferisce.  Se per te, non è lo stesso, posso capirlo.  >
Rodha non si aspettava un discorso del genere da parte di Daron. Si sente felice e amareggiata allo stesso tempo.
“  Vuole essere solo mio amico.  E va bene, pazienza! Forse, doveva andare così …  “ Pensa.
<  Si che è stato lo stesso per me. Alla fine, non sei sempre stato uno stronzo con me. E poi lo faccio per John.  >  Risponde Rodha con un sorriso accennato.
<  Adesso torniamo al tavolo.  > Conclude Rodha uscendo dal bagno, senza voltarsi verso Daron.
<  Rodha.  > La chiama Daron.
<  Dimmi.  > Risponde la ragazza senza voltarsi. Non può guardarlo in questo momento, farebbe solo trasparire ciò che lei prova.
<  Grazie …  >
Rodha fa un cenno come per dire ‘ di nulla ‘ e tornano al tavolo con il resto della comitiva che è passata a argomenti più leggeri.
************************************* 
Il giorno dopo, Rodha, accompagnata da John, decidono di andare a casa di quest’ultimo per parlare con Fuad. Rodha vuole risolvere anche questa faccenda. Arrivati al portone di casa, John  da un abbraccio a Rodha per rassicurarla.
<  Pensi di farcela?  >  Chiede John.
<  Devo. Voglio essere serena con me stessa.  Però  …  >
<  Però?  >
<  Credi che tua madre mi odi per tutto questo?  >
<  Odiarti? È stato papà a sbagliare, tu non c’entri. Mia madre è molto comprensiva, credimi.  >
 Detto ciò, John suona alla porta. Ad aprire è proprio Berti.
<  Ciao, mamma. Lei è Rodha.  > La presenta John felice.
“  Come fa a essere così tranquillo?  “ Pensa Rodha.       
Rodha guarda la signora di fronte a lei con imbarazzo. Berti, invece,  le da un abbraccio inaspettato.
<  Piacere di conoscerti. Io mi chiamo Berti.  >
<  Il piacere è mio, signora.  >
<  Oh, dammi del tu. Fai come se fossi a casa tua.  >  Berti accoglie la ragazza  in casa gentilmente.
<  Vado a chiamare Fuad. Avete tante cose da dirvi.  >
 Dopo qualche minuto, Fuad raggiunge il salotto, emozionato di vedere Rodha e John insieme a casa sua.
<  Ciao, Rodha.  >  La saluta emozionato, soprattutto perché non intravede odio nello sguardo della ragazza.
<  Buongiorno.  >  Risponde Rodha, anche lei emozionata.
<  Immagino che desideriate restare da soli?  >  Chiede John.
<  Oh, no. Voglio che tu sia presente. Riguarda anche te questo incontro.  >
Berti, invece, decide di farsi da parte ma resta vicino alla cucina per ascoltare la conversazione.
Il padre e i suoi due figli, adesso, sono tutti e tre seduti nel divano. Rodha cerca di trovare le parole più adatte per dire ciò che prova.
<  Perché oggi sei qui?   >  Chiede Fuad.
<  Da quando ho scoperto la verità su me e John, ho avuto modo di riflettere sulla mia vita e sulla mia famiglia. Il male che lei mi ha fatto, senza saperlo, ha contribuita a fare di me ciò che sono oggi. E io sono fiera di me e dei traguardi che ho raggiunto!  >  Fa una breve nella quale Rodha giocherella con le sue dita. John mette una mano sulla spalla della sorella per rassicurarla.
<  Quanti anni aveva quando … quando sono nata?  >
<  Trentasei anni.  > Risponde Fuad, senza comprendere il significato di questa domanda.
<  Umh, era abbastanza giovane. Aveva combinato un bel casino e non sapeva come uscirne. L’unica modo che ha pensato per nascondere la cosa evitando che sua moglie la scoprisse era liberasi di me. È comprensibile! Se fosse stato più maturo, non avrebbe mai pensato a una cosa  del genere, forse si sarebbe preso le tue responsabilità e avrebbe confessato tutto a sua moglie.  >
John resta in silenzio.
<  Ho commesso un sbaglio orribile e sono stato un vigliacco con tutti.  > Ammette Fuad con estrema umiltà.
<  Però mia madre mi ha detto che lei, per un po’ di tempo, le  inviava una somma di denaro destinata a me.  Deve voler dire qualcosa.  > Dice Rodha, trovando il coraggio di guardare suo padre in faccia. Fuad ha gli occhi lucidi.
<  Oh, Rodha, potrai mai perdonarmi?  > Chiede pentito. Rodha prende la sua mano.
<  L’ho già fatto, signore.  >
John si commuove per tale gesto. Fuad e i suoi figli si abbracciano e Rodha sente, in parte, colmato il vuoto che ha dentro di se.
**************************************************
Nel pomeriggio, Rodha si reca alla KNAC. Ha ricevuto una telefonata da Richard, il quale ha convocato urgentemente la sua dipendente per darle una importante notizia.
<  Come va, mio capitano?  >  Entra Rodha, salutando Richard.
<  Oh, le solite. Tu, invece? Ti sei fatta un bel giretto negli Usa.  >
<  Pensa, a Houston, una imprenditrice ha acquistato un mio quadro per 20.000$.  >
<  Meriti tutte le lodi che ricevi! Comunque non ti ho chiamato solo per rivederti e congratularmi di persona, ma anche per farti una proposta.  >
<  Dimmi pure, capo!  >
<  Ho saputo che sei rimasta in buoni rapporti con John Dolmayan …  >
A questa frase, Rodha sorride per vari motivi.
<  è vero.  Dunque?  >
<  Come saprai, tra dieci giorni, i System of a Down inizieranno il loro tour di sensibilizzazione sul genocidio armeno.  Ebbene, ti sto proponendo di fare l’inviata per Radio KNAC nella tappa più importante di questo tour: la data di Yerevan, il 23 Aprile.  >
A questa proposta, Rodha sente un tuffo al cuore. Per lei vorrebbe dire tante cose: vedere la sua terra di origine, imparare gli usi e i costumi del suo popolo. Ma vorrebbe dire anche restare per qualche giorno a stretto contatto con una certa persona …
<   Rick, scusa l’impertinenza, ma questa mossa non potrebbe suonare come una presa di posizione politica?  >
<  Eccome!  Durante il concerto, farai una diretta per la Radio Pubblica Armena cercando di far capire al pubblico quanto sia importante il progetto ‘ Wake up the souls ‘. Che ne pensi? Non sei obbligata. Se hai paura che questo incarico possa esporti troppo politicamente parlando e crearti dei problemi con la tua carriera, non insisterò.  >
Rodha ripensa alla sua intervista a John, per la precisione, quando John disse che tanti giovani armeni sono stati privati di frammenti del loro  albero biologico. E pensa anche al discorso di Serj della sera prima. Rodha non vuole tirarsi indietro e decide di fare qualcosa anche lei per la sua gente.
<  Ci sto, invece!  >
<  Perfetto!! Partirai il 20 per Yerevan. Non preoccuparti, penso io al biglietto e al tuo albergo.  >
<  Grazie per questa opportunità!  >
***********************************************
È  sera. Rodha rientra a casa e trova un ospite a tavola, insieme a Emily e Nicole.
<  Buonasera, Sam!  > Lo saluta Rodha con un abbraccio. 
<  Ciao, Rodha.  Ho letto i giornali e ho visto i servizi alla televisione che hanno fatto su di te. Hai riempito di orgoglio tua madre.  >
Rodha guarda con tenerezza quest’uomo paffuto dalla barba biondiccia che ha davanti.
<  Io piuttosto devo congratularmi con te per la scelta che hai fatto!  > 
Emily appoggia le sue mani sulle spalle massicce di Sam e entrambi si scambiano un tenero sorriso.
<  Vedi di prendertene cura, è una donna di valore e noi l’abbiamo amata più di chiunque altro.  >
Sam sorride e stringe le mani di Rodha.
<  Farò del mio meglio.  >
<  Hai visto Rodha? Il fidanzamento ufficiale è stato fatto ancora prima di Domenica!  >  Commenta Nicole divertita.
<  Ragazze, lasciate stare Sam e mettevi a tavola o la cena si raffredda!  > Ordina Emily, felice.
<  Ah, dimenticavo! Ho una cosa importante da dirvi.  >
<  Cioè?  >
<  I 20 Aprile farò l’inviata a Yerevan, in Armenia, per il concerto di John e i ragazzi. È stato il mio capo a propormelo visto che il loro tour vuole sensibilizzare la gente sul genocidio armeno. Devo fare anche io qualcosa di concreto per aiutarli!  >
<  Ma come! Già devi ripartire?  >  Chiede Nicole.
<  Scusatemi, ma chi sarebbe questo John?  > Chiede Sam confuso.
<  Caro, ti spiegherò tutto a suo tempo …  >



Popolo di EFP, sono ritornata con il 19esimo capitolo!
Chiedo scusa per il ritardo  e non odiatemi se il capitolo può sembrare sbrigativo. Si sta avvicinando il tour di sensibilizzazione dei System e Rodha sarà con loro. Cosa succederà nel prossimo capitolo? Cosa ne pensate del nuovo compagno di Mamma Emily? Siete felici che la famiglia Dolmayan è al completo ora? E cosa ne sarà di Daron e Rodha?
Vi ringrazio perchè continuate a seguire la mia storia. Ci vediamo al prossimo aggiornamento!


 
  
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