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Autore: dolcecarmensita    23/08/2017    2 recensioni
Serena ha ventotto anni. Vive tranquillamente con i genitori e il suo gatto Biagio. Si divide tra la gestione della sua libreria e quella molto più difficile delle sue amiche. Ma un giorno tutto potrebbe cambiare.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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NON TENTARMI

Amo tantissimo il mio lavoro, forse anche troppo. Infatti, per questo motivo non ho più avuto una relazione seria dopo che la mia ex mi ha lasciato. Fin dal liceo, ho capito cosa e chi volevo diventare. Mi è sempre piaciuta l’idea di essere utile agli altri e di poter fare qualcosa per curare le sofferenze delle persone. Il fatto che entrambi i miei genitori siano medici non ha mai influenzato le mie scelte. Mi sono sempre impegnato più degli altri e ho lavorato tantissimo per arrivare dove sono adesso. Proprio per questo non riesco a tollerare l’atteggiamento di persone come Roberto Castelli. Nel nostro lavoro abbiamo tante responsabilità e non è concepibile per me scomparire quando le persone hanno bisogno di aiuto. Come dice sempre Serena il mio dovere è salvare le vite, qualche volta purtroppo posso anche non riuscirci. È una cosa a cui non mi abituerò mai ed è per questo che faccio tutto quello che è nelle mia possibilità. Sono quasi sicuro che Castelli abbia combinato una delle sue solite cazzate a cui io dovrò rimediare. L’unico che può dirmi qualcosa a riguardo è Sebastiano, mio cognato, che ha lavorato in reparto fino a questa sera.
- Ehi ciao Seb. Sei a casa? Ti disturbo? Ho delle cose da chiederti sul paziente Russo.-
- Sì come sempre disturbi. Stavo per andare a letto, sono distrutto. Tua nipote è un terremoto, si è addormentata un’ora fa. Tu piuttosto perché vuoi sapere di Russo, non sei con Serena?-
Sospiro passandomi una mano tra i capelli - Si ero con Serena fino a dieci minuti fa ma poi mi hanno chiamato dall’ospedale perché Russo deve essere operato urgentemente e quell’idiota di Castelli non è rintracciabile.-
Dopo qualche secondo di silenzio mi risponde - Ma fammi capire, tu e Serena cosa stavate facendo?- chiede con il suo tono impertinente.
Ripenso agli attimi in cui ero con la mia streghetta, alla sua pelle sotto le mie mani, al suo profumo delicato - Sei un impiccione e non osare fare il pettegolo con tua moglie. E comunque non lo stavamo facendo ma c’eravamo molto vicini. Non iniziare a ridere come un deficiente, vorrei vedere te al mio posto. No, forse è meglio di no. Non voglio pensare a mia sorella che fa certe cose con te.- affermo disgustato.
- Che c’è, sei improvvisamente diventato un santo?-
- No, assolutamente ma non ci tengo ad immaginarvi. Ora mi vuoi dire cosa sai?
- Non c’è molto da sapere. Castelli ha fatto il giro delle visite e poi ha prescritto le terapie. Durante il pomeriggio non è successo niente poi non so dirti altro perché mi hanno chiamato dal pronto soccorso per un consulto.-
Parcheggio la mia auto al solito posto - Ok dai, sono arrivato. Ci sentiamo domani mattina.-
Finalmente l’intervento è concluso. Ho un incredibile mal di testa e sono stanchissimo. Ho un gran bisogno di caffè. Recupero il cellulare per inviare un messaggio a Serena.
«Ciao streghetta. Ho appena terminato un intervento difficile. Mi dispiace di averti lasciato in quel modo. Immagino tu stia dormendo e ti auguro buonanotte.»
Inaspettatamente mi risponde quasi subito
«Ehi sono ancora sveglia. Biagio dorme sui miei piedi e non riesco ad addormentarmi. Spero sia andato tutto bene. So benissimo che non è colpa tua se sei dovuto andare via. Ci vedremo presto. Un bacio.»
 

˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜˜
Sono già in libreria da un po’ e sto sistemando i libri che sono arrivati con la consegna di questa mattina.
Questa notte non ho chiuso occhio. Ero molto preoccupata per Nico perché quando è andato via era molto irritato e agitato a causa del suo collega. Da quanto ho capito tra loro due, il rapporto non è mai stato dei migliori.
Il mio cellulare inizia a squillare e mi dirigo verso la scrivania per prenderlo.
- Ciao amica mia.-
- Ciao Irene, sei ancora viva? Allora, quale torneo hai fatto alla playstation questo fine settimana?-
- Ah ah, spiritosa. Nessun torneo. Sarò da te per la pausa pranzo e ti spiegherò tutto. C’è una novità importante.-
- Va bene. Ti aspetto a più tardi. Anche io ho delle cose da dirti.-
Ripongo il telefono e alcuni istanti dopo arriva Clementina.
- Buongiorno Serena.-
- Ciao. Tutto bene? Allora hai letto le sfumature? Ti sono piaciute?-
Entusiasta mi risponde - Certo moltissimo. Ho letteralmente divorato la trilogia. Ho letto anche quello che mi hai consigliato. Sono proprio morta dalle risate. Pensavo fosse una delle tante parodie, ma devo ammettere che non è così.-
- Chiaramente il riferimento alla James nel libro c’è ma solo perché il protagonista crede che tutti i suoi problemi siano causati dalla trilogia. Poverino, si chiama Cristian Grei e lavora nell’agenzia di pompe funebri di famiglia. Tutte le donne che sentono per la prima volta il suo nome ne sono impressionate ma lui non può essere più diverso da Mr Grey. -
- Hai proprio ragione! È ipocondriaco e ha parecchie difficoltà a relazionarsi con l’altro sesso. Il personaggio di Antonella mi è piaciuto molto. Lui ne è innamorato da sempre ma se ne rende conto quando è troppo tardi. Sai una cosa, i capitoli finali mi hanno quasi commosso.-
- Bè sì quando lui capisce il motivo di tutti i suoi mali è una parte molto bella. Sono felice che ti sia piaciuto e che ti sia divertita. Dimmi, oggi invece cosa cerchi?-
- Qualcosa dello stesso genere delle sfumature.- afferma decisa.
- Oh quindi qualcosa di erotico?-
- Si esatto.-
Rifletto per alcuni momenti e rispondo - Allora potrebbe andare bene qualcosa della Maxwell, Malpas, Sylvia Day o Emma Chase.-
- Tu cosa mi consigli?- chiede indecisa.
- Secondo me dovresti leggere Emma Chase. Scrive dal punto di vista maschile e ci riesce anche molto bene. C’è la “Tangled Series” il protagonista è Drew. Un ricco uomo d’affari che si crede immune alle sofferenze amorose, ma poi si innamora di Kate una donna bella e brillante con cui entra subito in competizione sul lavoro. E poi c’è la “Sexy Lawyers Series” sono tre romanzi. I protagonisti sono tre amici avvocati ma in ogni volume viene raccontata singolarmente la storia di ognuno di loro.-
- Mi incuriosisce il personaggio di Drew.-
Prendo dallo scaffale ciò che mi ha chiesto e le dico - Anche a me è piaciuto molto. Guarda ho questa edizione della serie completa.-
- Perfetto la prendo.-
Ci dirigiamo verso la scrivania, paga il conto e mi saluta.
Approfittando dell’insonnia di questa notte ho terminato la lettura della serie di Calendar Girl. La storia di Mia che, per ripagare i debiti di suo padre, inizia a lavorare come escort nell’agenzia di sua zia. Deve fingere di essere la fidanzata di uomini ricchi e affascinanti. Ogni mese, per un anno, cambia cliente. Che dire, l’autrice avrebbe potuto scrivere solo gennaio e passare direttamente a questi ultimi tre volumi: almeno ci avrebbe risparmiato le solite ripetitive scene di sesso. Termino di scrivere la mia recensione sul blog e mi accorgo che la mia amica bionda è in ritardo. Lei non sa che venerdì scorso Patrizio mi ha telefonato in cerca di aiuto per organizzarle una sorpresa. Gli ho consigliato di preparare delle cose semplici a casa sua. Ora sono tanto curiosa di sapere cos’ha combinato e mi auguro si sia finalmente deciso a dichiararsi.
- Ciao Serena. Scusami, avevo delle commissioni urgenti da sbrigare e ho fatto un po’ tardi.-
- Ciao, stai tranquilla, stavo aggiornando il mio blog. Dai prendi uno sgabello, siediti e raccontami tutto.-
Prima di prendere lo sgabello posa una busta e la sua borsa sulla scrivania.
Euforica mi risponde - Certo, intanto ho portato il pranzo e il caffè.- si sistema accanto a me e noto la sua espressione stanca ma allo stesso tempo felice.
- Allora venerdì pomeriggio Patrizio mi ha mandato allo studio una rosa rossa con un biglietto in cui mi chiedeva di raggiungerlo a casa sua a cena.-
- Oh oh benissimo! Un gesto molto carino.- quest’uomo mi sta stupendo positivamente per la prima volta.
- Puoi dire anche inusuale da parte sua. Dopo il lavoro sono andata da lui. Non crederai mai e poi mai a quello che sto per raccontarti.  Ha aperto la porta di casa sua e c’erano candele accese ovunque. Inizialmente ho pensato che quel rimbambito non avesse pagato le bollette della corrente.-
Trattengo a stento una risata - Oddio è vero! Non è difficile che dimentichi una cosa del genere!-
- Ecco vedi quello che ho pensato anche io. Poi siamo andati in cucina. C’era la tavola apparecchiata per due. Altre candele e rose dappertutto.- sospira sognante.
- Wow, non immaginavo che fosse diventato così romantico! Ma dimmi una cosa dov’era la moglie?-
Con un ghigno risponde - Giacomo era uscito.-
Questa davvero non me l’aspettavo! - Ma dai non ci credo! Come ha fatto a convincerlo? Ti ricordi che volevi farmi uscire con lui ma non era minimamente interessato a me?-
- Non so come lo abbia convinto. Comunque la cosa importante è un’altra.- mi risponde emozionata.
- E dai sbrigati, dimmi tutto sono impaziente!- la incito.
Mi sorride e continua - Dopo cena si comportava in modo strano e ha iniziato a farfugliare qualcosa. Non capivo dovese volesse arrivare e mi stavo preoccupando. Alla fine mi ha detto che ha capito di essere follemente innamorato di me.-
Faccio un salto dalla sedia esultando - Finalmente si è deciso! Qui dobbiamo festeggiare! Hai chiamato anche Martina?-
- Stai calma, sei troppo agitata! Ti devo dire il resto. Dopo la sua dichiarazione siamo andati in camera da letto e ne siamo usciti lunedì mattina solo perché dovevamo lavorare.-
- Sono davvero felicissima per te amica mia. Era ora che si desse una mossa!-
- Tu invece di cosa volevi parlarmi? Ci sono novità con il dottorino?-
Sospiro frustrata - Una novità importante c’è.-
Prende un boccone del suo panino e risponde - E perché hai questa espressione poco felice? Quella Lisa dai capelli finti c’entra qualcosa?-
- No, lei per il momento non ha fatto niente. Ieri sera sono stata a cena da Nico. Al momento non sa ancora bene cosa prova per me ma vuole provare a stare insieme.-
- Benissimo! E allora qual è il tuo problema? Non gli avrai mica detto di no?- chiede allarmata.
- Per chi mi hai preso? Non l’ho rifiutato, anzi. Il fatto è che stavamo per farlo ma lo hanno chiamato dall’ospedale per un’emergenza ed è andato via.-
Irene sbarra gli occhi e dice - Non è vero, mi stai prendendo in giro?-
- Ti pare che ti prendo in giro su una cosa del genere?-
Inizia a ridacchiare - Comunque te lo sei cercata sappilo. Tu e tutte le tue frecciatine sulle emergenze quando non ne volevi sapere di lui.-
Sono scioccata - Ehi! Ma da che parte stai?-
- Dalla tua ma stavolta te lo sei meritata.-
Le punto il dito contro - Senti, siccome sei felice e ti sei rinchiusa in camera da letto per tre giorni, non significa che devi ridere delle mie disgrazie. Ho una gran voglia di strangolarti e sono sicura che Adriana, appena saprà del motivo per cui ti ho ucciso, mi difenderà sicuramente. Ora ti stai salvando perché il mio cellulare sta squillando!-
Rispondo senza neanche guardare lo schermo - Chi è?- ringhio.
- Ciao Serena tutto bene? Cos’è questa tua voce alterata? È successo qualcosa?-
Il mio viso è diventato di mille colori perché non avevo intenzione di essere così con lui.
- Ciao Nico. Non è successo niente, sono con Irene. Mi stava semplicemente raccontando delle cose. Ti saluta.- continuo a fissare con sguardo assassino la mia amica.
- Salutala anche tu e dille che una di queste sere dobbiamo organizzare qualcosa tutti insieme.-
- Mi piace l’idea, così conoscerai anche Emanuele e Patrizio. Hai finito di lavorare?-
- Si sto andando a casa. Domani sera vorrei che venissi insieme a me al concerto di un mio caro amico pianista. Che ne dici?-
- Ci vengo molto volentieri.-
Chiudo la telefonata e la bionda curiosa mi chiede - Cosa voleva?-
- Mi ha suggerito come ucciderti senza lasciare traccia.- rispondo ghignando malefica.
- E dai smettila di fare la stupida!-
- Domani sera usciamo insieme, mi porta ad un concerto.-
- Perfetto! Magari dopo il concerto potrete recuperare la serata persa.- afferma facendomi l’occhiolino.
- Cosa ne hai fatto della mia amica che si scandalizza per qualsiasi cosa?-
 
Il concerto è finito da poco. Devo smetterla di fissarlo perché con il completo blu che indossa, mi sta mandando gli ormoni in subbuglio e potrei saltargli addosso prima di arrivare in macchina.
- Ma tu sei Serena?- una voce maschile fortunatamente mi distrae dai miei propositi. Poco dopo si avvicina l’uomo che sa chi sono. È poco più basso di Nico e come lui ha gli occhi chiari. I suoi capelli castani gli arrivano quasi alle spalle. Il suo viso mi ricorda qualcuno ma non saprei dire chi.
- Si sono Serena. Ci conosciamo?-
- Direi di no, purtroppo. Però ho sentito molto parlare di te dal mio amico qui con te e da mia figlia.-
Ora ho capito tutto! - Sei Sebastiano, giusto?-
- Si esatto. Questo simpaticone non mi aveva detto che ci saresti stata anche tu altrimenti sarebbe venuta anche Silvia.-
- Come mai non c’è? Mi avrebbe fatto piacere conoscerla.-
- Purtroppo è rimasta a casa con nostra figlia Maddie. La piccolina ha la febbre.-
- Povera piccina. Sai, hai una figlia meravigliosa, è dolcissima.-
- Ti ringrazio Serena. Nico perché non venite a cena una di queste sere? Tua sorella ne sarebbe felice.-
- Si lo so, voi due pettegoli ne sareste davvero entusiasti.- borbotta il moro.
- Non fare sempre l’orso. Mettiti d’accordo con Silvia. Serena mi ha fatto piacere incontrarti. Io vado ragazzi. Spero di rivederti presto Serena.-
- Lo spero anche io. Dai un bacio a Maddie da parte mia.-
Anche noi stiamo andando via e ci stiamo dirigendo verso l’auto di Nico.
- Allora ti è piaciuto il concerto?- mi chiede mentre siamo in macchina.
- Si molto. All’inizio avevo capito che il tuo amico suonasse solo musica classica ma poi ha continuato con il jazz. È davvero molto bravo.-
Continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada dice - La sua passione è il jazz ma ci tiene comunque ad eseguire dei pezzi classici. Streghetta ascolta, lo so che è tardi ma avrei una certa fame. Ti va se andiamo a casa mia e preparo qualcosa al volo?-
- Direi che sarebbe perfetto. Anche a me è venuta fame.- solo che io mi riferisco a tutt’altro.
Una volta entrati in casa il mio dottore dice - Serena tu fai tutto quello che vuoi. Io vado in cucina. Vanno bene per te spaghetti al pomodoro?-
- Sono perfetti. Però voglio aiutarti.-
- Prendi tovaglia e posate, già sai dove trovare tutto.-
Ancora una volta durante questa serata mi ritrovo a fissarlo incantata mentre si muove nella sua cucina. Ho sempre pensato che un uomo che sa cucinare sia molto sensuale e lui sta superando ogni limite.
- Ehi streghetta non fissarmi così. Mi consumi e mi stai distraendo. Se mi guardi ancora così vengo lì e ti bacio.- afferma divertito.
Ma magari! Non aspetto altro da quando ti ho visto stasera. - Esagerato! Non sarà una scusa per nascondere il fatto che sei maldestro? Ti suggerirei di stare attento a non tagliarti o scottarti. Il medico sei tu, io non saprei proprio cosa fare.-
Scuote la testa sorridendo - Ma smettila di dire assurdità. Vieni qui e assaggia gli spaghetti.-
Faccio quello che mi ha chiesto senza mai smettere di guardarlo negli occhi - Per me vanno bene così. Anche il sugo è pronto.-
Non resisto più e dopo che ha finito di scolare la pasta, gli vado dietro e gli avvolgo le braccia intorno ai fianchi e appoggio la testa sulla sua schiena calda.
- Sere che ti prende? Stai forse cercando di provocarmi?-
- Chi io? Stai sbagliando.- mi stacco fingendomi imbronciata ma mi trattiene delicatamente con la mano facendomi voltare verso di lui. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia sfiorandomi appena le labbra.
- Non tentarmi e so benissimo che stai fingendo di allontanarti da me. Mi piace tantissimo quando cerchi il contatto fisico con me.- sussurra con voce roca.
Mi guarda con uno sguardo carico di eccitazione pari alla mia in questo momento, mi schiarisco la voce e dico - Dov’è finita la tua fame di prima? Sarebbe un peccato non mangiare questa pasta.-
- Tesoro, il vero peccato in questo momento sarebbe se non ti prendessi adesso. Lo so che anche tu non stai pensando più al cibo.-
Lo attiro verso di me afferrando la sua camicia e inizio a baciarlo. Le nostre lingue si incontrano e si sfiorano e mi basta questo per far crescere sempre di più l’eccitazione dentro di me. Il moro mi dice con voce bassa - Vieni con me.-
Lo seguo mentre mi conduce in camera da letto baciandomi sempre più appassionatamente. I suoi occhi sono più scuri, carichi di desiderio. Solo ora sto iniziando a rendermi conto che sta per succedere davvero. Il mio cuore batte furiosamente tanto che Nico potrebbe accorgersi del suo rumore. Per non parlare delle farfalle che stanno facendo mille acrobazie. Sarei tentata di affogarle con un bicchiere d’acqua. Mi accarezza le braccia provocandomi mille brividi, raggiunge facilmente la lampo del mio vestito facendolo cadere a terra e rimango con il mio intimo nero.
- Sei bellissima.- le sue dita mi sfiorano la guancia.
Scendo dai tacchi e mi avvicino a lui che sembra sempre più alto. Gli sbottono lentamente la camicia, gli accarezzo piano il petto ampio e muscoloso senza distogliere lo sguardo dal suo. Mi bacia nuovamente facendomi sdraiare sul letto. Il suo sapore mi fa perdere la ragione. Le sue mani grandi e allo stesso tempo delicate vagano lungo il mio corpo. Mi sollevo leggermente per permettergli di togliere il reggiseno. Sfiora il mio seno con le labbra mentre con la mano mi accarezza la coscia. - Sei troppo vestito, non vale così.- sussurro al suo orecchio.
Si alza e sorridendomi si sfila i pantaloni, lasciando ancora i boxer scuri facendomi intravedere il suo bellissimo fondoschiena. Riprendo a baciarlo, tuffando le dita nei suoi capelli morbidi. Lascio scorrere le mie mani sulla pelle calda della sua schiena e lui si avvicina sempre di più a me facendomi sentire chiaramente il suo desiderio. Per alcuni istanti si allontana per togliermi anche gli slip. Mi fissa incantato prima di scendere tra le mie gambe con la sua bocca. Sarà l’astinenza prolungata o quest’uomo che ci sa fare davvero ma io non ricordavo di aver provato qualcosa di simile finora. Mi sta letteralmente mandando facendo impazzire ora che sento anche le sue dita.
- Oddio Nico!- sfugge dalle mie labbra nel momento in cui arrivo all’orgasmo. Dopo aver depositato una scia di baci, risale nuovamente verso la mia bocca. Si libera dell’ultimo pezzo di stoffa rimasto tra di noi e prende la bustina argentata.
- Ti desidero tanto.-
Sussurra prima di baciarmi ancora una volta. Si posiziona tra le mie gambe e con un lento movimento entra dentro di me. Non so spiegarmi il perché ma in questo momento è come se mi sentissi al posto giusto. Stringo le gambe intorno ai suoi fianchi mentre lui continua ad aumentare il ritmo. Sento che sto per raggiungere l’orgasmo di nuovo ma questa volta veniamo insieme. Ancora affannato Nico si stende accanto a me attirandomi in un abbraccio. Gli accarezzo il petto ricoperto da una leggera peluria e mi sporgo per baciarlo lentamente. Quando il bacio si intensifica mi alzo per mettermi a cavalcioni su di lui. Lo guardo maliziosamente dicendo - Sai che non abbiamo ancora finito?-
 
 








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Buonasera a tutti!
Spero che vi sia piaciuto leggere il punto di vista di Nico. Ho fatto questo piccolo esperimento ma la narrazione continuerà dal punto di vista di Serena. Finalmente Patrizio si è dichiarato ad Irene dopo tanto tempo. Serena ha incontrato Sebastiano il migliore amico di Nico. I bollenti spiriti dei protagonisti non si sono per niente congelati dopo il finale dello scorso capitolo. Basta uno sguardo del protagonista per stordire Serena. Racconterà davvero tutti i particolari a Tony la nostra Serenella?
Mi piacerebbe tanto conoscere qualche vostra opinione. Ringrazio chi mi segue e chi mi legge. Alla prossima!
  
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