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Autore: Deb    24/08/2017    1 recensioni
Sarebbe bello non aver pensieri che frullano nella testa continuamente, che scandiscono il tempo, che fanno sì che mi portino alla deriva in un mare di acqua salata.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo guardo negli occhi, seria. Non so quando sia accaduto, cosa sia successo, ma è scattato qualcosa. Una cosa che non riesco a comprendere appieno. Sento il cuore battere frenetico, le mani mi sudano, tutte cose che ho letto nei romanzi, soprattutto quelli per ragazze, quando ero solo un’adolescente che non capiva niente.
Non che adesso le cose siano diverse. Penso che non potrò mai comprendere appieno qualcosa.
Troppi pensieri si affollano nella mia mente, troppe parole, troppe domande. E tutto si riduce al sentire lo stomaco sottosopra, il cuore battere all’interno della cassa toracica.
Smettila.
Fermo.
Non voglio. Non posso. Non sono pronta.
Eppure so di esserlo, nel senso che non c’è altra cosa che vorrei, ma sono una ragazza. Stupida, piccola, ragazza. I cui sentimenti sono importantissimi. Le emozioni muovono il mio corpo, lo comandano, fanno sì che faccia soltanto ciò che vogliono loro.
E poi c’è quella vocina in testa che mi dice di fermarmi, di non muovermi, di non parlare. Di essere come una bambola. Ferma ed immobile, con gli occhi vitrei e senza alcun pensiero.
Lo vorrei davvero.
Sarebbe bello non aver pensieri che frullano nella testa continuamente, che scandiscono il tempo, che fanno sì che mi portino alla deriva in un mare di acqua salata.
Sono seccata da tutto, da tutti.
Vorrei soltanto chiudere la porta. A chiave. Tripla mandata. Facciamo quattro, sarei più tranquilla.
Eppure non posso e ci sarà sempre chi, con maestria, riesce a superare le mie barriere, i miei muri, le mie grate, che senza forzare alcuna serratura riesce ad aprire il portone. Entrare, in punta di piedi, sedersi a tavola ed attendere il pasto.
Benvenuto, ospite non desiderato. Ora vedi di restare.
Glielo direi, se solo potessi. Ma alla fine, un ospite rimane sempre tale e, prima o poi, uscirà, esattamente nello stesso modo in cui è entrato.
Soltanto io ne sentirò il vuoto quando persino l’eco del suo passaggio comincerà ad affievolirsi. 

   
 
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