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Autore: Alady    25/08/2017    0 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Light


<< Fammi sapere come va con il dottore... >> disse Light a River, mentre si preparava per tornare a casa. Sarebbe rimasto volentieri ad assistere all'esilarante riepilogo delle inconcludenti indagini di Elle e del quartier  generale, ma ormai si era fatto tardi e sua madre lo aveva chiamato già chiamato svariate volte. Doveva proprio tornare a casa.
<< Ma certo... >> rispose Mel con palese sarcasmo << Altrimenti starai in pena tutta la notte, struggendoti di preoccupazione per la mia salute, giusto? >>

Light la guardò e sorrise, ogni tanto dimenticava che, con Mel, le frasi di circostanza si rivelavano controproducenti. Una voce nella sua testa obbiettò che, in fondo, forse gli importava davvero un po' della salute di Mel, così come era profondamente infastidito dall'atteggiamento reverenziale di Mel nei confronti di Ryuzaki. Ora che conosceva la sua vera identità, lo ascoltava come se fosse al cospetto di un Dio.

Chissà quanto impiegherà la troietta a saltargli addosso... in fondo, già prima di sapere chi fosse realmente aveva mostrato interesse nei suoi confronti... però può anche darsi che ora la soggezione le impedisca di farsi avanti...

Ma perché perdeva tempo a chiedersi queste cose? A lui non importava proprio nulla di quello che Mel avrebbe fatto. Se era attratta dai soggetti strambi e repellenti come Ryuzaki, fatti suoi. Se ci voleva andare a letto, fatti suoi. L'unica cosa che contava adesso era che Light era riuscito a battere di nuovo Elle sul tempo, anche se lui ancora non poteva saperlo. Mel gli aveva effettivamente fornito degli indizi importanti, ma lui si era dimostrato previdente ed era riuscito a sistemare la situazione senza uccidere la ragazza. Infatti, se lo avesse fatto proprio in un momento come quello, Elle avrebbe ancor più sospettato di lui.

Light si protese verso Mel e le diede un bacio sulla labbra. Lei, spiazzata, lo guardò con un certo stupore e un evidente imbarazzo. Nemmeno Ryuzaki si aspettava un gesto simile, vista l'espressione sconvolta che aveva in volto. In effetti Light non era solito essere tanto espansivo in pubblico, ma proprio non era riuscito a resistere alla tentazione di infastidire il proprio nemico. E infatti Ryuzaki, visibilmente turbato, si era alzato dal divano ed era andato a parlare con Aizawa e Matsuda.

<< Ti sembra il caso? Davanti a loro? >> sussurrò lei infuriata.

<< Rilassati... >> disse lui << tanto ci hanno già visti mentre... >>

<< È diverso adesso! >> tagliò corto lei << Io ora faccio parte del gruppo! Cerchiamo di comportarci in modo professionale, ok? >>

<< Ok, ok... non farla tanto lunga... >> disse Light mostrandosi seccato << Vedi, è per questo che è comodo avere più di una ragazza... così, quando una fa la difficile, ce n'è sempre almeno un'altra a disposizione... >>

La ragazza gli lanciò un'occhiata omicida. Sembrò sul punto di picchiarlo, ma si trattenne.

Che succede, Mel? Non vuoi fare la figura della pazza manesca e squilibrata davanti al tuo adorato Elle?

<< Buonanotte, Light… >> lo congedò lei freddamente.

<< Buonanotte, Mel… >> rispose lui. Si alzò dal divano, salutò gli altri e uscì dalla stanza. Poi le sue labbra si piegarono in un ghigno maligno.

Mi piacerebbe vedere le loro facce quando scopriranno di aver appena imboccato un altro vicolo cieco...

 

Elle


Light se ne andò. il medico che Watari aveva chiamato bussò alla porta poco dopo. Il dottor Kazuhiro Anzai era un uomo robusto e tarchiato, sulla sessantina. Lui e Watari si salutarono come fossero amici di vecchia data e probabilmente lo erano. Appena il dottor Kazuhiro toccò la gamba di River, sul volto della ragazza comparve una smorfia di dolore.

A Elle si contorse lo stomaco.

E' tutta colpa mia, pensò mortificato. Avrebbe dovuto prevedere il fatto che River avrebbe resistito all'arresto. Avrebbero dovuto usare un'altra tattica. Probabilmente sarebbe bastato dirle che Elle desiderava parlarle e lei li avrebbe seguiti di sua spontanea volontà.
Che idiota che sono stato... speriamo non le rimangano danni permanenti...

<< Avrei necessità di esaminare meglio la gamba della signorina. Sarebbe opportuno proseguire la visita in un ambiente più riservato… >> disse il medico.

<< Si può usare la mia camera da letto. >> propose Ryuzaki indicando una delle due stanze che si affacciavano sul salotto della suite.

<< Sarebbe perfetto. >> rispose il dottor Kazuhiro.

La ragazza fece per alzarsi dal divano, ma Elle la prese in braccio.

<< Non c'è bisogno! >> protestò lei, imbarazzata. La voce tremò per l'agitazione.

<< Sì, invece... >> ribattè lui sbrigativamente. 

La ragazza lo guardò e poi distolse lo sguardo. Avere River tra le braccia generò in Elle un'inebriante sensazione di calore, tanto che, quando arrivò il momento di adagiarla sul letto, trovò estremamente spiacevole separarsi da lei e lasciarla alle cure del dottor Kazuhiro.

<< Non pensavo si fosse fatta così male... >> disse Matsuda sinceramente dispiaciuto. << Mi sento un po' in colpa... >>

<< Sono sicuro che non è niente di grave... >> disse Watari.

Elle lanciò uno sguardo triste alla porta della sua camera da letto. 
Chissà come sta andando...
Si impose di distrarsi. Tornò sul divano e cominciò a controllare le schede del personale della reception. I poliziotti che erano stati di turno il giorno della scomparsa di Misora erano sei. Due di questi erano morti proprio la sera prima in una sparatoria. Un pregiudicato aveva aperto il fuoco in questura e nello scontro era morto anche lui.

Tutto questo non fa che avvalorare ulteriormente le ipotesi di River... Kira ha fatto fuori le due persone che erano state testimoni del suo incontro con Misora e probabilmente, manipolando le azioni prima della loro morte, è riuscito anche a disfarsi delle registrazioni.

<< Matsuda, Mogi, voglio sapere che celle ha agganciato il cellulare di Light in queste date. >> disse Elle consegnando a Matsuda un foglietto.

<< Ok, ci mettiamo subito a lavoro... >>

Matsuda e Mogi uscirono dalla stanza.

<< Aizawa, vorrei che lei invece mi procurasse i video di sorveglianza della reception della questura. Ci servono il prima possibile. >>

<< Allora comincio subito a buttare giù dal letto un po' di colleghi oziosi. Con la giusta collaborazione, riuscirò ad avere tutto entrò domani mattina. >>

<< Perfetto. >>
Sempre che quei video esistano ancora...

I tre uscirono dalla stanza d'albergo e, poco dopo, il dottore aprì la porta della camera da letto. Elle e Watari entrarono. River era sdraiata sul letto con l'accappatoio di Elle addosso e il ginocchio fasciato.

<< Scusa per l'accappatoio. >> disse subito River  << Non potevo rimettermi i pantaloni per via della fasciatura. >>

<< Non è un problema. >> rispose Elle.

Anzi, a dirla tutta, è abbastanza eccitante...

<< Allora, Anzai, come sta la nostra fanciulla? >> chiese Watari al medico porgendogli una tazza di tè.

<< Il trauma al ginocchio è stato piuttosto forte, ma non sembrerebbe esserci niente di rotto. >> rispose lui sorseggiando la bevanda calda.

<< Che vuol dire non sembrerebbe? >> chiese Ryuzaki preoccupato. Si sedette sul letto e guardò il ginocchio di River da vicino << Non è sicuro al 100% quindi? >>

<< Se volete, possiamo fare una radiografia... >>

<< Non c'è bisogno... >> disse River. << Mi sono fratturata la gamba due volte in passato, il dolore è completamente diverso. So riconoscere la differenza... >>

<< Non le dia retta. >> disse sbrigativamente Elle << Facciamo questa radiografia. Sì può fare già adesso? >>

Il dottore guardò Ryuzaki e sorrise.

<< Direi di no. Venite domani in ospedale verso le 9.00. >> proseguì il medico << Non ci metteremo molto. Nel frattempo, un po' di riposo e gli antidolorifici che ho prescritto dovrebbero essere sufficienti. >>

<< D'accordo. >> disse Elle. << La ringrazio, dottore. >>

<< Grazie Anzai, sei davvero un amico >> disse Watari stringendogli la mano.

<< Figurati! Mi ha fatto piacere incontrare finalmente tuo figlio. >>

Suo figlio? Ma certo, deve avermi presentato come suo figlio per non destare sospetti...

<< A domani, Ryuzaki >> disse il medico stringendogli la mano.

<< A domani. Grazie ancora. >> rispose lui.

<< Signorina... >> strinse la mano anche a River  << faccia la brava e si riposi, mi raccomando! Mi sembra che il suo fidanzato sia già abbastanza in ansia... >>

Fidanzato?

Elle e River si guardarono sbigottiti e un po' imbatazzati.

<< Effettivamente, quando si tratta della sua fidanzata, Ryuzaki tende a preoccuparsi molto facilmente... >> disse Watari lanciando ad Elle e a Mel uno sguardo che sembrava dire reggetemi il gioco.

Elle rimase impietrito mentre River ridacchiò nervosamente.

<< In fondo, è  normale che sia così... >> commentò il dottore << ora vi lascio. Ci vediamo domani. >>

<< Ti accompagno. Tanto sto uscendo anche io. >> disse Watari.

I due vecchi amici lasciarono la stanza. Ora Elle e River erano completamente soli. I loro sguardi si incrociarono e il battito cardiaco di Elle aumentò di nuovo rapidamente.

Calmati, sii professionale e concentrati sul caso.

<< Ho chiesto ad Aizawa di recuperare i video di sorveglianza. Se esistono ancora, li avremo domani mattina. >> disse cercando di non far trapelare la propria agitazione.

<< Se esistono ancora? >> ripetè lei.

Elle le raccontò quello che aveva scoperto. Le spiegò che due dei poliziotti che erano di turno alla reception il giorno della scomparsa di Naomi Misora erano rimasti uccisi in una sparatoria proprio il giorno precedente.

<< Ma che coincidenza… >> commentò lei << Quindi ritieni che Kira si sia già disfatto dei video manipolando queste persone? >>

<< Esattamente. >> disse lui. Era incredibile come River riuscisse ad intuire i suoi ragionamenti con tanta precisione.

<< Maledizione... >> commentò lei dispiaciuta. << Quindi probabilmente anche questa pista è bruciata… >>

<< Benvenuta nella task force anti-Kira… >> disse Elle sarcastico << qui funziona così… >>

River sorrise, poi le cadde lo sguardo sull'orologio appeso alla parete e un'espressione di panico comparve sul suo volto.
<< Porca puttana! >> esclamò << E' tardissimo! Devo tornare a casa! >> fece per scendere dal letto, ma Elle glielo impedì.

<< Non puoi tornare a casa in questo stato. Non riusciresti mai a fare tutte quelle scale da sola… >>

<< Ma mio fratello è a casa da solo! Sapeva che mi sarei introdotta nell'appartamento di Misora! Non avendo avuto mie notizie, si sarà preoccupato! >>

<< Allora chiamalo e rassicuralo che stai bene. Digli che Watari sarà da lui a breve, per accompagnarlo qui. >>

<< Cosa? Quindi è per questo che Watari è uscito… >>

<< Sì, stavo proprio per dirtelo… scusami… >>

<< No, figurati… Anzi, ti ringrazio per tutto quello che stai facendo per me… >>

<< Non ringraziarmi, è colpa mia se sei ridotta così. >>

<< Ma che dici? >>

<< Ho commesso un errore di valutazione. Mi dispiace. >>

Elle abbassò lo sguardo, travolto dai sensi di colpa e dalla vergogna. Improvvisamente, River si protese verso di lui e gli diede un bacio sulla guancia. Elle fissò la ragazza con gli occhi spalancati, toccandosi la guancia con aria incredula. Lei distolse lo sguardo, imbarazzata, come se si fosse già pentita del proprio gesto.

<< Io e mio fratello dormiremo sui divani del salotto. >> disse lei di punto e in bianco << Non intendo privarti del tuo letto. >>

<< Non lo userei comunque. >> disse Elle.

<< Come sarebbe? Quindi tu non dormi proprio? Come è possibile? >>

<< Ogni tanto faccio un pisolino sul divano, nella mia solita posizione, ma non sono abituato a dormire disteso sul letto. >>

<< Ah. >> commentò River perplessa.

<< Rimani pure qui. >> disse lui << Metteremo a disposizione di tuo fratello la stanza in cui ti abbiamo interrogata. >>

<< D'accordo, come vuoi, Ryuzaki. >>

<< Ti lascio riposare… ricordati di chiamare tuo fratello… >> disse lui alzandosi dal letto, ma lei lo tirò per il polso.

<< Sono troppo su di giri, non riuscirei a dormire ora. Perché non prendi il computer e non vieni a lavorare qui, così posso darti una mano… >>
Elle esitò un attimo.
<< Ok... >> disse alla fine. 

Mentre River era impegnata a telefonare al fratello, Elle spostò in camera da letto un paio di computer, alcuni fascicoli e ovviamente anche il carrello dei dolci. River gli fece spazio, invitandolo a sistemarsi accanto a lei e lui si sedette lì, sul letto, nella sua solita posizione.
Inizialmente Elle era a disagio. Non sapeva come gestire la situazione. Erano così vicini e oltretutto lei indossava quell'accappatoio che ogni tanto lasciava intravedere scorci che sarebbero dovuti rimanere nascosti. Fortunatamente, però, più passava il tempo e più Elle si riscopriva a suo agio. Lui e River erano proprio sulla stessa lunghezza d'onda. Si intendevano all'istante e avevano un modo di ragionare molto simile.

Bene. Può funzionare. Mi sento già più lucido. Devo solo farci l'abitudine.
 

   
 
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