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Autore: Emy Potter    25/08/2017    1 recensioni
Dal testo: "Erano passati circa tre mesi da quando la rossa si era messa con Hans, un ragazzo della sua classe parecchio popolare. Tra loro le cose erano cominciate in fretta: si sono messi insieme al primo appuntamento. Se era d'accordo? No, ma forse era lei quella all'antica su queste cose, come dicevano tutti. O forse c'era un altro motivo per cui non approvava la loro relazione...anzi, togliamo il forse. [...] L'unica cosa che poteva fare con quel sentimento era celarlo, domarlo e non mostrarlo."
[No-incest]
Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Anna, Elsa, Hans
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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-O-

Tra le due, Elsa era sempre stata quella più tranquilla. Lei e Anna erano amiche praticamente da sempre, si sono conosciute alle medie, quando la bionda si era trasferita in quella scuola e subito la rossa era andata da lei quando la vide stare sempre da sola durante gli intervalli. 
La verità era che ad Elsa le persone non erano mai piaciute, preferiva starsene in disparte a leggersi un buon libro mentre tutti chiacchieravano e si facevano il giro dei corridoi. Poi Anna era entrata nella sua vita e tutta la sua energia l'aveva contagiata. 
Inizialmente non intendeva assolutamente legare con lei, ma l'insistenza della più piccola l'aveva fatta cedere. Perchè sì, Elsa era più grande di un anno: era stata bocciata quello prima per via delle troppe assenze che aveva fatto e dei voti che erano calati. Non se la sentiva di impegnarsi dopo la morte dei suoi genitori. Ci aveva messo un po' a riprendersi, ma le era bastato il pensiero di volerli sapere fieri di lei per andare avanti dopo tanti mesi. Il danno però era fatto e per ricominciare aveva cambiato città; tutto in quella vecchia le ricordava dolorosamente il suo passato.  
Ed ora da quanto saranno amiche? Cinque anni? Sei? Forse non era sempre, ma per lei sì, perché era da quando l'aveva conosciuta che la sua vita era davvero cominciata. 
E da quel giorno c'era una cosa che Anna non si era mai tolta dalla testa: i ragazzi. 
Boys...boys...boys...boys.
 
Erano passati circa tre mesi da quando la rossa si era messa con Hans, un ragazzo della sua classe parecchio popolare. Tra loro le cose erano cominciate in fretta: si sono messi insieme al primo appuntamento. Se era d'accordo? No, ma forse era lei quella all'antica su queste cose, come dicevano tutti. O forse c'era un altro motivo per cui non approvava la loro relazione...anzi, togliamo il forse. 
 
Stealing kisses from your mrs,  doesn't make you freak out.
Got you fussing, got you worried, scared to let your guard down.
Tell the neighbors I'm not sorry  if I'm breaking walls down.
Building your girl's second story, ripping all your floors out.

Il suo odio verso il ragazzo doveva essere reciproco date le varie occhiataccie che le rivolgeva ogni volta, ma lei non se ne curava. Voleva solo stare con Anna. 
Ecco perché ora stava pedalando verso casa sua, sapendo che anche lui sarebbe stato presente, il cuore che le batteva all'impazzata all'idea di rivederla. Eppure, per quanto spesso le succedesse, non si abituava mai a quella sensazione, non ci riusciva. 
Non sapeva esattamente quando tutto fosse cominciato, quando avesse voluto essere al posto di ogni giovane con cui la rossa si metteva, invidiandoli tutti, dal primo all'ultimo. Semplicemente era successo.
L'unica cosa che poteva fare con quel sentimento era celarlo, domarlo e non mostrarlo. Non a lei o la loro amicizia sarebbe stata rovinata per sempre, e non poteva perderla. 

 
Saw your face, heard your name, gotta get with you.
Girls like girls like boys do, nothing new.
Isn't this why we came? Gotta get with you.
Girls like girls like boys do, nothing new.

Quando suonò il campanello fu proprio lei ad aprirle, con quel sorriso mozzafiato e un abbraccio che le scaldò il cuore. Avrebbe voluto rimanere tra le sue braccia per sempre. E poi arrivò lui, quel dannato ragazzo che odiava con tutta se stessa. 
"Ciao Elsa" le disse con quel suo falso sorrisetto, mettendole un braccio attorno alle spalle e con l'altra mano le scompigliò i capelli. Sapeva quanto le desse fastidio, per questo lo faceva; non era un gesto amichevole. 
Avevano casa libera, per cui le due ragazze si sedettero sul mobile della cucina e fumarono le sigarette che gli aveva offerto Hans. Elsa ne accettò subito una, aveva bisogno di rilassarsi. Il primo tiro lo aveva fatto tra le mani di Anna, un gesto che alla rossa probabilmente sarebbe sembrato innocente, ma non a lei. 
Il ragazzo alternava tiri di fumo a sorsi di birra, poco distante da loro, ma senza badarci veramente. Meglio per Elsa, in quel modo avrebbe potuto ammirare Anna senza problemi.  

 
Always gonna steal your thunder, watch me like a dark cloud.
On the move collecting numbers, Imma take your girl out.
We will be everything that we'd need, Oh.
Don't tell me, tell me what I feel, I'm real and I don't feel like boys.

Era una cosa che faceva spesso, ammirarla. Come non poteva? Era così bella...
Ed ora stava ballando da sola sotto il sole, le movenze sensuali, i capelli al vento. Li aveva sciolti quel giorno, il che la rese terribilmente irresistibile. Ricordava quando una volta si era spogliata davanti a lei -doveva cambiarsi il reggiseno- ed Elsa trattenne a stento la voglia di saltarle addosso. 
Quando i loro occhi si incontrarono la rossa le sorrise timidamente, abbassando lo sguardo poco dopo e prendendo un po' di colore sulle guance. O stava confondendo la realtà con la fantasia? Ormai non lo sapeva più. 
Eppure quegli sguardi strani c'erano spesso tra di loro e quando Elsa pensava che forse aveva una minima speranza, arrivava Hans e i due si baciavano, frantumando ogni pensiero positivo in mille pezzi. Nella sua testa la loro storia sembrava come quella di Romeo e Giulietta, solo che stavolta i due amanti erano ragazze. E solo lei era innamorata.

 
Saw your face, heard your name, gotta get with you.
Girls like girls like boys do, nothing new.
Isn't this why we came? Gotta get with you.
Girls like girls like boys do, nothing new.

Era stato in quella festa che tutto era cambiato: stavano parlando normalmente, ridendo e scherzando, finché quel bastardo di Hans non la prese per un braccio e la tirò verso di sé bruscamente, facendola alzare. 
"Vieni qui, amore" disse, l'alito che puzzava di alccol. Era ubriaco, ovviamente. Tenne Anna davanti a sé, in modo che lei gli desse le spalle, per poi cominciare a strusciarsi sul suo sedere e a baciarle il collo in modo rude. 
Inizialmente Anna forzò una risatina, ma quando vide l'espessione ferita di Elsa che distolse lo sguardo divenne seria e si liberò dalla stretta del giovane spingendolo via. Lui, deluso e infastidito, si allontanò da loro per andare a prendere un'altra birra, mentre lei si sedette affianco alla bionda. 
Ma ormai il danno era fatto ed Elsa si era ricordata ancora una volta che Anna non era sua...
A fine festa si erano perse di vista dopo che la più piccola era andata in bagno. L'amica la cercò per tutta la casa, trovandola fuori, seduta a bordo piscina con la testa bassa e gli occhi rossi e gonfi. Aveva pianto. 
Si sedette affianco a lei senza dire nulla, senza nemmeno guardarla, mentre Anna appoggiava la testa sulla sua spalla facendole perdere un battito. Quando alzò nuovamente lo sguardo i loro occhi non poterono fare a meno di incontrarsi. 
Il resto venne spontaneo. 
I've been crossing all the lines, all the lines,
kissed your girls and made you cry, boys. 

Si avvicinarono per baciarsi. Era una cosa che volevano entrambe e solo in quel momento Elsa se ne rese conto. Il cuore palpitava così forte da attutire ogni altro rumore, per questo non si accorse di Hans finché questo non la afferrò per i capelli e sbattendola a terra, gridando di rabbia. 
Un dolore lancinante si fece strada in lei quando sbatté la tempia contro un masso del giardino, facendola sanguinare.
Riusciva distintamente a sentire le parole di Hans urlate contro Anna: "Mi prendi per il culo? Ti sei fottuta il cervello? Tu sei la mia ragazza e te la fai con quella troia? Sapevo che c'era qualcosa tra voi due ed ora ne ho la confermo. Sei una malata mentale, una puttana! Come osi farmi una cosa del genere?"
Non ne poteva più di quella situazione, mentre la rabbia copriva persino il dolore alla testa. Alzò lentamente la testa per osservare la scena e lo vide: lo sguardo della rossa che le chiedeva aiuto e quello fu la goccia che fece traboccare il vaso. 
Si lanciò contro Hans, buttandolo a terra e mettendosi sopra di lui, cominciando a tempestarlo di pugni. Lo scontro con il terreno era stato così forte da fargli perdere i sensi, ma a lei non importava; era furiosa e doveva sfogarsi. 
Nella mente vedeva ogni bel momento che aveva passato con Anna, ogni istante che lui aveva rovinato, ogni cosa che l'aveva fatta innamorare di lei. Erano proprio le sue mani che la divisero dal corpo di lui facendola alzare ed Elsa non oppose resistenza. 
L'incontro con i suoi occhi pieni di lacrime la fece tornare in sé. Anna fece passare un dito sulla ferita al labbro, evidentemente preoccupata per il suo stato, ma la verità era che ad Elsa non importava in quel momento. 
Baciò la giovane con tutta la foga di cui era capace, toccando il cielo quando questa ricambiò. Tutti quegli sguardi non se li era immaginati, anche Anna provava quei sentimenti e il suo unico modo per celarlo era uscire con altri ragazzi. 
Era così concentrata su se stessa e sulla paura di perderla, che Elsa non se ne era mai accorta e si diede mentalmente della stupida per questo. In quel bacio recuperarono tutto il tempo che avevano perduto. 
Si strinsero tra le braccia l'una dell'altra, promettendosi di non lasciarsi mai più. E quando Elsa tornò a casa pedalando, non poté fare a meno di sorridere a se stessa, felice e libera come non lo era mai stata.

 
-O-

Nota autrice: Prima one-shot con una coppia lesbica che io abbia mai fatto! Che ne pensate? Vi piace? Mi sono ovviamente ispirata al video della canzone, "Girls like girls" di Hayley Kiyoko, da cui proviene anche il testo e il titolo della storia. 
Sarei davvero felice di sapere quali sono i vostri pensieri a riguardo con una recensione, sono veramente curiosa. 
Alla prossima!
Kisses, Emy.
   
 
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