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Autore: _viola02_    26/08/2017    3 recensioni
Dal testo:
"Leo Valdez guardò con odio il suo nuovo liceo. Era il quarto, ed era solo al secondo anno.
Sperava ardentemente di andarsene il prima possibile, ma pur di sfuggire a LEI preferiva sorbirsene un altro.
*************
L'edificio era in fiamme.
Leo guardava la sua casa bruciarsi, senza poter fare niente.
Perché sapeva di essere stato lui la causa dell'incendio"
Genere: Azione, Malinconico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Frank/Hazel, Jason/Piper, Leo Valdez, Nico di Angelo
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 4 - Pensieri e sentimenti

Nel capitolo precedente:

Se avessero saputo quello che era, in realtà, non l'avrebbero neppure più guardato. Anzi, l'avrebbero evitato come la peste. E avrebbero fatto bene.


Leo era nel suo letto, con le braccia sotto la testa, perso nei suoi pensieri.
Era il 17 settembre. Ed era passata un'intera settimana di scuola. UN'INTERA SETTIMANA.
Leo non riusciva a crederci. Era impossibile.
Fino a qualche tempo prima era al suo primo giorno, poi, in un click, già a sabato. O domenica, dato che la mezzanotte era già passata da un pezzo.
Domenica?
Leo sorrise. Il fatto che fosse già domenica voleva dire solo una cosa: aveva meno di cinque ore per dormire.
Già, solo cinque. Poi avrebbe dovuto alzarsi e andare all'aeroporto con Piper e Jason.
La cosa più incredibile era che lui ODIAVA SVEGLIARSI PRESTO. Cioè, non era uno che dormiva fino a mezzogiorno, però aveva bisogno di dormire almeno otto ore, se no la mattina non connetteva.
E il fatto che si alzasse alle cinque tradiva tutto l'affetto che provava per i suoi amici.
Jason, Nico. PIPER.
Già, lo faceva per Piper. Incredibile.
La conosceva solo da una settimana, eppure le voleva un mondo di bene.
L'aveva odiata all'inizio, poi si era rivelata una vera amica.
Lo aiutava, lo consolava e addirittura era una buona confidente.
E ovviamente era bellissima, tratto che molti tendevano a sottovalutare, ma che se distribuito bene, era un'arma micidiale. Forse anche troppo.
Alcune volte capitava che, grazie ad un buon sorriso, Piper lo "stregasse". E così, mentre era in trance, lei si faceva dire tutto quello che voleva. Era insopportabile come lo fregasse sempre.
Eppure, ogni qualvolta che Leo aveva un buon motivo per odiarla, lei faceva uno di quei gesti talmente carini che al ragazzo veniva addirittura in mente di RINGRAZIARLA.
Nel buio, scosse la testa sorridendo.
Piper, anche se la conosceva solo da una settimana, era diventata praticamente la sua sorellina.
A quel pensiero il suo sorriso si spense. Leo non poteva affezionarsi a lei.
Non doveva affezionarsi a NESSUNO.
Eppure, l'aveva già fatto.
Quelle tre misere persone che aveva conosciuto lì, in quella scuola che già all'inizio non aveva sopportato, gli erano entrate nel cuore.
E Leo sapeva benissimo che, al contrario di quel che provava a convincersi, non ne sarebbero uscite.

«Leo... Leo, svegliati!»
Leo aprì gli occhi, piuttosto assonnato.
Davanti a lui, c'era Jason, con un sorriso stampato in volto.
«Finalmente ti sei svegliato, dormiglione! E meno male che Piper ci ha obbligati ad andare a letto presto, perché se no chissà quando ti saresti svegliato!» aggiunse ridendo, ma stando bene attento sul tono di volume.
Leo, Jason, Nico e Piper avevano avuto un permesso speciale per andare all'aeroporto di New York, per prendere la sorella di Nico e un certo Frank Zhang, il ragazzo di Haz (a Leo pareva si chiamasse così la sorella di Nico), per riportarli a scuola.
Dato che erano tutti minorenni, però, erano affiancati in questa "difficile impresa" da Will Solace, un ragazzo di quarta B (sezione scientifica, specializzazione medicina).
Alto, biondo, con dei splendenti occhi azzurri, sempre impeccabile, popolare e con dieci di media in tutte le materie, Will era il cocco del preside.
Con tutti questi dati inerenti a lui, Leo probabilmente avrebbe dovuto odiarlo.
Insomma, era intelligente, solare, bello e amico di tutti: chi non lo avrebbe invidiato?
Eppure, ogni volta che Leo era in sua presenza, non poteva far a meno di sentirsi grato: Will si era guadagnato tutto il suo rispetto.
E con un solo gesto.
Il biondo, infatti, lo aveva salvato da una bestia feroce MOLTO incazzata.
E stiamo parlando di un Nico di Angelo arrabbiato.
Ci voleva fegato, molto fegato, anche solo per OSARE contraddirlo.
E Will era riuscito a fermarlo.
«Finalmente torna Haz! Non vedo l'ora di rivederla!!»
Il gridolino eccitato di Jason lo fece tornare alla realtà, per poi fargli alzare gli occhi al cielo: l'amico non stava più nella pelle, neanche avesse dovuto conoscerla lui la ragazza!
Certo, anche Leo era ansioso di vederla, ma Jason la conosceva già da una vita!
In quel momento qualcuno bussò alla porta, e senza neanche aspettare risposta, entrò.
Era Piper.
Neanche fosse stato il suo compleanno, cominciò a gridare qualche «Si!!!», qualche «Rivedremo Haz!!» e qualche altro «Evviva!» giusto per far capire che era entusiasta per la giornata e che probabilmente (come pensò Leo) aveva bevuto qualche litro di caffè.
Ovviamente (erano le cinque di mattina, per carità!) si sentì un coro di «Shhh!», ma lei se ne fregò altamente e non abbassò il tono di una virgola.
Perciò, con la sua voce strillante, continuò tranquilla: «Dai ragazzi, muovetevi! Dobbiamo essere lì alle otto e ci sono due ore di viaggio... Perciò, su, forza, vestitevi e si va!»
«In effetti, Piper, dovremmo vestirci...» le fece notare Leo, per poi continuare «Certo, capisco che vuoi vedere il fisico del Grande Valdez, però preferirei che fossimo da soli... Sai com'è...»
Le guance di Piper si imporporarono in maniera impressionante e lei si voltò di scatto verso la porta.
Fece per uscire, ma, non appena sentì le risatine di sottofondo, il suo orgoglio ebbe la meglio: si girò, e puntò il suo sguardo carico di sfida negli occhi color nocciola di Leo.
Poi disse, con un sorriso malefico: «Il fisico del Grande Jason, semmai, tu non hai niente che sia degno di nota, Valdez»
A quelle parole, Leo fece finta di pugnalarsi il petto, dicendo con fare teatrale: « Come hai potuto farmi questo, amore mio? E io che ci credevo! Che illuso... Sappi che mi hai spezzato il cuore, lo hai distrutto! Calpestato con dei tacchi a spillo!!»
Poi, rivolgendosi a Jason: «E tu, il mio migliore amico! MI HAI TRADITO! MI HAI FREGATO LA RAGAZZA COME SE NON TI IMPORTASSE NIENTE!
Me povero, me tapino! Oggigiorno non si trovano più persone affidabili...»
Sempre muovendosi in maniera esagerata, si fece cadere sul letto, facendo strani movimenti che probabilmente dovevano essere convulsioni.
In fine, con un urlo gluttutrale, smise di muoversi.
Qualche secondo dopo (dopo che si era goduto dell'effetto della propria morte), si rialzò di scatto e fece un inchino dando baci al volo.
«Ecco a voi, il Mago Del Teatro Valdez. È stato un piacere, non dovete ringraziare»
Jason, Piper e Nico (sì anche lui) scoppiarono a ridere e Leo si unì a loro. Cominciarono a ridere in maniera così rumorosa che si stupirono che nessuno li venisse a sgridare.
E infatti...
La porta si aprì di nuovo, sbattendo, e Will entrò urlando.
«Ma siete matti?! Sapete che ore sono? Il preside mi uccide tra un po'!! Dovevamo uscire SENZA FARE TROPPO BACCANO perché sono le CINQUE DI MATTINA, perciò fuori tutti e via»
A fare le veci di tutti, fu Nico che con uno strano sorrisetto, disse beffardo: «Solace, dobbiamo vestirci»
A queste parole, il biondo realizzò che nella camera c'erano tre ragazzi in pigiama (o meglio, Leo in pigiama, Nico con una maglietta e dei boxer neri, Jason in maglietta bianca e boxer grigi) e arrossì furiosamente.
Si girò come aveva fatto Piper e fece per uscire, poi si rigirò (con le mani sugli occhi) e chiamò Piper con un sussurro, per poi uscire insieme.
I tre ragazzi nella camera si guardarono, e poi, senza ritegno, scoppiarono a ridere.
«GUARDATE CHE VI SENTO!» urlò Solace da dietro la porta.
Leo, ancora nel suo "bellissimo" pigiama (tutto arancione con delle chiavi inglesi ricamate sopra), rispose: «Ehi, Will, ma non ci avevi appena detto che non si deve urlare?»
Non ci fu risposta, perciò decisero che era venuto il momento di cambiarsi e uscire come gli aveva gentilmente "chiesto" Nico («Ragazzi, per quanto mi piaccia prendere per il culo Solace, è mia sorella quella che andiamo a prendere. Perciò, se non arriviamo in tempo e lei rimane da sola anche solo per un minuto, SIETE MORTI»).
Una decina di minuti dopo e tutti i cinque ragazzi erano in macchina.
Durante il viaggio, Leo si mise ad immaginare come poteva essere questa Haz Di Angelo. Probabilmente era un po' come Nico... Capelli e occhi neri, pelle cadaverica, un po' solitaria...
No, era impossibile che fosse solitaria. Se no come poteva essere la migliore amica di Piper?
Quindi... Solare e vivace? No. Chi ce lo vede Nico così? Cioè, era la sorella, ovvio, quindi poteva anche essere, ma un cadavere ambulante che ti dice «Ehi c'è il sole, fuori!» tutto allegro, Leo non ce lo vedeva proprio.
Dopo un po' di tentativi (scartati tutti), si arrese: avrebbe capito che tipo era la ragazza una volta conosciuta.

Arrivarono all'aereoporto con BEN dieci minuti in anticipo, per la gioia di Piper.
Con pazienza e con i timpani rotti (Piper continuava ad urlare di stare attenti "perché ci aveva messo una vita a farlo") tirarono fuori il cartellone segnalatore.
Ora, con molta probabilità, vi starete chiedendo: «Che cos'è un cartellone segnalatore?»
Beh, se l'era chiesto anche Leo e perciò lo aveva domandato all'amica.
In questo modo aveva scoperto che, quando qualcuno scende da un aereo e c'è gente ad aspettarlo, per trovare il suo "gruppo" cerca un cartellone con su scritto il suo nome. Ecco, questo è un cartellone segnalatore.
Quello della sorella di Nico lo aveva fatto Piper da sola, e ne era talmente entusiasta che aveva deciso di non farlo vedere a nessuno fino a quando Haz non fosse stata in vista, perché era una sorpresa.
L'unica pecca nel suo ragionamento era che così non sarebbe servito a nulla, però nessuno ebbe il fegato di dirglielo.
Insomma, Piper era troppo felice: chi le avrebbe rovinato la giornata per una cosa così idiota?
Leo si girò verso Jason.
«Ehi, amico, com'è questa Haz Di Angelo? Simpatica e carina o un po' come Nico?»
Jason aggrottò le sopracciglia, come se fosse contrariato per qualcosa.
«Ma Leo, lei non si chia-»
«PIPER!!!!»
Tutti e cinque i ragazzi si girarono verso la voce e Piper finalmente aprì il suo cartellone.
Era tutto nero con disegnate tante gemme di colore diverso e con due scritte: "Hazel Levesque" e "Frank Zhang".
Leo temette di star per vomitare. Hazel LEVESQUE?
«Jason, la sorella di Nico si chiama HAZEL LEVESQUE???»
L'amico annuì con un sorriso.
«È quello che cercavo di dirti: il padre di Nico aveva un'altra figlia illegittima, con una certa...»
«Marie...?»
«Esatto, proprio lei. Come facevi a saperlo?»
Leo fece un sorriso forzato, ma sapeva di non essere convincente: doveva essere sbiancato talmente tanto che probabilmente si vedeva anche da lontano.
Perciò, aggiunse, cercando di dare al suo tono un'ironia naturale: «Beh, sai com'è... Ci sono un sacco di Marie un giro...»
Leo tremava tutto. Probabilmente fu questo che convinse Jason a star zitto.
Leo comunque sapeva di non poter restare. Era sul punto di scoppiare, e non poteva farlo davanti Jason.
Certo che aveva proprio sfiga, però!
Possibile che doveva reincontrare proprio HAZEL?
Perché, tra tutte, proprio lei??
Ignorando lo sguardo curioso e preoccupato dell'amico, disse con la voce più ferma che avesse nel repertorio: «Jason, scusami, ma devo andare al bagno»
Senza aspettare risposta, girò sui tacchi e cominciò a correre.
Hazel... A lei doveva una risposta. Ma come poteva dirglielo? L'avrebbe ferita di più di quanto non avesse già fatto. E poi lui non avrebbe sopportato ferirla un'altra volta.
No, l'unica soluzione era ignorarla, fare come se non si fossero mai conosciuti.

«HAZEL!!!»
Piper, correndo verso la sua migliore amica, la chiamò a gran voce e con una gioia che si poteva vedere anche a kilometri di distanza.
Appena le fu vicina, le balzò letteralmente addosso, finendo per buttarle entrambe a terra.
«Piper! Sta attenta! Potevamo farci male!» la rimproverò Hazel ridendo.
Fece poi per alzarsi, ma Piper la abbracciò di nuovo, impedendoglielo.
«Come sono felice!! Finalmente sei qui!! Dobbiamo raccontarci un sacco di cose! E poi, ti devo presentare una persona...» rispose, lasciando cadere il discorso come se fosse un segreto.
«Davvero?? E chi?» chiese l'amica, decisamente curiosa.
«È un ragazzo... Si chiama Leo Valdez» disse Piper, maliziosa.
Piper, che conosceva l'amica, si aspettava di vederla sorridere furbescamente e poi di fare una battutina sul ragazzo in questione, ma rimase stupita.
Hazel sembrava sul punto di crollare.
Gli occhi della ragazza si riempiono di lacrime e Piper vide che cercava di non incrociare il suo sguardo.
«Scusa, Piper, devo andare al bagno» le disse Hazel, con un tono così basso da quasi non sentirsi, poi si girò e corse via.
«Hazel!»
Frank, avendo visto il comportamento anomalo della ragazza, fece per rincorrerla, ma Piper lo fermò: «Ci devo andare io, Frank. È una cosa da ragazze»
Per fortuna Frank capì, perciò Piper corse dietro all'amica, finendo per trovarla nel bagno, piangente.
«Hazel... Cosa è successo?»
«Oh, Piper... se sapessi... Il ragazzo... si chiama proprio... LEO VALDEZ?»
«Beh, sì... Ma perché fai così? Lo conosci già??»
«Sai... che ti raccontavo... del mio... ex?»
Hazel non riusciva a smettere di piangere.
«Beh, certo! Lo stronzo senza cuore che ti ha lasciata per messaggio! Quello che ho giurato, se l'avessi per le mani, di strozzarlo! Ma cosa c'entra?»
«Quello stronzo... è... Leo Valdez!!»
E riprese a piangere a dirotto.
«Leo Valdez?? Sei sicura? Io l'ho conosciuto, certo, solo da una settimana, ma mi sembra a posto!! Anzi, uno che si prende cura delle persone!»
«Eppure... mi ha lasciata... per messaggio!! Io... lo amavo... e mi ha lasciata... senza motivo!!
Finalmente pensavo... di avermelo lasciato... alle spalle... e invece torna... ADESSO!! PROPRIO QUANDO... FINALMENTE... HO TROVATO QUALCUN'ALTRO!!!»
«Beh, Hazel, come amica ti prometto che indagherò, okay?? Se è davvero uno stronzo senza cuore lo spedirò sulla Luna!! Te lo giuro! Per adesso credo che la cosa migliore sia che tu lo ignori del tutto... Continua a stare con Frank... Lui sì che ti ama davvero»
Rimasero nel bagno per un po', mentre Piper cercava di consolare l'amica.
Alla fine, dopo circa una ventina di minuti da quando erano entrate, Hazel riuscì a calmarsi.
«Grazie Piper, sei un'amica. Ma non so se riuscirò a ignorarlo... Io lo amo ancora!»
«Lo so, Hazel, lo so... Ma ti piace anche Frank, no? E lui sì che ti merita, non degli stronzi che non hanno neanche il coraggio di lasciarti guardandoti negli occhi. Secondo me, però, c'è qualcosa che non va... Leo non sembra il tipo da ferirti così. Indagherò, promesso»
«Okay... Torniamo da Frank e da Jason?»
«Sì, andiamo»
Hazel, anche se non vedeva l'amica da tempo, si rese subito conto che c'era qualcosa che non andava: la ragazza stava giocando con i capelli e aveva lo sguardo perso.
«Piper, c'è qualcosa che non va?» chiese, un po' preoccupata.
L'amica arrossì.
Hazel fece subito due più due: Piper non arrossiva così per un nonnulla!
«Centra Jason... Vero?» domandò con un sorrisino che Piper poteva definire solo MALEFICO.
«NO!»
Hazel alzò un sopracciglio, scettica, e Piper si arrese: «Va bene, sì, mi piace. Mi piace da morire... Però sono sicura di non piacergli, non mi guarda nemmeno!»
«Piper, mia cara Piper... Quando si tratta degli altri, hai sempre ragione sui "fatti amorosi", ma quando si tratta di te sei una frana!»
«Quindi dici che gli piaccio?»
La voce di Piper era un pigolio, da tanto era insicura. Hazel fece un sorrisone, rispondendole: «Ovvio! Sono ARCI-MEGA-SICURA che tu gli piaccia dall'anno scorso»
E, confortandosi a vicenda, tornarono dai ragazzi che le aspettavano in ansia.
«Hazel! Tutto a posto?» chiese preoccupato Frank.
«Sì, stai tranquillo» gli rispose, abbracciandolo.
«Mi sono solo sentita un po' male... Ma ora è tutto passato» aggiunse con un sorriso un po' forzato.
Se il ragazzo se ne accorse, comunque, non lo diede a vedere.
«Ragazzi, e Leo dov'è?» chiese Piper, scoccando un'occhiata di scuse a Hazel. D'altra parte, Piper voleva bene a Leo e non vedendolo si era preoccupata.
Le rispose Will: «Mi ha chiamato poco fa. Ha preferito andare con l'autobus e quindi lo rivedremo a scuola. Ora, se non c'è nient'altro da fare, direi che dobbiamo andare»
Nel viaggio di ritorno, Piper si chiese chi fosse veramente Leo.
Era un ragazzo perbene anche se un po' matto, o uno stronzo senza cuore come aveva detto Hazel?
E perché era tornato a scuola in autobus? Leo non soffriva di mal d'auto, da quel che ne sapeva, però la macchina è SEMPRE meglio di un autobus! Meno sporca, più puntuale e privata.
L'unica ragione per cui Leo aveva usato l'autobus, era perché voleva stare lontano da Hazel.
Ma questo voleva dire che provava ancora qualcosa per lei, perché se no non dovrebbe avere problemi a starle vicino... E allora perché l'aveva mollata per messaggio?



AVVISO DELL'AUTRICE:
Mi dò il bentornata a me stessa!😀
Mi scuso per averci messo un po', però l'inizio di questo capitolo non mi veniva proprio!
Tuttavia, scrivendo e riscrivendo, finalmente mi è venuto qualcosa di decente!!
Bando alle ciance, in questo capitolo conosciamo Hazel e Frank!!!
Si scopre che la nostra Hazel ha già conosciuto Leo e che addirittura SONO STATI INSIEME!!!
Poi lui l'ha lasciata, così senza motivo...
Anyway, devo chiarire un punto.
Durante la settimana Leo non scopre chi è Hazel perché la chiamano sempre "Haz" e, dato che gli dicono che è la sorella di Nico, crede che si chiami Di Angelo.
A proposito di questo bel ragazzo, ho inserito Will nella storia, come gentilmente chiesto da Day_Dreamer05.
Sappiate che non l'ho fatto solo per la sua richiesta, ma anche perché ci stava bene con la trama.
Comunque Will non ci sarà spesso perché non è uno dei personaggi principali ma ogni tanto comparirà, solo per far piacere a Nico...
Sempre riguardo a lui, so che molti si aspettavano di vedere la sua reazione al disastro del Grande Valdez, però ho deciso che non entrava bene e l'ho eliminato.
Però può darsi che farò una fiction a parte per quella scena, ci penserò.
Ringrazio quelli che hanno recensito (fenris, Day_Dreamer05, non finirò mai di ringraziarvi!!!) è quello che hanno messo la mia storia tra le preferite, tra le seguite o le ricordate.
Poi ringrazio anche i lettori silenziosi, che mi danno comunque la forza di continuare a scrivere.
GRAZIE A TUTTI!
Baci,
_viola02_
   
 
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