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Autore: Cordelia_Sakamaki    27/08/2017    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Boris rientra a palazzo, su tutte le furie: butta a terra la giacca in malo modo, dando un forte pugno al muro. Gocce porpora cadono a terra, infatti si è frito alla mano. Ma non se ne cura, ha ben altro per la testa. Ripensa a ciò che è accaduto con Alice, al terrore che le ha provocato. Allo schiaffo che la ragazza gli ha dato, ma anche al suo profumo: non è certo raffinato e costoso come quello delle nobildonne, eppure gli è entrato in circolo per qualche istante, ed ha perso la ragione. La vuole punire: la odia per come si è permessa di trattarlo. Per un secondo sente come se il respiro gli mancasse al solo pensare a lei, ed il desiderio di vendetta salire. Stringe nella mano libera una ciocca di capelli della bionda: una di quelle che le ha tagliato nelle stalle. Vuole sentire ancora quel profumo, dimenticarsi che quella ragazzina lo ha umiliato schiaffeggiandolo, stordirsi con quell'aroma. Eppure il pensiero dello schiaffo torna prepotentemente nella sua mente, rivive continuamente quel momento. Irritato si porta la mano con cui tiene la ciocca alla guancia, per poi passarvi le unghie sino quasi a graffiarsi. Non appena sente un leggero dolore si ferma, gettando a terra quei capelli: deve smetterla. Deve levarsi dalla testa quella presuntuosa, e concentrarsi su un'altra prigioniera. Una prigioniera con la quale ora è sorto un nuovo ed inaspettato problema, che comunque già lui aveva messo in conto. Raccoglie quei capelli da terra, per poi uscire dalla stanza e dirigersi verso le scale, scendendole dopo essersi ricomposto: non può certo presentarsi con i capelli scompigliati e lo sguardo stravolto. Raggiunge una cella, dove da quasi tre mesi tiene segregata Christine. La ragazza pare molto debilitata: è pallida e depressa, ma una cosa è cambiata da un pò di tempo: tiene sempre le mani sul ventre, e Boris ha già capito cosa sia successo. E' ciò che di più temeva, eppure non sembra così disperato, dato che già ha la soluzione al problema. " Ma ciao, sgualdrina ". La schernisce, mentre lei lo guarda con odio.

" Schifoso miserabile! Come puoi tenermi chiusa qui, nel mio stato? ". Chiede, senza farsi scrupoli nel dargli del tu. Tanto, arrivati a questo punto non ha più nulla da perdere. Si stringe forte le mani al ventre in segno di protezione, mentre lui entra nella cella senza la minima esitazione o segno di pentimento.

" Dimmi un pò, come state oggi tu ed il tuo bastardo? ". Chiede, rivelando la verità: Christine è incinta. In quell'unica notte, il suo Viktor le ha lasciato una parte di lui, quella stessa parte che ora lei avverte come in pericolo: cosa diavolo vorrà fare Boris? Ah, non le importa: lei è determinata a proteggere suo figlio, ed è esattamente ciò che sta cercando di fare. Lui le arriva ad un centimetro di distanza, dopo aver chiuso la porta della cella dietro di lui.

" Mio figlio è molto meno bastardo di suo zio, questo è evidente! Almeno, lui non ha mai rinchiuso una donna incinta! ". Sputa il suo odio la bruna, mentre lui la guarda con astio.

" Quando ti metterai in testa che mio fratello ti ha già dimenticata?! Non ti vuole! Non vuole nè te e men che meno il tuo bastardo, cerca di fartene una ragione! ". Le grida su tutte le furie, mentre lei inizia ad agitarsi.

" Non credo ad una sola parola, mi hai sentito?! Non ad una parola! Lui mi ama! E se sapesse di suo figlio, amerebbe anche lui! Non ti sforzare, mio caro: non cascherò mai nei tuoi sporchi tranelli! ". Risponde la ragazza, arrabbiata. Il suo atteggiamento sembra colpire per un istante Boris: perchè? Perchè sta resistendo così? Perchè non se ne va e basta? Perchè non accetta il denaro che persino le ha offerto pur di levarsela di torno, ma preferisce rimanere chiusa in una cella? Alterato le afferra i capelli, ma nel farlo dalla sua tasca scivolano quelli che ha tagliato ad Alice. Christine se ne accorge e li raccoglie, shoccata. " Cosa... che hai fatto ad Alice? ". Chiede, temendo il peggio per la sua migliore amica. Nel capire quanto accaduto, Boris diventa furioso: afferra bruscamente quel capelli, rimettendoli in tasca.

" Non li toccare, strega! ". Grida, mentre lei si altera nuovamente.

" Dimmi cosa le hai fatto, maledetto! ". Grida, e lui si allontana di un solo passo, come fosse stato appena scoperto a commettere il più terribile dei delitti.

" Sta buona, potresti compromettere la salute del bambino! ". Grida a Christine, che si aggrappa alle sbarre, infuriata.

" Cos'hai fatto ad Alice?! Come diavolo hai avuto i suoi capelli?! ". Chiede di nuovo la ragazza. Boris cerca di darsi un contegno, ed intanto il dubbio lo assilla: perchè? Perchè ogni volta che sente parlare di Alice perde la testa in quella maniera? Quale diabolico maleficio ha compiuto quella strega?

" Ti basti sapere che è viva, se è questo che ti preoccupa ". Ghigna poco convinto, quasi se con il pensiero non fosse nemmeno più li. Si sente strano, che stia forse uscendo di senno? Si gira per andarsene, senza dare la possibilità a Christine di ribattere. La ragazza cerca di calmarsi: non può certamente mettere a repentaglio la vita del suo bambino per colpa di quel disgraziato di Boris Meekhiv. Le ha detto che Alice è viva, e lei ci crede: se fosse stato il contrario, è sicura che non avrebbe esitato un secondo a spiattellarglielo in faccia per farla soffrire.

Boris cammina solitario per i corridoi di palazzo: sua moglie è uscita per delle commissioni, ed ha portato con sè la figlia. Viktor è insieme a Dimitri, probabilmente ad escogitare qualche modo per ritrovare Christine. E intanto lui si sente sempre peggio: non è un dolore fisico vero e proprio, è come se qualcosa da dentro di lui lo stesse distruggendo, lentamente ma inesorabilmente. Si, e quella distruzione porta un solo nome...


Lo stesso nome della ragazza che si è trovato davanti ora: Alice. Ma cosa diavolo fa ancora a palazzo? Non le è bastata la lezione che ha avuto la sera prima? Lui le si avvicina di un passo, mentre lei solleva il suo bellissimo sguardo oceano da ciò che stava leggendo. Ecco, è il momento: la deve punire, la deve insultare. Trova il coraggio di fare un ghigno di pura soddisfazione, è l'occasione che aspettava per riscattarsi dalla figuraccia di ieri, di umiliarla ancora. " Salve, ma guarda un pò chi c'è ". Ride, mentre lei rimane impassibile: non ribatte, come mai? Di solito ha sempre la risposta pronta, oggi invece pare fredda: i suoi occhi non trasmettono emozione, o forse è solo lui che non vuole vedere ciò che le sue stesse azioni hanno provocato." Cosa c'è? Adesso hai perso l'uso della parola? ". Chiede lui, prendendo dalla tasca i capelli che la sera precedente ha tagliato alla giovane e mostrandoglieli, sperando di farla piangere, o quanto meno reagire. Ma nulla di ciò accade: la ragazza si limita a guardarlo, immobile. " Guarda un pò che bel trofeo mi sono preso, ieri sera ". Commenta, mentre lei gli si avvicina, facendo cadere a terra ciò che stava leggendo.

" Ma ieri sera, volevi altro da me. O mi sbaglio? Non mi volevi forse punire? ". Chiede. Come? ma è uscita di senno? Perchè gli sta ricordando quel particolare? Lui non si allontana da dov'è, ghignando maligno.

" Sei masochista, a quanto pare. Vuoi che ti punisca? Hai capito di meritarlo? ". Chiede, mentre lei arriva a pochi centimetri di distanza da lui.

" Non usare sotterfugi con me, Boris Meekhiv: so benissimo che in realtà la punizione è un pretesto. Tu mi vuoi, vero? Ma sei troppo orgoglioso per ammettere che desideri una ragazza del popolo ". Ora è lei a ghignare, mentre lui indietreggia di un passo, per la prima volta senza parole ed un pò spaventato: è forse una strega, che legge i pensieri?

" Sta lontana da me, strega... ". Sibila lui, ma in tutta risposta lei posa delicatamente una mano sul suo viso, nel punto in cui si è quasi graffiato e dove lei lo aveva schiaffeggiato.

" Non devi rovinare il tuo bel viso, sai? Non ne avrai più bisogno, io ora sono qui... ". Fa la bionda, lasciando cadere a terra il suo soprabito. " ... non volevi scoprire se ero ancora pura o meno? ". Conclude la frase, mentre stavolta è lui a trovarsi spalle al muro, ma non gli importa più di tanto: se solo volesse, si libererebbe dalla sua presa in un sol movimento, ma non è ciò che desidera realmente. Nonostante la temperatura rigida, lui sente solo calore. " Ora sono qui, sono tua e basta ". Continua lei, posando un bacio sul leggero graffio sul suo viso. Lui si gira di scatto, quasi sconvolto: sta cedendo, e questo non è da lui. Cosa gli prende? Deve tornare in sè, deve... la ragione viene sopraffatta da un incontrollabile impulso, e lui afferra il viso della ragazza per poi baciarla, invertendo le posizioni e facendola finire spalle al muro per poi baciarla, tenendole i polsi bloccati ma stavolta senza farle male. E'solo un avvertimento: è comunque lui a detenere il controllo della situazione, in ogni caso. La ragazza non oppone resistenza, e mette una mano tra i suoi capelli ricambiando il bacio, che ben presto diventa carico di passione allo stato puro. Non è spaventata, non ha paura di lui, nulla. Vuole essere sua, a quantro pare. E lui non è tipo da farsi ripetere le cose due volte, ora non sta agendo con razionalità ma con l'istinto. Senza aspettare oltre prende in braccio la ragazza, facendola aggrappare a lui per non farla cadere. Alice mette la mano libera nuovamente sul viso di lui, sorridendo dolcemente.


" Boris! Mi senti?! ". Una voce lo desta bruscamente dal suo sogno ad occhi aperti: pare essere abbastanza sconvolto, e senza che se ne rendesse conto il suo respiro si è fatto irregolare. E'piuttosto pallido, e di questo si è accorta anche colei che lo sta chiamando da più di un quarto d'ora, senza ottenere la benchè minima risposta.

" A... Alexandria? ". Chiede, come se non si trovasse di fronte la moglie, bensì un' extraterrestre! La donna incrocia le braccia al petto, alquanto contrariata.

" Si può sapere a cosa pensavi, per non rispondermi per piùdi un quarto d'ora? Temevo che ti sentissi male ". Risponde lei, mentre suo marito la guarda, ancora stranito: era tutto un sogno. Un dannato, bellissimo sogno ad occhi aperti. Perchè? Perchè ha avuto quel tipo di esperienza? E perchè il soggetto di quel sogno era proprio Alice?

" Sto bene... sto bene ". Ripete semplicemente, per poi sorpassare la moglie e dirigersi verso la sua stanza: deve calmarsi e dormire un pò. Domani, sicuramente ragionerà più lucidamente ed avrà scordato quell'esperienza, che sicuramente rimarrà un semplice episodio isolato. Nella fretta tuttavia, una delle ciocche dei capelli di Alice finisce a terra, ed a trovarla è Alexandria. La contessa si rende subito conto che quei capelli appartengono alla ragazza che vide, quel lontano giorno a palazzo insieme a Christine Petrova. Si, Alice Isakova. Come mai suo marito ha delle ciocche dei suoi capelli? La donna stringe con forza nella sua mano ciò che ha trovato, ma per il momento decide di non dire nulla: magari è un caso, magari lui le ha solamente dato una lezione, le spiegazioni sono molteplici. Sa che Boris la ama e non la tradirebbe mai, non rischierebbe di perdere lei e la loro bimba, non macchierebbe il suo buon nome per una popolana. Ride appena, nascondendo quei capelli nel vestito e decidendo di andare a riprendere la piccola Olga: ha bisogno di coccolarla un pò.

Ciao a tutti, miei fans! Intanto, un grosso ringraziamento a chi legge e recensisce la storia, ma anche a chi la mette tra le preferite, le seguite e le ricordate. Dunque, veniamo al capitolo tredici: abbiamo scoperto che Christine è in dolce attesa. Aspetta l'erede di Viktor, ma che destino avrà quella povera creatura, ora che sua madre è prigioniera di suo zio e suo padre non sa della sua esistenza? Nel frattempo abbiamo anche assistito al crollo emotivo di Boris, che pare ossessionato dal fatto di voler punire Alice per averlo umiliato, ma allo stesso tempo conserva le ciocche dei suoi capelli. alexandria ne ha trovata una, quale sarà la sua reazione contro la bella amica di Christine? Se volete saperlo, continuate a seguirmi e recensirmi! Io intanto vi do appuntamento al capitlo 14 :) Baci
   
 
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