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Autore: AlexisFrostbyte    28/08/2017    0 recensioni
La vita di una strega sta per cambiare completamente quando in una notte di plenilunio un ragazzo bussa alla sua porta.
Gli umani avranno scoperto il suo segreto o troverà semplicemente il complice di una vita?
Genere: Fantasy, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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L'alba ormai rischiarava l'orizzonte e la luce cominciava a insinuarsi negli abitacoli svegliando il villaggio che a poco a poco prendeva vita. Il canto di un gallo all'orizzonte, mariti che con un dolce bacio sulla soglia di casa salutavano le mogli dirigendosi al lavoro, le prime urla dei mercanti e il belare lontano di qualche pascolo per chi possedeva un udito più sensibile. Ma non molto distante da quelle casupole di paglia la situazione era però ben diversa, infatti sembrava che ad un certo punto ci fosse come una linea di confine che separasse la luce dal crepuscolo dove sostava un enorme castello di pietra scura. Sembrava una linea netta come quella di un ombra e molti dicevano che era la stessa costruzione a coprire con la sua massa i raggi del sole. Ma questo alla padrona di casa non dava per nulla fastidio che anzi non gradiva affatto il torpore che dava il giorno, e si sentiva quasi ferita da esso. Infatti Demetra era una strega...no no non era una vecchietta verde e bitorzoluta che malediceva chiunque fosse sulla sua via, oltre ad essere una ragazza dall'aspetto assai gradevole  cercava sempre di aiutare gli umani creando pozioni e utilizzando erbe medicinali per curare ogni male da cui erano afflitti nonostante studiasse e praticasse magia nera, e per questo era molto amata da tutto il villaggio e le donne non si preoccupavano affatto  delle attenzioni  riservate a lei dai loro mariti per il suo look un po' eccentrico  perché sapevano bene che fosse una brava ragazza. Essa però aveva un segreto, suo padre infatti era un vampiro e proprio per questo motivo ogni notte di plenilunio essa ereditava questa forma  e per evitare di fare del male agli umani, tanto buoni con lei, ogni volta che la luna piena splendeva nel cielo Demetra si chiudeva nel castello finché la mattina  dopo i suoi canini affilati e la sua sete di sangue non sarebbero spariti. Era sempre la stessa storia da ormai 27 anni, aveva provato pozioni e rituali di ogni tipo ma l'unica cosa che era riuscita a fare era stato infondere un incantesimo in una pietra che le impediva di impazzire e di essere sopraffatta dal vampiro che era in lei, che portava sempre al collo. Nascondendosi in questo modo gli umani non sospettavano che fosse una "mezzosangue" e per lei era meglio così; che cosa sarebbe potuto succedere se per caso lo fossero venuti a sapere? e se improvvisamente non l'avrebbero più accettata o peggio le avessero dato la caccia? Insomma, li trovava un popolo meraviglioso ma aveva sempre pensato che avessero uno strano modo di pensare e per essere rudi, che avessero la mente più chiusa rispetto alle creature che aveva conosciuto anche se poco spesso lo ammetteva. Naturalmente però non solo nel villaggio gli uomini dovevano cominciare a lavorare e come ogni mattina infatti anche la maga era pronta ad uscire a prendere il necessario per i suoi filtri e infilato il suo spesso mantello nero "ciao Gatto" diede un bacio sulla testolina del nero felino e uscì di casa. raccolse alcune erbe nel giardino appena fuori dall'ombra  e andò al villaggio. Suonò alla porta ed una donna dall'aria sconvolta la accolse " dia questa a suo figlio e guarirà in un non nulla" disse porgendole una fiala con del liquido giallognolo all'interno "voi siete un angelo" rispose la donna sollevata alla quale la ragazza non poté che sorridere, ancora un altro giro tra bancali di ogni tipo i quali rivenditori si sfidavano a venderle la loro merce migliore mentre alcune  voci serpeggiavano per il mercato "si dice che sarà splendida" "non è un eclissi zuccone sarà solamente più luminosa!" "proprio un tempo da lupi" si sentì qualche risata. "e voi che dite signorina Demetra? secondo voi é vero?" la fermò un uomo riprendendo la conversazione che da tutta la mattina teneva occupati i paesani "ho sentito dire che in notti come queste i lupi mannari escono allo scoperto, secondo voi è vero?" la luna piena, se ne stava quasi dimenticando "ma no Eduardo stiate tranquillo sono solo dicerie popolari  non si deve preoccupare, ma se la cosa può rendervi più tranquillo stiate in casa stanotte d'accordo?" la cosa sembrò tranquillizzare l'uomo che subito riferì quello che gli era stato detto ai curiosi raggruppatisi intorno. Il resto della giornata trascorse serenamente mentre Demetra andava avanti con i suoi studi e tra un antidoto e l'altro cercava di creare nuove pozioni per nuovi usi tentando sempre di trovare anche la soluzione al suo problema fra tutti questi, finché il buio si fece ancora più pesto e rapidamente la luce delle candele non fu più l'unica ad illuminare i suoi libri; era una luce più fredda,quella della luna. Si alzò e chiuse frettolosamente la porta spaventata, il momento era arrivato. Si mise una mano sulla bocca sentendo dolore man mano che i canini crescevano, le girava forte la testa e i suoi sensi si affinarono a tal punto da poter percepire l'odore di sangue a miglia di distanza dal villaggio. Cercava di respirare profondamente ma ciò che usciva dalla sua bocca erano solo rantoli, tremava senza riuscire a calmarsi, non aveva mai assaggiato sangue in tutti quegli anni e ad ogni trasformazione era più assetata e pericolosa. Non passò molto quando qualcuno bussò alla porta del castello, era stato molto lieve mai suoi sensi sviuppati eran riusciti ad udirlo. Quel poco di razionalità rimasto in lei ebbe paura che fosse  un umano che l'avesse sentita ma un flebile "aiuto..." fu tutto quello che riuscì a sentire  seguito da un tonfo al suolo. Sbirciò dalla fenditura della parete e un ragazzo era steso davanti al portone ferito profondamente ad un braccio e sul petto, il suo respiro si fece più affannato sentendo l'odore del sangue e non potè fare altro che urlare. Strinse forte a sè il ciondolo che portava al collo e riusci a calmarsi lievemente ma non potè impedirsi di piangere per non poter aiutare quel ragazzo ferito del quale lei probabilmente sarebbe stata la sua ultima speranza.
   
 
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