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Autore: An13Uta    30/08/2017    1 recensioni
Eppure c'è un motivo per cui sei rimasto.
Sai benissimo cos'è.
Non potrai tornare da nessuno se prima non torni da lui.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Link, Skull Kid
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lone Wolf









Nessuno merita di dormire da solo.


Solo come un cane abbandonato, senza una famiglia che pensa a te, senza un amico che si chiede se hai mangiato, senza un ricordo felice che non faccia male.

Hai dormito da solo per decenni, ormai.


L'hai fatto per così tanto che ad un certo punto hai smesso di avere la forza di vedere con entrambi gli occhi e ne hai chiuso uno per sempre.

Tanto, il panorama non cambia mai.


Prima era diverso.

Qualcuno ce l'avevi.


Ma poi il Tempo è passato e ha raschiato via ogni cosa, con un dannato scricchiolio che ti rimbomba nelle orecchie.


Non credevi ti ci sarebbe voluto tanto per capire di odiarlo.


Era sempre stato contro di te, ad alitarti sul collo, a ricordarti che dovevi fare in fretta, in fretta, quel maledetto pezzente dal tocco velenoso.

Tutta colpa sua.

Se non avesse accecato tutti quelli che ti stavano attorno, forse non sarebbe mai successo nulla.
 

Forse non avresti mai dormito da solo.




E ora guardati.

Un lupo vecchio, stanco, incapace di andarsene da qui.

Cos'hai fatto per meritarti questo?

 

Rispondetemi!

 

Rispondetemi!

 

Rispondetemi!

 




Vuoi solo accovacciarti da qualche parte e fare la tua porca figura di sacco di pelle, ossa e carne. Fine della storia. Una seconda morte tranquilla è tutto quello che chiedi.

Non ti sembra molto.










 

Eppure c'è un motivo per cui sei rimasto.

Sai benissimo cos'è.

Non potrai tornare da nessuno se prima non torni da lui.





Lo vorresti fare, lo vorresti tanto, tantissimo.

Non solo perché così potrai levare le tende, ma perché vuoi davvero rivederlo. Vuoi davvero vedere il suo viso allegro prima di sparire.









Il suo sorriso... Bella, come ultima immagine.



Speri di trovarlo al più presto.







 

presto







 

presto







 

presto









 

presto...







 



La Foresta Sacra sembra non finire mai, quando attraversi i suoi passaggi nascosti.

Come un labirinto di alberi, nicchie e pozze d'acqua.

Che siano settimane che trotti tra quelle radici?

Non che tenere il conto di giorni, mesi o anni abbia più tutto quel valore, ormai.

Però...
 

Aspetta.

Qualcosa, un rumore sordo e ripetitivo, lo senti?

Viene da quella parte.
Da dietro le sequoie.

Sgusci furtivo tra il legno.









Il tuo unico occhio si posa su un ammasso indefinito, rannicchiato contro un tronco, che trema e si contrae violentemente per gli spasmi del freddo. Sembrerebbe fare un fracasso infernale, ma in realtà il suono che produce è così debole che ad un orecchio poco attento risulta soltanto un'eco lontana.


Fissi quel nugolo pietoso senza muovere un muscolo. Più lo osservi e più le idee ti si confondono.







 

Dovresti avvicinarti?

Non sembra una trappola, ma questo è il punto.

Finché non ci sei finito dentro non puoi vedere il raggiro.








Qualsiasi cosa essa sia prende per te la decisione, girando quella che immagini sia la sua testa. Ha occhi enormi, ssppaavveennttoastii.





 

Sussurra che gli dispiace con un fil di voce.

Pensa tu sia affamato. E si offrirebbe di essere il tuo pasto.

Ma i lupi non mangiano il legno.


 






Gira il capo come una bambola meccanica e torna a patire il freddo nel modo più silenzioso che può.

Anzi, tenta di smettere di tremare. Non vuole disturbarti.










Ma tu vuoi essere disturbato.

Vuoi che continui a rabbrividire finché non è al caldo.


 




Con alcuni passi gli sei già vicino. Sollevi il suo corpo secco con il muso, facendolo scivolare piano sopra il tuo. Ti accucci, attento che sia al sicuro nel buco formato dal tuo corpo acciambellato.

È un bambino. Il modo in cui ti guarda, la sua corporatura, come parla. Tutto di lui te lo grida.

E qualcos'altro, dentro di te, grida che è troppo magro, troppo freddo, troppo solo.


Basta leccare la sua faccia grigia per sentirlo ridere.




È un suono magnifico. L'hai già ascoltato, ma non ti viene in mente subito.

Forse tra alcuni giorni, mesi, anni te ne accorgerai.

Il Tempo non ha più importanza, in ogni caso.






Importante è quel piccolo che ora dorme nel tuo abbraccio di pelliccia bianca e d'oro, cullato dal tepore.






Rimarrai con lui fino a che non troverai chi cerchi.

Magari non piangeranno, quando te ne andrai per sempre.

Magari, diventeranno amici.

L'eternità è una tortura, se passata in solitudine.


Sorride, appisolato, ignorando i tuoi pensieri.

Una bella immagine.





Vuoi vederla ogni sera, prima di scivolare nel sonno.






Vuoi che sia la tua ninnananna segreta, come il tuo calore lo è per lui.







Vuoi non temere mai di ritrovarlo a tremare nel bel mezzo della notte.







Perché sai quanto sia terribile.




















Nessuno merita di dormire da solo.

   
 
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