Ringraziamenti.

Sono tornata a pubblicare su questo profilo, sembra ieri il giorno in cui ho cancellato i miei racconti per trasferirli su un altro account di Efp. “PentagramLily” l’ho trascurato per così tanto tempo e mi vergogno a confessarlo, di recente mi è tornata la voglia di rispolverarlo e sono contenta di aver fatto un ritorno con il botto. Sempre se così si può definire, è chiaro. Non immaginavo di arrivare fino a tanto con un mini-racconto di poche righe, a quanto pare ho sottovalutato le mie stesse capacità. Non mi aspettavo di ricevere questo numero spropositato di bandiere verdi, non dopo le recensioni da saccente che ho lasciato in giro per la sezione. Questo episodio mi ha fatto capire che ho del potenziale anche come scrittrice, che i miei commenti personali possono continuare a mantenere questo lato costruttivo. Che vi devo dire? Il genere Horror mi appassiona da così tanto tempo, quando leggo qualcosa che si avvicina al genere non posso fare a meno di tempestare gli autori di consigli e pensieri personali. In fin dei conti Efp esiste proprio per questo, per dare la possibilità agli scrittori in erba di pubblicare i loro lavori e di migliorare grazie ai pareri della gente. Quindi vi ringrazio per il contributo che mi avete dato nella storia precedente, vi ringrazio per le belle parole che mi avete lasciato e per avermi aiutata a migliorare. Spero di poter approfondire questi brevi contatti, per adesso vi lascio alle prese con questa nuova ed emozionante storia. Non mi resta altro se non augurarvi una buona lettura, alla prossima!

PentagramLily
 

Sei a casa da solo.

I tuoi genitori hanno deciso di andare al mare per fare visita a tua sorella maggiore, ma il prossimo esame universitario ti costringe a rinunciare alla giornata in famiglia.
“Bel modo per passare le ferie”, pensi tra te e te.
Resti fisso alla scrivania insieme ai libri di testo e ti lasci cullare dal silenzio che ti circonda, ogni tanto ti alzi dalla sedia per concederti una pausa caffè seguita dal fumo di una sigaretta, quel poco che ti basta per appollaiarti sul terrazzo e respirare un po' di aria fresca. Sei così preso dallo studio che non ti rendi conto della velocità con cui scorrono le ore, di come calano le tenebre nelle varie stanze dell'appartamento in cui sei cresciuto. Ciò che ti è più familiare diventa lugubre e misterioso, aggravando la sensazione di solitudine che ogni tanto ti invoglia a gettare un occhio in direzione della porta lasciata aperta. L'unica cosa che ti consola in questo quadretto notturno è il continuo passeggiare del tuo cane, il rumore provocato dalle sue zampette ti scalda il cuore, come se facesse la guardia per cacciare via le preoccupazioni che si annidano nella tua testa. Va su e giù per la casa con la lentezza di sempre, facendo il solito giro per così tante volte che ormai hai perso il conto.

Il terrore ti assale quando vedi che il tuo cane è rimasto sotto alla scrivania per tutto il tempo.