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Autore: Khailea    30/08/2017    0 recensioni
Un'avventura action con trame avvincenti e personaggi unici e caratteristici!
Saghe appassionanti e ricche di colpi di scena, special divertenti e di ogni genere!
Unisciti alle stravaganti avventure degli studenti della Werewolf Shadow!
I personaggi di cui si parla in queste storie sono inventati da un gruppo di role chiamato Werewolf's Shadow 2.0.
Questo è il secondo progetto di fiction scolastica del gruppo fatto con l'approvazione dei suo componenti.
Non ci sono collegamenti con il precedente progetto e la trama é molto diversa.
Il logo del lupo appartiene al nostro gruppo esattamente come i personaggi e l'ambientazione.
Se volete unirvi a noi potete fare richiesta qui https://www.facebook.com/groups/660949357417726/members/
Genere: Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Personaggi in questo capitolo:
Jack
Daimonas
Ailea  
Khal
Lighneers
Zell
Astral
Lacie
Hope
Grace
Milton
Seraph
Alexander
Johanna
Samantha  
Diana
 
 
 Zell afferrando la spalla destra del ragazzo che gli si parava davanti lo trascinò davanti a sé, assestandogli in questo modo una ginocchiata alla bocca dello stomaco che gli fece perdere il fiato, spingendolo via lo scavalcò cercando subito di uscire dalla classe, questo però gli afferrò la caviglia facendolo quasi cadere.
Sentiva lo sguardo di tutti i presenti su di sé e lo detestò, perché doveva trovarsi al centro della loro attenzione quando si era impegnato così tanto per evitarlo?
Appoggiandosi ai banchi tirò un calcio sul viso dell'avversario costringendolo a lasciarlo, voleva andarsene, non gli importava se erano a metà delle lezioni, non voleva più sentire tutti quegli occhi che lo guardavano e non voleva che nessuno sapesse nulla, forse l'avrebbero additato come un debole sempliciotto che non era in grado di farsi valere, o avrebbero preteso di vederlo lottare.
Tutto ciò che sapeva era che ora che poteva sarebbe andato, uscendo dalla porta prese a correre il più velocemente possibile, in fondo al corridoio vide Ailea e Diana che stavano venendo da quella parte ma ormai non poteva evitare di passare per di là, il suo nemico come lui si era alzato ed aveva preso ad inseguirlo, tenendo lo sguardo basso le superò cercando di seminarlo ma un tonfo lo fece voltare.
Il ragazzo aveva conficcato nel ginocchio un pugnale, probabilmente uno di Ailea, non voleva che la ragazza intervenisse ma non era certo un ingrato, ringraziandola con un breve cenno del capo si allontanò sparendo dal corridoio.
 
Nell'aula intanto le reazioni di tutti erano state varie, Grace si era subito messa vicino alle amiche per difenderle in caso quel tizio iniziasse ad attaccare tutti, Alexander invece aveva pensato di proteggere solamente Hope, lei insieme a Johanna aveva spostato subito lo sguardo su Sammy sperando non venisse ferita.
A questo però ci pensavano Milton e Daimonas, il quale subito si era messo in allerta per eventuali minacce, Jack accanto aveva preso la faccenda con molta calma ma era incuriosito dalle parole del tipo, Zell doveva essersi cacciato in qualche brutto affare.
Sammy forse era l'unica che non capendo completamente credeva che fossero semplicemente inciampati.
Seraph ed Astral erano rimasti immobili cercando di intuire la gravità della situazione, perfino Lacie non voleva scherzare in quel momento.
Khal era il meno interessato visto che per lui potevano anche morire tutti in quella stanza, ma finse interesse per evitare di aumentare i sospetti di Lighneers, che poteva anche pensare centrasse il biondo in quella situazione, forse era esagerato ma tenerlo d'occhio non faceva mai male completamente.
Fuori dalla porta Diana aveva afferrato il colletto del nemico che ancora tentava di dimenarsi e lo trascinò dentro.
-Credo che ci siamo perse qualcosa di interessante.-
Disse chiudendo la porta non appena Ailea fu entrata, non era strano veder qualcuno picchiarsi ma la maniera in cui era accaduto era insolita, Zell non sembrava certo un codardo che scappava dalle lotte.
-Bastardi, non sapete con chi avete a che fare!-
-Diccelo tu.-
Rispose Ailea prendendo uno dei suoi coltelli, Khal dovette far appello a tutta la sua resistenza per non mostrare il compiacimento, sentiva gli occhi di Lighneers puntati in buona parte su di sé.
-Effettivamente è stata una conversazione strana.-
Disse il verde alzandosi, la conversazione non aveva lasciato intendere molto ma dalla sua esperienza sapeva che potevano indicare solamente guai, e di un tipo che lui non approvava assolutamente.
-Cosa avete intenzione di fargli?-
Chiese Milton preoccupata, non voleva Sammy vedesse qualcosa di brutto, Ailea guardò uno ad uno gli studenti intuendo chi sarebbe rimasto.
-Ci parleremo soltanto, è intervallo, voi andate pure a giocare e se scopriamo qualcosa vi informeremo.-
-Non sarebbe meglio farci gli affari nostri?-
Chiese Grace alzandosi ed incrociando le braccia.
-Potremmo, ma se questi tizi stessero ricattando Zell e pensassero di farlo prendendo uno di noi?Potrebbero scegliere quelli più indifesi, è meglio assicurarci non possano farlo.-
Disse Khal prendendo parola, questo bastò a far preoccupare molti dei presenti tra cui Daimonas, Milton, Astral, Johanna, Hope e Grace, se avessero preso qualche loro caro amico sarebbero stati malissimo.
-Dobbiamo però andare a cercare Zell nya.-
Lacie temeva potessero esserci anche altri tizi come quello, Astral non amava lasciar sola la sorella ma se fosse rimasta e avessero fatto qualcosa a quel tizio avrebbe potuto reagire male.
-Però non puoi andare da sola...-
-Staremo noi con lei.-
Disse Johanna alzando una mano per attirare l'attenzione, Alexander avrebbe voluto fare altrettanto visto che nel gruppo c'era anche Hope, ma temeva che il fratello avrebbe potuto reagire male, per questo restò fermo dov'era.
-Veniamo anche noi.-
Prendendo la mano di Sammy la ragazza si avvicinò al gruppo, non sapeva cosa avrebbe fatto Daimonas ma sperava solo quel tizio non facesse qualcosa di pericoloso.
Il resto del gruppo sarebbe rimasto in aula per scoprire le intenzioni del capo del ragazzo, prima di tutto frugarono nella cattedra della professoressa e, senza sorpresa, trovarono una lunga corda i cui scopi potevano esser lasciati all'immaginazione.
Lo legarono ad una delle sedie circondandolo.
-Se credete che questo serva a qualcosa siete veramente degli idioti.-
Disse l'uomo ghignando, il suo sorriso durò poco però visto che Ailea gli graffiò la guancia.
-Non è il modo migliore per incominciare.-
Seraph accanto alla ragazza assottigliò lo sguardo.
-Chi è che ti ha mandato?-
Provava tutt'altro che simpatia nei confronti di chi mandava altri a fare il proprio lavoro sporco, ogni volta che ne sentiva parlare sentiva il bisogno d'andare ad uccidere la persona in questione, era difficile fosse qualcuno che appartenesse al suo passato ma preferiva eliminare persone simili per non dover far vivere ad altri ciò che era accaduto a lei.
-Non ve lo dirò.-
-Posso Ailea?-
Chiese Lighneers indicando uno dei coltelli della ragazza, lei annuendo gliene porse uno.
-Non sono certo ti convenga molto amico.-
Disse puntandoglielo alla gola.
-Non avete il fegato di far nulla.-
-Ne sei sicuro?-
Disse Diana sorridendo e scrocchiandosi il collo.
-Non appena mi lascerete libero tornerò con il mio capo per ammazzarvi tutti.-
Daimonas in quel momento assottigliò lo sguardo iniziando a ringhiare come un lupo feroce.
-Non farai male a nessuno.-
-E chi mi fermerà?Dei mocciosi?Se sopravvivrete sarete buoni solo come schiavi, ed il vostro amico farà altrettanto. Ormai il mio capo ha deciso cosa farne di lui.-
Anche l'umore di Jack precipitò, lui era stato costretto per anni a fare il valletto del preside dell'isola, tutti quelli come lui erano solo vermi di cui liberarsi.
-Dovremmo tagliarti quella lingua.-
Disse guardandolo gelidamente, Astral tra tutti era forse quello più serio, non amava la violenza gratuita ma non poteva permettere la sorella rischiasse la vita.
-Cosa volete da Zell?-
Domandò Khal con calma.
-Non abbiamo bisogno di chiedergli nulla, è già stato tutto deciso.-
Lighneers sbuffando gli conficcò la lama nella spalla, ma senza ottenere particolari risultati.
-Sarà un interrogatorio lungo se continuiamo così.-
-Io non sono molto bravo in questo genere di cose.-
Disse Khal facendo spallucce, ovviamente mentiva ed Alexander lo guardò estremamente sorpreso, un'occhiataccia da parte dell'altro però gli basto a fargli distogliere lo sguardo.
-Non avevamo dubbi guarda.-
Rispose Lighneers sbuffando.
-Non possiamo impiegarci troppo tempo però, i professori potrebbero arrivare.-
Diana guardando la porta cercò di sentire ogni passo in avvicinamento, ma per il momento nessuno sembrava intenzionato ad entrare.
-Siete patetici.-
"Hai intenzione di permettergli di parlarti così?Mostra almeno per una volta che non sei un rammollito!"
-Posso pensarci io se volete...-
Disse senza titubanza, Diana lo guardò sorpresa.
-Non sei un po' piccolo?Potrebbe traumatizzarti dover fare una cosa simile.-
-Non ho di questi problemi.-
Ailea facendo spallucce gli porse uno dei suoi coltelli, non era stano per lei che Daimonas fosse in grado di fare certe cose.
-Diamogli fiducia, fino ad ora ha dimostrato di sapersela cavare no?-
Ringraziando con un cenno Ailea per il coltello il ragazzo guardò negli occhi il nemico.
-Un attimo, io non sono d'accordo lo debba fare, noi siamo più grandi quindi che bisogno c'è?-
Disse Seraph mettendosi in mezzo, accompagnata da Astral.
-Per questa volta sono d'accordo con lei...-
"Le due mascherine di carnevale non sanno proprio farsi gli affari propri."
-Non credo sia questione di traumi, ma di capacità, Daimonas sull'isola è stato perfettamente in grado di cavarsela ed anche ora si è offerto, nessuno lo costringe ovviamente altrimenti l'avremmo fermato. Diamogli solo fiducia come ha detto Ailea, non calpestiamo le sue capacità.-
Disse Khal mettendosi in difesa del ragazzo, Lighneers storse dubbioso il naso mentre Alexander non volle nemmeno guardarlo. I due ragazzi però furono costretti a spostarsi vedendo la sicurezza di Daimonas.
-Saresti capace solo di farmi fuori per sbaglio, non otterrai nullGAH!-
Prima che potesse finire la frase Daimonas aveva conficcato la lama nell'indice dell'uomo e spingendo verso l'alto gli aveva tolto metà unghia.
-Chi ti manda.-
-Ngaaaaaah!NO!No non ve lo dirò!-
Daimonas con glacialità aveva strappato l'intera unghia e buona parte della carne, passò poi alla seconda ed alla terza senza ottenere particolari risultati, alla quarta però finalmente videro i primi cedimenti.
-I-il mio capo...il mio capo è una persona molto importante...è nel giro delle lotte.-
-E cosa vuole da Zell?-
Chiese Ailea senza distogliere lo sguardo, tutti erano rimasti impressionati dal sangue freddo di Daimonas ed erano soddisfatti fosse servito a qualcosa ferirlo in quel modo.
-Vuole che combatta per lui...-
-E per questo motivo tentate di ricattarlo?Fate proprio pena.-
Disse Jack guardandolo con disgusto.
-Voi non potete capire...-
-E cosa dovremmo capire?-
Lighneers non amava dover tirar fuori le parole dalla bocca della persona così lentamente, ma non c'erano strade veloci in quei casi.
-Niente...niente...-
-Posso provare io magari.-
Disse Diana avvicinandosi, Daimonas annuendo si fece da parte sedendosi in fondo alla classe.
"Ti vergogni così tanto a mostrare che non sei uno smidollato?"
Non voleva ascoltare Mostro, non voleva semplicemente infastidire tutti, sia Jack che Ailea però lo notarono e lasciando fare il resto agli altri si avvicinarono.
-E' tutto apposto?-
Chiese la ragazza guardandolo.
-Si...-
-Non sembra proprio, e dire che credevo nulla potesse scalfirti.-
Disse Jack facendo spallucce.
-Non mi ha turbato fargli del male...è che non volevo dar noia a voi altri.-
-Vorrai scherzare?Tra tutti sei quello che ci riuscirebbe meno.-
Disse Ailea dandogli un leggero colpetto sulla spalla.
-Perché dici così?-
-Beh...perché mi sei simpatico.-
-Non devi per forza estraniarti da tutti, fallo solo da chi non sopporti.-
Aggiunse Jack sedendosi vicino a lui, dall'altra parte della stanza anche Seraph avrebbe voluto andare a dargli conforto ma il suo carattere le impediva di andarsene troppo lontano dall'interrogatorio.
Intanto Diana aveva ideato un modo per far parlare il tizio.
-Astral potresti colpire il suo ginocchio con un proiettile?-
Il ragazzo senza rispondere aveva osservato la situazione, c'era molto di più da scoprire di quanto immaginassero e se proprio dovevano usare la violenza non si sarebbe tirato indietro.
Impassibile sparò al ginocchio del ragazzo conficcandogli un proiettile esattamente nel ginocchio, il foro dei pantaloni e della carne era perfettamente visibile ed il sangue aveva iniziato velocemente a scorrere.
-Come mai il tuo capo vuole così tanto Zell?-
Chiese la ragazza prendendo una matita iniziando così a scavare nella ferita, dopo qualche attimo di dolore e silenzio il nemico parlò.
-E'...è riuscito a sconfiggere uno dei nostri uomini speciali...-
-E che avrebbero di speciale?-
-Non provano dolore, sono inarrestabili...-
-Devono essersi allenati tanto.-
Lei si era sottoposta ad un allenamento intenso ma era ancora lontana dall'essere invincibile, il ghigno dell'uomo però fece salire in Lighneers dei dubbi.
-Usate qualcosa per renderli tali non è vero?-
-Non ve lo dirò mai...-
Diana continuò a ferirlo scavando sempre più a fondo, conficcando quasi completamente la matita nella carne dell'uomo, ma questo sembrava non voler più aggiungere altro a riguardo della questione.
-Sei sicuro di non volerci più dire nulla?Immagino avrai capito cosa accadrà...-
Disse Lighneers cupo, all'altro però sembrava non importare e continuò a tacere...
Nessuno però era contrario a quell'opzione, tutti erano ben consapevoli di cosa avrebbe significato lasciarlo andare, prima di poter fare qualcosa la porta si aprì ed entrò il professor Zero.
-Uscite entro i prossimi trenta secondi finché avete ancora le vostre gambe.-
Non ci volle molto perché tutti capissero la cosa migliore da fare, e non tanto per il timore potessero ferirli ma perché avrebbero potuto usarlo inconsciamente per levarsi di torno quel tizio.
Senza dire nulla tutti uscirono, alcuni dovettero trattenere un sorriso di sollievo per evitare di venir fermati.
Il professore guardò il ragazzo legato con freddezza.
-I trenta secondi sono ormai scaduti.-
-Come crede potrò muovermi razza di idiota.-
Lighneers non poté trattenere uno sbuffo divertito, era certo ormai che non sarebbe uscito vivo da lì, purtroppo per lui però anche il professore aveva sentito il suo verso.
Per una situazione simile ci voleva qualcosa di elegante, si era messo poi un abito elegante e sporcarlo con il sudicio sangue di uno studente sarebbe stato uno spreco, molto meglio usare un fantoccio...
Se solo avessero almeno tentato di capire ciò che diceva nelle sue lezioni avrebbero potuto sognare di riuscire a far cose simili, non fu complicato usare il verdolino che era appena accanto alla porta, inoltre era soddisfacente distruggere psicologicamente qualcuno facendogli compire un omicidio.
Fu una sensazione strana per Lighneers, un attimo prima stava andando via e quello dopo invece si era voltato verso il ragazzo legato.
Prima che questo potesse dire qualcosa gli conficcò entrambe le dita negli occhi iniziando a scavare a fondo, la vista di Lighneers sembrava essere leggermente offuscata e stava agendo senza rendersene conto.
Iniziò poi a graffiare con le unghie il cranio e non appena riuscì ad afferrare un lembo di pelle lo tirò verso il basso prendendo a sbucciarlo come se fosse una mela.
Mentre urlava gli afferrò la mandibola spaccandogliela con un colpo secco, il sangue aveva iniziato a macchiare sia la sedia che il pavimento e solo il professor era riuscito a non sporcarsi, sedendosi sulla cattedra a sistemare i propri oggetti.
Colpendolo con un pugno ribaltò la sedia facendolo cadere ed afferrando uno dei banchi lo sollevò facendoglielo cadere sulla testa con tutta la sua forza.
Continuò il procedimento per varie volte fino a quando non rimase altro che poltiglia.
-Bene, puoi andare.-
Quella sgradevole sensazione finì in quell'esatto momento, Lighneers osservò cupo il professore ma non se la sentiva di restare ancora a lungo, se veramente centrava lui con ciò che aveva fatto allora era meglio non irritarlo...
 
 
 
Zell nel frattempo non aveva smesso di correre, non poteva andarsene dalla scuola ma questo non significava che non avrebbe tentato, era arrivato ormai al confine del cancello quando qualcuno gli si parò davanti.
-Ti ho trovato nya!-
-Lacie!-
Dalla sorpresa il ragazzo fece qualche passo indietro, lei intanto aveva preso a muovere la cosa imitando un buffo ballo di vittoria.
-Nya nya ho vinto ti ho trovato nya!-
-Hai vinto?Che cosa hai vinto?-
-Niente nya, però ti ho trovato, ti stanno cercando anche gli altri.-
-Davvero...-
Non sapeva bene come reagire a quella rivelazione, non aveva molte amicizie in quella scuola ed in parte sospettava lo cercassero solo per fargli delle domande riguardo alla faccenda dell'intruso.
-Mi dispiace ma devo andarmene ora.-
-Perché nya?-
-Perché si.-
Rispose lui brevemente abbassando lo sguardo, non voleva trattarla male visto che era anche una ragazza molto dolce ma non poteva veramente restare a lungo. Tentò di scivolare alle spalle di lei ma Lacie fu abbastanza svelta da saltargli sulle spalle e mettersi davanti a lui tenendogli le mani sulle spalle.
-Non è una risposta nya.-
-Lacie per favore...-
-No nya, quella persona cattiva ti ha fatto qualcosa?Guarda che mio fratello e metà del gruppo gli stanno dando una lezione.-
Spalancò gli occhi a quella rivelazione, se veramente gli stavano facendo qualcosa sarebbero finiti in grossi guai, ed era tutta colpa sua.
Lacie notò quel cambiamento d'umore nel suo viso e si avvicinò assottigliando gli occhi.
-Cosa c'è nya?-
-Niente...non dovevate fare tutto questo.-
-Non ti devi preoccupare nya, mio fratello e gli altri sono forti nya!-
-Non basta solo la forza Lacie...sul serio per favore torna in classe da loro.-
-No solo se verrai anche tu nya!-
-Ti ho detto che...-
-No nya!Siamo tutti amici quindi smettila di fare il testone come Astry nya!-
Disse impuntando i piedi a terra e incrociando le braccia, era così tenera pure in quella situazione che dirle di no era impossibile, ma doveva farlo.
-No, ho delle cose da fare.-
-Che cosa nya?-
Chiese lei sorridendo, non era una sciocca, sapeva stava cercando delle scuse ma lei non l'avrebbe fatto andare via, credeva veramente che quasi tutti quelli che erano stati sull'isola potessero essere buoni amici, non poteva lasciare qualcuno da solo.
Zell nel frattempo non aveva idea di che cosa fare, la dolcezza della ragazza era un ostacolo arduo da superare.
-Non mi sento molto bene quindi devo andare a casa.-
-Ti accompagno in infermeria nya.-
-Devo fare la spesa.-
-Ti offro del pesce nya!-
Ad ogni parola lui cercava di spostarsi ma lei lo precedeva superandolo ed impedendoglielo, sconfortato il ragazzo sospirò abbassando il capo.
-Va bene, tornerò in classe.-
-Si nya!-
Saltandogli sulle spalle Lacie iniziò a muovere le gambe come se spronasse un cavallo.
-Forza forza yeeah nya!-
Perfino in quella situazione delicata trovò la forza di sorridere per il modo di comportarsi della ragazza, anche se era imbarazzato sentirla sulla propria schiena, non poteva immaginare però che qualcuno li stava osservando...
-Nya tu sai in quale classe dobbiamo andare adesso?-
-Sinceramente no, hai detto che anche altri mi stanno cercano no?Potremmo trovarli e chiedere dove dobbiamo andare.-
-Va bene nya, però io continuo a stare qui in alto nya!-
Non aveva molta scelta, ma infondo non era una situazione spiacevole.
 
 
Intanto le ricerche del ragazzo non procedevano al massimo per alcuni, il gruppo per coprire più spazio si era diviso quindi Milton, Sammy, Johanna e Grace stavano perlustrando i corridoi mentre Hope ed Alexander avevano tentato di andare nella palestra.
I due avevano cercato sia nei dintorni che all'interno ma non sembrava essercene traccia, avevano provato anche a guardare negli spogliatoi, rimaneva solamente il magazzino.
-Dici che potrebbe essere qui?-
Chiese Alexander guardandosi intorno.
-Ama allenarsi, è probabile anche se è tutto molto strano...-
-Sembri conoscerlo bene...-
Disse lui non riuscendo a trattenere una punta di gelosia.
-Non molto a dire il vero, abbiamo chiacchierato ogni tanto ma questo è intuibile anche dal suo modo di comportarsi.-
-Hai ragione...scusa.-
-E di cosa?-
Chiese lei non capendo a cosa si stava riferendo, fu però distratta da un rumore che veniva esattamente dalla stanza dove stavano andando.
-Zell?Sei tu?-
Chiese lei avvicinandosi, temeva potesse essere qualcuno di pericoloso e per questo involontariamente afferrò la mano di Alexander, insieme entrarono nell'ampio stanzino non trovando però altro che materassi ed oggetti tipici da palestra.
-Che cosa sarà stato...-
-Guarda!-
Uno scoiattolo si era arrampicato su uno dei materassi appoggiati al muro riuscendo così a raggiungere l'unica finestrella che dava sull'esterno.
-Forse è stato lui.-
-Lo credo anche io, chissà se le tue amiche hanno avuto più successo.-
Prima che la ragazza potesse rispondere sentirono un forte suono alle loro spalle, avevano dimenticato di mettere qualcosa a bloccare la porta e così questa si era chiusa, entrambi si precipitarono a farlo ma a quanto pare era possibile solo dall'esterno.
-Oh no cosa facciamo adesso!-
-Andrà tutto bene Hope, stai tranquilla arriverà qualcuno ed aprirà la porta.-
-Si ma quanto ci potrà volere?Gli altri si preoccuperanno, e noi potremmo ricevere una punizione...-
Quel pensiero la spaventava particolarmente, trovarsi in punizione era una situazione orribile visto il modo in cui agivano, Alexander per calmarla l'abbracciò stringendola a sé.
-No andrà tutto bene, fidati di me non permetterò ti diano la colpa per un incidente simile.-
Arrossendo la ragazza rimase tra le sue braccia per qualche momento, quando si allontanò non riuscì a togliere del tutto il rossore dalle sue guance ed avvertiva nel cuore una strana emozione.
-Sei molto dolce...-
-No non lo sono.-
-Mi stai aiutando a non perdere la calma, e mi tratti sempre bene.-
-Si ma solo con te mi comporto così. Di solito sono freddo e non parlo con nessuno.-
-Allora...perché con me invece fai il contrario?-
-Beh...-
Non sapeva nemmeno lui come spiegarlo, ma era quello che voleva fare.
-Tu sei speciale, non sei solo bella ma sei anche sincera, simpatica e sensibile. Con le altre persone non riesco a condividere i miei interessi.-
-Mi fa molto piacere che dici così...ed anche io penso tu sia un ragazzo speciale, mi piacerebbe conoscerti meglio.-
-Per il momento dobbiamo cercare di uscire ma cosa ci impedisce di farlo?-
-Niente.-
Disse la ragazza sorridendo mentre lui accanto alla porta cercava qualche soluzione per aprila.
-Cosa ti piace oltre al cielo?-
-Il pianoforte ed i libri, per entrambi ci vuole quiete ed è un motivo in più per apprezzarli.-
-Piacciono molto anche a me, Grace dice sempre che un giorno riempirò la casa di libri hahaha.-
-A te invece cosa piace?-
-Al primo posto metterei il viaggiare, in particolare Londra mi piace molto.-
-Ci sono stato, è sicuramente un posto bellissimo.-
-Vero!I palazzi i negozi, tutto ha un'atmosfera magica!-
-Non sarebbe male andarci insieme a te un giorno, conosco anche un posto dove fanno ottimi dolci, potremmo andarci.-
-Mi piacerebbe.-
Mentre parlavano Alexander aveva tentato più volte di trovare una soluzione ma ormai arresosi si era accasciato alla porta.
-Accidenti...-
Hope sorridendo debolmente si mise a sedere accanto a lui posando una mano su quella di lui.
-Troveremo un modo, non buttarti giù.-
Lui rimase qualche minuto ad osservarla, era perfetta non si poteva aggiungere nient'altro, senza pensarci allungò una mano accarezzandole i capelli.
-Il lato positivo è che sono qui con te.-
L'atmosfera era totalmente cambiata, entrambi si sentivano sereni e con una sensazione che riempiva i loro cuori, lentamente i loro visi si avvicinarono ma proprio quando i loro nasi si sfiorarono Alexander alzò lo sguardo.
-Ho trovato il modo per uscire!-
Tutta rossa Hope spostò il viso per non guardarlo.
-C-cosa?-
-Possiamo usare quella finestra, se uno di noi due uscisse potrebbe andare ad aprire.-
-Ma è troppo in alto.-
-Io posso sollevarti e grazie a quella corda reggerti mentre ti cali.-
-Credi veramente possa funzionare?-
-Non lo so ma possiamo provare.-
Si fidava di lui abbastanza da tentare, sistemandosi sotto la finestra lui la fece salire sulle proprie spalle tenendo lo sguardo basso per evitare di veder troppo.
-Ci sono!-
-Brava!Tieni stretta la corda mi raccomando.-
-Si.-
Passare per la finestra non era molto semplice, doveva poi evitare di cadere dall'altra parte e questa fu la cosa più complicata.
La finestra era troppo stretta per permetterle di girarsi e dovette scendere di testa sperando le mani non si staccassero dalla corda, fortunatamente nonostante lo strappo fu abbastanza forte da riuscirci ed Alexander a sua volta evitò cadesse.
-Ci sono quasi!-
Urlò la ragazza mentre i piedi toccavano terra, correndo il più velocemente possibile tornò dentro la palestra aprendo il magazzino.
-Bravissima Hope.-
Disse il ragazzo sorridendole.
-E' anche merito tuo, oh no le tue mani!-
L'aver tenuto la corda in quel modo gli aveva lasciato dei profondi segni rossi, niente di grave ma la ragazza preoccupata prese delicatamente le mani tra le sue.
-Non è niente tranquilla, basterà aspettare si sgonfino.-
-Dovrei avere una crema adatta nello zaino.-
-Non devi scomodarti.-
-Non mi scomodo affatto.-
Rispose lei sorridendole, a quel viso angelico il ragazzo non avrebbe mai potuto dire di no.
 
 
 
L'altra metà del gruppo intanto procedeva con più tranquillità.
-Giochiamo a nascondino con Zell?-
-Si Sammy, e dobbiamo assolutamente trovarlo.-
-Si che bello!E' la prima volta che gioco a nascondino!-
Milton sorrise all'amica continuando a guardarsi intorno.
-Come se la staranno cavando gli altri?-
Chiese Grace curiosa.
-Spero bene, non capisco ancora cosa volesse quel tipo da Zell...e se attaccasse anche loro?-
-Non preoccuparti Johanna, Daimonas sa cavarsela e non lo permetterebbe.-
-Sei molto fiduciosa del tuo amico, ha per caso fatto qualche allenamento particolare?-
-No, non è però una persona cattiva che lascia che gli altri vengano feriti.-
Rispose la bruna a Grace, che ancora nutriva dei dubbi per il passato del ragazzo visto lo scenario dell'isola.
-Intanto c'è da sperare che qualsiasi cosa sia successa a Zell possa superarla subito.-
-Alcune cose richiedono tempo Johanna.-
-Lo so ma non mi sembra nemmeno lui una persona cattiva, non vedo che bisogno ci sia di infastidirlo in quel modo.-
Mentre continuavano a muoversi dovevano anche evitare di scontrarsi con gli altri studenti, era pur sempre intervallo e tutti stavano andando a mensa o a riposare.
-Voi vedete qualcosa di strano?-
Chiese Grace guardandosi intorno.
-No io nulla, forse c'era solo quel tizio.-
Rispose Milton stringendo la mano di Sammy. Mentre camminavano anche altri stavano arrivando vicino a loro.
Ailea, Diana, Astral e Seraph dopo essere usciti avevano preso a muoversi nella stessa direzione anche se avevano motivi diversi, le ragazze cercavano Zell per avere altre spiegazioni sull'accaduto mentre lui cercava la sorella.
-Allora...giornata interessante eh?-
-Ce ne sono state di migliori.-
-Vero vero, riguardo alla proposta di prima...-
-Non mi farò adottar Diana.-
-Oh andiamo Ailea!O dovrei chiamarti sorellina?-
-Non penso tu ne abbia bisogno.-
-Secondo me si sorellina cara.-
Nel frattempo Seraph ed Astral restavano in silenzio, lui con lo sguardo basso cercava il modo migliore per iniziare una conversazione.
-Non pensi di dovermi delle scuse?-
-Non penso.-
-Seraph sul serio, non voglio discutere con te.-
-Non stiamo discutendo.-
Diana girandosi li guardo sorridendo.
-Problemi in paradiso?-
-Ma smettila tu.-
Rispose Astral scocciato, ricevendo una linguaccia dalla ragazza.
-Stiamo discutendo eccome, non mi merito d'esser trattato così freddamente.-
-Astral è il suo carattere.-
-Non è una giustificazione Ailea.-
Seraph continuò ad ignorarlo per tutto il tempo, ma lui era un osso duro e non mollava.
-Forse sono troppo ossessivo ma non per questo sono una cattiva persona.-
-Non ho mai detto che sei un cattiva persona.-
-Quindi per te è un bravo ragazzo ed un buon partito.-
-Non ho detto nemmeno questo Diana.-
La ragazza di tanto in tanto si intrometteva continuando a vederli bene come coppia, Astral rise leggermente per smorzare la tensione.
-Nemmeno tu sei una cattiva persona se si riesce a starti dietro. Possiamo cercare d'andare d'accordo?-
-Io non cerco pretesti per discutere, se tu non farai nulla che mi irriterà io non dirò nulla.-
Per il ragazzo quella era una piccola soddisfazione personale, almeno avevano cercato di chiarire.
-Hey quelle son le ragazze.-
Disse Diana vedendo l'altro gruppo davanti a loro.
-Ciao!-
Sammy salutò ciascuno di loro agitando la mano, era veramente tenera.
-Avete già finito?-
Chiese Grace riferendosi al ragazzo.
-Si, qualcosa è saltato fuori ma prima dobbiamo trovare tutti gli altri, non voglio ripetermi troppe volte.-
-La tua pigrizia mi stupisce.-
-E' facile stupirti Seraph.-
-Qualcuna di voi ha visto mia sorella?-
- No, stavamo cercando tutti Zell e ci siamo divisi.-
Non fu una risposta molto soddisfacente ma non lo diede a vedere, probabilmente con il suo fiuto lei era riuscita a trovarlo e lo stava costringendo a tornare.
-Quindi adesso cerchiamo Zell tutti insieme?-
Chiese Milton guardandosi intorno.
-Dov'è Daimonas?-
-E' andato da un'altra parte con Jack, non penso però sia molto lontano.-
Rispose Ailea indicando il corridoio alle sue spalle.
-Vuoi andare a cercarlo per radunare poi tutti?-
-Se possibile...-
-Nessun problema, tanto in un modo o nell'altro dobbiamo trovarci tutti.-
Rispose l'altra facendo spallucce, nessuno aveva da obbiettare visto che era un pensiero sensato, speravano solo di non impiegare troppo tempo.
 
 
 
La situazione per il loro amico era alquanto movimentata.
Poco dopo essere uscito dalla classe Daimonas aveva subito cercato di allontanarsi ma un gruppo di studenti l'aveva fermato.
-Hey idiota vedi di non spingere.-
Daimonas non rispose cercando d'evitare un qualsiasi scontro ma questi continuarono a dargli contro.
-Non hai nemmeno il fegato di rispondere sfigato.-
"Potresti strappargli il suo così almeno ne avrebbe uno"
Non ascoltò la proposta di Mostro facendo finta di niente, uno del gruppo tentò di afferrargli il cappello ma prima che lui lo fermasse ci pensò qualcun'altro.
Jack afferrando il braccio del ragazzo prese a stritolarlo con più forza del previsto.
-Penso sarebbe meglio giraste i tacchi.-
Jack guardò ciascuno di loro con freddezza, questi lo osservarono con rabbia ma non potevano nascondere una nota di paura.
Anche Jack e Khal si misero in difesa del ragazzo.
-Potreste passare un brutto quarto d'ora comportandovi così...-
Nel frattempo alcune ragazze si erano avvicinate.
-Kyaaa Khal è così bello!-
-E' vero lo adoro!Sta difendendo quel moccioso è così nobile!-
Il biondo alzò gli occhi al cielo per quelle oche, Lighneers accanto a lui rise divertito prendendolo in giro, il gruppo di ragazzi nel frattempo aveva incominciato ad arretrare, un conto era uno stupido moccioso ma se si fossero fatti picchiare di fronte a tante ragazze sarebbe stato troppo da sopportare.
-Per questa volta te la sei cavata bastardo.-
-Alla prossima ti taglio la lingua.-
Disse Lighneers assottigliando lo sguardo.
Daimonas intanto era rimasto sorpreso dal gesto di Jack, per gli altri due pensava l'avessero fatto solo per farsi bello di fronte alle ragazze ma Jack non ne aveva motivo.
Cercò d'allontanarsi ma lui lo seguì.
-Nemmeno un grazie?-
-Perché l'hai fatto?-
-Non volevo ti facessero del male, non è sarebbe stato giusto non avevi fatto nulla.-
-Non era necessario intervenissi.-
-Hai paura che mi possano picchiare?Sei molto dolce ma io non sento dolore.-
Disse Jack ridendo.
-Sul serio però, non volevo ti toccassero e basta.-
Ci fu un lungo silenzio tra i due, nessuno sapeva esattamente cosa dire.
-Vuoi andare a cercare la tua amica?-
-Si...tu che farai?-
-Ti seguo ovviamente, qualcuno deve pur impedire ti facciano del male. Ci tengo a questo mio ruolo.-
Nonostante sapesse stava scherzando era strano sentire che qualcuno voleva proteggerlo, non era mai capitato prima...
"Non ci vorrà molto prima che anche lui ti ferisca"
Purtroppo Mostro aveva ragione, era solo questione di tempo...
-Hey non mi aspettate?-
-Guarda che ci sono anche io Lighneers.-
-Oh scusa, credevo volessi farti un bagno di celebrità da quelle ragazze.-
-Sono solo seccanti.-
-Khal guarda qui!Ti adoro!-
-Se mi fa fare un giro sulla tua auto ti farò fare un giro su qualcosa di mio...-
-Khal!-
Effettivamente anche Lighneers dovette ammettere che a lungo andare poteva essere irritante tutto ciò.
-Scommetto che ti piacerebbe se la tua ossessione si gettasse ai tuoi piedi come loro.-
-Io la rispetto, non sarei interessato a lei se non fosse così. Ha carattere.-
Era vero, ma forse quell'idiota non lo capiva, parlò però nel modo più sicuro e calmo possibile, fortunatamente non fu difficile.
Daimonas continuò a stare in testa al gruppo, trovandosi a disagio ad esser seguito così da qualcuno, con il suo olfatto trovare Milton non fu affatto difficile.
Non erano così lontani da impiegare molto tempo e così già la maggior parte del gruppo si era riunito, si spostarono tutti in una delle aule vuote sedendosi sui banchi.
-Ora potremmo andare a cercare mia sorella.-
-Tranquillo Astral, credo non sarà difficile trovarla.-
-Che intendi?-
Ailea ridacchiando indicò la finestra, avvicinandosi Astral vide che la sua amata sorellina era sulle spalle di Zell.
Divenne rosso dalla rabbia ed afferrò una delle sue pistole.
-Lascia subito mia sorella!-
Disse urlando dalla finestra, ci vollero Diana e Lighneers per riuscire a calmarlo.
-Andiamo non sta facendo niente di male.-
-GIà, sono quasi dolci così.-
-Diana!-
Ogni volta che lei apriva bocca gli saltavano i nervi, nel frattempo Ailea aveva aperto la finestra per chiamare i due, invece che urlare usò la luce riflessa nel coltello che teneva tra le mani per attirare la loro attenzione.
Lacie fu la prima e la salutò con un rapido gesto della mano, facendo quasi cadere Zell.
-Bene, presto arriveranno.-
-Hope ed Alexander dove sono invece?-
Chiese Johanna guardando dalla finestra, anche Seraph stava facendo lo stesso e riuscì a vederli vicino alla palestra.
-Sono là, Ailea attira anche la loro attenzione.-
-Aye sir.-
Rispose in modo ironico la ragazza imitando un personaggio dei cartoni animati e facendo il gesto tipico da militare, non appena anche loro la notarono tutti furono più tranquilli, a breve forse avrebbero avuto le risposte che desideravano.
   
 
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