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Autore: AgentNerd    31/08/2017    1 recensioni
Perché tutti sappiamo che non poteva essere qualcosa di normale. One-shot.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Colin Canon, Ginny Weasley, Luna Lovegood, Remus Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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— autore: AgentNerd
— traduttore: theclansman95
— rating: K (= verde);
— lingua originale: inglese;
— pubblicata il: 17/10/2011, FanFiction.net;
— personaggi: Luna Lovegood, Ginny Weasley, Remus Lupin, Colin Canon;
— dove posso trovare l'originale? Qui

Nota del traduttore: il Bronciotoro Dentepeloso è una creatura inventata da AngentNerd, in originale Hairy-Toothed Bullprouters. La traduzione è più o meno letterale. Ad ogni modo, Agent Nerd afferma di aver creato questo nome semplicemente accostando parole per cui non credo che debba avere un vero senso... e poi è di Luna che parliamo, no?
 
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« Bene, ragazzi. » disse il professor Lupin, rivolto alla classe del secondo anno. « Devo dire che oggi avete fatto un gran bel lavoro. Non mi aspettavo che finissimo così in fretta, ma se voleste consegnare queste relazioni sui Folletti della Cornovaglia, ho una sorpresa per voi. »
Mentre Lupin spariva nel suo ufficio, Ginny Weasley e Luna Lovegood si diressero assieme alla cattedra, le relazioni finite in mano.
« Mi chiedo quale sia la sorpresa. » si domandò Ginny ad alta voce.
« Probabilmente un Nargillo. Ne ho viste delle tracce vicino alla biblioteca. »
Ginny fece un leggero sorriso. « Forse. »
Mentre riprendevano i loro posti, il professor Lupin tornò in classe, facendo levitare dietro di sé un grosso, polveroso baule. Questi atterrò sulla sua cattedra con un tonfo sordo.
« Ritirate i libri e tirate fuori le bacchette. L’avrei tenuto da parte per il terzo anno, ma la vostra classe sta lavorando bene. Consideratela una sorpresa. »
Il baule iniziò ad agitarsi sul bordo della cattedra, e alcuni gli gettarono delle occhiate preoccupate.
« Ehm, professore? » chiese un Gryffindor, alzando la mano.
« Sì, Colin? »
« Esattamente, che cos’è? »
« Ottima domanda, ma permettetemi di farvene un’altra: quanti di voi hanno sentito parlare di Mollicci? » Quasi tutti i Ravenclaw e alcuni Gryffindor alzarono la mano. « Bene, molto bene. Ora, chi può dirmi di che cosa si tratta… Theresa, vorresti provarci tu? »
La ragazza si alzò. « Un Molliccio è una creatura che muta forma in base a ciò che una persona teme di più. »
« Esattamente, cinque punti a Ravenclaw. I Mollicci abitano solitamente luoghi piccoli, scuri. Mi è capitato di trovare quello che vi mostrerò proprio in quel baule, in un angolino del mio ufficio. È molto semplice scacciare un Molliccio, ma il procedimento richiede due passi. Per prima cosa, senza bacchette, vi chiedo di ripetere con me: Riddikulus »
« Riddikulus » ripeterono tutti.
« Bene. Questo è l’incantesimo che dovrete utilizzare e il primo passo, ma il secondo richiede che voi siate un po' più coinvolti. Vorrei che tutti voi vi concentraste sulla cosa che più vi spaventa. »
Ognuno si concentrò sulla cosa da cui più era spaventato. Ginny seppe quasi immediatamente ciò che la terrorizzava. Si voltò verso Luna, e la vide con gli occhi chiusi, che mormorava piano. Non riusciva nemmeno a immaginarmi a cosa pensasse Luna.
« Ci siete? Ora, per dimostrare il secondo passo, ho bisogno di un volontario. Colin, vieni qua »
Colin Canon si alzò e si posizionò davanti ai suoi compagni, un po' nervoso.
« Che cosa ti spaventa, Colin? » chiese il professor Lupin.
« Beh… non mi piacciono molto i cani… »
« I cani, eh? » Un sorriso storto apparve sul volto di Lupin per un istante, ma scomparve in fretta, e dato che Colin era arrossito aggiunse: « Non preoccuparti, non c'è nulla di cui vergognarsi. Ma ora devi riflettere. Come possiamo far sì che un cane diventi buffo? »
« Buffo? » Colin sembrava terrorizzato all'idea.
« Già. Vedi, mentre pronunci l'incantesimo, devi concentrati su come trasformare la tua paura in qualcosa di comico. Non riesci a pensare a come ridere di un cane? » Colin scosse la testa. « Va bene, che ne dici di questo? » Il Professor Lupin si chinò e disse qualcosa all’orecchio di Colin, e qualsiasi cosa gli avesse detto sembrò calmare il ragazzo e persino farlo sorridere.
« Pronto? »
Colin annuì.
« Ok, aprirò il baule al “tre” » disse rivolgendosi alla classe. « E quando Colin avrà finito chiamerò ciascuno di voi, a turno, perché faccia la stessa cosa. Uno, due, tre » il professore spalancò il coperchio, e qualcosa saltò fuori, atterrando sul pavimento. Era un cane, grosso e minaccioso. Schiuma bianca colava dalla sua bocca dai denti affilati come rasoi, e il suo abbaiare rumoroso riempì la stanza. Il braccio di Colin tremò mentre gli puntava la bacchetta addosso.
« Riddikulus! »
L'intera classe scoppiò a ridere. Lo spaventoso pelo del cane, liscio e folto, di colpo divenne ricciuto, adesso aveva un fiocchetto in testa, e ciò che gli usciva dalla bocca sembrava più uno squittio. Lupin fece tornare al posto Colin, assegnandogli dieci punti, prima di chiamare: « Patrick, tocca a te! »
Quasi metà della classe aveva affrontato il Molliccio a turno, prima che venisse chiamata Ginny, e fino a quel momento tutti stavano ululando dal ridere. Si piazzò nervosamente di fronte al Molliccio, cercando di tenere a mente come rendere divertente la sua paura.
Non appena gli si parò di fronte, la creatura cambiò forma, da un ragno che ballava il tip tap in ciò che ancora abitava gli incubi di Ginny. Un enorme Basilisco apparve davanti a lei, la lingua che scattava fuori dalla bocca zannuta, sferzando l'aria. Molti dei ragazzi in classe trasalirono e una ragazza squittì dalla paura.
Ginny estrasse la bacchetta, concentrandosi con tutte le sue forze. « R-riddikulus! » E quando il Basilisco si fu trasformato davanti ai suoi occhi in un enorme verme di gelatina, non poté che sentirsi un po' sollevata.
« Fantastico Ginny, cinque punti a Grifondoro. Theresa, a te! » Quando Ginny ebbe ripreso posto, Luna le carezzò la mano e le fece un sorriso, e lei non poté non ricambiarlo. Era stato un po' spaventoso, ma era una soddisfazione sapere che in qualche modo aveva conquistato la propria paura.
Dato che il Professor Lupin chiamava gli studenti in ordine casuale, Luna finì per essere l'ultima. Si tolse la bacchetta da dietro l’orecchio e letteralmente saltellò di fronte alla classe. Non appena ebbe preso posto di fronte al Molliccio, quello cambiò…
E cambiò…
E cambiò…
Prese a cambiare forma continuamente, così in fretta che sembrava solo una massa incolore. La creatura emise rumore orribile, qualcosa a metà tra un grido e un colpo secco. Luna, semplicemente, rimase lì, un'espressione calma e distante sul volto.
Un terribile ronzio riempì l'aria. Poi il Molliccio esplose.
Tutti fissarono, scioccati, il punto in cui si trovava il Molliccio. Non c'era un suono nella classe, tranne il mormorio di Luna. Poi, il professor Lupin si rivolse a lei.
« Ehm, Luna… ti spiacerebbe spiegarci che cosa è successo? »
Lei lo fissò.
« La mia paura più grande era il Bronciotoro Dentepeloso, ma quando lei ha spiegato che cosa fosse un Molliccio, l'idea mi sembrava davvero spaventosa. Un Molliccio non può avere una vera forma, perché sembrava indeciso su cosa trasformarsi. Penso di averlo confuso »
Tutti la fissarono stupiti. Poi Ginny iniziò a ridere, rompendo il silenzio. Piano piano, tutti si unirono, finché la stanza non fu riempita da uno scroscio di risate. Luna fissava vacuamente un punto di fronte a sé, un sorriso contento sul volto.
« Bene, ragazzi, questo è stato davvero interessante. Con questo potete andare a pranzo, ma ricordate di mantenere il segreto con i ragazzi del terzo anno! Dovrò trovare un altro Molliccio per loro, più tardi » Con un gesto, il professor Lupin fece sparire il baule e si diresse in ufficio. Ginny è Luna si recarono in Sala Grande insieme.
« È stato fantastico, Luna! » disse Ginny alla sua amica, ridacchiando.
« Già » rispose Luna, in tono sognante, « Pensi che ci sarà la torta, per dolce? »

Finis.
   
 
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