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Autore: Cordelia_Sakamaki    01/09/2017    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Dopo un pò di tempo passato a camminare sotto la pioggia con Alice in braccio, finalmente Boris trova ciò che stava cercando: ha tuta l'aria di essere un rifugio abbandonato, e di questo anche la ragazza si accorge. Arrivato alla porta, lui pare riflettere come se si stesse chiedendo se entrare o meno. La giovane non può fare a meno di percepire la sua agitazione, e se ne domanda la ragione. In oltre, come faceva lui a sapere dell'esistenza di quel posto? La bionda non dice nulla, aspettando che sia lui a fare o dire qualcosa. Passati i primi momenti persi in ricordi lontani, il minore dei fratelli Meekhiv si decide ad entrare. Alice riflette: si, è proprio un vecchio rifugio. Ci sono alcuni giocattoli sparsi a terra, ma sono vecchissimi ed usurati dal tempo. Senza dire niente posa la ragazza sul pavimento, non è il caso di farla sedere se si è davvero storta la caviglia, ma non essendoci il divano il pavimento è l'unico posto in cui potrebbe stendere la gamba. La giovane è quanto meno colpita: pensava che l'avrebbe lasciata li da sola, a morire di freddo e ferita, conoscendo il suo passato. Invece l'ha aiutata, e questo lo deve ammettere, lo riscatta un pò ai suoi occhi, anche se non può scordare il male che ha fatto a lei e Christine, e le parole crudeli che sino a qualche ora prima ha detto a lei e la sua amica. Abbassa lo sguardo un momento, per poi sospirare pesantemente. Lui non se ne accorge, e pare trafficare con alcuni pezzi di legno: deve accendere il fuoco se non vuole morire di freddo, e con lui la ragazza che non trova il coraggio di guardarlo. La cosa gli riesce dopo un pò, e per un secondo gli torna in mente la sua infanzia. " Grazie... ". Rompe il silenzio Alice, mentre lui si volta a guardarla sorpreso: lo sta davvero ringraziando? La giovane prosegue la frase di li a poco. " Se non mi aveste portata qui, sarei rimasta la fuori al freddo per chissà quanto tempo ". Sospira la ragazza, mentre lui si siede dopo aver finito con il fuoco, dandole le spalle.

" Vedi? In fondo, non sono proprio un mostro come tutti mi dipingete ". Commenta solamente, mentre Alice incrocia le braccia.

" Non fate la vittima, che non attacca. Le vostre azioni hanno tutte giocato a vostro sfavore, non potete negarlo ". Commenta, mentre lui sbuffa senza dire niente: questa gliela concede, in fin dei conti ha ragione. " Ma toglietemi una curiosità: come conoscete questo posto? Credevo vi interessassero solo i saloni dei nobili e cose simili ". Chiede la bionda, mentre lui decide di risponderle.

" Era il rifugio mio e di Viktor, quando scappavamo dalle punizioni di nostro padre ". Confessa così, senza mezzi termini. Alice decide di non proseguire il discorso, capendo che è un tasto dolente per lui, anche se in fin dei conti pensa, non meriterebbe quel riguardo da parte sua. Guardandolo nota la sua ferita al capo, così si schiarisce la voce.

" Beh, dovrete medicare quella ferita, altrimenti finirà davvero per provocare dei guai ". Commenta, mentre lui si porta una mano al capo, come se solo ora si fosse ricordato della ferita. Non dice o fa nulla, mentre Alice si trascina a fatica vicina a lui, strappando un pezzo di manica dal vestito. " State fermo adesso, devo pulire la ferita e coprirla ". Fa, e senza dire altro o dargli il tempo di ribattere medica come può quel taglio, che comunque pare piuttosto profondo.

" Devo dedurre che ti importa delle mie condizioni? ". Fa lui, con un pizzico di ironia. La ragazza alza gli occhi al cielo, incrociando le braccia.

" No, ma voi mi avete aiutata, ed io non voglio debiti ". Ostenta noncuranza lei, finendo di medicarlo e fingendo che non le importi nulla delle sue condizioni. Finalmente anche Boris si volta verso di lei e la guarda, ghignando appena. Tuttavia questa volta, non c'è cattiveria o scherno. E'la prima volta che Alice ne ha l'impressione, ma pare quasi che stia sorridendo. Baggianate, lui la detesta. Non potrebbe certo sorridere nel guardarla.

" Certo, certo. Ci credo ". Fa lui, prendendola in giro: per un istante si sente tornato sè stesso, in quel posto che per lui conta moltissimo e che rappresenta parte della sua infanzia. E'come aver ritrovato il vero sè stesso,a verlo risvegliato dopo un lungo sonno. " COmunque sia... ". Si ferma prima di proseguire: è uscito di senno? Perchè le vuole dire quella frase? La ragazza si volta a guardarlo, perplessa: cosa le dovrà dire? Sentendolo interrompersi fa per tornare a guardare altrove, mentre boris trova il coraggio di proseguire. "... ecco... ecco, non so come dirtelo, non è una frase che pronuncio spesso, se non mai ". Ammette, e la ragazza capisce cosa potrebbe essere.

" Se vi volete scusare, io credo che prima di tutto dovreste fare con Christine e vostro fratello. In questa storia, loro hanno perso più di tutti: hanno perso per sempre il loro bambino ". Commenta, ed è vero: in fondo, a lei non è cpaitato nulla se paragonato a ciò che ha passato la sua migliore amica.

" In ogni caso, quando torneremo ricordami di ringraziare anche Dimitri ". Borbotta poi lui, mentre lei strabuzza gli occhi shoccata: ma è veramente Boris Meekhiv colui che ha di fronte?

" Cosa? ". Trova solamente il coraggio di chiedere la ragazza, mentre boris si imbroncia un pò, incrociando le braccia.

" Beh, mi ha impedito di commettere l'errore più grande della mia vita, quella sera alle stalle ". Finalmente lo ammette. Alice rimane a fissarlo con espressione stranita.

" A me non sembrava che foste così pentito, sino a stamattina almeno ". E'logico che la pensi così, in fondo lui l'ha sempre trattata con odio e disprezzo.

" Sono stato odioso, vero? ". Commenta semplicemente il minore dei fratelli Meekhiv, cercando di ravvivare un pò il fuoco. Alice sente la tensione allentare un pò la presa.

" Si, in effetti siete stato molto più che odioso ". Incrocia le braccia, per poi tornare a guardarlo. " Ma se state cercando di scusarvi, come vi ho già detto lo dovreste fare anche con Viktor e Christine: io posso perdonarvi, ma solo per ciò che avete fatto a me ". La ragazza inizia un pò a tremare, nonostante siano all'asciutto ha comunque freddo. Boris si volta verso di lei, e se ne accorge. Cosa fare? Da un lato vorrebbe quanto meno darle una coperta, dall'altro... ah, basta. E' inutile continuare a pensarla come fossero nobile e domestica, in quel caso sono solo un uomo ed una donna rimasti nei guai durante un temporale. Sbuffa, per poi alzarsi e mettere sulle spalle della bionda la sua giacca, per poi andare alla finestra. Da parte sua, Alice non sa cosa pensare: non ha mai visto questo suo lato, ma deve ammettere che le piacerebbe rimanesse sempre così. In fondo, non pare così antipatico e cinico come si è sempre voluto presentare a tutti.

" Se ti avessi presa in quel modo violento, quella notte, probabilmente non me lo sarei mai perdonato ". Ammette dopo un pò il più giovane dei figli di Vladimir e Katrina. Alice lo lascia continuare, iniziando a sentire un pò meno freddo. " Ero come impazzito, non capivo più nulla. Volevo solo punirti, ed ho finito con il farti soffrire. E per mantenere alto il nome della mia famiglia, ho solo finito per distruggerla ". Sospira, mentre la ragazza lo guarda senza interromperlo. " Mio fratello mi odia, ormai l'ho capito. E dopo tutto, non lo posso biasimare ". Ammette in fine il bruno, mentre Alice decide di parlare a sua volta apertamente.

" perchè lo avete fatto? Se amavate così tanto la vostra famiglia, come dite adesso, perchè fare tutto questo? Imprigionare l'amata di vostro fratello, quando era incinta del suo erede. Non farla nemmeno partorire in un luogo idoneo, pur sapendo che il piccolo poteva morire ". Chiede finalmente. Boris è combattuto: da un lato vorrebbe dire che Viktor Jr è vivo, che sta bene. Ma sa perfettamente che la sua nuova famiglia non lo lascerebbe facilmente, e si creerebbe una guerra tra nobili. in oltre... ah, nulla. Non importa più nulla, oramai.

" Alice, il mio odio per la gente del popolo è motivato: io non sono sempre stato così. Da bambino, insieme a mio fratello giocavo sempre con Dimitri, nonostante le grida di mio padre e le sue punizioni. Lui, noi e Lukas eravamo uniti, sino a quando non successe quella tragedia... ". Si ferma, pur non piangendo: è come se stesse rivivendo tutte quelle esperienze, man mano che le racconta. Respira profondamente, esitando un pò. Ma in seguito sente il desiderio di sfogarsi con lei, così riprende parola. " Furono dei popolani ad uccidere mio padre e mia madre sotto i miei occhi ". Confessa, mentre Alice sussulta: non avrebbe mai pensato che avesse potuto subire un trauma simile. " Viktor e Lukas erano a giocare con Dimitri, mentre io quel giorno ero in punizione. Avevo cinque anni all'epoca, non capivo perchè mio padre fosse così cattivo con noi e mia madre così fredda. Quel giorno mi ero ribellato, volevo andare anche io a giocare con i miei fratelli. Ed all'ennesimo schiaffo, dissi a mio padre che avrei preferito che fosse morto lui, al posto del nonno Gorislav ". Alice rimane in silenzio: forse lasciarlo sfogare è la soluzione migliore, forse è la strada giusta per il cambiamento. " Stavo per andare in camera mia, ma un malvivente mi prese di sorpresa, obbligandomi a seguirlo. Arrivammo in salone, mio padre li affrontò: disse che preferiva morire piuttosto che consegnare loro tutto ciò che di prezioso aveva. E beh... non persero tempo a reagire ". Stringe i pugni, ed Alice si accorge della sua tensione. Gli prende una mano, scuotendo il capo.

" Basta... non siete obbligato a raccontarmi tutto, se è troppo doloroso ". Trova la forza di dire: diamine, ora capisce perchè Boris si sia sempre comportato in quel modo con la gente povera. Non lo giustifica, ma capisce le motivazioni. Lui scuote il capo, non spostando la mano dalla presa di Alice, che pare calmarlo un pò. Non piange, sa che non deve. Anche se la tentazione, lo deve ammettere è forte.

" Mia madre morì nel cercare di difendere mio padre. Lo amava anche se era crudele, non avrebbe mai permesso che lo uccidessero sotto i suoi occhi. Mio padre giurò che li avrebbe ammazzati, e pur essendo ferito li affrontò. Questo lo condannò a morte ". Pare quasi freddo nel raccontare l'episodio, mentre nel raccontare la morte della madre sembrava essere quasi teso. " Io mi nascosi, e pregai che si fossero scordati di me. Così fu, tranne che per uno: mi trovò, e mi puntò una spada alla gola. Ci guardammo intensamente, io non piangevo ma ero terrorizzato. Quell'uomo mi chiese perchè non piangevo, ma io rimasi li, immobile e con quello sguardo che era quasi diventato freddo, apatico. Mi risparmiò la vita, e ancora oggi mi chiedo perchè ". Anche Alice infatti non può fare a meno di rimanere sorpresa: perchè il malvivente avrà risparmiato Boris? Forse è stato colpito dal suo sguardo, o dal fatto che non piangesse come chiunque avrebbe fatto in quella drammatica situazione? " Poco tempo dopo, io ed i miei fratelli furomo affidati a mio zio, il fratello maggiore di mio padre. Fu lui ad inculcarmi l'odio per il popolo, a dirmi che era tutta colpa loro se ero orfano, che erano solo spazzatura e che andavano solo sfruttati. Mio fratello Viktor rimase fedele ai suoi principi, e per questo veniva punito spesso. Invece io finii per farmi influenzare da mio zio, e crebbi a sua immagine e somiglianza. E questa è la mia triste storia ". Sospira pesantemente, mentre Alice abbassa lo sguardo. Trova le giuste parole solo di li a pochi minuti.

" Ora so perchè vi comportavate in quel modo. Ora capisco tutto quell'odio e quel rancore: voi, nel popolo vedete chi vi strappò i genitori e vi distrusse l'infanzia. E di certo, gli insegnamenti che avete ricevuto non hanno contribuito a migliorare le cose ". Riflette ad alta voce, mentre boris annuisce.

" E'stata Christine ad aprirmi gli occhi: abbiamo litigato questa mattina, ma incredibilmente mi ha detto che mi perdona nonostanteil male che le ho fatto. Ha detto che il suo perdono diventerà la mia punizione, e l'ironia è che è vero, sai? I sensi di colpa mi stanno divorando, sono scappato via da palazzo per cercare di calmarli... ma... ". Non finisce la frase, e riflette: non può dirle che l'unica cosa che inconsciamente desiderava era vedere lei. Che da un pò di mesi a questa parte il suo pensiero lo ossessiona, non facendolo dormire la notte o pensare lucidamente.

" Se siete sincero, vedrete che anche lei vi perdonerà definitivamente, ne sono certa ". Lo rassicura Alice, mentre lui continua a guardarla. Lei ricambia lo sguardo, sentendosi un pò a disagio. " Cosa... cosa c'è? Ho qualcosa che non va? ". Chiede la bionda, mentre lui scuote il capo.

" No, non c'è niente che non vada in te. E solo adesso me ne sono reso conto ". Ammette, fissandola dritto negli occhi. " Hai degli occhi stupendi ". Mormora, quasi senza farsi sentire. No, questa non è una delle sue visioni, ma la realtà: ora lei è li, insieme a lui. Lo ha perdonato, e lui sente di nuovo quelle strane sensazioni.

" G... grazie... ". Commenta solamente la bionda, arrossendo: perchè? Perchè non riesce a sostenere quello sguardo bellissimo? Bellissimo? Ma che sta pensando, accidenti? Senza accorgersene entrambi si ritrovano vicini, ma pare anche che nessuno dei due si voglia allontanare dall'altro. Boris non fa altro che riflettere, mentre quasi senza pensarci le mette una mano sul viso: lei è li. E'realmente li insieme a lui, se n'è voluto accertare. La ragazza arrossisce, incapace di sottrarsi: ma cosa le prende? Perchè il suo cuore batte così veloce? Perchè le sue mani sudano nonostante il freddo, ed avverte quella sorta di vertigine immaginaria? " Forse dovrei... ". Fa per dire, ma lui le mette anche l'altra mano sul viso, facendola voltare dinuovo verso sè, dopo che la ragazza aveva voltato altrove lo sguardo.

" Non dire più niente. Non dire più una sola parola ". Le sussurra solamente, e senza darle il tempo di ribattere finalmente la bacia. La ragazza sgrana gli occhi, esterefatta: dovrebbe staccarsi subito, no? Dovrebbe, ma è il contrario che effettivamente sta facendo: passato il momento di sorpresa, si ritrova a ricambiare il bacio con la stessa intensità, come se solo ora si fosse resa conto di ciò che il suo cuore sapeva da tempo. E ciò che non sarebbe mai dovuto accadere.


Ta daaaaan! Eccomi con il nuovo capitoloooo! Ve l'ho detto che i frappè mi fanno un buon effetto e mi danno ispirazione :D E.... finalmente ho scritto il capitolo che ho aspettato sin dall'inizio della storia Xd Il bacio di Alice e Boris, chi se lo aspettava? Eheh... scommetto in pochi, se non nessuno :D Che ve ne pare? Fans Blice ne abbiamo qui? Finalmente il fratello di Viktor sta iniziando a cambiare, ed ha raccontato alla ragazza il suo doloroso passato. Cosa accadrà adesso? Come si evolverà questa strana situazione tra i due? Ovviamente aspetto tanti pareri e recensioni, intanto vado a scrivere il capitolo 20 ( me commossa, sono già a 20 capitoli della storia ** ). Ci sentiamo presto, baci baci
   
 
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