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Autore: RELIXCHANNEL    02/09/2017    0 recensioni
Qui RosaHadderson16 da wattpad che vi parla.
ecco qui la mia raccolta di one shots, per chi non la conosce... beh. è una raccolta di one shots!!! ma che spiegazioni, datemi un premio nobel...
possiamo dire che questo libro è il più lungo di tutti quelli che scriverò, credo.
metto rating giallo per 2 motivi:
1 il linguaggio... *mmm k scstmt!1!1 dc sl prlcc!1!1*
2 non si sa mai cosa uscirà dalla mia mentolina... vabbè farò la brava.
le mie one shots sono in maggior parte drammatiche, sappiatelo, e per l'altra iperromantiche, ma non sdolcinate. oppure mi suicido. e con questo è tutto vi lascio al libro. CIAUUU
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Hiccstrid One Shot'
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Questa OS funge da prequel della precedente. Ve la metto dopo perchè, se aveste letto prima questa, tutta la sorpresa sarebbe poi svanita. Da un certo punto in poi, segnato con ***, la storia andrà avanti.
buona lettura♡♡






10 Giugno 2017, ore 16:30.

L'automobile di Hiccup parcheggiò davanti casa dei gemelli, dove si respirava già una forte aria di festa.
Scese insieme alla sua migliore amica Astrid, che corse come una bambina al cancello della villa. 

Indossava un semplice vestitino azzurro, sotto il quale aveva il costume, e la borsa da mare con la crema solare e il telo per asciugarsi. 
Hiccup invece aveva il costume a calzoni e una semplice t-shirt, anche lui con la sua borsa.

Il cancello si aprì, e i due ragazzi entrarono nel giardino, raggiungendo tutti i loro amici in piscina.
《Ciao ragazzi!》li salutò Hiccup, e Heather andò verso di loro già bagnata.

《Siete in ritarfo di mezz'ora, ragazzi! Eravate impegnati?》disse con tono ammiccante, e Astrid arrossì.《ma no che dici!? Ero io che non trovavo il costume da bagno...》si scusò, sotto il ghigno dell'amica.

Entrambi occuparono una sdraio, e TestaBruta si avvicinò ai due con due lattine di birra.
《Eccovi finalmente. Ora possiamo brindare insieme》e porse l'alcolico ai due.

《In un sorso, mi raccomando!!》disse Moccicoso, per poi alzare la lattina.
《alla fine del liceo...》iniziò Tufo.
《ALLA FINE DEL LICEO !》ripeterono tutti in coro, per poi svuotare la lattina in un sorso.

Dopo ip brindisi, tutti si tuffarono in acqua e iniziarono a giocare, schizzarsi, a fare gare di tuffi, e la birra aiutava un po' tutti quanti a divertirsi sempre più.

Si fece sera, la piscina si accese con le luci notturne che le davano vari colori brillanti.
Dagur allungò un'ultima birra a tutti quanti, ma Hiccup fu l'unico a rifiutare.
《E dai Haddock!》lo rimbeccò, ma lui scosse la testa.
《Ho una principessa da dover portare sana e salva a casa》e indicò Astrid, che aveva appena finito di bere la quinta lattina della sera.

《Quella ragazza proprio dura, si ubriaca difficilmente, ma se continua cosìho paura chr vi ritroverete a dormire in macchina, e sai bene che intendo!》gli disse, per poi bere la sua lattina.

Hiccup scosse la testa divertito, e rimase seduto sulla sua sdraio a riposarsi un po'.
Heather accese lo stereo e mise un po' di musica.《ravviviamo la serata ragazzi!》e fece partire i balli di gruppo.

Le ragazze iniziarono a ballare e ad ondeggiare a ritmo di musica, e ad un gerto punto Moccicoso prese per i fianchi la sua TestaBruta e si tuffò in acqua con lei, coinvolgendola in un bacio che era tutto tranne che casto.

《Trovatevi una stanza!》gli urlò Heather, abbracciata al suo Gambedipesce.
Tufo e Dagur invece erano dietro alla casa a fare chissà che cosa, ma dopotutto erano tutti a conoscenza del loro diverso orientamento sessuale e nessuno era contrario.
(Tufo lo shippo con tanta gente, sorratemi)

Astrid era rimasta a bordo piscina, ridendo per non si sa quale motibo, anche forse per l'alcool.
《Dai ragazzi, gara di tuffi!》disse ad un certo punto, e si girò verso la piscina.
Hiccup si alzò per partecipare all'idea, ma quando la vide tuffarsi dal lato sbagliato della piscina, ovvero da quello sbagliato, si allarmò.

《ASTRID FERMA!!!》urlò mentre si lanciava in acqua per prenderla, ma il tuffo di testa della giovane andò a segno prima che Hiccup, Moccicoso o TestaBruta (che si erano avvicinati) potessero fermarlo.

L'acqua iniziò a prendere un colore rossiccio che si espandeva sempre più. Hiccup prese la bionda in braccio e le guardò il viso: la fronte era viola per il colpo, e sopra di essa si apriva uno squarcio di pelle e sangue molto profondo.

《Hiccup...》sussurrò, e lui le mise una mano sotto la testa
《Sì sono io... cosa c'è?》le disse.
《Sono stanca...》disse qusi in un soffio, chiudendo gli occhi.
《No...no NO ASTRID! DEVI RESTARE SVEGLIA!!》Urlò, temtando di tenerle le palpebre aperte con le dita.

Corse nella sua auto e la mise nei sedili posteriori insieme a TestaBruta, Moccicoso era invece avanti con lui. Nella seconda Auto c'erano Dagur e Testaditufo avanti, e seduti dietro Heather e Gambedipesce.

Una festa per celebrare un sogno era diventata l'inizio di un incubo.

Dopo 5 lunghi giorni in cui Astrid era rimasta connessa a dei macchinari, i dottori l'avevano vista addormentarsi, e comunicarono che per via di un'emorragia cerebrale, Astrid era in coma.

Da quel giorno Hiccup passò la sua estate all'ospdale con la sua migliore amica. Si rifiutava di andare in vacanza con i genitori, doveva esserle sempre vicino.
Stava seduto su una sedia accanto al letto di Astrid e le stringeva la mano, e stava lì dalla mattina presto alla sera tardi, la salutava con il buongiorno e le augurava la buonanotte, e le narrava ciò che gli era successo il giorno prima.

20 settembre 2017, ore 8:55

Quella mattina Hiccup arrivò più presto del solito. Le portò un bouquet di iris, sapendo che erano i suoi fiori preferiti, e li mise in un vaso sul comodino.
Le prese la mano e si sedette, iniziando a raccontare qualcosa di diverso.

《Ti ricordi quando, tanti anni fa, mi dicesti che gli iris erano i tuoi fiori preferiti?》le chiese, e aspettò un attimo prima di continuare, come se stesse immaginando la dolce voce di Astrid che le rispondeva.

《Era il tuo compleanno, facevi 9 anni, se non sbaglio. Ti avevo regalato una bambola che aveva un fiorellino in testa, un piccolo girasole, e tu avevi letteralmente buttato quel fiore nel cesso dicendo che li odiavi. Quanto ridemmo tutta la sera... e mi dissi che ami gli iris, perchè hanno il colore dei tuoi occhi》si fermò un attimo per asciugarsi una lacrima che si era formata sui suoi occhi.

《Io ti dissi che anche il più bello dei diamanti ha il colore dei tuoi occhi, e tu mi desti il primo bacio, ovviamente sulla guancia...》singhiozzò, e non poteva più contenere le lacrime.

《Cosa darei per rivedere quei tuoi occhi un'altra volta...》le sussurrò, per poi sporgersi su di lei. Le spostò appena i fili connessi alle sue narici per darle l'ossigeno, e posò le sue labbra su quelle socchiuse di lei.


Heather era venuta per far visita ad Astrid, e aveva portato con sè tutti gli amici.
Quando entrò nella stanza, vide Hiccup accanto ad Astrid, sulla sedia che le parlava.

《Che dolce...》disse Bruta, e lui si girò a guardarli.
《Oh viao raga-》non finì la frase che svenì sul colpo, spaventamdo tutti.
Gambedipesce si avvicinò e gli tastò il polso, e dedusse la situazione.《È svenuto》
《Ma com'è possibile?》chiese Moccicoso.《Era accanto ad Astrid e le parlava e poi...》
《Mettiamolo a letto》lo interruppe Dagur.

I ragazzi chiamarono i dottori, ed essi iniziarono ad esaminarlo.
《Non dà segni di vita!》disse uno di loro ad un certo pinto.
《Ma non può esser morto, è svenuto di colpo e...》Gambedipesce non riuscìa finire la frase dalla tristezza.
《Che Thor lo assista》fu l'unica cosa che TestadiTufo riuscì a dire.

Dopo qualche ora, Astrid fu la prima ad aprire gli occhi, sottobla felicità dei dottori che uscirono dalla stanza per annunciarlo ai genitori.

Hiccup emise uno strano verso e Heather gli strinse mano, e sorrise quando lo vide aprire gli occhi.

Appena saputo che Astrid stava bene, corse ad abbracciarla, e lei rispose con un bacio.

Heather, i gemelli, Moccicoso, Dagur, GambediPesce e i genitori dei due ragazzi entrarono di colpo nella stanza, e rimasero di sasso alla scena, non sapendo come nessuno dei due fosse arrivato a quel punto.

***

1 ottobre 2017

Astrid era appena stata dimessa dall'ospedale, la sua avventura era finita da qualche giorno, e a differenza di come lì il tempo passasse a rilento, sentiva che la vita reale fosse ad un ritmo molto accelerato, considerato che aveva vissuto 3 giorni all'Inferno in 4 mesi reali.

Si era ripromessa che, una volta uscita, sarebbe andata da Hiccup perchè la situazione tra loro ancora non era chiara per bene.
Si amavano... sì... ma poi?
Uscita di casa, prese l'autobus e mandò un messaggio al suo migliore amico, avvertendolo del suo arrivo.

Dall'altra parte della città, Hiccup era ancora tra le coperte arruffate a dormire, non si sa come si era trovato in orizzontale sul letto e aveva la faccia sul bordo del materasso.
Quando il cellulare vibrò e la notifica del messaggio fece il suo suono, bastò un minimo movimento e il ragazzo cadde faccia a terra.

Si alzò imprecando, notando solo ora come il non essere un demone gravasse sulla sua vita umana, e infatti aveva un senso del dolore più sensibile. Prese il cellulare e lesse il messaggio, sgranando gli occhi non appena vide il destinatario.
《Oh merda》mormorò tra sè e sè mentre le scriveva un "ok".

Quello sarebbe stato un bel problema...

¤

L'autobus fermò a due isolati da casa del giovane, e per Astrid non fu difficile arrivarci.
Salì le scale nel palazzo e bussò al campanello, aspettando un po'.
Iniziò a preoccuparsi quando dopo ben 5 minuti Hiccup non era venuto ad aprirle.

Sentì qualcosa cadere e frantumarsi, come un vaso o una tazza, il che la fece allarmare ancora di più.
Suonò il campanello per l'ennesima volta e appoggiò l'orecchio alla porta:《Hic stai bene?》chiese, ma nessuna fu la risposta.

L'atrio cadde in un silenzio quasi glaciale, da mettere i brividi. Il tempo sembrava essersi fermato, anche Astrid tratteneva il respiro dalla preoccupazione.
Ad un certo punto iniziò a dare dei pugni pesanti alla porta, minacciando di poterla buttare giù se Hiccup non avesse aperto.

Il ragazzo sembrò sentirla, e Astrid riuscì a sentire una chiave girare nella serratura, e vide la porta aprirsi lentamente.
La sua espressione allarmata si allargò in una di puro stupore e terrore, quando la giovane vide Hiccuo con il suo viso da demone, ovvero contornato da squame rosse, e gli occhi completamente verde smeraldo a differenza della sottile pupilla serpentina.

La mano tremante di Astrid andò a sfiorare il colletto della polo, e Hiccup sembrò non fermarla, facendole slacciare i bottoni. Sotto la scolatura, Astrid potè vedere il collo coperto di chiazze lisce e nere, che terminavano sul petto e coprivano interamente la schiena, proprio come lei ricordava.

Portò le mani oltre le spalle larghe, e potè sentire le scapole allungarsi in grandi sporgenze di pelle ed ossa, le ali sotto le quali aveva dormito per ben due notti.

I suoi occhi tornarono a fissarlo in viso, che fu prontamente toccato dalle mani di Astrid. Esse si posarono successivamente sulle guance rosee, e la voce di lei uscì come un sussurro.《Hiccup.. tu sei...》
《Lo so, entra》disse, mentre le squame si ritirarono e gli occhi tornarono normali, così come le orecchie.

La ragazza, ancora scioccata, si sedette sul morbido divano del salotto, e Hiccup le portò una tazza di tè. Lei bevve un sorso, per calmarsi, e questo le fece ricordare una cosa.
《Cos'era il rumore di prima?》

Hiccup indicò con lo sguardo un punto a terra, dove i cocci di qualche oggetto giacevano sul pavimento.
《Cos'era?》
《Un'urna che veniva dall'Inferno》disse con nonchalance, e bevve anche lui un sorso di tè, seduto davanti alla sua amica.

《Com'e caduta?》la sua voce iscì leggermente in una risatina, ipotizzando ai modi maldestri del suo amico.
《L'ho lanciata io a terra》rispose, freddo come al solito
《E perchè?》chiese lei sorpresa.

《Perchè era pericolosa, è grazie a quella che sono tornato un demone come prima》

Astrid fece cadere la tazzina a terra, e auesta si spaccò in tanti pezzi e varie schegge, sporcando il pavimento di un liquido giallastro.

《Faccio io》disse il bruno, e andò a prendere uno straccio.

Si accovacciò sotto la bionda (che ritirò d'istinto i piedi) e pulì tutto quanto, buttando via i cocci della tazzina e del vaso.
《Come sarebbe "sei tornato un demone"??》squittì lei, facendolo sospirare di frustrazione appena.
Il ragazzo poggiò i palmi sul tavolo, girandosi di profilo in confronto alla ragazza.

《Quell'urna conteneva una delle più potenti magie dell'Inferno, la stessa che mio padre ha usato per farmi tornare un umano fino alla mia morte. Eppure, io dovrei aver dimenticato tutto sull'Inferno una volta qui, e lo stesso vale per te, mentre entrambi ricordiamo cos'e successo》spiegò tenendo gli occhi chiusi, e stringendo il tavolo fino a far diventare le nocche bianche.

《Hic, non capisco...》sussurrò lei confusa, rimanendo sul divano.
《Aprendo quel vaso, la magia si è scagliata su di me, e da umano sono tornato un demone. È successo per sbaglio qualche giorno fa, dopo il tuo risveglio. L'ho gettata a terra dalla rabbia...》continuò frustrato, gettandosi sul divano accanto ad Astrid, affondando la testa nello schienale.

La ragazza gli poggiò una mano sul ginocchio, e lui la guardò un attimo negli occhi.
In quelle perle azzurrine, simili a dei pezzi di ghiaccio, Hiccup vedeva la voglia di capire che Astrid aveva in quel momento, tale da farla lacrimare appena. Portò un dito sui suoi zigomi e le asciugò i piccoli rivoli d'acqua salata.

《C'è qualcosa che non quadra, capisci?》chiese alla ragazza《noi non dovremmo ricordare cos'è successo all'Inferno... a meno che mio padre non ci abbia mentito... oh Thor》si portò un palmo al viso e lo strofinò sugli occhi, cercando di capirci qualcosa anche lui.

《E se fosse per via di questa?》la dolce voce di Astrid risuonò nel silenzio chr so era formato, e Hiccup la guardò per capire di cosa parlasse.
Tra le mani, Astrid teneva un ciondolo dorato che al centro portava un cristallo trasparente, tenuto da una catenina.

《Mia madre dice che quando mi ha adottata già l'avevo al collo...》sussurrò, mentre le dita di Hiccup presero tra loro quel piccolo ciondolo a forma di goccia. Iniziò a guardarlo e riguardarlo.《io non ci vedo nulla di stra- oh cavolo!!!》urlò, quando la collanina iniziò ad emanare una luce propria e azzurrina, tale da far coprire sia ad Hiccup sia ad Astrid gli occhi con una mano.

Il ciondolo iniziò a fluttuare, ed entrambi i giovani sentirono una fitta alla schiena, che li fece urlare dal dolore.
Hiccup si guardò, e vide che il suo corpo iniziava a coprirsi di una nebbiolina nera. Per lui era una cosa normale, perchè voleva dire che le sue ali stavano spuntando, e stava tornando nelle sue sembianze di demone.

Guardò Astrid, china su sè stessa, ma non riusciva bene a distinguere le sue forme perchè rra totalmente coperta da un fascio di luce bianca e luminosa, che gli fece portare un'ala avanti al viso.

Riusciva solo a vedere il viso contorto dal dolore, i denti digrignati, i capelli che volavano al vento, mentre dalla sua schiena spuntavano due grandi sporgenze bianche e piumose.
Quando la luce si dileguò, Hiccup alzò appena lo sguardo pee guardarla, e ne rimase incantato.

La sua pelle candida si era ancora più impallidita, se possibile, diventando quasi evanescente, invisibile, e sembrava emanare una fioca luce.
I normali vestiti della ragazza erano stati sostituiti da una vestaglia azzurro pastello, e i piedi erano invece nudi sul terreno.
Dalla schiena della ragazza s'innalzavano due grandi ali bianche e piumose, i capelli biondi le ricadevano sulle spalle.
Quando aprì gli occhi, Hiccup poteva vedere nella sua espressione tranquilla un colore più acceso e intenso, come se i suoi occhi fossero di un colore più ... azzurro.

Fu il cerchio dorato luminoso che restava sospeso sulla testa di Astrid a far capire ad Hiccup che tutti i suoi dubbi erano insensati.
《Astrid... ma tu...》
《Non chiedere, perchè anche io non ho idea di cosa mi sia successo》la sua voce risuonava come un fruscio di vento tra le foglie.

Astrid alzò le mani per guardarsele, e poi guardò tutto il suo corpo e si carezzò le ali, sorpresa, e con un sorriso ammaliante.
《Pazzesco... non mi è mai successo quando l'ho messa altre volte ...》
《È ovvio. Per innescarla, ci vuole la presenza di un angelo e un demone》spiegò il ragazzo, avvicinandosi alla bionda.

《Questo spiega perchèricordi cosa ci è successo... tu non sei completamente umana... come me》disse.
Astrid sorrise, e tornò a guardare il ragazzo negli occhi. Hiccup si chinò su di lei e intrecciò le loro dita, era pronto a baciarla ma Astrid si mosse appena, impedendogli l'azione, pur sempre rimanendo ad una tale vicinanza da poter sfiorare le sue labbra.

《Hiccup, io ero venuta per una cosa, in realtà...》disse quasi triste.
《Noi due... cosa siamo?》chiese.
Il ragazzo si inumidì le labbra, e poi le lasciò un breve stampo.《siamo due amici che si amano, e lui non vede l'ora di trovare il coraggio per chiedere a lei di essere la sua ragazza》ammise, per poi fionsmdarsi passionalmente sulle labbra dell'angelo.

Astrid rimase interdetta, tale che non ricambiò il bacio neanche per un attimo, e rimase immobile sul posto.
Hiccup si preoccupò e si staccò a guardarla, e lei rimase con la sua espressione scioccata.
Piano piano però, sul suo viso si fece strada un largo sorriso.《quindi tu vorresti che io sia la tua ragazza?》
《Beh, tecnicamente-》
《È un sì》e questa volta fu il turno di Astrid a cogliere di sorpresa Hiccup in un bacio passionale, ma dopo un attino le bravcia di Hiccup erano già attorno ai fiancgi di lei, e le mani di Astrid vagavano tra i capelli bruni.

《Astrid...?》sussurrò lui sull sue labbra.
《Sì?》
《Vieni a vivere con me, nel regno dell'oltre, per sempre》
   
 
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