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Autore: Roylove    02/09/2017    1 recensioni
una ragazza che ama disegnare, il nostro caro Clopin che si legherà molto a lui beh tutta da leggere! Ricorrerà la storia del gobbo di notre dame ma con un personaggio in più e visto dai suoi occhi e quelli di Clopin. Buona lettura!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Pov Oreliè 
 
 
Da quando Clopin sapeva della mia gravidanza, praticamente la luce del sole la vedevo di rado... erano passati 4 mesi e la pancia era già cresciuta di un bel po'. Le tensioni tra il nuovo giudice non si erano affievolite, anzi andava sempre peggio, anche se devo dire che potevamo lo stesso girare tra le strade di Parigi, avevamo il diritto di asilo, ma ciò non toglieva che comunque non potevamo guadagnarci da vivere liberamente per le strade... per fortuna gli abitanti di Parigi che ci conoscevano ci davano una mano come potevano, chi con del pane, chi con gli scarti degli animali, Ma questa storia doveva finire e si vedeva sul volto di mio marito che ormai era stufo di quella situazione. Per il resto Esmeralda era arrivata all'ottavo mese della gravidanza, ancora uno e avrei abbracciato il mio nipotino... o nipotina! 
Quella mattina Clopin non si alzò presto come ogni giorno, rimase lì a dormire affianco a Me, o meglio... incollato a me, è questo mi faceva piacere, perché era l'unico momento dove lo vedevo sereno, aveva la mano sulla mia pancia come per proteggere il bambino e la sua fronte appoggiata sulla mia tempia, ultimamente era sempre stanco, anche perché usciva di notte con altri uomini della Corte per procurarsi i viveri senza aver alcun intoppo delle guardie.
-Clopin.... è tardi.- Dissi sbadigliando.
-Oggi ho detto a tutti che è giorno di riposo... dormi...- affondò la testa tra il mio collo ed il cuscino così acconsentii a tornare a dormire.
Non feci il tempo a riprendere sonno che Febo entró preoccupato nella tenda.
-Clopin! Esmeralda, il bambino sta nascendo!- 
Clopin  si alzò di scatto e prendendendo una maglietta appesa al letto corse fuori insieme a Febo. 
Non si può dire la stessa cosa di me , che con il mio pancione perché pur essendo di 4 mesi era enorme,Me la presi comoda ad andare da lei, già da fuori la tenda udivo le urla di Esmeralda, il parto era davvero doloroso. Entrai nella tenda e trovai Clopin, Ana, Febo e  la guaritricd insieme ad Esme che era sofferente sul letto , sudata.
- Ma un mese prima nasce?- Chiese Febo che era un misto tra il preoccupato e il terrorizzato.
-Male e quale alla madre, Anche la nostra Esmeralda nacque di otto mesi... se è in forze allora vivrà senza problemi.- Disse la guaritrice, infatri fu proprio lei a far nascere la maggior parte delle persone della corte.
-Fa male!- Urlò Esmeralda piangendo.
Io ero terrorizzata ma Ana con la scusa di aiutarla non mi fece pensare che presto quel dolore lo avrei passato anche io.
Scaldammo tanta acqua e prendemmo molti panni puliti ormai erano più di tre ore che andava avanti quella tortura, povera Esmeralda non osato immaginare come si sentiva.
-Bene cara... ora dai delle belle spinte, ci siamo.- La guaritrice era davvero brava.
-Vai tesoro spingi!- Esclamó Febo prendendo la mano della moglie.
-Se non chiudi quella boccaccia te la cucio io stessa!-
Anche se dolorante Esmeralda era sempre la solita.
Non appena diede le ultime spinte, uscì il bambino... un bel maschietto forte e sano anche se un po' minuto.
Mentre ti ricucio lascia il piccolo al padre...- Febo non appena lo prese lo portò da noi, Ana si era ormai commossa ed era scoppiata a piangere, io ero quasi come Ana e Clopin ... beh tra lui e Febo facevano a gara per inventare scuse per non ammettere che stavano piangendo per l'emozione. 
-Che nome gli darete?- Chiese la guaritrice visitando poi il bambino tra le braccia dello zio.
-Zephyr.- Disse Esmeralda guardando Febo di fianco a lei.
-Bene, immagino che domani ci sarà la benedizione della corte.- Disse l'anziana. 
-Cos'è la benedizione della corte? - Non sapevo di questa cosa, in cosa consisteva.
-Il re, darà una piccola benedizione con un rito antico che si tramanda nella nostra gente da secoli... viene cosparsa la fronte del piccolo con degli oli profumati, poi il re lo presenta all' corte, ed infine come segno di buona crescita e vita si fa un simbolo al centro della fronte. (Questo rito non ricordo bene dove l'ho letto ma deriva da un vecchissimo rito girano... se ritrovo la pagina dove l'ho letto ve la posto!)
-Come re hai molte responsabilità. - Dissi con un sorriso .
-Oui! E queste sono le responsabilità più belle.- Disse Clopin abbracciando il neonato.
-Clopin... potrei avere mio figlio ora?-Rise Esmeralda. 
- Oh si certo! Attenta!- 
-Ma dico scherzi? È mio figlio è naturale che io stia attenta.-
In quel momento l'aria li dentro per me era diventata pesante, mi avvolse un senso di nausea e giramento di testa e deciso di tornarmene nella mia tenda.
-Cherie non ti senti Bene?-Chiese Clopin lasciando il piccolo ad Esmeralda.
-Male solite nausee... mi stendo un po' e passano.-Dissi salutando gli altri.
Clopin mi seguì e mi accompagnò fino in tenda.
-Sicura che non vuoi un po' di infuso di limone? - 
- Si sta tranquillo... - mi sedetti sul letto, vedere Esmeralda in quello stato e poi così protettiva verso il piccolo mi fece pensare al mio futuro... forse proprio per questo che la mia espressione risultò troppo seria agli occhi di mio marito che si avvicinò a me preoccupato.
-Hey Cherie, cos'è questa faccia seria?-
-Niente... solo che pensavo . -
-A cosa?-
-Al fatto se sarò una buona madre... Non ho mai avuto una minima esperienza in fatto di bambini, ed ora sono un po' spaventata all'idea . Come farò a sapere di cosa ha bisogno? -
Lui per tutta risposta si inginocchió di fronte a me è inizió ad accarezzare la pancia.
-Lo sapremo! Nessuno nasce imparato, ce la caveremo come hanno fatto gli altri prima di noi... e tu sarai una mamma fantastica. Vero piccolo mio... sarà una brava mamma?-
Fece un attimo finta di ascoltare la pancia e poi mi guardò negli occhi.
- Si anche lui è d'accordo.  -
-Lui?-
-Preferisci lei?-
-Eh sì preferisco lei !- Scoppiai in una fragorosa risata che credo anche fuori dalla Corte ci sentirono.
- Ora Cherie devo andare , ma tu rimani qui... -
-Quabdo posso uscire un po' anche io?- 
- Non appena le acque si saranno calmate. Te lo prometto. - Detto questo mi diede un bacio prese il suo cappello e se ne andò. 
 
 
 
Pov Clopin 
 
 
 
Mi era arrivata notizia quella notte che uno dei nostri era stato catturato dalle guardie del giudice, il poveretto stava guadagnando qualche soldo quando fu preso.... ora toccava a noi liberarlo.
-Clopin il diversivo ha funzionato tutte le guardie e i cittadini sono impegnati dall'altra parte dell'isola, abbiamo un po' di tempo prima che si accorgano di noi...- Emile era uno dei miei uomini più fidati e gli avrei affidato la mia stessa vita, quindi mi giravo ciecamente di lui.
-Bene, due di voi rimangono di guardia mentre gli altri con me...-
Ci intrufolammo nelle prigioni del palazzo di giustizia e lì trovammo il nostro amico Paolo steso a terra pieno di ferite da frusta.
-Quel maledetto!- esclamò Emile furioso.
-Mauritio riesci a scardinare la porta?- Mauritio era il nostro fabbro ed era alto e muscoloso , scardinare una cella era un gioco da ragazzi per lui, infatti ci mise due minuti per liberare il nostro amico.
-Possiamo andare...- Dissi vedendo le guardie rientrare allarmate al palazzo.
-Da dove usciamo?- 
Bella domanda, poi notai che dietro una catasta di casse c'era una finestra , saremmo usciti da lì. 
-Mauritio aiutami!- spostai la catasta con il suo aiuto e meno male che dava sulle stalle, quindi saremmo atterrati sul fieno, bene non ci saremmo fatti ma almeno non saremmo morti.
Uscirono prima gli altri che portavano Emile, poi arrivarono tutti trafelati i due ragazzi che avevo messo di guardia.
-Stanno venendo! Le guardie! Insieme al giudice!-
-Andate! Ci penso io qui!- 
Ormai ero rimasto solo, presi la prima cosa che mi capitò tra le mani, un vecchio bastone ed una frusta, non era proprio il massimo ma mi sarei difeso fino alla morte.
-Eccolo! È il loro capo!-
Una guardia mi indicò, ero peobto, poi vidi arrivare il giudice.
-Bene il capo degli zingari... a quanto pare la lezione non l'hai imparata. -
- Sono duro di comprendonio.-
- Beh te la metto in modo semplice... io qui sono la legge, danno retta a me è nessuno oserá mettersi contro di me dato che ho la benedizione del re in persona. -
-Mi dispiace dirtelo ma non hai solo il mio popolo contro ma anche il tuo!-
Ormai eravamo talmente vicini che sentivo il suo lurido fiato sul collo.
-Insolente! Ti dichiaro in arresto, in più riceverai 10 frustate a notte per una settimana, se in quest'arco di tempo non mi dirai dove avete la vostra corte, verrai giustiziato in pubblico al tramonto del settimo giorno.-
Non avrei ceduto mai! L'unica mia speranza era che i ragazzi sarebbero venuti a salvarmi.
 
 
Pov Oreliè 
 
 
Erano tornati! Corsi con gioia all'entrata della corte assieme a Febo, guardai in giro ma di Clopin neanche l'ombra. 
-Dov'é Clopin?- Mi avvicinai ad Emile e dal suo sguardo capii che qualcosa non andava.
-Emile, la regina ti ha fatto una domanda... dov'è il nostro re?- Chiese Febo alle mie spalle.
- Ci ha coperti per permetterci di fuggire.-
-Lo hanno catturato?- Chiese Febo preoccupato.
- Si. Dobbiamo liberarlo il prima possibile. -
Intanto io non mi stavo sentendo molto bene , ma per fortuna Febo era al mio fianco e mi sorresse sennó sarei caduta come una mela dell'albero. 
- Vieni andiamo...- Mi portó alla sua tenda dove Esmeralda stava allattando il piccolo e Ana le dava una mano.
-Che cosa è successo?- Ana ci vide entrare e vedendomi bianca come un panno si preoccupò. 
-Lo hanno preso....- Dissi io quasi in lacrime.
-Chi?-Chiese Esmeralda preoccupata. 
-Clopin.-
- Oh misericordia! Ma come è potuto succedere? - Ana si sedette, anche lei non si sentiva bene.
-Lui ci ha insegnato a fuggire alle guardie , Non posso credere che lo abbiano preso.-
- Si è sacrificato per far fuggire gli altri.- Febo spiegò in breve.
-Che possiamo fare?- Chiesi.
-Febo bisogna organizzare un salvataggio!- Ana aveva preso le redini, teoricamente spettava a me ma io non sapevo da dove iniziare.
-Lo riporteremo a casa... - Febo uscì dalla tenda ed Ana si avvicinò a me.
-Tesoro devi stare tranquilla. Lo riporteranno qui.-
- Non ci riesco... se gli succedesse qualcosa-
-Ce la farà ... Dobbiamo pensare positivo, anche perché preoccuparsi non fa bene al bambino.- Disse Esmeralda.
-Prepareró un infuso di erbe ... - Ana andò verso il fuoco acceso e mise a bollire dell'acqua con delle erbe ed io andai verso Esmeralda e presi Zephyr tra le mie braccia.
Inutile dire che quella sera non riuscii a toccare niente da mangiare , e non riuscii a dormire per la paura, in più perché non ero più abituata a dormire da sola.
Febo la mattina si mise all'opera dalle prime luci dell'alba, chiese informazioni in città, A tutti gli abitanti ma le notizie erano poche, anche gli altri si travestirono e cercarono un modo per penetrare nel palazzo di giustizia che ormai era pieno zeppo di guardie.
I giorni passarono ed io ero più agitata che mai, finché dopo sei giorni non riuscirono a catturare una guardia e la portarono alla corte, era un ragazzo su per giù della mia età  e non appena lo portarono da noi lo presi per il collo.
-Ehm Oreliè calma, non fa bene al bambino.- Cercó di dire Febo ma il mio sguardo lasció intendere tutto.
-Dimmi dove si trova l'uomo che avete catturato sei giorni fa.- Mi stupii della forza che avevo in quel momento, lo tenevo per il collo con una mano e con l'altra gli puntano un pugnali al cuore, sarò stata anche incinta ma non invalida.
-Perché dovrei dirlo?- Aveva anche la faccia tosta di fare il duro.
-Stammi bene a sentire... se tu non mi dici dove si trova ti farò morire in modo atroce e lentamente, poi quando sarai ancora vivo ti farò mangiare dai cani e credo non sia proprio una bella cosa.-
Ma ero davvero io che parlavo? A quanto pare si, l'amore ci fa fare e dire cose strane.
- Non avresti mai il coraggio.- Ribatté il ragazzo.
- Non sottovalutare una moglie furiosa, soprattutto se è incinta .- Dissi.
-In ogni caso non vi dirò niente.-
-Mettetelo incatenato al muro qui fuori al corridoio che non usiamo mai... e non andateci leggeri.- Disse Ana furiosa quanto me. Febo lo prese di forza e lo portò dove gli aveva detto Ana, insieme a lui anche altri uomini .
- Non abbiamo fatto progressi!- Sbuffa preoccupata.
-Giá! Come facciamo a trovarlo adesso?- Chiese Esmeralda con Zephyr in braccio.
In quel momento sentii delle forti fitte al ventre E mi accasciai a terra.
-La guaritrice!- Urlò Ana prendendomi in braccio e portarmi alla mia tenda.
I dolori erano talmente forti che non riuscii a trattenermi dall'urlare .
Dopo qualche minuto arrivó la guaritrice che mi visitò immediatamente .
Mi siede del latte di papavero e lì il dolore cessò. 
-Cosa gli è successo?-
Esmeralda era preoccupata pure Ana non era da meno.
-Ha rischiato che il bambino morisse.  Troppo stress non fa bene al piccolo.- La guaritrice mi guardò in modo severo, troppo severo.
-In questo momento mi è impossibile stare tranquilla.- Dissi.
-Lo so, ma per ora rimarrai a letto, non ti voglio vedere in giro per la corte, in più berrai del latte di papavero una volta al giorno, almeno ti rilasserai un po'. -
- Ci penseremo noi, può stare tranquilla.- Disse Ana con un sorriso.
Da quel momento mi sentivo un'invalida, qualsiasi cosa dovevo chiedere ad Ana, non lo avrei mai chiesto ad Esmeralda dato che era già troppo impegnata con il suo di bambino.
Crollai non appena finii di mangiare, maledetto latte di papavero!
Ma prima di addormentarmi sperati con tutta me stessa che Clopin sarebbe tornato presto da me.
 
 
Che ne pensate?
 
  
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