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Autore: ThePunisher7    02/09/2017    0 recensioni
Vampiri, draghi, licantropi, giganti, elfi, nani, orchi, maghi. Ognuno di loro ha il proprio mondo, ma tra di loro ci sono sempre guerre, che sembrano non finire mai. Una profezia, dice che ci sarà la pace tra questi Mondi. La speranza è in un umano.
Storia pubblicata anche su wattpad.
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Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Certo che ci mettono tanto a uscire dalle case”, disse G.A.I. “Calmati non sono come Luca e poi ha detto...” disse G.A.E. La porta dell'allenamento dell'acqua si aprì, ne uscì Zoe, che dall'aspetto non sembrava per niente cambiata. “State aspettando da molto?” chiese Zoe. “Siamo venuti da poco, tranquilla, non siamo stati sempre qua”, rispose G.A.E. “Ci siamo restati tanto tempo?” chiese Zoe. “In realtà tu sei stata la prima ad uscire, gli altri sono ancora dentro”, rispose G.A.I. Zoe d'un colpo diventò seria e disse preoccupata: “Nicole, come sta? Si è ripresa?” G.A.I. e G.A.E. si guardarono, non sapendo che cosa rispondere, magari trovando un modo per non dirgli che cosa era successo. G.A.I. provò a dire qualcosa ma proprio quando stava per parlare, in quel momento la porta dell'elemento della luce si aprì e ne uscì Penny. “Scommetto che io sono l'ultima vero?” disse Penny un po' giù di morale. “No, sei la seconda, fino ad ora è uscita solo Zoe”, disse G.A.E. sorridendo. Zoe e Penny, sembravano che non si vedevano da tanto tempo, si abbracciarono, contente che tutte e due erano uscite illese. La porta dell'elemento del vento si aprì e ne uscì Rebby. “Ciao ragazze, come va?” chiese Rebby contenta. Le due ragazze andarono ad abbracciarla, ma si accorsero che lei era piena di graffi. Dopo averla abbracciata, Penny si accorse che qualche graffio era profondo. “Aspetta, stai ferma un attimo, ti curo io”, disse Paola sicura di se. Rebby, stette ferma, come gli aveva detto Penny. Penny concentrandosi, mise le mani sulle ferite, ed a una a una pian piano scomparvero, come se quei graffi non fossero mai esistiti. “Grazie”, disse Rebby contenta. “Figurati è il mio potere”, disse Penny sorridendo, contenta di essersi resa utile. “Così, siete davvero aumentate, anche se fisicamente non si vede per niente” disse G.A.I. “L'importante è che noi adesso possiamo controllare i nostri elementi al meglio”, disse Rebby. “Poi l'importante non è l'aspetto fisico, ma quando noi siamo cresciuti interiormente”,disse Penny. “Complimenti”, disse G.A.E. felice. Si aprì anche la porta dell'elemento della terra, ed uscì Adam, si vedeva che c'era la differenza, quando uscì dalla stanza, era molto più allenato di prima. “Ehilà ragazze. - quando vide che le ragazze erano tutte la – e ma allora ci volete proprio battere di brutto a noi maschi”, disse Adam ridendo. “Sappi che già vi battiamo”, disse Rebby seria e sorridendo. Si misero a parlare, G.A.E e G.A.I sembravano quasi scomparsi, perché loro quattro parlarono solo tra loro, era quasi come se non esistessero. D'un tratto pero, chiesero di Max, se era già uscito dalla stanza. “Ah ma allora se ci dovete chiedere qualcosa esistiamo...” disse G.A.I un po' infastidito. “No ancora non è uscito, aspettiamo lui, poi andiamo da Luca”, disse G.A.E guardando un po' male G.A.I per quello che aveva detto. “Lui ci metterà di più ad uscire”, disse G.A.I. “Perché?” chiese Penny. “Perché lui si sta allenando con l'elemento dell'oscurità, che è più difficile da controllare ed è anche il più insidioso”, disse G.A.E. “Quindi è il più difficile da controllare, ed è anche il più forte di tutti?” chiese Adam. “Si è l'elemento più difficile da controllare, ma dovete sapere che gli elementi sono tutti alla pari, il problema e che uso ne fa la persona, ma sopratutto quando meglio riesce a controllarlo”, rispose G.A.E. “Ma non vediamo Nicole, dov'è?” chiese Adam cambiando discorso. I guardiani si guardarono l'un l'altro, tristi, prima o poi dovevano rispondere a quella domanda così triste. “Ecco...” cercò di dire G.A.E. “Nicole è morta, ragazzi”, disse G.A.I. triste. Alle parole di G.A.I restarono tutti a bocca aperta, non credendo a quello che stava dicendo. “Non ci credo”, disse Zoe triste e con le lacrime agli occhi. “Impossibile”, disse Rebby incredula. Penny e Adam non sapevano cosa dire, era già un'altra persona della loro squadra che aveva perso la vita. In quel momento si aprì la porta dell'elemento dell'oscurità, uscì Max, era più alto e più muscoloso di prima. Lo andarono a salutare, tutti, tranne Penny che osservava le mani di Max molto attentamente. “Che cosa osservi Penny?” chiese G.A.I. Penny senza risponderli andò da Max e seria disse: “Togliti la maglietta un attimo”. Max senza contraddire, se la tolse. Il corpo di Max era tutto pieno di lividi, braccia, petto e mani. “Sei ridotto maluccio”, disse Adam cercando di sdrammatizzare. “Sta fermo”, disse Penny mettendo le mani avanti, uscì una luce giallastra che andava per tutto i corpo di Max. Dopo poco tempo i lividi erano spariti e Max si sentiva riposato e senza più dolori. “Grazie, Penny, adesso non mi fa male più niente”, disse Max. “È il mio elemento, curo le persone”, disse Penny contenta, sentendosi utile. “Siete migliorati parecchio, ragazzi, se siete tutti aumentati come Penny, siete diventati molto forti tutti”, disse G.A.I. “Ma perché prima che arrivassi io, eravate tutti così tristi?” chiese Max con aria da investigatore. Con l'arrivo di Max momentaneamente avevano tutti scordato che cosa gli avevano detto i guardiani. Nessuno gli rispose, ci fu un momento di silenzio. “Nicole è morta”, disse G.A.I rompendo il silenzio. Max rimase a bocca aperta, credendo all'inizio che fosse uno scherzo, ma poi guadò gli occhi dei suoi compagni, poco dopo capì che era tutto vero, G.A.I non stava scherzando. Max andò ad abbracciare tutti i suoi compagni, per fargli forza. Ci fu un momento di silenzio. “Dobbiamo andare, meglio non perdere altro tempo”, disse G.A.I rompendo il silenzio. “In queste situazioni non sappiamo cosa fare, noi non siamo abbastanza forti, Luca non ha memoria, noi stiamo qui a morire?” disse Max arrabbiandosi. “Infatti, guardiani, questa è la seconda persona che muore, della squadra, non possiamo essere così incauti ancora”, disse Adam. “Parlate con Luca che vi dirà tutto quello che vi servirà, noi non sappiamo che cosa ha in mente, mi dispiace”, disse G.A.I. “Allora che cosa aspettiamo, andiamo da Luca”, disse Adam serio. “Stanno arrivando... loro non devono sapere quello che vi ho detto....” disse Luca riferito alle persone che erano davanti a lui. Luca si alzò e insieme agli altri attese l'arrivo della sua squadra. Al loro arrivo Luca disse: “Ragazzi questi sono gli ammiragli, coloro che governano, proteggono e prendono decisioni per i Mondi. Ammiragli loro sapete già chi sono, ve ne ho già parlato...” “Quindi loro sono i più forti... posso combattere contro di voi?” domandò Max con tono di sfida. “Sembrate tutti così tristi... perché?” chiese Penny. “Sei molto migliorata, se senti che tutti noi siamo tristi”, disse Luca. “Solo un po', ma non avete ancora spiegato il motivo perché tutti voi siete tristi, vogliamo anche noi saperlo...” disse Penny “Cos'è successo mentre noi eravamo ad allenarci?” chiese Rebby. “Combattete contro di me, se mi fate un graffio, allora vi racconterò quello che volete sapere. Va bene?” disse Luca serio. “Ci stiamo”, dissero quasi tutti insieme. L'unica a non rispondere fu Zoe, che era arrabbiata, confusa e pensierosa allo stesso tempo. “Come hai potuto lasciarla morire”, disse Zoe arrabbiata con le lacrime agli occhi. Zoe mise le mani davanti a sé, uscì un incredibile onda d'acqua che andò verso Luca e gli altri che erano vicino a lui, però stranamente nessuno si mosse, tutti rimasero immobili, tranne le difenditrici che volarono in alto per evitare l'attacco. Gli ammiragli fecero un salto all'indietro, andando parecchio lontano, non si volevano intromettere nella battaglia tra Luca e la sua squadra. “Penny, Rebby voi attaccate insieme a Zoe, io e Adam cercheremo una strategia intanto” disse Max. “Che strategia?” chiese Adam incuriosito. Rebby e Penny senza dire nient'altro andarono vicino a Zoe misero anche loro le mani in avanti. Rebby dalle mani fece uscire dei proiettili d'aria, veloci e potenti, che in pochissimo tempo raggiunsero Luca, mentre, Penny evocò un bastone di Luce, fece tre cerchi davanti a lei, poi sbatte il bastone per terra, d'un tratto dai cerchi uscirono come dei proiettili di luce, che quasi nemmeno si vedevano per la velocità che avevano. “Adam, vai vicino e vedi bene che cosa succede, fatti un armatura di terra, tu sei l'unico che può andare vicino” disse Max guardando costantemente Luca fermo. “Che cosa devo verificare?” chiese Adam. “Guarda bene, anche se lo stanno attaccando, Luca non si fa praticamente nulla, da qui non si capisce se c'è una barriera o qualcos'altro che lo protegge, da vicino invece dovresti capire meglio che cosa succede e capire che cos'ha intorno a lui” rispose Max. Adam senza chiedere nient'altro si fece tutto di terra, poi Max lo ricoprì con l'oscurità, fece anche apparire l'oscurità vicino a Luca. Da quell'oscurità comparve Adam, che andò contro Luca, preparando il pugno destro, per colpirlo, ma si fermò a qualche passo da lui. “Non posso avvicinarmi più di così o rischio grosso, quindi...” pensò Adam tra sé Adam tirò il pugno in avanti, facendo in questo modo, la terra intorno al pugno si allungò arrivando vicino a Luca. Adam si allontanò da Luca, visto che oltre a non fargli niente notò che tutti gli attacchi che stavano facendo erano unitili, perché scomparivano. Ritornò da Max dall'oscurità che faceva da portale, dopo il suo passaggio l'oscurità scomparì così come era apparsa. Alfredo raccontò quello che aveva scoperto a Max. “Smettetela non serve a niente, li manda in un altra dimensione”, disse Max riferendosi alle tre donne che attaccavano. Penny e Rebby smisero, ma Zoe continuava ad attaccare senza sosta. “Sta perdendo il controllo devo intervenire” pensò Luca tra sé, ma in quel momento preciso cominciò a diventare più vecchio almeno di cento anni, una fitta al cuore lo mise in ginocchio e la sua barriera si indebolì. Zoe approfittando dell'occasione, cambio il getto d'acqua, in dei proiettili d'acqua, ogni proiettile che lanciava scompariva arrivato vicino a Luca, ma molto più lentamente di prima. “Luca è invecchiato?” disse Penny sbalordita. “Ma che cosa dici è impos....” disse Rebby che non finì la frase perché guardando meglio si accorse che effettivamente era diventato vecchio. “Fermate Zoe, presto!” disse Max. Rebby e Penny cercarono di andare vicino a Zoe per fermarla, ma all'improvviso comparve Luca dal nulla. “Com'è possibile?” disse Max. Luca colpì Zoe alla nuca e la fece svenire. “Ora basta, ho visto quello che volevo vedere, adesso, basta combattere”, disse Luca. “Zoe non si controllava perché?” chiese Max. “Io più che altro chiederei del perché sei così vecchio...” disse Alfredo. “Zoe non si controllava perché si è fatta trascinare dalle emozioni, così quando è morta una sua cara amica, la rabbia dentro di lei ha preso il sopravvento. Poi invece, per rispondere ad Alfredo, sono così vecchio perché...” Luca si interruppe. “Perché ha usato troppa energia per curare delle persone vero?” cercò di continuare Penny sicura di quello che stava dicendo. “Si molto brava, non sapete solo più cose, ma sapete anche combattere molto meglio adesso”, disse Luca lentamente e tossendo. Penny si avvicinò a Luca, per curarlo. “No non ti basterebbero le energie, tranquilla, se mi riposo tra un po' mi riprendo”, disse Luca. “Perché hai rischiato la vita? Anche se sapevi come andava a finire...” chiese Atena. “Volevo vedere cosa avevano imparato, poi, adesso devono andare a visitare i Mondi”, disse Luca con un mezzo sorriso. “Capisco, quindi volevi solo vedere se erano migliorati”, chiese Atena. “Si, certo, ma sopratutto adesso so che sono pronti per affrontare i Mondi senza problemi”, disse Luca. “Ma io non capisco perché ti sei ridotto così... solo curando un numero molto ampio di persone si diventa vecchi” chiese Penny incuriosita. “Vero, ma questo lo dici perché tu curi solo graffi insignificanti, ma quando dovrai curare persone vicine alla morte, allora ti accorgerai che sarà tutto diverso....” disse Luca. “Perché è diverso alla fine sono sempre graffi...” disse Penny. “e se la morte non fosse provocata da “graffi” ma da illusioni? O per qualche motivo non riesci a capire del perché sta morendo una persona....” disse Luca “Quindi mi stai dicendo che più una persona è vicina alla morte, più energie si devono consumare....” disse Penny incrudula. “Certamente, sopratutto se sta per morire a qualcosa che non è fisico” disse Luca sorprendendola “Quante persone hai curato tu?” chiese Penny. “Gabriel, vicino alla morte, ho cercato di curarlo... ma non c'è l'ho fatta.... Nicole, lei non ho proprio capito del perché si è fatta cenere e che cosa gli è successo, ho sprecato molte energie, infine, l'Ammiraglio della terra, Edipo, che stava per morire perché aveva toccato l'acqua proibita. Tre persone, ma a quel poco che ricordo, una volta curavo molto di più, adesso non sono abituato e non mi ricordo niente del mio passato, ecco perché devo recuperarlo, forse, in questo modo non farò morire nessun altro” disse Luca serio. “Io invece secondo te quante persone posso curare vicino alla morte?” chiese Penny incuriosita “Ne salveresti una, col potere che hai, ma se questa persona fosse a livelli superiori dei tuoi, intento come energia, allora non lo salveresti” rispose Luca. “Quindi non dipende solo dalla mia di energia, ma anche quanta energia ha chi sto curando, ho capito bene?” domando Penny. “Si, hai capito, devi anche sapere che l’elemento della luce, come anche quello dell’oscurità, sono elementi strani, bisogna stare attenti dell’uso che si fanno”, disse Luca con un sorriso. “Cosa facciamo adesso?” domandò Cloè. “Semplice, voi Ammiragli andrete a difendere, i Mondi, tutti i Mondi, tranne la Terra che ci penseranno le difenditrici”, disse Luca. “Ma non siamo forti, noi siamo solo tre”, disse Ginevra. “Siete forti abbastanza per proteggere la Terra, tranquille, fidatevi di me”, disse Luca. “Noi che siamo della tua squadra, andiamo direttamente a visitare i Mondi, dico bene?” chiese Max. “Si” rispose Luca. “Mentre tu che cosa farai?” domando Rebby. Luca non do subito una risposta, andò vicino a Zoe, mise una mano sulla testa, senza far uscire fasci e senza far vedere niente, Zoe si svegliò. “Io andrò a recuperare i miei ricordi, così in questo modo vi posso proteggere meglio, fino ad adesso io...” disse Luca. “Ci hai protetto bene...” disse Rebby. “Sei un grande maestro....” disse Penny. “Siamo stati noi ad avere poca fiducia in te...” disse Adam. “Non solo loro ti sostengono....” disse Janna. “Ma anche noi tutti, Ammiragli....” finì Edipo. “E non ti scordare di noi difenditrici”, disse Atena sorridendo. “Io non merito la vostra fiducia.... sono morte molte più persone da quanto sono tornato...” disse Luca che piano piano diventava triste. “Tu sei stato chiamato per far in modo che la guerra che c'era tempo fa finisse, ci sei riuscito....” disse Laia. “Sapete bene tutti quanti che non ci sono riuscito, io ho fallito, l'unica cosa che sono riuscito a ricordare bene è l'ultima volta che sono stato al castello, quando lo hanno attaccato, quando io ho lasciato mia sorella qui, quando io sono tornato sulla Terra e poi sono tornato indietro nel tempo”, disse Luca. “Come fai a dire che hai fallito? Come fai a saperlo se non ti ricordi niente....” disse Aurora. “Se la guerra fosse finita, non credo che io mi ritroverei qui o no?” disse Luca. Nessuno disse più niente, tutti stavano pensando. All'improvviso comparve la Saggia. “Siete tutti qui... - guardando meglio – non tutti a quanto pare...” disse la Saggia. “Jessica, Melissa, e Angelica non sappiamo dove sono finite, la terza Titana Assoluta non so dove le ha mandate” disse Luca. “Se la terza Titana Assoluta attacca qui, questo significa che nessuno al momento è in grado di fermarla....” disse la Saggia. “Ecco perché voglio recuperare tutti i miei ricordi”, disse Luca. “Noi Ammiragli facciamo come hai detto”, disse Niso. “Certo, andate”, confermò Luca. Gli Ammiragli sparirono pochi secondi dopo. “Saggia va a portare la mia squadra a ogni Mondo, così siamo sicuri che ci arrivino, poi vieni a proteggere il Mondo Neutrale. Va bene?” disse Luca. “Certo, va bene”, rispose la Saggia. La squadra di Luca si avvicinò alla Saggia e andarono con lei, infatti, poco dopo tutti sparirono. “Noi andiamo a proteggere la Terra”, disse Athena. “Va bene ma fate attenzione, non vi rilassate solo perché sono tutti immobilizzati”, disse Luca. “Staremo attente, tranquillo”, disse Ginevra. Luca intanto si riposava per poi andare nella sala dei ricordi a riprendersi i ricordi, ma intanto sulla Terra succedeva qualcosa di misterioso. Un personaggio, con tunica nera e maschera, stava volando intorno alla Terra. “Non è possibile che Luca non se n'è accorto... impossibile...” personaggio misterioso. Il personaggio si diresse verso l'umano che stava camminando. L'umano senti che qualcuno si stava avvicinando, si girò da tutte le parti, destra, sinistra, dietro di lui, ma non vide nessuno, così si rimise in cammino, sperando di trovare altri umani che non erano stati immobilizzati. Con molta cautela, il personaggio misterioso, senza farsi accorgere della sua presenza, si mise dietro di lui e lo seguì. Dopo poco tempo pero, l'umano si fermò e si girò di scatto, quando vide la persona che lo seguiva disse: “Chi sei? E per quale motivo mi stai seguendo?” “Sei un essere umano con sensi molto sviluppati, sei anche riuscito a resistere all'illusione della nube...” disse la persona misteriosa. “Non stai rispondendo alle mie domande...” disse serio l'umano. “Voglio che salvi questo pianeta....” “Cosa?” disse stupito l'umano. “Dovrai salvare questo pianeta, ma per farlo dovrai uccidere altri umani, sei d'accordo?” “Per il bene del pianeta si, ma io come faccio ad ucciderli?” “Ti insegnerò io...” “Ci alleneremo qui sulla Terra?” “No, ci alleneremo altrove, ti porto io in un posto dove gli esseri umani non sono molto i benvenuti, ma col mio aiuto ti alleneranno molto bene. Sei pronto?” “Si...” disse preoccupato l'umano. All'improvviso, davanti a l'essere umano si aprì un portale, dal nulla. “Ma come hai fatto? E questo cos'è?” disse l'umano sbalordito. “Tranquillo, lo imparerai anche tu, adesso vieni, meglio non perdere tempo” Senza dire più nulla i due passarono nel portale. “Ok mi sono ripreso, adesso posso andare” disse Luca guardandosi le mani che non erano più vecchie, ma finalmente dopo un pò di tempo erano diventate normali. “Adesso vai nella sala dei ricordi?” chiese G.A.E. “Si, certamente, mi vado a riprendere tutti i miei ricordi”, disse Luca deciso. “Se hai bisogno di qualcosa, sai dove trovarci”, disse G.A.I. Luca si alzò in piedi e alzò il pollice, poi scomparì. “Dici che c'è la faranno?” chiese G.A.E. “Penso di si, ormai non si arrenderanno molto facilmente, specialmente Luca lo sai...” rispose G.A.I. “Lo so...” disse G.A.E preoccupata. “Non essere tanto preoccupata, Luca è conosciuto in tutti i mondi, non faranno niente a quei ragazzini...” disse G.A.I mentre si avvicinava a G.A.E. “Si, hai ragione”, disse G.A.E un po' più sollevata. Luca era davanti alla sala dei ricordi, la guardava intensamente. “Allora devi stare lì per ancora molto tempo?” “Saggia, cosa ci fai qui? Già sono entrati nei Mondi?” disse Luca. “Quasi, ci pensano gli Ammiragli”, disse la Saggia con un sorriso. “Capisco..., allora io entro, per qualsiasi cosa sai cosa fare...” disse Luca serio. “Certo, entra tranquillo”, disse la Saggia sorridendo. Luca aprì la porta gigantesca davanti a lui con un semplice tocco della mano, ed entrò. La sala era molto ampia, ma più piccola delle altre, era tutta celeste, un colore celeste che in quella sala faceva restare incantato chiunque. “Benvenuto, nella sala dei ricordi, Luca” disse una voce che sembrava femminile. Luca che prima era incantato dal quel celeste favoloso della stanza, adesso era diventato serio sentendo quella voce, disse: “Chi sei? Come fai a conoscermi? - riflette bene a quello che aveva detto, e si rese conto che l'ultima domanda che aveva fatto era stupida – non contare la mia ultima domanda...” disse Luca. “Sono la voce di questa stanza, visto che non te lo ricordi.... ma devo avvisarti a delle conseguenze prima che tu cominci a prendere i tuoi ricordi...” “Quali conseguenze?” “Non puoi uscire da questa stanza se prima non finisci di prenderti tutti i ricordi...” “Se no cosa succede se me ne vado?” “Se non hai preso tutti i ricordi... semplice o non te li ricorderai più una volta che sei andato fuori, oppure nel caso peggiore... muori.” “Bene poi?” disse Luca tranquillo quasi come se si aspettava quella spiegazione. “Dopo che li avrai recuperati tutti, uscendo da questo castello se non ti sei riposato, i tuoi poteri saranno diminuiti e non solo piano piano comincerai a perdere conoscenza, ti sentirai più debole....” “Capisco, poi?” “Oltre a questo devi sapere che i tuoi ricordi sono stati rubati, non so quali di preciso, questo purtroppo dovrai capirlo da solo....” “Mi sai dire chi li ha rubati?” “Purtroppo no... ma so già una cosa Luca...” “Cosa?” “Troverai una brutta sorpresa, quando scoprirai chi è la donna che tanto stai cercando....” “Perché? Gli è successo qualcosa?” disse Luca preoccupato. “Guarda i tuoi ricordi e capirai, meglio che ricordi così ti renderai conto del perché ti sto dicendo queste cose.” “Bene allora che cosa stiamo aspettando?” Luca si mise seduto al centro della sala, poi si concentrò e d'un tratto si trovò da tutt'altra parte, era in una galleria, fredda e buia, camminò per trovare un'uscita, poco dopo davanti vide una luce, continuò a camminare per raggiungerla senza farsi domande e senza esitare.
   
 
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