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Autore: Star_of_vespers    03/09/2017    3 recensioni
Secondo voi cos'è successo alle donne quando gli orchi hanno attaccato il fosso di Helm?
Sono state veramente zitte a piangere, sono state veramente tutte ferme ed in silenzio?
Buona lettura;)
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                   Freedom:

 

 

 

 

 

                  

 

 

 

 

 

 

 

 

Molti erano i  lamenti che avevo udito quella notte. Respirai intensamente, non sarei riuscita a tenermi tutto dentro. Non più.

Non avrei voluto ritrovarmi con le spalle al muro, a vivere uno scenario macabro di morte e silenzio. Ero stata costretta a commentare muta ogni cadavere nel proprio fosso, ogni pianto offuscato da sguardi falsi e da menzogne. Dietro tutto quel male che avevo visto restava poco della mia anima, provavo così tanto odio che mi chiesi persino se sarei più riuscita ad amare. In fondo cosa restava di me? Ero piena di rancore, voglia di vendetta e collera.

Oltre a conficcare le mie unghie nel palmo delle mie mani non potevo far nulla. Io ero morta. Non mi riconoscevo più, e osservando lo sguardo disperato di mia madre lì capi che probabilmente anche lei era stata svuotata, come me, come tutte le donne che quella notte si trovavano a piangere dentro quella fredda grotta i figli che non sarebbero più tornati, i sorrisi che non avrebbero più rivisto e le dolci parole che non avrebbero più risentito. Noi donne non eravamo più noi. Eravamo morte, sotto le lacrime e l’odio e il dolore che ci avevano ammazzate con violenza.

Il pianto dei più piccoli si mescolò a quello delle loro madri, che impensierite percorrevano il perimetro della grotta, andando avanti ed indietro, tremando e piangendo. Quel tormento non avrebbe avuto mai fine, perché al pianto di una donna ne susseguivano altri. E tutte iniziarono a gridare frasi, nomi, a gridare l’amore che provavano per i loro familiari, per i loro figli, fratelli, padri. Era qualcosa di terribile. Tremavo senza una ragione, sentendo spesso i brividi che percorrevano la mia pelle all’udire di alcune confessioni.

Fu così che senza pensarci ulteriormente mi alzai da terra ed uscii fuori dalla grotta  senza dar ascolto alle grida di mia madre che tentava di farmi ragionare. Oltrepassai la moltitudine di donne dinanzi a me osservando bene i loro occhi, per poterli ricordare una volta fuori, per prendere forza da quel tormento. Per loro.

Afferrai la spada di mio padre che portavo al fianco destro la estrassi ed uscii correndo dal nascondiglio, il perché non sapevo spiegarlo a parole. Mi sentivo di farlo, dovevo uscire e fare ciò che desideravo ardentemente: uccidere quelle creature e portare via la morte che era calata oscurando la mia vita.

Gli orchi erano tantissimi, ebbi molta paura guardandoli, ma la rabbia nel mio cuore era altrettanto agglomerata. Strinsi l’elsa della spada e guardai quei mostri negli occhi, poi lasciai che le parole di mio padre mi guidassero e le mie mani si mossero da un lato a l’altro, uccidendo quelle bestie e tutto l’odio che provavo nei loro confronti.

 Non era bello da dire ma ogni qual volta infilzavo la loro carne mi sentivo meglio, ricordando gli occhi di tutte le donne e la mia profonda disperazione. Ero libera di fare ciò che desideravo, nonostante le regole e i pensieri degli altri. Infilzavo e a mia volta ero preda del mio stesso male. Provai dolore quando una lama percorse con mostruosa violenza la mia carne. Osservai il mio petto e la spada dal quale gocciolava  il mio sangue.

Sarei morta. Forse no … perché in quell’occasione mi sentii veramente viva e libera di gridare ciò che provavo.

Caddi a terra e spirai il mio ultimo respiro, andandomene da quella terra con il sorriso tra le labbra.

Finalmente avevo assaporato il sapore della libertà.

 

 

 


 “ Freedom! Freedom! I can’t move
Freedom, cut me loose!
Yeah, freedom! Freedom! Where are you?
Cause I need freedom too!
I break chains all by myself
Won’t let my freedom rot in hell
Hey! I’ma keep running
Cause a winner don’t quit on themselves” #Beyoncè Freedom.

 

 

 

Angolo autrice:

Non ho molto da dire, spero vi sia piaciuta e mi auguro di aver lasciato qualcosa, non so se piacerà la mia idea, ma l’ho scritta con molta spontaneità, perciò ci tenevo a condividerla. Un bacio, ci si legge!

 

 

   
 
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