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Autore: ciredefa    03/09/2017    5 recensioni
« Che fai? » chiese Levy, allungando la mano verso la chioma corvina di lui, per carezzarlo.
Gajeel strinse a se la pancia tonda di lei, schioccando un leggero bacio sulla pelle tesa, « beh, mi prendo la mia ricompensa dopo una giornata di rotture », finì.
Lei rise, si risistemò gli occhiali sul naso e continuò la sua lettura; mentre lui intraprese una complessa e articolata conversazione con il pancione.

{ Post!Epilogo | Gajevy }
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gajeel/Levy, Gajil Redfox, Levy McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore:  Matyoshka.
Fandom: Fairy Tail.
Personaggi: Levy McGarden, Gajeel Redfox.
Coppie: Gajevy post finale del manga ( quindi un po’ spoiler se non siente in pari ) ( ma ne dubito ).
Genere: Slice of Life, fluff.
Note: Piccolo momento qualche mese dopo l’epilogo. Molto fluff. Enjoy ♪
 
 
 

Night talk

 

 
 
 
 

La sera ormai inoltrata significava per Gajeel il dovuto e meritato riposo. Nelle ultime settimane si era spartito per mille missioni, senza prendere nemmeno un secondo di respiro, tutti i giorni. Alcuni di questi erano a sua detta interminabili rotture di palle, a causa del solito salamander che si ficcava nei guai più assurdi, ed era ovviamente suo sottointeso dovere riprenderlo per le orecchie.
Era, infatti, da un po’ che prendeva missioni con Natsu, e non con il suo solito team. Un po’ perché Levy ormai faceva fatica persino a camminare, piccola com’era il pancione ormai non le permetteva di fare tragitti troppo lunghi; un po’ anche perché aveva bisogno di qualche soldo in più, e tutto pur di averli, anche andare in missione con Natsu.
Tolti i vestiti della giornata e con indosso solo un paio di boxer, Gajeel si buttò di peso sul letto, affondando il viso nelle coperte. Di fianco a lui, Levy leggeva imperturbata, presa dalle righe di quel libro da non essersi quasi accorta del suo ragazzo impegnato ad avvinghiarsi al suo ventre. La serata autunnale le permise di mettersi un pigiama lungo rosa, ma ormai nessuna maglietta non le lasciava scoperta un po’ della sua pancia.
A Gajeel, Levy mancava molto quando era fuori; soprattutto quando si trattavano di uno o più giorni di fila. I suoi pensieri erano rivolti sempre a lei, anche quando prendeva a cazzotti il cattivone di turno. Pensava solo a quando sarebbe tornato, alla sua piccola casa nuova di zecca, al suo letto, al suo calore e i baci che si scambiavano prima di addormentarsi. Era felice, senza dubbio; era riuscito ad avere quella felicità che lui ha sempre pensato di non meritare, e a mettere le radici per un futuro.
« Che fai? » chiese Levy, allungando la mano verso la chioma corvina di lui, per carezzarlo.
Gajeel strinse a se la pancia tonda di lei, schioccando un leggero bacio sulla pelle tesa, « beh, mi prendo la mia ricompensa dopo una giornata di rotture », finì.
Lei rise, si risistemò gli occhiali sul naso e continuò la sua lettura; mentre lui intraprese una complessa e articolata conversazione con il pancione.
« Allora? Che cosa aspettate ad uscire di lì? » puntellò con le dita, come a voler accusare, « sono mesi che tenete vostra madre calamitata al letto! E basta! » , continuò, provocando una risata da parte di Levy.
« E sono anche mesi che mi costringete ad andare in missione con Natsu, non avete idea di che livello di insopportabilità sia salamander », riprese « quando verrete fuori, potrete conoscere anche Lily. E Wendy. E’ una tipa okay. Comunque farete parte della gilda più strana di tutte, ‘che sfiga’ direte » Gajeel rise un po’ all’idea.
« Chissà se avete preso gli occhi di vostra madre, oppure avrete i miei. Ma in ogni caso sono sicuro che sarete bellissimi: con una madre così bella e un padre così figo non ci si può sbagliare » finì ridendo.
Levy era ancora assorta nella lettura, ma un sorriso si era disegnato sul suo viso a sentire quelle parole, trovandosi completamente d’accordo.
Passarono minuti di silenzio; lui poggiò la fronte sulla pancia, con gli occhi chiusi, e prese un bel respiro.
« Quando sarete qui » cominciò, « vi prometto che ogni volta che piangerete io ci sarò. Ogni volta che farete un sorriso sarò lì per godermelo tutto, fino all’ultimo secondo. Vi prenderò al volo quando cadrete. Vi darò tutto quello che vorrete, anche se vostra madre me lo impedirà il più delle volte. Sarò un padre decente, ve lo prometto. Voglio stringervi tra le mie braccia, fate presto. Voi e vostra madre siete tutto quello che ho » finì, un po’ con la voce spezzata dall’emozione. Accarezzò ancora un po’ il pancione, per poi essere interrotto da un singhiozzo sommesso da parte di Levy.
« Gajeel … » mise giù il libro, e con gli occhi tutti lucidi, allungò le braccia invitando lui ad abbracciarla.
Non se lo fece ripetere due volte, e in un attimo Gajeel se la strinse al petto e le schioccò un bacio sulla fronte.
« Sarai un padre meraviglioso, non ho dubbi » disse poi Levy, ricambiando le effusioni. Gajeel sorrise, « grazie », e nessun’altra parola ora avrebbe potuto descrivere la felicità effusa in quella stanza.



 
   
 
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