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Autore: Impetuosa    17/06/2009    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che non smetterà mai di credere nei suoi sogni...è la prima storia con più capitoli che scrivo, quindi abbiate pietà, ve ne prego! (consiglio questa fic a tutti gli amanti dell'equitazione!) Ciao
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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"...Forse per questo non smise di correre: per congelare il tempo, per sospenderlo in una dimensione assoluta, dove non fosse necessario guardare ne' avanti ne' indietro..."


"Non arrenderti mai perchè il momento in cui pensi sia tutto finito...E' il momento in cui tutto ha inizio..."


Vorrei raccontare la mia storia, una storia di tristezza, di dolore, di disperazione, ma anche di grande speranza e di gioia…

Mi chiamo Francesca, ho 26 anni ed ho una grandissima passione, l’equitazione…
Anni fa ho comprato un cavallo, un bellissimo andaluso grigio…
Ma partiamo dal principio e facciamo un salto nel passato…

…Avevo solo quindici anni,faceva freddo e stava per iniziare a grandinare, la macchina scorreva veloce sull’asfalto…
Alla radio c’era sempre la solita canzone che continuava a trapanarmi nel cervello, ma io ero troppo agitata per ascoltare…
Valentina svoltò a destra e si infilò in un vialetto, poi parcheggiò la macchina e mi fece segno di scendere, eravamo arrivate!
Mi guardò, uno sguardo colmo di tensione e mi disse: “ Fra, va a preparati.” Io anuii e iniziai a mettermi gli stivali, gli speroni ed il cap…

Valentina aveva 32 anni, era alta, una bella donna, con un’aria dolce…
Era la mia istruttrice di equitazione nonché l’unica persona di cui mi fidavo (e tuttora mi fido) veramente…
Da quando avevo iniziato a cavalcare Valentina era diventata come una madre per me, le confidavo tutto e le davo tutto l’affetto di cui ero capace…
Vale vide che ero pronta,istintivamente mi prese per mano e mi condusse per quel maneggio…
Si chiamava “La Libellula” ed era il circolo ippico di un certo Serafino… Eravamo lì per provare alcuni cavalli…
Serafino venne ad accoglierci; era un uomo grasso e basso, con due baffetti neri, un enorme naso e lo sguardo da assassino…
Vale gli strinse la mano, un gesto che le costò una certa fatica visto che non lo poteva vedere…
Io feci un cenno con la mano e dissi: “Allora? Andiamo a provare questi cavalli?”
Vale sorrise e mi guardò dolcemente…
Io e lei ci capivamo solo con uno sguardo ed i suoi occhi mi dicevano: “Aspetta piccoletta, non correre…Facci almeno entrare nel maneggio”
Io sorrisi; stavo per parlare, ma Serafino mi precedette: “E così sarebbe questa l’amazzone che deve montare i miei cavalli? Non mi convince tanto…”

Istintivamente mi rifugiai dietro Valentina e cercai di placare la mia ira prendendomela con un portachiavi che pendeva dalla sua borsa.
Vale,accorgendosi della mia tensione,rispose con tono secco: “ Mettila alla prova prima di parlare!”
Poi mi prese la mano come per tranquillizzarmi…
Capii che si fidava delle mie capacità, mi misi al suo fianco e camminai fino a raggiungere un box dove c’era un cavallo Grigio, un magnifico castrone Belga del 1999.
Lo trovai già sellato, entrai in campo e lo montai molto bene…
Stavo eseguendo un cambiamento Diagonale al trotto medio quando udii un nitrito di dolore.
Fermai il castrone Belga e guardai nella direzione da cui era arrivato il nitrito; poco dopo uscì dalle scuderie uno stallone andaluso che si stava trascinando dietro un’intera equipe veterinaria…
Valentina corse a vedere cosa stesse succedendo e si mise a parlare con un veterinario dell’equipe…
Io rimasi in campo guardando da lontano la conversazione..
Vale aveva la faccia arrabbiata, ma la cosa che mi colpì di più era il suo sguardo, assorto, come se stesse pensando a qualcosa di brutto e serio…
Dopo pochi istanti vidi lo stallone andaluso irrompere nel campo dove mi trovavo io…
Il cavallo che stavo montando partì al galoppone, io riuscii a fermarlo, smontai e mi avvicinai all'andaluso…
In quel momento sentii Vale urlare: “ Nooo! Francy che fai? È pericoloso! Stupida, via da li!”

Ma il tempo si era come congelato, vidi lo stallone impennarsi dinnanzi a me e il suo zoccolo mi colpì in pieno petto…
Senza un rumore, un urlo di dolore, una lacrima caddi a terra e persi i sensi…




“Il primario ha detto di informarvi che le possibilità di ripresa sono bassissime…”
“Come bassissime? La mia Francy non si arrenderà, ne sono sicuraaa! Voi non capite niente, siete solo degli inutili bastardi! Avete capito bene? Inutili bastardi!”
“Adesso calmati Eleonora! Calmati!”

La conversazione si faceva interessante, ma non riuscivo a parlare ne ad aprire gli occhi…
La prima voce doveva appartenere ad una povera infermiera che aveva dovuto subire l’agitazione di Eleonora. L’ultima voce era rotta dal pianto ed era di Valentina…

Eleonora era la mia migliore amica,era una ragazza esuberante, estroversa, pizzicava la erre, ma in modo molto simpatico…
Insomma, era una sagoma, ma una sagoma importantissima (anzi ESSENZIALE) nella mia vita…
Se davvero, come diceva l’infermiera, la mia vita doveva finire così e non avevo alcuna possibilità di ripresa, volevo guardare negli occhi per l’ultima volta due delle persone che contano di più per me (Ele e Vale)…
Con uno sforzo infinito dischiusi le palpebre e la prima immagine che misi a fuoco fu Eleonora con il viso a cinque centimetri dal mio…
Sorrisi e cercai di pronunciare una frase:” efff… “
Fu il solo suono che riuscii ad emettere…
Eleonora balzò all’indietro e si mise ad urlare come una forsennata: “ Valeeeeeeeeeeeee! Infermieraaaaaaaa! Qualcuno! Per favore venite che Francesca si è svegliata!!”

Vidi Valentina irrompere come una furia nella stanza dell'ospedale e, sempre come una furia, saltare sul mio letto e soffocarmi in un abbraccio…

Gli infermieri dovettero portare via Valentina ed Eleonora di peso, poi iniziarono a controllare il mio stato…
Dopo una visita che durò circa due ore e mezza aprirono la porta della camera ed Ele e Vale rientrarono, parlarono con i medici, poi Eleonora venne davanti al mio letto e mi fece l’occhiolino…

Arrivò anche Valentina e mi disse : “tra due giorni puoi uscire da qui!”

Io sorrisi e pronunciai la mia prima frase dopo giorni e giorni di mutismo: “ Grazie mille.. vi voglio bene…”
Vale ed Ele sorrisero e mi lasciarono riposare… …





NdA: Ciaooo! Siate clemeti, è la prima fanfiction a capitoli che mi capita di scrivere...
Recensite in tanti please!
Grazie!
Per Leo Chan: Storia dedicata anche a te oltre che a Vale... (Mara apparirà in seguito!)
Ciao..
  
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