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Autore: Ori_Hime    03/09/2017    2 recensioni
[YOUR NAME ][YOUR NAME ]Storia ambientata alla fine del film “Your name” (Kimi no na wa) di Makoto Shinkai, quando Mitsuha e Taki si incontrano sulla scalinata e si chiedono: “Qual è il tuo nome?”
Mi sono presa la libertà di aggiungere particolari sui personaggi e sui luoghi che non vengono descritti, per il resto dovrebbe essere abbastanza fedele al romanzo del regista.
Vi lascio una citazione per incuriosirvi!
“-I tuoi disegni di Itomori, il mio cordino per i capelli... Non possono essere coincidenze, giusto?- spiego accennando a due delle tante cose che ci accomunano. (...)
Sembra che tutta la nostra vita sia stata una preparazione a questo incontro. Il modo in cui pensiamo diversamente, ma allo stesso tempo ci comprendiamo: siamo come due facce della stessa medaglia. Come due fili intrecciati dello stesso nastro.”
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mitsuha Miyamizu, Taki Tachibana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il filo rosso del Destino

Capitolo 7 – Proposte

Equinozio d'autunno 2020 - Tiamat

 

Mitusha

Ritorno al mio paese per il decimo anniversario della catastrofe di Itomori e il mio Taki svolge un ruolo importante: inaugurano oggi il monumento in memoria della tragedia vicino alla scuola. Sono così orgogliosa di lui! Finalmente ha raggiunto un grande traguardo e potrà avere lavori più prestigiosi d'ora in poi, se verrà notato.

Sono così eccitata per lui che voglio che tutto sia perfetto! Indosso un kimono, mi trucco per bene e mi preparo alla cerimonia che terrà mio padre in quanto sindaco insieme a Taki che spiegherà il suo lavoro agli abitanti, ai turisti e agli spettatori televisivi: questa ricorrenza è così importante che ne faranno un servizio al telegiornale!

 

Taki

Il grande giorno è arrivato e continuo a tremare ripassando il mio discorso: è una vita che sogno questa opportunità e non voglio fare brutta figura, ma non mi interessa il fatto che ci siano le telecamere, non voglio deludere Mitsuha.

Si è fatta in quattro per rendere tutto speciale oggi: ha pulito tutta casa come se gli spettatori dovessero entrarci, ha aiutato in paese ad appendere striscioni e lanterne… ed è arrivata solo stamattina! Come può avere tutta questa energia in corpo?! Vorrei essere al suo posto...

 

Mitsuha

Finalmente la cerimonia ha inizio e il sindaco taglia il nastro inaugurale intorno alla statua, scoprendola dal lenzuolo: rappresenta la cometa che si è spezzata ed è composta da due code unite, le quali terminano in due stelle che appoggiano al suolo. È stata fatta in metallo perché possa sempre riflettere i raggi del sole, come se brillasse di luce propria, spiega Taki. È alta e imponente, la sua lucentezza si riflette su tutti noi ricordandoci quella notte. Facciamo un minuto di silenzio e poi ricomincia la festa, con musica e danze tradizionali.

 

Taki

Nel frattempo mi intervistano sul mio progetto per la ricostruzione del tempio Miyamizu e dico che è un grande onore per me, che è un lavoro che chiunque architetto sarebbe contento di svolgere, soprattutto se giovane, e per me ha davvero un significato particolare per via delle mie ricerche su Itomori fin da ragazzo. È davvero un sogno poterlo progettare e costruire, e devo tutto agli abitanti di Tiamat per la loro accoglienza e partecipazione al progetto.

Spiego che purtroppo ci vorranno ancora dei mesi per poterlo completare, ma assicuro che sarà fedele all'originale e come tale visitabile.

Faccio un bel respiro di sollievo appena finito, facendomi coraggio per la parte per me più importante della serata, raggiungendo Mitsuha.

 

Mitsuha

Taki mi raggiunge e finalmente possiamo goderci i fuochi d'artificio da soli in riva al lago. È anche il nostro anniversario: giusto un anno fa ci eravamo baciati per la prima volta e non posso fare a meno di pensare quanto siamo cresciuti assieme negli ultimi mesi! La convivenza, l'apertura del negozio per me e questa importante occasione per Taki... non sembra solo un anno quando si condivide queste esperienze e Taki ne è diventato parte fondamentale.

Finito lo spettacolo mi giro verso di lui per baciarlo, ma lui si inginocchia, prendendo qualcosa dalla giacca: è una scatolina elegante e aprendola scopro che è un anello che riprende il motivo del monumento con due stelle impreziosite da pietre preziose, una azzurra e una rosa. È stato sicuramente disegnato da lui!

 

Taki

-Mitsuha Miyamizu, so che stiamo assieme solo da un anno e ci conosciamo solo da qualche mese in più, ma dal primo momento che ti ho vista sul treno, quel giorno ho capito che tu eri la persona che ho sempre cercato e che mai avrei voluto perdere e quest'anno con te ne è stata la conferma. È stato uno dei più belli della mia vita, in cui mi sono sentito completo, felice e amato. Vorresti continuare la nostra vita assieme facendomi l'onore di diventare mia moglie?-

 

Mitsuha

Non posso credere a quello che sta succedendo! Taki mi ha proposto di sposarci! Il mio cuore fa salti di gioia e non riesco a dire altro se non un “sì” tra le lacrime di commozione. Lui allora si alza e mi infila l'anello al dito dove un giorno ci sarà la fede e mi abbraccia, dicendomi che l'ho reso l'uomo più felice dell'intero universo. Quando smetto di piangere, attiro il suo volto al mio prendendolo per la cravatta e lo bacio con passione, come se fosse questione di vita o di morte.

 

Taki

Il discorso più importante per me questa sera era quello per Mitsuha e sono felice che lo abbia apprezzato, temevo in un rifiuto, che considerasse una pazzia sposarci così presto, ma a quanto pare la pensa esattamente come me. Mi ero preparato per bene a questo momento, più che al discorso per il monumento, disegnando l'anello e chiedendo la benedizione del padre. È lei la stella più preziosa per me, il mio presente e futuro e sono così fiero di averla vista illuminarsi di fronte alla mia proposta.

 

Mitsuha

Il bacio non basta più e cresce la voglia di scoprire l'altro, così rientriamo in casa, finendo in camera sua a riprendere da dove avevamo iniziato. Gli tolgo la cravatta e inizio ad aprirgli la camicia, poi lui nell'avvinghiarmi a sé, mi slaccia il fiocco dietro il kimono e lo apre. Sono solo in biancheria intima e le nostre mani esplorano il corpo dell'altro, senza mai staccarci dal bacio. Le mie dita scorrono lungo i suoi addominali e lui inizia ad accarezzarmi il ventre, per poi salire al mio seno.

 

Taki

Quanto è bello, liscio e morbido il corpo di Mitsuha! È perfetta sotto ogni punto di vista e ora lo posso dire con certezza. Appena mi sfilo i pantaloni che lei mi aveva aperto, lei si distende sul letto e io torno ad accarezzarla, baciandole il collo e il petto, dopo che lei mi ha aiutato a sfilarle il reggiseno. È proprio odioso quell'affare! Ed esattamente in quel momento, sentiamo aprirsi la porta di casa e le voci di Toshiki e Yotsuha avvicinarsi. Che tempismo perfetto! Con rapidità aiuto Mitsuha a riprendere le sue cose e corre in camera sua, così da non destare sospetti, e io mi infilo a letto per non dovermi rivestire.

 

Mitsuha

Non posso crederci! Ma mio padre mi sorveglia?! In ogni caso fingo di essere a letto, mettendomi la camicia da notte, ma continuo a pensare ai baci di Taki e a come si stavano evolvendo...

-Certo che ti piacciono ancora le tue tette sorellona!- Yotsuha è entrata in camera senza bussare e senza rendermene conto io mi stavo palpando il seno, tanto ero presa a ricordare Taki e le sue carezze! Le urlo: -Bussa prima di entrare!- ma lei menefreghista alza solo le spalle e va a letto.

Un dubbio mi attanaglia: perché quell'“ancora”? Dal suo tono sembrava che mi avesse già sorpreso così... Ma è un comportamento da maniaci! Che cosa le è saltato in mente? Quando mi sono toccata le tette in quel modo davanti a lei?!

 

Taki

Addormentarmi dopo tutto quello che è appena successo è davvero difficile: i pensieri corrono come cavalli imbizzarriti che non si fermano di fronte a nulla. È stata una giornata intensa, piena di emozioni, che ricorderò sempre. L'ansia e la tensione per l'inaugurazione e per la proposta di matrimonio a Mitsuha, la gioia immensa che mi ha fatto provare dopo il suo “sì”, la passione sfrenata che ci ha accompagnato fino a qualche minuto fa... Quando potremo essere ancora soli per ricominciare da quei momenti? Anche non averla tra le braccia adesso è una tortura, anche se è da mesi che non passiamo una notte assieme, ma ora la voglio con me più che mai. Senza pensarci troppo abbraccio il cuscino, quando la porta di camera mia si spalanca e appare nella penombra Mitsuha in camicia da notte.

 

Mitsuha

-Che ci fai qui?- Mi chiede sorpreso Taki. Non ci arriva? Ho così voglia di stare con lui che non ho resistito e appena Yotsuha si è addormenta, sono uscita furtivamente dalla camera per tornare da lui. Mi fiondo nel letto, baciandolo per zittirlo. Non mi importa se all'alba ci scopriranno assieme, siamo fidanzati ufficialmente ora, Taki però mi persuade a non continuare quello che avevamo iniziato: -Ci sono i tuoi familiari in casa, Mitsuha! Non sarebbe imbarazzante?- Ci addormentiamo allora semplicemente abbracciati, ispirando il profumo dell'altro, riappropriandoci di quei piccoli momenti solo nostri che negli ultimi mesi ci erano mancati: le carezze, i baci, sentire il respiro dell'altro.

 

 

Ottobre 2020 - Tiamat

 

Taki

I lavori procedono bene e io posso permettermi più tempo libero, disegnando solo per il gusto di farlo. Da quando Mitsuha ha accettato la mia proposta di matrimonio ho iniziato a fantasticare su come sarà la nostra casa e non disegno altro. Ho anche visto un terreno non molto lontano da qui che sarebbe un buon affare e perciò potrei davvero progettare io stesso la nostra futura casa e farla costruire lì. Ogni volta ne modifico l'aspetto, cercando di renderla sempre più confortevole in modo che le possa piacere. Ovviamente è tradizionale, con materiali naturali e tutta su un unico piano. Quando finalmente mi sembra di arrivare ad un buon punto, scatto una foto al mio disegno prendendo anche l'annuncio di vendita del terreno con la didascalia “La nostra futura casa” e la invio a Mitsuha. Sono così orgoglioso di me stesso che vado a controllare i lavori del tempio con il sorriso sulle labbra, felice come un bambino, aspettando la risposta di Mitsuha.

 

Tokyo

Mitsuha

Oggi è il mio turno di produzione perciò sono a casa a intrecciare dei nuovi cordini rossi (vanno proprio a ruba!), quando sento improvvisamente squillare il telefono: è un messaggio. Sblocco lo schermo e vedo che è una fotografia di Taki. Aprendola scorgo un suo disegno che sembra essere la piantina di una casa e dietro vedo un terreno da costruzione. La descrizione non mi lascia il tempo di interpretare diversamente: Taki vuole che andiamo ad abitare lì assieme! Ma come?! Una casa ce l'ha già ed è questa! Perché una nuova? Perché a Tiamat? Pensavo che finito il suo lavoro e dopo il matrimonio volesse tornare ad abitare qui, insieme, come una volta. Pensavo fosse scontato che da Tokyo non mi sarei spostata, visto che ho un negozio da portare avanti... Sono così frustrata che non so cosa rispondergli perciò cerco di prenderla alla leggera e invio una foto di me nel nostro appartamento con la didascalia “La nostra casa”.

 

Tiamat

Taki

Poco dopo sento “pirorin”: Mitsuha ha già risposto! Apro impaziente e vedo la sua versione di casa nostra: il mio appartamento a Tokyo. È vero che è casa nostra, ma ho sempre desiderato disegnarla e progettarla da zero e per costruirla c'è bisogno di tanto spazio, cosa che a Tokyo non esiste. Pensavo ne sarebbe rimasta contenta, che sentisse la mancanza della sua famiglia e dei suoi amici, che sarebbe tornata alle origini... o forse sono io che desideravo vivere in un luogo così e ora ho anche i soldi per poter realizzare i miei sogni. Sono così demoralizzato che non so cosa risponderle e nei giorni consecutivi cala uno strano silenzio teso tra me e Mitusha.

 

Tokyo

Mitsuha

Taki non mi ha più scritto: l'ho forse offeso? Non me la sento di scrivergli io, mi sembra di essere già stata chiara. Ma come faremo? Se io e lui la pensiamo così diversamente su dove passeremo il resto della nostra vita come possiamo solo pensare di sposarci? Che senso ha? Inizio a dubitare che io e lui siamo legati da un filo rosso…

I giorni passano e inizio a sentire la sua mancanza. Dovrei vederlo nel week-end ma non saremo sicuramente in vena di coccole e questo mi preoccupa, non abbiamo mai avuto un dissidio così importante, generalmente siamo sempre riusciti a trovare un accordo. E se andassimo ad abitare tra Tokyo e Tiamat? Così saremo vicini sia al lavoro che alla mia famiglia. Ricostruire una vita da zero con lui non mi dispiacerebbe.

 

Tiamat

Taki

Mitsuha dovrebbe arrivare a giorni, anche se non ne sono più così convinto: e se non volesse più venire a trovarmi? Se volesse ignorarmi? E se non le importasse nemmeno di vedere la sua famiglia e i suoi amici questo fine settimana?

Mi distraggo un po' vedendo Yotsuha che in questi giorni è davvero strana: mastica del riso in cucina e poi lo risputa per metterlo in un piccolo boccettino che chiude con un cordino di kumihimo e un etichetta “Il kuchikamizake della miko”: dice che vuole venderlo per andare ad Tokyo. Le chiedo se vuole iniziare l'università là, appena termina la scuola, ma lei mi risponde che vuole fare come Mitsuha e cercare un lavoro in città. Sento che è una cosa importante e devo dirla a Mitsuha, perciò le telefono subito.

 

Tokyo

Mitsuha

Taki finalmente mi chiama: che voglia ancora parlare della casa? Dopo aver lasciato squillare il telefono per un po' rispondo curiosa. Effettivamente il silenzio tra noi è durato troppo a lungo e probabilmente mi vorrà pregare...

-Pronto?- rispondo incerta.

-Volevo parlarti di Yotsuha! - mi dice.

-Ti ascolto!- la mia sorellina mi preoccupa, perciò appena capisco le sue intenzioni gli dico di impedirle di fare altro kuchikamizake per guadagnarsi da vivere, che è una cosa veramente imbarazzante e lo comprerebbero solo i pervertiti, che verrà a lavorare da me nel mio negozio a Tokyo, se è quello che desidera. Ricordo che quest'idea non è nuova e che me lo aveva proposto quando avevo la sua età, ma credevo fosse un pensiero da bambina innocente e devo impedirle di realizzarlo. Mi sento un po' in colpa per non essermi preoccupata di lei di persona, senza sapere cosa desiderasse per il futuro e senza permettersi di guadagnarselo con tutti i ricami che mi ha fatto.

Taki con un tono spento mi risponde: -Come vuoi- e mi saluta, chiudendo la chiamata. Tutto qui? Speravo fosse una scusa per parlare, ma sembrava così freddo e distaccato, come se non fosse il mio fidanzato e futuro marito. Com'è che siamo diventati così? E tra qualche mese dovremmo sposarci! Sento un nodo alla gola: la sua promessa varrà ancora? E lo penso guardando l'anello di fidanzamento, sentendo così distante il momento in cui me lo ha regalato.

 

Tiamat

Taki

Mitsuha è arrivata assieme al weekend e quasi non mi rivolge la parola: sembriamo due estranei. Lei abbraccia subito la sorella e parlano a lungo, poi passa la sera da Sayaka e Teshigawara. Mi sento di troppo: che ci faccio in casa sua se lei mi considera una persona da evitare? Vado a fare una passeggiata al chiaro di luna fino al lago per distrarmi, ma troppi ricordi legati a lei mi stanno tornando alla mente e inizio a pensare di dover cedere e tornare a Tokyo per stare con lei ed è un peccato, perchè qui un architetto servirebbe e mi sono già affezionato a tutti, ma cercherei un nuovo lavoro là, se questo le facesse piacere. Intorno a mezzanotte torno verso casa e la incrocio: -Taki!- esclama mentre nello stesso momento dico il suo nome. Ci abbracciamo in silenzio: ci eravamo mancati molto. Poi inizio a parlare appena ci stacchiamo, ma lei mi zittisce mettendomi una mano davanti alla bocca.

 

Mitsuha

-Scusami per questi giorni, per non essermi più fatta viva e per il mio comportamento da immatura nei confronti dei tuoi progetti: tu volevi fare un gesto carino e io ho smorzato il tuo entusiasmo, dicendo che volevo rimanere a Tokyo. Era quello che desideravo per noi, ma senza di te non ha più senso e mi sono resa conto che la settimana è una continua attesa di tornare a Tiamat e di vedere te, perché solo con te sono davvero a casa, ovunque siamo.

E poi... Il tuo disegno è proprio bello!- e glielo dico tirandolo fuori dalla borsa. Lui non se n'è accorto, ma ero entrata in camera sua e l'avevo trovato sulla scrivania, così l'avevo preso per guardarlo attentamente e mi ha davvero colto di sorpresa: aveva progettato tutto questo per noi e io ero stata proprio una stupida a non voler proprio sapere che casa sognasse.

 

Taki

Sono così disordinato che non mi ero accorto fosse sparito e sono anche così sbalordito dal suo discorso che non so che fare così agisco come avrebbe fatto lei: la bacio. Sento i suoi muscoli, stretti nel mio abbraccio, irrigidirsi dallo stupore e poi rilassarsi appena ricambia. -Ne sei sicura? - le dico appena riprendiamo fiato. -Perché in caso potrei lasciare tutto e venire con te...-

-Sì, ne sono sicura: la mia vita è qui con te! Aprirò un negozio qui e Yotsuha lavorerà con Akane a Tokyo. Se non sbaglio Tiamat presto diventerà meta turistica, grazie a te, e ci vorranno dei souvenir...- Sono così contento che la faccio roteare fin quando le mie braccia me lo consentono e con un reciproco “ti amo” riprendiamo a baciarci.

Se abbiamo affrontato anche questa discrepanza tra di noi, nulla potrà mai dividerci e ostacolare la nostra storia. Ora lo posso dire al 1000%: i nostri mignoli sono legati dal filo rosso del destino.

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Note:

Innanzitutto chiedo umilmente perdono per il ritardo con cui ho aggiornato... Non ho un giorno fisso in cui aggiornare, ma non amo nemmeno lasciare la mia storia in sospeso per mesi come ho dovuto fare per motivi di studio, purtroppo io e la mia Beta Flos Ignis siamo state impegnate con gli esami e il lavoro! Ne approfitto per ringraziarla molto, visto che senza di lei non potrei pubblicare nulla e avrei capitoli pieni di errori di battitura o di tempi verbali sbagliati (purtroppo ogni tanto capita!). Grazie Flos Ignis! Sei indispensabile a tutti noi!

Ringrazio inoltre chi ha aggiunto la mia storia alle preferite, alle seguite o ricordate: itskoala29, Jon_Targaryen, Jaslyn e 20florina01! E un enorme ringraziamento a Val3ntin3 per la sua recensione all'ultimo capitolo: ti aspetto anche per questo! ;-)

Come avrete notato in questo capitolo ho citato il “Il kuchikamizake della miko”, esattamente quello che aveva ideato Yotsuha nel film e nel romanzo, spero di aver fatto ben comprendere la posizione di Mitsuha al riguardo! :-D

Ci tengo a precisare inoltre che per il monumento di Tiamat e per l'anello di fidanzamento ho preso ispirazione a gadget di Your name che ho visto su internet e perciò non sono mie idee, ma mi erano piaciuti così tanto che ho voluto inserirli in qualche modo: mi sembravano perfetti per la storia!

Anche il “pirorin” è una citazione: nel romanzo il cellulare di Taki suona proprio così! ;-)

E chi si è ricordato dell'auto palpeggiamento di Taki nel corpo di Mitsuha? ;-) Ahahaha era stata una scena comica quando la sorellina l'aveva visto così e ho voluto riportare la scena, anche se in questo caso è Mitsuha nel suo corpo che ricorda il suo amato! ;-)

Spero di non aver dimenticato nulla... Vi aspetto tutti al prossimo capitolo che sarà l'ultimo: spero di non tardare troppo ad aggiornare e che questo capitolo vi sia gradito!

Baci,

Ori_Hime

 
  
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