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Autore: Summer11    03/09/2017    1 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 34
-Settembre porta novità.-


-Il sabato seguente, arrivò velocemente dato che, ormai, le vacanze estive stavano per finire. Lily prese Red con sé e andò a casa del suo fidanzato abbastanza presto, per aiutarlo con le ultime cose da sistemare per la festa. Una volta arrivati, Daniel la fece entrare, conducendola al cortile decorato che la meravigliava. Lily si guardava intorno mentre lasciava Red correre su quel prato verde. Subito Daniel si mise a giocare con il cucciolo, lo adorava. Lily guardò il suo fidanzato.-

Lily: Amore, hai fatto un ottimo lavoro. Questo cortile è decorato benissimo!

-Sorrise, lo baciò e gli diede il regalo.-

Lily: Tanti auguri!
Daniel: Grazie piccolina!
Lily: Dai, scartalo!!
Daniel: Sbaglio o sei più eccitata di me?
Lily: Perché so cos’è!

-Daniel sorrise e aprì prima il biglietto che diceva:

“Sono felice di stare con il ragazzo più attento, comprensivo e divertente di tutto il mondo.
Questo è il tuo primo compleanno che passiamo insieme, non vedo l’ora di partecipare a quelli futuri.
Buon compleanno amore mio!
Ti amo.
La tua piccolina”

Lui guardò Lily e la baciò.-

Daniel: Tu sei il regalo più bello che mi potesse arrivare!

-Lei sorrise e poi lo sgridò.-

Lily: Ora scarta quel regalo, accidenti!

-Lui rise e subito scartò il regalo. Rimase totalmente sbalordito. Non credeva ai suoi occhi.-

Daniel: Ma è quello ufficiale! C-come hai fatto? E' fighissimo! D'ora in avanti userò sempre questo completino agli allenamenti. Ti amo!!

-La prese in braccio e la fece girare dalla felicità, poi la baciò dolcemente. Daniel andò a mettere il completino in camera sua poi tornò nel cortile, dove Lily fece partire lo stereo. Lui subito la guardò.-

Daniel: No, Justin Bieber nel mio cortile, no!
Lily: Ti pregooo!
Daniel: Ma è il mio compleanno!!

-Lily lo guardò con gli occhioni dolci e lui non poté resistere.-

Daniel: E va bene, ma solo fino a quando non arriva il primo ospite, okay? E poi tieni il volume basso!

-Lily sorrise soddisfatta, attaccando la sua chiavetta allo stereo.
I ragazzi aspettarono per un’oretta, Daniel cercava di addestrare Red a riportare la pallina.
Un fallimento totale!-

Daniel: Coraggio Red! Sei un cane intelligente e sei anche un macho. Io ora ti lancio la palla, sì, la palla, questa qua, e tu la riporti qui, ai miei piedi. Proprio qui, okay?

-Red non vedeva l’ora di correre da una parte all’altra, e, appena Daniel lanciò la palla, lui scattò a prenderla. Daniel lo incitava.-

Daniel: Bravo Red! Così, sì, bravo. Porta la palla qui, vieni. Portala da me. No Red, no, non in mezzo ai fiori. Qui Red, bello, portala da me. No, non iniziare a scavare una buca… No Red, riportala qui. Nooo, non la devi sotterrare… REEED NON E’ UN BISCOTTO. NON SOTTERRARLA. OH MIO DIO!

-Daniel corse a prendere la pallina, poi guardò la sua fidanzata.-

Daniel: Il tuo cane è senza speranza. Fa quello che gli pare e piace senza dare minimo ascolto a… Oddio, sto descrivendo la sua padrona!

-Lily si avvicinò a Daniel e lo pizzicò.-

Daniel: Aio!

-Subito sentì Red tirargli i lacci delle scarpe.-

Daniel: Ehi!! Ma è una congiura!
Lily: Peggio per te che ci insulti! Io e Reddy siamo una squadra!

-Daniel scosse la testa senza speranza. Proprio in quel momento iniziarono ad arrivare gli invitati, e come promesso, Lily cambiò la musica. Daniel aveva invitato davvero un sacco di gente.
Dopo un’ora, la festa procedeva alla grande. Lily e Rebecca chiacchieravano mentre quest’ultima coccolava Red che teneva in braccio.-

Rebecca: Certo che questa belva si vende davvero facilmente!
Lily: Sì, due grattini dietro le orecchie o sulla pancia e lo abbiamo perso!
Rebecca: Però è ottimo che tu sia riuscita a fargli fare la passeggiata fino a qui. E ancora piccolo!
Lily: Sì, infatti lui non ha passeggiato. Quando gli ho messo il guinzaglio non voleva saperne di muoversi. Si sdraiava a terra e lo morsicava. Al che, l’ho preso in braccio, e ho fatto la strada anche per lui!

-Rebecca scosse la testa, poi Lily parlò.-

Lily: Hai visto che a Daniel sono piaciuti un sacco i polsini?!
Rebecca: Già, ha detto addirittura che sono utili. Beh, se lo dice lui!

-Entrambe risero, non capendo davvero a cosa quei polsini servissero. In quel momento, videro entrare dal cancelletto, Jordan. Lily sorrise.-

Lily: Finalmente ha preso una decisione giusta. Bravo Jordan!

-Anche Daniel lo vide entrare e si avvicinò a lui.-

Daniel: E tu cosa ci fai qui?
Jordan: Non posso venire a fare gli auguri al mio migliore amico?

-Daniel lo fissò per qualche secondo, poi lo abbracciò sorridendo.-

Daniel: Certo che puoi!
Jordan: Sono stato un'idiota! Scusami, ho perso di vista le cose importanti e...
Daniel: Adesso è tutto okay! Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Jordan: Una vocina rompiscatole nel mio cervello!

-Entrambi risero. Jordan guardò Lily facendole l'occhiolino. Lei gli sorrise da lontano. Daniel catturò l’attenzione dell’amico.-

Daniel: Indovina il regalo dei miei? La vecchia macchina di papà!
Jordan: E' grandioso. Ovviamente la farai provare anche a me!

-Entrambi sorrisero e Jordan gli batté il cinque. Finalmente la loro amicizia si era aggiustata.
La festa di Daniel andò a meraviglia e Lily conobbe un sacco di persone nuove.

La domenica sera, la famiglia Green-Hunt andò a cena a casa di Alex e Rachel. Alex e Oliver guardavano euforicamente la partita in tv con una birra in mano, i gemelli dormivano già e le ragazze spettegolavano sul divano. Lily se ne stava accoccolata sulla diddina, le mancava la presenza assidua di Alex e Rachel, anche se capiva bene che con i gemelli avevano molto meno tempo. Lily parlò di Justin, ancora non si erano potuti vedere.-

Lily: Io non capisco questa fissazione di voler separare le cose. Io non ho problemi a uscire in gruppo!

-Brittany la guardò.-

Brittany: E’ anche vero che il primo periodo uscivi solo con Daniel, amore. Anche Justin fa la stessa cosa!
Lily: Io uscivo solo con Daniel anche perché Rebecca non lo sopportava. Lo odiava a morte

-Rachel accarezzò i capelli alla sua figlioccia.-

Rachel: Vedi il lato positivo, domani a scuola ci parlerai di persona

-Lily sbuffò.-

Lily: Non mi va di tornare a scuola. Vorrei che tutto l’anno fosse estate!
Brittany: Mi dispiace amore, ci siamo passati tutti

-In quel momento, a farle saltare sul divano dallo spavento, furono le urla mascoline di Alex e Oliver che si erano alzati dal loro divano esultando. I Lakers avevano vinto la loro prima partita della stagione. Rachel subito gli lanciò i cuscini del divano.-

Rachel: I bambini dormono finalmente! Se li svegliate vi tiro il collo come se foste dei polli, ci siamo intesi?

-Alex e Oliver deglutirono e ripresero ad esultare a voce bassa mentre le ragazze scoppiavano a ridere mettendo fine a quella settimana.

La mattina seguente dopo essersi preparati e aver fatto colazione, tutti gli Hunt erano pronti a uscire. Il meno felice di tutti era Red che iniziò tristemente a piangere abbaiando sempre più forte. Lily lo abbracciò intenerita.-

Lily: Oh Red, se potessi, resterei qui a farti le coccole tutto il giorno. Ma io devo andare a scuola e mamma e papà a lavoro. Ti abbiamo dato del cibo, ci vediamo questo pomeriggio!

-Lo accarezzò e appena si alzò, lui riprese a piangere. Lily guardò i suoi genitori.-

Lily: Mi rende triste vederlo triste. Come facciamo a lasciarlo qui?

-Brittany la guardò.-

Brittany: Amore, lo fa a posta. Deve anche abituarsi a stare un po’ da solo. Vedrai che presto non farà più storie!

-Fecero per chiudere la porta della cucina e lasciarono Red nel cortile posteriore. Appena chiusero, lo sentirono piangere più forte. Oliver non resistette.-

Oliver: E va bene!

-Aprì la porta e lo prese in braccio.-

Oliver: Oggi vieni a lavoro con me. Ma solo per oggi Reddy, ci siamo capiti?

-Subito Red iniziò a scodinzolare e a leccargli il viso, era davvero felice. Brittany scosse la testa e tutti uscirono di casa. Oliver andò in casa discografica e Brittany, prima di andare a lavoro, accompagnò Lily a scuola che subito si incontrò con Rebecca che la guardò.-

Rebecca: Il secondo anno ci aspetta! Pronta?!
Lily: Prontissima!

-Entrambe sorrisero ed entrarono a scuola dall’entrata principale.
Dopo avere affrontato quel primo giorno un po’ traumatico per tutti, il tempo riprese a scorrere regolarmente. Red si abituò a stare a casa con i suoi giocattoli nuovi, Lily aveva ripreso a studiare e Oliver e Brittany a lavorare.
Finalmente anche la festa ufficiale del matrimonio, era quasi arrivata.
Quella sera, mentre Oliver preparava la cena, Brittany perdette decisamente le staffe al telefono. Parlava con i suoi genitori.-

Brittany: “Io mi sono stancata. Sapete che c’è?! Se non accettate il fatto che io mi sia sposata con Oliver, beh allora restatevene a casa. State in Australia. Per quanto mi possa fare piacere avervi qui, preferisco che non ci siate se passerete il tempo ad essere scorbutici e rovinare la festa. Io non ve lo permetterò. Sono in grado di badare a me stessa e alla mia famiglia! Quindi, domani, pensateci bene due volte prima di prendere quel maledetto aereo!”

-Brittany chiuse la chiamata senza dare il tempo ai suoi genitori di rispondere. Oliver si avvicinò a lei che respirava ancora pesantemente.-

Brittany: Io non li sopporto. Davvero. Credono di avere ancora a che fare con la Brittany ragazzina!

-Oliver l’accarezzò.-

Oliver: Credo che tu abbia esagerato con loro. Hanno tutte le ragioni del mondo per avercela con me. Tuo padre avrebbe voluto mettermi al rogo, non lo biasimo. Che ti prende in questi giorni? Si può sapere? Scatti per motivi banali!
Brittany: Sono stressata, i miei genitori mi stressano, la festa mi stressa!
Oliver: Andrà tutto alla grande. E’ tutto organizzato. Mangeremo, balleremo e tu indosserai quel bellissimo vestito da sposa e incanterai tutti i nostri ospiti…

-Lui si avvicinò e la baciò. Brittany lo guardò.-

Brittany: A proposito di ospiti… Chad e Austin ci hanno mandato un avviso. Non ci saranno domani. Hanno avuto dei problemi con il bestiame e devono stare alla fattoria a monitorarlo!
Oliver: Oh, è un peccato!
Brittany: Però, ci hanno inviato un regalo e invitato a cena da loro. Dobbiamo ancora concordare il giorno
Oliver: Perfetto direi!

-Brittany prese la mano a suo marito guardandolo attentamente.-

Brittany: A proposito di ospiti che non saranno presenti… Dovresti invitare i tuoi. A me farebbe piacere!

-Oliver subito cambiò umore, irritandosi.-

Oliver: Beh, a me non farebbe piacere!

-Brittany lo guardò rimproverandolo.-

Brittany: Olly…
Oliver: Mio padre mi ha sbattuto fuori di casa quando ho smesso di studiare economia. Non vuole saperne di me e della mia vita. E se solo sapesse di Lily e di ciò che ho fatto. I-io non voglio immaginare la sua reazione
Brittany: Non sei più un ragazzino, amore!
Oliver: Lo so, ma lui mi ha cacciato via quando ancora lo ero. Ancora mi chiedo con che cuore e coraggio lo abbia fatto
Brittany: Non è giusto che ci passi anche tua madre, però. So per certo che a lei farebbe piacere rivederti e non perdersi la nostra festa
Oliver: Mi dispiace che ci sia andata anche lei di mezzo ma ho sempre saputo che non avrebbe abbandonato papà e non lo farà nemmeno adesso, Britt! Non li vedo da undici anni. Agli inizi della mia carriera ho provato a renderli partecipi e fieri. Ma fin da subito mio padre mi ha buttato giù. Sai com’è fatto e sono sicuro che non sarà cambiato di una virgola. Non passerà sopra al suo orgoglio solo perché suo figlio si sposa!
Brittany: Provare non costa niente
Oliver: A me costa invece. Non passo sopra al MIO orgoglio per questioni inutili e che non mi riguardano più. Tu e Lily siete la mia famiglia adesso, solo voi!

-Brittany sospirò sapendo che non avrebbe vinto quella battaglia. Suo marito era davvero determinato a non voler rivedere i suoi genitori. Proprio in quel momento, quando Oliver riprese a cucinare e Brittany iniziava ad apparecchiare, Red e Lily tornarono a casa felici.-

Lily: Ciao famiglia! Oggi Reddy ha camminato per dieci metri senza masticare il guinzaglio!

-Brittany guardò sua figlia.-

Brittany: Sono pur sempre progressi! Ho messo i suoi biscotti-ricompensa nel capanno degli attrezzi in cortile. Dagli pure la cena

-Lily annuì e portò Red fuori, nel cortile posteriore. Quando rientrò si lavò le mani e si sedette a tavola.-

Lily: Ho detto a Daniel e Rebecca di venire verso le 18:00 domani!

-Oliver guardò sua figlia mentre portava la cena a tavola.-

Oliver: Sì, credo che la festa inizierà a quell’ora! A che ora arrivano i tuoi?

-Lui guardò Brittany che rispose.-

Brittany: Se arriveranno, sarà verso le 15:30 in aeroporto. Saremo a casa verso le 16:30!

-Lily guardò sua madre.-

Lily: Cosa vuol dire “Se arriveranno”? E’ ancora per via di papà?

-Sia Brittany che Oliver annuirono.-

Brittany: Non ti preoccupare, tesoro. Sono sicura che alla fine verranno. Tua nonna vorrà vedermi in abito da sposa. E vedrai che accetteranno papà!
Lily: Eh, per forza dovranno accettarlo. Oggi sono stanchissima, abbiamo corso un sacco al parco io, Red e Daniel!
Oliver: Ecco perché Red è così moscio. E’ completamente scarico!
Lily: Già. Comunque vi dispiace se domani mattina dormo un po’ di più?
Brittany: Dormi pure, amore. Tanto penso che sia tutto pronto. Io partirò verso le 9:00!

-Oliver la guardò.-

Oliver: Perché così presto?
Brittany: Beh, sai le ultime commissioni e poi… Trucco e capelli hanno bisogno di tempo. Ma non ti preoccupare, tornerò a casa in tempo e con i miei genitori!

-Entrambi sorrisero, ma Brittany sapeva bene cosa stava nascondendo a suo marito. Il suo nervosismo era passato, soprattutto pensando al rapporto che Oliver aveva con i suoi genitori. Lei pensò che i suoi problemi non fossero poi così grandi. Quella sera, finirono di mangiare tardi e poi andarono a letto. La mattina seguente sarebbe stata una lunga e pesante giornata, dovevano ricaricare le energie.

Quella mattina, Brittany si limitava a guidare in silenzio tra mille pensieri. Fece un viaggio di più di due ore, quando finalmente, dopo anni rientrò in quella cittadina che l’aveva vista crescere. Il cartello di benvenuto di Bonsall le fece venire i brividi. Era finalmente tornata lì a Bonsall con l’anello al dito che Oliver le aveva infilato. Lei non avrebbe mai immaginato che la loro storia sarebbe stata così tormentata. Passò in quella via così familiare e decise di fermarsi e scendere dalla macchina. Si fermò sul marciapiede a guardare quella casa che era stata la spettatrice della sua vita. Nel cortile c’era una bambina bionda dagli occhi verdi, doveva avere non più di sei anni. Mentre giocava con l’hula hop, guardò Brittany e la salutò.-

Bambina: Ciao! Vuoi parlare con la mia mamma e il mio papà?

-Brittany sorrise.-

Brittany: No, volevo solo ammirare questa casa!
Bambina: E’ bella, vero? Io l’adoro!
Brittany: Sì, è bellissima. Sai, quando avevo la tua età ci abitavo io!
Bambina: Era la tua casa?

-Brittany annuì e parlò.-

Brittany: Adesso che ho controllato che è in buone mani, posso tornare nella mia casetta!
Bambina: Grazie per averci regalato la tua casa!

-Tutta quella tenerezza e innocenza le scioglieva il cuore. Brittany sorrise e salutò la bambina per poi tornare alla macchina. Guidò per cinque minuti quando poi vide da lontano quella casa, o per meglio dire, quella villa. Aveva un enorme cortile con siepi curate alla perfezione. La casa era molto grande, se Brittany ricordava bene, aveva cinque camere da letto e quattro bagni, forse un po’ troppo grande per solo tre persone. Era fatta in pietra e aveva quello stile antico ed elegante delle nobili case. Brittany aveva sempre adorato quel posto, rendeva tutto più magico.
Parcheggiò nel vialetto, scese dalla macchina, si sistemò il vestito e i capelli lisci, che iniziavano a tornare del suo naturale colore castano. Arrivò davanti al grande portone di legno e fece un profondo sospiro, poi suonò.
Una signora magra, alta più o meno quanto Brittany, dai capelli tendenti al bianco perfettamente acconciati in un caschetto e dagli occhi verdi, aprì la porta e quasi scioccata guardò Brittany. Anche la ragazza guardò quella donna e parve che il tempo non fosse mai trascorso. Brittany in cuor suo non si aspettava che loro abitassero ancora lì, in quella cittadina. Appena realizzò chi aveva di fronte, la ragazza parlò.-

Brittany: Signora Hunt!

-La signora la guardò per qualche altro secondo, poi si risvegliò.-

Signora Hunt: Brittany, cosa ti porta da queste parti?

-Brittany continuava a guardarla e si fece coraggio, in fondo lo faceva per Oliver.-

Brittany: Ho una storia molto lunga da raccontarle. Posso entrare?
Signora Hunt: Sì, certo!

-La signora Hunt subito si spostò facendola entrare preoccupata. Avrebbe ascoltato tutto quanto con molta attenzione.

Intanto, in casa Green-Hunt regnava il caos più totale. Alex e Oliver che andavano avanti e indietro da un negozio all’altro, Lily e Daniel facevano da babysitter ai gemelli che facevano a gara a chi urlava di più e Rachel che sfornava e infornava una teglia di dolci dietro l’altra.
Daniel cullava Samuel cercando di farlo smettere di urlare. Guardò la sua fidanzata.-

Daniel: Ma come si spengono?!

-Rachel lo sentì e urlò dalla cucina...-

Rachel: Purtroppo non hanno un tasto di spegnimento. Ci avrebbe fatto davvero comodo!

-Lily lo guardò.-

Lily: Penso che la prossima volta ci penserai due volte prima di offrirti volontario!

-Lily rise mentre cullava Emy. Daniel, intanto si sedette stanco sul divano mentre Samuel continuava a strillare.-

Daniel: IO MI ARRENDO UFFICIALMENTE!

-Prese il telecomando e accese la tv. Mise al canale Fox animation il suo preferito. In quel momento trasmettevano i Simpson. Subito lui rise.-

Daniel: Oh, adoro questa puntata! E’ esilarante!

-Lily lo guardò. Lei non riusciva proprio a capire la comicità dei Simpson.-

Lily: Sai le puntate a memoria. Perché ridi ogni volta?! Come se poi facessero ridere!
Daniel: Ma dai piccolina, questo cartone animato piega in due le persone dal ridere. E’ geniale! Guarda Homer, guardalo come strozza Bart!
Lily: Davvero molto educativo!

-Lily scosse la testa senza speranza mentre Daniel rideva senza contegno.
Proprio in quel momento notarono che riuscivano a sentirsi senza avere il bisogno di urlare. Guardarono i gemelli che tenevano in braccio. Quelle pesti erano completamente catturate dalla televisione. Sam, sorrideva. Daniel guardò Lily.-

Daniel: Vedi? Piace anche ai gemelli!
Lily: Non traviarli già da piccoli!

-Anche Alex e Oliver tornarono a casa, portando con loro la console per il karaoke.-

Oliver: E finalmente anche l’ultima commissione è fatta!

-Entrambi si sedettero sul divano vicino ai ragazzi e Alex parlò.-

Alex: Non ci credo! I Simpson, li mandano ancora in onda?

-Daniel lo guardò.-

Daniel: E sono ancora dannatamente esilaranti. E’ il classico dei classici!

-Oliver alzò il volume della tv.-

Oliver: Concordo anche io!

-Tutti parvero ipnotizzati da quell’episodio.
(Homer: * Si sdraia sul divano bevendo una birra. * “Oh, quanto mi piace spaparappacchiarmi il sabato!”
Marge: * Si affaccia in salotto * E’ mercoledì Homer!
Homer: OOOHHH, IL LAVORO! * Subito scatta in piedi e corre a lavoro *)

A quella scena Alex, Oliver e Daniel scoppiarono a ridere fino a lacrimare. Ridevano talmente tanto da far ridere anche i gemelli.
Lily scosse la testa per l’ennesima volta, stanca di quel cartone animato così demenziale, diede Emily ad Alex e si alzò dal divano.-

Lily: Io vado ad aiutare diddi Rachel con i biscotti!

-Quei tre nemmeno fecero caso a Lily, erano totalmente presi da quelle animazioni. Lei sbuffò e raggiunse Rachel.-

Lily: Diddi, come posso aiutarti?
Rachel: Facendomi solo un po’ di compagnia. Tutti i biscotti sono pronti, devo solo infornare e sfornare, infornare e sfornare!

-Lily rise e si sedette sullo sgabello. Rachel la guardò.-

Rachel: Perché quei tre ridono tanto?
Lily: Guardano i Simpson. Daniel è ossessionato!
Rachel: Anche tuo padre e tuo diddino lo erano, e a quanto pare, lo sono ancora! Non ho mai capito quel cartone animato…
Lily: Benvenuta nel mio mondo, diddi! Comunque, perché facciamo i biscotti al cocco?!
Rachel: So che tua madre li odia e le viene da vomitare solo all’odore, però, sono i preferiti dei tuoi nonni. Credo che un po’ di dolcezza occorra in questa circostanza. Meglio coccolarli un po’ dopo la botta che gli ha dato tua madre!
Lily: Credi che odieranno papà per sempre?
Rachel: No, credo proprio di no. In fondo credono in Brittany e nelle sue scelte. Vedrai che gli passerà. Probabilmente non sanno nemmeno che Oliver ha pagato a loro i biglietti aerei!
Lily: Si arrabbieranno se lo scoprono?
Rachel: Credo di no. Oh, una cosa la puoi fare. Ti va di mettere le scaglie di cocco sui biscotti sfornati?

-Lily sorrise e annuì felice di poter aiutare la sua madrina.
La giornata volò e dopo aver finito tutti i biscotti, i McKay tornarono a casa loro per prepararsi per la serata. Anche Oliver e Lily si prepararono, misero un papillon rosso a Red, anche lui, a modo suo doveva essere elegante.

Brittany intanto guidava, tornando a casa. Suo padre stava seduto davanti affianco a lei e sua madre nei sedili posteriori. Cercavano di chiarirsi.-

Brittany: Vi assicuro che è cambiato. Lui è un uomo adesso. E’ altruista e non è spocchioso come potrebbe essere data la sua carriera. Ha rinunciato a tutto per me e Lily e continua a rinunciare a tante cose per assecondare me. Vi posso assicurare che si è punito abbastanza da solo e, davvero, merita di starci accanto. Mi dispiace di avervi delusi per l’ennesima volta non sposando Matt!

-In quel momento la rabbia che provavano i suoi genitori nei confronti di Oliver, si affievolì e per la prima volta capirono ciò che provava la loro figlia. La prima a parlare fu sua madre, Joanna.-

Joanna: Oh Brittany, cara! Non ci hai delusi. Non dovresti mai pensare una cosa del genere
Brittany: Odiate Oliver, e avete sempre criticato le mie scelte!
Joanna: Il nostro non è mai stato un criticare. Abbiamo sempre e solo cercato di guidarti. Hai affrontato il mondo troppo presto, tesoro. Lo hai affrontato per tua figlia e lo hai fatto nel modo migliore possibile…

-Nicholas, il padre di Brittany, interruppe sua moglie.-

Nicholas: Abbiamo sempre paura che tu possa soffrire ancora, Brittany. Mostri di essere forte, ma quando ti innamori per davvero, dai il cento per cento dei tuoi sentimenti. Ci piaceva Matt perché ti vedevamo felice con lui, davvero felice. Ci trasmetteva una certa sicurezza
Brittany: Anche a me, papà. Ma lui aveva ragione, non potevo tenerlo stretto a me per paura di perderlo. Dovevo lasciarlo andare, Oliver iniziava ad avere un impatto maggiore su me e sul mio umore
Nicholas: Non ci hai mai delusi, Brittany. Siamo orgogliosi della donna che sei e siamo ancora più orgogliosi del fatto che tu segua i tuoi sentimenti anche se questo provoca scomodità. Ti ammiriamo per come ti impegni con Lily, cerchi di non farle mancare niente e di evitare che soffra. Abbiamo solo paura che Oliver ti faccia soffrire ancora!
Brittany: Non lo farà, papà. Questa volta non lo farà o non mi avrebbe sposata così senza un minimo di organizzazione e tanto meno si sarebbe portato l’anello dietro per settimane. E con Lily lui è semplicemente fantastico. So che non è facile per voi, ma non è stato facile nemmeno per me dargli una possibilità. Lui l’ha presa al volo e con tanta pazienza e amore l’ha trasformata in una famiglia. Perfino Alex è riuscito a perdonarlo. Vi prego, dategli una possibilità, se la merita. Se non vi fidate di lui, fidatevi di me!

-Sentì i suoi genitori sospirare e poi sussurrare.-

Signori Green: Va bene!

-Brittany sorrise continuando a guidare.

Finalmente arrivarono a casa e non poterono vedere scena più tenera. Padre e figlia seduti sul divano. Lily teneva la chitarra in mano mentre Oliver le insegnava nuovi accordi.-

Oliver: Sì, brava. L’unica cosa… Fai durare meno il suono, okay?
Lily: Oh, sì, hai ragione papà

-Lily riprovò l’accordo e Oliver sorrise dandole il cinque.-

Oliver: Perfetto! Davvero perfetto, principessa. Hai proprio il cervello di tua madre, impari in fretta!

-Lily lo abbracciò e Brittany parlò chiudendo la porta.-

Brittany: Eccoci a casa!

-Subito Oliver si alzò insieme a Lily che corse ad abbracciare i suoi nonni.-

Lily: Nonna, nonno! Finalmente siete quì!

-Anche loro abbracciarono Lily felici di vederla al settimo cielo. Le loro ragazze sembravano stare alla grande. Oliver si avvicinò ai signori Green e gli strinse la mano.-

Oliver: E’ un piacere avervi qua e rivedervi!

-Nicholas lo guardò per qualche secondo, poi, per il bene di sua figlia e sua nipote gli strinse la mano.-

Nicholas: Ciao, Oliver. Ricominciamo da qui, va bene?

-Oliver felice e sollevato, annuì stringendo poi, anche la mano di sua suocera. Brittany e Lily non potevano essere più felici di così. Dopo tanti sacrifici e litigate, tutto si stava rimettendo a posto.

Dopo essersi preparata, Brittany era davvero bellissima con quel vestito bianco, e anche Oliver aveva un certo fascino. La festa, si svolgeva nel loro giardino decorato da candele profumate alla vaniglia e lanterne bianche. Anche i tavoli e le sedie erano bianchi. Avevano ingaggiato un catering e un barman, e il povero Red, non faceva altro che correre da una parte all’altra. C’erano troppe persone, troppi stimoli. Oliver aveva invitato i suoi amici più intimi, ovvero il suo vecchio gruppo e Brittany anche i suoi colleghi di lavoro. Dopo aver ballato, cantato, chiacchierato e anche mangiato, Brittany si sedette su una sedia sperando di sentire il suono del campanello per l’ultima volta. Ci sperava davvero, ma probabilmente si era illusa per niente, forse suo marito aveva ragione, e lei non avrebbe dovuto intromettersi.
Proprio in quel momento, a distogliere i pensieri dalla mente di Brittany, fu Rachel che alla festa si divertiva come una matta. Diciamo che dopo la gravidanza fu felice di poter riniziare a bere del vino. Si sedette a fianco alla sua amica mentre teneva un piattino con dei dolci in mano.-

Rachel: Ehi, solitaria! Cosa ci fai qui sola soletta? Vieni a ballare, tuo marito ti reclama!
Brittany: Dove hai lasciato i gemelli?!
Rachel: I tuoi genitori li hanno presi in ostaggio!

-Brittany sorrise e Rachel la guardò attentamente.-

Rachel: Non mi piace questo sguardo. Cosa è successo? Perché sei così giù?
Brittany: Potrei aver fatto una cosa che non farà piacere a Oliver, oggi!
Rachel: Sai che c’è? Qualsiasi cosa sia, può aspettare a domani. Me ne parlerai domani. Ora... Questa festa è bellissima. E poi non vorrai mica perderti tuo marito che ti canta la tua canzone!
Brittany: Cosa??
Rachel: Oh sì, sta prendendo in mano il microfono ed è ubriaco fino alla punta dei capelli!

-Brittany scoppiò a ridere, poi, guardando il piatto di Rachel, rubò un biscotto. Anzi, non UN biscotto, ma IL biscotto. Subito lo portò alla bocca gustandoselo come se fosse il cibo più buono di tutto il mondo. Rachel la guardò sorpresa.-

Rachel: Era uno dei biscotti al cocco. Tu non li sopporti!
Brittany: Lo so. Ma, mi è venuta voglia di mangiarlo. Andiamo, credo mi sia permesso, è la festa del mio matrimonio e poi non mangio biscotti al cocco da secoli. L’ultima volta che li ho mangiati è stata quando ero…

-In quel momento, Brittany, guardò Lily che ballava con Daniel e due secondi dopo guardò Rachel. Entrambe sgranarono gli occhi, non sapendo bene come reagire. Si guardarono per qualche altro secondo poi Rachel parlò.-

Rachel: Beh, potrebbe essere una coincidenza. E comunque in quel periodo ti divoravi intere scatole di biscotti al cocco!

-Brittany continuava a guardare Rachel.-

Brittany: Non credo sia una coincidenza. Ecco cosa dovevo fare di urgente! Dovevo ritirare la nuova confezione della pillola dalla farmacia!
Rachel: E presumo che tu non lo abbia fatto…

-Brittany chiuse lentamente gli occhi per poi riaprili realizzando come mai in quelle ultime tre settimane si fosse sentita così strana, fuori di sé, stanca e stressata. Per un secondo tutte le sue paure furono sovrastate da una gioia immensa. Brittany guardò Rachel che aveva già capito tutto. Entrambe sorrisero.-

Brittany: Rach…
Rachel: I biscotti al cocco sono la prova schiacciante, non è così?

-Entrambe non riuscivano a smettere di sorridere. Era più forte di loro.-

Brittany: Sono incinta!

 


Eh boom! Ciao meraviglie <3
Eccomi qua al vostro servizio con un nuovo capitolo!
Cosa ne pensate? 
A me piace. Mi piace come l'ho scritto. Qualche cosa è rimasta in sospeso volutamente e mi piace molto il finale. E' molto semlice ma quando lo leggo mi lascia una bella sensazione, spero che sia così anche per voi.
Allora. Devo chiedere scusa per come avevo postato il penultimo capitolo. Scusate ma ero talmente stanca che anche rileggendolo gli errori più grossolani mi passavano sotto gli occhi. Farò in modo che non accada più!
Spero di sentirvi presto e che stiate passando una buona domenica!
Al prossimo capitolo,

Sum <3

  
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