Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom: DBZ.
★ Iniziativa:
Questa storia partecipa
alla Challenge “All Summer
Long” a cura di Piscina di Prompt e
Fanwriter.it!
★ Numero
Parole: 511.
★ Prompt:
A e B arrivano in spiaggia,
ma è fin troppo piena di gente.
★ Bonus:
Amori estivi.
Pallida
copia
Yamcha
era seduto sulla spiaggia, sopra una stuoia. Una serie di uomini gli
passarono davanti, un bambino gli sfrecciò accanto correndo
e gli fece finire
addosso la sabbia.
<
Oggi è fin troppo pieno di gente > pensò.
Alzò
il capo e vide una giovane donna, i seni sodi stretti da un costume
giallo canarino ondeggiavano ai suoi movimenti, mentre lei era intenta
a fare
windsurf.
“Quella
è la ex-ragazza di Crilin, Marion”
sussurrò. Avvertì una fitta al
basso ventre, arrossì e abbassò lo sguardo.
<
Non è Bulma, non posso guardare un’altra >.
Si morse un labbro,
incidendo la carne e deglutì rumorosamente. Udì
ridacchiare alla sua sinistra,
sul brusio di voci si riuscivano a distinguere frammenti di diversi
brani di
canzoni.
“Oh,
in fondo dare un’altra sbirciatina non è certo un
reato. Guardarla non
può certo danneggiare Bulma” borbottò.
Rialzò lo sguardo e la osservò, la
sentì
ridere, schizzi d’acqua le inumidivano la pelle, la spuma le
si insinuava sotto
il costume.
Yamcha
si rialzò e mise la stuoia sotto il braccio, la vide
arrivare in
spiaggia e correre via, la inseguì e la raggiunse.
<
Al diavolo Bulma, non sono mica un santo! > pensò.
Tirò a sé la
giovane e la bacio, Marion ricambiò al bacio, i capelli
azzurri le ondeggiavano
dietro il capo.
Yamcha
si staccò e ansimò.
“Sono
appena arrivato in spiaggia, ma è fin troppo piena di gente.
Tu?”
chiese.
Marion
saltellò sul posto e gli sorrise.
“Anche
io!” trillò, chiudendo gli occhi.
Un
anziano osservò i glutei sodi della giovane, del sangue gli
schizzò dal
naso e cadde a terra pesantemente, raggiunto da un colpo in testa dato
da una
donna.
“Allora
ti va se ci troviamo un posto più appartato?”
chiese Yamcha.
<
In fondo fa parte della vita di un sano giovane dotato di testosterone
divertirsi con gli amori estivi.
Bulma
se lo farà andare bene! E se non le andrà bene
sarà lei quella dalla
parte del torto. Insomma, dobbiamo essere aperti, moderni, gli
scopa*mici sono
assolutamente normali ai giorni nostri > si disse mentalmente.
Marion
gli fece l’occhiolino e sporse le labbra a cuore.
“Solo
se hai una bella macchina” sussurrò melliflua.
“Sono
miliardario, ovvio che ce l’ho” rispose Yamcha.
Il
lido alle loro spalle mise una musica martellante che coprì
le altre e
il brusio di voci diffuso.
“Allora
andiamo!” sbraitò Marion.
Yamcha
l’afferrò nuovamente per un polso e se la
trascinò dietro.
“Ci
divertiremo, bambolina” bisbigliò.
Puar
li vide allontanarsi tra la folla e sospirò, dimenando la
coda dalla
peluria blu.
<
Ha sempre odiato il carattere troppo intraprendente di Bulma e la sua
superiorità intellettiva.
Avrei
dovuto immaginare che prima o poi avrebbe cercato un surrogato,
simile, anche se più formoso e dotato, ma dal cervello
ristretto come quello di
un canarino.
Amico
mio, sei passato dal cercare l’amore, al cercare una preda.
Perché
non siamo rimasti a fare i predoni? Mi manca il lupo selvatico che eri.
Un
tempo non avresti mai accettato una pallida copia di Bulma e non mi
avresti lasciato indietro> pensò.