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Autore: Jack Joker    04/09/2017    0 recensioni
Nella terra divisa tra uomini e bestie, scopriremo la storia di due ragazzi. Ma il loro incontro è stato un caso o era destino?
Un futuro incerto e un passato tormentato daranno loro l' opportunità di conoscersi meglio e tante prove ed innumerevoli rischi saranno un mix fantastico per un amore millenario.
E poi... tante altre cose da scoprire.
Piacere di conoscervi io sono Jack e questa è la mia prima storia, spero vi piaccia
E vi auguro buona lettura
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 6                  Non lasciarmi.

Camminavo in una stanza bianca, i sensi addormentati, Non sentivo il tatto la vista e forse ero anche ceca ma a quel punto avrei visto solo il buio, vero? Forse anche io stavo dormendo? 
In un secondo momento mi accorsi che ero scalza e sentivo la consistenza delle nuvole sotto i piedi, e le vidi anche se il bianco era uniforme onunque ero sicura che ci fossero. Il profumo di gelsomino mi avvolgeva mentre nel mio petto si fece strada l’inquietudine quando sentii la sua voce. Lui mi stava chiamando, urlava e sembrava disperato. Mi voltai sapendo che il suono proveniva dalle mie spalle ma la parole mi morirono in gola quando una seconda voce iniziò a chiamare il mio nome con altrettanta angoscia. ‘’ Velian!, Velian!..’’ Era la voce di mia madre. Qualcosa mi scosse come se fossi divisa in due parti come se non fossi davvero lì ma in un altro luogo. Confusa guardai mia madre che con le lacrime agli occhi mi poggiava le mani sulle spalle e mi spingeva giù dalle nuvole.
Riemersi come un affogato che torna in superficie, dalla gola mi usci un suono terribile, più di un morto che di un vivo e spalancando la bocca cercai l'aria come se ne dipendesse della mia vita e forse era proprio di questo che si trattava. Ero morta o almeno lo credevo.
Sentii la voce di Rose urlare il mio nome. Avevo le labbra bagnate e quando le toccai con le dita scoprii che queste erano coperte di sangue. Ma che sta succedendo ? Pensai. L’ultima cosa che vidi fu un ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi, il volto non aveva nientaltro di umano, tutto il resto somigliava più al muso di un lupo. Un licantropo?! Poi dopo di lui tornò il buio.

Sette giorni dopo...


Mi svegliai di soprassalto. Sentivo il materasso sotto la schiena e le coperte che mi coprivano fino alla vita. Ero in un letto e vicino a me c’era Rose.
Ogni muscolo fremeva, la testa mi scoppiava ma più di tutto avvertivo un forte dolore al petto.
 ‘’ Non muoverti’’. Mi disse lei. 
‘’ Cos’ è successo?’’ Chiesi con la voce roca.
‘’Ti hanno colpita con una freccia avvelenata.’’ 
Mi ricordai tutto, della festa e del ballo con Jack… Jack!
‘’Come sta Jack, è ferito?’’ Anche lui era in pericolo?
‘’ Tranquilla Jack sta bene, grazie a te .’’ Cercai di scorgere la faccia di Rose e quello che vidi non mi piacque per niente. Mentiva.
‘’ Rose che è successo a Jack?’’ Lei tentennò, ma poi rispose.
‘’ Jack è stato vicino a te questi giorni…’’
‘’ Giorni? Quanti ne sono passati dal ballo!?’’ possibile fosse passato cosi tanto tempo ?
‘’ Hai avuto la febbre alta per  sette giorni e sette notti, se io non fossi il medico più bravo dell’impero non ti saresti mai svegliata.’’
Non mi stava dicendo tutto.
‘’ E cosa centra Jack in tutto questo ?’’, le chiesi sempre più impaziente.
‘’ Quella freccia non era per te, era per Jack, lui se ne assume la colpa e vedendo che non ti svegliavi…’’
La frase rimase sospesa nell’aria facendomi immaginare tutti gli scenari possibili, nessuno di questi mi piaceva o mi rendeva meno ansiosa. Cosa diamine era successo a Jack?
‘’ Rose dov’è Jack?’’ lei scosse la testa e non rispose. Guardava in basso per non doversi confrontare con il mio sguardo.
E' morto, pensai. Le afferrai il braccio per ottenere la sua attenzione ma lei lo ritrasse con un gemito.
Stufa di fare domande decisi di agire, le scostai la manica e vidi una ferita sul braccio come se si fosse tagliata.
‘’Rose ma cosa hai fatto ?’’ chiesi con stupore.
I suoi occhi sfuggirono al mio sguardo. ‘’ Mia madre era per metà Ninfa, il mio sangue ha il potere di sciogliere incantesimi. L'unico modo per guarirti era usare il sangue di lupo cosi ho chiamato uno di loro ed in cambio lui mi ha chiesto un po del mio sangue. Non chiedermi a cosa diavolo gli serve perchè non lo so e nonmi interessa.’’
‘’Rose!... ti rendi conto di quello che hai fatto?’’ 
E’ risaputo che i lupi pensano solo a se stessi. poteva inganarla ed ucciderla. Era stata molto fortunata a cavarsela solo con un graffio. Sembrava stare bene e dopo la sorpresa iniziale mi trovai a preoccuparmi di nuovo. Ora la cosa più importante era Jack, non sapevo perché ma avevo il presentimento che stava per fare qualcosa di tremendamente stupido.
‘’ Rose, dimmi dov’è Jack !’’ Basta con le domande! Questo era un ordine.
‘’ Segui la scalinata, lo trovi in cima.’’ I miei sospetti diventavano sempre più reali.
Feci come mi aveva detto e finalmente lo trovai. Non mi chiesi come era possibile che, seppur reggendomi alla parete, ero arrivata fino in cima. Il sangue di lupo faceva proprio miracoli. Aprii la porta che dava sulla cima della torre e vidi qualcosa che non scorderò mai.
La luce della luna illuminava il balcone di una luce blu violetta, lui stava appoggiato al parapetto, di profilo scorgevo i suoi capelli dorati  e gli occhi azzurri che osservavano la notte. D’un tratto sembrò accorgersi di me e mi venne incontro.
Mi sarei aspettata la solita battuta sarcastica su quanto tempo ci avessi messo a svegliarmi, ma il Jack che mi veniva incontro era diverso da quello a qui ero abituata e fu la strana luce che vedevo nei suoi occhi a suggerirmelo. 
Quando fu abbastanza vicino non disse niente e mi abbracciò. Ero talmente sorpresa che non riuscii a dire niente a mia volta e fu lui a prendere la parola.
‘’ Velian qualsiasi cosa succeda non lasciarmi mai più.’’ 
‘’ V-va bene.’’ Risposi ancora frastornata. Lui rimase in silenzio per quella che mi sembrò un’eternità. Poi con un sospiro riprese a parlare.
‘’ Questi giorni in qui credevo di perderti mi sono serviti per capire quanto io ti ami. Perché io ti amo Velian.’’ Mai avevo immaginato che delle parole del genere potessero uscire dalla bocca di Jack… Jack mi amava? Impossibile, e' uno scherzo, pensai ingenuamente.
‘’ Jack ma che stai dice-...’’ non riuscii a finire la frase… che lui mi baciò.
Era un bacio a fior di labbra, leggero come una farfalla e devastante come una tempesta, perché sconvolgeva del tutto il rapporto tra me e Jack, un'altra volta.
Già al ballo mi ero resa conto dei sentimenti che lui nutriva per me, eppure solo ora me ne capacitavo, solo ora che le sue labbra avevano pronunciato le fatidiche parole. Questo dimostra che la verità è innegabile.
‘’ Ti amo Jack.’’ Risposi a un soffio dal suo viso.
Le mie parole erano verità e tutto il resto in confronto era niente.
Pensai che quel momento sarebbe stato eterno e che io e Jack saremmo stati finalmente felici. Ma mi sbagliavo. Eccome se mi sbagliavo.
  
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