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Autore: Jox    07/09/2017    0 recensioni
Pensate. Immaginate. Un macchinario geniale, un capolavoro di ingegneria biofisica, un tramutatore di elementi. Che cosa accadrebbe, in un mondo dominato dall'egoismo, l'ascesa di qualcosa che possa trasformare ogni tipo di oggetto, ogni tipo di materia in qualsiasi altra forma o composizione? Una cosa del genere nelle mani giuste porterebbe la soluzione dei rifiuti, potendoli trasformare addirittura in acqua potabile. Si risolverebbero centinaia di problemi in poche mosse, ma in mani sbagliate, qualcosa che potrebbe tramutare un semplice sandalo in un lingotto d'oro, o in una vera e propria bomba scatenerebbe una corsa al potere devastante. Se ne è lavorato per tanto tempo, molti sono morti, tanti, troppi, cercando di fermare questo progetto. Gli interessi sono alti, e i soldi stanziati non possono andare persi. I 20 stati, che finanziarono il progetto, riuscirono sempre a insabbiare qualsiasi cosa potesse risultare un impedimento alla realizzazione del progetto. Un'informazione esce. Un piccolo, ma importante particolare, cade nelle mani di qualcuno che avrà la forza e le capacità per fermare tutto questo, ma i suoi modi sono tutt'altro che discreti, il suo animo tutt'altro che eroico, i suoi motivi tutt'altro che altruistici. Anche lui dovrà essere fermato.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1:
I

ore 19.00
Le 3 auto che erano andate a prendere il senatore Manuel Walsh dal “Washington Dulles Internetional Airport” per scortarlo al National Mall. Si arrestarono proprio affianco a essa dove, già da giorni, era stato allestito il podio sul quale sarebbero dovuti salire lui e il presidente. Il podio era alto 50cm, la base era adornata con i colori statunitensi e irlandesi così come il leggio al quale era stato posizionato un microfono della Sennheiser, i cui cavi erano stati fatti passare all’interno del leggio e fatti sbucare dal fondo del podio dove si incanalavano in piccoli binari coperti fissati al terreno che finivano dove iniziava il reparto acustico. Da lì i tecnici si sarebbero preoccupati di far udire al meglio i discorsi dei due massimi esponenti. Poche ore dopo la piazza era gremita di giornalisti e cameramen, non solo di tutto il paese, ma di tutto il mondo. Mai si era vista tanta folla di giornalisti così in religioso silenzio. Non c’era la solita calca per i posti migliori non c’erano le solite giornaliste apprensive che chiedevano ripetutamente al proprio cameramen come venissero dall’obiettivo, né i soliti giornalisti che cercavano di sondare il terreno per capire quali domande poter fare prima di altri colleghi. Tutti erano concentrati su quello sciame di furgoni blindati che portavano i migliori uomini del paese pronti a posizionarsi nei punti più strategici per sventare qualsiasi attacco alla vita del Presidente Benson e del Senatore Walsh. Era un azzardo farli apparire in un luogo aperto per parlare di un argomento così delicato e avvolto dall’ombra del segreto di stato e dalle sospette sparizioni e morti dei vari oppositori di tutto il mondo. Ma era proprio per questo che si era deciso di stare all’aperto, quale luogo migliore per parlare dell’ambiente e convincere l’intero globo che ciò a cui i due stati stavano lavorando, insieme ad altri 18.  Era qualcosa di assolutamente positivo per tutti.
9 ore prima
 Il primo pensiero del presidente era far suo il discorso che gli era stato dato dalla sua equipe di “Speechwriter”  e che tra poche ore avrebbe dovuto esporre al mondo intero, il secondo era la sicurezza. Mentre era preso da questi pensieri nella stanza ovale senti bussare. << Avanti >> rispose il presidente. Entrò un giovane agente dell’ FBI, ce ne erano diversi quel giorno alla casa bianca, ma questo benché sembrasse appena uscito da Quantico,  non appariva affatto impacciato. << Signor Presidente! >> disse con tono fermo e deciso, degno dei migliori veterani  << riteniamo di avere trovato una minaccia per la sua incolumità >>  << che cosa avete scoperto? >> chiese il Presidente fissando il 28enne  << non so di preciso, ma sono stato mandato qui in attesa dell’arrivo del capo dell’FBI per metterla immediatamente al corrente, intanto le verrà da subito data un aggiunta di 4 uomini dell’FBI ai 4 che già avete per la vostra sicurezza, me compreso >>. Il Presidente annuì e si sedette alla sua poltrona, intanto altri agenti entrarono, il giovane si mise alla destra del presidente e un altro agente si mise alla sinistra, mentre altri due sorvegliavano l’entrata dando le spalle al dipinto della Famiglia Benson. 
   
 
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