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Autore: Sarck    07/09/2017    5 recensioni
Raccolta di confessioni a metà. Dichiarazioni più implicite, che esplicite, mentre l'estate giunge a termine.
***
1. Kageyama x Hinata: Twister (giallo) “Sta zitto, non sono io quello che cade sempre come un sacco di patate”
2. Akaashi x Bokuto: Overdose di Coca-Cola ghiacciata (verde) “Non si muore per un mal di pancia, Bokuto-san”
3. Oikawa x Iwaizumi: Ventilatore (arancione) “Non ti sopporto; sei davvero un esibizionista di merda”
4. Lev x Yaku: Car wash (giallo) “Glielo dico io da parte tua? Che ti piace o della votazione?”
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Hajime Iwaizumi, Koutaro Bokuto, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama, Tooru Oikawa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Twister
Rating: giallo
Parole: 724
Tipo di coppia: shonen'ai, Yaoi
Pairing: Kageyama x Hinata (la mia prima Kagehina, aaaw)
Prompt: doveva essere "A si confessa a B un giorno d'estate" e il bonus "giocare a twister", ma visto che sono bulla ho deciso di utilizzare "giocare a Twister" come un vero e proprio prompt. (Generatore causale di prompt Summer Time! Fanwriter.it)
Note: è assolutamnete una storiella senza pretese, più comica che altro. Volevo comunque condividerla con voi, perchè mi sono divertita a scriverla

 

 

Twister 

 

 

Kageyama non ha mai provato rancore nei confronti di Sawamura. Neanche quella volta che lo aveva sbattuto fuori dalla palestra, accartocciadogli in mano la richiesta d'iscrizione al club di pallavolo, o tutte quelle volte che lo aveva guardato con occhi così arrabbiati da farlo sudare freddo e arretrare di un paio di passi. Una volta gli aveva tirato una pacca così forte sulla schiena da bloccargli il respiro, ma neanche quel giorno se l'era presa con lui. Succede quella sera di fine agosto, però, quando sorridendo con i suoi occhi nocciola e ondeggiando in aria una lattina di Pop “braccio destro rosso” tuona allegro, prima di prendere una lunga sorsata. Kageyama, in quell'esatto momento, maledice mentalmente il suo senpai per la prima volta.

“Kageyamaaaa, dai che non resisto più” è l'ansimo affaticato di Noya, incastrato in una posizione scomposta, con il gomito di Tanaka in mezzo alle costole.

In risposta Tobio grugnisce e compie quell'unico movimento che gli manca per rispettare la richiesta del gioco, la posizione peggiore di tutte.

“Ehi” trilla Hinata, preoccupato, nel momento in cui Kageyama poggia anche il braccio sinistro oltre la sua spalla, il volto a poche spanne da lui che tiene con insistenza girato dalla parte opposta, per essere un po’ più lontano. “Non cadermi addosso”.

Kageyama non può far altro che alzare il collo e lanciargli una di quelle occhiate stizzite e irose che lo caratterizzano, ma si pente immediatamente della mossa azzardata. Hinata, sotto di lui, schiena inarcata e guance arrossate, ha il respiro pesante – risalutato di una posizione scomoda mantenuta per troppo tempo – che si infrange sul suo mento, al confine con la bocca. Kageyama lo guarda incastrato sotto di lui tra i suoi avambracci, con le labbra sottili e rosa aperte per prendere più ossigeno possibile e sente lo stomaco contrarsi, agitato.
Vorrebbe far scivolare la lingua tra quelle labbra umide.

“Sta zitto, non sono io quello che cade sempre come un sacco di patate” riesce a rispondere, staccando lo sguardo dalla sua bocca solo dopo una manciata troppo abbondante di secondi. Sente le orecchie bruciargli e spera che i capelli sottili ne celino abbastanza il rossore.

Il gioco diventa davvero troppo (di conseguenza aumentano esponenzialmente le maledizioni nei confronti del suo senpai) quando tocca di nuovo ad Hinata.
Kageyama si ritrova – non sa come e proprio non vuole saperlo – con il ginocchio di lui in mezzo alle gambe. Per un attimo preme contro il cavallo dei suoi pantaloni e lui si ritrova a risucchiare un respiro tra i denti, strizzando le palpebre.
Spera solo che quel dannato ragazzetto irrequieto, sotto di lui, rimanga il più fermo possibile. Perché lui, da parte sua, ce la sta mettendo tutta per non premerlo contro il pavimento e spingergli il bacino addosso, fino a vederlo aprire ancora di più le labbra, per mugugnare, più che per respirare.

Deve assolutamente distrarsi. Guarda male Sawamura da sotto il ciuffo di capelli scuri, sicuro di poterlo incenerire con lo sguardo. Lui neanche se ne accorge, sorride, lancia una gomitata a Suga e comunica la prossima mossa a Tanaka, dopo aver girato la lancetta su una piccola ruota a spicchi colorati. È più o meno in quel punto, quando Ryuunosuke sposta la gamba troppo di lato, che succedono tre cose.
La prima: il ginocchio di Kageyama, sotto la sollecitazione del piede di Tanaka, cede. La seconda: Sugawara scoppia a ridere e rovescia con una manata la lattina di Pop che Daichi teneva in mano, che si riversa a poco dalla testa di Tobio. La terza: Kageyama cade, proprio sopra Hinata, schiacciando il suo piccolo corpo sotto di sé.

La vicenda, vista da questa prospettiva, potrebbe non sembrare così tanto tragica, a dir del vero. Kageyama potrebbe tranquillamente imprecare, insultare qualcuno a caso (Hinata, ad esempio, giusto perché ci prende gusto) e rialzarsi facendo peso sui gomiti, annunciando di aver perso ed essere fuori dal gioco. Tutto questo sarebbe semplicissimo, se non fosse che Hinata, con il respiro affaticato e gli occhi scintillanti sotto le ciglia a spazzola, poco prima che Tanaka si muovesse, “certo che visto da vicino sei proprio carino” aveva soffiato in faccia a Tobio.

Tutto ciò sarebbe ancora minimamente tollerabile, se sorvolassimo su un altro, non così futile, particolare. Kageyama è da qualche minuto che ha un'erezione.

Hinata, ovviamente, sente tutto.

 

 

È Yamaguchi a vincere a Twister, comunque.

  
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