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Autore: Lerenshaw    07/09/2017    1 recensioni
Vi siete domandati com'è la vita privata dei nostri idol preferiti? Bene, eccone qui uno scorcio.
Raccolta di one-shot comiche/demenziali.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Premessa dell'autrice: ai fini di questa (e delle future storie) mi sono presa alcune libertà, motivo per cui certi dettagli della storia non coincideranno con quanto conoscete del gioco/anime/altro. Vi ringrazio per la comprensione e spero che questo non vi crei problemi. Buon proseguimento!
 

Ranmaru passeggiava tranquillamente nell'immenso parco adiacente la Saotome. Era una bella giornata e bisognava approfittarne, soprattutto in un giorno di pausa. Lungo il tragitto un gattino nero selvatico sbucò da un cespuglio e gli bloccò la strada emettendo un dolce miagolio.
Meooooow
Ranmaru sgranò gli occhi di fronte a tanta tenerezza. Perciò, si avvicinò alla creaturina, si inginocchiò e allungò una mano per accarezzarla.
«Oh, ma quanto sei carino!» bofonchiò a bassa voce, lasciando che la tenerezza sopraffacesse la sua (apparente) freddezza.
In risposta, il micetto miagolò di piacere: sembrava apprezzare le attenzioni del giovane.
«Kurosaki, attento!» esclamò improvvisamente una voce profonda e familiare.
Il conte di Permafrost giunse in suo soccorso lanciando piccole e appiccicose sardine al gattino.
«Nyaaaaaaa, Camuuuuuuus! Dannato conte dei miei stivali!»
Il familiarissimo accento buffo che caratterizzava il modo di parlare di un loro collega lasciò Ranmaru a bocca aperta. Dopo nemmeno qualche istante, l'animaletto assunse le sembianze di un giovane ragazzo dalla pelle ambrata completamente nudo.
«Argh!» esclamò il rockettaro alzandosi di scatto in preda a una forte sensazione di shock mista a disgusto.
Quando la trasformazione del gatto fu terminata, questi rivolse uno sguardo innocentissimo al gattofilo e miagolò in tutta tenerezza, scioccandolo ancor di più. Dopodiché, il gattino, vale a dire Aijima, si voltò verso l'artefice di quella imbarazzante scena e lo assalì con un balzo, atterrandolo.
«Stupido Camuuus! Se solo non fossi intervenuto! Nyaaaaaaa, non ti perdonerò maiiiii!»
«Maledetto Aijima! Togliti di dosso! Mi stai rovinando capelli ed abiti! Togliti di dosso, ho detto! Ho ancora delle sardine in tasca! Via!»
I due litiganti continuarono a bisticciare sotto gli occhi spaventati di Ranmaru. Si tiravano i capelli, si mordevano, volavano sardine, bestemmie... una rissa così non l'aveva mai vista nemmeno nei peggiori bar di Caracas! Ma una cosa adesso sapeva: non si sarebbe mai più avvicinato ad un gatto per il resto della sua vita.
Senza pensarci due volte, Ranmaru se la diede a gambe levate, a tutto gas verso la sua stanza, unico posto sicuro in tutto il Master Course.


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Buonasera a tutti!
Stavolta torno alla carica con un capitolo più corto e dedicato a Ranmaru. Vi starete chiedendo perché risulta il primo capitolo della raccolta... sì? Beh, il motivo è semplice: è questa la prima vera storia della raccolta, nonché l'origine di alcune storielle che abbozzai nel periodo precedente alla 4^ stagione. Scritta nel cuore della notte in preda all'insonnia, ecco qui la traumatica esperienza di Ranmaru che si ritrova vittima degli stratagemmi di Aijima per farsi notare. Purtroppo, di come Ranmaru divenne l'idolo di alcuni kohai è una storia molto lunga,che spero di riuscire a scrivere in futuro, perciò scusatemi se non mi dilungherò in questo angolino. Ad ogni modo, spero vi sia piaciuta comunque! Vi ringrazio tantissimo per il sostegno e, ovviamente, vi attendo anche al prossimo capitolo!
Alla prossima~

 
   
 
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