Lost Boys

C'era una volta un uccellino bianco a Kensington Garden.
Esso trasportava l'anima corposa e pura di un bambino mai cresciuto.
Quel bambino era uno dei tanti bambini che avrebbero visitato un Posto appositamente per loro: un luogo per le vite che non c'erano più.
L'Isola Che Non C'è.
C'era una volta un bambino mai cresciuto, di nome Peter Pan, che era esattamente come ci si aspetta che sia un moccioso: assolutamente concentrato su se stesso, inconsapevole delle conseguenze delle sue azioni, in cerca del puro e semplice divertimento.
Ma per divertirsi aveva bisogno di altri bambini.
E sull'Isola Che Non C'è non c'erano più.
Allora il bambino ritornò sulla Terra, in compagnia del suo fido flauto, e iniziò a cercare dei compagni di gioco.
I compagni di gioco migliori sarebbero stati quelli che avrebbero sentito il richiamo della musica intonata dal flauto.
La musica poteva essere sentita solo dai bambini che non si sentivano voluti e che quindi avrebbero seguito Peter Pan sull'Isola Che Non C'è.
Sull'Isola Che Non C'è non c'erano regole, non c'erano genitori. C'era solo Peter Pan che voleva giocare con dei bambini.

Venite con me, bambini,
Soli e sperduti,
Sull'Isola Che Non C'è dove resterete piccolini,
Potrete giocare fin quando vorrete,
Fin quando non crescete
Perché sull'Isola i grandi non hanno spazio per volare.
Non temete, non diventerete mai come loro,
Ci sarà Peter Pan che vi potrà ammazzare
Quando più a genio non gli andate.