Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |       
Autore: Due Di Picche    08/09/2017    0 recensioni
// SCALIA ♥
I due si fissarono per un lungo istante, l’uno negli occhi dell’altra, c’era ancora quell'odore strano intorno a loro, qualcosa di animale che entrambi percepivano molto bene. Malia lo leggeva negli occhi di Scott, pure lui sentiva quell'istinto, quel qualcosa di animale che poteva prendere il sopravvento in ogni momento e portarli a strapparsi i vestiti di dosso a vicenda.
[...]
«Scott.» sussurrò Malia quando iniziò il lento successivo. Continuarono a ballare.
«Si?» rispose lui. Il suo respiro caldo le arrivò all’orecchio.
«Lo senti anche tu, non è vero?»
«Si.» un si di resa.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Malia Hale, Scott McCall
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NB: questa storia si svolge tra gli avvenimenti della 6A e della 6B, quando Beacon Hills ha quel periodo di pace tra la fine del liceo e l'inizio del college, e prima di tutto quello che succede agli Scalia successivamente. Molti si sono sicuramente chiesti come si sono avvicinati questi due personaggi e io ho provato a creare una risposta divertente!

 
CAPITOLO 1
Impulso
 
Francia. La Francia sembrava una soluzione sensata al suo problema, soprattutto perché era dall’altra parte del mondo rispetto a Beacon Hills. Puntare alla Francia era sicuramente l’idea più brillante che le fosse venuta in quel momento!
Malia sorrise sfogliando il libro sulla Francia che d’impulso aveva preso dallo scaffale. Aveva accompagnato Lydia in biblioteca quel pomeriggio, l’amica studiosa e brillante aveva bisogno di alcuni testi di apporonfodimento al di fuori di quelli scolastici e Malia aveva deciso di accompagnarla sperando che l’intelligenza di Lydia la contagiasse giusto in tempo per il diploma.
Ovviamente non era riuscita a reggere la sezione matematica in cui si era fiondata la banshee, così girando per gli scaffali si era imbattuta in quella di geografia e i suoi vispi occhi erano stati catturati dalla Francia.
Forse aveva bisogno di un viaggio. Forse aveva seriamente bisogno di cambiare aria. Aria nuova. Aria fresca. Gente nuova. Carne fresca. Alla fine non aveva ancora le idee chiare su cosa fare dopo il diploma, quindi un viaggio era la soluzione migliore, un’ottima distrazione dal suo recente problema. Scott McCall.
Malia cominciò a sfogliare il libro con interesse, immergendosi nalle minuziose descrizione de La Ville Lumiere. Parigi doveva essere fantastica, con la sua Torre Eiffel, i Champs-Elysées, la cattedrale di Notre-Dame, la definivano la città più romantica del mondo. Scott McCall.
Malia chiuse il libro di scattò mentre il suo problema continuava di nuovo a farsi largo nella mente, a sentirlo lungo il corpo, come un brivido, come una scossa: e lui non era nemmeno là! Quando le si erano risvegliati certi istinti? E non c’era nemmeno una ragione romantica di fondo.
«Non ho trovato quello che cercavo, quindi possiamo andare.» la voce di Lydia alle sua spalle fece tornare Malia alla realtà. L’amica dai lunghi capelli rossi le si parò davanti e fisso il libro che aveva tra le mani con una certa curiosità. «La Francia?»
Malia cerco dentro di se della parole sensate da dire «Beh, non sapendo cosa fare dopo il diploma potrei farmi un viaggio.»
«In Francia?» il tono di Lydia si fece piacevolmente sorpreso, forse perché effettivamente non era esattamente il posto che faceva per Malia «Ti ci vedrei meglio in Australia o in Nuova Zelanda, in qualche terra più selvaggia.»
Malia cercò di ignorarla. In effetti non era esattamente una tipa da Francia o da grandi città d’arte straniere come Parigi, ma forse un cambiamento drastico era la cosa migliore. «Preferisco qualcosa di più tranquillo.»
«Parigi è una metropoli, non penso sia troppo tranquilla.»
«Più tranquilla di Beacon Hills sicuro.» i suoi occhi nocciola tornarono a fissare il libro con determinazione. «E poi ho decisamente bisogno di stare un po’ di più in mezzo agli umani, sono stufa di esser circondata da animali.» che mi solleticano gli istinti più nascosti che neanche sapevo di avere.
Lydia fece spallucce «Il sopranaturale è ovunque, anche in Francia.»
«Allora vuol dire che farò amicizia con qualche coyote francese.»
«Non ci sono coyote in Francia.»
«E allora sarà la volta buona che proverò a frequentare solo umani.» Quando Malia si metteva in testa qualcosa, era sempre difficile persuaderla a fare il contrario, e per dimostrare a Lydia che le sue intenzioni verso la Francia erano reali decise di prendere il libro.
«Vuoi scappare da qualcosa andando fino in Francia?»
Malia sfoderò i suoi artigli immaginari e cominciò la scalata mentale sugli specchi alla ricercare della parole giuste, non voleva far trapelare il suo problema. «Voglio solo vedere il mondo, fare nuove esperienze, cambiare aria.»
«C’è qualcosa che ti soffoca a Beacon Hills? In America?» quel qualcosa che aveva nominato Lydia sembrava molto più un qualcuno, e Malia percepì il tono della voce diverso, percepì la punta di malizia in quella frase e negli occhioni dell’amica: la stava analizzando.
«Con tutto quello che abbiamo passato, con voi che partite per il college, mi sembra solo una buona idea. Non ho un piano per dopo il diploma, non ho intenzione di studiare, mi sembra una buona opzione un viaggio.» Quella conversazione stava diventando soffocante, però la scusa come alternativa al college avrebbe funzionato. Una parte di lei avrebbe voluto parlare con Lydia di quel problema, ma un’altra invece si sentiva terribilmente in imbarazzo a rivelare certe cose. Quello che le stava capitando non era altro che istinto. Solo istinto. Tutt’altro che umano.
Dopo aver preso il libro, le due ragazze si avviarono fuori dalla biblioteca e, attraversando i corridoi della scuola per una delle ultime volte della  loro vita, uscirono dall’istituto.
Malia notò che Lydia stava scrivendo da un po’ al cellulare. Aveva un sorriso sornione sulle labbra carnose, forse si stava scrivendo con Stiles. Forse lo stava prendendo in giro. Stranamente quella cosa che era nata tra la sua amica e il suo ex, la sua ancora, non le dava fastidio, e si sorprese di essere così tremendamente tranquilla e felice per loro. Si appartenevano. Da sempre. Ed era bello.
Lydia doveva essersi accorta del suo sguardo sul suo cellulare e disse «È Scott. Ci chiede dove siamo.»
Cinque lettere, un nome. E Malia sentì il bisogno intenso di cambiare davvero aria, e che la Francia era davvero la sua l’idea migliore che le fosse mai venuta in mente!
«Io devo andare a casa a studiare.» mormorò Malia cercando una scusa qualsiasi per non incontrare Scott quel giorno, l’avvicinarsi della luna piena stava solo che peggiorando la situazione e lei cominciava a far fatica a contenersi.
«Tu studiare?» chiese Lydia incredula da quella frase. In effetti Malia e lo studio erano agli estremi opposti dell’universo. «Malia tu studi solo con me o Stiles, quindi non combineresti niente.»
«Ci provo.» forse avrebbe studiato se la Francia fosse il paese giusto dove scappare.
Lydia alzò le sopracciglia con fare teatrale, era incredula da quella scusa. «Beh sappi che uno dei prossimi pomeriggi ti esonero io dallo studio, quindi tieniti pronta.»
«Per cosa?»
«Perché nonostante tutto quello che è successo negli ultimi mesi, io non ho ancora trovato il vestito per il ballo di fine anno.»
«Ballo?»
«Si, hai presente quando addobbano la palestra, gli studenti arrivano tutti agghindati e a coppie?»
«Ma io non so ballare.»
«È il simbolo in se che è importante e visto che è il nostro ultimo anno sarebbe carino andarci. Tutti insieme. Anche per sviarci un po’ da tutto quello che abbiamo passato e dallo studio.»
«E quindi cosa devo fare esattamente? Non sono mai andata ad un Ballo di fine anno.» lo studio, Scott e la possibile idea di andare in Francia erano già problemi più che importanti, e ora si sommava anche questa festa. Cosa di faceva ad un Ballo? Come si andava ad un Ballo?
«Devi trovarti un vestito, un cavaliere e divertirti.» per Lydia una volta quelle cose erano l’ordine del giorno, la cosa più importante, e le piacque nuovamente ripensare a quelle frivolezze.
Malia d’altro canto era confusa. «Dopo i Cavalieri Fantasma ne ho abbastanza.»
«Se fai questo genere di pensieri allora mi sa che hai proprio bisogno del Ballo, tutti abbiamo bisogno del Ballo. Concediamoci questo lusso ora che tutto è tranquillo, creiamoci questo bel ricordo, perché il liceo sta per finire.»
«Quando sarebbe?» chiese Malia mostrando un minimo di interesse notando quanto ci tenesse Lydia a tutto ciò.
«Prossimo sabato.» 
«Il giorno prima della luna piena.»
«Si, il giorno prima. Quindi non è il giorno della luna piena.»
Ma era comunque un giorno terribilmente vicino alla luna piena. Non era più un problema controllarsi, era diventata brava, aveva imparato. Il  problema era un altro, era quell’istinto e sarebbe stato terribilmente forte proprio quel sabato. «Non ho né un vestito né un cavaliere.» 
Lydia sorrise, un sorriso che preannunciava la vittoria in tutta quella conversazione. «Non vedo il problema, un pomeriggio ti trascino a cercare un vestito, lo devo prendere pure io.»
«E il cavaliere?» Lydia ci sarebbe andata con Stiles ovviamente. Nessuno avrebbe mai invitato Malia, a scuola era considerata una tipa strana, aggressiva, mascolina, alla pari di un animale, una a cui un vestito scintillante non sarebbe stato mai bene.
«Potresti andarci con Scott.»
Malia al solo sentire quel nome si irrigidì. Il suo problema non doveva invitarla al Ballo, era un’opzione pessima vista la luna piena dietro l’angolo.
Lydia si accorse del silenzio dell’amica, il suo sguardo perso nel vuoto, le sopracciglia corrucciate in maniera preoccupata, quindi aggiunse. «Come amici intendo. Possiamo poi andare tutti e quattro assieme.»
La ragazza coyote, al sentire al parola amici e tutti e quattro, tornò sul pianeta terra. «Ci penserò.»
«Tanto deve essere lui a invitarti, quindi hai poco da pensare.» e Lydia lo avrebbe spronato ad invitarla, Malia lo sapeva. E non sarebbe riuscita a declinare se sarebbe successo. Sapeva bene pure questo.
La ragazza coyote cercò in tutti i modi di uscire da quella conversazione, soprattutto adesso che aveva tirato in ballo Scott. «È meglio che vado a casa a studiare ora.»
«Ok.» la congedò Lydia con estrema calma. «Se hai bisogno di qualcosa chiama.»
«Lo farò.»
«Lo sai che mi piace parlare di ragazzi.» e detto questo la ragazza dai boccoli rossi si avviò verso la sua macchina.
Malia rimase immobile su se stessa mentre il suo cervello analizzava l’ultima frase di Lydia. Parlare di ragazzi? Quali ragazzi? Non è che Lydia aveva intuito qualcosa?
 

Come Lydia aveva previsto Malia e lo studio non sarebbero andati d’accordo quel pomeriggio. La ragazza coyote aveva finito per rotolarsi sul letto in pantaloncini e canottiera, rosicchiando carne essiccata e leggendo il libro sulla Francia. Quale ragazzo avrebbe mai potuto invitare una tipa come lei al Ballo? Una volta avrebbe detto Stiles, ci sarebbero andati insieme. Ora però nessuno lo avrebbe fatto. Stiles aveva Lydia ed era giusto così, e poi lui e Malia avevano perso la loro chimica in quell’ultimo anno. Sarebbe stato comunque bello andarci da amici.
Amici. Solo da amici. Poteva andare con Scott solo da amica?
I suoi pensieri vennero interrotti dal campanello di casa che suonava. Suo padre non c’era, così Malia fece lo sforzo di chiudere il libro, alzarsi dal letto ed andare ad aprire la porta. Chi poteva essere a quell’ora?
Come Malia aprì la porta i suoi occhi incrociarono un paio di gemme brillanti scure, gli ultimi occhi che avrebbe voluto avere davanti a se in quel momento. Scott McCall, con il casco sotto braccio, se ne stava in piedi sul portico di fronte a lei.
«Ciao! Ti disturbo?» la voce di Scott, sempre molto gentile, le arrivò alle orecchie e la scosse dal suo stato di trans apparente in cui era piombata da quando aveva realizzato chi aveva davanti. Perché il suo udito da coyote non aveva sentito il rombo della moto?
«Ehm, no.» rispose Malia non del tutto sicura della risposta. Quel giubbotto da motociclista gli calzava sempre troppo a pennello, per non parlare della maglietta scura troppo aderente che portava sotto. Davvero troppo aderente.
Notò che lo sguardo di Scott si appoggiò su una sua spalla. Malia guardò cosa stesse fissando e notò che sia la spallina della canotta che quella del reggiseno avevano deciso di ribellarsi nel momento sbagliato ed entrambe le erano scivolate giù sul braccio. Perché aveva notato quel dettaglio?
Malia se le sistemò in velocità. «Come mai qui? E non dirmi che eri di passaggio perché casa mia è piuttosto lontana dalla tua o dalla scuola.»
Scott le sorrise e qualcosa dentro la ragazza coyote si sciolse. «No. Sono venuto perché volevo vederti.»
«Ah, è successo qualcosa? Hai bisogno di una mano?»
Il ragazzo lupo scosse la testa e Malia provò il forte desiderio di passare le dita tra i suoi capelli scuri «Stranamente è tutto tranquillo ed è meglio che continui così per un po’.»
«Ok, quindi? Vuoi entrare in casa? Sono sola.» perché quella frase suonava terribilmente in sintonia con gli istinti che stava cercando di reprimere dentro di se?
Vide Scott tentennare su cosa rispondere esattamente. Aveva un comportamento strano, l’odore attorno a lui era strano, l’odore che li circondava entrambi era qualcosa di insolito. «No non occorre.» rispose infine il ragazzo spostando lo sguardo più volte da lei al patio attorno a loro. Poi tornò su di lei. Nei suoi occhi. «In verità volevo solo chiederti se verresti al Ballo di fine anno con me. Come amici.»
C’era solo un motivo se la conversazione che aveva avuto con Lydia prima si stava avverando in quel momento e si trattenne del digrignare i denti in modo infantile davanti al suo capo «Va bene, ci sto.»
Scott sembrava sorpreso che Malia avesse accettato così velocemente. «Davvero? Non ci vai già con qualcuno?» sembrava quasi sollevato da quella risposta.
«No. E poi fino ad un’ora fa il Ballo era l’ultima delle mie preoccupazioni.»
«Si anche la mia. A dire il vero non volevo andarci.» la sua voce stonò in una nota triste, e Malia percepii che il ballo doveva far parte di qualche doloroso e bel ricordo di Scott. «È stata un’idea di Stiles e Lydia. A Stiles non da nessun fastidio se andiamo insieme da amici e Lydia ha insistito perché ti invitassi immediatamente di persona.»
«Anche Lydia ha insistito di accettare se mai mi avessi invitato.» Scott sorrise dopo quella frase di Malia.
«Ci hanno fregati!» e Malia ricambiò il sorriso dopo quella esclamazione di Scott. 
I due si fissarono per un lungo istante, l’uno negli occhi dell’altra, c’era ancora quell’odore strano intorno a loro, qualcosa di animale che entrambi percepivano molto bene. Malia lo leggeva negli occhi di Scott, pure lui sentiva quell’istinto, quel qualcosa di animale che poteva prendere il sopravvento in ogni momento e portarli a strapparsi i vestiti di dosso a vicenda. I suoi occhi scuri scivolarono sul corpo della ragazza, dal viso, al seno alle gambe per poi risalire. Lei sentiva il suo sguardo sulla pelle, il suo corpo andare in fiamme. L’aveva già vista nuda, non era una novità, e lei non si era mai imbarazzata, eppure in quel momento era vestita e si sentiva più vulnerabile che mai.
«Ora devo andare.» disse Scott mandando in frantumi quell’atmosfera per il bene di entrambi.
«Io tornerò a studiare.»
«Studi davvero da sola? Fa strano quando dici che studi.»
«Perché pensate sempre male di me quando parlo di studio?»
«Perché sei semplicemente Malia. Domani vieni a studiare con noi, Stiles e Lydia sono la soluzione migliore.»
Malia sorrise. Tutto era tornato alla normalità. Si salutarono e Scott salii in sella alla sua moto e partì. Lei lo osservò per tutto il tempo, finché non spari dalla sua vista e il rombo del motore dalle sue orecchie, poi rientrò in casa.
La ragazza coyote si diresse velocemente in camera sua e un ringhio di frustrazione le uscì dalla bocca.
Recuperò il cellulare. Compose il suo messaggio di resa per Lydia “Ok. Quando vuoi parliamo di ragazzi.”
 




***
2♠
Era da tanto che non scrivevo e pubblicavo una fan fiction, non mi ricordavo nemmeno quanto fosse divertente: è stato bellissimo poter scrivere questi dialoghi e giocare con le emozioni dei personaggi, soprattutto con quelle di Malia che è sempre stata più animale che umana. Se state leggendo le note vuol dire che siete arrivati alla fine di questo primo capitolo e vorrei davvero davvero ringraziarvi per averlo letto, spero vi sia piaciuto :) doveva essere una drabble all'inizio, poi una one shot, ma alla fine è venuta una long che durerà tre capitoli. Sarà una storia leggera e anche divertente spero, i Balli scolastici sono sempre una buona scusa! Gli Scalia mi hanno sempre attirata moltissimo anche quando non era in vista la minima possibilità che succedesse qualcosa tra loro, essendo entrambi due mannari mi ispirava la questione dell'istinto sessuale che poteva prendere il sopravvento, ecco perché ho deciso di scrivere questa fic approfittando di qualche momento mancante della trama del telefilm ♥
Il termine "carne fresca" che usa Malia, era un modo di dire della me adolescente 18enne per definire "ragazzi maschi nuovi" XD
Alla prossima!!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Due Di Picche