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Autore: Elenim    19/04/2005    2 recensioni
Tante persone sono morte durante il corso della mia vita per colpa mia, per il solo fatto che mi sono state vicine, ma ora farò in modo che nessun altro debba soffrire per me... giuro che sconfiggerò Voldemort, farò in modo che dal 1 gennaio la gente non debba più aver paura di pronunciare il suo nome, che non debba più pensare ad una guerra alla quale nessuno è stato coinvolto perchè lo voleva... farò in modo che Voldemort non torni mai più!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Capodanno: anno nuovo, vita nuova…

Capodanno: anno nuovo, vita nuova…

 

 

Domani finalmente sarà capodanno, l’inizio di un nuovo anno, di una nuova vita, o almeno credo. Ma domani sarà anche il giorno in cui si deciderà del destino del mondo della comunità magica: sarà il giorno della battaglia finale della Seconda Guerra Magica.

Sono molto teso, il destino del mondo è nelle mie mani e io non so che fare altro che struggermi l’anima e a pensare a ciò che accadrà se io dovessi fallire. Quello che so, è che di certo quelli che ne soffriranno maggiormente saranno i miei amici: Ron, Hermione, Ginny, Luna, Remus, i signori Weasley, Hagrid, Neville e tutti gli altri miei amici… saranno loro a soffrire più di chiunque altro, perché sono miei amici. Perché sono persone che mi vogliono bene.

Silente non è in quell’elenco, non è fra queste persone. Lui forse sarà anche il più saggio e potente mago del mondo, sarà pure una brava persona, , ma a lui è importato che sopravvivessi solo per poter uccidere e sconfiggere l’Oscuro Signore. Se non fosse stato per il mio fottuto grado di importanza che rappresentavo per la sconfitta definitiva di Voldemort, sicuramente mi avrebbe anche lasciato morire tra le fauci di Fuffi al primo anno.

Che razza di discorsi sto facendo? Mi sembra di parlare esattamente come Draco. Già… Draco. Lo stesso Draco Malfoy che sin dai primi giorni di scuola mi aveva giurato guerra eterna, due mesi dopo aver preso assieme a me e agli altri nostri coetanei di Hogwarts i M.A.G.O., si è presentato a casa mia a Grimmauld Place, la vecchia dimora dei Black, per chiedermi asilo e per dirmi che si sarebbe unito all’esercito della Resistenza contro Voldemort.

Da quel giorno sono passati circa quattro mesi, ma me lo ricordo come se fosse ieri, perché da quel giorno la nostra guerra privata ebbe fine, lasciando al suo posto una delle più salde amicizie che potessero mai nascere.

Ginny ed Hermione accettarono subito quel suo cambiamento, e lo stesso valse per i signori Weasley, Luna, Lupin, Silente e tutti gli altri membri dell’Ordine, l’unico che non riusciva ancora a credere a Draco era Ron, e come poterlo biasimare? Io stesso stentavo a fidarmi di Malfoy, non lo si poteva di certo perdonare di punto in bianco per tutto quello che ci aveva fatto passare ad Hogwarts. Eravamo ancora troppo condizionati dal nome Malfoy per potergli credere a fondo, un errore madornale se ci ripenso ora, perché poi condusse Draco a compiere un gesto disperato che gli costò molto caro per conquistare la fiducia mia e di Ron, un gesto che entrambi mai ci saremmo aspettati da lui e che mai io avrei voluto che accadesse: Draco Malfoy si è sacrificato per salvare me, Ron e Ginny durante un attacco dei Mangiamorte. È stato ucciso a sangue freddo dal suo stesso padre Lucius Malfoy.

Mai avrei creduto di provare dolore per lui. Mai avrei pensato di sentirmi triste per la sua ingiusta sorte, ma invece è successo, ed è stato allora che capii che lui era veramente un amico.

Al suo funerale parteciparono tutti i membri dell’Ordine della Fenice e con noi anche Luna e Ginny. Quest’ultima piangeva come un’ossessa per la disperazione continuando a urlare invocando il nome di Draco, nessuno riusciva a tranquillizzarla, e come avrebbero potuto? Draco è stato praticamente il suo angelo custode, la sua guardia del corpo, anche se c’era un motivo. Infatti i due già dai tempi della scuola avevano cominciato una relazione che andava ben oltre la semplice amicizia, me lo aveva confessato lei stessa pregandomi di non dirlo assolutamente a Ron e di non volerle a male, ma io non ero affatto dispiaciuto per la notizia, ero solo un po’ contrariato per il fatto che fosse Draco il ragazzo speciale della sua vita, ma dopo quella volta, quando vidi che i sentimenti di Draco erano veri e di quanto Ginny lo amasse, avrei dato tutto quello che avevo per far si che Draco tornasse da noi per far tornare il sorriso sul volto della povera Ginevra. Ora la poveretta è al San Mungo per problemi dovuti allo shock e al dolore che l’ha assalita tutto d’un tratto: è impazzita di dolore, ha tentato pure di suicidarsi per colpa della morte di Draco tagliandosi le vene, non credo di averla mai vista in quello stato.

Dopo quell’episodio la mandammo al San Mungo per tenerla al sicuro e per farla tenere sotto controllo. Lì ora c’è Luna che con un permesso speciale di Silente, si occupa della nostra piccola Weasley assieme a Cho Chang che ha cominciato il corso di Medimago. Continuano a mandarci informazioni sul suo stato di salute mentale, ma ci hanno proibito assolutamente di parlarle di quello che è accaduto da quando è stata ricoverata o di andarla a trovare, potrebbe avere una ricaduta peggiore.

Non avevano tutti i torti dopotutto… gli eventi che giunsero in seguito furono più tragiche che mai per tutti noi: dopo la morte di Draco ci furono altre gravi perdite per le nostre truppe, l’unica nostra consolazione era che avevano ucciso molti Mangiamorte durante gli attentati, ma comunque questo pensiero non ci faceva sentire bene, non faceva sentire me bene. Ninfadora Tonks e Kingsley Shacklerbolt ci hanno lasciati dopo solo due settimane dal funerale. Quello più addolorato per l’accaduto era sicuramente Remus, lui amava Tonks, era l’unica ragazza che gli avesse fatto dimenticare le perdite subite in quegli ultimi venti anni della sua vita: i miei genitori, Peter Minus (lui era morto il giorno del tradimento, al suo posto è nato Wormtail) e infine il mio padrino Sirius, suoi grandi amici ai tempi della scuola. Tonks era la cugina di Sirius, per cui poteva capire benissimo come si sentiva Lupin e anche se il loro rapporto era basato per lo più sulla consolazione di entrambi, si volevano veramente bene. Dopo la morte di Tonks, Lupin è diventato più pallido di prima e il suo aspetto mal tenuto già prima ben visibile per colpa della sua natura di lupo mannaro, diventò ancora più marcato. La sua disattenzione durante i combattimenti più di una volta gli fece rischiare la vita.

Kingsley io ho avuto l’occasione di vederlo poche volte da quando lo avevo conosciuto la prima volta nell’estate tra il quarto e il quinto anno, ma mi era sembrata una persona socievole e simpatica, ma sicuramente era un mago di grande valore e molto in gamba, infatti molti Auror piansero molto per lui.

Ma queste purtroppo non furono le uniche disgrazie che ci capitarono. Altri persero la vita e tra questi c’erano anche i Weasley. Uccisi a sangue freddo in un attentato mentre cercavano si proteggere i loro cari, Bill e Fred si sono dimostrati dei veri eroi. Molly ha pianto per interi giorni senza sosta e Arthur intanto cercava di consolarla come poteva mostrandosi forte ai suoi occhi, ma io capivo che anche lui era stato colpito da quel dannato virus del dolore. George fu quello che ne risentì di più per la perdita di Fred, erano inseparabili e l’unica cosa che era riuscita a spezzare il loro forte legame era stata la Morte. Anche lui ora si trova al San Mungo come la sorellina Ginny, ma per evitare che i due possano aggravarsi ulteriormente li hanno messi in stanze differenti e ben lontane le une dalle altre. George continua a parlare e ridere da solo come uno stupido e ogni volta che gli chiedono con chi stia parlando, lui continua a ripetere che sta progettando assieme a Fred per delle nuove idee per il loro negozio di scherzi. Uno spettacolo veramente agghiacciante.

Ron con queste due perdite ricevette un duro colpo, non parlò più per una settimana, a stento mangiava e guardava sempre nel vuoto. Quando ricominciò a parlare non lo faceva con noi: parlava da solo. Non si rendeva conto di ciò che stava facendo. Avrebbe seguito Ginny e Fred al San Mungo se non fosse stato per la nostra cara Hermione: è riuscita in qualche modo a farlo rimanere con noi e a fargli recuperare la lucidità mentale di un tempo, di quando ancora frequentavamo Hogwarts. Non so ancora come abbia fatto, l’unica cosa che so, è che il più delle volte sparivano per qualche ora senza avvertire nessuno.

Sono sicuro che loro due saranno i primi a godersi veramente il nuovo anno se tutto andrà bene, e lo spero, lo spero proprio, perché non voglio che la loro felicità meritata venga distrutta, loro sono sempre stati con me ad Hogwarts, non mi hanno mai abbandonato, neanche quando al quinto anno abbiamo dovuto affrontare i Mangiamorte e Voldemort in persona per causa mia. Loro dovranno essere i primi a godere dell’aria limpida e nuova di una nuova vita dove guerra, dolore e morte saranno solo un brutto ricordo.

 

Oggi è il gran giorno, il 31 dicembre, il giorno della verità. Oggi avrò la possibilità di vendicare tutti coloro che sono morti per colpa di Lord Voldemort. Draco, Sirius, Cedric, George, Bill, Tonks, Kingsley, i miei genitori e tutti quelli che sono stati coinvolti involontariamente e uccisi senza pietà potranno finalmente riposare in pace, io non ho alcuna intenzione di dargliela vinta a quella viscida serpe velenosa. Dovesse costarmi la vita io giuro di sconfiggere una volta per tutte Voldemort.

“Finalmente siamo alla resa dei conti Harry…” sibila quella sua fredda voce serpentina nel nostro campo di battaglia ricoperto dalla gelida neve di Dicembre.

“Non sai da quanto tempo ho aspettato questo giorno Voldemort!”

“E perché? Non vedevi l’ora di morire e rivedere i tuoi amati genitori, la tua madre mezzosangue e il tuo paparino babbanofilo, per caso?” mi dice con quella sua voce gelida il Signore oscuro.

“Io non ho alcuna intenzione di perdere contro di te!” le parole che escono dalla mia bocca non sembrano neanche pronunciate da me, dal Harry Potter che incassa ma non risponde alle provocazione, troppo preoccupato a pensare agli altri per badare a se stesso; e in effetti in questo momento non sono cambiato, ma non voglio più che le provocazioni non ricevano risposta! Questa volta non mi nasconderò dietro agli altri per combattere!

“Io lotterò per tutti coloro che hai ucciso con crudeltà e senza pietà! Lotterò per fare in modo che tu non possa più nuocere ad altre vite!”

Era una gelida mattina di inverno quando, in una pianura lontana qualche centinaio di chilometri da Londra, la battaglia finale della Seconda Guerra ebbe inizio, quando lo scontro tra me e il mio nemico era inevitabilmente cominciato, ed ora, parecchie ore dopo aver lottato ininterrottamente, io e lui siamo ancora qui, stremati e feriti a morte per via dei vari incantesimi ricevuti, ma ancora vivi.

Presto, molto presto, scoccherà la mezzanotte, non posso permettere che questo bastardo viva fino a quel momento!

“Tu ce la farai…” sento ancora quella dolce voce nelle mie orecchie nonostante sia passato un anno da quando l’ho sentita l’ultima volta e da quando la sua proprietaria mi ha lasciato per sempre proprio per colpa di Voldemort, per colpa di quel pazzo omicida.

“Sono sicura che tu riuscirai a sconfiggere l’Oscuro Signore. Sei l’unico che può farlo e di questo ne sono felice perché tu sei il più forte di tutti, sei l’unico di cui mi fidi veramente.”

Sephir… dolce creatura terrena, sei stata l’unica ragazza che mi abbia fatto sentire nuovamente viva dopo la morte del mio padrino, l’unica mia vera scintilla di vita che dopo aver acceso in me la fiamma della speranza che viveva in lei, mi ha amato come nessun’altra aveva mai fatto. Quel suo dolce sapore di miele che sapevano le sue labbra non riuscirò mai a scordarlo, esattamente come l’odore di pesca dei suoi lunghi capelli color cioccolato fondente e i suoi profondi occhi color zaffiro. Le avrei chiesto di sposarmi una volta che entrambi avessimo finito Hogwarts, ma per colpa sua, per colpa di Voldemort, per colpa la sua follia omicida, la stessa che uccise Sephir, non è stato possibile…

Guado l’orologio. Un minuto, Solo sessanta secondi di tempo prima che scocchi la mezzanotte e solo un incantesimo per mettere fine a tutto. Non ho paura di affrontare Azkaban per via dell’incantesimo che in questa circostanza sono costretto ad utilizzare, perché non ho altra scelta, se non utilizzo quell’anatema potrei anche non riuscire a vincere questa battaglia e non è questo che voglio!

Un solo incantesimo. Un solo attimo. Entrambi, sia io che il mio Alter Ego malvagio usiamo quelle ultime forze che ci restano, puntiamo le nostre bacchette contro il nostro avversario e pronunciamo due semplici, quanto mortali, parole:

“AVADA KEDAVRA!”

Due lampi verdi squarciano il buoi del luogo attorno a noi colpendo me e Voldemort. Il raggio partito dalla mia bacchetta colpisce per primo solo per un secondo, ma mi basta perché proprio ora, mentre sento la vita scivolarmi via come la sabbia dalle mani e lasciarmi definitivamente, vedo i fuochi d’artificio che esplodono nel cielo.

Ce l’ho fatta! Ho raggiunto il mio obbiettivo e anche se non potrò godermi la vittoria e la vita con i miei amici, anche se so che la mia morte porterà solo dolore alle persone a me care, sono felice: Voldemort è morto, non tornerà mai più, i miei amici potranno vivere felici senza la paura di dover rischiare la vita in una guerra in cui non centrano e io… io potrò rivedere la persone che fino ad ora mi hanno protetto dall’altro.

Eccole… già vedo le loro sagome: mia madre e mio padre, così vicini, si tengono per mano e mi sorridono facendomi capire che ora posso stare tranquillo, che non c’è più nulla da dover fare; Sirius, anche lui è lì con loro, il mio padrino mi guarda soddisfatto con i suoi profondi occhi grigi; e infine c’è lei, Sephir, neanche la morte è riuscita a diminuire la sua innaturale e rara bellezza, ed è proprio lei che dice le parole che volevo proprio sentire:

“Ce l’hai fatta Harry! Hai sconfitto Voldemort! Non disturberà mai più la pace nel mondo!” la sua dolce voce risuona nelle mie orecchie melodiosa come al solito. “Ora Harry puoi riposare tranquillo, il tuo compito è finito.”

Con un gesto mi fa capire che devo seguirli. Sto per compiere il primo passo quando mi ricordo di non aver ancora salutato i miei amici, quindi ora mando a loro un pensiero, sperando che raggiunga i loro cuori.

Buon anno nuovo ragazzi!

Vi auguro una nuova vita piena di gioie, soddisfazioni e fortuna eterne!

 

 

  
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