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Autore: slenderguy93    09/09/2017    2 recensioni
Ormai sono passati due mesi da quando la vita di Dante è stata stravolta.
E' stato costretto ad accettare che nascosto dal nostro, esiste un altro mondo, violento e spietato, abitato da creature antiche e potenti oltre l'umana immaginazione.
Tuttavia sembra che sia riuscito a raggiungere un equilibrio... destinato a spezzarsi nuovamente con l'arrivo di vecchie e nuove conoscenze.
Dal testo:
“La promozione si è esaurita, ed anche il mio BB è al limite.
Inizio a planare verso il suolo, lo sguardo fisso verso terra; non riesco ad incrociare quello degli altri. Ero la carta vincente del piano, ma non sono riuscito a compiere il mio dovere…
“…Ho perso il conto dei complimenti che ho fatto stasera, ma questi sono davvero sinceri e soprattutto meritati. Era da un paio di secoli che non subivo un colpo del genere.” Kokabiel è atterrato poco prima di me, e mi concede il primo sorriso privo di follia e derisione che gli abbia mai visto fare.
Peccato che non me ne freghi un cazzo che provi rispetto per me. Avrei dovuto sconfiggerlo ad ogni costo…”
Seconda parte di DxD Tales. E' consigliato di leggere prima Knocking on Hell's Doors.
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuuto Kiba
Note: Cross-over, Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Non-con, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Un esplosione immane mi fa volare per alcune centinaia di metri. È stata generata da uno dei numerosi getti infuocati che stanno devastando il campo di battaglia.
L’intera città è stata evacuata per merito del gigantesco incantesimo scagliato dai nostri nemici. Una compulsione con area di decine di chilometri quadrati.
Ora tutto ciò che resta è uno scontro all’ultimo sangue contro di loro. Sono svariate decine, forse un centinaio.
Enormi creature alate dalle scaglie che rilucono come metallo fuso, che spazzano via indistintamente diavoli, maghi, angeli e caduti. Mi rialzo, riparando le infinite crepe sull’armatura, ed asciugo il sangue che mi cola dal capo.
[…tutto questo è colpa mia. Mia, di Albion, e della nostra idiozia. Come abbiamo potuto continuare a combatterci a vicenda così a lungo ignorando tutto ciò che ci circonda?!]
Stringo i denti. Il mio sguardo cade sul corpo del ragazzo dai capelli argentati che giace a terra schiacciato da una zampa dorata.
Il suo proprietario è il drago più grande che abbia mai visto: sarà alto almeno trenta metri, e lungo ben oltre il centinaio. Sta emettendo una devastante fiamma che ricopre l’intero edificio in rovina che funge da nostro campo base.
Ad impedire che venga spazzato via insieme a tutti coloro che vi ci sono rifugiati, un crepitante schermo rosso-nerastro generato da un uomo dai capelli cremisi.    
Notevole, giovane Lucifer. Sei senza ombra di dubbio superiore all’originale ed alla sua indegna prole, ma… ormai dovresti aver capito che questa resistenza è futile. Accetta la tua punizione insieme al resto della tua specie!”
Delle rabbiose risate distolgono la mia attenzione da quella prova di forza. Il loro autore è un giovane biondo armato di katana che sta polverizzando i pochi soldati diavoli ancora in vita.
Anche quelli di alta classe vengono spazzati via in una sola mossa, sia essa un colpo diretto oppure una scarica di lampi sacri. Mi preparo ad attaccarlo, ma vengo fermato da una voce dolorosamente nota.
“…Non avrei mai voluto che finisse così. Del rancore per non aver potuto conoscere i miei fratelli ce l’ho, però… ho sempre dato più importanza alla pace che alla vendetta, e speravo che anche i miei compagni in fondo, la pensassero così. Speravo di riuscire a fare da mediatore, ed impedire l’ennesimo massacro. Ma ho fallito.” No… non lui…
Un ragazzo castano vestito con una bianca uniforme da combattimento si sta dirigendo verso di me, circondato da un alone di puro gelo. Tocca una scritta in lingua draconica sulla sua manica destra illuminandola, la quale svanisce esponendo il braccio che proprio ora si sta ingrossando e ricoprendo di scaglie argentee ed incise. 
“…Ormai, tutto ciò che posso fare è adempiere alle mie responsabilità, risparmiandoti una ‘vita’ breve e piena di combattimenti, dolore e disperazione… dopo quanto successo, la mia gente non ti darà mai tregua. Questo è un addio, Dante.” Solleva il braccio, circondato da quello che so essere un touki incredibilmente denso e distruttivo; quindi con un balzo mi arriva istantaneamente addosso, sferrandomi un potentissimo pugno al petto.
Il semplice spostamento d’aria è sufficiente ad incrinarmi nuovamente la corazza, poi, nell’istante in cui il colpo mi raggiunge, tutto si fa nero.
 
[Questo è esattamente il genere di destino che ognuno di noi ha avuto… e che tu avrai.]
[Non puoi sfuggirgli. Nessuno ci è mai riuscito.]
[Credi che la premura di quel diavolo rosso e di quei due arcangeli basterà a salvarti? Povero illuso…]
[È scolpito nelle nostre anime: immutabile ed infinito, come un serpente che si morde la coda!]
 
 “AAAAH!!!” mi tiro a sedere ansante, con il cuore che martella a mille.
…Assurdo. Proprio ora mi devono venire incubi come questo? Oltretutto era così maledettamente vivido… e quelle dannate voci alla fine!
Perché mi suonano familiari?
“…Lathian.” …immagino sia dovuto al timore di dover affrontare lui ed i suoi compagni.
“Dante, va tutto bene?” la voce di Xenovia mi risveglia del tutto. E mi ricorda in che posizione ci troviamo.
Il mio braccio è ancora intrappolato tra le sue, e lei mi sta guardando un po’ preoccupata. Quindi si rende conto anche lei della nostra posizione.
“Tutto bene, ho solo avuto… uno strano sogno, non preoccuparti. Piuttosto, ora che sei sveglia che ne dici di lasciarmi andare?” lei mi molla leggermente imbarazzata, e finalmente mi alzo. Controllo l’orologio: abbiamo fatto tardi, e ci resta solo una mezz’ora prima degli impegni della giornata.
Perché nel gruppo Gremory la domenica è il giorno dedicato agli allenamenti di squadra, ovviamente.
…penserò più tardi a tutto questo, ora abbiamo altro da fare.
“Preparo la colazione, tu intanto sistemati a dovere: abbiamo un vampiro agorafobico da addestrare.” Lei annuisce distrattamente, e si dirige verso le camere.
Quindici minuti dopo finiamo di spazzolare tutto, ed è il mio turno di prepararmi; mentre Xen raccoglie in un borsone le attrezzature per l’allenamento, e ricontrolla il programma per Gasper che ha buttato giù ieri.
“Fatto tutto?” chiedo raggiungendola ora che siamo entrambi lavati e vestiti.
Lei annuisce, ma mentre faccio per uscire dall’appartamento mi ferma trattenendomi per la manica.
“…Senti. Ti ha dato fastidio… rimanermi vicino durante la notte? Perché non sono sicura di come interpretare la cosa… l’hai fatto per gentilezza o—“
“—aspetta. Tra pochi minuti dobbiamo incontrarci con gli altri a scuola, ed anche se il cerchio di teletrasporto è sul pianerottolo, temo di aver bisogno di un po’ di tempo per riordinare le idee, e rimettere in moto il cervello.” Lei sembra stupita, ma comunque accetta la mia richiesta.
Poco dopo ci troviamo nel vecchio edificio scolastico della Kuoh, e ci riuniamo con il resto del team. O meglio, parte di esso.
Koneko e Mil-tan ci stanno aspettando davanti la porta della stanza di Gasper, gli altri tre invece sono di nuovo impegnati con i preparativi per il summit di stasera.
“…prima iniziamo e prima finiamo...”
“La tua mancanza di entusiasmo non è affatto carina Koneko-chan. Ci penserò io a portare energia ed allegria in voi due ragazzi problematici, nyo!”
…sigh.
 
“Yaaaaahhh! Non mi inseguire mentre brandisci Durrandal!!!” come da programma, ci troviamo nel cortile, ed il piccolo vampiro sta ora facendo una maratona forzata con tanto di coach che gli alita sul collo. Una coach che sventola compiaciuta una spada sacra che emana un aura ed un suono minaccioso.
…non che mi potessi aspettassi nulla di diverso, avendo lasciato a Xen carta bianca sull’addestramento di Gasper.
Comunque, il motivo per cui quel piccoletto può girare di giorno è che è un Diurno, un mezzo-vampiro che non subisce danno dalla luce solare.
C’è da  dire che non ha tutti i torti ad essere così terrorizzato: se per diavoli e vampiri la luce angelica è un veleno, è perché contiene dell’aura sacra, la quale in forma pura è un acido che ci dissolve direttamente al contatto. Ovviamente poi molto dipende da forza e costituzione della vittima e dal livello di potere sacro, ma essenzialmente il funzionamento è questo.
“…Gya-kun, se lo mangi diventerai più forte e potrai scappare meglio.”
“Kyaaaahhh! Koneko-chan questo è bullismo verso di me!” ed anche la nostra torre si è aggiunta all’inseguimento, puntando una testa d’aglio verso il nostro bersaglio protetto.
Pare che quei due siano nella stessa classe, mi chiedo se riusciranno ad andare d’accordo… ammesso e non concesso che lui riesca a trovare il coraggio di frequentare le lezioni.
La scenetta sta andando avanti da parecchi minuti, quando percepisco l’arrivo di un altro diavolo: Saji. Proprio in quel momento, Gasper decide di andare a nascondersi dietro le gonne di Mil-tan.
Letteralmente.
“Oh, siete qui. Avevo sentito dire che era stato tolto il divieto sul servo hikikomori*, e volevo dare un occhiata. È l’incantevole ragazza nascosta dietro… il vostro nuovo alfiere?” fa con qualche contrazione alle sopracciglia. Sembra indeciso se essere felice della carineria ‘della’ nostra alfiere, o terrificato dall’aspetto dell’altro.
“Sì. Lui è Gasper Vladi. Spero che andrete d’accordo…” come previsto, al sentire un certo pronome assume un espressione agghiacciata.
“Beh, questa è una vera trappola. Oltretutto, dal momento che indossa degli abiti da ragazza vuol dire che vorrebbe mostrarli a qualcuno, giusto? E siccome è un hikikomori, è una forte contraddizione. È molto strano.” …non sono certo di capire cosa voglia dire, né di volerlo fare.
“…In verità li indossa solo perché li trova comodi. E carini. Sigh. Comunque, anche il tuo look non è male…” infatti sta indossando dei corti pantaloni da lavoro, una semplice maglietta, guanti di cotone imbottiti, ed un cappello di paglia a tesa larga. A completare il quadretto, stringe tra le mani una paletta per le aiuole.
Lui sporge il mento tutto impettito.
“Come vedi sto finendo di occuparmi della manutenzione del giardino. La Kaichou vuole che per stasera la scuola sia lustra come uno specchio, è il mio dovere di pedone.” Beh, si dice che il lavoro nobiliti l’uomo… funzionerà anche con noi? Ma non vedo Nimura.
Mi auguro che non sia perché da vero gentiluomo Saji si è offerto spontaneamente di fare anche la sua parte, perché altrimenti la vedo dura per lui… sebbene ritrovarsi circondato da ragazze dovrebbe essere il sogno di ogni maschietto, ho come la sensazione che quest’uomo rischi di fare da galoppino per mooolto tempo, se non inizia a cambiare il suo atteggiamento da zerbino… 
Drizzo le orecchie.
Un’improvvisa increspatura nell’aria mi ha fatto scattare in allerta. È stato come un lievissimo sbuffo d’aura che si manifesti dal nulla.
“Quindi i servitori delle casate dei Maou stanno giocando qui. Ah, e ci sei anche tu Dante… piacere di rivederti.” Un giovane uomo dallo sguardo diabolico che indossa uno yukata* compare dal boschetto vicino a noi. Azazel.
“…Governatore. Ha nuovi ordini da darmi?” alle mie parole, l’atmosfera si fa rapidamente tesa. Gli unici a rimanere neutri e a dirla tutta, un po’ confusi, sono i nostri alfieri: Mil-tan in quanto nuova leva non ha ancora realizzato chi ha di fronte, Gasper era fin troppo agitato e probabilmente non mi ha sentito.
“Ehi, Dante-senpai… per Governatore, intendi davvero il leader supremo dei Grigori?” al mio annuire, Saji si stringe nervosamente il polso, come se fosse indeciso se evocare il suo SG o meno.
“Suvvia, non è necessario essere così agitati, ormai dovreste saperlo che questo summit era programmato già da un pezzo da me e Sirzechs… e no, ragazzo, finche non decideremo come gestire ufficialmente la tua posizione, non riceverai altri ordini da parte nostra.”
“Capisco. Questa sarebbe quindi una visita di cortesia?” faccio calcando l’ultima parola.
“Eh, così si può dire. Non vedo però il detentore della spada sacro-demoniaca, peccato. Giovane pedone dei Sitri, se vuoi evocare il tuo SG, fallo pure. Anzi, non mi dispiacerebbe affatto vedere il lavoro a cui abbiamo contribuito…” Saji sbatte le palpebre confuso.
“Che… che vuole dire? In che modo i Grigori hanno aiutato nel potenziamento del mio Absorption Line?” Azazel sorride mentre un lampo di eccitazione gli passa negli occhi. Giusto, è un fanatico dei Sacred Gear…
“La tua padrona si è rivolta a Mephisto Phele ed alla sua organizzazione operante nel mondo umano: devi sapere che io e quel dannato volpone siamo conoscenti di vecchia data, e sebbene apparteniamo a fazioni differenti, ci siamo sempre dati una mano a vicenda. Perciò quando mi è giunta voce che i suoi maghi stavano cercando gli SG di Vritra, mi sono offerto di dargliene uno, visto che durante gli ultimi secoli siamo riusciti a collezionarli tutti meno quello che avevi tu.” Il biondo spalanca la bocca esterrefatto. Beh, in effetti quando ha fatto tutto questo eravamo ancora ufficialmente nemici, con tanto di Kokabiel in giro a fare danni…
Dopo che si è ripreso, Saji evoca il suo guanto: è nero e con una trama ondulata simile alle spire di un serpente, e da un gioiello viola sul dorso della mano emana una fumosa aura oscura. Il caduto inizia ad osservarlo attentamente, tenendosi ad una distanza opportuna.
“Mmmh. La fusione è riuscita meglio di quanto mi aspettassi: anche se sono due distinti SG, si sono collegati tra loro in modo da influenzarsi a vicenda, e perfino i pezzi di anima che ne compongono il nucleo si stanno riunendo spontaneamente... davvero affascinante.” Solleva gli occhi al cielo perso in qualche riflessione, quindi posa lo sguardo su Gasper.
“Tu sei il possessore del Forbidden Balor View, giusto?” sentendosi interpellato, il mezzo-vampiro si nasconde il più possibile dietro la sua massiccia collega.
“Se non riesci a controllarlo diventerà una minaccia per gli altri. Dovresti fare in modo di sviluppare un metodo di attivazione proprio, piuttosto che cercare di sopprimerlo. Per riuscirci ti consiglio di farti aiutare da lui: se assorbisse il potere in eccesso, dovresti riuscire a gestirlo più facilmente.” Indica Saji con un cenno del capo, il quale assume un aria sorpresa.
“Posso usare l’Absorption Line anche per assorbire i poteri di altri SG?” Azazel annuisce.
“Certamente. Tuttavia è grave che tu non ti sia informato il più possibile ed abbia compiuto dei test. Se riuscirai a comprenderlo meglio, il numero di cavi emessi aumenterà; inoltre se vuoi riuscire ad utilizzare adeguatamente il Shadow Prison, prima dovrai raggiungere una certa maestria nel SG che funge da base.” Dopo aver sentito ciò, Saji diventa silenzioso. Credo che ora avrà parecchio su cui riflettere.
“Infine, il metodo più veloce per semplificare il lavoro di quel mezzo-vampiro, e fargli bere un po’ del sangue del Sekiryuutei. Questo gli farà acquisire abbastanza potere da sostenere più facilmente l’uso del SG. Beh, il resto lo lascio a voi.” Si gira, ed inizia ad allontanarsi. Quando la sua presenza è quasi scomparsa però, sentiamo ancora la sua voce arrivare dal boschetto.
“Ah giusto, mi scuso per Vali. Era davvero impaziente di controllare i progressi del suo rivale, e immagino che vi avrà causato qualche fastidio… comunque, è ancora deciso a risolvere la disputa tra il Bianco ed il Rosso solo in un lontano futuro.” Ci guardiamo tutti perplessi. Pare che le voci su di lui fossero tutte—
[Dopo aver organizzato l’allenamento dei tuoi compagni, raggiungimi nel retro dell’edificio principale: c’è qualcosa di importante di cui ti devo parlare.] –vere.
E questo che diamine significa? Di tutti i momenti che poteva scegliere per usare il canale telepatico d’emergenza, lo fa ora a missione conclusa?!
[…Farai meglio a fare quel che dice. C’è qualcosa di cui né io né lui non ti abbiamo parlato: riguarda i postumi del Juggernaut Drive. È il momento che tu sappia la verità.]
Altri segreti che mi riguardano, eh Ddraig? Iniziavo quasi a sentirne la mancanza…   
Sbuffo seccamente.
“Saji, ti spiacerebbe aiutarci nell’allenamento di Gasper? Come leader non sarà tra i più affidabili, ma non credo che esista al mondo maggior esperto di SG di Azazel. Dopo ti aiuterò a finire il lavoro nelle aiuole.” Lui si riscuote, e annuisce deciso. Decidiamo di spostare l’allenamento in palestra in modo da calmare un po’ Gasper, che trovandosi in un ambiente chiuso, per quanto spazioso, si distende un po’.
Quindi elaboriamo un piano di allenamento che prevede di impegnarlo in una partita di Dodgeball con tanto di guinzaglio drenante offerto da Saji. Il piano è di fargli bloccare le palle in arrivo, costringendolo ad imparare a gestire il suo potere a comando in modo da non essere riempito di pallonate.
Ovviamente le principali ideatrici sono state Xenovia e Koneko, non sia mai che rinuncino al divertimento di tormentare istruire il nostro compagno. Il compito di Saji invece è esattamente quello consigliato dal governatore.
“Mil-tan, mi affido a te per controllarli. Io devo fare rapporto alla Master, cercherò di tornare il prima possibile.”
“Puoi contare su di me, nyo! Non lascerò che Gasper-kun subisca troppi danni!” e con questo credo che per un oretta o due saranno impegnati. Spero di risolvere in fretta con quel tipo…

 

“……..Una buona notizia ogni tanto è chiedere troppo, vero? Cazzo!” tiro un violento calcio ad un sasso, che vola via per qualche decina di metri andandosi a seppellire nel tronco di un albero. A qualche passo da me, Azazel aspetta in silenzio la fine della mia sfuriata.
Tutto questo… è un vero schifo! Proprio quando inizio a pensare che le cose si siano stabilizzate un po’, ecco che scopro che la bravata che mi ha permesso di sconfiggere Astaroth e il suo gorilla (fatta del tutto inconsapevolmente), non ha ancora finito di farmi pagare lo scotto.
“Comunque, vediamo se indovino perché me lo dice solo ora… la mia missione era troppo importante e temeva che la mia povera testolina non avrebbe retto sapendo di una torma di spiriti incazzati neri e desiderosi del mio sangue sigillata nel mio Longino?” ma che bello, ora potrei tranquillamente ottenere il ruolo di protagonista nel prossimo Insidious…
“Esatto, sebbene quelli sigillati in realtà siano meno di una decina. So che non è bello essere tenuti all’oscuro di cose che ci riguardano, ma anche lasciando da parte la questione dei rischi, era importante che tu acquisissi più forza possibile. Devi capire che l’unico che può affrontarli sei tu stesso, quello che io e gli altri membri delle tre fazioni possiamo fare è solo rimandare il vostro confronto creando delle protezioni nel tuo subconscio.”
…Ddraig, qualcuno dei tuoi altri possessori è mai riuscito quantomeno a bloccarli?
[…a bloccarli sì. Uno di loro dopo aver raggiunto il Juggernaut Drive è riuscito a tornare indietro, e rinunciando all’uso del SG, ad impedire ai suoi predecessori di prendere il controllo della sua mente. Ma così facendo ha passato i pochi anni che gli restavano in isolamento, e questo gli è stato possibile solo grazie alla sua grande conoscenza nelle arti magiche.]
…ci occuperemo domani di questa faccenda. Ora…
“Capisco. Ha qualche altra buona notizia da darmi o magari informazioni utili riguardo al summit?” 
“Temo di no. Tutto ciò che dovrai fare è rispondere ad una domanda personale o due. Durante l’incontro con Sirzechs ormai avrai capito l’importanza che hai all’interno delle tre fazioni, e di sicuro qualche pezzo grosso ne vorrà sapere di più su di te… se vuoi posso tagliare la testa al toro e portene una io, tipo, che so, quali siano i tuoi obbiettivi…” …non…ci…credo.
MA QUESTO C’HA LA FACCIA COME IL CULO!!!
Ero uno studente qualunque fino a pochi mesi fa, ma a causa dell’incapacità di quest’uomo di tener sott’occhio i suoi sottoposti, mi sono ritrovato a lottare per la vita sia con loro che con i suoi nemici… e dopo esserne miracolosamente uscito(con la durata vitale azzerata, ricordiamolo), questo cosa fa?
Mi ricatta con la vita dell’amica per cui ho rischiato il collo, rendendomi di fatto il suo cagnolino ubbidiente, e solo DOPO che ci sono DI NUOVO quasi rimasto secco a causa di uno dei suoi… MI VIENE A CHIEDERE TRANQUILLAMENTE QUALI SONO I MIEI OBBIETTIVI?
Senza che me ne renda conto, la mia aura inizia a manifestarsi, iniziando a far vorticare l’aria intorno a me.
“…beh, allora credo che non rifiuterò la sua gentile offerta, in effetti un interrogatorio dei piani alti di Paradiso ed Inferno me lo risparmierei volentieri. Lei invece, crede di poter accettare un mio piccolo regalo, segno della mia gratitudine per tutto quello che ha fatto per me?” la mia voce è calma e lenta, ma trasuda tanto di quel veleno, da far accigliare il caduto che mi guarda con aria un po’ incuriosita.
“E di quale regalo si—“ si interrompe alla comparsa di un bagliore rosso.
[BOOST!BOOST!BOOST!]
Pianto bene i piedi nel terreno mentre l’aura del Boosted Gear aumenta sempre di più, e ne convoglio una gran quantità nel braccio inguantato.
“Allora Governatore, accetta o non accetta?” lui sospira portandosi una mano alla fronte.
[BOOST!BOOST!BOOST!BOOST!BOOST!]
Ho attivato anche le formule magiche di Beelzebub per ridurre lo stress causato al corpo dall’enorme quantità di energia che sto caricando, il tutto mentre fisso in modo glaciale questo… individuo.
“…Accetto. Un buon capo dovrebbe saper comprendere i desideri dei suoi subordinati, ed agire di conseguenza. Oltretutto… direi che me lo sono meritato.” …alla fine una minuscola briciola di senso della responsabilità ce l’ha ancora, sto’ bastardo… o forse ha capito che questo se lo beccherebbe in ogni caso.
[EXPLOSION!]
L’aura che ho accumulato viene rilasciata, e tutta quella che il mio corpo può sostenere viene convogliata dentro di esso, mentre quella rimanente continua a circolare all’interno del SG grazie alle formule di conduzione, filtrando gradualmente verso l’esterno.
Faccio un passo in avanti, arrivando a portata di braccio di un Azazel alquanto rassegnato, e carico il pugno; in questo istante, rilascio l’energia extra generando un rivestimento cremisi simile ad un’armatura intorno al mio corpo. A quella vista lui spalanca gli occhi scioccato.
“…Manifestazione di Aura Condensata?! È assurdo, come fa un principiante a—“
BOOOOOM!
Il cazzotto lo centra in pieno mento, causando una possente onda d’urto, e facendogli piegare lievemente il capo verso l’alto. Gli alberi intorno a noi si agitano come colpiti da una forte tempesta, tuttavia… una volta ritratto il braccio noto di non aver lasciato neanche il più piccolo segno o livido.
…beh, non è che mi aspettassi chissà cosa…
“…te ne basta uno?” fa riabbassando flemmaticamente la testa.
“…sì. A più tardi, ‘capo’.” Giro i tacchi e mi dirigo verso la sede del club. Ora mi sento un po’ meglio.
…Ha detto ‘Manifestazione di Aura Condensata’. Di cosa si tratta, Ddraig?
[Esattamente ciò che suggerisce il nome: mantenere attiva dell’aura condensata all’esterno del corpo, facendogli assumere la forma e le qualità che si desiderano. Il funzionamento è praticamente identico a quello del touki e della luce angelica.]
…ma non è quello che faccio da quando ho iniziato a seguire lezioni di magia con Akeno? Evocare e lanciare attacchi con lo youki non mi pare così complicato…
[Vedi, c’è una sostanziale differenza tra il caricare e colpire in breve tempo, e il creare oggetti di pura energia demoniaca: dopotutto essa è di tipo volatile, diversa dalla luce e il ki. È come paragonare lo sforzo di sollevare uno scatolone per appoggiarlo su un tavolo, e il farsi una maratona reggendolo  mentre se ne riordina il contenuto… infatti, è molto più complicato fargli assumere forma solida, che comprimerla momentaneamente per potenziare gli attacchi.]
…in pratica la percezione e la concentrazione necessarie sono eccessive per un diavolo di bassa classe?
[Altroché. Da quel che ne so, coloro in grado di farlo sono rari anche tra quelli di classe media, queste capacità sono proprie dei diavoli incantatori di alta classe come l’erede dei Sitri.]
Uff, mi chiedo se dipenda da quella questione dei chakra di cui mi ha parlato Koneko… mi sa che l’agenda della settimana prossima traboccherà di impegni.
Spero almeno che Rias non mi faccia il terzo grado…
 
 
 [Azazel]
 
 
Mi sto allontanando dallo spiazzo in cui ho ‘parlato’ con il Sekiryuutei, massaggiandomi piano il mento: a quanto pare ora trattare con lui sarà ancora più difficile, perciò la sua collaborazione in quel progetto è andata a farsi benedire. Anzi, se ne venisse a sapere mi sa che si incazzerebbe come una bestia.
Uff, pazienza. Credo che ora farò una salto in quel locale che—
“Ma ciao. È da un po’ che non ci si vede, vecchio mio.” Una voce inaspettata mi congela sul posto. Pare che abbia migliorato la sua capacità di nascondere l’aura… o forse ero solo io ad essere un po’ troppo distratto.
“…Ciao anche a te. Che… sorpresa trovarti qui.” Un uomo alto, dai capelli bruni e ricci e gli occhi verde intenso compare alla mia destra. Indossa una semplice tunica beige, stretta in vita da uno spesso cinturone dotato di diverse tasche, e calza dei sandali di epoca classica.
“Eh, con tutte le voci che circolavano, ero curioso di vedere il luogo dove si terrà il summit. Purtroppo non potrò partecipare, ma anche io volevo buttare almeno un occhio ai ragazzi che hanno dato vita a questa possibilità, a proposito dei quali… avevo un lavoretto da svolgere.” …ecco perché il SG di quel ragazzo mi dava quella strana sensazione… era passato sotto le sue cure.
“Immagino, presto riuniremo anche gli altri pezzi così potremo completare il risveglio di quel vecchio serpentone.”
“Non vedo l’ora: Vritra è stato diviso, ma il suo spirito è forte e non si è spezzato. Unito al lavoro tuo e di Mephisto, il mio è risultato relativamente semplice, almeno per questi primi due pezzi.  Per l’aggiunta del nostro dono temo ci vorrà ancora un po’, invece. Ad ogni modo… hai già pensato a come rimediare al casino causato da Kokabiel?” …mmm, cosa intendi dire ‘vecchio mio’?
“Beh, avrei mezza idea… perché me lo chiedi?” la sua espressione passa istantaneamente da serafica a fredda e tagliente.
“Azazel. A causa della nostra inadempienza, dei nostri sottoposti hanno sofferto molto, e pure per due dei nostri buona parte della responsabilità è anche tua. Hai accettato di sostituire Shemz come capo dei Grigori, quindi dovresti essere in grado di gestire gli altri leader, e se proprio non ti è possibile, almeno prendere le dovute contromisure. Invece alla fine è dovuto intervenire un esterno per evitare il peggio.” Ah, forse ho capito.
“In effetti hai ragione, ma è dura stare dietro e prevedere le azioni di tutta la nostra organizzazione, anche se era parte del piano—“
“—Questo tuo atteggiamento ti è già quasi costato il Sekiryuutei, e considerata l’indole del Hakuryuukou… mi capisci? Devi darti una regolata. E gradirei anche che pure tu porgessi le tue scuse a quella povera ragazza.” …oh.
“…quindi eri tu. Avevamo sentito di un arcangelo che ultimamente visita giornalmente una certa abbazia in Inghilterra, ma non pensavo fosse addirittura uno di voi quattro.”
“…Certo che sono io. Sono il più indicato per situazioni del genere, sebbene ci sia un limite a quanto possa fare. Le ferite fisiche posso guarirle quasi tutte in un battito di ciglia. Quelle della mente con impegno e pazienza. Quelle dell’animo… di solito sono un bel problema anche per me.” Sembra essersela presa a cuore… come tutti i suoi pazienti, del resto.
“Mi auguro che d’ora in poi tu prenda seriamente sia le iniziative che riguardano la tua organizzazione, che quelle che svolgeremo tutti insieme. Visto che lavoreremo tutti a stretto contatto con gli umani, dobbiamo ricordarci più che mai che ogni nostra azione ha pesanti conseguenze su di loro.”
“…ho capito, non serve che continui con la predica, Raffaele.  D’ora in poi i piani li prepareremo insieme.” Lui mi osserva attentamente, cercando tracce di inganno e menefreghismo, ma poi sospira ed annuisce sollevato.
“Molto bene, è bello sapere che persino tu alla fine sia maturato un poco. Pare che non dovrò applicare nuovamente il metodo di persuasione tramandatomi da nostro Padre…” mentre lo dice, sogghigna facendo saltellare sul palmo della mano un grosso sasso. Sento il gelo pervadermi il corpo.
I ricordi di quel periodo… sono passati parecchi millenni, ma sono ancora nitidi e dolorosi nella mia mente.
“…non tirar fuori quell’episodio. Per essere Il Guaritore, sai essere davvero sadico… mi chiedo perché non sia già caduto anche tu.” Ridacchia divertito.
“Sadico io? Ma quando mai… beh, ora devo proprio andare. Almeno durante la riunione, cerca di non punzecchiare troppo Micky, okay?” Detto ciò, svanisce in un lampo di luce.
…Come al solito, non sono sicuro se essere felice o preoccupato di averlo incontrato. Mi conosce fin troppo bene, ed ancora sembra determinato ad inculcare una buona dose di disciplina a me ed immagino anche gli altri… ma è pur sempre l’unico dei 4 nostri ex-superiori con cui sia mai andato d’accordo.
Fino a quel giorno, almeno. Lui ed il suo atteggiamento da fratello maggiore… bah.
Porto inconsciamente le mani in un certo punto del corpo, che ha iniziato a dolermi verso la fine del discorso.
Riallacciare i vecchi rapporti potrebbe non essere così male. Forse.
 
 
[Dante]
 
 
Il sole è ormai svanito oltre l’orizzonte, lasciando nel cielo scuro solo qualche traccia rossa.
Io e Xenovia stiamo camminando verso la scuola in tutta calma. Anche se grazie agli arrangiamenti di Akeno possiamo entrambi teleportarci direttamente lì (di norma solo i diavoli possono usare i propri cerchi di trasporto), abbiamo preferito fare due passi per goderci la frescura della sera… e digerire tranquillamente la cena.
Lei sta fissando le stelle che iniziano a fare capolino, e sembra persa nei propri pensieri. Direi che è il momento, abbiamo un discorso in sospeso.
“…se non sbaglio stamattina mi avevi chiesto spiegazioni riguardo alla notte scorsa.” Lei si gira appena, inclinando il capo di lato.
“Posso sinceramente dirti che non mi ha dato affatto fastidio. Non volevo svegliarti, così mi sono limitato a stravaccarmi pure io… nulla di cui ti debba preoccupare.”
“…” continuiamo a camminare in silenzio per un po’, ma mentre passiamo davanti al parco, lei si immobilizza. Sta osservando intensamente la fontana, facilmente visibile fin da qui.
“…Quello che invece mi hai detto quella notte* era solo per calmarmi, o pensavi veramente ogni singola parola?” …eh?
“Beh, quello…” prendo fiato e coraggio. Fuori le palle, amico.
“Sì, pensavo veramente a tutto ciò che ti ho detto. Ho calcato un po’ la mano per essere sicuro che recepissi il messaggio, ma io ti ammiro sul serio, e non volevo che ti crucciassi per cose che vanno oltre il tuo controllo, o per cui non hai davvero avuto possibilità di scelta.” Per un po’, nessuno dei due fiata. Quindi lei annuisce, e riprende a muoversi.
“In tal caso…” un ghigno pericoloso inizia a formarsi sul suo volto.
“…se non sbaglio volevi avvicinarti a me e riuscire a farmi interessare a qualcosa che non riguardi la Chiesa. La seconda ti è riuscita, sebbene indirettamente… per la prima, devi dimostrare di saper tenere il mio passo.” …che vuole dire? Ma soprattutto, mi auguro che con ‘interesse’ si riferisca alla scuola e non al frequentare certi siti…
E in questo istante, lei scatta come un fulmine aggiungendo dell’altro solo dopo una decina di metri.
“…l’ultimo che arriva a scuola si occupa delle pulizie della casa per tutta la settimana prossima!” ……EEEH?!
Quella dannatissima… mi metto a correrle dietro, imprecando in tutte le lingue che mi vengono in mente, aramaico, enochiano* e sanscrito compresi.
Grazie alla mia velocità sovraumana riesco a recuperare parecchio terreno, ma lei utilizza le sue doti atletiche per prendere scorciatoie impensabili come il sfruttare un muro come trampolino per scavalcare una recinzione di oltre tre metri, mantenendo così un po’ di vantaggio(per la cronaca, io la recinzione ho provato a saltarla direttamente, inciampando però sulla sua cima e schiantandomi di faccia dopo un assurdo carpiato).
Durante il percorso quasi non mi rendo conto di aver messo su uno stupido sorriso… eppure il cervello non dovrebbe aver subito ripercussioni dalla botta… credo.
Alla fine arriva al traguardo con quattro metri di vantaggio. Si gira con espressione trionfante, e subito scoppia ridere.
“…se non altro il trofeo per le migliori cappellate resta saldamente in mano tua…” mugugno qualcosa mentre cerco un fazzoletto per tamponarmi il naso gonfio da cui cola un filo di sangue. Mentre mi preparo a rovistare in ogni mia singola tasca, ne vedo uno spuntarmi davanti.
“Tieni, il premio di consolazione.” Sospiro rassegnato, ed inizio a tamponarmi sotto il suo sguardo divertito.
“Davvero notevole. Voi due insieme emanate un’aura simile a quella di Tobio con la sua bionda, ma ancora più vivace.” Entrambi ci irrigidiamo un po’. Appoggiato come suo solito in posa plastica al muro della scuola, c’è Vali.
“…ciao anche a te. Non hai niente di meglio da fare che appostarti ed importunarmi ogni santa volta che passi dalle mie parti?” lui sbuffa leggermente.
“…oggi direi proprio di no, non mi restava altro che attendere l’inizio del summit. Comunque dovreste prendere esempio da quei due: come ti ho già detto, i detentori di Longinus raramente hanno vite soddisfacenti, in particolare quelli che ospitano i due Draghi Celesti. Dovresti goderti ciò che hai finché ne hai ancora l’opportunità.” Mentre lo dice, lancia un’occhiata complicata verso il magazzino delle attrezzature sportive, quindi se ne va senza dire altro.
Che intende dir— un momento. Tobio ed una bionda? Non intenderà mica…
“…tu raggiungi pure gli altri, io devo controllare una cosa.” Senza sprecare un secondo di più, mi fiondo verso l’area indiziata, ed occultando la mia aura il più possibile, inizio ad esaminarla.
L’edificio mostra tracce di una forte magia di camuffamento, che proprio ora sta iniziando a svanire. Mi arrampico fino ad una delle finestrelle e butto un occhio all’interno.
“Umph-aah! Basta Tobi, ora devo proprio andare: se arrivo di nuovo in ritardo, Nonno Mephi mi farà una ramanzina che non finisce più!” All’interno, una stupenda ragazza bionda sui vent’anni stacca a malincuore il proprio volto da quello di un giovane bruno. Hanno entrambi i vestiti un po’ in disordine, infatti ora se li stanno sistemando.
 Il ragazzo è chiaramente Ikuse Tobio, aka Slash/Dog, l’altra invece… non la conosco. Tiro sottovoce un sospiro di sollievo, e faccio per scendere dalla mia postazione, quando noto uno strano sigillo azzurrino tremolare e svanire sulla spalla di lui.
…che cos’era quello?
“Cerca di fare attenzione: ho una brutta sensazione riguardo a questa conferenza. Promettimi che terrai gli occhi aperti ancora più del solito.”
“Ci puoi giurare. Con tutti i casinisti che ci sono in giro, le probabilità che vada liscia sono fin troppo basse, perciò prenderò tutte le precauzioni del caso.” Lei fa un paio di passi indietro, quindi attiva un cerchio di teletrasporto di fattura differente dai nostri. Mentre la luce la avvolge, si copre il capo con il cappuccio della sua cappa, e sorride un ultima volta prima al ragazzo, poi ad un punto nell’ombra.
“Ci vediamo, cuccioloni. Fate i bravi.” …giusto, c’è anche Jin—CHE CAZZO CI FACCIO ANCORA QUI?!?
Scendo rapidamente, e faccio per tagliare la corda da bravo guardone. Non devo essere scoperto, non potrei mai sopportare di essere accomunato a certi maniaci…
“…trovato qualcosa di bello?” sobbalzo violentemente. Mi ero scordato di Xen!
Che ora mi sta fissando sospettosa…
“Ehh, vieni con me che ne parliamo con comodo!” le afferro una mano e la trascino come un treno il più lontano possibile dal magazzino. Mi fermo solo una volta raggiunta la caffetteria della scuola, nell’edificio principale.
Mi giro verso di lei, e le sposto una sedia per farla accomodare ad un tavolino. Un momento… perché è tutta rossa? Forse la corsa di prima l’ha sfiancata più di quanto mi aspettassi...
“Ti offro qualcosa da bere, se lascio nella cassa i soldi non credo ci saranno problemi… cosa ti andrebbe?” lei, che mi stava fissando in modo strano, si riscuote.
“Dell’acqua… dell’acqua andrà bene.” Eseguo la transazione, e le porgo la bottiglietta. Bene, ed ora cosa mi invento?
[…è proprio necessario farlo? L’ultima volta non è finita così bene… dirle la verità e basta ti pare brutto?]
…ma è così dannatamente imbarazzante! Tch, però hai ragione, meglio evitare stupidi castelli per aria.
“Allora. Mi spiace averti mollata così su due piedi, ma le parole di quel cazzone argentato mi hanno fatto venire un terribile quanto stupido sospetto.” Lei continua a guardarmi con sguardo vacuo.
“…Hai in mente la mia amica Asia?”
 
“… davvero avevi paura che il ‘prendersene cura’ che ti aveva promesso, comprendesse anche il portarsela a letto?” chino la testa contrito ed imbarazzato. Diciamocelo, ho fatto proprio una gran stronzata… la violazione della privacy non è roba su cui scherzare, se qualcuno provasse farlo con me, gli romperei un osso o due come minimo.
“Quindi era questo il motivo della tua improvvisata. Beh, in effetti ci conosciamo appena, chiederti di fidarti ciecamente sarebbe stato troppo…” se prima ero imbarazzato, ora il mio viso sta andando a fuoco. Lo sapevo che mi sgamava… lo sapevo che mi sgamava…
“Eeeeh, sì. Scusa, mi dispiace tanto.” Mi giro lentamente verso il proprietario della voce: ovviamente Slash/Dog. Fortunatamente, non sembra particolarmente arrabbiato.
“Beh, diciamo che per stavolta passa; sei stato fortunato. Se fossi arrivato qualche minuto prima, temo che la tua incolumità sarebbe stata in serio pericolo, e mi sarebbe stato difficile spiegare ad Azazel perché il nostro Sekiryuutei fosse diventato una statua di ghiaccio.” …statua di ghiaccio? Non sembra uno dei poteri del Canis Lykaon, e dato che Tobio non è un mago…
“La mia ragazza in genere è dolcissima, ma da quando ci siamo fidanzati ufficialmente è diventata un tantino iperprotettiva… e non ti conviene prenderla sottogamba: oltre ad essere l’asso della Grau Zauberer, è anche una detentrice di Longino come noi.” …CHE?!
Cioè, non solo è la maga più talentuosa dell’organizzazione magica fondata e diretta dal famigerato Mephisto Phele, ma ha pure—
“…Non starai parlando di Lavinia Reni, la detentrice dell’Absolute Demise?” …pare che Xen la conosca.
“Proprio lei. Era piuttosto nota in Italia una decina di anni fa, non mi sorprende che la Chiesa Cattolica Romana la tenesse d’occhio.”
“Quindi la sua scomparsa è dovuta al fatto che quell’organizzazione l’avesse reclutata.”
“Esatto, e su ordine diretto del Presidente in persona per giunta, che l’ha presa sotto la propria ala ed addestrata personalmente.” Oookey, lei è decisamente una persona che non ho intenzione di far incazzare. Più di quanto già possa essere.
…ti prego, fa che non lo sia…
“Senti… è il caso mi scusi con lei personalmente oppure… è meglio che per qualche tempo le giri al largo?” Tobio ridacchia.
“Per un po’ sarà impegnata, quando avrà finito magari ve la presenterò. Ora sarebbe il caso che ricontrolli le difese apportate dalla nostra fazione: sono uno dei responsabili. Xenovia Quarta, è stato un piacere conoscerti… ci vediamo ragazzi.” E se ne va.
“…” cala un silenzio imbarazzante, che dura un paio di minuti. E mi rendo conto che rischiamo di arrivare in ritardo alla riunione al club.
“Credo sia ora di raggiungere gli altri, ormai manca poco.” Xen getta la bottiglia nel cestino, e si alza un po’ titubante.
“C’è qualcosa che ti turba?”
“…pensavo solo che tutti i presenti a questo summit fanno parte di una delle fazioni. Io sarò l’unica esterna presente… nonché l’unica umana.” ah. È la prima volta che la vedo intimorita da qualcosa del genere.
“…Come ha detto Rias-buchou, sei una testimone preziosa, e le tue azioni si sono guadagnate la stima ed il rispetto sia della fazione Maou che della maggior parte dei Grigori. E se qualcuno provasse comunque a fare lo stronzo con te, dovrà prima vedersela con me. Te l’ho promesso, no? Che se dovessero sorgere problemi durante la tua permanenza, li avrei risolti.” …le sue guance sono ancora arrossate. Pensavo che il colpo di caldo le fosse passato dopo l’acqua…   
“Giusto, era una promessa.” Ha assunto un aria assente, e la cosa inizia a preoccuparmi.
….quindi l’Hakuryuukou non aveva frainteso…
“Che hai detto?” lei scuote la testa, e mi prende il braccio iniziando a strattonarmi verso il vecchio edificio scolastico. Oh beh, se ora sta bene eviterò di scervellarmi troppo, o la mia materia grigia rischia di surriscaldarsi ancor prima del summit.
[Pfff. Guahahaha!]
…Ddraig? Perché stai ridendo?
[Niente, niente. Penso solo che su certe cose sei davvero tardo, Compagno…]
E questo cosa vorrebbe dire?
…Ddraig, mi senti?
Ddraig?!?
 
 
[Esterno]
 
 
“È ora.” Rias Gremory, dopo aver salutato insieme al resto del club i suoi due alfieri, inizia a guidarli verso il nuovo edificio scolastico dove si terrà il summit.  
Gasper è stato lasciato indietro perché il suo potere potrebbe rappresentare un problema se per sbaglio lo attivasse, Mil-tan invece si è offerta di tenergli compagnia. È stato lasciato un sigillo di comunicazione collegato ai loro compagni, grazie a cui possono seguire la riunione in remoto.
Durante il percorso, i giovani hanno modo di ammirare la potentissima barriera difensiva che delimita il territorio della scuola, oltre alla quale si notano numerose pattuglie di sorveglianza delle tre fazioni. Questa è la prima volta dalla fine della guerra che angeli, caduti e diavoli si riuniscono nello stesso luogo.
Alla fine, il gruppo si ritrova di fronte alla sala riunioni dello staff, dentro cui si percepisce un immane miscuglio di poteri, sacri e demoniaci assieme. La diavola rossa esita un istante, quindi bussa alla porta.
“Scusateci.”
All’interno, la prima cosa ad essere notata è un enorme ed elegante tavolo, chiaramente non parte dell’arredamento originario. Intorno ad esso, piazzati su lati diversi, si trovano sedute quattro persone: tre uomini ed una ragazza.
Ad occupare uno dei lati lunghi sono la Maou Serafall Leviathan, vestita straordinariamente in modo formale e castigato; e il Maou Cremisi Sirzechs Lucifer, che indossa un ampia veste cerimoniale nera con degli spallacci dorati intarsiati. Entrambi hanno un aria seria e dignitosa; dietro di loro la capocameriera del casato Gremory, Grayfia Lucifuge, attende di servire il tè appoggiato ad un carrello accanto a lei. 
Ad uno dei capi della tavola si trova invece l’attuale leader del Paradiso, l’arcangelo Michele, scortato da una serafina dalla bianca armatura. Indossa una veste rosso fuoco con inserti dorati, che tuttavia sfigurano davanti alle sue dodici ali ripiegate dietro la schiena: a differenza dei suoi fratelli e delle sue sorelle che le hanno di un bianco immacolato, le sue risplendono così tanto dall’apparire come degli sfavillanti raggi solari, e lui stesso irradia un enorme aura di pace e sicurezza. 
Infine, all’altro capo del tavolo siede scompostamente il Governatore dei Grigori, l’arcangelo caduto Azazel. Indossa abiti gotici scuri, aperti sul davanti per lasciar intravedere parte del petto, ed ha un’aria un po’ annoiata.
Dietro di lui un giovane dai capelli argentati è appoggiato al muro mentre lascia vagare distrattamente lo sguardo per la stanza. All’ingresso del gruppo Gremory però, si fa improvvisamente vigile, e tira fuori un sorrisetto alla vista del ragazzo moro che chiude la fila affiancato da una ragazza dai capelli blu.
“La mia sorella minore, la sua famiglia, e la loro ospite.” Alla presentazione di Lucifer, la giovane Gremory fa breve inchino.
“Nell’attacco di Kokabiel alcuni giorni fa erano attivi durante l’incursione.”
“Ho sentito i rapporti. Vi do ancora una volta i miei ringraziamenti.” Alle parole di Michele, Rias si inchina nuovamente.
“Mi dispiace che Kokabiel della mia fazione vi abbia turbato.” L’espressone di Azazel non cambia di una virgola, mentre parla. Nel vedere ciò, la rossa invece stringe la bocca.
“Sedetevi pure.” All’invito del Maou, Grayfia li accompagna ad una fila di sedie appoggiate al muro dietro di loro, su due delle quali sono già sistemati Sona Sitri ed il suo pedone.
La Gremory si accomoda vicino alla sua amica, seguita dalla sua regina, il cavallo, la torre, ed infine il pedone e la ragazza umana.
“Ora che sono arrivati tutti, dirò i presupposti della riunione: le persone qui presenti conoscono l’evento più importante e l’oggetto proibito: la scomparsa di Dio…” ovviamente nessuno dei presenti si mostra sorpreso dalla constatazione. 
“…ora, riconoscendo questo, continuiamo la conversazione.”
 
“Beh, non abbiamo nessun’altra cosa di cui agitarci.” L’aria si fa fredda davanti al commento inopportuno di Azazel. Non è certo il primo, ed è abbastanza chiaro si sta godendo gli scatti di tensione da lui causati.
A parte ciò, la conversazione è proseguita abbastanza spedita comprendendo numerosi argomenti riguardanti le similitudini e le differenze tra le varie fazioni, ed al modo migliore per costruire il loro rapporto da ora in poi.
Questo fino a quando vengono richiesti i dettagli dell’attacco di Kokabiel.
“Rias, potresti parlarcene?”
“Sì, Lucifer-sama.” Dopo il richiamo di Sirzechs, la sorella si alza per fare un breve rapporto, sotto lo sguardo interessato dei presenti. 
Espone con apparente tranquillità un riassunto degli avvenimenti di quella sera, ma di tanto in tanto le sue mani o sguardo hanno un lieve tremore.
“—e questo è tutto.” Finito il rapporto, al ‘Bel lavoro siediti’ del fratello Rias si riaccomoda sollevata.
“Grazie Rias-chan    !” anche Serafall le fa l’occhiolino.
“Allora, Azazel. Dopo aver sentito il rapporto, voglio sentire l’opinione del Governatore dei Grigori.” Alle parole del Maou, tutti gli sguardi si concentrano sul caduto.
“Riguardo l’incidente di alcuni giorni fa, Kokabiel, leader della nostra organizzazione, ha tenuto all’oscuro gli altri leader, me compreso, ed agito in modo indipendente. La sua cattura è stata eseguita da Vali, dopodiché nel nostro tribunale militare la sanzione è stata eseguita. La condanna è il congelamento e confino eterno nel fiume Cocito. Un rapporto sul caso vi è già stato inviato, giusto? Questo è tutto.” Michele sospira.
“Come spiegazione è la peggiore ma—conosco la vostra storia, e so che non volete dare il via a nuovi conflitti, vero?”
“Aah, non ho interesse nelle guerre. Lui ed alcuni dei suoi, ora quasi tutti imprigionati o sotto sorveglianza per mancanza di prove, erano gli unici a voler riprendere da dove avevamo mollato due secoli fa.” Questo sembra tranquillizzare le altre parti, ma Sirzechs si rivolge nuovamente a lui.
“Azazel, voglio comunque chiederti una cosa: perché nei decenni passati hai iniziato a reclutare detentori di Sacred Gear? Se non è per aumentare le forze da volgere contro di noi allora…”
“Sì, non importa quanto tempo è passato, ma non avete compiuto vere mosse contro di noi. Eppure quando hai accolto il Vanishing Dragon in molti si sono sentiti minacciati.” Anche i pensieri di Michele concordano con quelli del Maou. Al sentire ciò, l’interpellato sorride amaramente.
“È per il bene delle ricerche sui Sacred Gear… magari dovrei inviarvene una parte? Anche se ho raccolto materiale e collaboratori, non avevo intenzioni bellicose. Sono perfettamente soddisfatto dello status quo attuale. Ho anche ordinato ai miei sottoposti di non interferire con le politiche del mondo umano, sapete? Né tantomeno in questioni religiose o negli affari dei diavoli—accidenti, la fiducia nei miei confronti è così bassa?!”
“Questo è vero.”
“Ci puoi giurare.”
“Esattamente!” …i pareri dell’angelo capo e dei due Maou coincidono.
“Uff. Quindi il ricercare in modo meschino non va d’accordo con voi, uh? E va bene: firmiamo sto’ trattato di pace, così poi staremo tutti un po’ più tranquilli. Dopotutto è per questo che io e Sirzechs abbiamo iniziato il nostro rapporto epistolare.” Al sentire ciò, gli angeli, Leviathan,  sua sorella ed il suo pedone assumono un’aria sorpresa.
“…Dunque lo avevate in mente fin dall’inizio. Questo è un bene: anche io avevo intenzione di proporre una pace alle fazioni dei demoni e dei caduti. Se la situazione restasse immutata questo sarebbe dannoso per il mondo. Ora che coloro che hanno dato il via alla guerra sono scomparsi, sarebbe il momento di mettere da parte le divergenze.”  Azazel scoppia a ridere alle parole di Michele.
“Ha! Finalmente Michele ha iniziato a parlare! Anche se prima era sempre un Dio qui, Dio su, Dio giù…”
“…Ho perso un sacco di cose. E dopotutto, il nostro compito è guidare gli esseri umani: concordiamo sul fatto che il nostro ruolo più importante è proprio quello di sorvegliarli, e di guidarli.” Il caduto continua a sghignazzare.
“Allora è vero che sei riuscito a recuperare il ‘Sistema’. E quindi questo è diventato un mondo buono e pacifico, del tutto diverso da quello in cui cademmo, vero?”
“Concordo con Michele. Anche per i demoni la situazione è la stessa: ora che il nostro creatore è scomparso, i nostri obbiettivi primari hanno la priorità. Nel nostro caso, la continuazione della specie… se il conflitto riprendesse, la nostra estinzione sarebbe inevitabile.” Alla fine, anche Azazel annuisce.
“Pure questo è vero: l’unico risultato di una nuova guerra sarebbe un reciproco annientamento. È finalmente giunto il momento di portare al passo successivo il nostro cessate il fuoco.”
Il senso di nervosismo che aleggiava nell’aria si è finalmente alleggerito, e tutti i presenti si distendono un po’. Mentre Grayfia inizia a servire il tè, Michele rivolge lo sguardo verso il pedone della Gremory.
“Ora che la questione più pressante è stata risolta, direi che possiamo sentire la domanda del Sekiryuutei-dono.”  Il ragazzo in questione in primo momento sembra preso in contropiede, poi, dopo aver scambiato un paio di parole con la ragazza al suo fianco, si alza in piedi. Quest’ultima inizialmente pareva contraria, ma poi annuisce spostandosi nervosamente la ciocca di capelli verdi dagli occhi.
“…Volevo sapere perché Asia Argento e Xenovia Quarta sono state allontanate dalla Chiesa. Non dovrebbe essere vostro compito assicurare ‘guida’ e protezione ai vostri fedeli?” gli altri assumono un aria stupita. Poi Michele si volge seriamente verso Dante.
“Posso solo scusarmi per questo. Dopo la scomparsa di Dio, solo il sistema per governare la protezione divina, la misericordia ed i miracoli è rimasto attivo. Questo sistema è contenuto nel macchinario celeste che si occupava di realizzare queste cose… Dio l’ha creato ed utilizzato per fare miracoli sulla terra: realizzare l’effetto sacro di esorcismi, reliquie, croci… anche questi sono poteri del sistema.” Segue un breve silenzio, poi…
“…sta dicendo che con la Sua scomparsa si sono verificati malfunzionamenti? Oppure semplicemente che senza di Lui non siete più in grado di farlo funzionare correttamente?”
“…entrambe le cose. Ad essere onesti, richiede un grande tributo a chi lo usa. Con me come centro, siamo in grado di avviare il sistema, ma… la protezione divina e la misericordia non sono più efficaci come un tempo. È una cosa spiacevole, ma il numero di coloro che possono ricevere la salvezza si è ridotto.”
“Per questo, c’era la necessità di tenere lontano le persone della chiesa che potrebbero interferire col sistema, e lo stesso vale per i detentori di Sacred Gear irregolari. Asia Argento ricade in entrambe le categorie, e sono compresi anche i detentori dei Draghi Celesti.”
“In altre parole, la capacità di guarire demoni e caduti con un dono divino interferisce con il sistema…”
“Esatto. Una persona in grado di fare ciò influenzerà la fede degli altri seguaci… ed essa è la sorgente di potere di ogni divinità, e del macchinario costruito da nostro Padre. Un altro esempio di influenza nel sistema—“
“…è l’esistenza di un credente al corrente della scomparsa di Dio, giusto?” interviene la ragazza dai capelli blu.
“…sì. Perdere te, Xenovia, è stata una grave ferita anche per noi; ma se a parte noi quattro arcangeli maggiori ed un piccolo numero selezionato di nostri fratelli, qualcuno a conoscenza di ciò si avvicinasse ad un luogo di connessione diretta, l’influenza sul sistema potrebbe essere catastrofica. Mi scuso: non c’era altro modo che permettere che tu ed Asia Argento diventaste degli eretici.” Detto ciò, Michele china il capo davanti all’ex-esorcista.
“…” la ragazza rimane in silenzio per qualche istante, poi sospira e fa un fievole sorriso.
“Ho capito le vostre ragioni, e non posso che prenderne atto… e condividerle. La Chiesa si è presa cura di me fino ad ora, perciò è giusto che ripaghi questa gentilezza nel modo più opportuno… anche se questo significasse doverla abbandonare come eretica. Ora che conosco il motivo di ciò che è successo, sento di poter andare avanti in pace con me stessa.” Un espressione di sollievo si forma sul volto dell’arcangelo.
“Ti ringrazio… sono grato che tu sia riuscita a perdonarci. Ovviamente ti lasceremo la custodia di Durandal, sono certo la userai in modo degno. Inoltre…” si gira verso Azazel.
“…gradirei poter incontrare anche Asia Argento, è giusto che porga anche a lei le mie scuse di persona.” Il caduto si limita a fare un breve cenno di assenso.
“…se posso permettermi, ci sarebbe un’altra cosa che vorrei sapere.” I due arcangeli si voltano verso il Sekiryuutei, che li sta osservando meditabondo.
“Per quel che riguarda Shidou Irina, cosa avete intenzione di fare per rimediare ad i vostri errori?” un ombra passa sul volto di Michele.
“…abbiamo preparato un programma di recupero, ed uno di noi si sta già prendendo cura di lei. Posso assicurarvi che sta ricevendo le migliori cure disponibili del Paradiso.”
“Capito, molto bene. E lei?” lo sguardo di Dante si sposta su Azazel, che fa una faccia da ‘cosa centro io?’.
“…Ah, per quel Sellzan, giusto? Mi sono assicurato che venisse sbattuto in cella vita naturaldurante…” Michele gli scocca un’occhiataccia fulminante.
“…ma forse potrei seguire il vostro esempio e fare anche io visita a quella ragazza.” Il caduto alza lo sguardo al soffitto, per poi puntarlo sul suo accompagnatore.
“Ma sentiamo il parere delle altre persone che hanno il potere di cambiare il mondo, gli invincibili Draghi Celesti. Per cominciare, Vali. Cosa vuoi fare per il mondo?” a quella domanda, quest’ultimo sorride.
“Se posso lottare contro avversari forti, allora qualunque cosa mi va bene.” L’espressione del suo rivale si fa alquanto seccata.
“E invece tu, Sekiryuutei?” a quel punto, egli si porta la mano al mento. Dopo qualche secondo, annuisce, e prende un profondo respiro.
“Davvero non riesce ad immaginarlo Governatore? ...Fare in modo che gli umani e gli altri mortali non debbano più soffrire a causa delle 3 fazioni, ovviamente. Che ciò che è successo a me, ad Asia, a Xenovia ed a Irina non accada mai più... soprattutto a coloro estranei alle fazioni. La vita è già abbastanza dura senza che entità ‘superiori’ si mettano a giocare con loro neanche fossero pupazzetti, perciò farò tutto ciò che è in mio potere per impedire che questo accada ancora. Mi piacerebbe proteggere anche coloro coinvolti in altre mitologie, ma non sono un così ingenuo idealista.” La sua risposta lascia spiazzati tutti i presenti, eccetto la ragazza al suo fianco, che sorride fiera.
“Beh… devo dire che hai una notevole ambizione, ragazzo.” Fa Azazel mostrando per la prima volta dall’inizio della conferenza un espressione seria e rispettosa.
“E farò tutto il necessario perché venga realizzata.” La replica di Dante fa spuntare un sorriso anche sui volti di Sirzechs e Michele.
“…Allora avrai il nostro appoggio… cercheremo di aiutarti il più possibile—“ le parole del Maou si spengono all’improvviso.
Gli sguardi di tutti e tre i leader si puntano in contemporanea verso la finestra. La barriera all’esterno sta mostrando una dilatazione in un certo punto, e dopo circa un minuto, una bolla luminosa riesce a penetrare all’interno.
Eccezion fatta per i leader, tutti sembrano stupiti da questa intromissione, ma questo stupore è nulla rispetto a quello che si genera quando la sfera svanisce. Essa conteneva tre figure alate, che iniziano a fluttuare con calma verso di loro.
Quella al centro è un uomo dalla carnagione scura vestito elegantemente, e le sue ali sono color ottone. I due ai suoi fianchi sono invece dei giovani che indossano delle uniformi bianche, rispettivamente uno castano dalle ali d’argento, ed uno biondo dalle ali bronzee.
“…Pare che alla fine quel momento sia giunto.” mormora Sirzechs con espressione cupa.
Attorno a loro si materializzano svariate squadre di sorveglianza, che iniziano a tenerli sotto tiro fermando la loro avanzata. Quelle formate dai diavoli, mostrano anche un palese nervosismo, nel farlo.
“Sono Xandelsur, Ministro degli Esteri di Selgram, nazione dei draghi metallici. Sono qui per incontrare Sirzechs Lucifer!” dichiara l’uomo al centro. La sua espressione è granitica, e il suo sguardo punta dritto verso il tavolo occupato dai leader.
L’atmosfera all’interno della barriera è ora così tesa da potersi tagliare con un coltello, e tutti stanno osservando nervosamente i nuovi arrivati. I membri del gruppo Gremory in particolare, mostrano un profondo disagio alla vista del più robusto dei due giovani draghi, che dal canto suo si limita a lanciar loro una breve occhiata noncurante.
Infine, dopo aver preso un profondo respiro, il Maou Cremisi si alza dal tavolo.
 
 
 
1 Hikikomori: persona che si è reclusa volontariamente nella propria abitazione, ed evita a tutti i costi l’ambiente esterno e, in genere, gli estranei.
2 Yukata: abito estivo di cotone tradizionale giapponese, non dissimile da un lungo accappatoio.
3 Vedi life 4
4 Enochiano: il linguaggio angelico (anche se dubito che il Language possa tradurlo, e Dante averlo imparato così in fretta, direi che ha avuto tempo e modo di imparare qualcuno dei vocaboli più utili…).
 
 
NdA
 
Salve!
Finalmente l’argomento Juggernaut Drive è venuto a galla… essendo il mio protagonista ben diverso dall’originale, ovviamente verrà affrontato in maniera diversa. Per coloro stupiti dal limitato numero di spiriti intrappolati nel Longino, una risposta arriverà nei prossimi capitoli (mancano le 3 parti della life 10 e la newlife).
Viene inoltre rivelata anche la provenienza del Shadow Prison, e fa la sua entrata in scena la “Medicina di Dio”. Ho trovato assurdo che in una simile novel che dà ampio spazio ai combattimenti, l’Healer definitivo del mondo biblico sia stato a malapena citato… vi anticipo che comparirà abbastanza spesso, ed ovviamente la sua presenza sarà fondamentale in molte situazioni.
Per quanto riguarda la successione di Azazel, vi invito ad informarvi sul Vangelo apocrifo ‘Il Libro di Enoch’, da cui provengono i Grigori. Chissà, se riesco potrei fare una One-shot su lui e Shemhazai…
E finalmente ha inizio il summit. Questo era solo l’antipasto, e corrisponde parecchio alla novel… ma ora che gli ambasciatori di Selgram sono arrivati, l’atmosfera si movimenterà parecchio.
Anticipazioni per la prossima life: Sirzechs vs Xandelsur!
Saluti!




 
   
 
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