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Autore: Samy92    09/09/2017    4 recensioni
Onestamente...non saprei definite questa cosa. Forse è una demenziale, forse un horror. Non lo so neanche io. E' un qualcosa che di certo trascende il concetto di normalità e sanità mentale. A mia discolpa posso solo dire che la causa di questa scempiaggine è Berrysama...quindi per le vostre rimostranze, rivolgetevi a lei!!
Ciao Berry, spero di riuscire nell'intento, che era quello di farti ridere e inorridire. Se non ci riesco mi rifarò con qualcosa di decisamente più decente.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Bulma, Vegeta, Yamcha | Coppie: Bulma/Vegeta, Bulma/Yamcha
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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L’affronto
 
Camminava tra i corridoi della Capsule Corporation immersi nella più totale oscurità. L’estate era calda e arida e nonostante la sua casa pullulasse di testosterone, alieno o terrestre che sia, non si preoccupava di andarsene in giro per casa solo con una sottoveste leggera, che ben poco lasciava all’immaginazione. A cosa serviva, dopotutto?! Entrambi i suoi ospiti avevano goduto non poco del suo corpo. Yamcha aveva da poco smesso di farlo, perché…perché sì!  E Vegeta aveva da poco iniziato. Inutile dire che il salto di qualità era stato un balzo da terra fino alla sommità più alta dei Monti Paoz. Yamcha non era adatto a fare l’uomo, in una coppia, a malapena arrivava al livello ragazzino infoiato. Vegeta era fin troppo maschio per farlo…e cavolo se sapeva farlo.
Sorrise maliziosamente al buio, proprio mentre passava davanti alla porta di quest’ultimo con la tentazione di intrufolarsi tra le sue lenzuola. Alla fine, Vegeta, si sarebbe lamentato per un po’ ma avrebbe ceduto. Si era convinta ad entrare, prima che dei gemiti ambigui la distraessero dal suo proposito tutt’altro che casto.
Di solito la camera del principe dei Saiyan era sempre avvolta da un alone di silenzio e anche di mistero. Fino a quando non era lei ad entrarci. Non aveva idea, Bulma, di cosa ci facesse chiuso nella sua camera la maggior parte del tempo, in conclusione, solo quando non si allenava. A volte aveva addirittura paura che fosse morto soffocato, punto da qualche insetto non presente nell’ecosistema spaziale a cui era abituato, o qualcosa di simile.
I gemiti si facevano sempre più intensi e il rumore inesorabile dello scontro tra due bacini che cozzavano tra di loro aveva un qualcosa di violento che, in fondo, lasciava poco al caso. Che Vegeta avesse trovato una donna che non fosse lei?! Tra loro era solo un gioco di sesso, era vero. Ma per farlo capitolare tra le sue cosce c’era voluto non poco impegno, a partire da una seduzione che finiva sempre con il suo bel sedere spiaccicato al suolo o di umiliazioni che le facevano fumare le orecchie dalla rabbia. E poi, come diavolo si permetteva quel maledetto scimmione di portarsi una donna nella SUA casa che non fosse LEI. Quello era un affronto bello e buono. L’ira, la rabbia e forse anche la gelosia le montarono dentro, pronta a scagliarsi nella camera del Saiyan e sulla racchia che aveva osato prevaricarla, fino a quando, un gemito diverso, quasi di dolore, non arrivò alle sue orecchie seguito subito dopo dalla voce di Vegeta:
“Beh, è tutto qui quello che sai fare, MOLLUSCO?!”
Bulma sbiancò all’improvviso, o forse la sua faccia assunse una tonalità che avrebbe fatto concorrenza ad un cadavere putrefatto.
“Chi diavolo ti credi di essere, principe dei Saiyan?!” disse, a quel punto, l’inconfondibile voce di Yamcha, come se non fosse già abbastanza chiaro, chi fosse il mollusco in questione, con una tono fin troppo provocante che quasi le fece uscire lacrime di disperazione dal volto. Il suo ex e il suo attuale amante, se così poteva chiamarlo, stavano evidentemente facendo sesso a due passi da lei. Lo capì dal cigolio del letto, seguito da un sonoro schiaffo che impattò sulla pelle di uno dei due. Probabilmente era Vegeta che schiaffeggiava Yamcha. Sicuramente era Vegeta che schiaffeggiava Yamcha. Lo aveva fatto anche con lei, anche se non con lo stesso impeto se non voleva lasciarla invalida per almeno un mese buono.
“Deve ancora nascere la persona che mi metterà sotto!” fu la risposta sibilata del Saiyan, seguita dal rumore delle loro carni che iniziavano a scontrarsi di nuovo e dal letto che cedeva sotto il loro peso.
Decise sapientemente di passare oltre. Quei due maledetti bastardi pervertiti avrebbero potuto avvertire la sua aura da un momento all’altro. L’affronto era troppo grande e l’umiliazione lo era ancora di più. Il giorno dopo li avrebbe cacciati entrambi. Si fottessero tutti e due…anzi no, visto che lo stavano già facendo senza bisogno del suo invito.
“Dove pensi di andare, donna?!” ecco appunto. Era troppo tardi. La voce di Vegeta tuonò come un fulmine al di là della stanza “ti unisci da sola alla festa, o vuoi che venga a prenderti io con la forza?!”
Ma il Saiyan si era già avviato, per dirigersi oltre la porta, per accalappiare la sua preda. Non a caso, Bulma se lo ritrovò davanti in meno di una frazione di secondo. Era nudo, cazzo se era nudo. Così come Yamcha alle sue spalle.
“Che c’è, terrestre?!” chiese con un sorriso sghembo, Vegeta “pensavi di avere l’esclusiva, forse?!”
“Vaffanculo, Vegeta!” fu la risposta di Bulma, che tentò persino di colpirlo. Mossa sbagliata...Vegeta l’afferrò per il polso e la trascinò nel buio della camera…
 
“Cazzo!”
La fronte madida di sudore. Il fiatone come se avesse corso. Bulma era scattata a sedere sul suo letto. La sottoveste di seta, la stessa della sera precedente attaccata alla pelle a causa del sudore. Il cuore le scalciava nel petto. Era nella sua stanza, nel suo letto. SOLA. Un maledetto sogno. Ecco cosa era stato. L’incubo peggiore di tutta la sua vita. (Andiamo non dire stronzate Brief!) Doveva ammetterlo, infatti. Per quanto l’idea di finire a letto con Yamcha non la eccitasse più ormai da diverso tempo, l’idea di averli entrambi non era poi malaccio. Almeno non quanto quella orripilante di vedere loro due insieme. C’era un non so che di sadico e anche soddisfacente nel vedere Vegeta sottomettere Yamcha…in quel modo.
“Basta, Bulma, falla finita. Andare a letto con quello scimmione ti ha bruciato ogni neurone rimasto!” pensò furiosa tra sé e sé, barricandosi in bagno per fare una doccia, nella speranza che avrebbe scacciato via quell’idea perversa che aveva fatto capolino nella sua mente, ormai irrimediabilmente malata. Di cosa diavolo erano composti gli ormoni di quel Saiyan, che le mandavano in pappa il cervello in quel modo?! Non era mai stata una malata di sesso, ma evidentemente quel maledetto aveva smosso qualcosa nel suo sistema ormonale per portarla a fare di quei sogni, che di sano non avevano neanche il nome.
Scese sotto per la colazione e per fortuna tutto era nella norma. Vegeta si stava già riscaldando in giardino, facendo stretching prima di entrare nella Gravity Room, e Yamcha era sul divano della cucina a guardare i cartoni animati…Aspetta no. Perché non era al suo solito posto?! Sicuramente era andato a rimorchiare qualche scialacquata in discoteca la sera prima e adesso stava ancora ronfando come un facocero…altro che Vegeta, poteva giusto sognarselo di farsi prendere da uno come lui…
“Cazzo, Bulma! Basta! B-A-S-T-A!!!”
Pensò, passandosi una mano sulla fronte. Di nuovo madida di sudore. Si versò il caffè-latte nella tazza, iniziando a sorseggiarlo lentamente fino a quando la voce del principe dei Saiyan non rimbombò nelle sue orecchie, facendole sputare il contenuto della tazza contro le maioliche del rivestimento della sua cucina:
“Beh, è tutto questo quello che sai fare mollusco?!” tuonò Vegeta, in un chiaro déjà-vu che la fece sbiancare.
“Chi diavolo ti credi di essere, principe dei Saiyan!” fu la risposta di Yamcha, seguita da un rumore ambiguo di due corpi che cadevano a terra.
“Sta’ zitto, o ti sbatto così tanto che persino la tua amichetta diventerà gelosa!”* disse Vegeta, arrivando al culmine di quel confronto che nella mente di Bulma aveva decisamente preso una piega malsana.
“Oh mio Kami!” borbottò la donna, combattuta tra il desiderio di assistere alla scena e quello di scappare via da quell’incubo fin troppo vivido nella sua mente.
“Deve ancora nascere la persona che mi metterà sotto!” aggiunse ancora Vegeta, mentre Bulma si apprestò a ripetere tra sé e sé la stessa frase che la sua mente aveva già registrato, seguita di nuovo dal rumore di due corpi che cozzavano tra di loro. Quello era troppo. Stava per fuggire nella sua camera, quando, di nuovo, la voce di Vegeta bloccò la sua fuga, proprio mentre saliva l’ultimo gradino:
“Dove pensi di andare, donna?!”
Bulma pianse mentalmente, con il piede bloccato a mezz’aria. Ma cosa diavolo era quell’inferno?! Non fece neanche in tempo a pensarlo perché in un attimo si ritrovò Vegeta accanto che l’afferrò per un polso.
“Che diavolo hai?! Sei pallida come un cencio!” constatò il Saiyan, vedendo la faccia che sfiorava il malaticcio, di Bulma.
“Niente!” rispose la ragazza, che voleva solo fuggire dalla sua presa. Prima che, ovviamente Vegeta, ribaltasse completamente il trip mentale che solo lei si era creata nella sua mente:
“Sbrigati, dammi uno di quei cosi con cui mi rappezzi…quel mollusco ha osato tirarmi un pugno mentre ero distratto solo perché ha scoperto che ti faccio urlare più di quanto non abbia mai fatto lui” disse, il Saiyan pulendosi il rivolo di sangue che gli scendeva dall’occhio, calamitando finalmente lo sguardo della turchina su di lui.
“Allora?!” incalzò Vegeta, vedendo che Bulma non accennava a reagire “me lo dai quel cazzo di come si chiama o vuoi rimanere a fissarmi come un’imbecille per tutto il giorno?!”
“Cerotto, Vegeta! Si chiama cerotto, te lo prendo subito!” disse Bulma, scattando e sorridendo dandogli un bacio sulla guancia, facendolo arretrare schifato, prima di allontanarsi.
“Quella femmina è proprio pazza!” si ritrovò a pensare Vegeta, tra sé e sé prima di urlarle dietro “Se non sei a portare un mazzo di fiori sulla sua lapide è solo perché sarai tu a pagare il prezzo del suo affronto!”
 



*frase presa da una scena di Dragon Ball Abridged, parodia del TeamFourStar

Salve a tutti!! Scusate per questa cosa, classificabile nella mia mente come "robaccia" xD tutto è nato da una conversazione con Berrysama e tutto è finito in scempio. Vi chiedo perdono...prometto che dopo questa la smetto con le demenziali in cui sono negata...forse...dopotutto, sbagliando s'impara xD 
A presto!!
 
   
 
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