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Autore: shana8998    09/09/2017    0 recensioni
E se un giorno qualsiasi di una vita qualsiasi, tutto cambiasse?
Se da un momento all'altro ,ogni sorta di regola , patto d'onore , sfumatura di dignità ,venisse infranta e ti ritrovassi nelle mani di un danno tanto grosso quanto stupendo?
Se quel danno così negativo potesse renderti tutta la felicità persa con il tempo?
Se quel danno fosse un uomo persino molto più grande di te?
Tu....Come reagiresti?
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vedere Ana dormire sul mio petto era impagabile.

Lei era stupenda anche mentre era persa nei suoi sogni.

La sua pelle , ogni volta che lo facevamo diventa liscia come seta , non le si vedeva il sudore addosso , nemmeno sui suoi capelli che restavano ondulati. Era da un po' che li portava così, neri e mossi. Le arrivavano quasi fino al fondoschiena ed io adoravo passarci le dita in mezzo o giocherellarci.

In realtà io adoravo lei.

Era così fragile , così dolce... Certe volte sembrava che bastasse una parola per ucciderla.

Mentre altre...beh...Altre volte , era in grado lei, di ucciderti anche solo con uno sguardo.

Nonostante avessi la certezza che lei si sapesse ben difendere da sola, c'era quel lato di me, che aveva l'impulso di proteggerla da qualsiasi cosa.

Non potevo permettermi di perderla , e non era solo per un fatto prettamente egoistico "il restare vivo", era per altro...Era per il fatto di tenerci visceralmente , che ancora non sapevo se fosse amore o meno.

In ogni caso io sarei rimasto con lei finché avrei avuto fiato nei polmoni.

 

Mi stesi al suo fianco solo quando ebbi la certezza che lei fosse del tutto addormentata.

La strinsi a me. Ammetto che averla nuda fra le mie braccia era una sensazione stupenda . Certe volte mi lasciava senza fiato quando si muoveva nel sonno, avrei voluto possederla ogni secondo della giornata.

E forse erano proprio quei momenti di impotenza , che mi facevano desiderare ancora di più il suo corpo.

Poi lei era così maledettamente perfetta nelle sue forme. Pochi giorni fa vestita come il resto di noi Hunter , forse non l'avrei nemmeno notata, ma ora, che la stringevo a me, e che nessun vestito la copriva , mi rendevo conto di quanto il suo seno fosse perfetto e forse eccessivamente rotondo e di quanto i suoi fianchi fossero sinuosi ed il suo sedere sodo tanto da sembrare scolpito.

Si probabilmente , c'era molto del lato erotico che mi legava a lei.

Ma infondo chiunque avrebbe provato le mie stesse sensazioni avendo una ragazza del genere nel proprio letto.

"Chissà se anche per lui era così".

Dio , mi maledicevo ogni volta che ripensavo al fatto che Alexander , il mio presunto fratello , e lei avessero avuto una storia e che lui l'avesse usata come un oggetto...

Ana non lo meritava...

"Mi ami?".

Perché me lo aveva chiesto? Ovvio che non potevo amarla...Lei non lo voleva ammettere ma non era pronta ad amare qualcun altro che non fosse Alexander...

E questo un po' forse mi aveva bloccato per provare qualcosa di serio per lei.

Ma in ogni caso, omettendo quel verbo o meno, io tenevo a lei ed ero certo che per lei fosse lo stesso, quindi andava bene così.

 

L'ennesimo movimento del suo sedere contro il mio inguine mi fece sobbalzare impercettibilmente.

Certe volte sembrava una tortura...

-Hai sentito?-. La sua voce ancora impastata , mi fece perdere il fiato.

Tossì per schiarirmi le corde vocali.

-Cosa?-.

Non ebbi modo o tempo di realizzare cosa stesse accadendo.

Le sirene della base incominciarono a suonare impazzite.

-E' un allarme...Ci stanno attaccando.-. Balzai in piedi rivestendomi in fretta.

Ana era sconvolta , aveva lo sguardo di un cerbiatto spaurito.

Mi fece tenerezza.

-Va tutto bene.-. Le regalai un bacio sulla fronte.

Si alzò quindi, frettolosa di rimettersi i suoi panni addosso.

Serrò le armi alla cinta che aveva alla vita e si infilò i suoi guanti tagliati sulle dita.

-Sono loro...Non è così?-. La sua voce era colma di paura. Se ci fosse stato più tempo l'avrei stretta a me e baciata , ma non c'era tempo...

-Si.-. Mi precipitai fuori dalla porta. Nel corridoio decine di Hunter erano pronti alla caccia .

Spingevano in tutte le direzioni, sui loro volti si vedeva perfettamente la consapevolezza per ciò che avrebbero dovuto affrontare.

-Avanti! Correre!-.*

-Veloci!-.*

Artigliai il braccio di Lucy, una ragazza con cui mi ero allenato per molto tempo.

-Che sta succedendo?-.

Era in preda al panico.

-Sono ovunque....Hanno trovato l'ingresso della base , sul retro...Se non ci muoviamo , fra meno di un'ora questo posto straborderà di vampiri.-.

La lasciai andare e lei corse via come una lepre.

-Maledizione!-.

-Che succede Adrian?-. Ana mi guardava spaurita con la spada stratta fra le mani.

A conti fatti se fra meno di un'ora quel posto starebbe stato invaso, ciò significava che sul colle , dove era sito il secondo ingresso , nessuno era riuscito a fermare quei mostri.

-Sono vicini...Troppo...Dobbiamo unirci agli Hunter o a breve qui sarà pieno.-.

Negli occhi di Ana , viaggiavano mille emozioni , le più oscillavano fra paura e rabbia.

All'improvviso l'urlo di Lucy ed un forte fragore di vetri rotti costrinse tutti a voltarci verso l'ingresso al corridoio.

Uno di quegli esseri era sopra di lei, e le stava mordendo le braccia , con cui cercava disperatamente di ripararsi.

In un attimo da quel varco ne entrarono a decine.

-Q....Quanti ne sono....-. Ero agghiacciato.

Alcuni Hunter avevano incominciato una colluttazione a fuoco.

Dentro quello stretto cunicolo sotto terra scoppiò il degenero.

Il rumore degli spari era insopportabile e per di più c'era fumo...

Quello della polvere da sparo . L'aria si fece insopportabile.

Cercai la mano di Ana. La dovevo portare via da li.

L'afferrai e la trascinai in una corsa disperata verso l'esterno.

-Adrian!.-. Di colpo la sua mano venne strappata dalla mia.

Mi voltai ma il fumo nero e denso non mi permetteva di vedere bene cosa stesse succedendo.

-ANA!-.

Di colpo il corpo di un End , glabro , ricoperto di sangue mi piombò ai piedi e subito dopo, inaspettatamente , Ana , sbucò dal fumo piombando come una predatrice sull'essere.

I suoi occhi, i suoi canini , erano tornati tutti come il vampiro che era.

E mordeva , mordeva forte , stappando la carne di quell'essere , facendo attenzione a non mandarne giù nemmeno un lembo.

L'end si dimenava sotto di lei, ma si vedeva lontano un miglio che , diamine, Anastasia era più forte...Infinitamente più forte.

Desiderava realmente ucciderlo , ma nonostante ciò nei suoi occhi giacevano delle lacrime che avevano paura a scendere.

Le faceva male ucciderli?

Quando l'essere smise di respirare i suoi arti scattavano ancora colpiti da qualche spasmo post morte.

Lei si sollevò pulendosi il viso con il palmo della mano.

Mi guardò come se stesse aspettando quel dannato rimprovero...ma io non l'avrei mai e poi mai rimproverata o colpevolizzata per ciò che era.

Io l'avevo accettata e basta.

Le tesi una mano e lei vi poggiò delicatamente il suo palmo.

scavalcò la bestia lanciandogli un ultimo sguardo. Non le chiesi cosa stesse provando. Forse avevo timore per la risposta.

Corremmo via , cercando Lars , constatando mano a mano quanto grave fosse la situazione.

Ed era veramente grave.

Una volta fuori dalla base , tutta la radura era un manto nero che si muoveva.

Occhi rossi ovunque. E grida e ringhi gutturali.

C'era sangue , l'erba ne era totalmente tinta.

Avvertii Ana sussultare quando un Hunter colpì con una sciabola uno di loro.

La voglia di sapere cosa pensasse premette ancor di più dentro me.

Non capivo il suo sguardo triste a chi fosse rivolto.

Mi lasciò la mano, facendo scivolar via la sua.

La guardai . Lei aveva lo sguardo dritto a se , puntato su qualcosa di lontano. Nella sua espressione il vuoto.

-Devo cercare Lars...-. Dissi.

-Lui non c'è.-. Le parole di Ana mi suonarono del tutto anomale. La scrutai confuso.

-Guardali... I tuoi compagni...Si muovono così confusamente . Nemmeno loro sanno che fare.-.

Anastasia aveva ragione . Stavano lentamente perendo ...Il loro capo li aveva abbandonati...

-Non capisco ...Perché...-.

-Adrian...Non ti sembra che ci sia qualcosa in tutto il racconto sul tuo ritrovamento che non riporta?-.

Adesso ero ancora più confuso.

-Tu mi hai detto che lui ti ha ritrovato in una pozza di sangue quando ancora eri piccolo...-.

-Si esatto, ma che c'entra questo con la sua sparizione?-.

-Se tu sei stato morso quella notte , se Alexander ha più di cento anni...Molto probabilmente questo vuol dire che anche Lars viene da quell'epoca...-.

Un magone si fece padrone del mio stomaco. A breve scese l'angoscia in me.

Avevo capito cosa voleva dirmi Ana.

-Anche lui è un vampiro Adrian.-.

-No...NO...Non è possibile..-. Le gambe si fecero molli. Caddi in ginocchio.

-Ricordi cosa ha detto quando gli abbiamo chiesto se potevamo unirci ad una squadra?-.

Non riuscivo nemmeno a risponderle. Il mondo , di punto in bianco , mi era piombato addosso.

-Un solo vampiro non può essere a capo di tutto quello che sta succedendo...Disse che sicuramente sarebbe stato solo una pedina comandata da qualcuno.-.

-Io...Io credevo che lui non ci volesse nella squadra solo perché siamo vampiri...-. La voce mi tremava come se pizzicata sulle corde di violino.

Ana si inginocchiò raggiungendo il mio volto con una mano.

-Tu hai vissuto con quell'uomo ....E' normale che ti fidassi di lui.-.

Adesso capivo come si era sentita lei per tutto quel tempo...

Tradita. Delusa. Usata.

Solo ora comprendevo cosa significasse.

-Sono stato un sciocco.-. Le lacrime mi graffiarono le guance creando linee imprecise fra la pelle e la fuliggine sul mio volto.

Gli occhi di Ana si fecero carichi d'apprensione.

-Non potevi saperlo... Nessuno di noi poteva.-.

 

Mentre tutto intorno a noi era una macchia informe di sangue fuoco , carne , grida e dolore , una realtà ancora più difficile da realizzare si sollevava da un passato sin troppo coperto di bugie e falsità.

 

 

   
 
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