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Autore: vesta    09/09/2017    0 recensioni
Una pastorella, al tempo in cui una misteriosa stella cometa oltrepassa Nazzareth.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL DESIDERIO DI UN'UMILE PASTORELLA

Un'umile pastorella, questo sono e i miei pensieri sono rivolti unicamente al lavoro.
È il ventiquattro dicembre e mia madre mi ha chiesto di andare a prenderle l'acqua al pozzo.
Sono stanca, odo le campane suonare le ventitré, mi vesto, prendo il vaso e vado al pozzo. Mentre mi ci reco mi capita di volgere lo sguardo verso l'alto: è così calmo, è così meraviglioso, mi siedo ed ammiro questo spettacolo inatteso... ad un tratto passa una splendente, sgargiante, graziosa, agile stella cometa davanti i miei occhi, è passata... così... in un attimo, ma anche se così agile e di fretta mi sembrava così calma e tranquilla, mi chiedo perché il Dio mio abbia fatto passare di qui una così bella stella, per quale motivo avrà permesso il passaggio di un così splendido gioiello su questo desolato paesello?...
Ritorno con la mente in questo mondo, destata da un gemito di bimbo, il quale mi fa tornare in mente che devo andare al pozzo...
Quando lo raggiungo è già mezzanotte, finito di riempire il vaso mi dirigo verso casa, volgo ancora gli occhi al cielo e mi ritorna in mente il pianto di quel bambino, che suscita in me una strana curiosità e spinta da questo insolito sentimento comincio la ricerca di quel bambino, il quale pianto mi attira in tal modo. Non so esattamente il perché lo stia facendo, ma sento una forza dentro me che guida i miei passi ad una piccola stalla.
Sono lì presenti molte persone tra le quali ragazzini vestiti di bianco e pastori. Proprio insieme a questi ultimi mi inginocchio, tutti rivolti verso una mangiatoia dentro la quale un bambino appena nato piange, tutti gli si avvicinano uno ad uno per donare gli oggetti più svariati ed a pronunciare dinnanzi ad una simile presenza i sogni a loro più cari. Arriva poi il mio momento di donargli qualcosa, ma io non ho nulla a parte il vaso pieno d'acqua, penso preoccupata, mi avvicino, percepisco una grande calma, sento che nel mio cuore si è formata una grande serenità; il bimbo miracoloso è avvolto da un fascio di luce argentata, in quel momento mi metto in ginocchio davanti alla fonte di tanta grazia e pace, porgo a sua madre il vaso d'acqua, poi senza accorgermene, guidata da un fuoco ardente dentro me, pronuncio parole di misericordia e pace. Sento il dovere di  chiedere qualcosa, ma non riesco a proferire parola, voglio solo che il tempo si fermi in questo magico istante, così che la calma e il calore che sento si espandano per tutto il mondo donando gioia in ogni dove, comunicando a tutti che il nostro signore è nato; questo è un desiderio che riecheggia nel mio cuore, ma è come se questo bambino mi leggesse nel cuore e nell'anima.


  
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