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Autore: VineaHime    09/09/2017    0 recensioni
Quando la morte si intromette nelle vite delle persone,qualcuno lascia o perde un proprio caro,costruendo un abisso di dolore incolmabile.
Per Chiyuki,d'altra parte, sarà proprio la morte a farle incontrare la persona che le farà battere il cuore ma,sorge un problema: lei è destinata al vuoto o alla reincarnazione. Oppure no?
Lei e Decim riusciranno a non perdersi per sempre? Ci sarà un modo per colmare quel baratro nei loro cuori?
Genere: Sentimentale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chiyuki, Decim, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Erano passati giorni oramai da quando Chiyuki si era ritrovata in quel posto così buio e al di fuori di ogni immaginazione.
In quel posto simile ad un bar dei non viventi,aveva incontrato lui,quel tipo così inespressivo con la passione dei manichini.
Quel tipo che destinava le anime al loro nuovo futuro,una nuova vita.
Una vita che avrebbe dovuto essere migliore di quella già passata.
Chiyuki doveva oramai accettare la sua situazione attuale e affrontare il suo prossimo passo: essere giudicata da lui: Decim.
Quel ragazzo così inespressivo e calmo,passava tutto il suo tempo a svolgere il suo lavoro e preparare cocktails per i suoi colleghi.
Ma qualcosa lo trattenne nello svolgere efficacemente i suoi compiti da giudice: Chiyuki.
Consapevole di essere morta per sua stessa mano,Decim non fu in grado di giudicarla e,per consiglio di Nona, la fece rimanere con se come sua assistente.
Certo,ogni volta il meccanismo era sempre uguale e le persone che arrivavano li guardavano come se fossero dei matti appena usciti da un chissà quale manicomio.
Oramai anche per la ragazza era diventata routine,così imparò a non badarci.
La sua vita era passata in un attimo si,ma l'unica cosa che ricordava era che si era tolta la vita.
D'altro canto,anche per Decim fu una grande sorpresa.
Il primo caso in cui qualcuno era consapevole della sua morte ma,in fondo non lo trovava affatto male.

< Credo siano arrivati degli ospiti,vado ad accoglierli. >

< Si. >

Il ragazzo dai capelli bianchi scrutò attentamente la figura di lei mentre gli volgeva le spalle,avviandosi verso gli ascensori.
Continuava a pensare al motivo per cui non fu davvero in grado di giudicarla.
Un qualcosa che nemmeno lui capiva e forse,era quello che Nona voleva: renderlo davvero un giudice umano in tutto.
Ma quanto sarebbe andata bene così? Lei prima o poi sarebbe andata via e lui sarebbe rimasto in quel luogo,da solo, rischiando di scordarsi per sempre di lei.
O almeno così pensavano entrambi.
Chiyuki era consapevole del suo destino e per questo,aveva iniziato a prendere delle distanze,domandando a se stessa il motivo per cui lo stava facendo.
Forse era pazza o forse c'era qualcosa di più in quei suoi gesti. gesti che iniziarono ad infastidire il barman.
La morte toglieva e lasciava persone care,scavando un abisso di dolore nel cuore: sia per i morti che per i vivi.
Ma ora era diverso,completamente diverso.
Era come se la morte avesse donato alla ragazza un qualcosa che le è sempre mancato,anche da viva: l'amore.
Il tempo passato lì, anime dopo anime,aveva creato una sorta di legame inspiegabile e confusionario,o almeno per decim.

< Benvenuti,da questa parte. Prego >

Dagli ascensori,fuoriuscirono due ragazzi alquanto bizzarri: il più alto,vestito da hip-pop era loquace e sorridente,mentre l'amico,vestito più normalmente, sembrava alquanto scocciato.
La ragazza li fece accomodare al bancone del bar e Decim,come tutte le volte,gli chiese le stesse identiche cose.

< Hey amico! ma che posto è questo??! > esordì confuso Shinto,il ragazzo dalle vesti hip-pop.

< idiota,vuoi stare zitto. >  rispose seccato Kentaro.

riprese bruscamente Decim.

< Col cavolo,io me ne vado. > 

< Kentaro dai,magari è divertente.! > intonò allegramente l'amico,per poi guardare la ragazza.

Allungò una mano,afferrandola e tirandola a se,finchè avrebbe potuto data la presenza del bancone.

< Se vinco me lo darai un bacio?Come premio? >

Qualcosa di misterioso scattò dentro il giudice che,senza pensarci,allontanò con i suoi fili,il ragazzo da Chiyuki,con stupore di essa.


Un attimo di confusione calò progressivamente,coinvolgendo tutti i presenti.
Dopo un attimo di spensieratezza,il giudice tornò in se,notando che Chiyuki lo stava guardando,con le guance leggermente arrossate.
Non riusciva a comprendere del perchè abbia agito così o del perchè lei abbia mostrato un'espressione così sorpresa,assumendo un altro colorito.

< Ahi ahi..lasciami andare! >

< E' sempre colpa tua,idiota! > Rispose ancora più seccato kentaro,decidendo infine di premere quel dannato pulsante.

Il game che uscì fu l'hockey da tavolo,così i due iniziarono immediatamente la partita.
Ogni dischetto aveva delle parti umane dell'altro disegnato,e ciò inorridiva i due,che giocarono ugualmente fino alla fine,ricordando man mano i loro vissuti e il momento della loro morte,causata da un incidente ferroviario.
La partita fu vinta da Shinto,che sembrava molto entusiasta nonostante la situazione.
Al contrario,Kentaro gli urlava contro come un pazzo dandogli dell'idiota.
Il giudizio equo fu palese: entrambi nel vuoto.


< Cosa è successo prima? >

< Cosa intendi? >

< Lo hai trascinato  senza che abbia fatto danni o aggredito qualcuno >

< Ti ha toccata. >

< Eh? >

< E voleva baciarti >

Chiyuki rimase perplessa dalle risposte di Decim,diventando un peperone.
La formazione in umano stava dando i suoi frutti? Capiva di più i sentimenti delle persone o come si comportavano? Nemmeno lei lo sapeva.
< Non avrebbe fatto nulla ugualmente,non avrebbe potuto. > disse,seguendo decim nella stanza dei manichini

< Non so cosa mi abbia preso. In quel momento pensai solo "non toccarla" >

< decim.. >

<  Non comprendo molto,ma ho pensato questo > rispose guardandola con il suo solito sguardo impassibile.

< No è che- > Si fermò immediatamente dal continuare a parlare.
Non avrebbe avuto senso in tutti i casi.
Lei sarebbe svanita dalla sua vita in ogni caso. Era morta.
< Chiyuki cosa stavi dicendo? >

< Nulla,oggi che manichino pensavi di fare? >

< Vedremo.. >

Rispose un po' indispettito,rispetto al solito.
La ragazza se ne accorse ma non ci badò molto,così tornò a guardare i manichini finiti che Decim aveva realizzato e finito.

< Un giorno anche io sarò un tuo manichino...vero? >

Un braccio di manichino scivolò dalle mani di decim come acqua.
Quelle parole pesavano nella sua testa e,stranamente,nel suo petto.
C'era un qualcosa,bloccato lì,che ogni tanto emergeva ma non capiva cosa fosse.
Si girò,guardando la mora che osservava i manichini con aria spensierata,trattenendosi nel guardarlo a sua volta.


< Chiyuki.. >

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NdA: 

Mi ero già riproposta nel creare qualcosa su di loro,e come sempre,mi sta prendendo troppo!

Ora il prossimo capitolo sarà piuttosto complicato per me,perchè affronterò un personaggio che scopre per la prima volta l'esistenza della gelosia e dell'amore.
Ma anche la paura di perdere l'unica cosa che abbia mai amato nella sua vita.


sarà dura ma ce la farò! - VineaHime

   
 
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