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Autore: VineaHime    09/09/2017    1 recensioni
I sentimenti nelle persone sono complicati e Bokuto,nonostante può sembrare uno scemo,lo sa perfettamente.
Da sempre è segretamente innamorato del suo migliore amico e compagno di squadra Akaashi.
Dopo due anni finalmente,trova il coraggio di dichiararsi all'amico,che però ha una stranissima reazione,lasciando Bokuto amareggiato.
Ma i guai sembrano non finire per lui: Akaashi non sospetta minimamente che il ragazzo ha problemi di salute,che stavano andando via via peggiorando...
Cosa accadrà,quindi,al povero gufo..? E Akaashi riuscirà finalmente a mettere da parte l'orgoglio?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Akaashi restò sopra l'amico a fissarlo negli occhi,così intensamente che l'altro era quasi sull'orlo del balbettio.
Il suo cuore era fuori controllo,la sua mente era come svuotata e le sue gambe tremavano.
Il moro doveva parlare con lui,seriamente e quel momento era propizio.
Doveva risolvere quel malinteso che aveva creato,quel problema che non riusciva a risolvere e metter fine ad una situazione imbarazzante,anche per il bene della squadra.

< Bokuto. Vedi io... >

In quel preciso istante ritornò l'infermiera,spalancando la porta di colpo.
I due si spaventarono così tanto che il moro scese immediatamente,risedendosi composto,facendo finta di leggere un libro di fisica,al contrario per giunta.
L'altro si rimboccò sotto le coperte facendo finta di dormire senza far vedere il suo estremo imbarazzo.
La situazione era già complicata di suo e non volevano complicarla ulteriormente,data la delicata situazione di Bokuto.

< Ragazzi dunque- >

< Sto benissimo! > La interruppe Bokuto di punto e in bianco

< Oh...sei sicuro? >

< Certamente ! Mi serviva solo riposo! >

Si alzò immediatamente dal lettino dell'infermeria,afferrando la sua borsa e la tuta da pallavolo.
Ringraziò cortesemente l'infermiera per il disturbo e uscì dalla sala,seguito ovviamente da un Akaashi leggermente perplesso.
Percorsero il corridoio della scuola,per poi imboccare le scale ,scendendo  al piano terra per dirigersi in palestra.
Akaashi vedeva solo le spalle dell'amico,immaginando la sua possibile espressione in quel momento.
Felice?Preoccupata?Perplessa? Non ne aveva idea.
Forse un misto di tutte e tre,chi lo sa.
Ma ciò che non immaginava era che Kotarou,in quell'istante,era serio.
Normalmente cavoleggiava sempre,ridendo e scherzando ovunque,senza preoccuparsi di nulla.
Era raro vederlo con un espressione seria e pensierosa,soprattutto quando le cose potevano essere risolte,o quasi.
I ragazzi si cambiarono immediatamente,come fulmini ,e si diressero in palestra iniziando a sistemare le cose per l'allenamento.
Keiji continuava a fissare Bokuto preoccupato per quanto gli aveva detto.
Sarebbe stato meglio che facesse subito l'intervento invece di essere in palestra ad allenarsi e peggiorare la situazione.
Quella scena,il suo sangue,lui a terra e lo spavento del momento gli rimasero impressi nella mente.
Era davvero così che doveva andare? Lo avrebbe perso davvero?


    

Forse doveva farlo ragionare e costringerlo a stare almeno un po' a riposo ma,sarebbe stato inutile.
Per come era fatto,nemmeno una camicia di forza lo avrebbe trattenuto lontano dalla pallavolo.
Sospirò,abbandonandosi totalmente allo sconforto ma,qualcosa lo colpì dietro la schiena,facendolo avanzare di qualche passo.
Era Kotarou,che gli aveva dato una pacca sulla schiena e lo guardava quasi male e insistentemente.

< Dici che dormo in piedi e poi ti metti a sospirare???!! >

< Eh? >

< Dobbiamo allenarci,non battere tu oggi la fiacca. Bastoio a pacchiare e fare lo scemo,non rubarmi il lavoro! >



Le affermazioni del capitano scatenarono una risata generale,vivacizzando l'ambiente.
Era la prima volta che si auto definiva scemo,e ciò era stato ben apprezzato dalla squadra e dallo stesso keiji,che accennò un sorriso.
Gli allenamenti proseguirono senza intoppi ed ognuno dei giocatori,diede il massimo,facendo felice il coach.
La giornata stava giungendo oramai al termine e tutti tornarono a casa soddisfatti ed un po' lamentosi,dato che alcuni non avevano ancora finito i compiti per il giorno dopo.
Sulla via di casa,Akaashi camminava accanto a Bokuto e non dietro.
Osservava l'amico sorridere come non mai, nonostante tutto, e ciò lo tirava leggermente su di morale.
Arrivarono al fatidico incrocio dove il più alto proseguiva dritto e il moro svoltava a destra.
Quell'incrocio era il punto d'incontro ed anche il punto dove la sera si dicevano " a domani" ,senza pensare che forse un domani non ci sarebbe stato.






Akaashi,tornò a casa distrutto.
Gli allenamenti erano stati più duri del previsto,in vista dei preliminari.
Cenò,fece un bagno e si buttò subito sul letto,lasciando la borsa abbandonata a se stessa per terra.
Chiuse gli occhi per un solo istante,giusto per riposarsi un po'.
Non era tanto della quale quella sera,e sicuramente non sarebbe riuscito a dormire ma,la stanchezza prese il sopravvento.
Dopo circa tre ore riaprì gli occhi,sentendo il bisogno di bere quando,posando lo sguardo sul telefono,notò diverse chiamate perse da parte dell'allenatore,un suo compagno di squadra e la madre di Bokuto.
Rimase leggermente perplesso quando,il telefono squillò all'improvviso nelle sue mani,spaventando il ragazzo.Era di nuovo la madre di Bokuto,forse quello  scemo aveva dimenticato qualcosa o lo aveva messo nel suo borsone.

< Pronto? Cosa ha diment- Cosa?! Arrivo subito! >

Corse giù all'atrio di casa,prese una giacca e si infilò le scarpe velocemente.
Corse per tutto il rettilineo della strada in direzione del General Hospital.
L'affanno era sempre più grande a causa dello sforzarsi a correre sempre più veloce,fino ad arrivare mezzo distrutto.
All'ingresso trovò la madre dell'amico,bianca come un fantasma e due grandi borse sotto gli occhi.

< Cosa..è successo..? Perchè me? > 



Il moro era in preda all'affanno ed al sudore.
La donna si avvicinò prendendogli le mani e lo guardò con degli occhi più lucidi di qualsiasi metallo o sfera di vetro esistenti in questo mondo.

< So tutto riguardo ai sentimenti di mio figlio.. dovevi esserci anche tu >

< Così all'improvviso..ma cosa.. >

< Il tumore causato da quell'ulcera maledetta è peggiorato.. ed è stato mandato sotto i ferri d'urgenza. Spero solo che.. >

Non riuscì nemmeno a parlare.
Quella donna era distrutta,già aveva perso un marito ed ora rischiava di perdere il figlio.
Akaashi non seppe cosa dirle e ne cosa fare.
L'unica cosa che in quel momento sentì di fare era abbracciarla per darle un po' di conforto,mentre lui stesso si stava lacerando dentro.
Si morse continuamente le labbra,gli si offuscò la vista e la sua testa divenne pesante come un macigno.
Il panico iniziò a salirgli come una febbre inarrestabile,iniziando a provare i più grandi rimorsi della sua vita.
Avrebbe dovuto dirgli quel giorno che lo amava,avrebbe dovuto stargli accanto più che poteva.Avrebbe dovuto accorgersi dei suoi problemi,che stava male;
La donna sapeva già che il figlio era innamorato del moro e le venne d'istinto chiamarlo " figlio " .

< Sei come un figlio per me..so che tu gli volevi bene. Che tu sia quine è la prova e se lui.. >

< Lui ce la farà..è forte,anche se alle volte sembra scemo,incosciente,senza un briciolo di giudizio.Ma è un ragazzo forte. >

La donna,sentendo quelle parole,gli sorrise e annuì,concordando con Keiji.
Sospirò e si tirò su d'animo,facendosi forza e sperare che il figlio guarisse e tornasse alla vita di tutti i giorni.Si asciugò le lacrime convincendosi che sarebbe andato tutto bene. Entrambi pensarono che sarebbe andato tutto bene.



< Quando sarà tutto finito..vieni a cena da noi. Ci farebbe davvero piacere > disse con voce rauca e oramai quasi spenta

< Ti prego...torna da me...ti prego... >


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NdA:

Sto piangendo dentro,capitemi.
Sono riuscita a scriverlo anche grazie all'aiuto medico di un'amica che adoro tanto.
Hei,se stai leggendo ..grazie,mi hai ispirata tanto nel momento in cui stavo crollando.


Il prossimo sarà l'ultimo,seguito da uno spin-off per loro intitolato: " Koi wa.. nani ga?"

Grazie a tutti! - VineaHime





   
 
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