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Autore: Summer11    10/09/2017    3 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 36
-L’esplosione.-



-Dopo essersi calmata e aver raccontato tutto a Rachel che l’ascoltava attentamente, Lily faceva le sue considerazioni.-

Lily: E sai, io amo veramente Daniel, ma allo stesso tempo, non voglio fare stupidaggini e questo mamma non vuole capirlo

-Lily prese dallo zaino il foglio accartocciato dandolo a Rachel.-

Lily: Magari potresti firmarlo tu. Nessuno vuole che mi succeda quanto è già accaduto alla mamma, no?

-Rachel la guardò per poi riguardare il foglio.-

Rachel: Ti sei posta in questo modo anche con tua madre, Lily? Perché onestamente non le do torto per essersi arrabbiata in quel modo. Mentire e cercare di manipolare le persone non sono delle belle qualità e soprattutto non sono da te. Tu non vuoi essere questo tipo di persona, giusto? Ti abbiamo sempre insegnato che la sincerità viene prima di tutto!

-Lily la guardò un po’ imbarazzata. Rachel non l’aveva mai sgridata e quello forse era proprio il suo modo di rimproverare, con calma, ma in grado di fare sentire le persone da schifo. Lily sbuffando si appoggiò al divano.-

Lily: Non lo firmerai nemmeno tu?
Rachel: Non ci penso nemmeno. Mi dici qual è il vero problema? Cosa ti sta spingendo a fare tutto questo?

-Lily sospirò ancora e sputò il rospo senza guardare sua diddina negli occhi. Si vergognava davvero tanto per quello che aveva fatto.-

Lily: Vorrei che tutto fosse facile come per Victoria. Probabilmente ha ragione, Daniel si stancherà di aspettare!

-Rachel la guardò accarezzandole il viso.-

Rachel: Oh, tesoro! Non pensarci nemmeno per un secondo. Chiaramente Victoria è una ragazzina che ha bruciato tutte le tappe e che ancora non ha scoperto cosa sia il vero amore!

-Lily guardò Rachel.-

Lily: Il vero amore è quando si riesce appunto a farlo l’amore, no? Fare l’amore è la cosa più romantica del mondo!

-Rachel scoppiò a ridere.-

Rachel: Dove hai sentito questa roba?
Lily: Nei film e nei libri lo dicono sempre
Rachel: Sai cos’è il vero amore e qual è la cosa più romantica, secondo me? E’ conoscere l’altro e sapersene prendere cura. E’ conoscerlo talmente bene da poter capire i suoi stati d’animo e saperlo consolare. Vedi, tesoro, fare l’amore è importante, sì, non lo nego e ascoltami, perché sarò tristemente sincera con te. Non è sempre romantico, anzi spesso è tutt’altro che romantico. E’ l’atmosfera che gira intorno al sesso a renderlo romantico. Sono i veri sentimenti che tu provi per l’altro che lo rendono romantico. E’ il poterti fidare di lui, qualsiasi cosa accada. Prima di fare l’amore con una persona, la cosa migliore è conoscerla bene, in ogni senso. Davvero ti senti già a questo punto con Daniel? So che tu lo ami, ma davvero sei già pronta a concederti a lui?

-Lily continuava a guardarla per poi appoggiarsi a lei che la strinse forte in un abbraccio.-

Lily: Vorrei poter essere pronta...
Rachel: Tesoro, sei così giovane ancora! Ti posso assicurare che avere quindici anni, è niente confronto a tutta la vita. So che ti sembra un problema enorme ora, ma vedrai che se davvero, Daniel è il ragazzo giusto, lo farete quando entrambi sarete pronti. Vedrai che il fatto di conoscervi già bene aiuterà tanto. Ti prego, piccola, non avere fretta, non potrai più tornare indietro e poi ti assicuro che la prima volta non è come la descrivono nei film!
Lily: Ah no?! E com’è?
Rachel: Beh, si è sempre molto impacciati, il che non aiuta. Vedi, si impara a fare l’amore con l’altro
Lily: Oh diddi, potrei stare ad ascoltarti giorni interi. Ti voglio bene!
Rachel: Anche io, angelo mio. Non sai quanto

-Le diede un bacio sulla fronte e poi decise di tirare fuori un argomento ancora più scomodo a Lily.-

Rachel: Perché non ne hai parlato così in tranquillità con tua madre?
Lily: Non mi avrebbe dato il permesso
Rachel: Nemmeno io te l’ho dato e non ti firmerò quel foglio. Tua madre lo fa per proteggerti
Lily: Non credo di averci mai litigato così tanto. Lei mi ha avuta a diciassette anni, non mi darà mai il permesso di prendere la pillola o altro. Lei non vuole che io lo faccia
Rachel: Non è così, non sottovalutare tua madre. Non avresti dovuto mentirle
Lily: Non sapevo come prendere l’argomento. Non mi aveva mai parlato in questo modo
Rachel: Devi capirla, tesoro. Voglio dire, sai che a tua madre non piace parlare di quel periodo e di tutti gli errori che ha commesso. Preferisce sempre tenere tutto per sé perché ha paura di ferirti. Certe emozioni ha iniziato a provarle solo nel momento in cui ti ha stretto tra le sue braccia. L’amore per te è nato in quel momento e per quanto la storia tra tua madre e tuo padre sia stata ed è tutt’ora romantica, quel periodo non lo è stato per niente per lei. Affrontare tutto senza Oliver… Senti, tua madre è la donna più forte e sincera che io conosca. Non avresti dovuto mentirle e sono sicura che lei ti capisca!
Lily: Non so, in questo periodo ha la testa fra le nuvole. Hai saputo la novità?

-Rachel annuì sorridendo.-

Rachel: Tu non sei felice?
Lily: Sì, lo sono. Papà sembrava davvero felice di avere una seconda possibilità!
Rachel: Ci scommetto! Senti un po’, vuoi stare a cena qui? Poi ci pensa Alex a riportarti a casa dopo cena
Lily: Accetto volentieri!
Rachel: Intanto, se tu controlli un momento i gemelli, io ti porto una cosa

-Lily annuì e Rachel sparì al piano di sopra.
Intanto anche Alex tornò a casa dopo una lunga giornata di lavoro. Fu molto contento di trovare Lily a casa sua e la compagnia di Alex alleggerì il cuore della ragazzina, come sempre. Mentre Alex portava i gemelli in cucina per la pappa, Rachel tornò al piano inferiore con un libro in mano. Era un libro sull’amore. Lo diede a Lily.-

Rachel: Sai, questo libro è molto utile per chiarirti le idee. E’ stato utile a me e a tua madre. Mi prometti che lo leggerai?
Lily: Promesso! Grazie diddi!

-Rachel la guardò e sorrise.-

Rachel: Prego. Tu e Daniel potreste leggerlo insieme. Farà bene anche a lui!

-Lily sorrise mentre metteva il libro dentro lo zaino. Quella sera aiutò Alex e Rachel con la routine dei gemelli e dopo averli messi a letto, mentre Alex e Lily apparecchiavano, Rachel chiamò Brittany.
Intanto in casa Green-Hunt, Brittany, aveva appena finito di spiegare a Oliver quanto era successo con Lily, quando sentirono il telefono squillare. Lei andò a rispondere mentre Oliver se ne stava sul divano ancora scioccato. La sua dolce figlia non poteva già pensare al sesso. Dopo qualche minuto vide Brittany tornare in salotto. Lei si sedette a fianco a lui.-

Brittany: Lily resta da Alex e Rachel. La riporta Alex dopo cena
Oliver: Sta bene?
Brittany: Sì. Ha provato a convincere pure Rachel a firmare quel foglio. Forse non avrei dovuto trattarla in quel modo. Ho solo peggiorato la situazione
Oliver: Pulce…
Brittany: E’ solo che mi ha fatto saltare i nervi. Mi ha mentito spudoratamente. E’ una cosa che non posso sopportare. Ho paura che stia iniziando a tirare fuori tutti i geni Green
Oliver: Lily non è come te alla sua età. Per quanto vi possiate assomigliare caratterialmente, tu sei stata la sua ombra per quindici anni, le hai insegnato quanto sia importante essere corretti con gli altri. Hai sempre curato questo aspetto della personalità di nostra figlia e poi non capisco perché tu ti stia spaventando così tanto. Tu non eri un mostro!
Brittany: Sì, lo ero. Credo di essere stata io a far diventare bianchi i capelli dei miei genitori! Ho paura di non riuscire più a gestire Lily. Avresti dovuto vedere l’arroganza che ha tirato fuori

-Oliver la guardò accarezzandola.-

Oliver: Vedrai che sistemeremo tutto!

-Le diede un leggero bacio e poi si alzarono, andarono in cucina e cenarono. Verso le 21:30, Alex riportò a casa Lily che corse subito in camera sua. Brittany fece entrare il suo amico.-

Brittany: Vi ha creato problemi?
Alex: Assolutamente no. Ci ha aiutato molto con i gemelli, sembrava davvero felice di farlo. Sarà una sorella maggiore incredibile!

-In quel momento Brittany lo guardò sorridendo.-

Brittany: Volevamo fare un annuncio ufficiale!
Alex: Rachel era troppo eccitata all’idea e sai che quando è così non riesce a mantenere il segreto!
Brittany: Ho fatto la visita solo ieri sera e sì, è confermato!

-Anche Oliver, dopo aver lavato l’ultimo piatto andò in salotto a salutare Alex.-

Alex: Congratulazioni ragazzi!

-Lui li abbracciò entrambi.-

Brittany: I nostri bambini cresceranno insieme. Non avrei potuto chiedere di meglio!
Alex: Già! Io ora vado, spero che Samuel non abbia già preso il mio posto a letto

-Tutti risero e dopo essersi salutati, Alex tornò a casa.
Brittany guardò Oliver.-

Brittany: Salgo a parlare con Lily, okay?

-Oliver annuì. Prima di entrare in camera di sua figlia, Brittany bussò e subito Lily nascose il libro che le aveva dato Rachel.-

Lily: Sì?

-Brittany aprì la porta ed entrò.-

Brittany: Ehi, ho bisogno di parlarti. Non avevo intenzione di urlare in quel modo
Lily: Mi hai detto delle cose orribili!
Brittany: So che sono difficili da accettare, ma purtroppo quella era la verità. Mi hai portato a dirla e non avrei voluto farlo. Perché mi hai mentito, Lily? Non lo avevi mai fatto prima, o almeno, non in questo modo
Lily: Non è importante. Tanto anche se non ti avessi mentito, tu non mi avresti firmato quel modulo
Brittany: No, certo che no. Voglio che tu capisca che lo sto facendo per il tuo bene e che non voglio che tu faccia i miei stessi errori!
Lily: Prendere la pillola serve proprio a evitare di fare i tuoi stessi errori!
Brittany: La pillola è pur sempre un farmaco. Sei così giovane e il tuo corpo sta ancora cambiando e crescendo. Mi dispiace, hai solo quindici anni. E’ troppo presto!

-Lily la guardò seria.-

Lily: Beh, non abbiamo altro da dirci, allora! Sono stanca e domani ho la scuola!

-Lily si voltò a letto dall’altra parte, Brittany sospirò e uscì dalla camera sentendosi un vero fallimento. Qualche minuto dopo bussò alla porta Oliver.-

Lily: Che c’è ancora?
Oliver: Posso entrare?

-Lily annuì e Oliver andò a sedersi sul letto accanto a sua figlia.-

Oliver: La mamma mi ha detto cosa è successo questa sera…
Lily: Cosa?! Sono cose private!
Oliver: Sono tuo padre devo sapere certe cose!
Lily: No, non devi. Sono segreti tra me e mia madre e tu non c’entri!

-Oliver la guardò abbastanza ferito da quelle parole.-

Oliver: Senti, mi dispiace che tu ti senta così tradita ma tua madre ha fatto la cosa giusta. Voglio solo fare una chiacchierata con te
Lily: Sul sesso?

-Oliver annuì e Lily continuò.-

Lily: E’ imbarazzante!
Oliver. Lo è più per me che per te, posso assicurartelo! Ascolta principessa, noi ragazzi siamo dei totali idioti e in certe occasioni diamo il peggio di noi. Certe volte smettiamo di ragionare, specialmente davanti a una persona che ci piace tanto
Lily: Io e Daniel ci amiamo!
Oliver: Okay, vi amate. Scusa. Ma appunto perché amiamo quella persona, siamo anche in grado di aspettare e renderla felice senza dover fare l’amore. Tu e Daniel siete all’inizio della vostra adolescenza e avete tutta la vita davanti!

-Lily lo guardava davvero basita.-

Lily: Mi pare che io sia il risultato di come tu abbia saputo aspettare con la mamma. Sono stanca che mi diciate come dovrebbero essere le cose quando voi siete stati i primi a fregarvene!

-Oliver la guardò.-

Oliver: Mi dispiace, Lily, ma questi non sono affari che ti riguardano. Appunto perché noi siamo un esempio sbagliato cerchiamo di tenerti sulla retta via. Ti assicuro che Daniel ti aspetterà senza problemi se ci tiene a te

-Lily lo guardò.-

Lily: Mi lasciate andare a letto? Non voglio più parlarne, con nessuno di voi!

-Oliver la guardò non sapendo bene cosa dire. Le diede un bacio sulla testa, si alzò dal letto e prima di chiudere la porta parlò.-

Oliver: Buonanotte!

-Lily si voltò senza rispondere per poi addormentarsi qualche minuto dopo.
La mattina seguente, tutti facevano colazione in silenzio. Non volava una mosca, nessuno dei tre aveva dormito molto bene la notte precedente.
Lily uscì nel cortile posteriore a coccolare Red e dargli la colazione. Appena rientrò dentro, Oliver stava scappando a lavoro. Lui diede un veloce bacio sulla testa alla ragazzina e poi baciò sua moglie.-

Oliver: Buona giornata!
Brittany: Anche a te, amore. Ci vediamo questo pomeriggio!

-Lily lo guardò. Nonostante lei fosse stata davvero cattiva con lui la notte precedente, lui non si dava per vinto e continuava ad essere il padre perfetto quale era. Lily era così arrabbiata per non riuscire ad odiarlo. Appena furono pronte, anche le ragazze salirono in macchina. Tra le due c’era ancora un silenzio glaciale e nessuno aveva voglia di parlare. Appena arrivarono davanti a scuola, Brittany la salutò.-

Brittany: Buona giornata!
Lily: Come può essere una buona giornata dopo ciò che hai fatto ieri? Hai detto tutto a papà, come ti sei permessa?!

-Brittany sentendo quel tono si inacidì.-

Brittany: E’ tuo padre, ha diritto di sapere che tipo di atteggiamento stai avendo!
Lily: Non ha il diritto di intromettersi nelle mie faccende personali, così come non lo hai tu! Buona giornata un corno!

-Prima che Brittany potesse ribattere Lily sbatté forte lo sportello della macchina, si voltò e entrò a scuola. Brittany scosse la testa non sapendo più come farla finita con quella storia.
Lily intanto andò nella classe di musical appena la campanella suonò. Si sedette al suo posto e qualche secondo dopo venne raggiunta da Rebecca. Entrambe si guardarono, avevano la stessa espressione quando Rebecca parlò.-

Rebecca: A giudicare dalla tua faccia, non deve essere andata per niente bene!
Lily: Non che la tua sia diversa dalla mia!
Rebecca: Appunto!
Lily: Non c’è stato niente da fare. Mia madre non ha voluto firmare il foglio. Era così arrabbiata, ha capito da subito che stavo mentendo. Maledizione, mi conosce troppo bene! E comunque in una sera ho sentito la bellezza di tre discorsi riguardanti il sesso provenienti da tre persone diverse. Ieri notte mi sono addormentata con il mal di testa. Mia diddina mi ha dato anche un libro sul sesso. Le ho promesso che l’avrei letto!
Rebecca: Ti è andata di gran lunga meglio di me. Non solo mia madre ha strappato il foglio davanti ai miei occhi, mi manderà da qualche dottoressa per parlare di sesso, oh e in più sono in punizione per sei settimane e posso scordarmi di vedere il mio ragazzo la sera. Tra l’altro i miei vogliono anche andare a parlare con i genitori di Tristin. Voglio morire!

-Rebecca si fece cadere sul banco dalla disperazione. Lily le accarezzò la schiena.-

Lily: Non avremmo dovuto sottovalutare i nostri genitori!
Rebecca: Troppo tardi!

-Le due ragazze non si resero minimamente conto che il professore fosse entrato in classe e avesse iniziato a parlare. Solo in quel momento si concentrarono sul discorso.-

Prof. Gonzales: Ho formato delle coppie di lavoro e solo alcune persone del terzo e secondo anno dovranno lavorare insieme

-Il professore guardò Lily.-

Prof. Gonzales: Signorina Green-Hunt?!

-Lily sentiva che il professore avrebbe detto qualcosa che non le avrebbe fatto piacere.-

Lily: Sì?!
Prof. Gonzales: Lei e la signorina Connors, del terzo anno, avrete il compito di fare i provini, scegliere le parti e occuparvi di parte della regia
Lily: Cosa?! No, professore!

-Il professore la guardò accigliandosi.-

Prof. Gonzales: Come sarebbe a dire “No”?!
Lily: Io e Victoria non possiamo lavorare insieme!
Prof. Gonzales: Come mai?
Lily: Noi, beh… Noi non andiamo d’accordo!
Prof. Gonzales: Beh, sarà un ottimo motivo per ricredervi
Lily: Ma professore!
Prof. Gonzales: Niente “ma” signorina. Sono sicuro che potrà imparare tanto dalla signorina Connors. O questo o una “F” a fine semestre!

-Lily sbuffò guardando il professore.-

Lily: Va bene, lavorerò con Victoria!

-Subito il professore sorrise.-

Prof. Gonzales: Saggia scelta signorina!

-A fine lezione, al suono della campanella, Lily uscì con Rebecca dalla classe.-

Lily: Ma che mi succede in questo periodo? Ogni cosa sembra essere una congiura contro di me. Il professor Gonzales mi ha incastrata. Che seccatura, dovrò lavorare con Victoria. Becky, uccidimi!
Rebecca: L’unico consiglio che mi sento di darti è quello di essere superiore. Prima o poi, Victoria si stancherà di dire cattiverie al vento

-Lily la guardò abbastanza giù di morale.-

Lily: Speriamo basti!

-Proprio in quel momento, mentre andavano a cambiare i libri, Lily incontrò Daniel. Lui le sorrise e le diede un dolce bacio. Poi Rebecca salutò Lily lasciando la coppietta in pace.-

Lily: Amore!
Daniel: Ciao piccolina. Mi sei mancata
Lily: Anche tu! Prova a immaginare con chi dovrò lavorare questo semestre per il progetto di musical?
Daniel: Dal tuo tono poco felice escluderei Rebecca. Giusto?
Lily: Con Victoria! Avrei preferito lavorare da sola. Il punto è che non ho avuto altra scelta, o Victoria o una F!

-Daniel la guardò accarezzandola.-

Daniel: Mi dispiace!

-Lily gli diede un bacio abbastanza passionale. Daniel le era mancato il giorno precedente. Lei parlò.-

Lily: Stasera stiamo un po' soli soletti?

-Lui la strinse a sé. Sapeva che la sua fidanzata aveva bisogno d’affetto in quel periodo, soprattutto da quando aveva scoperto che sarebbe diventata una sorella maggiore.-

Daniel: Certo! A casa mia?
Lily: Sì, perfetto! Passi a prendermi tu?
Daniel: Vorrei, ma ho la macchina dal meccanico!
Lily: Non hai fatto in tempo a usarla che è già dal meccanico. Hai preso la patente appena qualche settimana fa!
Daniel: Lo so...
Lily: Mi dovrò fare accompagnare. Che seccatura!
Daniel: Cos'è quel tono? Non hai ancora risolto con i tuoi?
Lily: Dan, non c'è modo. A meno che tu non abbia una macchina che mi porti indietro nel tempo. Magari avrei potuto impedire che mamma rimanesse incinta!
Daniel: Eh dai Lily, dovresti essere contenta. Guarda che in due si sta benissimo, io e Cleo stiamo alla grande. Anzi, a dirti la verità ora che è al college, mi manca. Non fare tutte queste storie, sembri una bambina viziata!
Lily: Cosa? Bambina viziata a me?

-A Lily salì il sangue al cervello in un millesimo di secondo. Daniel sputava sentenze senza nemmeno sapere tutto quello che era successo.-

Lily: Tu non ne hai idea! Sono seccata a causa del loro comportamento. Ieri sera ho litigato con mia madre perché voglio prendere la pillola!

-Prima che Daniel avesse tempo di rispondere la campana suonò.-

Daniel: Ora calmati, perché mi sembri molto nervosa. Parleremo di questo, dopo scuola okay?

-Lui la baciò velocemente e andò in classe. Lily, intanto, prese il libro di matematica e, mentre andava in classe rincontrò Rebecca proprio all’entrata dell’aula. Subito, il professor Howe le rimproverò.-

Professor Howe: Signorine, siete in ritardo!

-Lily lo guardò, pensando che quella non era proprio la giornata adatta per delle provocazioni. Subito rispose acidamente.-

Lily: Lo sappiamo. Me lo regala lei un orologio funzionante?
Professor Howe: Signorina Green!
Lily: Green-Hunt a dire la verità. Ho cambiato il cognome, c’è scritto sull’elenco
Professor Howe: L’ho dimenticato per un momento!

-Rebecca intanto, sottovoce, cercava di far fare a Lily la cosa giusta.-

Rebecca: Lily, basta, smettila. Chiedigli scusa e siediti!

-Lily la ignorò e continuò a prendersela con quel professore.-

Lily: Non devo andare in giro con il cartellino del mio nome, solo perché lei non si ricorda!
Professor Howe: Signorina, ora basta! Vada dal preside!
Lily: Per questo, ora il mio nome se lo ricorda
Professor Howe: Si muova!

-Lui le diede un foglio da dare al preside, Lily lo prese e uscì dalla classe per poi andare in quell’ufficio che aveva sempre e solo guardato da lontano. Entrò e quell’uomo magro e altro e dai baffi anni 80, la invitò ad accomodarsi. La osservò per un po’ dall’altro lato della scrivania.-

Preside: Una faccia nuova!

-Lily rimase impassibile, ce l'aveva con il mondo intero.-

Preside: Signorina Green-Hunt, giusto?

-Lily annuì.-

Preside: Mi trovo costretto a chiamare i suoi genitori!
Lily: Li chiami, è giusto!

-Il preside chiamò Brittany che chiamò, poi Oliver e arrivarono a scuola insieme un quarto d’ora dopo. Entrambi salutarono il preside con una stretta di mano, poi subito guardarono Lily.-

Oliver: Cosa è successo?

-Brittany pensò al peggio, quindi subito prese la mano di sua figlia.-

Brittany: Amore, stai bene?

-Lily mollò la presa della madre all'istante. Avevano litigato, perché Brittany si rivolgeva a lei con quel tono così dolce e preoccupato?-

Lily: Benissimo…

-Anche Oliver e Brittany si sedettero e ascoltarono il preside.-

Preside: Vostra figlia ha risposto in maniera irrispettosa al professore di matematica

-I genitori guardarono la ragazzina sconcertati. Lily non aveva mai avuto un comportamento del genere a scuola. Il preside continuò.-

Preside: Questa volta passa, perché la ragazza non ha mai dato problemi. Ma se la questione dovesse ripetersi un’altra volta si ricorrerà a una nota disciplinare!

-Brittany e Oliver non sapevano davvero cosa dire, se non…-

Oliver: Certo, è giusto. Scusi il comportamento di nostra figlia
Brittany: Sì, lunedì chiederà scusa al suo professore

-Il preside li guardò sorridendo.-

Preside: Perfetto, ora potete andare. Lily, tu puoi tornare in classe!

-Lily annuì e senza nemmeno salutare i suoi genitori tornò in classe. Non aveva la minima voglia di scontrarsi con loro. Quella mattinata non voleva né vedere e né parlare con le persone. Ritirò il suo pranzo e andò a mangiarlo in disparte. Era così amareggiata, preoccupata e arrabbiata. Nemmeno lei sapeva cosa le stesse prendendo. Aveva bisogno che le cose tornassero come prima, ma purtroppo niente poteva aggiustarsi. Quando uscì da scuola i suoi genitori erano lì, in macchina ad aspettarla. Salì senza dire una parola ma loro non la pensavano allo stesso modo. Oliver, subito, parlò.-

Oliver: Beh, cosa è successo?
Brittany: Puoi dircelo, lo sai!
Lily: Il professor Howe mi ha provocata
Brittany: E tu sei scattata??
Lily: Sì, mi sono stancata delle sue accuse! Io arrivo puntuale non in ritardo. E' dall’anno scorso che non perde mai l'occasione di sgridarmi davanti a tutta la classe

-Oliver, mentre guidava si voltò un momento a guardare sua figlia che non era minimamente pentita di ciò che aveva fatto.-

Oliver: Non puoi rispondere male ad un professore!

-Lily, sentendolo così diverso dal solito, sentendolo così severo con lei, si inacidì. Non voleva darla vinta ai suoi genitori.-

Lily: Beh, l'ho appena fatto, troppo tardi!

-Sentir uscire tutta quella arroganza dalla bocca di sua figlia, faceva arrabbiare Brittany ancora di più.-

Brittany: Non rispondere così a tuo padre!

-Tutti e tre iniziavano a scaldarsi alzando la voce. Tornarono a casa dove la discussione sembrava non trovare fine tra un botta e risposta dietro l’altro.-

Oliver: Non sei stata corretta nei suoi confronti!

-Oliver cercava di far capire a sua figlia quanto era stata scorretta nei confronti di quel professore, mentre Lily, non faceva altro che infuriarsi sempre di più. Nessuno provava minimamente a capirla.-

Lily: NON ME NE FREGA NIENTE! Può andarsene benissimo a fanculo!
Brittany: LILY!!

-Brittany era sempre più sbalordita, Lily le sfuggiva di mano ogni giorno di più. Anche Oliver era parecchio alterato perché non riusciva minimamente a placcare sua figlia. Sbatté la bottiglia dell’acqua sul tavolo della cucina. Era davvero arrabbiato.-

Oliver: Non ti permetto di parlare così!
Lily: Ho 15 anni papà, non ne ho 4. Conosco tutte le parolacce. E’ una cosa così scioccante per voi?!
Oliver: Ti stai comportando come una bambina maleducata! Dove sono finiti gli insegnamenti di tua madre?

-Lily era subito pronta a controbattere. Ed ecco che la fresca ferita della ragazzina riprese a bruciare. Il suo cuore le faceva talmente male da non riuscire più a controllare la sua mente.-

Lily: Già, solo quelli di mamma! Perché, ricordamelo un’altra volta… Tu dov’eri? AH, MA TU ERI A SPASSARTELA CON QUELLA SPECIE DI TUO GRUPPO STRIMPELLANDO QUELLA STUPIDA CHITARRA, MENTRE IO CRESCEVO! TI SEI PERSO TUTTO!!

-Più urlava e più le lacrime incontrollabili le scendevano sul viso senza darle tregua.-

Lily: E ADESSO HAI PURE LA FACCIA TOSTA DI VENIRMI A DIRE DOVE SONO FINITI GLI INSEGNAMENTI DI MIA MADRE? DOVRESTI VERGOGNARTI!

-Brittany non reggeva più tutto quell’odio e sapeva quanto Lily stesse ferendo Oliver in quel momento, anche se lui non lo dava a vedere. Anche Brittany urlò disperatamente per cercare di riportare un po’ d’ordine e rispetto in quella casa.-

Brittany: LILY, BASTA! FINISCILA IMMEDIATAMENTE!
Lily: IO NON VI SOPPORTO PIÙ. VADO DA DANIEL!

-Anche Oliver era fuori di sé dalla rabbia ed era davvero ferito. Non l’avrebbe data vinta a sua figlia. Si piazzò davanti alla porta della cucina.-

Oliver: Tu non vai da nessuna parte. Sei in punizione!
Lily: LASCIAMI PASSARE. ME NE INFISCHIO DELLE VOSTRE STUPIDE ED IDIOTE PUNIZIONI!

-Lily non aveva la minima idea di cosa fosse una punizione, sua madre non gliene aveva mai data una, non ce n’era mai stato bisogno, ma le cose iniziavano a cambiare. Forse, Brittany e Oliver dovevano iniziare a prepararsi al cambiamento di Lily. Probabilmente, la ragazzina non sarebbe più tornata dolce e innocente come prima. Brittany non ne poteva decisamente più.-

Brittany: ADESSO BASTA SUL SERIO! DAMMI IL TELEFONO
Lily: SCUSA?! NON SONO COSÌ STUPIDA DA DARTI IL MIO TELEFONO

-Oliver guardò sua moglie.-

Oliver: Lasciaglielo pure, annulliamo il suo abbonamento e chiediamo se è possibile annullare anche il suo numero. Così si tiene il suo amato telefono...

-Lily li guardò, suo padre avrebbe fatto sul serio. Prese il telefono dalla tasca dei jeans e lo lanciò con forza a terra. Si aprì e spaccò in molti pezzi.-

Lily: ECCOVI IL DANNATO TELEFONO!

-Subito approfittando dello spiazzamento dei suoi genitori, corse su per le scale.-

Oliver: PREPARATI AD UN INTERO MESE RINCHIUSA IN CASA, SIGNORINA!

-Urlò Oliver mentre sentivano la porta della camera di Lily sbattere forte. Brittany sospirò e rimontò le parti del telefono con tristezza e pazienza.-

Brittany: Olly, cosa dobbiamo fare?
Oliver: Non lo so, amore mio!

-Lui la strinse a sé.-

Oliver: Davvero, non lo so!

-Verso le 18:30, Brittany era al telefono e Oliver controllava dei testi delle canzoni seduto in cucina vicino a sua moglie.
Lily, dopo essersi preparata uno zaino, scese le scale senza fare il minimo rumore, vide la porta scorrevole della cucina chiusa e uscì di casa.
In casa Lee, Katie, la madre di Daniel, finiva di pulire il salotto, quando il campanello suonò. Lei andò ad aprire.-

Katie: Lily, che piacere!
Lily: Salve signora Lee! C'è Daniel? Dovrei parlargli
Katie: Certo. Vieni, accomodati. Sicuramente starà giocando con quell'aggeggio. E' sempre attaccato al televisore. Sali pure in camera sua. Sai dov'è?
Lily: Sì, grazie!

-Lily salì le scale ed entrò in camera di Daniel. Lui fu molto felice di vedere entrare la sua fidanzata. Mise in pausa il gioco, si alzò e la baciò.-

Daniel: Ehi!
Lily: Ciao! Ma non dovevamo stare soli soletti?

-Lily si avvicinò a lui e lo fece sdraiare sul letto. Iniziò a baciargli il collo e ad aprirgli la giacca.-

Lily: Sono pronta. Lo voglio fare con te, Dan!
Daniel: Lily, no, non è vero! Lily!

-Lei continuava a baciarlo e a toglierli la giacca quando Daniel le bloccò le mani.-

Daniel: Lily, basta! Smettila! Non sei pronta, lo so. Perché lo stai facendo? E poi c'è mia madre in casa!

-Daniel si chiuse la giacca e si sedette sul letto mentre Lily diventava rossa dall’imbarazzo. Dopo qualche secondo, la ragazzina parlò.-

Lily: Non vorrei che tu ti stancassi di quest'attesa solo perché io non sono pronta. Non voglio litigare anche con te
Daniel: Io non mi stancherò, stai tranquilla! Mi dispiace che il programma di oggi sia saltato, ma mia madre ha deciso di stare a casa. Ti ho mandato un messaggio per avvisarti

-Lily sbuffò.-

Lily: Mi hanno sequestrato il telefono!
Daniel: Perché?
Lily: Il professor Howe mi ha sbattuta dal preside oggi

-Daniel era davvero scioccato da quella notizia.-

Daniel: Cosa?? Tu dal preside?!

-Lily gli raccontò ciò che era successo e il ragazzo la strinse a sé.-

Daniel: Avresti dovuto dare retta a Rebecca!
Lily: E' stato più forte di me. Il preside ha chiamato i miei e dopo a casa abbiamo iniziato a litigare. Non era mai successo, mi hanno messa in punizione!

-Poggiò la testa sulla spalla del ragazzo e le lacrime cominciarono a scendere in silenzio. Daniel la baciò sulla testa e Lily sospirò.-

Lily: Papà era fuori di sé, non lo avevo mai visto così arrabbiato ed è tutta colpa mia. Non riesco a controllare le mie parole. Ho voglia di ferire tutti quanti. Perfino ieri, che l’ho trattato malissimo, mi ha dato la buonanotte e stamattina prima di andare a scuola mi ha dato un bacio sulla testa. E’ un papà fantastico e non voglio che tutto si rovini. Io non voglio questo bambino!

-Un brivido percorse la schiena del ragazzo a fianco a lei. Daniel poteva capire il ragionamento della sua ragazza, capiva come lei si sentisse, ma stava veramente esagerando. La guardò seccato.-

Daniel: Sembri tu quella che aspetta un bambino! La stai facendo più tragica di ciò che è realmente. Finiscila, è una cosa bella

-Lily si allontanò dal ragazzo sfuggendo alla sua stretta.-

Lily: Nessuno in questo stupido mondo mi capisce! Sono venuta qui per avere un po' di conforto e tu cosa fai? Mi tratti così? Dovresti supportarmi!
Daniel: Non se sei in torto. Ti sto dicendo solo la verità. Stai esagerando!
Lily: IO NON HO CHIESTO TUTTO QUESTO, OKAY?

-Lily era decisamente fuori controllo. Tutti le andavano addosso e lei non ce la faceva più. Si sentiva così sola. Daniel invece, odiava le urla. Le aveva sempre odiate, era una delle poche cose che non sopportava.-

Daniel: Non urlare! Ti sento, non sono mica sordo!

-Lily lo guardò alzandosi dal letto. Poi prese il suo zaino da terra.-

Lily: A quanto pare non sono gradita neanche qui!
Daniel: Prima vai contro i tuoi genitori, ora contro di me. Adesso basta, non ragioni più lucidamente. Onestamente credo che tua madre ti abbia coccolata e viziata troppo!
Lily: Non sai niente di me, di mia madre e della vita che abbiamo avuto prima di venire qui. Non ti è permesso sputare sentenze, Daniel. Non ti permettere. Non starò qui un minuto di più ad ascoltare la tua sincerità che non fa altro che buttarmi giù!
Daniel: Ti stai comportando come una bambina!
Lily: Allora sai che c’è? Se non ti vado bene, sei libero di cercarti una ragazza matura!

-Lily uscì dalla camera, scese le scale e uscì di casa di corsa. Aveva bisogno di stare in un posto neutrale e che le desse tregua per qualche ora.
Intanto, in casa Green-Hunt, sia Oliver che Brittany iniziavano a sentirsi uno schifo.-
Brittany: Olly, forse abbiamo esagerato!
Oliver: Ma l'hai sentita?
Brittany: Sì, è solo che mi sento così terribilmente in colpa...
Oliver: Lo so. Credi che io non mi senta in colpa? Ma credo, anche, che abbia davvero esagerato. Non riesco più a capirla
Brittany: Nemmeno io. Ora vado a parlarle, magari risolvo qualcosa...
Oliver: Mi sembra una buona idea. Insomma, si sarà calmata!

-Oliver accarezzò sua moglie prima che lei salisse le scale e bussasse alla porta della camera di Lily.-

Brittany: Lily, mi apri per favore?

-Non sentì alcuna risposta.-

Brittany: Voglio solo parlare, abbiamo esagerato tutti quanti. Dai Lily!

-Ancora nessuna risposta. Brittany aprì la porta e vide la camera vuota. Scese le scale di corsa.-

Brittany: Olly, Lily è scappata! In camera sua non c'è
Oliver: Non è possibile. Ma che le dice il cervello??
Bittany: Cosa possiamo fare? Il suo telefono è qui!

-La ragazza iniziava ad andare nel panico. Oliver l’abbracciò.-

Oliver: Amore, calmiamoci un attimo. Dove può essere andata?
Brittany: Non lo so. Prima voleva andare da Daniel, hai sentito anche tu!
Oliver: Perfetto, chiamiamo Daniel. Se siamo fortunati è da lui

-Oliver prese il cellulare e chiamò Daniel che rispose subito.-

Daniel: “Pronto?!”
Oliver: “Ciao Daniel, sono Oliver! Per caso mia figlia è con te?”
Daniel: “E' andata via circa dieci minuti fa!”

-Subito, Daniel collegò la punizione a quella chiamata e continuò.-

Daniel: “Ma è scappata di casa?!”
Oliver: “Sì, era in punizione. E' uscita senza che noi la vedessimo”
Daniel: “Diavolo, se solo lo avessi capito prima, l'avrei trattenuta un po' di più qui e vi avrei chiamati per non farvi preoccupare. Lei era parecchio scossa e innervosita. Credo di averla fatta arrabbiare ancora di più. Io faccio un giro di telefonate, magari è da Rebecca o Justin. Poi vi richiamo e vi faccio sapere. Però, se anche voi sapete qualcosa, informatemi per favore”
Oliver: “Certo. Grazie Daniel, davvero!”
Daniel: “Figurati!”

-Chiusero la chiamata e in quel momento capirono dove la figlia fosse andata.

Ormai si era fatto buio e dopo aver percorso cinque isolati a piedi, da casa di Daniel, finalmente Lily arrivò davanti a quella casa bianca e suonò il campanello. Dopo qualche secondo un Alex già in pigiama aprì la porta.-

Alex: Bimba, che sorpresa!

-Stanca, Lily, abbracciò suo diddino e iniziò a piangere senza sosta. I singhiozzi le impedivano di respirare regolarmente. Alex la fece entrare e sedere sul divano. Subito Rachel diede Samuel a suo marito e andò a sedersi vicino alla sua figlioccia. Era la seconda sera di fila che Lily si presentava da loro in quello stato. Non riuscivano a capire cosa le stesse prendendo in quel periodo.-

Rachel: Tesoro, cosa è successo?

-Lily sospirò e raccontò della scuola e del litigio avuto con i genitori, o almeno, ci provò. I suoi diddini non capirono molto. Rachel la coccolò per un po’, poi le suggerì di farsi un bel bagno caldo mentre loro mettevano i gemelli a letto. Alex e Rachel tornarono in salotto cercando di capire qualcosa di ciò che era accaduto.-

Alex: Cosa sta prendendo alla nostra dolce Lily?
Rachel: Presumo che l’adolescenza abbia bussato alla sua porta!

-Ecco che proprio in quel momento sentirono la loro porta bussare. Rachel andò ad aprire e subito, vedendo lo sguardo tormentato di Brittany, capì.-

Rachel: E’ scappata di casa?!
Brittany: Ti prego, dimmi che è qui!
Rachel: E’ qui, venite! E’ andata a farsi un bagno caldo. Era in uno stato pietoso

-Li fece entrare e tutti andarono a sedersi sul divano.-

Rachel: Ma cosa è successo? Non ho capito bene dal racconto di Lily

-Brittany guardò i suoi amici spiegando tutto dall’inizio. Intanto Lily, durante il bagno pensò ai suoi genitori, a Daniel e al suo professore. Si disse che aveva esagerato. Doveva controllare le sue parole e i suoi gesti. Forse Daniel aveva ragione, il nervosismo stava prendendo il sopravvento sulla sua persona. Brittany e Oliver già le mancavano. Dopo essersi asciugata e vestita scese le scale.-

Lily: Diddi dov'è il phon? Non lo trovo...

-Subito vide i suoi genitori e si fermò. Li osservò per un po'. Avrebbe davvero voluto correre ad abbracciarli, ma poi si soffermò a guardare Brittany e la sua pancia, anche se era troppo presto e non c’era alcun segno di un bambino. Ma presto sarebbero stati in quattro o addirittura in cinque, se fossero stati gemelli. Al solo pensiero i buoni propositi svanirono.-

Lily: Che cosa ci fate qui?! Se sono scappata di casa ci sarà un motivo!

-Brittany iniziava ad andare fuori di testa. Odiava tutta quella arroganza.-

Brittany: Eravamo preoccupati! Come diavolo ti è saltato in mente di scappare così?
Lily: Mi avete punita per un mese! UN INTERO MESE PER UN’IDIOZIA!
Brittany: Non la definirei idiozia dato che non fai altro che riconfermare il tuo pessimo atteggiamento. Onestamente sono molto delusa dal tuo comportamento
Lily: Sai quanto mi interessa!
Brittany: Sono ancora più delusa da come io ti abbia cresciuta, pensavo di aver fatto di meglio!
Lily: Evidentemente ti sei sopravalutata per tutto questo tempo!

-Oliver si mise tra le due ragazze.-

Oliver: Lily, basta. Torniamo a casa. Questa storia deve finire
Lily: Puoi scordartelo!

-Anche Oliver riniziava a perdere le staffe, soprattutto vedendo come Lily trattava Brittany.-

Oliver: Farai meglio a tornare a casa di tua volontà, subito. Non costringermi a prenderti di peso!
Lily: Devi solo provarci!
Oliver: Vuoi davvero che allunghiamo la tua punizione? Un mese è già lungo
Lily: Non m'interessano le tue minacce, non mi fai paura. Io faccio quello che mi pare
Oliver: Non ci siamo capiti bene, prendi le tue cose e andiamo. Stiamo disturbando Alex e Rachel
Lily: Se non vi seguo cosa mi fai? Te lo dico io, un bel NIENTE!!

-Lily stava mettendo a dura prova la pazienza ed l’autocontrollo di suo padre. In quel momento Brittany sorprese tutti.-

Brittany: Bene, due mesi! Otto settimane in punizione, Lily. Non si contratta. Andrai a scuola e tornerai a casa. Niente telefono. Vediamo se così ti passa la voglia di sfidarci. Abbiamo noi il coltello dalla parte del manico!

-Proprio mentre Lily stava per urlare qualche cattiveria contro sua madre, Rachel si intromise. Tutta quella faccenda stava prendendo una brutta piega.-

Rachel: Sentite, facciamo una cosa!

-C'era molta tensione nell'aria.-

Rachel: Questo weekend Lily può dormire qui da noi. La portiamo a scuola lunedì, tanto dobbiamo portare i gemelli all'asilo

-Anche Alex parlò.-

Alex: Sì, giusto. Così tutti avrete il tempo di pensare e di calmarvi

-Brittany e Lily si guardarono lanciando fulmini e saette.-

Brittany: Forse è meglio!
Lily: Già!

-Lily corse nella “sua” camera lasciando gli adulti da soli. Brittany guardò Alex e Rachel.-

Brittany: Avete visto?

-Alex era veramente senza parole.-

Alex: Sì, non sembrava essere neanche Lily! Era così feroce
Brittany: E' scoppiata, d'ora in poi bisognerà stare molto attenti

-Oliver guardò i suoi amici.-

Oliver: Grazie ragazzi, davvero. Ma se vi dovesse causare anche il più piccolo problema non esitate a sgridarla o chiamarci, okay?

-Rachel lo guardò.-

Rachel: Stai tranquillo Olly, non ce ne sarà bisogno!
Oliver: Speriamo!


Meraviglieee ciao!
Finalmente posto il nuovo episodio!!
Che ve ne pare?Sono successe tante cose!
Acidina Lily, e Brittany si sta puntando con lei.
Abbiamo visto anche un Oliver molto arrabbiato per la prima volta.
Fatemi sapere come sempre cosa ne pensate!
Buonanotte,
Sum <3

  
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